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Pierluigi Mengacci
L’erba medica
Foraggio di eccellenza, nutriente e coltura sostenibile
di PIERLUIGIMENGACCI, FOTOAUTORIVARI
Dal libretto dei miei appunti orto-ornitofili e non solo
Premessa Siamo nel mese di Giugno del 2010. Mentre ero intento a raccogliere alcuni rametti di erba medica in fiore da alcuni cespugli che ogni anno ricacciano nel mio giardino-frutteto, compare alle mie spalle l’amico agronomo Massimo. - Ciao Gigi, come al solito il tuo cancello è aperto. Qual è il problema? -. Lì per lì rimango sorpreso e un po’ perplesso, poi, ricordatomi della telefonata che gli avevo fatto: -Ah, sì, ecco… Ciao, volevo farti vedere una vite che, carica di uva, stava appassendo e perdeva le foglie, pur avendo fatto tutti i trattamenti. Nel frattempo, però, è passato “Gig d’Albertein”, e l’ha tagliata. Secondo lui era ammalata, stava morendo e, prima che attaccasse la malattia anche alle altre viti, andava eradicata. Scusami se non ti ho avvisato”-.
Stelo di erba medica, foto: P. Mengacci Erba medica, fonte: erbecedario.it
- Fa niente, passavo da queste parti. Con quella “spagnèra” (erba medica) che ci fai? Non mi dire che la dai ai canarini…-. - Hai indovinato. In questo periodo, ai novelli in voliera, do volentieri anche la “spagnèra”, alternata ad altre erbe. Durante la muta, essendo ricca di carotenoidi, è di aiuto alla colorazione e brillantezza del piumaggio. Inoltre, come tutte le infiorescenze delle erbe commestibili, è un ottimo diversivo antistress che tiene i canarini impegnati nella ricerca dei semini-. -Va bene, ma non esagerare. Lo sapevi che la “spagnèra”, oltre ad essere il foraggio di eccellenza in campo zootecnico, essenziale per la salute degli animali, è ritenuta uno tra i più completi alimenti dal punto di vista nutrizionale anche per la nostra salute?-. - Ma va? non ci credo!- gli rispondo. - Te lo dico perché l’ho sperimentato su me stesso. Un giorno mi sentivo giù, uno di quei momenti in cui ti senti scarso di energie… Mi reco in una farmacia-erboristeria e, per farla breve, esco con una boccetta: tintura madre di Medicago Sativa (erba medica): 30 gocce da prendere per 2 o 3 volte al giorno lontano dai pasti in poca acqua. È stato un toccasana: due giorni e… più pimpante di prima!In fitoterapia viene consigliata anche come infuso
per depurare il fegato, come diuretico naturale, come rimineralizzante-vitaminico, ecc. Tienilo in considerazione. Per quanto riguarda la vite, ha fatto bene “Gig” ad eliminarla, tieni controllate anche le altre e, mi raccomando, zolfo e rame!-. Lo accompagno al cancello, ci salutiamo e mi reco con il mazzetto di erba medica raccolta nella stanza dei canarini. Mentre lo sto mettendo all’interno della voliera, ripenso alle parole di Massimo: Lo sapevi che la “spagnera” è ritenuta unotra i più completi alimenti dal punto di vista nutrizionale ho pensato di sfruttare questa proprietà durante la muta: oltre al pastone, fornisco alcuni steli di erba medica ancora in fiore che nascono naturalmente nel mio giardino-frutteto, alternandoli alle altre erbe selvatiche di cui, in miei precedenti articoli, ho elencato proprietà ed utilizzi. Anche quella volta Massimo mi ha dato l’input per conoscere meglio un’erba che non avevo mai preso in considerazione e per scoprirne i valori nutrizionali e le proprietà fitoterapiche. Dagli appunti dell’epoca, rivisti, corretti e aggiornati ho ricavato questo articolo,
Fiori di erba medica, fonte: domsireni.ru/it
anche per la nostra salute? Effettivamente non ci avevo mai pensato e non mi ero mai interessato al riguardo. Ho sempre ritenuto l’erba medica un ottimo foraggio animale anche nelle sue trasformazioni (fieno, pellettato, farina). Per i miei canarini avevo già utilizzato per alcuni anni un pastoncino contenente farina di erba medicaconsigliatomi da un amico per la sua appetibilità, digeribilità, valore proteico e vitaminico, ma la presenza di carotenoidi mi ha poi dissuaso dal suo utilizzo durante la riproduzione. Allora sperando che sia interessante, utile e gradevole per i lettori della nostra bella rivista Italia Ornitologica.
