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Nicola Giordano
Le origini del Canarino Lizard
di NICOLAGIORDANO(LIZARDCANARYCLUBITALIANO), foto D. MUNGIGUERRA, FLORANIMAL.RUe WIKIPEDIA.ORG
Tra le varietà di canarini esistenti, il Lizard occupa una posizione unica. Tutte le altre razze sono relativamente recenti, la maggior parte a memoria d’uomo: solo il Lizard sembra sia stato allevato senza aver subito alcun cambiamento nelle sue peculiari caratteristiche, da secoli, così addietro che le sue origini sono ancora misteriose. Negli antichi testi di storia naturale non si rilevano riferimenti ad alcuna particolare varietà di canarino. Poi Gesner, nella sua “Historia Animalium” (1555), descrisse la specie selvatica e indicò chiaramente che i canarini furono importati dalle Canarie nel Continente e in Inghilterra. Circa un secolo dopo, nel testo “Husbandry” (1675), Joseph Blagrowe così recitava: «Innanzi tutto comincerò con l’uccello chiamato canarino perché proveniente dalle Canarie (e penso che sia il miglior uccello cantore), ora allevato intensamente in Germania ed anche in Italia». È interessante notare che a quei tempi i canarini erano tenuti in cattività senza alcuna menzione circa le varietà. Nell’Europa Continentale le prime descrizioni delle varietà ci sono pervenute dalla Francia. Hervieux, nel “Traitè des serins de Canaries” (1713), ha indicato e descritto ben 29 varietà, la maggior parte varianti di colore che apparvero nel corso dell’allevamento (mutazioni). In ogni caso, tra le varietà indicate, ve ne era una che alcuni hanno sostenuto essere l’originale canarino Lizard, poiché era descritta come un canarino verde provvisto di disegno sul dorso; tuttavia, tale varietà non è stata indicata con un nome ben definito. Un successivo ac-
Lizard maschio dorato, senza calotta, foto e all. Domenico Mungiguerra
Lizard femmina argentata, calotta spezzata, foto e all. Domenico Mungiguerra Lizard maschio argentato, calotta netta, foto e all. Domenico Mungiguerra
cenno alle origini continentali del Lizard è contenuto nel vecchissimo libro “The Bird fancier’s necessary companion”, datato 1762, che descrisse chiaramente la razza ed accennò ad essa come “La bella specie coperta di scaglie... che pochi anni fa è stata introdotta dalla Francia, ma che è stata migliorata nel colore e nella bellezza dagli allevatori inglesi”. Le indicazioni di cui sopra ci aiutano a capire l’opinione diffusa che il Lizard fu portato in Inghilterra dai profughi Ugonotti, sembra –in particolare – da tessitori. Claude St. John, dopo aver accennato ai profughi Ugonotti, scrisse che il Lizard fu introdotto in alcuni centri quali Nottingham, Middlesbrough, Norwich e Spitalfields nel XVI secolo. La nefasta persecuzione religiosa nei confronti degli Ugonotti durante la seconda metà del XVI secolo (Massacro del giorno di S. Bartolomeo, 1572) continuò per oltre un secolo, intensificandosi sotto Luigi XIV (editto di Nantes 1685); gli Ugonotti stessi nelle loro continue fughe portarono con loro i canarini preferiti. Anche nel secolo XIX la storia del Lizard è nebulosa. Le società ornitologiche, seppure già esistessero, non erano certo organizzate come oggi; quindi, sono poche le tracce della loro attività. Le mostre non erano null’altro che riunioni di pochi allevatori in qualche locale o stanza adibita allo scopo dal padrone di casa. Come scritto nelle poche note rinvenute, l’unica mostra di canarini riconosciuta fu, a metà del secolo XIX, quella del London Fancy, varietà estinta e strettamente collegata al Lizard. Ciò è dimostrato chiaramente da un dettagliato articolo apparso il 12 dicembre 1846 su “The Illustrated London News”. Il Lizard stesso, secondo questo articolo, non era tenuto in gran considerazione, quantunque già possedesse una bellezza comparabile a quella del London. Venticinque anni più tardi, a seguito del declino del London, il Lizard fu maggiormente apprezzato e fu allestita una mostra al Crystal Palace di Londra. Anteriormente alla Prima guerra mondiale, il Lizard rimase una razza prettamente locale e ben poche mostre furono fatte fuori dalle Contee suindicate (Nottingham, Middlesbrough, Norwich e Spitalfields). La Prima guerra mondiale inferse un duro colpo a tutte le razze esistenti, ma ancor più al Li-
