Firenze negli anni Sessanta — e per buona parte degli anni Settanta — è attraversata da profondi cambiamenti in campo artistico, culturale e politico. Il dopo alluvione pone domande fondamentali sul futuro della città alimentando dibattiti ed elaborazioni di progetti sperimentali a cui i docenti della Facoltà di Architettura partecipano attivamente. È in questo clima di revisione dei linguaggi, di messa in gioco del futuro che maturano le esperienze delle avanguardie radicali fiorentine (Archizoom, Superstudio, UFO, Zziggurat, 9999, Remo Buti, Gianni Pettena), oggetto di studio all’interno di un seminario svoltosi per tre anni consecutivi presso il DiDA dell’Università degli Studi di Firenze, con l’obiettivo di alimentare curiosità e senso critico nelle nuove generazioni grazie ad un confronto diretto con i protagonisti di quel periodo storico, le cui esperienze sono note e celebrate a livello internazionale sia dal mondo accademico che dalla pubblicistica di settore.