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ANNO XXXIV
E’ il giorno più lungo per il calcio Dolo ma c’è anche la Marcia dei Storti
Si chiude la stagione del calcio giocato con la sfida decisiva per la salvezza in programma al Walter Martire contro l’Edo Mestre. Novanta minuti di passione, di speranza e di grande partecipazione. Dolo si stringe attorno ai ragazzi che rappresentano e difendono i colori biancogranata, quelli stessi che da oltre cento anni rendono fieri gli abitanti e li fanno sentire importanti. Francesco Minto, capitan Majoni e tutti i giocatori, dal giovane portiere Bajardo, per proseguire con i vari Benetti, Ronchin, Silvestro sino a bomber Niero hanno una grande responsabilità ma anche le qualità e l’esperienza per condurre in porto un risultato che segnerebbe l’ennesimo miracolo sia considerando la situazione in cui era venuta a trovarsi la squadra a tre-quarti di torneo sia i colossi contro i quali ha dovuto continuamente combattere, non ultimo il Treviso inserito nel girone quasi a bocce in movimento come a lungo abbiamo evidenziato in questo periodico. Ora tutti a pensare alla salvezza, a caricare i ragazzi, sostenerli e ringraziarli. Poi ci sarà il futuro da programmare ed allora il pallino passerà alla società, al presidente Moreno Volpe ed al d.s. Roberto Tonicello. E ci sarà anche da guardare a quel settore giovanile che si ha la sensazione che diventerà sempre più importante sia per quel che concerne le norme di utilizzo dei giovani sia perché potrebbe rappresentare un serbatoio di ossigeno in un momento nel quale la crisi inevitabilmente si fa sentire e coinvolge anche e, soprattutto, il mondo del calcio dilettantistico. Ma se la stagione calcistica volge al termine ed arrivano le prime belle giornate di sole ed i primi caldi, lo sport non se ne va in vacanza, altre discipline salgono alla ribalta e sarà nostro compito seguirle e darvene conto. Oggi ci piace ricordare la Marcia dei Storti, una manifestazione che unisce alla tradizione dolese anche l’aspetto della salute e della prevenzione che viene ogni volta ricordata in questo appuntamento che oramai si ripete da diversi lustri. La salute che spesso viene trascurata e che quando si verificano problemi diventa un momento di grande preoccupazione. Perché non cercare di prevenire anziché dover curare? Basta poco e magari si può vivere molto meglio. Lino Perini
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Periodico del Club Biancogranata N. 9 - DOMENICA, 30 MAGGIO 2010
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Solo l’Edo fra l’Eccellenza ed il Dolo
Francesco Minto: “L’Edo Mestre parte favorito ma dobbiamo essere bravi a gestire la situazione” E’ un mister biancogranata abbastanza soddisfatto sbaraglio per cercare a tutti i costi di vincere rischianquello che sentiamo dopo la sfida d’andata contro do di subire, magari in qualche loro ripartenza, la l’Edo Mestre ma molto cauto e per nulla tranquillo del rete.” Insomma una gara non facile da preparare. In piccolo vantaggio che il regolamento concede al Dolo questi casi un allenatore su quale aspetto punta? RdB. La prima domanda riguarda la gara di domenica “Fondamentalmente dobbiamo essere molto equilibrascorsa al Baracca di Mestre. “E’ andata bene se consi- ti e cercare di non lasciare in mano il pallino agli deriamo che abbiamo affrontato una squadra che vole- avversari, anzi cercare di attaccare sia per puntare a va vincere, sfruttando anche il fatto di giocare in casa, segnare un goal che ci darebbe un doppio vantaggio ed eravamo privi di tre squalificati e del portiere tito- ma anche per tenere più lontano possibile gli avversalare.” Adesso, vi basta il pareggio per esser salvi...? ri dalla nostra area.” Come vede le due squadre? “La “Ed è questo che non mi lascia mia la conosco meglio e devo dire che stiamo bene sia tranquillo nel