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Un fiore che si fa notare

Il Tagete officinale

testo e foto di PIERLUIGIMENGACCI

L’orto-ornitofilo

Premessa Anche ilTagete, assieme al Nasturzio e la Calendula di cui ho già descritto proprietà ed utilizzi, fa parte delle pianticelle erbacee dai fiori eduli che contornano il mio orticello. È un fiore poco noto, ma si fa notare: per la sua altezza, (può superare un’altezza di 100 cm nella varietà T. erecta), per la forma del fiore (assomiglia ad un garofano), per la varietà dei colori (dal giallo, all’arancio, allo screziato). Mentre sono intento a fotografare i primi fiori sbocciati, ecco che arriva mia moglie. -Fotografi anche questi? Che belli! Mi sembrano i “garofani turchi” che piantava tua madre nel giardino di Pesaro! – “Non mi sembra, sono i fiori consigliatimi da Massimo… è ilTagete. Se guardi nella serra c’è ancora la bustina con alcuni semi e con la descrizione “Tagete officinale” – Non sono troppo alti, sovrastano anche i pomodori! Più li guardo e più mi sembrano i fiori che tua madre portava al cimitero e che chiamava garofani turchi. – Forse si assomigliano. Oppure potrebbero essere stati della stessa famiglia del Tagete conosciuto con il nome di “garofano indiano o garofano d’India!. Del Tagete ci sono molte varietà. Comunque, senza disquisire sul nome, ho seminato il Tagete perché ha proprietà simili a quelle del nasturzio e della calendula sia per le colture dell’orto che per gli usi fitoterapici ed anche culinari… -Vuoi dire che… - interviene mia moglie – ma non la lascio finire, sicuro che si riferisse all’uso culinario. - Vuol dire che essendo i fiori commestibili, possiamo usarli da soli o assie

“Le piante che non conosci rimangono erbacce; le piante che conosci diventano Medicinali” (proverbio cinese)

me agli altri fiori dell’orto per qualche frittatina, un risotto, o nell’insalata. Non storcere la bocca; anche gli altri fiori li hai cucinati e ti sono piaciuti. - Ma di questoTagetea Geo&Geo non ho sentito parlare per cui, prima che entri nella mia cucina, dovrai dimostrarmi che è effettivamente commestibile!-. Ho accettato la scommessa ed ecco i risultati.

Classificazione botanica Regno: Plantae Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Asterales Famiglia:Asteraceae Tribù: Heliantheae Genere: Tagetes Specie: T. officinalis Volgare: Tagete, Garofano d’India, Ro - sa d’India, Origine: Sud America, Messico, Au - stralia.

Tagete screziata

Etimologia L’origine del nome generico Tagetesnon è nota; secondo alcuni è la denominazione latina di un dio della mitologia etrusca Tages o Tagusadorato per la sua bellezza e capacità divinatorie. Riporto quanto descritto nell’enciclopedia Treccani alla voce Tagete (http://www.treccani.it/enciclopedia/tagete/) tagètes. f. [lat. scient. Tagetes, dalla variante di let - tura tagetesdel lat. tardo tragauthes, nome di una pianta]. – Genere di piante composite della famiglia Tubuliflore, con una trentina di specie, diffuse dall’Arizona all’Argentina: sono erbe con foglie opposte, capolini raggiati a fiori gialli o aranciati e un involucro di brattee saldate fra loro. Alcune specie, come Tagetes erectae T. patuladel Messico (chiamate garofano indiano,tagete), di cui si conoscono anche specie nane e a capolini pieni, hanno tutte le parti fortemente odorose e sono coltivate soprattutto per i fiori. Tagete (lat. Tages)Fanciullo d’origine divina (in alcune fonti detto figlio del Genio e nipote di Giove) che, secondo una tarda tradizione latina, balzato su dal solco tracciato da un contadino nell’agro di Tarquinia, insegnò agli Etruschi l’arte divinatoria; scomparve (o morì) nello stesso giorno. I suoi insegnamenti, raccolti da Tarconte, costituirono il nucleo dei libri etruschi sulla divinazione (libri tage ti - ci o haruspicini).

