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THIMM scommette su una produzione di packaging e display totalmente digitale
from Italia Publishers 05/2020
by Density
Il gruppo tedesco è stata la prima azienda europea a installare, nel suo stabilimento in Repubblica Ceca, una Highcon Beam 2C per la fustellatura digitale di ondulato
di Lorenzo Villa
Per rimarcare la propria vocazione a creare soluzioni in cartone ondulato innovative per l’imballaggio e la logistica, la tedesca THIMM ha scelto la tagline “The Highpack Group”. Al centro della strategia dell’azienda ci sono le persone, le loro idee, e le tecnologie di produzione più avanzate per realizzarle.
Con oltre 3.500 dipendenti, 22 siti produttivi in sei Paesi europei, e un fatturato di 623 milioni di euro (2019), il gruppo serve clienti in 18 Paesi europei ed è articolato in quattro divisioni. THIMM pack’n’display produce materiali per il punto vendita, THIMM Packaging Systems, imballaggi per l’industria, Christiansen Print, packaging stampato. A queste si aggiunge l’online shop CARTONARA.
Negli ultimi anni, l’azienda ha intuito la centralità della stampa nello sviluppo di packaging e materiali POP capaci di intercettare le esigenze di marchi e consumatori. A tale scopo, nel 2016 THIMM ha completato l’acquisizione di Christiansen Print, dove nel 2017 ha installato una HP PageWide T1100S per la produzione di cartone ondulato stampato in digitale (in modalità preprint).
Lo scorso gennaio, il gruppo è stato il primo in Europa a installare, presso lo stabilimento THIMM pack’n’display di Všetaty, in Repubblica Ceca, una macchina per la fustellatura digitale del cartone ondulato Highcon Beam 2C.
Per comprendere meglio l’evoluzione tecnologica dell’azienda, abbiamo intervistato Michael Weber, Director Corporate Strategy & Marketing del gruppo, insieme a Martin Hejl e Kamil Mašek, rispettivamente Managing Director e Production Manager del sito produttivo di Všetaty.
Crescita per acquisizioni e focus sulle persone
Tra il 2009 e il 2019, il fatturato di THIMM è aumentato del 122%. Un risultato reso possibile dal potenziamento dei propri siti produttivi, e dall’acquisizione di aziende in diversi Paesi (in particolare nell’Europa Centrale).
«Ogni volta che apriamo una nuova sede, ampliamo la nostra presenza, e siamo più vicini al cliente», spiega Weber. «Un esempio è l’acquisizione di United Packaging a Skarbimierz, in Polonia, che ci consente di fornire ancora meglio sia i clienti polacchi che quelli delle nazioni limitrofe».
Più di impianti produttivi e reti commerciali, per THIMM la priorità sono le persone, che contribuiscono al posizionamento unico dell’azienda.
«I dipendenti THIMM lavorano sulle nostre soluzioni al fine di renderle la migliori possibili, combinando in modo ottimale competenze, innovazione e investimenti. Alla luce di questo, e dopo aver testato i nostri prodotti, i clienti si fidano di noi, e sono entusiasti di lavorare con noi», afferma Weber.
THIMM pack’n’display: una grande azienda nell’azienda
La divisione pack’n’display impiega 2.134 dipendenti in 11 siti produttivi, e contribuisce al fatturato di THIMM per 438 milioni di euro. Il sito di Všetaty, a nord di Praga, è specializzato nella produzione di packaging per beni di largo consumo e l’e-commerce, è completamente robotizzato e governato da un sistema automatizzato di gestione degli ordini. Qui ogni anno vengono prodotti 120 milioni di m² di cartone ondulato, e ne vengono convertiti 25 milioni utilizzando piegaincolla, unità flexo, fustellatrici piane e rotative. Dalla sua costruzione nel 1994 ad oggi, THIMM ha investito a Všetaty oltre 76 milioni di euro, trasformandolo in uno dei siti più moderni del gruppo.
Oltre alle certificazioni ISO 9001:2015 e FSC, nel 2013 la struttura ha ottenuto la certificazione BRC Global Standard di livello AA per la produzione di imballaggi destinati al contatto diretto con gli alimenti.