senso che ogni par- fisicamente che mentalmente. Ho giocatori più abituatita fa storia a sè, vive di episodi ti a queste gare e che sanno gestire bene le energie fisie di dettagli ed anche se a tavoli- che e nervose. Col rientro di Benetti, Silvestro e no studi ogni situazione può veri- Ronchin ridispongo del centrocampo titolare, un cenficarsi l’imprevisto che modifica le trocampo che è di qualità e di esperienza, sicuramentue aspettative. Per giunta loro, te scenderemo in campo consapevoli della difficoltà dal punto di vista psicologico, del match ma pronti a superarle. Dell’Edo Mestre partono avvantaggiati. Non devo dire che è la sorpresa negativa del girone. hanno nulla da difendere, Sembrava dovesse lottare per altri traguardi ed è scidevono vincere a tutti i costi e volata a giocarsi la salvezza contro di noi. Ha giocascenderanno in campo con un tori di qualità in grado sempre di esprimere delle giosolo pensiero in testa. Da cate importanti, anche fisicamente ho visto una squaparte nostra sarà più compli- dra in buona condizione, semmai forse potrebbe patire cata la situazione perché par- la tensione di un match a cui non era preparata.” Cosa tiamo in vantaggio e sappia- teme di più di questa gara? “Trovarmi ad un quarto mo che non dobbiamo con- d’ora dalla fine ancora in parità. Psicologicamente cedere all’avversario di potrebbe accadere che istintivamente ci metteremo a segnare perché si rischiereb- difendere il risultato mentre gli avversari si butterebbe di trovarci noi in svantag- bero all’arrembaggio per tentare il disperato assalto gio ma nello stesso non dob- finale ed in questi casi può accadere di tutto. biamo neppure buttarci allo (Perini - a pagina sette)
Intervento del Presidente Gianluca Amadori sul Ddl Alfano
Una Legge vergognosa, che vuole limitastato ancora approvato integralmente. re il diritto dei cittadini ad essere informaMa, al di là di qualche dettaglio in via di ti per proteggere la “casta” dei potenti di definizione, ciò che preoccupa è la “filoturno, e garantire loro l’impunità a cui sofia” che sottende a questa Legge, per maggiormente ambiscono: il silenzio delapprovare la quale i senatori si sono riunil’informazione. ti perfino di notte. Sto parlando del Disegno di Legge Alfano, L’urgenza non è la crisi economica, le impropriamente conosciuto come Ddl migliaia di aziende che chiudono e i tanti intercettazioni, ma che in realtà non si posti di lavoro a rischio, le famiglie che occupa soltanto di intercettazioni. Il provnon arrivano a fine mese. vedimento in discussione in Commissione L’urgenza per la maggioranza di governo Giustizia al Senato prevede, infatti, è tappare la bocca ai giornalisti, per impel’introduzione di pesanti sanzioni econodire loro di continuare a raccontare di miche per gli editori, nonché sanzioni ministri che si fanno regalare sontuosi penali, ammende pecuniarie e sospensioappartamenti; di imprenditori che corGianluca Amadori, presidente dell’Ordine ne dalla professione per i giornalisti che rompono pubblici amministratori per dovessero avere l’ardire di continuare a dei Giornalisti del Veneto. aggiudicarsi appalti milionari; di malasafare il proprio “mestiere”: cioè dare notinità; di pedofilia e violenze sessuali; di zie ai propri lettori e telespettatori. In particolare si truffe; di scandali nel mondo dell’economia e della vuole impedire la pubblicazione di tutte le notizie rela- finanza, di Calciopoli e dintorni. I cittadini non devotive ad inchieste penali in corso prima dell’udienza no sapere. Devono accontentarsi delle soft news che preliminare. Il che significa, nei casi più complessi 4- già oggi “intossicano” i mezzi d’informazione 5 anni e anche di più. (Amadori - a pagina due) Nel momento in cui scrivo il testo definitivo non è
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2 • Dolo Sport
Da Dolo a Dachau per non dimenticare
