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Uova chiare
testo e foto di dr. Diego Cattarossi (*)
Per uova “chiare” si intendono uova nelle quali non si osserva lo sviluppo dell’embrione durante il periodo di incubazione, naturale o artificiale.
Rappresenta un grosso problema nell’allevamento amatoriale di molte specie di uccelli; molti allevatori lamentano un aumento di incidenza del problema, soprattutto in alcune annate.
Il termine uova chiare deriva dalla pratica della speratura delle uova, manovra con la quale l’uovo viene osservato tenendolo tra le dita in ambiente poco luminoso, con una fonte di luce molto intensa posizionata dal lato opposto rispetto a quello dell’osservatore. Se la luce passa senza trovare impedimenti, l’uovo risulta “chiaro”, ovvero senza embrione all’interno. Se invece all’interno dell’uovo si sta sviluppando un pulcino, la luce troverà questo ostacolo e quindi l’uovo sarà scuro al suo interno. In molte specie con uova di piccole dimensioni e guscio sottile, tramite la speratura è spesso possibile osservare, nelle uova fertili, il movimento del pulcino ed apprezzarne il battito cardiaco.
Sotto questa nomenclatura pratica, possiamo includere fattispecie diverse. Infatti, possiamo trovarci nella condizione nella quale l’uovo non sia stato fecondato, oppure che l’uovo pur fecondato non abbia potuto dare alla luce un embrione e quindi un pulcino. In questo secondo caso la mortalità embrionale dovrebbe essere precocissima (primi giorni), non per- mettendo neppure lo sviluppo dei primi capillari ematici. Tra le diverse cause di mancata fertilizzazione dell’uovo possiamo citare tra le più probabili:
-Mancata formazione della coppia. La femmina è pronta a deporre l’uovo ma per mancato affiatamento non è avvenuta la copula tra maschio e femmina
-Scorretta identificazione del genere di appartenenza (due femmine) piumaggio eccessivamente lungo in alcune razze, obesità con deposito di grasso in addome, alterazione della colonna vertebrale, posatoi inadeguati, ecc.)
-Incapacità meccanica durante l’accoppiamento da parte del maschio a trasferire lo sperma nell’apparato genitale femminile (es.
-Coppie disturbate o inidonea gestione, soprattutto in specie nervose o di recente domesticazione
-Convivenza della coppia con altri animali della stessa specie o di specie diverse, accoppiamenti tra specie diverse per la formazione di ibridi
-Mancata vitalità degli spermatozoi dopo l’accoppiamento (maschio molto anziano, infezione dei testicoli o atrofia dei testicoli, intossicazione a carico di metalli pesanti o micotossine, ecc.)
-Eccessivo stress (competizioni, trasferimenti, manipolazioni eccessive, ecc.)
-Malattie sistemiche che riguardino i riproduttori.
Tra le cause di mortalità precoce dell’embrione:
-Accoppiamenti con geni letali o sub-letali in alcune razze molto selezionate
-Alterazioni cromosomiche che inducano malformazioni incompatibili con la vita
-Infezioni batteriche/virali/parassitarie delle vie genitali, soprattutto femminili
-Patologia dell’ovaio e della salpinge infiammatorie, degenerative, tossiche, ecc.
-Malattie sistemiche dei riproduttori, malattie a trasmissione verticale
-Infezioni dell’uovo dopo la deposizione attraverso il guscio
-Carenze nutrizionali, disordini vitaminico-minerali, carenza di calcio e squilibrio calcio-fosforo, eccesso di integratori errati.
La soluzione spesso adottata dagli allevatori nel caso di uova chiare, in assenza di accertamenti veterinari, è l’integrazione della dieta con vitamina E, oppure con complessi vitaminici contenenti vitamina E, selenio ed oligoelementi. Per quanto questi elementi siano responsabili dell’integrità delle membrane e degli epiteli, la semplice integrazione senza aver individuato il reale problema non è mai risolutiva. L’integrazione di una singola vitamina, in assenza di una reale ed acclarata carenza, potrebbe addirittura causare un disordine alimentare per la competizione che avviene a livello intestinale nell’assorbimento di altri nutrienti.
La soluzione al problema delle uova chiare, quindi, non può prescindere dallo studio ed individuazione della precisa causa che ne determina la presenza. Solo in questo modo sarà possibile risolvere il problema eliminando la causa invece che procedere per tentativi, con il rischio di perdere l’intera annata riproduttiva.