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Editoriale

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Zünd riafferma la centralità della Svizzera nel panorama globale del taglio digitale

Controllata dall’omonima famiglia, da due generazioni, la società elvetica consolida la sua fama di costruttore d’eccellenza e amplia la presenza globale

di Lorenzo Villa

Zünd è uno dei costruttori che più ha saputo incarnare la trasformazione della nostra industria, ampliando e reinterpretando in chiave digitale i processi di finitura degli stampati. Con la sua presenza sobria, e le sue tecnologie di taglio ad alte prestazioni, l’azienda svizzera è parte dell’immaginario e dell’ecosistema produttivo di migliaia di operatori della comunicazione visiva in tutto il mondo. La sua storia ha inizio nel 1984, quando Karl Zünd comincia a commercializzare i sistemi di taglio dell’azienda svizzera Wild, che acquisirà dieci anni dopo. Al netto di una breve (ma penetrante) esperienza nella progettazione e costruzione di stampanti inkjet UV, iniziata nel 2001 e conclusa nel 2007, Zünd fa della progettazione, costruzione e commercializzazione di sistemi taglio digitale la sua unica missione. Al punto che, oggi, il costruttore è considerato il leader mondiale nel suo comparto. Se i sistemi Zünd sono uno standard de facto, nella grafica e nel packaging, una porzione considerevole delle sue attrezzature sono impiegate in innumerevoli lavorazioni industriali, tra cui il taglio di tessuti, pellami e materiali compositi.

BHS 150 è la risposta di Zünd alle crescenti esigenze di automazione nell’ambito della fustellatura digitale del packaging.

Per assecondare la crescita della domanda globale, nel 2020 l’azienda ha avviato un ambizioso programma di ampliamento del suo parco tecnologico di Altstätten, che culminerà con il raddoppio della capacità produttiva entro il 2024.

Così, abbiamo incontrato la proprietà e il top management di Zünd, per ripercorrere la storia di questa grande azienda, e scoprire i dettagli delle strategie che le permettono di rimanere competitiva, nonostante i concorrenti sempre più agguerriti.

Un player globale

Sin dall’introduzione del suo primo sistema di taglio, Zünd P-1200, nel 1989, il costruttore svizzero investe nella costruzione di una rete globale di partner certificati di vendita, installazione e assistenza. Cosciente dell’importanza di operare direttamente nei mercati più grandi e remoti, nel 1998, l’azienda costituisce la consociata Zünd Asia, con sede a Hong Kong, seguita, nel 2004, da Zünd America, con sede a Oak Creek (Wisconsin). Dopo alcuni decenni di crescita organica insieme ai suoi partner, nel 2013, Zünd avvia un ambizioso progetto mirato al presidio diretto dei principali mercati internazionali. Così, apre le proprie sedi in India (2012), Benelux (2013), Italia (2014), Tailandia (2015), Regno Unito (2017), Germania (2018), Austria (2019) e Francia (2020). Nella quasi totalità dei casi, Zünd sceglie di acquisire le attività dei suoi rivenditori locali, coinvolgendoli nell’ulteriore sviluppo del business, delle infrastrutture dimostrative, e dei servizi per i clienti.

I sistemi di taglio Zünd trovano impiego in numerosi settori industriali, come il taglio dei pellami.

«Abbiamo fondato proattivamente alcune filiali, mentre altre derivano da acquisizioni», spiega Stefan Lang, Head of Sales and Marketing di Zünd. «La maggior parte dei titolari delle aziende acquisite erano con noi da molti anni, e alcuni di loro erano ormai vicini al pensionamento. Trasformare le loro società in nostre filiali di vendita e assistenza ci ha consentito di essere più vicini al cliente, con personale al 100% Zünd».