zard; a metà del periodo bellico, gli allevatori si contavano sulle dita di una mano, ma i pochi esemplari esistenti erano sempre esposti nelle migliori mostre. La Seconda guerra mondiale diede un ulteriore duro colpo alla non comune razza che rischiò l’estinzione. Nel 1945 fu costituita la “Lizard Canary Association” (L.C.A), fondata da Robert H. Yates di Wolverhampton, con l’obiettivo principale di salvare dall’estinzione i pochi esemplari rimasti. Furono presi contatti con tutti gli allevatori conosciuti per fare un censimento e si arrivò al seguente risultato: non esistevano più di 30 coppie di canarini tipici. Si adottò una ferma politica per salvaguardare il prezioso patrimonio ed evitare speculazioni e fu chiesto ai pochi esperti allevatori di non cedere per due o tre anni i loro soggetti se non a membri della L.C.A. Un gran contributo fu dato dall’editore di “Cage and Aviary Birds” che diede molto risalto all’opera degli allevatori. Due anni dopo si poté iniziare la vendita dei soggetti. Il Lizard così comparve di nuovo alle mostre. I soci della L.C.A., dopo cinque anni, erano una cinquantina e crebbero di molto negli anni seguenti, estendendosi in tutte le Contee inglesi. Oggi la razza è diffusa in tutto il mondo, anche se ancora rimangono misteriose le sue origini. Su di esse, si fanno due ipotesi: 1) Ibridazione tra il Canarino e altre Specie (Serinus pusillus, Sicalis flaveola, Serinus serinus, etc.). 2) Mutazione avvenuta in allevamento. 1) Ibridazione. Tra le specie accennate, quella che sembra essere la più probabile è la ibridazione con il Serinus pusillus (Verzellino fronte rossa). Questo è un serinus euroasiatico molto attraente, col colore di fondo giallo arancio, con una chiazza rossa sulla fronte (che potrebbe corrispondere alla calotta lipocromica del Lizard). Esso ha striature simili a quelle del Lizard, in particolare ai “rowings” su fianchi e petto, ma il suo disegno è formato da striature brevi, non interrotte da una lunetta. Vive in zone montane (ha il suo habitat dal Medio Oriente fino all’Asia, dalla Turchia all’Iran, al Pakistan, all’Afghanistan, all’India, alla Cina, al Tibet e al Nepal) ed è molto difficile da allevare alle nostre latitudini. Ha bisogno di un’attenzione speciale per l’igiene e la prevenzione delle malattie, e anche in questo caso la sua mortalità è molto elevata. Non c’è ancora una risposta del
Lizard femmina argentata, calotta netta, foto e all. Domenico Mungiguerra Lizard femmina dorata, senza calotta, foto e all. Domenico Mungiguerra
Serinus pusillus, fonte: floranimal.ru
perché questi uccelli si indeboliscano improvvisamente dopo diversi mesi di buone condizioni e poi muoiano in un breve periodo di tempo. A volte non è facile portarli in condizioni riproduttive, anche se occasionalmente si sono ottenuti novelli. Un’altra precisazione: alcuni sostengono che tutti gli ibridi tra Serinus canaria x S. pusillus sono sterili; ne deriva che non è possibile sostenere il ruolo dell’esotico nella creazione della Razza Lizard. Nella realtà si sono più volte ottenuti F1 fertili dagli accoppiamenti tra il Verzellino e Canarine domestiche. Ma detti ibridi sono molto rari, manifestano la costituzionale debolezza ereditata dall’esotico (alta mortalità) e sembrano essere fertili dopo il secondo anno di vita in poi. Ai tempi attuali nessuno, ancora, si è addentrato in esperimenti di ibridazioni e di reincroci per anni di seguito nel tentativo di “ricreare” il Lizard dal S. pusillus. E non si può escludere del tutto una possibile ibridazione con il nostro Verzellino (Serinus serinus) visto che alcuni allevatori ravvisano somiglianze tra i novelli, ma anche negli adulti (zone gialle sulla fronte, che però non sono lipocromiche come la calotta del Lizard e piccole striature più scure sul dorso e i fianchi). Lasciamo ora il Verzellino ed iniziamo a parlare dello Zigolo solforato (fringuello zafferano o botton d’oro). In un articolo apparso nel 25 maggio 1991 del