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INFORTUNISTICA STRADALE www.dolosport.it ANNO XXXIV
Grazie Raimondo
Raramente un uomo famoso ma non impegnato nel sociale ha lasciato un ricordo tanto intenso e convinto. Con chiunque ne abbiamo parlato abbiamo ricevuto la stessa risposta: ‘Siamo davvero tristi per la sua morte’. Forse questo è ciò che più rende la grandezza di Raimondo Vianello, aver saputo essere amato da tutti, giovani e vecchi, di destra o di sinistra, milanisti, juventini, interisti o romanisti. Vianello era un personaggio universale, capace di far ridere, di allietare le nostre giornate con garbo,
signorilità e senza necessità di essere volgare. Eppure amava bonariamente prendere in giro il prossimo, in primis la moglie Sandra Mondaini che è apparsa distrutta dal dolore al suo funerale. Di origini veneziane ma nato a Roma, Vianello veniva da una famiglia in cui non mancava lo stile (papà ammiraglio della Marina e madre insegnante) conosceva le buone maniere ed era colto. La simpatia era il suo marchio di fabbrica e tutte le gag che ha confezionato erano basate sulla sapiente e contenuta comicità che mai doveva oltrepassare il limite della decenza. Una sorta di ‘humour’ inglese trapiantato in Italia. era un grandissimo appassionato di sport. Si ricorda che nel 1972 dovette operarsi per un tumore e chiese ai medici di programmare l’intervento per poter poi seguire le Olimpiadi di Monaco, quasi incurante della gravità della sua situazione fisica. Fondò una squadra di calcio di terza categoria (Sa.Mo) dalle iniziali della moglie con cui è rimasto sposato per 48 anni. Giocava mezzala nonostante non fosse più giovanissimo e rifiutò di condurre la Domenica Sportiva che si produceva a Milano perché impegnato la domenica pomeriggio nel Lazio a giocare con la sua squadra che, guarda caso, si è sciolta proprio la scorsa estate. Ha diretto per nove anni la trasmissione Pressing, l’ha fatto con garbo, spiritosamente, cercando sempre di sdrammatizzare un mondo del calcio che spesso si prende troppo sul serio. Si dichiarava tifoso del Venezia e dell’Ancona anche se a Milano giurano di aver visto sventolare, fuori della sua abitazione, la bandiera del Milan quando i rossoneri vincevano. Nell’arco di pochi mesi sono scomparsi personaggio che hanno fatto la storia del nostro paese, pensiamo a Candido Cannavò, Mike Bongiorno, Maurizio Mosca ed ora Raimondo Vianello. Ci sentiamo più poveri. Lino Perini
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Periodico del Club Biancogranata
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N. 7 - DOMENICA, 25 APRILE 2010
MINTO: NON DISTRAIAMOCI! Calcio d’Eccellenza
Cinque panchine in questa seconda avventura dolese per Francesco Minto e lo score è davvero impressionante: tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Una media da... promozione. C’è da pensare che se fosse arrivato prima ora la classifica dei biancogranata sarebbe davvero diversa. Ciò nonostante si sono notevolmente rialzate le possibilità di salvezza che solo un mese fa sembravano ridotte al lumicino. “Sto cercando di fare del mio meglio. - Osserva modestamente Minto. - Ho trovato un ambiente con poca autostima, ho cambiato modulo, sono passato al 3-5-2, soprattutto ho inserito i giocatori con maggior qualità ed onestamente sto ottenendo più di quanto pensassi.” Minto cerca di smorzare l’entusiasmo perché sa bene che spesso la ‘fame’ e la ‘disperazione’ sono molle che contano molto ma non può far a meno di evidenziare i meriti di questa squadra. “Abbiamo vinto a Feltre contro una squadra che, come si è visto dopo, è in forma splendida e prima della sconfitta con noi ambiva ancora a posizioni di vertice. Anche contro il Giorgione abbiamo fatto un grosso risultato perché si tratta di una squadra di notevoli qualità, siamo stati agevolati dalla loro espulsione a metà primo tempo. A Mirano abbiamo giocato davvero bene. Loro puntavano a vin-
Mister Minto con il D.S. Tonicello
cere per essere salvi mentre con la nostra vittoria li abbiamo tirati dentro. Insomma tre vittorie importanti.” Nel mezzo, due risultati amari, quello di San Donà ancora brucia perché subito contro una squadra che nelle ultime dieci giornate ha vinto solo contro il Dolo. (Perini - a pagina sette)
CONSIDERAZIONI SUL CONVEGNO DI ALIMENTAZIONE DEL 16 APRILE Venerdì 16 aprile si è svolto, presso il distretto scolastico di Dolo, il convegno sull’alimentazione che vi avevo presentato sullo scorso numero di Dolo Sport. Splendida la cornice di pubblico; sala piena con gente in piedi. Si è valutata la presenza di circa 300 persone. Ha aperto la serata il dirigente scolastico del Liceo, professor Luigi Carretta, presentando le
autorità presenti. L’Assessore allo Sport della Provincia, Raffaele Speranzon, ha elogiato il lavoro che si sta svolgendo all’interno del Liceo, sottolineando il fatto che con il progetto motorio si è riusciti a creare collaborazioni fra istituzioni, privati e società sportive; cosa non facile di questi tempi. Il Sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, impegnata nella sua
CALCIO GAMBARARE SCONVOLTO PER LA MORTE DI UN GIOVANISSIMO
prima uscita ufficiale nel mondo della scuola, ha destato una grande impressione quando ha sottolineato il connubio fra sport e cultura e sottolineato che nella sua amministrazione cercherà di fare molto per i giovani e per la scuola. Si è dichiarata felice, oltretutto, di avere a Dolo un progetto così importante a livello formativo. (Borgo - a pagina quattro)
Mira. Il tragico incidente che è costato la vita al quattordicenne Mehdi El Sahel oltre a sconvolgere la famiglia del ragazzo ha turbato anche la società calcistica Gambarare dove il ragazzo giocava nelle fila dei Giovanissimi. Incredulo e quasi senza parole il presidente Savino Scantamburlo che ha sempre prestato attenzione e grande rilevanza al Settore Giovanile che conta circa 140 ragazzi. “Avevo saputo dell’incidente vicino a Porto Menai e temevo perché sapevo che Mehdi abitava dove è successo il fatto. Quando il responsabile Antonio Naletto mi ha chiamato per informarmi è stata una mazzata. Dire che sono affranto è poco. Conosco i ragazzi e con tutti ho un bel rapporto. Mehdi era venuto da noi da Pulcino, era rimasto due anni poi se n’era andato ed è ritornato quest’anno. Penso al papà che è sempre stato molto presente e coinvolto. Sono sconvolto così come l’allenatore Renzo Marigo e tutti i compagni di squadra. In questa settimana sospendiamo gli allenamenti di tutte le squadre in segno di lutto. E’ un momento davvero triste.” Lino Perini
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