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150 anni del Museo Revoltella

CORRISPONDENZE D’ARTE

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Lorenzo Michelli

INFO

Tra i protagonisti della ciclopica e avveniristica impresa di Suez, il barone Revoltella unì per sempre il suo nome a Trieste dotandola di una galleria d’arte moderna. — One of the protagonists of the colossal and futuristic Suez enterprise, Baron Revoltella forever linked his name to Trieste by endowing it with a modern art gallery.

150 anni del Museo Revoltella

Il grande dipinto di Alberto Rieger “Il Canale di Suez” (1864) si trova ancora oggi in una stanza un po’ defilata, lo studio di Pasquale Revoltella. Un dipinto che il barone voleva sempre vicino, nel luogo delle idee, delle riflessioni. Una stanza di un grande palazzo triestino ricco di pitture, sculture, arredi e testimonianza della fortuna di un uomo dalle ampie vedute. Tra i protagonisti della ciclopica e avveniristica impresa di Suez, Revoltella unì per sempre il suo nome a Trieste dotandola di un museo, il Museo Revoltella, una galleria d’arte moderna, che compie quest’anno 150 anni. Anni in cui ha continuato ad accrescersi, ad evolversi, a trasformarsi.

La visione, la dimensione utopica, la concretezza definiscono il carattere di questo mecenate assieme alla modernità delle sue azioni. Figura complessa, oltre che commerciante fu collezionista, redattore (assieme a Formiggini, Kandler, Scrinzi) di una piacevole guida turistica e abile comunicatore. Il palazzo e i magnifici interni furono strumenti di suggestione per l’intera cittadinanza di allora e ancora oggi, quando lo si visita, non si può che rimaner soggiogati dalla ricchezza delle collezioni, dallo splendido connubio tra storia e contemporaneità, da una casa museo in cui si viaggia ad occhi aperti in una dimensione esotica ricca di fascino e, naturalmente, di mistero.

“Il Canale di Suez”, Alberto Rieger (1864) Civico Museo Revoltella

ENGLISH TEXT

Alberto Rieger’s large painting ‘The Suez Canal’ (1864) can still be found in a slightly hidden room, the study, of Pasquale Revoltella. A painting that the Baron always wanted close by, in the place of ideas, of reflections. A room in a large Trieste palace rich in paintings, sculptures, furnishings and evidence of the fortune of a broad-minded man. One of the protagonists of the colossal and futuristic Suez enterprise, Revoltella forever linked his name to Trieste by endowing it with a museum, the Revoltella Museum, a modern art gallery, which celebrates its 150th anniversary this year. Years in which it has continued to grow, to evolve, to transform.

The vision, the utopian dimension, the concreteness define the character of this patron along with the modernity of his actions. A complex figure, in addition to being a merchant he was a collector, the editor (together with Formiggini, Kandler, Scrinzi) of a pleasant tourist guide and a skilful communicator. The palace and its magnificent interiors fascinated the entire population of the time, and even today, when you visit it, you cannot help but be awestruck by the richness of the collections, the splendid combination of history and contemporaneity, a house-museum in which you travel with open eyes in an exotic dimension full of charm and, of course, mystery.

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