Note botanico-storiche L’erba medicao Medicago sativa L., detta anche “erba Spagna” (Spagnèra nel mio dialetto)oppure “Alfa-alfa”, nome di origine araba che significa “padre di tutti gli alimenti”, è una pianta erbacea perenne, che appartiene alla famiglia delle Leguminose. È originaria della regione Media, in Persia, oggi Iran; da qui l’appellativo di “Medica”, nulla a che vedere con la medicina. Fu introdotta prima in Grecia durante l’occupazione dei Persiani e successivamente dai Romani in Italia e nel bacino del Mediterraneo. Nel Medioevo cadde in disuso, ma con le incursioni degli Arabi ricompare in Spagna, e di nuovo in tutto il continente, e da qui anche il nome di Erba Spagna. Dai colonizzatori spagnoli, venne portata nelle Americhe come foraggio per i loro cavalli e di seguito venne coltivata anche in quei luoghi. È una pianta erbacea perenne, la cui radice fittonante può raggiungere profondità e lunghezze fino a 4 o 5 metri ed oltre. È costituita da una corona basale da cui si sviluppano steli cavi ed eretti fino ad una altezza di un metro. È una pianta molto longeva: trovando le condizioni ideali, può raggiungere anche i 20 anni di età. Nelle rotazioni colturali può insistere nello stesso appezzamento di terreno per 5 o 6 anni, con una media di tre sfalci annuali. La profondità dell’apparato radicale e la perennità delle chiome che immagazzinano carboidrati come riserva energetica rendono l’erba medica molto resistente, soprattutto alla siccità. Le foglie sono trifogliate con la foglia centrale picciolata che le distingue da quelle dei trifogli. I fiori sono costituiti da un racemo (grappolo) di colore blu-violaceo. Sono molto bottinati dalle api, che producono un miele nettarifero alquanto ricercato. I frutti sono dei legumi che possono contenere fino a 6 semini.
Proprietà e utilizzi Partendo dalla definizione araba “padre di tutti gli alimenti”, possiamo capire come nel corso degli anni l’erba medica si sia rivelata un vero contenitore di principi attivi. Infatti, i componenti principali riportati nel sottostante elenco, ripreso da un articolo di Simona Oberhammer (*), ci dimostrano che la presenza di vitamine, composti proteici, minerali e pigmenti antiossidanti come il betacarotene e la clorofilla, contenuti nell’erba medica, possano essere utili per la nostra salute e, visto che siamo in campo ornitofilo, anche per i nostri volatili.
Componenti Proteine: 20% Vitamine: provitamina A, vitamine A, B, B1, B2, B6, C, D, E, K, acido folico. Sali minerali(2-10%): fosforo, calcio, potassio, clorofilla. Principio ed attività estrogenica(fitoestrogeni): isoflavoni: genisteina, cumarine: cumestrolo Altri componenti: saponine, fibre solubili e insolubili, alcaloidi. Prima di addentrarmi nell’uso che ne possiamo fare noi uomini, un piccolo cenno all’uso zootecnico di quest’erba, foraggera per eccellenza. Il suo utilizzo principale è da sempre il fieno; da diversi anni viene usata per produrre pellet e farina disidrata, alimenti per animali da carne, latte e uova, che garantiscono appetibilità e digeribilità elevate per gli animali. La disidratazione fa sì che questa pianta abbia una resa maggiore in termini di proteine e fibre. Inoltre, il contenuto di vitamine, oligoelementi e acidi organici rende l’erba medica una vera miniera di sostanze nutritive fondamentali per la crescita di animali sani, longevi e produttori di latte, carne e uova di alta qualità. Per questi motivi è molto usata negli allevamenti avicunicoli e degli uccelli. L’erba medica viene consigliata anche perché è apportatrice di innumerevoli benefici al nostro organismo sotto forma di alimento, di integratore e se impiegata in un trattamento terapeutico. - Come alimento, le parti utilizzate sono i germogli, ricchi di tutti i componenti sotto riportati nella tabellina, soprattutto vitamine e fibre che la germinazione esalta. Sono molto apprezzati perchè hanno un sapore delicato, fresco e croccante e si prestano ad essere utilizzati per numerose preparazioni.