La crescente domanda di piccoli e medi quantitativi di espositori e imballaggi personalizzati, ha indotto il management a creare un reparto produttivo completamente digitale. Qui, nel 2018, è stata installata una stampante inkjet Durst Rho 1012, cui lo scorso gennaio è stata affiancata la nuova Highcon Beam 2C.
«Con un flusso digitale, siamo in grado di reagire molto più rapidamente, consegnando gli imballaggi entro pochi giorni, realizzando piccoli e medi quantitativi e azzerando gli stock di magazzino», spiega Hejl. «Le tecnologie digitali creano scenari completamente nuovi per packaging e materiali POP, aprendo a personalizzazione, edizioni limitate, campagne stagionali, inserimento di codici attivabili tramite app mobile, e applicazioni di realtà aumentata».
Automatizzare e digitalizzare per ridurre le variabili
Una delle principali sfide di THIMM è il reperimento di risorse umane adeguatamente formate a sviluppare imballaggi sempre più sofisticati per design, prestazioni, estetica e funzionalità. Nell’ultimo decennio, il management aziendale ha concluso che in futuro sarà sempre difficile trovare personale in grado di gestire materiali, macchine e processi.
«Per un certo periodo abbiamo formato un grande numero di neofiti, offrendo loro percorsi di apprendimento di due o tre anni, che molti non completavano. Questo generava un turnover estenuante, e non giovava alla qualità del prodotto», spiega Hejl. «Così abbiamo deciso di concentrarci su pochi tecnici iperspecializzati, che una volta formati sono in grado di controllare tutti i tipi di macchinari, robot, infrastrutture software. Alcuni di loro diventano istruttori, e formano i nuovi arrivati».
In parallelo, THIMM investe in automazione e robotica, e nella digitalizzazione dei flussi logistici e amministrativi, così da avere squadre di specialisti “smart” capaci di governare processi anche molto diversi tra loro.
La fustellatura diventa digitale
Se la stampa digitale è una via già percorsa da alcuni operatori dell’ondulato, la fustellatura rappresenta per tutti un collo di bottiglia, specie negli alti volumi, dove i plotter da taglio a lama risultano inadatti allo scopo. Per ovviare a questo limite, THIMM ha scommesso sulla tecnologia di fustellatura laser di Highcon.
«Il nostro obiettivo è fornire sempre la soluzione migliore al cliente, e la finitura digitale del cartone ondulato rappresenta un logico ampliamento delle nostre capacità», spiega Hejl. «Siamo convinti che imballaggi ed espositori tagliati al laser siano validi per molti settori, e lavoriamo a stretto contatto con i clienti per dare vita a nuovi prodotti, che offrano loro un vantaggio competitivo».
Highcon Beam 2C può alimentare fogli di dimensioni comprese tra 500x700 e 760x1.060 mm. Il sistema sfrutta la combinazione tra la tecnologia laser, utilizzata per tagli passanti e perforazioni, e la tecnologia brevettata DART (Digital Adhesive Rule Technology) per la cordonatura dei fogli di ondulato. Quest’ultima prevede la creazione della matrice di cordonatura direttamente in macchina, utilizzando un polimero UV-curable dispensato da una testa di scrittura digitale. Il sistema è in grado di fustellare differenti tipologie di cartone a onda singola e doppia (N, F, G, B, C, EF, EE), con spessori compresi tra 1 e 4 mm, con una produttività massima di 4.000 fogli B1/h.
«La fustellatura digitale è una logica conseguenza dello sviluppo del mercato, ed è ideale per soddisfare le esigenze di packaging di diverse tipologie, in più varianti personalizzate», spiega Hejl. «L’assenza di impianti, e un tempo di preparazione quasi azzerato, consentono di rispondere in modo fulmineo a qualsiasi richiesta. Il laser riesce poi a eseguire tagli di altissima precisione, impossibili con una fustella convenzionale».
