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Recensioni

Novità editoriali

“Il teatro dei sogni”

di Andrea De Carlo - Edizioni La Nave di Teseo, Milano 2020, collana Oceani - 426 pagine

di GENNARO IANNUCCILLI

Ci risiamo. La copertina di un altro libro ruba la mia attenzione: si tratta del nuovo romanzo di Andrea De Carlo, intitolato “Il teatro dei sogni” (La Nave di Teseo, Milano 2020). Di questo importante scrittore, che ha collaborato tra gli altri anche con Italo Calvino, Federico Fellini e Michelangelo Antonioni, rimasi colpito tanti anni orsono da un romanzo intitolato “Uccelli da gabbia e da voliera” (facile capire il perché…). Il libro mi piacque molto e, ancora oggi, ricordo bene alcuni passaggi come se lo avessi letto poco tempo fa, o come se ne avessi visto le scene in un film, in realtà mai realizzato. Succede quando ciò che stiamo leggendo ci rapisce, consentendo alla nostra immaginazione di entrare nella “storia” narrata attraverso le pagine che scorrono sotto i nostri occhi. Torniamo a questo nuovo romanzo. La copertina, dunque, rappresenta una variopinta oca volante, frutto della fantasia dello stesso De Carlo, autore del dipinto intitolato “Low Flying Duck nr 5” (acrilico su tela, 2020). Questa immagine ci fa ben disporre alla lettura del libro che consta di 426 pagine ma che si fa leggere agevolmente, condito come è dalle storie dei protagonisti, i quali ci riportano a situazioni che stiamo attualmente vivendo in ambito sociale, politico e non solo. La figura del marchese Guiscardo Guidarini, un archeologo sui generis e particolarmente schivo, viene resa oggetto di inattesa popolarità da un’inviata (Veronica Del Muciaro) di un pro gramma televisivo molto seguito (forse proprio perché un po’ trash), la quale viene salvata dal protagonista da un accidentale soffocamento, causato da una brioche in un bar proprio il giorno di Capodanno. Da questo episodio prendono il via tante narrazioni di personaggi che corrispondono, più o meno direttamente, a quelli in auge nell'attuale scenario politico. L’assessore alla cultura Annalisa Sarmani, esponente di un partito che fa tanto pensare ai sovranisti oggi in voga, così come il sindaco di una città di fantasia (Cosmarate di Sopra e di Sotto), tale Massimo Bozzolato, ideologicamente vicino a un’altra formazione politica dalla storia recente, nonché altre autorità ed esponenti della “casta” del potere, ci conducono tra i meandri di una elaborata parodia che induce più volte il lettore a sorridere – sebbene si tratti spesso di risate agrodolci. Il tutto sempre corredato da riflessioni, illusioni e disillusioni, speranze vane e aspettative non corrisposte che fanno da sfondo all’ipotetico mondo dei “sogni”, a cui fa riferimento il titolo del libro, in una sorta di teatro che rappresenta – con la sua assurdità – la realtà di oggi. Lo scrittore Andrea De Carlo ha definito proprio così, in una recente intervista, il significato del titolo “Il teatro dei sogni”: «un teatro ellenico simbolo di antica armonia, un messaggio di equilibrio. Per me è il modello della bellezza perduta.» Quella bellezza, quell’armonia e quell’equilibrio che – aggiungo io – non dovrebbe mai mancare nella nostra vita, nel nostro lavoro e, perché no, anche nelle attività dedicate alla nostra coinvolgente passione ornitologica. Buona lettura

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