Si possono mantenere in frigorifero per alcuni giorni e si possono consumare in insalate, su crostini, in farciture, salse e condimenti vari.
Valori nutrizionali Medi per 100 g di Germogli freschi di Erba Medica
o Alfa-alfa (crudi). Fonte: database USDA - Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti Acido Oleico: 0,056 g Acido Linoleico: 0,0234 g Acido Linolenico: 0,175 g
Zuccheri
Fruttosio: 0,12 g Glucosio: 0,08 g
Sali Minerali
Potassio: 79 mg Fosforo: 70 mg Calcio: 32 mg Magnesio: 27 mg Ferro: 0,96 mg Zinco: 0,92 mg
Vitamine
Vitamina C: 8,2 mg Tiamina (B1): 0,076 mg Riboflavina (B2): 0,126 mg Niacina (B3): 0,481 mg
mentazione insufficiente, nelle convalescenze; inoltre, viene consigliata come fortificante nei casi di affaticamento e come corroborante generale. -In fitoterapia, oltre all’intera pianta, le parti che vengono più utilizzate sonoi fiori e le foglie, ad esclusione delle radici, sotto forma di infuso, tintura madre e farina disidratata. È consigliata per carenze di vitamine e minerali, per depurare fegato, come diuretico naturale, ricostituente, nutriente ecc. da consumarsi prima e dopo i pasti: Cespuglio di erba medica nel giardino dell’autore, foto: P. Mengacci Acido pantotenico (B5): 0,563 mg prima dei pasti per aumentare l’atPiridossina (B6 vitamina): 0,034 mg tività gastro-intestinale; dopo i paColina: 14,4 mg sti, per agevolare l’assorbimento Betacarotene: 87 mcg delle sostanze nutrienti più imporVitamina K: 30,5 mcg tanti. Aminoacidi -In campo ornitologico, pur essenLeucina: 0,267 g doci pareri contrastanti nell’aliLisina: 0,214 g mentazione dei canarini, (vedi CaValina: 0,145 g naricoltura del prof. Zingoni, Isoleucina: 0,143 g pubblicato dalla FOI- p.214), la faTreonina: 0,134 g rina di erba medica viene usata da -Come integratore(capsule a base alcune aziende nel confezionadi erba medica),è ritenuta un effi- mento di pastoncini come alimento cace ricostituente, rimineraliz- per tutti quegli uccelli che non zante, nutriente nei casi di un’ali- hanno problemi con i carotenoidi,
Steli di erba medica pronti per i Canarini, foto: P. Mengacci
per l’elevato contenuto di proteine, l’ottimo apporto di vitamine, minerali, amminoacidi e antiossidanti, la poca fibra contenuta e non ultime, l’appetibilità e digeribilità. A mio parere, il consistente contenuto di carotenoidi, maggiore di qualunque altro alimento utilizzato per i nostri volatili (vedi tabella a pag. 175 - pag. 182 nella seconda edizione, ndr - del succitato volume Canaricoltura)rende la farina di erba medica più che consigliata per i canarini a fattore rosso, ai quali, per esperienza personale, durante il periodo della muta, attribuisce un colore rosso brillante. Alcuni allevatori consigliano di somministrare l’erba medica dopo averla fatta seccare all’ombra, tritare le foglie e aggiungerle al pastoncino nella quantità di circa un cucchiaio per chilo. Altri consigliano di somministrare i germogli freschi nella quantità necessaria per inumidire il cous-cous e il pastoncino affinché venga consumato nell’arco di 4 o 5 ore. Comunque, qualsiasi soluzione è buona purché sia certa la provenienza e, a mio parere, si usino prodotti bio.
