Dolo Sport n.07 del 25 aprile 2010

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Grazie Raimondo

Raramente un uomo famoso ma non impegnato nel sociale ha lasciato un ricordo tanto intenso e convinto. Con chiunque ne abbiamo parlato abbiamo ricevuto la stessa risposta: ‘Siamo davvero tristi per la sua morte’. Forse questo è ciò che più rende la grandezza di Raimondo Vianello, aver saputo essere amato da tutti, giovani e vecchi, di destra o di sinistra, milanisti, juventini, interisti o romanisti. Vianello era un personaggio universale, capace di far ridere, di allietare le nostre giornate con garbo,

signorilità e senza necessità di essere volgare. Eppure amava bonariamente prendere in giro il prossimo, in primis la moglie Sandra Mondaini che è apparsa distrutta dal dolore al suo funerale. Di origini veneziane ma nato a Roma, Vianello veniva da una famiglia in cui non mancava lo stile (papà ammiraglio della Marina e madre insegnante) conosceva le buone maniere ed era colto. La simpatia era il suo marchio di fabbrica e tutte le gag che ha confezionato erano basate sulla sapiente e contenuta comicità che mai doveva oltrepassare il limite della decenza. Una sorta di ‘humour’ inglese trapiantato in Italia. era un grandissimo appassionato di sport. Si ricorda che nel 1972 dovette operarsi per un tumore e chiese ai medici di programmare l’intervento per poter poi seguire le Olimpiadi di Monaco, quasi incurante della gravità della sua situazione fisica. Fondò una squadra di calcio di terza categoria (Sa.Mo) dalle iniziali della moglie con cui è rimasto sposato per 48 anni. Giocava mezzala nonostante non fosse più giovanissimo e rifiutò di condurre la Domenica Sportiva che si produceva a Milano perché impegnato la domenica pomeriggio nel Lazio a giocare con la sua squadra che, guarda caso, si è sciolta proprio la scorsa estate. Ha diretto per nove anni la trasmissione Pressing, l’ha fatto con garbo, spiritosamente, cercando sempre di sdrammatizzare un mondo del calcio che spesso si prende troppo sul serio. Si dichiarava tifoso del Venezia e dell’Ancona anche se a Milano giurano di aver visto sventolare, fuori della sua abitazione, la bandiera del Milan quando i rossoneri vincevano. Nell’arco di pochi mesi sono scomparsi personaggio che hanno fatto la storia del nostro paese, pensiamo a Candido Cannavò, Mike Bongiorno, Maurizio Mosca ed ora Raimondo Vianello. Ci sentiamo più poveri. Lino Perini

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N. 7 - DOMENICA, 25 APRILE 2010

MINTO: NON DISTRAIAMOCI! Calcio d’Eccellenza

Cinque panchine in questa seconda avventura dolese per Francesco Minto e lo score è davvero impressionante: tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Una media da... promozione. C’è da pensare che se fosse arrivato prima ora la classifica dei biancogranata sarebbe davvero diversa. Ciò nonostante si sono notevolmente rialzate le possibilità di salvezza che solo un mese fa sembravano ridotte al lumicino. “Sto cercando di fare del mio meglio. - Osserva modestamente Minto. - Ho trovato un ambiente con poca autostima, ho cambiato modulo, sono passato al 3-5-2, soprattutto ho inserito i giocatori con maggior qualità ed onestamente sto ottenendo più di quanto pensassi.” Minto cerca di smorzare l’entusiasmo perché sa bene che spesso la ‘fame’ e la ‘disperazione’ sono molle che contano molto ma non può far a meno di evidenziare i meriti di questa squadra. “Abbiamo vinto a Feltre contro una squadra che, come si è visto dopo, è in forma splendida e prima della sconfitta con noi ambiva ancora a posizioni di vertice. Anche contro il Giorgione abbiamo fatto un grosso risultato perché si tratta di una squadra di notevoli qualità, siamo stati agevolati dalla loro espulsione a metà primo tempo. A Mirano abbiamo giocato davvero bene. Loro puntavano a vin-

Mister Minto con il D.S. Tonicello

cere per essere salvi mentre con la nostra vittoria li abbiamo tirati dentro. Insomma tre vittorie importanti.” Nel mezzo, due risultati amari, quello di San Donà ancora brucia perché subito contro una squadra che nelle ultime dieci giornate ha vinto solo contro il Dolo. (Perini - a pagina sette)

CONSIDERAZIONI SUL CONVEGNO DI ALIMENTAZIONE DEL 16 APRILE Venerdì 16 aprile si è svolto, presso il distretto scolastico di Dolo, il convegno sull’alimentazione che vi avevo presentato sullo scorso numero di Dolo Sport. Splendida la cornice di pubblico; sala piena con gente in piedi. Si è valutata la presenza di circa 300 persone. Ha aperto la serata il dirigente scolastico del Liceo, professor Luigi Carretta, presentando le

autorità presenti. L’Assessore allo Sport della Provincia, Raffaele Speranzon, ha elogiato il lavoro che si sta svolgendo all’interno del Liceo, sottolineando il fatto che con il progetto motorio si è riusciti a creare collaborazioni fra istituzioni, privati e società sportive; cosa non facile di questi tempi. Il Sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, impegnata nella sua