Verso la produzione on-demand di scatole e display
A raccontarci dell’introduzione di Highcon Beam 2C nel sito di Všetaty è Kamil Mašek, Production Manager di THIMM Czech Republic.
«Abbiamo effettuato diversi test presso i laboratori di Highcon, utilizzando i nostri materiali e i nostri file. Questo ci ha dato un’idea chiara del potenziale della macchina, delle prestazioni e di come sfruttare questa tecnologia», spiega Mašek. «Insieme al team di Highcon abbiamo analizzato numerosi tipi di imballaggi che riteniamo si adattino a questa tecnologia. È stato un mese intenso, ma molto interessante».
Oggi l’azienda utilizza Highcon per realizzare commesse di poche decine o poche centinaia di scatole e display, nonché per gestire in modo più efficace i riordini frequenti, eliminando così le scorte di magazzino.
«Nel campo dei display le potenzialità sono enormi. I nostri progettisti sono entusiasti delle possibilità offerte da Highcon, che permettono loro di guardare il prodotto da una nuova prospettiva, ed essere più creativi», continua Mašek. «Questa tecnologia può essere utilizzata sia per progetti speciali, grazie alla sua elevata precisione di taglio, che per prodotti convenzionali di piccole dimensioni».
Scalabilità della tecnologia, automazione, sviluppo
Con l’introduzione di Highcon Beam 2C, THIMM ha implementato un processo di produzione completamente digitale, dalla progettazione e preparazione dei dati fino alla stampa e alla finitura del cartone ondulato, che in futuro potrà essere esteso agli altri siti produttivi del gruppo.
«Siamo pieni di ottimismo, e crediamo che investire nella produzione digitale di imballaggi sia la decisione giusta», conclude Mašek. «Per il futuro intendiamo concentrarci sulle tecnologie digitali e vogliamo diventare leader in questo campo, nel nostro settore».
Fede nella digitalizzazione dei processi, per realizzare il packaging del futuro
Insieme agli altri attori della filiera del packaging, THIMM si prepara ad affrontare i cambiamenti indotti da marche e consumatori, e pianifica di conseguenza i propri investimenti in tecnologia.
«Nel prossimo futuro porremo ogni sforzo per soddisfare le esigenze di un mercato sempre più influenzato dai cambiamenti nel comportamento d’acquisto dei consumatori, e dalla domanda di sostenibilità», sottolinea Hejl. «Oggi il consumatore vuole tutto, e lo vuole subito; ha più opzioni d’acquisto fisiche e online; è concentrato sulla qualità, sulla sostenibilità e su un’esperienza premium. Le marche devono soddisfare contemporaneamente sia le esigenze dei giovani consumatori nativi digitali, che quelle delle generazioni precedenti, anch’esse digitalizzate. Ecco perché il nostro obiettivo è diventare una Digital Factory 4.0».
Questo spirito ha ispirato THIMM nel suo percorso di collaborazione con Highcon per la messa a punto di Beam 2C, e sta guidando il gruppo tedesco in una strategia più ampia di investimento e promozione della tecnologia digitale.
«Vogliamo trasferire rapidamente ai clienti il nostro entusiasmo e le nostre competenze che stiamo acquisendo. Prima intuiranno i vantaggi del digitale, prima utilizzeranno questa tecnologia a proprio vantaggio. E il loro successo è anche il nostro», conclude Hejl. «Tuttavia, continueremo a fare largo uso anche della tecnologia analogica. Almeno finché i vantaggi e i valori del digitale non saranno pienamente compresi e assimilati dal mercato».
L’ambizione di giocare il ruolo di pioniere e innovatore nell’industria del packaging si riflette negli investimenti e nelle mosse strategiche di THIMM. Tra queste, l’installazione della macchina da stampa digitale HP PageWide T1100S presso Christiansen Print, e l’introduzione di Highcon Beam 2C a Všetaty.
In un’era in cui lo scambio di dati è un tema cruciale, e la personalizzazione un requisito essenziale, THIMM ha posto le basi per il packaging del futuro. Investendo, sperimentando, e incarnando una fede autentica nella digitalizzazione dei processi.