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Meeting leaders - Kurz

Sostenibilità e digitalizzazione, per Kurz sono i cardini della nobilitazione del futuro

Il leader degli effetti metallizzati mette a punto la sua strategia integrata Digital Metal, e investe sull’economia circolare creando un rivoluzionario processo di riciclo del liner

di Lorenzo Villa

Sin dalla Seconda Rivoluzione Industriale (1870-1914), l’area di Norimberga è considerata la seconda più importante della Baviera, ed è rinomata per la lavorazione del metallo in tutte le sue forme.

Qui, nel 1892, Leonhard Kurz ha avviato la sua attività di produzione e commercializzazione di foglia d’oro per la decorazione di superfici; sviluppata in seguito dal figlio Konrad, negli anni Trenta del Novecento.

Kurz conta oggi oltre 5.700 dipendenti e un fatturato di 850 milioni di euro (2019), ed è uno dei principali sviluppatori e produttori di lamine metalliche per applicazioni grafiche e industriali. I foil di Kurz sono impiegati da governi e istituti di credito per garantire la sicurezza di documenti, banconote e carte di credito. Innumerevoli big dell’automotive e dell’elettronica di consumo impiegano le soluzioni dell’azienda tedesca per arricchire cruscotti di veicoli e pannelli di elettrodomestici con dettagli estetici e funzionali. Nel campo della moda, gli effetti metallizzati di Kurz sono utilizzati per impreziosire tessuti e pellami.

Presso il quartier generale di Fürth hanno sede la ricerca e sviluppo, i laboratori applicativi e la Kurz Academy.

Nella nostra industria, tipografi, designer e marche considerano Kurz la scelta migliore, se non la sola, per nobilitare astucci, etichette, copertine, contenitori in plastica e metallo, e qualsiasi progetto stampato destinato a un’utenza altospendente.

Per scoprire cosa rende Kurz unica e insuperata, siamo entrati nel quartier generale dell’azienda, a Fürth, dove hanno sede: la ricerca e sviluppo, i laboratori applicativi rivolti ai differenti settori, e il polo formativo aziendale, denominato Kurz Academy.

Da quasi 130 anni, focalizzati sulla distinzione dei prodotti

Con 7 siti produttivi, 25 società controllate e oltre 30 partner esclusivi, Kurz è un’azienda indipendente, tuttora controllata dall’omonima famiglia. Le quote societarie sono detenute dai pronipoti del fondatore, Walter Kurz (presidente dell’azienda) e suo fratello Peter. A loro risponde un team dirigenziale con ampie deleghe operative, che governa le quattro divisioni aziendali, concentrate rispettivamente su: industria, plastica, sicurezza, oltre che sviluppo e produzione di macchinari per l’applicazione del foil. Oggi, quest’ultima divisione, per anni secondaria nella galassia Kurz, si sta rivelando centrale nelle strategie di crescita dell’azienda.

Per sviluppare il business, qualificare la propria offerta e stabilire un’interazione con i clienti, Kurz ha scelto di stabilire una presenza diretta in tutti i grandi mercati mondiali. Tra le poche eccezioni c’è l’Italia, dove il produttore si avvale della collaborazione esclusiva di Luxoro, che da oltre 50 anni gestisce la commercializzazione delle soluzioni di Kurz, oltre a condividere i suoi valori e il suo modus operandi.

Sebbene Kurz persegua una crescita organica, le acquisizioni si sono rivelate un fattore determinante per diversificare le aree di attività dell’azienda, acquisire nuove competenze e completare la propria offerta.

Esempi di etichette per il mondo birrario nobilitate con i foil di Kurz.

Nei primi anni Settanta, Kurz ha investito nel produttore di matrici Hinderer + Mühlich (H+M), e nel 2012 ha assorbito il costruttore di macchinari per hot stamping BAIER. Nel 2017 ha poi acquisito ISIMAT, produttore di tecnologie per la decorazione di contenitori in plastica e vetro. Ma quella di Kurz è anche una storia di startup, come Kurz Digital Solutions, che supporta i clienti nella costruzione di progetti digitali. E come PolyIC, la joint venture costituita nel 2003 con Siemens (al 100% Kurz, dal 2010) per sviluppare elettronica stampata flessibile per applicazioni touch. Ultima in ordine di tempo è l’acquisizione della divisione digitale di Steinemann Technology. L’ingresso in Kurz delle tecnologie e delle competenze di Steinemann, nel 2019, ha dato vita a una vasta gamma di macchinari e consumabili per la nobilitazione digitale degli stampati.