CALCIO GAMBARARE SCONVOLTO PER LA MORTE DI UN GIOVANISSIMO

prima uscita ufficiale nel mondo della scuola, ha destato una grande impressione quando ha sottolineato il connubio fra sport e cultura e sottolineato che nella sua amministrazione cercherà di fare molto per i giovani e per la scuola. Si è dichiarata felice, oltretutto, di avere a Dolo un progetto così importante a livello formativo. (Borgo - a pagina quattro)

Mira. Il tragico incidente che è costato la vita al quattordicenne Mehdi El Sahel oltre a sconvolgere la famiglia del ragazzo ha turbato anche la società calcistica Gambarare dove il ragazzo giocava nelle fila dei Giovanissimi. Incredulo e quasi senza parole il presidente Savino Scantamburlo che ha sempre prestato attenzione e grande rilevanza al Settore Giovanile che conta circa 140 ragazzi. “Avevo saputo dell’incidente vicino a Porto Menai e temevo perché sapevo che Mehdi abitava dove è successo il fatto. Quando il responsabile Antonio Naletto mi ha chiamato per informarmi è stata una mazzata. Dire che sono affranto è poco. Conosco i ragazzi e con tutti ho un bel rapporto. Mehdi era venuto da noi da Pulcino, era rimasto due anni poi se n’era andato ed è ritornato quest’anno. Penso al papà che è sempre stato molto presente e coinvolto. Sono sconvolto così come l’allenatore Renzo Marigo e tutti i compagni di squadra. In questa settimana sospendiamo gli allenamenti di tutte le squadre in segno di lutto. E’ un momento davvero triste.” Lino Perini

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LA SOLIDARIETA’ OLTRE LA SOLIDARIETA’

Quanto vale un libro? Ci sono libri di tutti i tipi da quelli storici, ai didattici, narrativi, di fiabe e chi più ne ha più ne metta ma il loro valore può esser più o meno importante per l’interesse che suscitano, per la storia che tramandano o per ciò che raccontano. Ci sono libri che raccontano storie di fantasia e altri invece che raccontano storie vere che non lasciano nulla all’immaginazione e che manifestano i sentimenti più profondi di chi li scrive . IL MIO PODERE è la storia vera di Daniele Furlan un imprenditore trevigiano che da otto anni è tetraplegico e che ha trovato la forza di raccontarsi in un libro che parla della sua vita divisa in due tronconi. La prima vita è la storia di un giovane di famiglia operaia, che grazie alle sue capacità e alla sua ostinazione riesce a diventare un piccolo imprenditore, che vive la sua vita a stretto contatto con gli amici e che tenta di districarsi in situazioni familiari e sentimentali non sempre edificanti. L’evento traumatico è un incidente stradale nel quale Daniele subisce lesioni permanenti che lo rendono tetraplegico e lo sconvolgono, oltre che fisicamente, anche psicologicamente. La seconda vita è la storia del ritorno a una quotidianità almeno accettabile, che comporta lunghi periodi di degenza ospedaliera, nel quale il dolore è una costante e la perdita della ragione è sempre dietro l’angolo. Una nuova vita nella quale la scala delle priorità viene del tutto ribaltata e il rapporto con gli altri si svolge in un contesto completamente diverso. La storia di Daniele Furlan non finisce con il suo libro perché il seguito racconta come nella disgrazia la solidarietà sia tanto forte quanto forti sono stati gli eventi che segnano un percorso di vita duro e difficile ma che ti accostano ad altre persone come te che provano le stesse quotidiane sofferenze. Non è casuale la sua amicizia con Giancarlo Volpato vittima di un grave incidente sportivo e che come Daniele è tetraplegico nonché presidente dell’associazione lesioni spinali “LA COLONNA”. Un’amicizia nata sul sito dell’associazione (www.lesionispinali.org) dove si possono trovare informazioni utili per chi ne dovesse aver bisogno ma che aiuta anche in modo concreto nel segno della solidarietà senza confini. Il libro, il cui ricavato è devoluto da Daniele all’associazione della Colonna, sarà presentato il 15 maggio alle ore 16.30 presso il Ristorante Osteria Nova a Mirano. Giancarlo Simionato

Cultura

La cucina Ebraica a Venezia

Venezia fu sempre tollerante nei confronti degli ebrei rispetto ad altre nazioni. Questi si erano adattati agli usi locali e alle risorse gastronomiche della città, ottemperando comunque alle prescrizioni della loro religione e importando cibi e piatti che la Serenissima non conosceva; avevano degli obblighi particolari nella loro preparazione, come la macellazione, dove gli animali dovevano essere sgozzati per un completo dissanguamento; nel loro menù era proibito il maiale, i pesci senza scaglie e i crostacei, i latticini potevano essere mangiati assieme a verdure ma non con carne o accompagnati da brodi di carne, perché nelle Sacre Scritture ci stava scritto: “Non mangerai l’agnello nel latte della madre”. A tutto questo sopperivano con la fantasia, usando in abbondanza verdura e legumi, con piatti più ricchi e vari rispetto a quelli locali, tanto che la stessa cucina veneziana ne subì l’influenza, impadronendosi di ricette rigorosamente ebraiche, come l’abbinamento al riso di ogni possibile verdura, certe cotture alla “giudia”, persino i celebri “bigoli in salsa”, per non parlare dell’uso di oche e anatre o del tacchino. Le minestre venivano preparate tali e quali come nelle cucine della città, con il soffritto iniziale e poi l’aggiunta di brodo poco per volta, ma per via del riposo del sabato il riso molto spesso veniva preparato al forno, realizzando quindi una specie di “pilaf”, il fondo poteva accogliere tutti i tipi di verdure possibili e immaginabili oppure ventrigli di pollo e altro. Celebre il salame d’oca che altro non era che il collo stesso dell’animale ripieno della sua carne e del suo grasso, cotto in acqua e aromi e dal quale si otteneva un ottimo brodo.

