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Introduzione
Firenze, complesso Le Murate, edilizia residenziale pubblica (2001-2009) (fotografia di Massimo Carta).
Introduzione Nell’affermarsi anche in Italia dell’urbanistica come disciplina autonoma e riconosciuta emergono, dall’elaborazione degli urbanisti e degli architetti, come persistenti e centrali alcuni temi con una forte connotazione pubblica : (i) il problema dell’alloggio, ovvero la necessità di fornire abitazioni dignitose e relative attrezzature a vaste porzioni di popolazione che ne sono sprovviste, o vivono in condizioni non ritenute accettabili in relazione alle necessità di un paese in forte evoluzione; (ii) il problema della qualità (e della natura) dello spazio pubblico (e in seguito del paesaggio nelle sue varie declinazioni); (iii) il problema della giustizia sociale, che riguarda sia aspetti legati all’accesso alla casa, alla dotazione di servizi, al livello estetico degli ambienti di vita, ma anche alla mobilità sociale, alla legalità, alla tutela dei beni comuni, al tentativo di bilanciare i fenomeni di speculazione fondiaria e di dominio della rendita nelle dinamiche di trasformazione territoriale. “L’intervento pubblico ha non solo contribuito a costruire l’urbanistica moderna, ma attraverso l’edilizia residenziale ha anche assunto un ruolo importante nella costruzione della città del Novecento” (Di Biagi 2001, p. 8). I quartieri di edilizia pubblica hanno assunto una notevole importanza nella composizione dello spazio urbano. Ampie parti di molte città di varie dimensioni sono state progettate e realizzate nel tentativo di opporsi alle periferie che andavano costituendosi attraverso l’aggiunta o l’addizione di interventi dispersi e banali, frammentari e speculativi. La città pubblica diviene materiale urbano che indica nuove direttrici di crescita della città, sperimenta e propone nuovi spazi abitabili, nel tentativo di essere riferimento per l’intervento dei privati. Qui intendiamo per “pubblico” ciò che rientra nel patrimonio dello stato o delle amministrazioni, e in senso più lato della cittadinanza, sottolineando che, come vedremo, l’accezione dello spazio pubblico, la sua natura, percezione, configurazione e anche progetto si sia comunque evoluta con l’avanzare della contemporaneità (Mosco 2010).