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Animals as architecture Animali come architettura 70

con un tunnel di volo di sessanta centimetri si trova sotto, ma c’è una finta entrata nella parte centrale per sviare i predatori. Alla lista delle invenzioni animali si potrebbero aggiungere i sistemi di autostrade delle formiche, le gallerie delle termiti, le scale e le rampe della termite Apicotermes, il pozzo di comunicazione verticale della torre di carta costruita dalle vespe del genere Chartergus, e le minuscole finestre fatte di saliva indurita nel nido di carta della vespa tropicale (Metapolybia pediculata). È probabile, tuttavia, che queste aperture non vengano pensate per illuminare l’interno, ma siano un escamotage per mimetizzarsi: le macchie trasparenti della finestra fanno scomparire il nido nell’ombra della vegetazione. Dal canto suo lo scarabeo (Scarabaeus sacer) trasporta nel suo deposito grumi di sterco arrotolandoli in palline.

Animali come architettura

Diverse specie animali hanno sviluppato adattamenti fisiologici che assolvono a funzioni simili a quelle a cui altre specie hanno risposto con delle costruzioni esterne; gli animali stessi o parti dei loro corpi si sono trasformati in una sorta di architettura vivente. Un protozoo, Difflugia, ha messo a punto un sistema unico di ingestione di elementi da costruzione insieme al proprio cibo. Nel suo protoplasma fluido ingoia insieme al cibo particelle non digeribili, per esempio granelli di sabbia e, di solito, piccole alghe. I granelli di sabbia migrano dall’interno del protoplasma alla superficie esterna e, con una secrezione del protozoo, si cementano formando un involucro protettivo a forma di urna. I granelli sono incastonati con grande precisione, il che implica necessariamente l’esistenza di un qualche sistema di selezione e orientamento. Alcune specie di formiche non costruiscono affatto un nido vero e proprio, perché si spostano da un luogo all’altro come nomadi. Nel genere sudamericano Eciton, per esempio, l’intera colonia si raggruppa per la notte in un ammasso sferico per circondare e proteggere la regina e la sua covata al centro; la colonia stessa forma il suo nido protettivo. Un ammasso di formiche soldato può raggiungere il metro cubo. Le formiche tessitrici (Oecophylla) si uniscono l’una all’altra e realizzano dei ponti viventi per accostare i bordi distanti delle foglie al fine di avvolgere con esse la cavità del nido; squadre di lavoro di eterocefali glabri, o talpe senza pelo, allineati uno dopo l’altro, formano un nastro trasportatore vivente per portare la terra da rimuovere fuori dal tunnel. In alcune specie di formiche, la specializzazione in caste trasforma gli individui in elementi architettonici. Certe specie del genere Colobopsis costruiscono i loro nidi all’interno di tronchi

end of the tube with another wall of leaf pulp. Finally, she collects dry stalks, blades of grass or pine needles which she piles up to form a concealing cover over the shell. Some solitary wasps do not dig nest burrows, but instead use natural cavities, such as abandoned beetle borings, or the tubular cavities of sumac twigs. These wasps are called ‘renters’ in reference to their habit of taking advantage of a ready-made niche. ‘Renters’ often take over cavities used earlier by another wasp species, or even drive away a wasp or a bee from its nest. An African wasp (Odynerus vespiformis) takes drops of water to the abandoned empty mud nests of other wasp species to break down the building material and re-fashion it into its own nest. Pompilid wasps attack trap-door spiders and make use of their silk-lined tubular burrows; in the course of evolution, many species of Pompilids which habitually nest in the burrows of trap-door spiders have even lost the combs on their legs used to scrape earth or sand, which other sand-burrower wasps possess. The habit of the cuckoo of laying her eggs in nests of other bird species, and getting away with both building a nest and nursing her offspring, is well known. But this is also a common strategy among parasitoid wasps. The manyspotted catfish (Synodontis muItipunctatus) has also learned to take advantage of mouthbrooders by laying her eggs among those of a mouthbrooding fish. Yet another way of avoiding their own making nests is used by gall-wasps and other gall-producers, including aphids, mites, moths, beetles, dipterous or two-winged flies and midges. A secretion of some kind triggers off gall-formation in the plant tissue, which develops into a protective shelter for the insect eggs and eventually for the larvae.

Functions of animal constructions

Animal constructions perform a multitude of functions. The functions of many constructions, or their constituent parts, seem obvious, but the causalities are frequently very difficult to demonstrate experimentally. Michael H. Hansell gives a classification of functions in his thorough book on animal architecture; literature on animal building behaviour suggests that some further functions could be added to his categories (my additions in italics):

1. Protection from the physical environment – Temperature control – Water management – Humidity control – Gaseous exchange and ventilation – Waste management

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