Sopa de pesse spinà a l’ebraica Togliere le teste a un kg. di pesce a polpa soda, preparate un fumetto con sedano, carota, cipolla, aglio, sale, tenetelo in ebollizione per 10 minuti, aggiungere i pesci senza testa e far sobbollire per dodici minuti; toglierli e spinarli mettendo da parte la polpa e rimettendo nel brodo le lische e le teste. In una pentola preparate un soffritto di aglio prezzemolo e olio, rosolare e spegnere con un bicchiere di vino bianco, aggiungere i pezzi di pesce, nel frattempo il brodo avrà continuato a bollire per almeno mezz’ora, filtratelo e versatelo nella pentola con i filetti di pesce, aggiungete un bel pesto di prezzemolo e basilico, fate bollire per alcuni minuti e servite bollente con crostini di pane fritti nell’olio. Se non vi piace il colore aggiungete un po’ di passata di pomodoro.

Cefali in salsa Preparate una salsa all’acciuga come per i bigoli, mondate e infarinate i cefali e friggeteli in olio. Irrorateli con la salsa di acciughe e con uguale quantitativo di aceto e passateli al forno con coperchio per dieci minuti, servire caldo. Questa preparazione serve per far rinvenire qualsiasi tipo di pesce fritto avanzato e freddo o avanzi di pesce arrosto. Francesco Danieletto

Ragazzi di successo

Continua il successo di vendite del libro “I Ragazzi dell’Isola Bassa” di Alberto Coletto. Fra i protagonisti di questo successo un posto d’onore spetta ai commercianti locali che hanno aderito al nostro progetto editoriale con grande dedizione ed amicizia. Fra questi ci piace citare i detentori del record di vendita Roberto e Fabiana Stradiotto (in foto) commercianti ai quali spetta l’onorificenza di “Ragazzi dell’Isola Bassa” ad honorem.

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Al fianco del sindaco, subito in prima linea, il nuovo Assessore allo Sport Cecilia Canova. Un grosso in bocca al lupo per la sua attività politica all’interno del comune. La dottoressa Donatella Noventa, primario di medicina sportiva, fra i primi a credere nella bontà del percorso motorio-sportivo, ha ribadito che l’usl 13 continua a collaborare fattivamente mettendo disposizione due medici fin dal primo anno (ed ora siamo al sesto anno!), credendo molto in ciò che si sta facendo. Il professor Renzo De Antonia, presidente provinciale del Coni, conferma l’ottima collaborazione con il nostro Liceo sottolineando l’importanza del corso sportivo. Presenti anche gli assessori di Camponogara e di Fiesso d’Artico. Un grazie in particolar modo all’assessore di Camponogara che insediatosi da poco si è dimostrato già ottimo collaboratore e fervido sostenitore del progetto in atto. Il progetto motorio, infatti, non è solo patrimonio di Dolo ma di tutta la Riviera del Brenta. Speriamo che sempre più enti ed istituzioni capiscano l’importanza e collaborino fattivamente. Sinergia di intenti è il motto che contraddistingue tale percorso formativo; lavoro di gruppo per il raggiungimento dei migliori risultati. Il dirigente scolastico Carretta, a questo punto, lascia la parola al moderatore Roberto Brighenti, vero mattatore in circostanze come queste. Con la sua dialettica, la sua professionalità e le sue conoscenze ha la capacità di tenere sempre vivo il dibattito. Grazie di cuore anche a Roberto, che attenderemo puntuale a Dolo ad ottobre per vivacizzare la prossima “Family Run”. Immediatamente presenta i medici (Levorato e Conte) e gli atleti (Galtarossa, Volpato, Pescatori, Cercato e Meucci). Bravo Marco Meucci a ricoprire il doppio ruolo: studente della classe quinta F e vice campione del mondo di canoa fluviale. Le due relazioni ci hanno mandato alcuni messaggi molto importanti. Cercherò di raccogliere gli spunti più importanti. Attenzione alla carne rossa; il rischio di tumore aumenta con l’aumentare del suo consumo. Riduciamo gli apporti di grassi animali ed aumentiamo l’uso di verdure e frutta. Beviamo molto, soprattutto acqua (la nostra acqua di rubinetto è considerata oligominerale). Dieta

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Al via la quarta edizio del Torneo Pagiaro

(s.t.) Periodo di tornei in tutti i settori giovanili della Riviera. La società Basket Riviera non è seconda a nessuno e, infatti, dal 30 aprile al 2 maggio prossimi organizza la Quarta edizione del Torneo Pagiaro di minibasket categoria aquilotti per atleti nati nel biennio 1999 2000. Ad accogliere le partite saranno palazzetto dello sport di Prozzolo, il Palarcobaleno di Fossò e la palestra delle scuole medie di Fossò. L’ingresso sarà libero. Finali e premiazioni domenica 2 maggio nel pomeriggio presso il Palarcobaleno di Fossò. Nell’imminenza delle gare chiediamo al presidente Primo Calore di parlarcene. “Nell’organizzare per la quarta volta il Torneo Pagiaro noi del Basket Riviera intendiamo regalare un evento sportivo di prestigio alle cittadine di Fossò e Camponogara, sedi dello svolgimento della manifestazione, che si estende naturalmente in tutta la Riviera del Brenta.” Un torneo di tale portata impegnerà la vostra società a tutti i livelli: quale in contributo della comunità locale? “Da apprezzare l’aiuto della la ditta Pagiaro, nostro affezionato sponsor – ci spiega il presidente - nelle persone di Bruno e Luigina e del figlio Terry da sempre nostro atleta, arbitro federale e ora anche nel gruppo dei nostri istruttori mini basket, senza il loro appoggio non sarebbe stato possibile che i nostri mini-atleti si misurassero con queste realtà locali e nazionali tra le più blasonate.” Una prova di maturità per l’intero movimento rivierasco. Quali sono i tecnici impegnati nel vostro Settore Giovanile? “E’ un piacere ricordare il gruppo dei nostri istruttori, formato da Cristiano Calore, Monica Barbieri, Daniele Loriga, Michele Capellato,

