L'Architettura degli animali | Matteo Zambelli

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animal builders | animali costruttori

con un tunnel di volo di sessanta centimetri si trova sotto, ma c’è una finta entrata nella parte centrale per sviare i predatori. Alla lista delle invenzioni animali si potrebbero aggiungere i sistemi di autostrade delle formiche, le gallerie delle termiti, le scale e le rampe della termite Apicotermes, il pozzo di comunicazione verticale della torre di carta costruita dalle vespe del genere Chartergus, e le minuscole finestre fatte di saliva indurita nel nido di carta della vespa tropicale (Metapolybia pediculata). È probabile, tuttavia, che queste aperture non vengano pensate per illuminare l’interno, ma siano un escamotage per mimetizzarsi: le macchie trasparenti della finestra fanno scomparire il nido nell’ombra della vegetazione. Dal canto suo lo scarabeo (Scarabaeus sacer) trasporta nel suo deposito grumi di sterco arrotolandoli in palline. Animali come architettura Diverse specie animali hanno sviluppato adattamenti fisiologici che assolvono a funzioni simili a quelle a cui altre specie hanno risposto con delle costruzioni esterne; gli animali stessi o parti dei loro corpi si sono trasformati in una sorta di architettura vivente. Un protozoo, Difflugia, ha messo a punto un sistema unico di ingestione di elementi da costruzione insieme al proprio cibo. Nel suo protoplasma fluido ingoia insieme al cibo particelle non digeribili, per esempio granelli di sabbia e, di solito, piccole alghe. I granelli di sabbia migrano dall’interno del protoplasma alla superficie esterna e, con una secrezione del protozoo, si cementano formando un involucro protettivo a forma di urna. I granelli sono incastonati con grande precisione, il che implica necessariamente l’esistenza di un qualche sistema di selezione e orientamento. Alcune specie di formiche non costruiscono affatto un nido vero e proprio, perché si spostano da un luogo all’altro come nomadi. Nel genere sudamericano Eciton, per esempio, l’intera colonia si raggruppa per la notte in un ammasso sferico per circondare e proteggere la regina e la sua covata al centro; la colonia stessa forma il suo nido protettivo. Un ammasso di formiche soldato può raggiungere il metro cubo. Le formiche tessitrici (Oecophylla) si uniscono l’una all’altra e realizzano dei ponti viventi per accostare i bordi distanti delle foglie al fine di avvolgere con esse la cavità del nido; squadre di lavoro di eterocefali glabri, o talpe senza pelo, allineati uno dopo l’altro, formano un nastro trasportatore vivente per portare la terra da rimuovere fuori dal tunnel. In alcune specie di formiche, la specializzazione in caste trasforma gli individui in elementi architettonici. Certe specie del genere Colobopsis costruiscono i loro nidi all’interno di tronchi

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