Un’azienda, mille mercati

Tutte le filiali Zünd servono diverse tipologie di clienti e mercati, da quelli della grafica e del packaging fino ai comparti industriali più verticali, peculiari di ogni singolo Paese. Operare in uno scenario globale e fortemente diversificato, consente al team di Zünd di acquisire e perfezionare competenze su materiali e lavorazioni specifiche, e metterle a disposizione dei propri clienti in ogni parte del mondo.

«Dalla grafica ai pellami, dal tessile ai compositi, ci piace farci sfidare dai clienti, che anno dopo anno presentano sempre più similitudini e meno differenze», spiega Lang. «Salvo che per alcune nicchie iper-verticali, la tecnologia di taglio digitale si sta rivelando abilitante in quasi tutti i settori manifatturieri e di trasformazione, ed è ciò che ha fatto fiorire player locali in quasi tutti i Paesi industrializzati del mondo».

Tra i dipartimenti di Zünd, quello di ricerca e sviluppo è il più numeroso. L’azienda impiega un team di R&D multidisciplinare, concentrato sullo sviluppo di soluzioni hardware e software più integrate e aderenti alle linee guida dell’Industria 4.0.

I comparti che per primi hanno adottato flussi di lavoro digitali, a partire dalla prestampa e dalla stampa, stanno esprimendo più di altri una domanda di velocità e automazione. Emblematici sono il mercato degli imballaggi e l’industria tessile, le cui priorità produttive riguardano la personalizzazione del prodotto finito, l’azzeramento delle scorte di magazzino e la riduzione al minimo del time-to-market. In questi settori, il taglio digitale è già visto come un’opportunità per rimpiazzare, almeno parzialmente, il finishing analogico.

Per soddisfare le sfide produttive specifiche di ciascuna industria, e accelerare la transizione al finishing digitale, Zünd sviluppa soluzioni pensate per offrire risposte efficaci a problematiche produttive complesse. Tra le altre, i sistemi di taglio a doppio braccio della serie D3, le unità mettifoglio, e i moduli di automazione completa BHS e BHS150.

Di padre in figlio, verso una gestione partecipativa

Chi conosce Zünd da vicino sa bene che il successo dell’azienda svizzera si deve in parte alla determinazione e al pragmatismo del suo carismatico fondatore, Karl Zünd, che ha ormai abbandonato gli incarichi operativi in azienda, dopo averne fissato le direzioni strategiche per oltre 30 anni. Alla guida della società c’è oggi il figlio Oliver, membro del board e CEO dal 2007.

«Sono entrato in azienda nel 2003. Dal 2004 al 2006 ho lavorato negli Stati Uniti per creare ed espandere Zünd America, che a quel tempo era la seconda filiale estera del gruppo», racconta Zünd. «Il passaggio di testimone da parte di mio padre è avvenuto progressivamente, come in molte aziende familiari. Negli ultimi anni, poi, abbiamo istituito un consiglio di amministrazione più professionale per supervisionare il team di gestione dell’azienda».

La crescita ininterrotta, e il raggiungimento di una massa critica rilevante, hanno imposto a Zünd la creazione di una squadra dirigenziale forte e competente, dalle vendite al marketing, dalla comunicazione alla gestione finanziaria, fino alla ricerca e sviluppo.

L’adattamento della struttura aziendale, tuttavia, non ha scalfito lo stile che rende unica la family company elvetica, né i valori che ne contraddistinguono i prodotti, le risorse umane e il comportamento verso il mercato e la comunità.

«Come azienda familiare, con forti radici locali, prendiamo sul serio la responsabilità sociale e ci impegniamo nei confronti dei nostri dipendenti e dei nostri fornitori regionali», afferma Zünd. «Alla base delle nostre azioni c’è una visione di lungo termine improntata ai valori chiave della nostra famiglia, che sono affidabilità, fiducia e lealtà».

Tra le iniziative a favore della propria comunità, da molti anni Zünd finanzia ZAG (Zünd Activity Group), un’organizzazione creata dai suoi dipendenti e impegnata nell’organizzazione di eventi sociali e sportivi al di fuori del contesto lavorativo.