Eric Calore, Terry Pagia Alessandro Corrò e Nicola zi da anni si attivano per i a diventare grandi camp soprattutto nella vita.” Un tiplica di anno in anno. “Il clude il presidente Calore dato appuntamento intend entusiasmo ai partecipan regaleranno sorrisi e spe cosa di cui abbiamo biso momento di crisi.” Le squadre partecipanti Pagiaro sono: Basket Rivie ni, Benetton Treviso, Bee Reyer Venezia, Palla Pallacanestro Spinea, Bask Insieme Graticolato con Pallacanestro Mirano, Conegliano, Pallacanestro Basket Arcella e Frogs Nov

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CONSIDERAZIONI SUL VEGNO DI ALIMENTAZIONE DEL 16 APRILE

uso di più alimenti possibile.Attenzione agli eccessi di (la quantità non utilizzata tende a trasformarsi in grasso) icit (rischio ipoglicemia). Forte il messaggio, più volte, di una colazione corposa (20% dell’apporto alimentare ro). Purtroppo i nostri giovani fanno una colazione insufbevono poco. Frequenti gli episodi di svenimenti da ipoo disidratazione durante le giornate di scuola, soprattutsti mesi. Altro forte intervento contro l’abuso di alcolici; sono considerati alimenti e danno un apporto calorico cino a quello dei lipidi. Attenzione, inoltre, ai danni epacolatori. egratori il dottor Conte non è stato tenero. Gli integratori ono sostituire i pasti ma devono integrare, solo quando o e sotto controllo medico, la carenza di alcune sostanze l movimento. Idem per i prodotti dimagranti, a volte pericolosi deficit. Alla gogna la vendita di integratori trarnet. Su questi prodotti non vi è facile controllo; al loro i possono trovare sostanze non specificate, a volte anche con ovvio rischio di assuefazione). due relazioni Brighenti accende un simpatico dibattito tleti. Simpaticissimi tutti. Galtarossa racconta che nel ento di massima forma consumava fino a 5000 calorie al imone Cercato ci conferma quanto sia duro il nuoto, con o addirittura 3 allenamenti a giorno in vista delle olimilarante Pescatori che ci ha raccontato le sue avventure ntare al meglio la sua gara (25 km. a nuoto in mare!). ecisa Giovanna Volpato, che racconta come si alimenta oneta fuori gara ed in gara; il tutto sotto gli occhi del suo mo allenatore Mario Del Giudice. Marco Meucci, in fine, alta la qualità degli alunni del corso F, tenendo bene la

scena di primo attore e rispondendo coerentemente alle sollecitazione del moderatore. Al termine, dopo 2 ore, il convegno si chiude, di fronte ad una platea di attente persone. Un ringraziamento particolare al Dottor Bigon; grande amico oltre che medico. E’ soprattutto grazie al suo lavoro che questo convegno ha avuto successo. Inoltre grazie per ciò che sta facendo come docente all’interno del corso sportivo da 6 anni. Veramente grazie di tutto! Al dirigente scolastico Carretta va l’ultimo particolare ringraziamento. Arrivato da due anni ha subito fatto proprio il progetto, valutando sempre con molta attenzione ogni passo. La sua dedizione nei confronti della programmazione e della ricerca di ciò che può servire per migliorare è costante ed efficace. Personalmente credo che questo percorso formativo possa dare grandi opportunità ai ragazzi. Opportunità lavorative ma anche di crescita personale, passando attraverso l’esperienza motorio-sportiva, garantendo il miglioramento dell’autostima ed arrivando a maturare conoscenze/competenze medico-sportive e quella completezza psico-fisico-culturale che tanto andiamo a cercare di dare, come educatori, attraverso il nostro quotidiano lavoro con i giovani. Questo convegno, con un tema così importante, è stato sicuramente uno dei tasselli per il raggiungimento degli obiettivi sopra espressi. Stefano Borgo

Family Run & Write

one

(s.t.) Come i nostri lettori più attenti ricorderanno in occasione della Family Run 2009 noi di Dolo Sport avevamo indetto un concorso per trovare un testo od una foto che meglio descrivesse lo straordinario evento dolese organizzato da Stefano Borgo, Simone Cercato ed Ivano Sacchetto. Fra le numerose foto ricevute a dicembre avevamo pubblicato la foto fattaci pervenire da Marta Minchio. Oggi vi proponiamo una lettera di una mamma che ha descritto quanto la Family Run abbia lasciato un segno profondo in lei e nella sua bimba di appena 4 anni. Buona lettura.

aro, Giulia Ferrieri, a Rosso. Questi ragazistruire i piccoli atleti mpioni in campo ma n impegno che si moll basket Riviera – con- con questo consolinde dare energia ed nti che sicuramente eranze per il futuro, sogno tutti in questo

i al Quarto Torneo era con due formazioees Scavolini Pesaro, acanestro Eraclea, ket Cittadella, Basket on due formazioni, Vigor Hesperia, con due formazioni, oventa Padovana.