Oggi vi narriamo una storia di Sport che si sta per scrivere grazie all’idea nata a Dolo dalla passione che alcuni amici nutrono per la bicicletta. La “Dolo – Dachau” nasce dalla passione e dall’impegno del Gruppo Sportivo I Molini. Il programma sportivo è presto detto: in 9 saranno i ciclisti dolesi che il 10 giugno, quasi all’alba, inforcheranno la bicicletta per percorrere la prima tappa di 210 chilometri che li porterà, in serata, a Bolzano. Il riposo notturno ritemprerà le membra stanche degli atleti; ore preziose poiché all’indomani i dolesi dovranno affrontare l’impegnativa seconda tappa, tutta alpina, fino a Mittenwald raggiunta dopo 180 chilometri di sella e sudore. Ultima tappa di “soli” 150 chilometri fino a Dachau, ma questa sarà la tappa che porterà i nostri campioni a ritroso nella Storia quella delle testimonianze certe che vengono dai luoghi e dalle ferite che l’immenso orrore dell’Olocausto ha lasciato in quelle terre. “Ricordo le forti emozioni che la mia visita a Dachau mi ha donato – testimonia la Sindaco Maddalena Gottardo, in occasione della presentazione dell’impresa dei dolesi. - La Storia deve insegnare. Auguro ai nostri ciclisti di tornare a Dolo con lo zaino pieno di grandi esperienze ed emozioni.” “La Dolo-Dachau - spiega Gianfranco Carraro, presiden-
te del G.S. I Molini - era un’impresa che avevamo in cantiere da tempo e con la collaborazione di tutti i nostri ciclisti siamo riusciti a rendere possibile. Sarà una pagina indimenticabile di Sport che ci porterà a contatto con una pagina di storia che non deve ripetersi. La nostra iniziativa può contare sul fondamentale contributo tecnico fornitoci dalla ditta Stefar per il resto noi ci autofinanziamo totalmente.” Alla partenza del 10 giugno, prevista per le ore 6.30 alla presenza del Sindaco e dell’Assessore allo Sport Cecilia Canova, prenderanno il via dalla sede municipale di Dolo: Gianfranco Carraro, Roberto Stradiotto, Maurizio Furlanetto, Silvano Baldan, Paolo Coin, Simone Cagnin, Francesco Merli, Adriano Gambato, Luciano Borgio e l’autista Gianni Basso. Il trio Borgio, Furlanetto e Gambato completeranno l’impresa con il ritorno in bicicletta portando a 1080 i chilometri percorsi.
I ciclisti de “Il Molino” pronti all’impresa
Siamo certi che i nostri ciclisti riporteranno a Dolo non solo i preziosi appunti di viaggio promessi ma soprattutto grandi emozioni che solo questi luoghi della Storia sanno donare. Stefano Trovò
Intervento del Presidente Gianluca Amadori sul Ddl Alfano
(da pagina uno) togliendo spazio alle notizie serie, alle inchieste, agli approfondimenti, con la complicità di troppi direttori ed editori che, all’informazione di qualità preferiscono servizi sul matrimonio di qualche velina, oppure sul cappuccino più buono d’Italia (servizio a cui il Tg1 delle ore 20 ha dedicato ampio spazio), sicuramente meno scomodi... La “casta” al potere vuole che i cittadini vivano nella completa ignoranza per poter continuare a fare i propri comodi; vuole far credere loro che va tutto bene. E continua a prenderli in giro dichiarando che con questa Legge si vuole solo tutelare la privacy. Senza precisare che la privacy da tutelare è quella di personaggi pubblici i quali, al contrario, dovrebbero garantire la massima trasparenza sul loro operato. Intendiamoci: noi giornalisti abbiamo ecceduto pubblicando qualche intercettazione di troppo; coinvolgendo nelle cronache persone per la quali non vi era interesse pubblico. E su questo dobbiamo fare autocritica e impegnarci affinché ciò non accada più. Ma ciò non giustifica la censura che ora si vorrebbe imporre. E non si tratta di difendere un privilegio dei giornalisti: in ballo c’è un pezzo di democrazia. Nei casi più complessi l’udienza preliminare arriva dopo anni: silenziare le cronache fino a quel momento, significherà non poter sapere più nulla, o quasi.
