booklet distribuito con La Repubblica nel 2014

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HIROSHI SUGIMOTO The Glass Tea House Mondrian

dal 6 giugno 2014 10 - 19 chiuso il mercoledì INGRESSO LIBERO


in copertina:

Glass Tea House Mondrian di Hiroshi Sugimoto

Date: Produzione: Sede: Indirizzo: Web: Informazioni: Design:

Architetti associati: Project manager: Sponsor: In collaborazione con:

dal 6 giugno 2014 Le Stanze del Vetro Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung giardino antistante Le Stanze del Vetro Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia www.lestanzedelvetro.it, www.cini.it +39 041 5229138 Hiroshi Sugimoto, New Material Research Laboratory Tomoyuki Sakakida Yuichi Hashimura Cattaruzza & Millosevich Architetti Kawamura Office / Naoko Kawamura Sumitomo Forestry Co., Ltd. Fondazione Bisazza Asahi Building-Wall Co., Ltd. Costruzioni e Restauri G. Salmistrari S.r.l. Sumitomo Forestry Co., Ltd. Asahi Building-Wall Co., Ltd. Ishimaru Co., Ltd. Francesca Nisii

Project coordinator: Con la supervisione per la cerimonia del tè di: So’oku Sen / Mushakoji-Senke Tea School


Le Stanze del Vetro

un progetto culturale e uno spazio espositivo per lo studio e il rilancio del vetro moderno e contemporaneo


Le Stanze del Vetro sono un progetto culturale e un nuovo spazio espositivo permanente situato sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, nato nell’estate del 2012 dalla collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung e dedicato allo studio e all’esposizione delle forme moderne e contemporanee dell’arte vetraria. Il progetto ha lo specifico obiettivo di riportare il vetro al centro del dibattito e della scena artistica internazionale, e di mostrare le innumerevoli potenzialità di questa materia. Le iniziative culturali de Le Stanze del Vetro sono dedicate sia alla promozione degli artisti contemporanei che hanno utilizzato il vetro come mezzo espressivo originale e medium della propria poetica, sia alla valorizzazione e allo studio dei principali produttori e delle più importanti collezioni di vetro presenti nel panorama mondiale. Ogni anno, fino al 2021, saranno realizzate due mostre: la prima in primavera dedicata all’utilizzo del vetro negli ambiti dell’arte e del design del ventesimo e del ventunesimo secolo; la seconda durante l’estate dedicata ai talenti che nel Novecento hanno disegnato e progettato per la vetreria Venini. Queste esposizioni sono possibili anche grazie alla possibilità di consultare l’archivio Venini, che comprende documenti originali, foto storiche, disegni e bozzetti risalenti alla fondazione della società nel 1921. Reso accessibile per la prima volta nella sua completezza per Le Stanze del Vetro, questo importante strumento di studio consentirà di narrare in maniera inedita la storia 4

Le Stanze del Vetro


dell’arte vetraria del secolo appena trascorso. Al programma di mostre, si affiancano una serie di progetti speciali, spesso site-specific, che coinvolgono artisti contemporanei (l’artista svizzero Not Vital nell’estate del 2013 e l’artista giapponese Hiroshi Sugimoto nel giugno 2014) a confrontarsi con l’utilizzo della materia vetraria, sia essa artigianale o prodotta industrialmente, ai quali viene inoltre offerta la possibilità di creare un oggetto unico in vetro di Murano e in edizione limitata, a sostegno delle attività organizzate e promosse da Le Stanze del Vetro. La missione culturale de Le Stanze del Vetro comprende anche un apposito Centro Studi e un Archivio Generale del Vetro Veneziano, entrambi dedicati alla ricerca, allo studio e alla sperimentazione sul vetro, all’istituzione di borse di studio destinate a studiosi e artisti interessati alla storia, alla tecnologia e agli sviluppi dell’arte vetraria. Queste realtà operano all’interno dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini, che dal 1954 promuove convegni, seminari, mostre, pubblicazioni, progetti di ricerca e rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per lo studio dell’arte veneziana. Le Stanze del Vetro adottano un modello culturale anglosassone che prevede l’accesso libero allo spazio espositivo e alle esposizioni, a sostegno dell’idea di cultura come patrimonio appartenente alla comunità. Per questo motivo l’ingresso alle mostre, le visite guidate e le proposte didattiche sono offerte a titolo gratuito.