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Da oggi la Corona offre agli amanti del pesce e non solo specialità tipiche della Riviera ma anche delle pietanze multietniche che spaziano dalla famosa Builla Baisse francese alla Paella e Sangria spagnola, dal vero Sushi e Sashimi alla cucina asiatica e birmana. Vi aspettiamo per soddisfare il vostro palato.

Al momento dell’iscrizione pensavo alla “solita” corsa a scopo benefico… mi sono però ricreduta. Quel sabato mattina Dolo non sembrava più lo stesso posto. Malgrado il tempo non troppo clemente ho visto un enorme partecipazione di famiglie, di complete scolaresche, tutti con l’unico scopo di stare insieme, divertirsi, senza nessun tipo di competizione. Dire che è stata una bellissima iniziativa è sicuramente scontato… ma ciò che più mi rende felice è vedere nella cameretta di mia figlia, di soli 4 anni, la maglietta numero 4202 conservata con tanta cura come ricordo di una mattinata speciale. Un ringraziamento per l’ottima organizzazione… ma anche un grazie alle insegnanti della scuola materna di Campoverardo che ci hanno messo a conoscenza dell’evento, e dato la possibilità di partecipare come gruppo tutti assieme ai nostri bimbi. Monica Gambato

Calcio amatoriale AGLI AMICI DELL’ASILO DI DOLO IL TORNEO DI ARINO

Domenica 11 aprile si è svolto il torneo a 8 squadre organizzato dalla C.S.D. Arinese in collaborazione con Arca Enel di Venezia che ha visto trionfare la squadra “Amici Asilo di Dolo“ composta per l’occasione da, come si vede in foto, in piedi: Andrea Dioli, Beppino Galzignato, Matteo Novello, Massimiliano Ruffato, Alessandro Coletto, Nicola Rossi, Massimo Gambillara e Lucio De Munari; accosciati: Claudio Minella, Carlo Porta, Stefano Mazzetto, Stefano Rigotti, Andrea Poletto e Paolo Carraro. La vittoria nel torneo di Arino ha rappresentato una grande soddisfazione soprattutto perché l’amicizia, che regna nel gruppo, è stata fondamentale nel sopperire a quelle lacune atletiche che l’età media della squadra impone. Un ringraziamento particolare a Daniele Lorenzi per la parte organizzativa ed al direttore di Dolo Sport, Lino Perini, tutta la redazione di Dolo Sport che ci dà la possibilità di farci conoscere sempre di più e mandare segnali di sana sportività e amicizia. Carlo Porta

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Ambrosiana:

le nostre strutture e non solo

51 anni fa Sambruson inaugurava il proprio campo sportivo: parrocchiale ma non per questo meno propositivo nei confronti di tutta la cittadinanza, con una visione a largo spettro dello sport come strumento di crescita sociale ed umana, che ha lasciato il segno nel tempo grazie ai tanti volontari che si sono fattivamente impegnati nel corso dei decenni. Quell’inaugurazione è motivo d’orgoglio per molti dei protagonisti di allora e della successiva dedica a don Giovanni Guerra (nel 1969) e un’eredità preziosa per quanti anche oggi utilizzano l’impianto. Come il Segretario Alberto Lazzari ha più volte affermato, e lo riafferma con serenità e convinzione, “l’attuale campo sportivo è un patrimonio prezioso dell’intero paese di Sambruson, per la sua storia umana e sociale e, anche, sportiva, e per questo va salvaguardato, ma nel rispetto delle esigenze primarie del luogo in cui si trova che, è bene non dimenticarlo mai, è parrocchiale. Per i primi due decenni e oltre, fu più che idoneo a svolgere il suo servizio precipuo, che è sempre stato l’aggregazione della realtà giovanile secondo principi sani. Strada facendo, l’aumento dell’utenza dimostrò come l’impianto fungesse anche da soluzione, sempre ritenuta provvisoria, del gap pubblico, in rapporto allo sport, nei confronti di Sambruson. Quando il G.S. Ambrosiana veleggiava nell’alta classifica della Seconda categoria provinciale (con utenti, tifosi e simpatizzanti in continuo aumento) sul finire degli anni ‘80, la necessità impose l’urgenza che tale gap fosse rapidamente sanato: non lo fu, neanche quando, nel 1991, vinse il campionato e fu promossa in Prima Categoria, ma neppure successivamente. Tuttavia, allora come oggi, è da chiedersi: campo pubblico in quale luogo? Spostare una pianta da un terreno ad un altro, se non si usano le debite precauzioni può comportarne la morte e non sempre ciò che è opportuno è anche utile. Bisogna agire con parsimonia e attenzione, come in tutte le cose della vita”. Con lo sguardo sempre attento al passato e al presente, la Dirigenza dell’ASD Ambrosiana Sambruson, attuale utilizzatrice dell’impianto, guarda anche al futuro, con la speranza che la nuova Amministrazione del Comune

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Progetto del nuovo impianto con accesso da via Cimitero.

