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Strategie - Colorby
from Italia Publishers 02/2021
by Density
Da 12 anni, con 5 generazioni di HP Latex, Colorby cresce nella grafica e nel packaging
Primo utilizzatore di HP Latex in Italia, nel 2009, lo stampatore ha investito serialmente nella tecnologia waterbased di HP, divenendone beta tester nel 2020
di Lorenzo Villa
Fondata alle porte di Milano, nel 1994, da Carlo e Paolo Bai, come divisione produttiva dello studio grafico di famiglia, nei suoi primi anni di attività Colorby incarna l’archetipo della fotolito, ed eroga servizi di prestampa e produzione di pellicole per agenzie, editori e tipografi. La fine degli anni Novanta, e l’avvento del CtP, impongono all’azienda un repentino cambio di core-business.
Anagraficamente giovane e propensa al cambiamento, nel 1997 Colorby investe nella sua prima macchina da stampa digitale IBM InfoColor 70, basata su tecnologia Xeikon, rimpiazzata nel 1999 da una InfoColor 100. Nei primi anni Duemila, l’azienda introduce la stampa di grande formato, scommettendo su HP Designjet 5000, la prima stampante HP da 1,5 m con inchiostri a base acqua dye e pigmentati. Quando apre il suo e-commerce, nel 2005, Colorby è ormai al 100% uno stampatore digitale, e produce una varietà di prodotti di piccolo e grande formato: biglietti da visita, roll-up, pannelli sagomati, espositori realizzati accoppiando stampa roll-to-roll a lastre di foam. A drupa 2008, Carlo Bai assiste con centinaia di altri stampatori italiani al lancio di HP Designjet L65500, la stampante da 2,5 m progenitrice della fortunata serie HP Latex. Nonostante la breve militanza nel grande formato, sembra uno dei prospect più motivati ad adottare la rivoluzionaria tecnologia a base acqua di HP. Tanto che, nella primavera del 2009, quella di Colorby è la prima installazione ufficiale di HP Latex in Italia, seguita da un’unità gemella e da una L25500 da 1,6 m nel 2010. Nel 2014 entrano in azienda le HP Latex 360, nel 2016 le 570, e nel 2018 una delle prime HP Latex R2000. Il parco macchine include due Zünd G3 XL-1600 e un reparto di stampa di piccolo formato con Xerox Iridesse. Dal 2012 Colorby opera in una sede di 2.000 m² a nord-est di Milano, ha un team di 17 persone e un fatturato di 2,5 milioni (2019), generato al 65% dalle vendite online.
L’utopia e la premonizione di una stampa in piano diversa dall’UV-curable
Fin dagli esordi nella stampa digitale, Colorby punta su un output otticamente paragonabile all’offset. Negli anni successivi, pur raggiungendo volumi rilevanti di materiali rigidi stampati, l’azienda rifugge la tecnologia inkjet UV, pur riconoscendone l’efficacia.
«L’UV consente di decorare facilmente un’ampia gamma di materiali, ma sconta limiti insiti nella sua chimica d’inchiostro e nella tecnologia di asciugatura», afferma Bai. «I più comuni sono l’evidenziazione del banding ed una riflessione irregolare della luce con illuminazione radente, e un effetto ottico e tattile che snatura il materiale».
Con l’unica concessione di una Mimaki JFX200-2513, testata per un breve periodo, per un decennio Colorby resta ai margini della partita della stampa flatbed, privilegiando i supporti flessibili da accoppiare ai pannelli rigidi per produrre display. L’avvento della tecnologia HP Latex R, infine, apre scenari nuovi e inattesi.
«Eravamo certi che, prima o poi, HP avrebbe realizzato una stampante Latex piana o ibrida», spiega Bai. «Per questo, quando è stata annunciata la serie R, l’abbiamo acquistata a scatola chiusa».
A inizio 2018 lo stampatore vola a Barcellona e assiste in anteprima a una dimostrazione di Latex R. Il sistema è perfettibile, la produttività e compatibilità coi supporti non sono definite, così come la procedura di manutenzione e il conto economico. Persuaso delle potenzialità di HP Latex R, tuttavia, accetta la scommessa.
«Se vuoi fare qualcosa di nuovo, e adottare per primo uno strumento che supera l’arte nota, è necessario investire tempo e risorse per testarlo, e comprenderne limiti e potenzialità», racconta Bai. «D’altra parte, anche la prima L65500 aveva temperature di asciugatura e consumi energetici elevati, ma da quelle iniziali criticità è scaturito uno dei più grandi successi nella storia del digitale».
