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Giovanni Fogliati

FORMA & POSIZIONE PARTIAMO DALLE BASI

Il fattore Viola

testo e foto di GIOVANNIFOGLIATI

In Australia, nel 1934 è stato segnalato il primo Viola nell’allevamento del signor A. Burton nella città di Sydney, ma fu il signor Harold Pier ad esporre una femmina violetta in quello stesso anno. In Europa, il primo accenno di un uccello che avrebbe potuto essere visivamente un Viola fu nel 1935 a Copenaghen. In una lettera al Budgerigar Bulletin, l’allevatore scrisse che aveva allevato un Cobalto, “che chiamerei Viola”, fornendo poi tutti i dettagli dei suoi uccelli Viola, osservando anche come i soggetti precedenti che aveva visto allevati in Germania alla fine degli anni Venti e commercializzati come violetti, erano poco diversi dai soliti Cobalto e tendevano a perdere il loro colore Viola con l’età. Nel 1924 in Inghilterra e nel 1932 in Australia vennero allevati uccelli chiamati “Royal Blues”, ma questi non erano Viola. Nel Regno Unito il signor

In Europa, il primo accenno di un uccello che avrebbe potuto essere visivamente un Viola fu nel 1935 a Copenaghen

Azzurro Viola Verde Viola scuro

C. H. Rogers, scrisse nel 1937, di aver visto per la prima volta in Inghilterra al Cambridge Diploma Show di quell’anno, una femmina Viola esposta da Stevenson e Tucker. Dato che questi due allevatori avevano altri otto uccelli dello stesso colore, molto probabilmente dovevano averli allevati per la prima volta alcuni anni prima. Poiché i Verde chiaro Viola sono molto simili nell’aspetto ai Verde scuro, sembra probabile che un piccolo numero di Verde chiaro Viola siano stati allevati in diversi allevamenti negli anni ‘20, mascherati da Verde scuro. La loro vera natura rimase nascosta per anni, ma fu rivelata solo quando furono abbinati ad animali della serie Blu e questo non poteva accadere fino a quando i pappagallini blu non fossero disponibili, il che avvenne solo negli anni ‘30 del secolo scorso.

Descrizione del fattore Viola Nel pappagallino Ondulato, la mutazione Viola è una delle circa trenta mutazioni che ne influenzano la colorazione. Il fattore Viola produce un effetto visivo in ogni soggetto che lo porta. L’effetto visivo che se ne ottiene dipende dal fatto che il fattore Viola sia in singolo o doppio fattore e se siano presenti le mutazioni scure e blu. In totale, sono riconoscibili diciotto combinazioni visivamente diverse. Tuttavia, solo una di queste è riconosciuta dalla competente C.T.N. come tale; quella che abbia il Viola a due fattori unitamente al Cobalto (singolo fattore scuro nel blu). La World Budgerigar Organisation ha stabilito standard precisi utilizzando i Codici Pantone; questo per permettere un più agevole riconoscimento degli animali a fattore Viola, siano essi della serie bianca che della serie gialla. I Verde chiaro Viola SF (Singolo Fattore) presentano caratteristiche simili al Verde scuro, ma mancano le nervature tenui presenti nelle penne del corpo tipiche di un vero Verde scuro, in questo modo le piume dei verdi chiaro Viola mostrano una finitura più satinata. Le timoniere sono più pallide rispetto al Cobalto o al Verde scuro, quasi simili a quelle del Verde chiaro, in maniera particolare in prossimità dell’apice della penna. I Verde chiaro Viola mancano del colore blu scuro presente nelle remiganti dei Verde scuro. I Verde scuro Viola SF hanno un colore del corpo a metà strada tra il Verde scuro e il grigio scuro. I Verde Oliva Viola SF sono molto simili ai Verde Oliva. Ci si aspetterebbe che i Verde chiaro, scuro e Oliva Viola a Doppio fattore siano leggermente più scuri dei corrispondenti uccelli SF, ma le tinte non sempre si evidenziano in maniera univoca. Gli Azzurro Viola SF hanno un colore del corpo che va dal’azzurro scuro al cobalto medio. La maggior parte potrebbe facilmente essere scambiata per Cobalto anche se un occhio attento e allenato noterebbe facilmente il tipico riflesso vinaceo caratteristico della mutazione Viola. La colorazione di timoniere e remiganti risulta essere il requisito distintivo più affidabile. I Cobalto hanno