L’edificio industriale inaugurato da Zünd nel 2009 è il primo della Svizzera ad aver ottenuto la certificazione Minergie-P.

Solo sistemi di taglio digitale, 100% Made in Switzerland

Alcuni si chiederanno come Zünd abbia potuto crescere incessantemente per quasi quarant’anni producendo e commercializzando solo tecnologie per il taglio digitale. Oltre che in una brillante strategia commerciale, la risposta risiede nella decisione del suo fondatore di non costruire una macchina, ma una piattaforma modulare. Una filosofia che prevede l’impiego di parti, componenti e moduli identici per tutti i prodotti, riducendo le variabili e le complessità nelle fasi di sviluppo, e accelerando il tempo di rilascio di nuovi prodotti. Grazie a questa strategia, Zünd ha approcciato e conquistato rapidamente clienti in innumerevoli mercati.

Sebbene la sua quota di export superi il 97%, Zünd ha scelto di mantenere l’intera produzione in Svizzera, notoriamente uno dei Paesi con i salari più alti al mondo. Una decisione che a può apparire singolare, e in contraddizione con l’apertura di proprie filiali estere.

La nuova sede di Zünd America ricalca i paradigmi costruttivi e i livelli di efficienza energetica del quartier generale svizzero.

«Molti anni fa abbiamo preso la decisione strategica di mantenere le nostre competenze chiave, a partire da R&D e produzione, presso il quartier generale in Svizzera. Tutte le nostre sedi estere si concentrano esclusivamente sulle attività di vendita e post-vendita», spiega Zünd. «La Valle del Reno, dove si trova la nostra azienda, è conosciuta come la Silicon Valley della meccanica di precisione svizzera. Centralizzando R&D e produzione, abbiamo costruito relazioni di lungo termine coi fornitori locali, preziose e difficilmente esternalizzabili o replicabili altrove».

Se è vero che, producendo in Svizzera, Zünd sostiene dei costi del lavoro molto rilevanti, è anche vero che, così facendo, l’azienda ha il vantaggio di potersi approvvigionare dei principali componenti di cui necessita entro 30 km dalla sua sede, e già da anni integra il proprio sistema di gestione ordini con quelli dei suoi fornitori. Realizzando ogni singolo sistema di taglio sull’ordine di un cliente, questa impostazione consente a Zünd di costruire e consegnare i propri prodotti in tempo, anche a fronte di sofferenze e interruzioni lungo la supply chain, come accaduto durante la pandemia del 2020-21.

Ricerca, sviluppo e una supply chain efficace

Impegnata su molteplici fronti applicativi, e forte di una base di clienti altospendente e fidelizzata, per Zünd ricerca e sviluppo sono una priorità. Non a caso, il relativo dipartimento è quello che impiega il maggior numero di dipendenti, e lavora a stretto contatto con vendite e marketing.

«Un processo di ricerca e sviluppo multidisciplinare è essenziale per comprendere le esigenze dei nostri clienti, anticipare le tendenze dei settori in cui operiamo e dare corpo a innovazioni con un elevato valore aggiunto», spiega Lang. «Se nei decenni passati il focus era più sulle competenze meccaniche, oggi firmware e software di front-end giocano un ruolo chiave. Poi, nel futuro, l’innovazione e il miglioramento di processi e servizi rivestiranno un ruolo sempre più centrale».

I tetti degli edifici di Zünd sono ricoperti di vegetazione, così da migliorarne l’efficienza termica e recuperare l’acqua piovana.

Oltre all’elevato tenore di vita e agli alti salari, tra le prerogative degli svizzeri ci sono puntualità, precisione e attenzione ai particolari. Avvalendosi di metodologie, processi, componenti e risorse umane d’eccellenza, Zünd può contare su un’elevata produttività, ed è in grado di portare sul mercato prodotti di altissima qualità, con un rapporto qualità/prezzo favorevole.