Tra i promotori della diversificazione del business e della costituzione di divisioni aziendali verticali, c’è Ulrich Bernhard, Head of Business Area Industrial Products di Kurz, in azienda da 38 anni, prima nelle vendite nazionali, poi all’export. È lui a guidarci alla scoperta della filosofia e delle tecnologie di Kurz.

«Vogliamo rendere unico ogni prodotto, e continuiamo a credere che ci siano spazi di innovazione enormi per ampliare la gamma di applicazioni», afferma Bernhard. «A 72 anni di età, il nostro proprietario è ancora affamato, e mai soddisfatto. Non di denaro, ma della conquista di nuovi mercati».

La centralità della nobilitazione

Le mutate strategie di brand owner e retailer globali, la loro volontà di creare interazione coi consumatori, l’ascesa dell’e-commerce e la comparsa di marchi di nicchia e di prossimità hanno accresciuto la rilevanza di packaging, etichette e materiali di marketing. Soprattutto, hanno scatenato la corsa alla premiumiz?zazione di questi prodotti. Al tempo stesso, i modelli di web-to-print e web-to-pack ne hanno democratizzato l’accesso, costringendo i fornitori tradizionali ad efficientare e ridefinire la propria offerta. Tra i driver, la nobilitazione è sempre più rilevante, sia per i converter di imballaggi, che per tipografie commerciali e stampatori online. «Crediamo fortemente in questo segmento, e abbiamo accresciuto i nostri sforzi e investimenti per supportare i leader della stampa e del packaging nel rendere la nobilitazione più accessibile, e applicabile a piccoli e medi quantitativi», spiega Stéphane Royère, Head of Business Area Industrial Products.

A testimonianza del suo approccio agnostico alla tecnologia, Kurz sviluppa innumerevoli tipologie di foil, adatti sia per il trasferimento a freddo che a caldo, utilizzabili su macchinari analogici e piattaforme di nobilitazione digitale, così da garantire a ciascun brand owner, creativo, stampatore o converter il risultato più aderente alle sue aspettative e ai suoi budget.

Uno degli spazi produttivi della Kurz Academy.

«La stampa a caldo non sta sparendo. Tutt’altro. Abbiamo condotto uno studio che preconizza una crescita a due cifre per i prodotti stampati a caldo e laccati UV», continua Royère. «Di contro, tutto ciò che semplifica il processo prenderà piede. La stampa a freddo su linee offset, ad esempio, è destinata a rimpiazzare la laminazione metallizzata con film in poliestere».

Abbracciare il digitale per diffondere la metallizzazione

Di fronte alla progressiva avanzata della tecnologia digitale, trainata da basse tirature e tempi di consegna ridotti, Kurz non è rimasta a guardare. Nel 2016, l’azienda ha introdotto il concept Digital Metal, mettendo a punto un processo di trasferimento del foil su aree prestampate con toner, ElectroInk o inchiostri UV-curable. Una volta applicati, i materiali sono sovrastampabili con tutte le tecnologie di stampa, convenzionali o digitali. Per supportarne la diffusione, Kurz ha formulato una gamma specifica di prodotti, e una linea di attrezzature studiate per la loro applicazione.

Sul fronte dell’hardware, l’azienda ha messo a fattore comune le competenze mutuate dalle acquisizioni di Baier, H&M, e Steinemann, e costituito una business unit che conta già oltre 400 persone, suddivise tra le varie aziende. L’obiettivo di medio termine è costituire un’unica entità produttiva per le tecnologie di applicazione, declinate in tutti i settori merceologici. Per accrescere la sua rilevanza nel digitale, Kurz ha nominato Jordi Giralt – una carriera nel lancio di piattaforme digitali in HP Indigo e Heidelberg – quale Worldwide Business Development Director Digital Solutions.

«Alcuni interpretano la tecnologia digitale come sostitutiva, mentre Kurz la concepisce come un complemento, un fattore scatenante di nuove applicazioni», spiega Giralt. «La maggior parte degli stampatori non usa ancora la nobilitazione, ma è una grande opportunità per aggiungere valore allo stampato, e catturare l’interesse dei consumatori».

A rendere unica l’offerta digitale di Kurz c’è anzitutto un’esperienza impareggiabile nella metallizzazione, a cui si sommano solidità finanziaria, competenze nella progettazione dei macchinari, capacità logistica e programmazione. Per supportare il programma Digital Metal a livello globale, Kurz ha un network globale di sedi e distributori, in grado di erogare servizi di product management, installazione, post-vendita e consulenza.

«Kurz è pronta a fornire soluzioni complete per la nobilitazione digitale, supportando sia i progetti entry-level che le produzioni industriali», afferma Ljubisa Drinic, Head of Business Area Application di Kurz. «È una sfida entusiasmante, che affrontiamo insieme al nostro network di partner commerciali, a garanzia di vicinanza al cliente e disponibilità di servizi e materiali in ogni parte del mondo».