timoniere centrali blu scuro per tutta la loro lunghezza, mentre negli gli Azzurro Viola ombreggiano al turchese all’estremità della piuma. Le remiganti dei Cobalto sono blu scuro, quelle degli Azzurro Viola mostrano un’iridescenza turchese lucida, simile a quella degli azzurri, ma leggermente più scura. I Cobalto Viola SF hanno un colore violetto e sono conosciuti come Viola visivi o Violetti. I Malva Viola SF sono molto simili nell’aspetto ai normali Malva (Blu con doppio fattore scuro). A volte una sfumatura vinacea può essere intravista nei Malva Viola se questi sono posizionati vicino a un vero Malva, in particolare nell’area del Codrione. Gli Azzurro Viola DF sono simili ai singolo fattore, ma la tinta si offre più ricca e profonda; questo fa sì che possano essere facilmente individuati come Viola. Le loro timoniere centrali sono Blu scuro con un residuo Blu pallido o turchese all’estremità della penna. I Cobalto Viola DF sono simili ai corrispettivi SF ma solitamente hanno un colore viola più vivace. Questa varietà di Viola è considerata in assoluto la migliore nell’aspetto visivo. Si ritiene che Verde Viola i Malva Viola DF siano di colore simile ai Malva Viola SF. L’ereditarietà La mutazione Viola ha una relazione dominante incompleta con il suo allele omologo “Wild Tipe”; nella pratica esistono tre distinti fenotipi, che possiedono zero (il tipo selvaggio), uno (il singolo fattore “eterozigote”) e due (il doppio fattore “omozigote”) alleli Viola, con l’eterozigote che ha un aspetto intermedio tra il tipo selvatico e l’omozigote (per tipo selvatico si intende i Normale). La mutazione Viola è autosomica, ma non è ancora stato determinato se vi sia un legame con una qualsiasi delle altre mutazioni. In passato, si riteneva che l’allele Viola fosse letale nei doppio fattore, ma questo è ora smentito da molti allevatori che regolarmente allevano Viola DF da anni.

Accoppiamenti ideali per ottenere il Cobalto Viola SF

Azzurro Viola x Malva Viola x Malva Azzurro x Malva Viola Malva x Verde Scuro Viola / Blu

Naturalmente i ruoli maschio e femmina nelle tabelle degli accoppiamenti possono essere invertiti, trattandosi di una mutazione autosomica. Se si utilizzerà anche la mutazione opalino per ottenere soggetti a fattore Viola, sarà opportuno selezionare i soggetti non presentanti caratteristiche intermedie che in questa mutazione (l’Opalino) sono particolarmente visibili e difficili da togliere; quindi niente sfumature di colore del corpo tra le ondulazioni, niente iridescenza nella livrea e fare molta attenzione a punti della maschera in sovrabbondanza e alla ticchiolatura.

Esperienze personali Sicuramente il Viola possiede un fascino a cui pochi sanno resistere; anche io ne restai ammaliato nei primi anni di carriera da allevatore. Purtroppo la difficile gestione della mutazione e l’inesperienza portarono all’estinzione della linea Viola da me selezionata allora. Alcuni anni fa in Svizzera ebbi modo di acquistare presso il signor Armin Giger un Grigio Viola che unii ad una femmina Cannella Azzurro Viola proveniente dalla mia linea. Da quella coppia (evidentemente il maschio era portatore di Cannella) ottenni tre maschi Cannella Cobalto Viola di buona fattura e colore. Nei prossimi anni imposterò un programma d’allevamento per mantenere la mutazione, migliorare la struttura ed eventualmente portare il Viola fuori dal Cannella.

Cannella Viola Cobalto

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