periodico “Cage & Aviary Birds”, si è ipotizzato che il Lizard sia frutto di una ibridazione tra maschio Canarino e femmina Zigolo solforato (Sicalis flaveola). Gli ibridi sono stati descritti con becco e zampe scuri, ali e coda nerastri e con striature sul dorso simili alle scaglie del Lizard. Il fringuello zafferano o botton d’oro (Sicalis flaveola (Linnaeus, 1766)) è un fringuello del Sud America, molto comune nelle aree aperte e semiaperte delle pianure al di fuori del bacino dell’Amazzonia. Questo piccolo uccello ha un’ampia distribuzione che comprende la Colombia, il Venezuela settentrionale (dove è chiamato “canario de tejado” ossia “canarino dei tetti”), l’Ecuador occidentale, il Perù occidentale, il Brasile orientale e meridionale (dove è chiamato “canário-da-terra” o “canarino nativo”), Bolivia, Paraguay, Uruguay, Argentina settentrionale e Trinidad e Tobago. Attualmente, la teoria della ibridazione è ritenuta meno probabile di quella della mutazione, anche se esistono ancora sostenitori dell’ibridazione stessa nella creazione del Lizard, per una serie di motivi che indicheremo di seguito. Uno di essi è rappresentato dalle caratteristiche dei pulli del Lizard. Questi nascono con becco scuro e zampe chiare. Per quanto riguarda il becco del Lizard, come avviene nei Fringillidi, appare scura la parte superiore (rinoteca) e chiara la parte inferiore (gnatoteca). Anche da adulto il becco del Lizard presenta queste caratteristiche e risente poco o nulla della azione dei raggi solari. Le zampe, invece, nascono chiare e divengono più o meno scure solo se esposte alla luce solare. Ripeto, queste caratteristiche non sono proprie del canarino, ma molto simili a quelle dei Fringillidi. Ma mi chiedo: come poterono ottenere gli allevatori del 1600/1700 questi uccelli esotici?! L’unico uccellino “esotico” presente in quei secoli in Europa era il canarino. C’erano pappagalli, ma di poche specie e in scarso numero, fagiani dorati e argentati, pavoni, tacchini, qualche razza di polli e colombi ornamentali: questi erano gli unici uccelli che sopravvivevano ai trasporti del tempo, vuoi per l’alimentazione più spartana, vuoi per le dimensioni (robustezza) degli stessi. Infine, ricordo che le penne anomale del Lizard per la punta allargata e la tessitura soffice e vellutata non sembrano essere il frutto di ibridazioni, poiché non esistono fringillidi affini al canarino con tali caratteristiche nel piumaggio. Ed ecco che si fa strada sempre più fortemente la teoria della mutazione. 2) Mutazione. Una mutazione o meglio più mutazioni avvenute nel tempo sono probabilmente all’origine del Lizard. La/le mutazione/i avrebbero colpito sia il colore di fondo sia il disegno (scaglie e rowings). Bisogna ipotizzare che nel canarino ancestrale siano avvenute in allevamento più mutazioni (come d’altronde è stato per il ciuffo e per molte varietà di canarini di colore), mutazioni aggiuntive fissate dalla selezione. La ricombinazione genetica può dare esiti sbalorditivi! Pensiamo solo ad un esempio: dal lupo al cane e, tra i cani, dal Molosso al Chihuahua! Tuttavia, il Lizard continua ad essere il più grande mistero dell’ornitologia, e resta tale nonostante tutte le attuali avanzate moderne conoscenze di ingegneria genetica e di biochimica. Sarebbe auspicabile che un gruppo di seri ed esperti allevatori si accordassero tra loro per portare avanti un programma di esperimenti e di ricerche. Parliamo un po’ di mutazioni. Quando in un volatile si verifica una mutazione, essa si manifesta in uno dei seguenti comportamenti ereditari: o omozigotica recessiva o eterozigotica domi-