La stampa Latex sul rigido
La più grande apprensione legata all’impiego degli inchiostri Latex su supporti rigidi riguarda l’interazione di una chimica a base acqua con supporti assorbenti, come il cartone, o impermeabili, come il metacrilato. Per superare questo limite, prima dei colori (CMYKLcLm), HP Latex R impiega un canale per gettare il fluido denominato Optimizer, che aiuta a separare il pigmento contenuto nell’inchiostro dalla sua componente acquosa. Mentre il primo aderisce al supporto, la seconda resta in superficie e viene asciugata. Oltre a garantire un’ottima adesione, la stampa Latex su supporti rigidi è pressoché priva di spessore, e preserva l’effetto ottico e tattile del materiale. Queste peculiarità consentono a Colorby di stampare Laminil, Forex, Polionda, Re-board e varie tipologie di espansi e accoppiati, per produrre sagomati, scatole e display per negozi, stand, ristoranti, uffici. Per aumentare la resistenza al graffio, in assenza di plastificazione, HP Latex R prevede la stesura del fluido Overcoat, cui è dedicato un canale specifico, in quantità variabile in base al supporto utilizzato. L’inchiostro bianco, flessibile e molto coprente, permette infine di lavorare anche su materiali colorati e trasparenti.
«Il bianco di HP Latex R ha la coprenza di un bianco UV, lo spessore di un bianco a solvente, un punto di bianco molto neutro e una flessibilità straordinaria», spiega Bai. «Anche sul Plexiglas, scaldato e piegato, bianco e colori reggono perfettamente».
Il boom della cartotecnica, e l’ambizione di svilupparla con la tecnologia HP Latex
Colorby produce una varietà di materiali cartotecnici in cartone teso e ondulato, dalla cartellina al cartello vetrina, fino alla scatola di ondulato stampata. Packaging ed espositori in piccoli quantitativi coprono ormai il 50% del fatturato aziendale, e crescono in modo consistente. I committenti sono in prevalenza rivenditori e piccoli produttori, che vogliono migliorare l’impatto del loro prodotto sul punto vendita, o creare esperienze di unboxing accattivanti per i clienti dei loro e-commerce. Per soddisfare le loro esigenze, Colorby ha messo a punto innumerevoli tipologie di scatole ed espositori, basati su modelli standard o progettati su misura. Tutti i materiali in cartone ondulato sono stampati su HP Latex R2000 e fustellati con due sistemi di taglio e cordonatura digitale Zünd G3.
«La stampa HP Latex su cartone è paragonabile alla stampa offset e flexo HD. Resiste egregiamente a piega e cordonatura, anche senza plastificazione protettiva», spiega Bai. «Inoltre, impiegando una tecnologia a base acqua, con inchiostri atossici, inodori e privi di VOC, otteniamo un prodotto realmente eco-sostenibile».
Colorby utilizza HP Latex R2000 su un turno allungato di 9 ore, cui aggiunge un secondo turno per fronteggiare i frequenti picchi di produzione. Pur lontana dalla sua saturazione, la stampante è sottoposta a ritmi di lavoro serrati, che hanno persuaso la proprietà aziendale a pianificare l’acquisto di una seconda unità a breve.
«R2000 è estremamente affidabile e ha una buona produttività, in rapporto a un investimento contenuto», afferma Bai. «Ad oggi riusciamo a gestire i lavori urgenti, le campionature e i rifacimenti tra una commessa e l’altra, ma l’obiettivo è avere presto due macchine gemelle, di cui una dedicata in prevalenza al cartone».
Pronti alle prossime generazioni di HP Latex
Nell’autunno del 2020, HP coinvolge Colorby nel programma di beta testing delle nuove serie 700 e 800 di stampanti HP Latex a bobina, lanciate poi lo scorso febbraio. Lo stampatore italiano è chiamato a testare, per oltre sei mesi, un’unità HP Latex 700 W in configurazione CMYKLcLm, più bianco, Optimizer e Overcoat. Una collaborazione che consente a Colorby di confermare i benefici già riscontrati su HP Latex R.
«I canali separati per Overcoat e Optimizer, unitamente a temperature di esercizio più basse, aumentano considerevolmente la gamma di supporti stampabili, includendo film in poliestere e materiali termosensibili», conclude Bai. «L’aggiunta del bianco, che ha un’ottima coprenza, ci ha anche permesso di realizzare progetti speciali su film trasparenti, supporti neri e colorati»,
Per supportare i propri volumi di produzione, Colorby introdurrà a breve una HP Latex 800 W, che si differenzia dalla serie 700 per una produttività più alta e taniche di inchiostro da 3 litri.