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Idee per crescere - Bosco

Perché ha senso combinare le tecnologie digitali per la stampa e il taglio in piano

Con una stampante piana e un tavolo da taglio, i piccoli stampatori potrebbero aumentare il loro giro d’affari, ma il costo di queste attrezzature li spaventa

di Alessandro Bosco

Negli ultimi 10 anni, abbiamo vissuto una rapida ascesa dei sistemi di taglio di grande formato. Tecnologie, queste, che si sposano perfettamente con svariati sistemi di stampa. L’unione della stampa con il taglio mira a soddisfare clienti e mercati in costante evoluzione, in cui sono richiesti tempi di lavorazione sempre più brevi.

Disporre di entrambe queste tecnologie porta dei vantaggi concreti, che possono aiutare il piccolo stampatore a differenziare la propria offerta e ad affacciarsi a nuove nicchie di mercato – soprattutto in questo momento molto difficile, in cui reinventarsi è diventato quasi obbligatorio.

Quando parlo di macchine da stampa che possono offrire dei vantaggi se abbinate a sistemi da taglio in piano, mi riferisco soprattuto alle stampanti con inchiostri UV-curable. Queste, infatti, sono compatibili con una vasta gamma di materiali, in fogli e pannelli, adatti ad essere successivamente lavorati con lame fisse e oscillanti, frese, cordonatori, etc. Ma un sistema di taglio in piano può rivelarsi una scelta azzeccata anche per chi stampa a sublimazione su tessuto, visto che questo materiale può essere sagomato sia con apposite lame che con il laser. Infine, i sistemi di taglio in piano possono portare vantaggi a chi stampa su PVC adesivo (con macchine roll-to-roll), anche quanto il prodotto finito prevede l’applicazione su pannello rigido.

Le macchine da taglio possono essere di vari tipi e formati (un po’ come accade per le stampanti), ma in questo articolo farò solo un breve accenno alle tecnologie per lasciare spazio a un aspetto che ritengo più interessante: le possibilità di business che si aprono abbinando stampa e taglio.

Sistemi di taglio in piano per la visual communication e per la gadgettistica

Come accennato, l’abbinamento più consueto tra macchine da stampa e da taglio è quello tra stampanti piane UV e tavoli taglio multifunzione. Queste due attrezzature si integrano perfettamente perché gli innumerevoli materiali stampabili dall’una sono molto spesso sagomabili dalla seconda. In pratica, sono attrezzature complementari.

Le stampanti piane UV esistono di diverse dimensioni e con diverse configurazioni. Alcune dispongono, per esempio, di moduli che consentono loro di stampare anche su materiali in bobina. A tal proposito, è fondamentale scegliere il tavolo da taglio facendo attenzione che si sposi bene con le caratteristiche della stampante, specialmente per quanto riguarda il formato. Un’attenta analisi deve poi essere fatta prima di definire la configurazione del tavolo da taglio. Gli utensili disponibili sono infatti numerosi, così come le soluzioni per la gestione dei diversi materiali, e i software necessari per ottenere una buona integrazione della macchina all’interno del proprio flusso di lavoro.

Con le macchine UV di piccolo formato (quelle cosiddette “da tavolo”) si possono creare applicazioni interessanti abbinando loro un incisore (tradizionale o laser) di analoghe dimensioni. Il laser CO₂, infatti, può incidere e tagliare materiali organici e plastici (gli stessi che possiamo stampare con l’UV). Così si potranno creare gadget in Plexiglas, trofei, manufatti in legno, etc.

Una panoramica sulle applicazioni possibili

Il prototipo. Ditemi di un cliente che non vuole “toccare con mano” il prodotto finito prima di acquistarlo! Fino a qualche anno fa, fare il prototipo di un display o di una scatola richiedeva diversi giorni, e talvolta era impossibile ottenere un risultato identico a quello che si sarebbe ottenuto in produzione. Oggi, la differenza tra realizzare un pezzo e 1.000 pezzi è minima, in quanto la stampa e il taglio digitale non richiedono impianti costosi e lunghi da produrre, o avviamenti complessi. E accontentare il cliente, mostrandogli un prototipo, spesso aiuta a concludere la vendita di lotti più grandi.

Anche la possibilità di realizzare facilmente vari prototipi, diversi tra loro, è interessante quando bisogna vagliare sia aspetti strutturali che estetici del prodotto, prima di sbloccarne la produzione in alti volumi. Un ulteriore servizio da offrire al committente per rassicurarlo e convincerlo a ordinare da voi.

Piccole tirature. Pensiamo a tutti i contesti in cui è importante presentarsi con materiale di marketing stampato, rifinito in maniera impeccabile, per fare la differenza rispetto ai competitor. Pensiamo, per esempio, a un punto vendita indipendente, che non appartiene ad alcun franchising e che, quindi, non ha accesso a materiali di marketing standard, predisposti per lui dal franchisor. Con la combinazione di stampa e taglio digitale in piano, anche un piccolo stampatore “di quartiere” può servire questo tipo di cliente, realizzando per lui display e scatole personalizzati con il logo aziendale, oltre che una bella insegna stampata, traforata e illuminata. Un esempio banale, ma concreto, di come il taglio in piano permetta di creare nuove linee di prodotto e, conseguentemente, di ampliare la propria clientela. La capacità di realizzare piccole quantità di tanti prodotti differenti può essere vincente in un Paese come l’Italia, in cui il tessuto imprenditoriale è notoriamente composto di micro-imprese. A maggior ragione in un momento difficile come l’attuale, che presto spingerà molte di queste aziende a investire in comunicazione per rilanciarsi.

