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Gennaro Iannuccilli
Editoriale
La volta buona
di GENNARO IANNUCCILLI
La nuova stagione espositiva sta per iniziare, come si evince dalle prime locandine delle mostre ornitologiche pubblicate sui vari social, siti web ecc. La cosa che salta subito all’occhio sono le frasi comprensibilmente utilizzate come “claim” (secondo il linguaggio marketing) tutte orientate alla “ripartenza”: pronti a volare di nuovo, ricominciamo a volare, riprendiamo la nostra passione, ecc. Questi slogan fanno ben capire quanta sofferenza ha portato l’annullamento, reiterato per due anni, della stagione espositiva ornitologica nella sua quasi totale interezza. C’è voglia di ritrovarsi, certamente per il piacere di esporre i soggetti dei propri allevamenti, per gareggiare sportivamente nelle mostre più importanti ma anche per presenziare in manifestazioni più circoscritte nei rispettivi territori, non meno importanti in quanto occasioni di maggiore funzione didattica, con più disponibilità di tempo da dedicare al confronto e alla discussione tecnica: attività molto efficaci per avvicinare nuovi adepti alla passione ornitologica. I due anni di pausa forzata dalle esposizioni hanno segnato, forse in maniera indelebile, la vita ornitologica di tutti noi; ma credo che i “segni” lasciati da questa profonda ferita possano essere motore per riavviare al meglio la passione che ci muove e che stimola l’allevamento, nonostante le crescenti difficoltà del momento. Potrebbe verificarsi, auspicabilmente, che proprio le due ultime due stagioni “fantasma”, cancellate dalla pandemia e altri problemi annessi, diano invece una sferzata al senso di frustrazione e impotenza che sembrava essersi impossessato di noi, coinvolgendo inevitabilmente anche la sfera dedicata alle attività ludiche e al tempo libero riservato ai nostri interessi collaterali. Probabilmente, potrà esserci una scrematura nel variegato mondo degli allevatori ornitologici, con l’abbandono da parte di chi forse aveva inteso (o frainteso) la passione dell’allevamento per soddisfare principalmente il lato commerciale del nostro hobby. Con le attuali difficoltà economiche, sempre più pressanti, altre persone saranno costrette a tralasciare o ridurre il proprio coinvolgimento nelle attività di selezione e riproduzione delle specie allevate; a costoro, rivolgiamo l’augurio di potersi presto nuovamente dedicare a quella passione che, grazie all’evidente forte traino psicologico e motivazionale, ci ha permesso di vivere e di “sopravvivere” nei periodi più bui che abbiamo attraversato di recente. Siamo certi che chiunque abbia o avrà una seppur minima possibilità per non fermarsi, per continuare anche se a ranghi ridotti l’allevamento ornitologico, farà di tutto per “riprendersi” il piacere - che ci è stato ultimamente negato - di visitare e partecipare alle mostre, di incontrare i “colleghi” allevatori, scambiandosi i soggetti per migliorare le linee selettive, di attivare nuovamente quelle relazioni sociali che solo la frequentazione degli eventi ornitologici può generare. I due anni di pausa forzata da tutto ciò che rappresenta il cuore dell’ornitologia amatoriale e sportiva, come la intendiamo noi, hanno tra l’altro agevolato chi, approfittando del periodo di inerzia accidentale, ha indubbiamente colto l’occasione per creare confusione nell’ambito istituzionale e organizzativo del nostro movimento, paventando la nascita di nuove “entità” non meglio definite con l’unico scopo di minare – per malcelati obiettivi personali – la base associativa della nostra Federazione. Ecco, ci auguriamo davvero che questa sia la volta buona affinché la ripresa delle attività ornitologiche, quelle chiaramente ufficiali e ben organizzate secondo i regolamenti vigenti, possa fugare ogni dubbio in chi è stato oggetto di comunicazioni subliminali e “inviti” atti a infrangere le regole del nostro movimento. La ricca stagione mostre della FOI, dislocata su tutto il territorio nazionale, potrà finalmente avere la funzione di farci ritrovare tutti sotto la stessa bandiera: una bandiera fatta certamente di tante anime, che remano però nella stessa direzione con lealtà, sincerità, rispetto istituzionale, senza secondi fini ma con l’unico intento di mantenere vivo il vero senso dell’ornitologia.