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Foto dell’esposizione Carlo Scarpa. Venini 1932-1947


a Le Stanze del Vetro dal 29/08/2012 al 06/01/2013


I circa 700 metri quadri di spazio espositivo, riprogettati dallo studio newyorchese Annabelle Selldorf Architects, sono allestiti al piano terra di un magazzino del XIX secolo, convertito a collegio durante gli anni ’50 del Novecento. Resti della scuola sono stati preservati intatti, compreso la configurazione razionalista degli interni, caratterizzati da un lungo corridoio con aule disposte su ambo i lati. La ristrutturazione ha trasformato le aule in 9 gallerie indipendenti e le ha connesse attraverso un passaggio d’infilata che funge da percorso guida. Lungo il corridoio originale, scaffali in acciaio su misura si presentano come ulteriore spazio espositivo, mentre teche montate all’interno delle porte creano una barriera permeabile tra il corridoio e le singole gallerie. Pareti bianche e pavimenti in cemento trasmettono un senso di coesione spaziale interna. realizzato da Annabelle Altri accorgimenti funzionali Selldorf Architects, fa sono stati integrati all’interno del de Le Stanze del Vetro progetto, tra i quali una nuova uno spazio flessibile entrata, un’area reception, un e in continua bookshop e una stanza cinema. trasformazione. La struttura flessibile dello spazio permette facilmente di riadattarlo alle esigenze di ogni singola mostra e di trasformarlo in relazione alle specifiche necessità dell’allestimento. In linea con la tradizione veneziana dell’artigianato, gli architetti hanno lavorato in stretta collaborazione con artigiani locali per la realizzazione delle teche in acciaio e noce, degli scaffali e dell’illuminazione in vetro soffiato e prodotto sull’Isola di Murano.

Il restauro


Le Stanze del Vetro

nascono dalla collaborazione e dalla sinergia tra Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung


La Fondazione Giorgio Cini è stata istituita nel 1951 da Vittorio Cini, in ricordo del figlio Giorgio, con lo scopo di restaurare l’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, gravemente degradata da quasi 150 anni di occupazione militare, e di farne un centro internazionale di cultura e civiltà. In oltre 60 anni di storia la Fondazione ha promosso attività di carattere sociale, artistico e scientifico (con particolare riferimento alla civiltà veneziana), che si sono sviluppate tramite iniziative originali in un dialogo costante con la cultura italiana e internazionale. L’eccezionale rilevanza della Fondazione è testimoniata dalla grande quantità di manifestazioni organizzate nella propria sede e dalla consistenza del patrimonio artistico (libri antichi, disegni, miniature, arazzi, dipinti, sculture) e archivistico da essa posseduto; cui si è aggiunta, nel 1984, la Galleria di Palazzo Cini a San Vio, riaperta al pubblico nel 2014, con le sue raccolte di dipinti toscani e ferraresi del Rinascimento . La Fondazione, oltre a promuovere mostre e incontri di studio, accoglie in uno scenario monumentale che comprende capolavori del Palladio e del Longhena, congressi di qualificate organizzazioni scientifiche italiane e straniere, e ospita iniziative di notevole rilevanza nel campo dei rapporti internazionali. La Fondazione Cini è anche sede del Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana ‘Vittore Branca’, polo di studi umanistici costituito nel 2010 al fine di accogliere accademici e artisti che intendano trascorrere un periodo di studio a San Giorgio Maggiore e consultare le biblioteche della Fondazione e di Venezia. 10