Grandi tirature. Per quanto riguarda le produzioni più consistenti, prende sempre più campo l’automazione, sia nei sistemi di stampa che in quelli di taglio. Un esempio in tal senso sono i bracci robotizzati che caricano e scaricano i pannelli dai piani di stampa e di taglio, permettendo di produrre a ciclo continuo.

Anche in questo caso, il valore del digitale non va misurato facendo riferimento solo a costo e velocità di produzione, bensì è opportuno sottolineare la sua unicità nella gestione del dato variabile e la sua flessibilità. Infatti, se potrebbe sembrare pazzesco produrre in digitale 20.000 astucci identici tra loro, diventa logico quando questi astucci sono destinazione a una dozzina di Paesi diversi, in cui si parlano lingue differenti e in cui, magari, la clientela ha una differente sensibilità estetica. Variabilizzare grafica e messaggi testuali – per creare prodotti che abbiano un maggior impatto sulla loro clientela di riferimento – sono operazioni che il digitale può gestire in maniera semplice, sia su piccoli che su grandi quantitativi.

Oggetti unici. Il design applicato alla comunicazione visiva permette di valorizzare al massimo i sistemi digitali di stampa e taglio in piano. Ci sono aziende che, grazie a queste tecnologie, propongono una vasta offerta di gadget, oggetti d’arredo, e display in cartone alveolare. Prodotti che si sposano perfettamente con la crescente sensibilità nei confronti dei temi della sostenibilità e della circolarità.

Semplicità e velocità

Oggi abbiamo tutti poco tempo e le aziende devono fare più attenzione che mai a ottimizzare i propri flussi di lavoro, scegliendo di affidarsi a tecnologie che siano al contempo produttive e semplici da utilizzare. Fino a non molto tempo fa, stampare e sagomare materiali rigidi poteva essere piuttosto complesso, ovvero era richiesta una notevole esperienza per ottenere risultati di qualità. Le più recenti macchine piane per la stampa e per il taglio sono però molto più facili da gestire, anche grazie a strumenti software che rendono semplici anche le operazioni più complicate. Così, anche le realtà più piccole – in cui al personale è richiesto di eseguire molti compiti differenti – possono approcciare questo tipo di lavorazioni, garantendo ai loro clienti qualità e consegne puntuali.

Stupire utilizzando un mix inedito di materiali

Oltre a mixare le tecnologie da stampa e da taglio, il mio consiglio è mixare anche i materiali!

Le macchine da taglio in piano permettono di lavorare tanti materiali, più o meno rigidi, con una notevole varietà di utensili.

Per questo, un’approfondita conoscenza dei supporti che si possono utilizzare può far nascere nuove idee e trovare nuove soluzioni comunicative.

Innovare è d’obbligo quando parliamo di sistemi integrati che hanno un potenziale enorme.

Valutazioni da fare prima di scommettere su macchine da stampa e taglio in piano

Sostenibilità finanziaria dell’investimento. Oggi più che mai, è importante che un investimento sia sostenibile. Consiglio, pertanto, di farsi accompagnare nell’acquisto dal proprio fornitore, elaborando insieme a lui uno studio sul ritorno dell’investimento, coerente con le previsioni di vendita. Questo sarà indispensabile per acquistare macchinari che non siano né troppo performanti né sottodimensionati.

Spazio. Molte piccole aziende non dispongono di laboratori di grandi dimensioni. Pertanto, è fondamentale ragionare attentamente sugli spazi che le attrezzature in questione potrebbero occupare. Altro aspetto rilevante è quello relativo allo spazio necessario a gestire un intero flusso di lavoro basato su supporti rigidi. Questo tipo di materiali richiede molto spazio, sia per lo stoccaggio (pre- e post-lavorazione), che per la movimentazione.

Occorre dunque valutare bene se il proprio laboratorio è già pronto per accogliere questo tipo di macchinari e lavorazioni, o se sono necessari degli interventi per adeguarlo.

Colli di bottiglia. Quando non si stima bene la produttività delle attrezzature da stampa e da taglio, è facile che, presto o tardi, ci si imbatta in colli di bottiglia. Essendo queste macchine parte di uno stesso flusso produttivo, quando l’una o l’altra sono sovraccariche, tutta la produzione rallenta. In particolare, se la stampa è più lenta del taglio, la macchina da taglio starà a lungo ferma, e viceversa. Quindi è opportuno realizzare delle simulazioni basate sui prodotti che si prevede abbiano maggior successo presso la propria clientela, e poi scegliere macchinari con produttività compatibili.

Come avvicinarsi a queste tecnologie

Quando parlo con i miei clienti di macchine da stampa flatbed UV o di tavoli da taglio, la prima domanda è “ma quanto costano?”. L’importo da spendere per queste attrezzature spesso fa paura e l’investimento viene scartato a priori, perché non si ragiona con i numeri. È qui che un’analisi del ROI si rivela fondamentale. Essa permette infatti di capire i costi reali dei vari macchinari e pianificarne l’ammortamento.

L’acquisto di attrezzature di categoria superiore permette di fare un notevole salto di qualità: da stampatore di grando formato che punta tutto sul classico plotter a bobina, a realtà in crescita verso una dimensione più industriale. Per questo, l’atteggiamento nei confronti di un investimento del genere dovrebbe essere differente. Solo i numeri possono dare la certezza che si tratti o meno di una mossa efficace. Lasciando che le proprie decisioni di investimento vengano determinate solo dall’importo della rata del leasing, invece che da valutazioni più ampie, si rischia di ritrovarsi a rimanere a vita sempre la stessa azienda.

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