di /by Giovanni Marzini
Città da vivere TRIESTE LIFESTYLE
IES
N°6 — June 2019
Monica Guerritore e Roberto Zaccaria raccontano Trieste, luoghi e persone sul filo dei ricordi — Monica Guerritore and Roberto Zaccaria narrate Trieste, places and people along the thread of memories
56
M
onica Guerritore e Roberto Zaccaria, una vita in comune iniziata quasi venti anni fa, raccontano la “loro” Trieste, ricordando luoghi, persone ed emozioni, anche di tanti anni addietro. Iniziamo da Roberto, che un po’ triestino in fondo lo è… RZ “Mia madre, Olga Clarici (nome italianizzato secondo le discutibili abitudini del tempo) era triestina, anche se originaria di Cattaro, una delle località più belle della Dalmazia, dove il padre Elia era capitano di lungo corso. La città era una delle sue mete abituali: la famiglia alla quale apparteneva risiedeva in via dell’Università 15, in un condominio della borghesia di allora, che era stato acquistato nel 1904, da terra a tetto per ospitare tutti gli otto figli. Ero talmente legato a quella casa che appena ne ho avuto la possibilità ho fatto ristrutturare quegli appartamenti ormai cadenti e ho affisso una piccola targa in ricordo di quella famiglia. E ogni Natale, finchè ho potuto, venivo a Trieste per le festività fin da piccolissimo, con quella numerosa famiglia patriarcale. I parenti arrivavano da tutto il mondo dopo aver abbandonato la Jugoslavia sotto il regime di Tito ed essersi rifugiati in Svizzera, Francia, Argentina… Il
mio primo ricordo di Trieste, da bambino, è sempre stato quell’arrivo di notte in treno, con la visione del castello di Miramare e di tutto il golfo scintillante di luci…” C om’erano quelle vacanze triestine? RZ “Il giorno di Natale eravamo sempre ospiti nella splendida villa della famiglia Tripcovich. Erano nostri parenti e risiedevano sulle pendici del rione di Gretta. Catechizzato a tenere un comportamento adeguato, con gli occhi da bambino vedevo il barone Goffredo de Banfield (detto Geoffry, soprannominato l’Aquila di Trieste per le sue prodezze aeree) e la baronessa Maria alla stregua di due sovrani! Uno dei figli Raffaello, l’avrei poi più volte incontrato durante la mia lunga permanenza in RAI, nella sua veste di direttore artistico del Teatro Verdi di Trieste, assieme alla giovane e altera Pinky, diventata nel tempo mia grande amica e ineguagliabile ospite nelle puntate estive nella tenuta del Renaione in Toscana.” Dal cassetto dei ricordi di quel Roberto bambino cosa tiriamo fuori ancora ? RZ “Il ricordo nitido di Matteo Giugia, che in seconde nozze aveva
EMOZIONI