Curiosità storiche La pianta del Tagete,fin da tempi remoti, era conosciuta e coltivata e nei Paesi di origine rivestiva e riveste tutt’ora un ruolo importante, non solo nella medicina tradizionale, ma anche nelle cerimonie religiose e nelle occasioni più importanti della vita. Gli aztechi, infatti, la utilizzavano per varie patologie, come febbre, dissenteria, indigestione ecc. e su ulcere ed eczemi; pare che avesse anche un importante ruolo nei sacrifici umani.

Tagete galla

Tagete arancio

È di comune opinione che il Tagete sia stato introdotto in Europa dal Messico nel corso del ‘500 da esploratori spagnoli, dove era conosciuto con il nome cempa - súchiled i cui fiori venivano utiliz - zati in grandi quant ità durante la festività del Dia de Los Muer - tos(giorno dei morti, 1-2 novembre) per addobbare e decorare le tombe. L’intera pianta veniva altresì utilizzata per produrre una bevanda molto popolare consumata anche per rituali propiziatori. Nei paesi europei, Italia compresa, fu inizialmente utilizzata come pianta ornamentale per adornare parchi e giardini grazie alla bel - lezza e varietà dei suoi fiori. Col passare degli anni furono sco - perte le sue proprietà: migliorare la composizione del terreno, gra - zie alla sua capacità di prevenire parassiti e funghi, allontanare gli insetti nocivi e, non ultima, l’ottima qualità come pianta medicinale. Il Tagete è una pianta erbacea molto diffusa in diverse nazioni; lo troviamo in estesi appezzamenti di terreno dai caratteristici colori giallo-arancio in India, Australia, Nepal e Thailandia, dove nelle feste e nei matrimoni è presente come segno benaugurante e di felicità. Anche in Ucraina il fiore del Tagete viene coltivato per le sue proprietà fitoterapiche ed è addirittura considerato un sim - bolo nazionale.

Descrizione e coltivazione Di questa pianta erbacea esistono circa 50 varietà, ibridi compresi, ma quelle più conosciute sono il tagete erecta e il patulache si diversificano solamente per l’altezza; l’erecta può superare 1 metro di altezza, mentre ilpatula non supera i 40 cm. Il terreno di coltura in giardino, nell’orto o in vaso, non abbisogna di grandi concimazioni, basta che sia ben drenato e non abbia ristagni d’acqua che farebbero marcire le radici. Esposizione solatia o mezzombra; an -

naffiature costanti se molto esposto al sole. Il Tagete va seminato generalmente nel mese di marzo, anche nel semenzaio, per essere poi trapiantato direttamente nel giardino, nell’orto o in vaso. Nel trapianto occorre posizionare le piantine a circa 5-6 cm. l’una dall’altra, come pure vanno diradate quelle piantate direttamente sul terreno e nel vaso. È una pianticella che aiuta le altre piante vicino a cui è ubicata a difendersi dai parassiti, in particolare dai vermi nematodi e quindi particolarmente adatta per un “orto biologico”. Le radici, infatti, rilasciano una sostanza tossica per questi parassiti che in pratica li rende sterili, portandoli velocemente a sparire. Non solo: attira le api, le vespe e gli altri insetti impollinatori. Il tronco è robusto, di colore ver - dastro e fittamente ramificato. Le fo - glie, con il bordo esterno dentellato, sono di un colore verde più o meno lucente e al tatto emettono un odore aspro e pungente. Nel mio terreno la fioritura inizia a fine giugno e primi di luglio e prosegue fin ad autunno inoltrato. I fiori, di un colore gialloarancio di varie sfumature e stria - ture, singoli o doppi, crescono su peduncoli fino a circa 15 cm di lunghezza e somigliano molto a dei garofani, da qui anche il nome di garofani d’India. I fiori recisi del Tagete durano a lungo se immersi nell’acqua; ecco perché li troviamo anche nei vasi dei cimiteri e… ripensandoci, forse mia mamma i garofani turchi, come li chiamava, li seminava per questo motivo!