Le Stanze del Vetro


Pentagram Stiftung è una fondazione di diritto privato fondata nel 2011 e con sede a Chur, in Svizzera. La sua missione è lo studio e la promozione del design e dell’arte in vetro del ventesimo e ventunesimo secolo. Per questo motivo, si prefigge l’obiettivo di riesaminare l’importanza del vetro, soprattutto nella storia e nell’arte di Venezia, e di quelle realtà innovative che nel mondo dell’arte e del design contemporanei si dedicano alla produzione di questa materia. Accanto alle innumerevoli attività organizzate nell’ambito del progetto de Le Stanze del Vetro, Pentagram Stiftung si impegna a promuovere il lavoro di artigiani e artisti del vetro. Ne sono un esempio la mostra In Grimani: Ritsue Mishima Glass Works (30/05 - 29/09 2013), un evento collaterale della 55. Biennale d’Arte di Venezia, allestito a Palazzo Grimani a Venezia; oppure la mostra Osmosi (31/05 - 28/07 2013) allestita a Palazzo Franchetti a Venezia in occasione della stessa Biennale Arte, e concepita dal designer francese Emmanuel Babled che ha progettato una collezione di mobili, lampade e vasi realizzati in vetro e marmo. Un ulteriore esempio è rappresentato da 700 Snowballs (1/06 - 29/09 2013), un’installazione site-specific dell’artista svizzero Not Vital allestita nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. L’opera è composta da 700 sfere in vetro, ciascuna soffiata individualmente dai maestri della Vetreria Pino Signoretto a Murano, e che assomigliano in modo straordinario a delle palle di neve sospese in aria, che spiegano appunto il titolo dell’installazione. 11



Glass Tea House Mondrian

dal 06/06/2014 la prima opera architettonica dell’artista Hiroshi Sugimoto a Venezia realizzata per Le Stanze del Vetro


L’opera “Glass Tea House Mondrian” di Hiroshi Sugimoto costituisce un’iniziativa nuova rispetto a quelle presentate finora da Le Stanze del Vetro, allargando gli orizzonti del progetto e coinvolgendo artisti di fama internazionale nel progettare padiglioni o installazioni per Le Stanze del Vetro. Conosciuto in tutto il mondo per i suoi scatti in bianco e nero, Sugimoto per la prima volta a Venezia progetta una struttura architettonica. “Glass Tea House Mondrian” si ispira alla tradizione giapponese della cerimonia del tè. Il padiglione si compone di due elementi principali, uno allo scoperto e uno al coperto. La struttura allo scoperto si snoda attraverso un percorso che comprende una lunga vasca d’acqua e che conduce il visitatore all’interno di un cubo di vetro dove, a cadenza regolare, viene officiata una cerimonia del tè giapponese. Il cubo di vetro accoglie, insieme al maestro cerimoniere, due visitatori alla volta, mentre il pubblico può assistere e prendere parte alla cerimonia raccogliendosi ai lati del cubo di vetro. Gli utensili utilizzati per la cerimonia del tè sono disegnati da Hiroshi Sugimoto e prodotti da artigiani di Kyoto. L’innovazione della “Glass Tea House Mondrian” risiede nella sua capacità di suggerire uno spazio per esporre ed esperire l’architettura, dove il padiglione stesso diventa l’esposizione - innovazione alla quale si aggiunge l’autonomia dell’artista di proporre un tema e un progetto, libero da vincoli ma anzi aperto alla possibilità di sperimentare con le forme, il luogo, le tecnologie costruttive e materiali all’avanguardia. 14

“Glass Tea House Mondrian”. Dal 06/06/2014


Nella cornice dell’Isola di San Giorgio Maggiore, la “Glass Tea House Mondrian” di Sugimoto acquista anche una valenza simbolica incoraggiando il visitatore a interagire liberamente con il luogo, e richiedendogli altresì di ricercare il giusto e personale equilibrio tra l’artificio architettonico e l’ambiente naturale che lo circonda. “Glass Tea House Mondrian” costruisce un dialogo forte tra interno ed esterno, natura e artificio, chiuso e aperto, leggero e pesante, acqua e terra, un rapporto che si traduce nell’utilizzo del legno di cedro proveniente dal Giappone - per il percorso esterno -, del mosaico - per la vasca d’acqua - e del vetro - per il luogo deputato all’esperienza della tradizione giapponese. Il progetto è reso possibile grazie al prezioso contributo di Sumitomo Forestry Co. Ltd, un’azienda giapponese specializzata nella produzione di legno scelta da Hiroshi Sugimoto per l’impegno dimostrato nel contribuire alla ricostruzione delle aree devastate dal terremoto e dallo tsunami del Tōhoku del 2011; di Fondazione Bisazza, che ha realizzato i preziosi mosaici di vetro per la lunga vasca d’acqua; di Asahi Building-Wall Co. Ltd, azienda giapponese leader nella progettazioni di strutture architettoniche e soluzioni ingegneristiche per la costruzione di facciate in vetro, che ha contribuito alla progettazione del cubo di vetro. Inoltre, un ringraziamento particolare è rivolto allo studio Cattaruzza Millosevich Architetti Associati per aver seguito ogni fase della progettazione e realizzazione di questo padiglione. 15