nante o sesso-legata. Nel Lizard ciò non accade. Se accoppiamo un Lizard ad un normale nero-bruno (verde - oggi definiti “nero-giallo”, NdR), tutti i figli sono nero-bruni (portatori del “fattore Lizard”). Nell’accoppiamento con un nerobruno, sia che il Lizard utilizzato abbia una calotta piena (cap) o spezzata (broken-cap) o difettosa (over-cappedo bald-face), sembra che il “fattore calotta” sia ininfluente, dato che i meticci non evidenziano alcun segno di calotta. Se accoppiamo due meticci, NeroBruno/Lizard x Nero/Bruno/Lizard nascono: 75% non Lizard e 25% volatili con le scaglie del Lizard, ma tutti variegati (salvo rare eccezioni), con una gradualità tra meticci per 3/4 scuri fino a chiari macchiati! Il “fattore spangle” deriva da un anomalo, ma ben evidente comportamento ereditario; questo comportamento genetico, nei meticci e derivati, si manifesta per diverse generazioni. Se invece accoppiamo un Lizard x canarino lipocromico (giallo o rosso-arancio - oggi definiti “rosso”, NdR) nascono figli tutti “pezzati” (o “variegati”), le superfici del piumaggio scure evidenziano un disegno simile a scaglie, e la testa, di frequente, porta vari gradi della “calotta”. Da ciò possiamo dedurre che se un Lizard è accoppiato ad un nero-bruno (verde o ardesia - oggi definiti “nero-bianco”, NdR) il “fattore Lizard” si comporta da recessivo; mentre se è accoppiato ad un lipocromico, detto fattore si comporta da dominante! Non segue pertanto la regola mendeliana 1:1. Un comportamento ereditario alquanto bizzarro. Possiamo concludere che “il disegno spanglee rowing” sembra determinato da un gene libero e recessivo, ma a comportamento anomalo. Come suggeritomi da un colloquio telefonico intercorso tra me ed il giudice Giovanni Canali, illustre esperto di genetica, coesistono allelicità ed acianismo. Questa anomalia, unica in canaricoltura, che permette il “misterioso” piumaggio dei Lizards, con piume del tutto differenti rispetto a quelle dei normali Canarini, fa ancora pensare ad un apporto genetico estraneo a quello del normale patrimonio della Specie. Questo è il motivo per cui la teoria della ibridazione è ancora valida. Nel settembre 1995 è stato pubblicato il libro “Il Colore del volo’’, scritto dal compianto prof. Riccardo Stradi, appassionato ornitofilo e docente di Chimica organica presso la facoltà di Farmacia dell’Università di Milano. Il prof. Stradi ha sviluppato avanzati metodi di analisi adatti alla identificazione dei vari tipi di carotenoidi nel piumaggio degli Uccelli. Egli ha in particolare dimostrato che i carotenoidi del Verzellino fronte rossa (Serinus pusillus) contengono le due xantofille A e B e anche la cantaxantina. Sappiamo che la specie Serinus canaria e tutte le Razze da esso derivate (eccetto le varietà a fattore rosso del Canarino di colore derivate dal Carduelis cucullatus) possiedono carotenoidi senza cantaxantina. Nella ipotesi che il Lizard abbia avuto origine dal Serinus pusillus, se trovassimo anche la pur minima traccia di cantaxantina tra i carotenoidi delle piume del Lizard, avremmo una conferma della ipotesi di una origine ibrida dal Verzellino fronte rossa. Il prof. Stradi ha scoperto inoltre che i lipocromi dei Lizard, il giallo per intenderci, non deriva dalle “xantofille A e B” come nei normali canarini ma dalla “zeaxantina” e dalla “luteina” che il canarino acquista con la dieta. Ripeto per chiarezza. Il pigmento giallo del Lizard non contiene le xantofille A e B del canarino. La luteina e la zeaxantina vengono assorbite dal Lizard tramite l’alimentazione, perché tale canarino non è in grado di trasformare questi carotenoidi nelle xantofille, come fanno tutti i canarini. Questa peculiare caratteristica del Lizard è invece propria di molti Fringillidi nostrani e esotici. Sempre Giovanni Canali afferma correttamente che il colore di fondo del Lizard appare molto più carico del giallo degli altri canarini, diventandone una caratteristica sua propria. In alcuni soggetti si rilevano tonalità bronzee, forse causate da tracce dei carotenoidi dell’organetto e del fanello (osservazione di Giovanni Canali). Ecco ancora un valido motivo che giustifica l’esistenza della teoria della ibridazione. Sarà in grado il nostro Club, con studi mirati di ingegneria genetica e di biochimica, in grado di risolvere il mistero? I mezzi tecnici oggi ci sono, manca - purtroppo- il “vile” denaro.
Sicalis flaveola, fonte: wikipedia_org, autore: Tom Fake
L’autore dell’articolo “I 90 anni dell’AMO”, Damiano Lo Porto, (Italia Ornitologica n° 8/9-2022), comunica le seguenti integrazioni al testo precedentemente inviato in redazione: Il nome corretto del