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Quanti uccelli ci sono nel mondo?

Secondo

il comitato ornitologico internazionale nel mondo esistono oltre 10.000 specie di uccelli (e potrebbero essere addirittura di più, se non il doppio) classificate in 44 ordini, 253 famiglie e oltre 2000 generi. Rappresentano quindi un tesoro di biodiversità, in particolar modo in ambienti come la foresta amazzonica che da sola conta oltre 1300 specie diverse, quasi il 15% di quelle conosciute. Per avere una stima approssimativa sul numero di uccelli presenti sulla terra, i ricercatori australiani si sono avvalsi dell’utilizzo di una piattaforma online: si chiama eBird ed è gestita dal Cornell Lab of Ornitology, curata da scienziati e cittadini. Oltre 600.000 persone hanno registrato su questa piattaforma avvistamenti di uccelli da tutto il mondo, riportando i dati relativi alla specie dell’uccello avvistato e al luogo dell’avvistamento. Tra le diverse specie, alcune sono particolarmente abbondanti come per esempio il passero domestico, la rondine e il gabbiano becco ad anelli. Altre invece sono più rare ed estremamente vulnerabili, lottano per la sopravvivenza e sono seriamente a rischio di estinzione. Si tratta di un prospetto alquanto drammatico se pensiamo anche all’importanza degli uccelli nel nostro fragile ecosistema. Per esempio si occupano dell’impollinazione delle piante e del trasporto di semi più grandi, nonché tengono sotto controllo i parassiti agricoli. Una delle principali minacce per le popolazioni di uccelli è il fenomeno dell’agricoltura, intensiva e non. Altra minaccia è rappresentata dal disboscamento: ogni anno infatti vengono abbattuti oltre 7 milioni di ettari di foresta a danno di molte specie come l’aquila. Infine il fenomeno della crisi climatica che causa violente tempeste, incendi e lunghi periodi di siccità mette a rischio la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, compresi gli uccelli. È necessario quindi intraprendere una rapida azione di conservazione e salvaguardia degli uccelli o non ci sarà futuro per molti di questi animali.

Fonte: https://www.greenme.it/ambiente/natura/quanti-uccelli-ci-sono-nel-mondo-sono-6-volte-piu-di-noi/

Gli scriccioli in città cantano più forte

Conun peso di meno di 5 grammi, lo scricciolo (Troglodytes troglodytes) è uno degli uccelli più piccoli d’Europa, spesso si nasconde tra arbusti, rovi e vegetazione lungo le rive di canali, fiumi e ruscelli. L’espansione dell’antropizzazione, tuttavia, ha portato molte specie degli ecosistemi agricoli a colonizzare anche alcune aree urbane e sub-urbane. Lo scricciolo non sfugge a questa regola e sono in aumento le osservazioni di questa specie in diverse aree metropolitane o comunque in alcune città. L’Università di Salamanca ha pubblicato sulla rivista Acta Ornithologica uno studio molto interessante, coordinato dall’ornitologo Víctor Colino-Rabanal, nel quale si dimostra che gli scriccioli “cittadini” sviluppano canti più complessi e articolati con frequenze più alte e note più lunghe rispetto ai loro omologhi rurali. Gli uccelli periurbani, nelle periferie, occupano una posizione intermedia, sebbene più vicina a quelli urbani nella lunghezza delle note.

I risultati di questa interessante ricerca mostrano che l’inquinamento acustico produce importanti effetti di stress e di mutamento degli equilibri naturali, ricordando che il canto per molte specie di uccelli è lo strumento più importante per difendere il proprio territorio piuttosto che per conquistare e difendere la propria partner. Anche negli scriccioli, con vocalizzazione ad alta frequenza, l’interferenza con il rumore antropico urbano delinea alcuni cambiamenti nelle loro vocalizzazioni e questi studi consentono di comprendere che l’impatto dell’uomo è molto più profondo di quanto non pensiamo. I sensi sviluppati degli animali possono essere fortemente danneggiati dall’inquinamento luminoso e da quello acustico. Nei progetti di conservazione futuri bisognerà tener presente anche questi aspetti. Fonte: http://www.parks.it/news/dettaglio.php?id=72823

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