Conversazioni su Carlo Scarpa e il vetro Convegno internazionale di studi 16

Napoleone Martinuzzi. Venini 1925-1931

08/09/2013 - 06/01/2014

Napoleone Martinuzzi dalla scultura al vetro Convegno internazionale di studi

a cura di Marino Barovier Catalogo ragionato edito da Skira per Le Stanze del Vetro

13/09/2013

Fragile?

05/06/2013

09/01/2013

29/08/2012 - 06/01/2013

a cura di Marino Barovier Catalogo ragionato edito da Skira per Le Stanze del Vetro

a cura di Mario Codognato Catalogo edito da Skira per Le Stanze del Vetro

08/04/2013 - 28/07/2013

Carlo Scarpa. Venini 1932-1947

Nomadic Encounters Conferenza dell’artista Not Vital

Le Stanze del Vetro


a cura di Marino Barovier Catalogo ragionato edito da Skira per Le Stanze del Vetro

06/06/2014

Donald Judd Vis Ă Vis Architecture

13/09/2014 - 10/01/2015

di Hiroshi Sugimoto

21/02/2014

05/11/2013 - 02/03/2014

Glass Tea House Mondrian

Tomaso Buzzi, protagonista di un gusto italiano moderno

Convegno internazionale di studi

Tomaso Buzzi alla Venini

Catalogo edito da Skira per Le Stanze del Vetro

06/04/2014 - 03/08/2014

Metropolitan Museum of Art, New York a cura di Marino Barovier

I Santillana. Opere di Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana.

dal 06/06/2014

Venetian Glass by Carlo Scarpa. The Venini Company, 1932–1947

Annabelle Selldorf in conversazione con Karen Stein

Le mostre e i convegni 2012/2015

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I Santillana

dal 06/04 al 03/08/2014 una mostra concepita nella forma di un dialogo tra le diverse poetiche di due artisti, fratello e sorella


Attraverso un confronto tra i lavori dei due fratelli de Santillana, discendenti della dinastia vetraria fondata da Paolo Venini, l’esposizione – risultato di una lunga conversazione e scambio di opinioni tra gli artisti e Martin Bethenod, direttore della François Pinault Foundation – indaga le potenzialità e le innumerevoli declinazioni della materia vetraria, in particolare la sua natura scultorea. La mostra è suddivisa nelle otto sale che compongono lo spazio espositivo de Le Stanze del Vetro, in un allestimento inedito realizzato dagli artisti con la collaborazione di Martin Bethenod. L’asse portante di tutto il racconto espositivo è il corridoio centrale, rinominato per l’occasione “la Rue” e concepito come un racconto biografico ed emozionale in cui i percorsi

Alessandro Diaz de Santillana, HGS2, 2011, 52 x 66.5 x 2.8 cm 20


artistici autonomi intrapresi da Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana si incontrano per dialogare e riscoprire i tratti comuni e condivisi di una poetica diversa ma altresì intrecciata. “La Rue”, dunque, funge da momento di incontro tra l’universo di Laura e quello di Alessandro, creando un gioco di corrispondenze e rimandi ma anche di punti di contrasto, mai obbligati e forzati, ma al contrario esplicativi delle similitudini formali, delle peculiarità e delle differenze artistiche tra le opere e i processi creativi dei due artisti. Come afferma Martin Bethenod: “Seguendo un principio mnemonico e della libera associazione, vetrine e ripiani accostano lavori di periodi differenti e soprattutto di vocazione molto varia. Opere propriamente dette,