Eco-sostenibili per vocazione

Crescere e produrre in modo rispettoso dell’ambiente è una priorità per Zünd da molto prima che la sostenibilità diventasse un argomento di tendenza.

Nel 2009, in occasione del suo 25° anniversario, Zünd ha inaugurato il primo edificio industriale della Svizzera dotato di certificazione Minergie-P, che garantisce emissioni di CO₂ ridotte dell’80%, e un consumo energetico cinque volte inferiore a quello di una costruzione tradizionale. Tutti gli edifici Zünd sono inoltre dotati di tetti ricoperti di vegetazione, che garantiscono alta efficienza termica e trattengono l’acqua piovana. Inoltre, l’impianto fotovoltaico aziendale produce oltre 300.000 KWh, coprendo oltre il 50% del fabbisogno annuale di elettricità.

Anche la nuova sede di Zünd America, inaugurata nel 2020, è costruita con materiali eco-sostenibili, lastre di vetro ad alta efficienza energetica e impianti domotici che controllano luce, ombreggiatura e temperatura interna.

Da molti anni, poi, Zünd effettua il monitoraggio e riduce costantemente le emissioni di CO₂ correlate alla produzione.

Sul fronte del design del prodotto, il costruttore progetta tutte le sue attrezzature perché durino a lungo e siano riparabili indefinitamente, minimizzando le emissioni correlate allo smaltimento dei macchinari a fine vita.

Nella nuova mensa aziendale, infine, vengono serviti piatti preparati con vegetali coltivati su terreni di proprietà dell’azienda.

«Potremmo vantarci del nostro impegno a favore dell’ambiente con innumerevoli esempi», conclude Lang. «Ma preferiamo concentrarci su azioni concrete, piuttosto che parlarne».

Il management di Zünd inaugura i lavori di costruzione di un nuovo edificio, che sarà inaugurato nel 2023.

Pronti alle sfide del futuro

Se fino alla fine degli anni Novanta Zünd condivideva l’arena del taglio digitale con pochi altri player, negli ultimi due decenni il mercato ha visto l’ingresso di decine di nuovi concorrenti, internazionali e locali. Uno scenario generato dall’accresciuta domanda di attrezzature, che ha dato vita a una competizione sempre più agguerrita.

«Nel mercato sono entrati molti nuovi competitor, mentre altri sono scomparsi, e alcuni hanno cambiato proprietà. Chiaramente seguiamo gli sviluppi del mercato con grande attenzione, ma preferiamo concentrarci su noi stessi e sulle esigenze dei clienti», spiega Zünd. «Il nostro DNA è l’ingegneria meccanica, e i nostri investimenti si focalizzeranno sempre più sulla digitalizzazione del processo produttivo, e dei nostri prodotti e servizi, così da aderire alle linee guida dell’Industria 4.0 e superare le aspettative dei nostri clienti».

A inizio 2021, Zünd ha inaugurato un nuovo edificio per ospitare il crescente numero di dipendenti impiegati in ricerca, sviluppo, e produzione. Inoltre, un’ulteriore espansione verrà completata entro il 2024.

Insieme al costante perfezionamento dei suoi sistemi di taglio, e all’aumento delle loro prestazioni, un ampliamento così significativo degli spazi produttivi è sintomatico dell’ambizione di Zünd a crescere, realizzare macchinari sempre più industriali e conquistare nuovi clienti in nuovi mercati.

Con oltre 400 collaboratori e società controllate in tutto il mondo, Zünd affronta il futuro forte della sua identità di family company con fattezze ogni anno più simili a quelle di una piccola multinazionale. Se la proprietà dell’azienda resta saldamente nelle mani della famiglia Zünd, saranno sempre più le persone che ricoprono i ruoli chiave in azienda a delinearne le strategie future, reiterandone e consolidandone il successo.

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