Il top management di Kurz. Da sinistra, Ljubisa Drinic, Stéphane Royère, Ulrich Bernhard, Jordi Giralt.

R&D e formazione, per essere il partner applicativo globale di marche, creativi e stampatori

Se Kurz è impegnata a diffondere tecnologie e consumabili sempre più evoluti e integrati, la sua sfida più ardua è colmare il divario di competenze tra gli attori della filiera. Ovvero stabilire connessioni e interazioni tra marchi, creativi e stampatori, e accrescere la compatibilità tra foil, carte, inchiostri.

«Le cartiere realizzano carte straordinarie, e i produttori di chimica continuano a perfezionare i loro prodotti. Kurz, a sua volta, produce i migliori foil. Ma in una filiera, è importante che i partner industriali lavorino insieme», spiega Bernhard. «Il foil è l’ultimo anello della catena. Ma se la nobilitazione fallisce, anche un progetto creativo straordinario, e ad alto budget, rischia di finire nella spazzatura».

Per scongiurare un tale rischio, Kurz sviluppa prodotti sempre più universali e compatibili, e ne valida le funzionalità. I test si svolgono presso il dipartimento R&D di Fürth, e presso gli application lab di Hefei (Cina) e Huntersville (Stati Uniti), i cui specialisti interagiscono per costruire un patrimonio di competenze condiviso. Nei tre laboratori lavorano ricercatori laureati in Fisica, che sviluppano materiali e lacche, e ingegneri specializzati nell’applicazione, che elaborano e perfezionano tecniche di stampa a caldo e a freddo.

Altro tema chiave è la formazione, cui l’azienda ha dedicato la Kurz Academy. Il centro di formazione aziendale rivolge le sue attività a partner commerciali, clienti finali e designer, ed è equipaggiato con tutti i sistemi di applicazione di casa Kurz, oltre a macchine da stampa tipografiche, offset a foglio e flexo a bobina. Ogni anno, decine di operatori e venditori di aziende di stampa e cartotecnica accedono a sessioni programmate, e piani formativi personalizzati.

Il processo di riciclo messo a punto da Kurz prevede la riduzione del liner in cilindretti plastici, utilizzabili per lo stampaggio a iniezione di nuovi oggetti.

Un foil davvero sostenibile è la sfida (già vinta) di Kurz

Per il futuro, la priorità di Kurz è affermare il foil come una tecnologia sostenibile. Per farlo, l’azienda agisce a tutti i livelli, a partire dalla riduzione delle emissioni nei suoi stabilimenti produttivi nel mondo.

Sul fronte del prodotto, e del suo ciclo di vita, Kurz ha scelto un approccio olistico e multidisciplinare, basato su quattro pilastri.

Il primo riguarda l’impatto del foil su imballaggi e stampati. Kurz ne ha ridotto lo spessore a pochi micron, e ne ha certificato la totale removibilità dal supporto durante il processo di deinchiostrazione.

Il secondo tema riguarda i metodi di applicazione. In quest’area, Kurz ha concepito materiali che necessitano di ridotta temperatura e pressione, che non impiegano acqua, che riducono l’utilizzo di chimica e non producono emissioni nocive.

Il terzo punto riguarda i processi e le materie prime usate per la produzione del film di metallizzazione. Kurz utilizza un liner di PET ultrasottile, impiega solventi totalmente recuperabili, e usa energia da fonti rinnovabili, o autoprodotta con impianti fotovoltaici.

Un momento della nostra visita presso la sede di Kurz, a Fürth. A sinistra, Alessandro Carnevale, Brand Ambassador di Luxoro.

L’ultimo fattore, nonché il più delicato, è il cospicuo volume di liner di scarto post-applicazione, solitamente conferito nella raccolta differenziata, o termovalorizzato. Su questo fronte, Kurz ha messo a punto un processo rivoluzionario, che prevede il riutilizzo del PET per costruire nuovi prodotti, quali contenitori e complementi d’arredo. Grazie a un’esclusiva tecnologia proprietaria, il liner riciclato viene ridotto in micro-cilindretti, utilizzabili nei processi di stampaggio a iniezione.

«Sviluppando il processo di riciclo del liner, ci siamo avvicinati all’economia circolare, e reso la metallizzazione più sostenibile», spiega Markus Hoffman, Senior Vice President Industrial Products di Kurz.

Conclusa la fase di testing, condotta in collaborazione con il converter tedesco Edelmann, Kurz si appresta ora a costruire impianti di riciclaggio del liner di scarto presso tutte le sue sedi produttive nel mondo.

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