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Strategie - Promoservice
from Italia Publishers 02/2021
by Density
Promoservice sceglie stampa sublimatica ed energia green per una crescita sostenibile
Dopo aver rinnovato il suo parco macchine e posto le basi per l’indipendenza energetica, lo stampatore campano ha investito su una linea sublimatica da 3,3 m
di Lorenzo Villa
Da oltre due decenni, il nome ne definisce la missione. È il 2000 quando Giuseppe Ventrone, agente di commercio di materiali promozionali, fonda il suo laboratorio a Santa Maria Capua Vetere (CE) e lancia una sfida imperniata sulla capacità di realizzare e fornire ogni genere di gadget e prodotto personalizzato.
«Non riuscivo a trovare un’azienda in grado di garantire completezza dell’offerta, flessibilità, ripetibilità e continuità delle forniture. Così ho deciso di crearla», racconta Ventrone.
Il giovane imprenditore costituisce un’impresa individuale, acquista le sue prime stampanti digitali a foglio, e apre un piccolo reparto serigrafico per personalizzare t-shirt e capi d’abbigliamento.
Grazie al talento commerciale del suo fondatore, l’azienda cresce velocemente, assume collaboratori, e introduce nuove tecnologie di stampa di piccolo e grande formato, ampliando la varietà e la quantità di articoli a listino. Nel 2012, con l’obiettivo di ampliare il bacino di utenza ai clienti B2B, l’imprenditore costituisce Promoservice.
«Grandi organizzazioni, agenzie e broker erano costretti a rivolgersi a grafici, tipografi, serigrafi, stampatori digitali e insegnisti per fornire un progetto chiavi in mano al loro cliente», rimarca Ventrone. «Noi abbiamo portato tutto sotto lo stesso tetto, e siamo in grado di soddisfare anche le esigenze promozionali più complesse».
La rete commerciale di Promoservice è costituita oggi da oltre 800 agenzie attive sul territorio nazionale, cui si aggiungono alcuni grandi clienti diretti. L’azienda opera su una superficie produttiva di 2.000 m², conta 27 dipendenti, e sviluppa un fatturato di oltre 2 milioni di euro (2019).
Quattro “aziende nell’azienda”, e un parco di tecnologie di ultima generazione
Promoservice ha suddiviso la produzione in quattro aree, interconnesse ma organizzate come entità produttive autonome. La divisione graphiclab si occupa di progettazione grafica e cartotecnica, mentre all’area digitalprint fanno capo le produzioni digitali di piccolo e grande formato. Il reparto serigraphlab realizza la stampa serigrafica su numerosi materiali. La divisione factorysigns, infine, crea insegne luminose, segnaletica e allestimenti di punti vendita.
Nel 2017 la proprietà aziendale vara un piano di investimenti quinquennale di 2 milioni di euro, ispirato all’Industria 4.0. Progressivamente, entrano in produzione una Durst Rho P10 200, un sistema di taglio e fresatura Multicam con cambio utensile automatico, le macchine da stampa digitale Konica Minolta AccurioPress C6100 e Xerox C60, e un nuovo reparto di finitura basato su sistemi multifunzione Duplo. Anche il reparto serigrafico viene potenziato con due macchine da stampa Chiossi e Cavazzuti RoqPrint: una 6 colori a 12 tavole, e una 8 colori a 16 tavole. Nell’area del grande formato, Promoservice introduce anche i sistemi Mimaki JV-300, Agfa Anapurna, oltre che una d.gen Papyrus G5 con taglierina Fotoba XLD 170 in linea, per la stampa di affissioni in carta su bobine jumbo da 1.000 metri.
A garantire l’interconnessione tra le macchine è il software gestionale Panthera, che genera la commessa al momento della ricezione dell’ordine e dialoga in tempo reale con tutti i reparti coinvolti nell’esecuzione, fino alla spedizione. Il software pianifica poi la manutenzione preventiva dei macchinari, garantendo il massimo uptime e il rispetto dei tempi di consegna.
La svolta tessile
Il 2020 e l’inizio della pandemia di COVID-19 si trasformano in un incubo per molti stampatori, ma al tempo stesso in un’opportunità di trasformazione per gli imprenditori più intraprendenti.
«Siamo stati invitati a partecipare al bando di Invitalia per la produzione di dispositivi di protezione individuale, ma per fare mascherine in tessuto ci servivano gli strumenti adatti», racconta Ventrone. «Un impianto di stampa sublimatica ci avrebbe consentito di affrontare la contingenza, e aperto nuove prospettive di sviluppo».