di Dolo, cui rivolge i complimenti che saluta nella persona del Sindaco Maria Maddalena Gottardo, avvii una discussione che consideri tutte le variabili di questa possibile operazione. “Nel presente”, dice il Presidente Martino Cassandro, “l’impianto sportivo di Sambruson, che necessita di un ritocco significativo, consta di un’utenza che si sta velocemente avvicinando ai numeri dei primi anni ’90 e paragonabile a quella delle altre realtà calcistiche del circondario. L’attuale dimensione dell’ASD Ambrosiana Sambruson si attesta sulle 8 squadre iscritte ai campionati FIGC, con ben 120 atleti tesserati, 75 persone iscritte a Libro Soci e altre 50 in vario modo impegnate nelle varie attività: dimensione in continua crescita e foriera di collaborazioni e iniziative non solo sportive ma anche sociali e culturali (si pensi gli ultimi due anni ricchi di manifestazioni anche d’alto livello, come ad esempio il 50° e il Sambruson Community & Sports Meeting)”. Un ritocco strutturale, però, non d’immagine, che adegui l’impianto alle mutate esigenze e necessità. Al riguardo, dopo l’ottenimento di un intervento regionale grazie alla L.R. 12/’93, è stato presentato e approvato, nel febbraio di quest’anno, un progetto comprendente una nuova struttura per gli spogliatoi, un campo di calcio a 5 e un parcheggio auto: il tutto da situarsi sull’area ad ovest del campo sportivo, sempre di proprietà della Parrocchia, che l’Ambrosiana ringrazia per la sensibilità, l’attenzione e la disponibilità ancora una volta dimostrate. Si è trattato di un lavoro di squadra ingente e, sebbene non ancora ultimato, il

ringraziamento a quanti hanno aiutato e consigliato l’Associazione, è doveroso. L’operazione, la Dirigenza ne è convinta, è determinante: “non solo perché contribuirà all’ammodernamento della struttura sportiva, rendendola idonea a servire meglio l’utenza calcistica della frazione, ma anche per lo spostamento dell’accesso all’impianto, per una migliore dislocazione dei parcheggi, per gli spogliatoi più moderni e sicuri”. Nel presentare con soddisfazione il progetto, Martino Cassandro e Alberto Lazzari, animati dallo spirito di dedizione e di gratuità per il bene nel loro paese, sottolineano che, “riguardo all’attuale situazione infrastrutturale sportiva, Sambruson si merita gli stessi standard qualitativi e di sicurezza di qualsiasi altra località comunale e limitrofa, nella quasi totalità dei casi più ben fornite e dotate. Una struttura più adeguata dell’attuale consentirebbe di fornire un servizio migliore anche alle attività collegate al gemellaggio con il Calcio Padova, sottoscritto recentemente e presentato, all’ultima assemblea dei soci di aprile, dal Responsabile del Settore Giovanile patavino Giorgio Molon. I fondi a disposizione, tuttavia, non basteranno e avremo bisogno di aiuti. Auspichiamo, pertanto, che il gap cui si accennava all’inizio sia d’incentivo per l’Amministrazione Comunale affinché consideri che Sambruson, pur non pretendendo per forza strutture nuove e milionarie (se la spesa non è sostenibile o se il rischio è di minare la nostra tradizione), chiede, almeno, di gestire con dignità quanto ha costruito, nel tempo, con l’impegno della propria gente, che ne va ancora orgogliosa, potendo contare sulla considerazione di quanto l’attività sportiva su Suolo Privato compensi la carenza del Pubblico Servizio. La speranza è che il lavoro iniziato con l’Amministrazione uscita, che ringraziamo nella persona dell’ex Sindaco Antonio Gaspari, prosegua positivamente anche con la nuova Amministrazione, cui l’ASD Ambrosiana Sambruson manifesta i migliori auguri di buon lavoro per i prossimi cinque anni”. ASD Alvisiana Sambruson

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FRANCESCO MINTO:

(da pagina uno) “E’ vero - ammette Minto. - Ma abbiamo giocato subito dopo la gara di Feltre, abbiamo potuto preparare poco quella gara mentre loro erano più convinti, ci avevano studiato ed avevano preparato meglio l’incontro. In ogni caso era una gara da pareggio e siamo stati puniti solo da un tiro da 35 metri. Invece mi brucia di più il pareggio di Marostica che abbiamo subito al 93°. Peccato perché con quei due punti in più ora saremmo messi ancor meglio e, per giunta, anche la Marosticense si troverebbe in difficoltà.” Guardando la graduatoria come potrebbe essere la griglia

NON DISTRAIAMOCI!

per i play-out? “Sinceramente penso che se il Romano avrà partita vinta a San Donà potrebbe essere la squadra che si salva direttamente. Noi dobbiamo fare la corsa su loro ma metto anche la Marosticense che avrà il turno di riposo e potrebbe venire risucchiata anche se ha un vantaggio considerevole, escludo invece la Vigontina che l’ultima giornata attende l’Union CSV. Per finire facciamo una domanda a bruciapelo.” Se il Dolo farà nove punti da qui alla fine, si salverà direttamente? “Se vi riuscisse credo di si ma attenzione a distrarci con queste tabelle. Già domenica dobbiamo affrontare una