Laura de Santillana, Narcissus, 2013, 63 x 63 x 8 cm 21


schizzi o lavori preparatori, oggetti d’uso, souvenirs, fonti di ispirazione, disegni, fotografie. Questa grande ‘Rue’, che privilegia i registri dinamici della temporalità, del confronto fra i due artisti, della diversità delle vocazioni d’uso, dell’importanza del contesto e della storia personale, è la vera spina dorsale della mostra e l’attraversa da parte a parte”. Nessuna delle circa 170 opere in mostra - alcune realizzate appositamente per questa occasione - è il risultato di un lavoro a quattro mani, ma al contrario indagano ciascuna singolarmente l’universo creativo e progettuale dei due artisti. Per questo motivo ogni ambiente è dedicato al lavoro del singolo artista, ad eccezione di due sale: la prima mette a confronto due superfici bidimensionali di Alessandro “Dittico” (2013), con la serie “Teste” (20092013) di Laura; nella sala più grande, invece, un paesaggio scultoreo di Laura dialoga con le tele in vetro di Alessandro. L’intensità del colore scuro e la planarità disturbata delle superfici delle opere di Alessandro fa da contraltare alla trasparenza e alla tridimensionalità delle sculture di Laura. In questo senso la mostra I Santillana si propone come un racconto espositivo rinnovato nella modalità di esposizione e fruizione delle opere, dove a fianco delle diversità creative e processuali tra l’opera di Laura e quella di Alessandro si intravedono i segni di una memoria e di un’esperienza condivise, “in un insieme – come afferma Bethenod – che traccia una sorta di doppio ritratto in movimento dei due artisti.” 22

I Santillana. Dal 06/04 al 03/08/2014


Tomaso Buzzi alla Venini

dal 13/09/2014 al 10/01/2015 una mostra che celebra il gusto italiano degli anni trenta e quaranta, nelle opere in vetro del celebre architetto milanese


L’architetto lombardo Tomaso Buzzi è stato un esponente di spicco del cosiddetto “Novecento Milanese”. Fu amico e collaboratore di Gio Ponti e membro dell’associazione “Il Labirinto” - insieme ad architetti e imprenditori come Gio Ponti, Michele Marelli e Paolo Venini. E proprio insieme a Ponti, Tomaso Buzzi è stato uno dei più importanti creatori del gusto italiano degli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso, dando inizio a un vero e proprio standard imitato da molti negli anni seguenti. Architetto colto, designer curioso, raffinato progettista d’interni, oltre che collaboratore della rivista Domus, lavorò per le figure più importanti dell’alta borghesia del nostro paese: Volpi, Cini, Visconti, solo per citarne alcuni. Suoi sono ad esempio gli interventi a Villa Necchi Campiglio a Milano, recentemente restaurata dal FAI, alla palladiana Villa Maser a Treviso, a Palazzo Cini a San Vio, Palazzo Papadopoli e Palazzo Labia a Venezia. Tra il 1932 e il 1933 Buzzi avvia un’attiva collaborazione con la vetreria Venini, che prosegue episodicamente anche durante gli anni successivi. Il contributo creativo di Buzzi si caratterizza per il suo approccio sperimentale alla forma e ai materiali. La sua ampia ricerca riguarda anche l’illuminazione, dando così inizio a una nuova veste a questo tradizionale settore del vetro di Murano. La mostra Tomaso Buzzi alla Venini, a cura di Marino Barovier, ripercorre questa breve ma fruttuosa collaborazione, documentata non solo attraverso le opere selezionate, i disegni originali catalogati nell’archivio 24

Tomaso Buzzi alla Venini. Dal 13/09/2014 al 10/01/2015


Venini, ma anche attraverso progetti inediti conservati alla Scarzuola a Montegabbione, la città-teatro che Buzzi costruì a partire dalla fine degli anni sessanta. In concomitanza della mostra, verrà pubblicato il primo catalogo ragionato dell’opera su vetro di Tomaso Buzzi, pubblicato da Skira per Le Stanze del Vetro e curato da Marino Barovier.

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Donald Judd Vis à Vis Architecture Una conversazione tra Annabelle Selldorf e Karen Stein sull’architettura di Donald Judd

Venerdì 6 giugno alle ore 18.00

Sale del Convitto

Isola di San Giorgio Maggiore Venezia Dato il numero limitato di posti è necessario confermare la propria presenza entro il 3 giugno

rsvp@pentagram.org L’evento è realizzato da Le Stanze del Vetro in collaborazione con Chinati Foundation, un museo d’arte contemporanea con sede a Marfa, Texas, basato sulle idee del suo fondatore, l'artista americano Donald Judd. www.lestanzedelvetro.it www.cini.it

www.chinati.org


AttivitĂ didattiche

laboratori per le scuole e le famiglie, visite guidate, incontri con i maestri vetrai e altre attivitĂ educative, tutte gratuite su prenotazione