Germogli di erba medica, fonte: alimentipedia.it Conclusione: “La coltura più sostenibile” Al giorno d’oggi, quando la parola sostenibilitàdovrebbe essere presente in ogni azione umana, ho trovato interessante questo articolo sull’erba medica ritenuta “la coltura più sostenibile”.
“L’Erba Medica oggi” (**) Da qualche decennio, l’erba medica –prodotto della tradizione agricola destinato all’alimentazione animale – è entrata, nella sua forma disidratata, nell’epoca della modernità. Oltre che essere alla base della nutrizione animale, l’erba medica ha il fondamentale ruolo di garante di un’agricoltura performante, volta alla protezione dell’ambiente e alla preservazione del territorio. Oggi l’Erba Medica copre circa 35 milioni di ettari della superficie terrestre, per una produzione annua di 47 milioni di tonnellate. In Europa, dove la produzione è di circa 10 milioni di tonnellate, la coltivazione di questa leguminosa è concentrata maggiormente in Francia, Spagna e Italia. Il valore dell’erba medica è legato al suo contenuto di proteine vegetali, di cui è naturalmente ricca. Le proteine sono indispensabili nell’alimentazione dei conigli, dei ruminanti da latte e carne, degli avicoli, soprattutto nel caso delle galline ovaiole, e dei cavalli. Sono però le virtù meno conosciute dell’erba medica a conferirle il titolo de “La coltura più sostenibile”: -È essenziale per la biodiversità e per l’apicoltura: la coltura di erba medica ospita una microfauna fino a 100 volte maggiore di quella del grano ed il periodo di fioritura prolungato assicura nutrimento alle api da maggio a ottobre; -Con il suo sistema radicale, sviluppato fino a 5 metri di profondità, assicura lo scambio di materia organica con il suolo per tutto l’anno, contrastandone così l’erosione; -È allo stesso tempo purificatrice e fornitrice di azoto: l’erba medica assorbe azoto dall’aria e dal suolo, quindi non ha bisogno di ricevere fertilizzanti, mentre grazie alla pro-
Steli di erba medica in voliera, foto: P. Mengacci Canarino che assaggia l’erba medica, foto: P. Mengacci
fondità del suo apparato radicale permette di catturare l’eccesso di azoto disciolto nel terreno, restituendolo poi alla coltura che la segue; -Ha un ruolo fondamentale contro l’inquinamento prodotto dalle attività agricole durante la rotazione colturale: la coltura di erba medica dura in media 5 anni, mentre quella dei cereali è annuale; -È indispensabile per la salute degli animali: una dieta a base di erba medica rispecchia una nutrizione equilibrata e fisiologica, garanzia di salute e benessere. Ricerche effettuate per conto dell’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) mostrano come l’erba medica aumenti e migliori la produzione di latte permetta lo sviluppo di una carne meno
grassa, più tenera e più rossa; i suoi pigmenti donano al tuorlo dell’uovo il colore giallo, mentre gli acidi grassi (Omega 3) arricchiscano la carne dei conigli. -È consigliata anche per noi umani: ricca di vitamine, acido folico, sali minerali, fibre solubili ed insolubili e pigmenti antiossidanti come il betacarotene e la clorofilla, l’erba medica viene sempre più utilizzata per l’alimentazione umana sotto forma di germogli. Inoltre, nel 2009 l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza
Alimentare) ha omologato l’estratto fogliare di erba medica, complemento alimentare impiegato come integratore di proteine, in grado di dare, in larga scala, un importante contributo alla lotta contro la fame nel mondo.” Questo scritto mi ha ulteriormente convinto che pure noi “ornitofili” allevatori possiamo essere fautori di sostenibilità anche nella scelta e nell’utilizzo di prodotti non solo ad uso personale, ma anche nell’allevamento dei nostri uccelli; prodotti che provengano da colture o procedimenti lavorativi che «soddisfino i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri». Ad maiora, semper!
FONTI
-* Simona Oberhammer, la naturopata più famosa d’Italia -www.biotipioberhammer.it/alfa-alfa-erbamedica -**www.gruppocarli.com/erba-medica -cibocrudo.com/erba medica -Canaricoltura di U. Zingoni edito FOI