IL PUNTO

A tre giornate dalla fine del torneo regna ancora incertezza sia in testa che in coda. L’Opitergina ha quattro lundi Lino ghezze di vantaggio sul Sottomarina e sette sul Liapiave, tutte e tre le formazioni domenica scorsa hanno pareggiato ed ognuna può rammaricarsi di non aver sfruttato l’occasione di staccarsi o di recuperare. Considerato che in questa 32^ giornata l’Opitergina riposerà, l’occasione delle inseguitrici è ghiotta per accorciare la classifica. Il Sottomarina ospiterà la Miranese in caduta libera e pericolosamente invischiata nella lotta salvezza, il Liapiave sarà di scena a Feltre contro la formazione più in forma del momento con tre vittorie consecutive. Dovessero vincere entrambe il finale si annuncerebbe ‘caliente’. Anche perché il Sottomarina dovrà poi

affrontare due squadre tranquille mentre l’Opitergina dovrà giocare prima a San Donà, od in campo neutro per la probabile squalifica del campo dei sandonatesi, quindi chiudere a Castelfranco contro un Giorgione salvo ma mai arrendevole, specialmente in casa. Il Liapiave sembra troppo attardato per sperare ancora nel primo posto ma teoricamente ancora in corsa per la piazza d’onore che vale lo spareggio. La speranza è che tale ipotesi svanisca prima della sfida del Walter Martire del 16 maggio così da consentire ai ragazzi di Minto, come accadde l’anno scorso, di trovare un avversario demotivato. La lotta al vertice si incrocia con quella di coda dove, a questo punto, sembrano essere rimaste a soffrire sei formazioni. Una (l’ultima) scenderà direttamente negli inferi della Promozione, quattro si daranno battaglia nei play-out ed una si godrà la permanenza in categoria con tre settimane di riposo e di relax. Nella tabella sottostante sono indicati gli avversari degli incontri delle sei formazioni impegnate in questo mini-torneo. Non è inserita la Vigontina che pure sopravanza di poco le formazioni indicate perché affrontando nell’ultimo turno l’Union CSV che dovrebbe essere, a quel punto, già retrocessa, non dovrebbe aver problemi a mettere in cascina i punti che le assicureranno un altro anno in Eccellenza. La situazione, poi, non tiene conto della gara di domenica scorsa giocata fra San Donà e Romano e sospesa per invasione di campo dei tifosi di

squadra che seppure tranquilla domenica scorsa ha fatto soffrire la Vigontina. Noi siamo senza Ronchin squalificato e Ballarin che ha una distorsione alla caviglia. Poi temo molto il Liapiave che se sarà in corsa per un piazzamento verrà a Dolo per vincere ed è una squadra molto attrezzata. Comunque pensiamo gara dopo gara e male che vada cerchiamo di arrivare ai play-out col vantaggio della gara di ritorno in casa.” Francesco Minto non lo dice ma ripensa alla scorsa stagione e... ma per ora “guai a distrarci.” Lino Perini

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casa. Molto probabilmente, perciò, la gara sarà vinta a tavolino dai vicentini che dovrebbero trovarsi in un piatto Perini d’argento tre punti d’oro. Con questi tre punti e con un calendario decisamente abbordabile pare proprio il Romano la favorita a godersi anzitempo le vacanze. Il Dolo RdB delle ultime settimane ha saputo recuperare in modo incredibili posizioni su posizioni e dispiace abbia gettato al vento la possibilità (che comunque esiste ancora e deve essere ricercata con il massimo delle forze) di centrare la salvezza diretta, prima con un cammino scadente sino al cambio di tecnico e poi con la sconfitta di San Donà, unico neo della gestione Minto. Se il Dolo RdB batterà il Ponzano, squadra in evidente fase involutiva, ma comunque da affrontare con la massima

concentrazione, dovrà tentare il colpaccio, già riuscito a Feltre, stavolta a Rossano contro un undici già tranquillo ma che anche in passato sembra non regalare alcunché soprattutto visto l’interesse a proteggere il Romano dalla retrocessione. Riuscisse nell’impresa anche in casa vicentina dovrà poi affrontare il Liapiave che indubbiamente le è superiore ma con la speranza di trovarlo fuori dai giochi e quindi più malleabile. L’ottimismo ci porta a sperare in tre vittorie. A quota 39 si tirerebbero le somme e non è detto che non si potrebbe anche festeggiare qualcosa di veramente impensabile. Stiamo correndo troppo, certo. Diciamo, comunque, che il primo obiettivo sembra in cassaforte (evitare l’ultimo posto), il secondo alla portata (chiudere più in alto possibile per giocare l’eventuale play-out col vantaggio nel doppio confronto) se arriva il terzo allora si potrà dire che i miracoli... si ripetono. Classifica marcatori. Con 16 reti Favaro (Treviso,3); con 15 reti: Gazzola (Giorgione,1) e Sabatini (Sottomarina,3); con 14 reti: Niero (Dolo RdB,6), Tormen (Feltreseprealpi) e de Bernard (Edo Mestre,3); con 13 reti Zane (Miranese,7); con 5 reti - Ballarin (Dolo RdB); con 2 reti Faggian e Pilutti (Dolo RdB) e con una rete: Fonti, Fontolan, Marchiori, Molin, Mozzato, Silvestro e Vio (Dolo RdB)

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ANNO XXXIV - n. 7 DOMENICA 25 APRILE 2010 Editore STEFANO TROVÒ Direttore responsabile LINO PERINI

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In Redazione: Matteo Bellomo, Mauro Poletto, Marino Salviato e Stefano Trovò Hanno collaborato: Fausto Scocco, Emiliano Saccon, Cecilia Canova, Anna Canova e Giorgio Scocco oltre a: Asd Ambrosiana Sambruson, Stefano Borgo, Giancarlo Simionato, Francesco Danieletto, Luca Gasparato, Carlo Porta e Riccardo Calzavara Stampa Tip. Canova Dolo - Chiuso in redazione mercoledì 21 aprile 2010