In occasione di ciascuna esposizione, la sezione didattica de Le Stanze del Vetro, curata da Artsystem, organizza attività didattiche e di laboratorio, indirizzate alle scuole e alle famiglie, e visite guidate per i visitatori e gli appassionati di vetro. Tutte le attività sono gratuite, prenotando al numero verde 800 662 477 (dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:00) o inviando un’email ad: artsystem@artsystem.it. Nello specifico, le attività didattiche comprendono: - progetti rivolti a scuole di ogni ordine e grado, che prevedono una visita guidata alle mostre e a seguire un’attività pratica, entrambe declinate variamente in funzione dell’età e della programmazione curricolare dell’ordine di studi coinvolto. - visite accompagnate per adulti, basate su un’attenta analisi delle opere esposte, delle tecniche adottate per la loro realizzazione e dei legami con la storia del vetro a Venezia. - progetti domenicali rivolti a famiglie, basati sul coinvolgimento dei bambini in attività pratiche per riflettere sulle opere in mostra, mettere alla prova le loro capacità di riconoscimento visivo, esprimersi liberamente e con fantasia sui soggetti esaminati. - incontri e dibattiti rivolti ai giovani e realizzati grazie alla collaborazione con i maestri vetrai muranesi, invitati a incontrare il pubblico dei ragazzi e dare loro una testimonianza sui segreti, la tradizione e la passione per un mestiere unico al mondo. 28

Attività didattiche


Artists’ Editions

edizioni d’artista in vetro di Murano e in tiratura limitata realizzate da artisti internazionali in esclusiva per Le Stanze del Vetro

TLamp, 2013. Alessandro Diaz de Santillana


Scatole luminose, che traggono ispirazione dal lavoro di Joseph Cornell, sono offerte ad artisti contemporanei di fama internazionale come uno spazio allo stesso tempo simbolico e reale dove presentare lavori inediti. La scatola è un vero e proprio spazio espositivo in miniatura all’interno del quale l’artista è libero di realizzare un’installazione personale: modificare a suo piacimento l’illuminazione, i piani dell’esposizione e la cromatura delle pareti interne. Le opere presentate all’interno di queste piccole “stanze nelle stanze” sono firmate, numerate e destinate da Pentagram Stiftung alla vendita, contribuendo, sul modello dell’esperienza di molti musei internazionali, al sostegno delle iniziative culturali de Le Stanze del Vetro. A oggi hanno accolto questo importante invito gli artisti: Not Vital (2013), Alessandro Diaz de Santillana (2013), Lilli Doriguzzi (2013), Hiroshi Sugimoto (2014), Laura de Santillana (2014). Le Artists’ Editions sono disponibili a Le Stanze del Vetro-Libri, il bookshop all’interno dello spazio espositivo specializzato nella ricerca e nella raccolta di volumi e pubblicazioni dedicate al vetro: una biblioteca tematica composta da oltre 100 titoli, i cui argomenti spaziano dalle tecniche di produzione e lavorazione del vetro alle monografie e cataloghi ragionati relativi ad artisti e designer che storicamente si sono confrontati con questo materiale. 30

Artists’ Editions


LE STANZE DEL VETRO Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia INGRESSO LIBERO Visite guidate gratuite Orario 10 - 19 su prenotazione Chiuso il mercoledĂŹ Informazioni T. +39 041 5229138 artsystem@artsystem.it numero verde 800 662 477 www.lestanzedelvetro.it www.cini.it Per raggiungere LE STANZE DEL VETRO Vaporetto linea 2, fermata San Giorgio

Ferrovia Piazzale Roma San Marco Giardini - Biennale

Zitelle Giudecca Isola di San Giorgio Maggiore

San Giorgio foto: Ettore Bellini pp. 3 - 6 - 7 Fabio Zonta pp. 18 - 19 - 21 Enrico Fiorese pp. 23 - 25 - 26 grafica: L+L AD3.it

Le Stanze del Vetro

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Orario 10 - 19 Chiuso il mercoledĂŹ

www.lestanzedelvetro.it www.cini.it

05/2014 Le Stanze del Vetro I.P.

INGRESSO LIBERO


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