La sfida è costruire da zero, avviare e rendere pienamente operativo un reparto di stampa, taglio, confezione e spedizione di mascherine protettive. Il tutto in meno di due settimane. Sul fronte tecnico, lo stampatore decide di puntare su una stampante da 3,3 metri per carta e tessuto, e su una calandra di analogo formato. A marzo 2020, in pieno lockdown nazionale, Promoservice avvia un convulso processo di ricerca, valutazione e testing delle tecnologie più adatte, rivolgendosi anzitutto ai suoi fornitori di fiducia. Tra loro c’è NGW Group, distributore italiano di d.gen e partner commerciale di Monti Antonio.
«Quando valutiamo un investimento, ci basiamo da sempre su criteri rigorosi. Il più importante è poter immettere sul mercato un prodotto di qualità, ma al giusto prezzo», spiega Ventrone. «È un calcolo su cui incidono i costi operativi e i consumabili, ma anche l’ammortamento dei macchinari».
Lo stampatore trova in d.gen Papyrus Grande il miglior rapporto qualità/prezzo/prestazioni. Con una larghezza utile di 3,3 m, configurazione a 6 colori (CMYK + Orange e Turquoise), teste MEMS Xaar 1201, risoluzione nativa di 600 dpi e goccia variabile da 3,5 a 10,5 pl, il sistema può stampare su carta transfer e tessuto ad una velocità di 96 m²/h. Tra i plus della tecnologia d.gen, la sua solidità costruttiva e il prezzo competitivo.
«Papyrus Grande è perfetta per formato, qualità e produttività, specie per bandiere e gadget, che devono combinare cromie brillanti e costi di produzione contenuti», sottolinea Ventrone.
Per completare il workflow, l’azienda acquista una calandra Monti Antonio 901-3600 con cilindro da 350 mm, in grado di alimentare tessuti di larghezza fino a 3,4 m. Se l’opzione del termofissaggio fuori linea è diffusa tra gli operatori, meno ovvia è la scelta di Promoservice di acquistare un sistema di finishing al top di gamma, a fronte di una stampante di fascia media. Una decisione che, secondo Ventrone, non è stridente come potrebbe apparire.
«Le stampanti hanno un’obsolescenza rapida, e tra due o tre anni ci saranno attrezzature più qualitative e performanti», rimarca l’imprenditore. «Una calandra Monti Antonio, al contrario, è un investimento per la vita, e potrà supportare la crescita dei nostri volumi di produzione per molti anni».
Per sagomare il tessuto, l’azienda adotta un sistema di taglio e fresatura Summa F3232 Pro con conveyor belt, in grado di lavorare tessuti, materiali flessibili e pannelli fino a 3,2 m di larghezza.
Competenze, relazioni e produzione eco-sostenibile
Acquistando sistemi di luce 3+ m, Promoservice è oggi uno dei pochi operatori del Centro-Sud Italia a poter gestire progetti di decorazione e comunicazione visiva su tessuto, anziché sul classico banner.
«Alcuni clienti chiedono spontaneamente stampe su materiali riciclati e facili da smaltire. Ma ora tocca a noi convincere il mercato a rimpiazzare i teli in PVC con un prodotto più bello e sostenibile», conclude Ventrone. «A fronte di un prezzo leggermente più alto, i vantaggi del tessuto sono enormi; dalle cromie brillanti ai costi di spedizione, all’assenza di pieghe in fase di installazione».
Promoservice ha creato una collezione di 12 tessuti per lightbox e bandiere, e selezionato supporti specialistici per il promozionale. Tra questi, un poliestere bi-stretch per foulard, tessuti misti poliestere/cotone per asciugamani, e supporti in microfibra per teli mare.
Stampando su carta transfer, e impiegando le presse termiche già in uso nel reparto serigrafico, l’azienda realizza inoltre tappetini per mouse, tazze e altri oggetti.
Promosevice non è immune dalla concorrenza degli stampatori online, ma ripone la sua forza nella relazione col cliente e nella capacità di offrire consulenza alle agenzie. Un altro fattore distintivo è l’ecosostenibilità dei processi produttivi. Nel 2017, l’azienda ha completato la costruzione di un impianto fotovoltaico da 50 kW, che le garantisce indipendenza energetica per almeno sei mesi l’anno. E l’introduzione della stampa sublimatica, lo scorso anno, è stata un ulteriore passo concreto nella direzione di una produzione più rispettosa dell’uomo e dell’ambiente.