I materiali da separare non devono avere residui di cibi o prodotti contenuti Riconoscere latta, alluminio e acciaio non è difficile. E’ necessario invece porre attenzione quando si tratta di differenziare un oggetto o un rifiuto di plastica. Solo un imballaggio, (ciò che al momento dell’acquisto contiene e protegge un prodotto) potrà essere poi riciclato, lavorato e trasformato in nuova plastica da riutilizzare. Questo perché esistono molti tipi di plastica e non tutti possono essere riciclati, come per esempio i giocattoli, i bicchieri, i piatti e le posate usa e getta. Un altro aspetto molto importante per la buona riuscita del processo di recupero dei vari materiali dai nostri rifiuti è relativo alla pulizia. Plastica e lattine, ma anche vetro, carta e cartone, non devono mai avere residui di cibi e prodotti contenuti. Un vasetto di yogurt, ad esempio, deve essere sciacquato prima di essere conferito insieme alla plastica. Si tratta di un gesto che richiede un impegno minimo ma che evita che quel vasetto contamini tutti gli altri materiali, mettendo così a rischio la possibilità di riciclarli. Dopo le prime volte, questo piccolo gesto di rispetto verso l’ambiente diventerà un’abitudine in grado di fare la differenza. Due semplici domande sono in grado di eliminare ogni dubbio al momento di differenziare vetro, plastica e metalli. Prima di tutto ci dobbiamo chiedere se l’oggetto da eliminare è un imballaggio, poi se è pulito. Se la risposta alle due domande è sì, allora il rifiuto può essere riciclato. Con la plastica riciclata vengono prodotti arredamenti da giardini e per l’arredo urbano, materiali per l’edilizia, indumenti di pile, contenitori vari (non per alimenti) e imbottiture. Le lattine di alluminio, invece, vengono fuse e possono diventare, ad esempio, caffettiere o telai di finestre e per le biciclette. Le lattine di metallo e banda stagnata, invece, vengono fuse nelle fonderie per realizzare altri oggetti di metallo. Dal vetro usato si ricava invece nuovo vetro, esattamente uguale a quello che si otterrebbe utilizzando sabbia e silice prelevati dalle cave.

RIFORMA DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI Entro il 31 dicembre 2011 gare per affidare acqua e rifiuti o vendere il 40% E’ legge la riforma dei servizi pubblici locali, tra i quali l’igiene urbana e il servizio idrico integrato. Nelle scorse settimane prima il Senato poi la Camera hanno approvato la nuova legge di riforma e a metà dicembre è passato anche il regolamento di attuazione, che indica le norme di applicazione della nuova legislazione. La riforma introduce alcune novità formali e sostanziali. Per prima cosa esclude i trasporti ferroviari e la distribuzione di gas ed energia elettrica, concentrandosi esclusivamente sui servizi comunali: idrico integrato, igiene urbana e trasporto pubblico locale. Introduce in particolare uno schema fisso di modalità di gestione, con tre possibili opzioni: servizi pubblici locali affidati con gara a pubblica evidenza; «cessione al privato scelto con gara pubblica (il

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vincolo imposto è che si tratti di un imprenditore con compiti operativi) del 40% delle società pubbliche affidatane di servizi pubblici. Nel bando devono essere indicate la durata dell’affidamento e la disciplina che regoli alla scadenza i rapporti tra il privato e l’ente affidante; affidamento diretto dei servizi a soggetti che possiedano i requisiti per il cosiddetto in house. Questo è possibile in via eccezionale solo per servizi del valore inferiore a 200.000 euro e in città con meno di 50.000 abitanti, previo parere dell’Autorità Garante del mercato e della concorrenza. La nuova disciplina ha inoltre fissato al 31 dicembre 2011 la scadenza automatica degli affidamenti esistenti, disciplinando un regime transitorio anche per le aziende quotate in Borsa. Ci vorrà dunque tempo per progettare nuovi sistemi e bandire le gare, e la data fissata del 31 dicembre 2011 è molto vicina. Per questo motivo potrebbe slittare il termine di scadenza degli affidamenti lasciando spazio alle prosecuzioni, dal momento che i servizi pubblici locali sono essenziali per la vita dei cittadini e delle città e quindi non si possono interrompere o abbandonare.

PROGETTO SCUOLE DI VERITAS 300 CLASSI E 6.000 STUDENTI Ha preso il via il Progetto Scuole di Veritas, rivolto agli istituti scolastici dei Comuni serviti. Hanno aderito oltre 280 classi elementari, medie e superiori, per un totale di circa 6.000 alunni e studenti. Le scuole hanno potuto scegliere tra diversi argomenti in tema di acqua, rifiuti ed energia (quattro moduli per elementari e medie, tre per le superiori), trattati con un linguaggio adeguato all’età e alla preparazione dei partecipanti. Alla fine del ciclo scolastico sono previste varie iniziative e visite guidate agli impianti. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Venezia, degli Ambiti territoriali ottimali Laguna di Venezia e Venezia ambiente e di alcuni Comuni. L’attività in classe, che si concluderà con la fine dell’anno scolastico 2009/2010, sarà svolta da operatori di Veritas, opportunamente formati. CALL CENTER

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tratto da Veritas Notizie e www.gruppoveritas.it

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Periodico del Club Biancogranata Ass. Culturale Senza Scopo di Lucro Iscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103 Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002 via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve) Tel. 041412598

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