Proprietà ed utilizzo Da che mondo è mondo, la natura ci fornisce prodotti essenziali per il sostentamento e la cura di tutti gli esseri viventi. A partire dalla pre isto -

ria ad oggi, le conoscenze sulle proprietà terapeutiche di piante e fiori si sono evolute ed ampliate e così, in fitoterapia, omeopatia e farm aco - logia ne vengono sfruttati i principi attivi. Anche il fiore del Tagete ha subito questo processo ed è stato classificato tra i fiori eduli e officinali avendo diverse proprietà terapeutiche. Oltre alle classiche tisane ed infusi consigliate come digestivi, rilassanti, epatiche e contro le flatulenze, ecc. dal fiore di Tagete si ricava, tramite distillazione in corrente di vapore, un olio essenzialedi colore variabile tra il giallo scuro e l’ambrato di consistenza fluida, il cui aroma si presenta fruttato-resinoso, fruttatoalcolico ed erbaceo-fiorito ed è ricco di incredibili capacità e benefici per l’organismo. Infine è dimostrato che sia le foglie che i fiori sono un buon repellente per gli insetti, per cui viene consigliato di

tenere un vasetto con il Tagete fuori dalle abitazioni, sul balcone o davanzale delle finestre, per tenere lontane mosche e zanzare.

Uso commestibile Il Tagete è squisito nelle insalate, sulle tartine, nei sorbetti o nelle crostate, o utilizzata come semplice effet to cromatico-scenografico per decorare alcune portate. Ho convinto mia moglie ad utilizzarne i petali assieme ai fiori di zucca in alcune frittatine e ad amalgamarli all’interno di un risotto con le verdure: risultato ottimo e squisito! Secondo uno studio dell’Università di Pisa i fiori eduli hanno un alto potere antiossidante grazie agli antociani presenti; sembra che sia addirittura superiore a quello degli ortaggi da taglio. Va evidenziato, infine, che i fiori del Tagete vengono utilizzati anche nell’industria alimentare, essendo una delle principali fonti del carotenoide

Tagete ad inizio fioritura

In campo ornitologico Nel mio piccolo allevamento di canarini di colore ha trovato applicazione anche l’olio essenziale di Tagete,le cui proprietà più importanti possiamo così riassumere: - antimicotiche, antifungine: viene consigliato nel trattamento delle micosi della pelle e dei funghi, micosi, calli e duroni dei piedi; - antibiotiche:usato su piccoli tagli e ferite contrasta la proliferazione di batteri; - disinfettanti: usato per disinfettare l’aria degli ambienti, per pareti, vestiti e accessori vari, evita il diffondersi di affezioni e malattie trasmissibili tramite i virus presenti nell’aria. Inoltre, viene anche consigliato come disinfettante per il cavo orale e da espettorante per i polmoni; - calmanti e sedative: adoperato co -

me antidepressivo, aiuta a calmare e rilassare i nervi, bloccando tensioni, ansia e tristezza; - insettifughe: utile per allontanare le zanzare e qualche goccia nello sham poo è di aiuto contro i pi doc - chi. E, perché no, anche nel bagnet - to dei nostri volatili! Usato durante la stagione invernale aiuta a combattere le malattie da raffreddamento, quali congestione nasale, raffreddore, tosse, mal di gola, febbre ed influenza. N.B.: È sempre bene seguire il consiglio medico o di uno specialista nell’uso degli oli essenziali, onde evitare effetti collaterali.

Conclusioni I rimedi naturali possono esserci di aiuto in molte occasioni; con questo non voglio assolutamente dire che debbano sostituire la medicina tradizionale, ma possono interagire in moltissimi casi. Ogni fiore, così come ogni pianta erbacea, ha delle caratteristiche diverse e va utilizzato per contrastare le varie problematiche a cui pare preposto. I fiori sono utilizzati in diverse formulazioni affinché agiscano nel miglior modo possibile e più velocemente. È scientificamente dimostrato che oli essenziali, tintura madre, infusi, tisane, creme, unguenti ecc. sia no di aiuto e sostegno nelle difficoltà che il nostro organismo può incontrare durante il percorso della nostra esistenza. A mio modesto pa - rere, la stessa cosa possiamo riflet - terla sulle problematiche che possiamo incontrare nell’allevamen to dei nostri volatili. Con l’utilizzo di prodotti naturali, tra i quali anche l’olio essenziale di Ta - gete,a partire dalla fase di riposo, pre-cova, riproduzione, svezza men - to, fino alla muta si riesce a mantenere l’ambiente privo di virus ed insetti vari e a prevenire l’insorgenza di varie patologie. Prendendo lo spunto dal fatto che nel linguaggio dei fiori e delle piante il Tagete, in alcuni paesi, simboleggi la beatitudine,mi vien da dire: “Il fior di tagete fa beato chi in casa l’ha accettato”. Che ne dite?

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