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Pasquale Leone
Ornimostre, oltre un gioco a somma zero
testo e foto di PASQUALELEONE
Lo scorso luglio, in Calabria, si è tenuto un convegno rivolto ai responsabili della gestione informatica delle associazioni appartenenti ai raggruppamenti Puglia/Basilicata, Calabria e Sicilia nel quale è stato presentato Ornimostre, il nuovo software della FOI per la gestione delle mostre ornitologiche. Dopo il saluto del presidente del raggruppamento della Calabria, Giuseppe Zarolae del consigliere federale Francesco Badalamenti, i lavori sono stati aperti dal presidente dell’ordine dei giudici Andrea Benagianoche ha delucidato i presenti sulle responsabilità degli organizzatori inerenti l’inserimento delle categorie a concorso, lasciando poi la parola al consigliere federale Davide Soncini, che ha magistralmente il- G. Zarola, F. Badalamenti, A. Benagiano, D. Soncini, M. Potitò lustrato e spiegato il programma nei dettagli. Era altresì presente Marco Potitò, referente di Ornimostreper tutto il sud Italia, onere di non poco conto per un programma del tutto simile al precedente GEM, ma dal quale sostanzialmente differisce per il fatto che operi in cloud, la nuova tecnologia che permette l’accesso ad una serie di servizi, quali software, database, servered altro tramite internet, dando anche la possibilità di elaborare ed archiviare i dati in rete, usando finanche tecniche di virtualizzazione. La nuova stagione mostre parte dunque con ventata di aria nuova ed anche per le esposizioni sotto l’egida della COM sono stati inseriti dei cambiamenti. Da quest’anno, per tutte le manifestazioni internazionali, sarà obbligatorio da Partecipanti al corso
parte dell’allevatore indicare il numero di anello del soggetto esposto e da parte degli organizzatori inserire il numero del soggetto nel catalogo della manifestazione, regola che fino alle passate stagioni veniva applicata solo al campionato mondiale di ornitologia. Sarà altresì obbligo degli organizzatori di indicare sul catalogo i nominativi dei giudici che hanno espresso il giudizio, il loro Paese di provenienza, in relazione a ciascuna categoria a concorso. Tutto questo anche in virtù del fatto che, come anticipato dalla COM-Italia, si ha l’intenzione di realizzare un database riepilogativo di tutte le manifestazioni ornitologiche internazionali organizzate nel nostro Paese al fine di ottenere delle utili informazioni statistiche. Con l’introduzione di queste novità, cosa cambia per gli espositori? Sembrerebbe poco o nulla, ma facendo una disamina più approfondita orientata alla volta del futuro, credo che stiamo andando, o magari ci troviamo già, verso un approccio differente proprio nel modo di interpretare le nostre esposizioni. Una moderna concezione dove il rapporto cultura - conoscenza è correlato alla tecnologia ed all’oggettività dei dati posseduti. Chi alleva “da qualche anno” come me, ricorderà quando le mostre erano gestite con carta e penna e le classifiche venivano stilate a mano. Con l’avvento del sistema operativo Windows 95, il computer che inizialmente era una prerogativa dei professionisti, divenne alla portata di tutti; fu così anche per il nostro hobby dove Giampaolo Pariseelaborò il software GEM. Fu un cambio epocale poiché per gestire le mostre si passò dalla biro ai floppy diskdi GEM. Oggi siamo passati dalla versione tablet di GEM ad Ornimostrein cloud, potenzialmente una transizione analoga che porta il nostro hobby ad inserirsi nel più alto grado della tecnologia attuale. Gli effetti non credo si vedranno a breve termine poiché, con ogni probabilità, l’utilizzo dei database per qualche altra stagione sarà conforme a quelli utilizzati negli anni scorsi, ma pensate alla potenzialità che si creerebbero nell’avere l’interazione tra tutti i database federali in tempo reale, a quante informazioni l’espositore potrebbe avere accesso, a come la visione di una singola mostra diverrebbe ampia ed articolata. Questo non significa che il sistema ed i criteri usati finora siano obsoleti. Forse col passare degli anni e con l’evolversi delle tecniche di allevamento, considerare esclusivamente il numero di titoli conquistati dall’allevatore per valutare le sue capacità selettive, potrebbe essere riduttivo. Le mostre ornitologiche sembravano un gioco a somma zero, cioè un momento in cui c’era soltanto chi vinceva e chi perdeva. Proprio come nella teoria dei giochi a somma zero le vincite dei partecipanti bilanciavano in forma uguale ed opposta le perdite; proprio come un gioco a somma zero non c’erano forme di cooperazione; proprio come un gioco a somma zero, non era possibile avere un ritorno senza intaccare un altro partecipante. Si aveva l’impressione che ogni mostra, passata l’euforia o la delusione del momento, restasse fine a sé stessa. Ribadisco, non che il meccanismo precedente fosse errato. Il fatto che tralasciasse fattori come l’esemplare stesso o chi lo avesse valutato, forse stava facendo scemare l’interesse. Col trascorrere degli anni, i metodi di allevamento sono cambiati, si sono evoluti, la selezione è migliorata; parametri aggiuntivi di valutazione non potranno far altro che portare ulteriori stimoli ad un hobby che si va sempre più specializzando. Pensate ad esempio, se mentre leggiamo il catalogo di una mostra nel contempo avessimo la possibilità di confrontare le schede di giudizio, le varie singole voci, di avere statistiche, di correlare i dati della mostra a quelli degli anni passati, quale contributo l’utilizzo di queste informazioni potrebbe fornire per una migliore gestione degli aviari. Probabilmente, per quest’ultimo punto, ci vorranno degli anni ed una scelta politica federale orientata in tal senso, ma la tendenza è questa; è solo una questione di tempo e forse, da questa stagione mostre, è stata messa la pietra miliare affinché il detto “se non si vince, si fa esperienza” abbia un senso compiuto.
D. Soncini, referente federale di Ornimostre M. Potitò (referente Ornimostre per il sud Italia) e, D. Soncini