Delle indagini su Ustica, ad esempio, gli italiani sarebbero completamente all’oscuro con la nuova Legge, così come su tutte le altre stragi che hanno insanguinato l’Italia. Ma anche su terroristi e mafiosi. I cittadini non avrebbero saputo nulla sulla clinica degli orrori, sui crac Cirio e Parmalat, sulle maestre di Rignano, e neppure sul delitto di Jennifer, su Pietro Maso, sulle morti per amianto, sugli incidenti sul lavoro, soltanto per fare alcuni esempi. Se passerà la nuova Legge si potrà continuare a scrivere soltanto degli sbarchi di poveri clandestini... Anzi, peggio. I potenti potranno decidere di utilizzare gli atti delle inchieste e le intercettazioni per attaccare gli avversari: grazie ai ricchi patrimoni di cui dispongono, infatti, non avranno difficoltà ad accollarsi l’onere delle sanzioni previste. Gli oltre sessanta giornalisti che siedono in Parlamento dovranno spiegare ai cittadini (e ai colleghi) il loro eventuale avallo a questa norma che vuole ridurre il diritto di cronaca; e come il loro voto possa conciliarsi con i principi e i valori del giornalismo e della libertà di stampa. I giornalisti si opporranno a questa Legge liberticida con tutte le iniziative possibili, anche scendendo in sciopero. Ma tutta la società civile dovrebbe indignarsi di fronte a questo modo vergognoso in cui i cittadini vengono trattati dal pote-
re. Ricordando anche quanto prevede l’articolo 54 della Costituzione, il quale stabilisce per chi ricopre funzioni pubbliche il dovere di adempierle con disciplina ed onore. Dovere che in troppi tra politici e amministratori sembrano aver dimenticato. Gianluca Amadori
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INTER: STAGIONE TRIONFALE Non era mai accaduto in Italia che una squadra riuscisse nella stessa sta-
gione a vincere tutte le manifestazione a cui partecipava. Grande merito, perciò, all’Inter di aver vinto nella stessa annata prima la Coppa Italia, quindi lo Scudetto ed, infine la Champions League che mancava nella bacheca della società nerazzurra visto che il trofeo europeo che l’Inter conquistò nel 1964 e 1965 si chiamava ancora Coppa dei Campioni. A riconquistare il massimo trofeo europeo un’Inter targata Moratti e qui sta forse il segreto dei risultati della società milanese. Non ricordiamo nella tradizione italiana una famiglia che abbia portato al massimo successo europeo prima il padre e, quindi, il figlio. Angelo Moratti fu l’artefice dei risultati degli anni sessanta dal punto di vista economico. Era un’Inter guidata da Helenio Herrera e che contava su una rosa di giocatori di assoluto valore la cui formazione è diventata quasi una filastrocca: Sarti Burgnich Facchetti Bedin Guarneri Picchi Jair Mazzola Milani Suarez Corso è la formazione che tutti gli amanti del calcio ricordano e non solo gli interisti che videro trionfare la loro squadra nel 1964 al Prater di Vienna contro il mitico Real Madrid e l’anno dopo ripetersi a San Siro contro il Benfica. Oggi la società è retta dal figlio Massimo e si è avvalsa di un altro tecnico straniero come José Mourinho. Forse la formazione base non sarà ricordata come quella di 45 anni fa ma certi nomi resteranno scolpiti nella memoria dei tifosi interisti. Il portiere Julio Cesar, i difensori Maicon, Samuel e Lucio, i centrocampisti Cambiasso, Zanetti, Sneijder, gli attaccanti Milito ed Eto’o, quelli che resteranno indelebilmente nella mente dei supporters. Ora ci sarà da gestire il futuro con la possibile partenza del tecnico Mourinho e quelle di qualche senatore ma le potenzialità economiche della famiglia Moratti sono tali da garantire ai tifosi un sereno futuro. In fondo la scorsa estate, con la cessione di Ibrahimovic, sembrava ci potesse essere un ridimensionamento invece sono arrivati fior di campioni e tre titoli, perciò... complimenti all’Inter. Lino Perini
GLI JUNIORES DELLO STRA RIVIERA DEL BRENTA CAMPIONI PROVINCIALI DI VENEZIA
Sabato 15 maggio; un giorno da ricordare e per parlare di una bella impresa compiuta dagli Juniores del calcio Stra Riviera del Brenta, che dopo aver vinto in bellezza il loro campionato, hanno eliminato nello spareggio di andata e ritorno lo Scorzè vincitore dell’altro girone Juniores di Venezia. Per aggiudicarsi il titolo provinciale assoluto si doveva sconfiggere, sempre in due partite, il calcio Caorle (campione del girone di S.Donà di Piave). All’andata a Caorle, dove ci sono state ben otto espulsioni, quattro per parte, il punteggio fu 2a0 a favore dello Stra. Il ritorno nel campo di casa, dove si è giocato alla presenza di oltre cento spettatori il risultato finale è stato di 2a1 sempre a favore dello Stra. Tra tutti i ragazzi si è distinto anche Franco Canova De Ceglie, nel ruolo di esterno di fascia, nato calcisticamente a Dolo, che ha firmato il secondo gol nella finale di andata con il Caorle.
Ippica
L’allegria travolgente di Marco Concorso Milano a Dolo con il suo “Karaote” Ippico
Domenica scorsa il centro di Dolo si è animato delle risate e degli innumerevoli doppi sensi del cabarettista milanese Marco Milano, conosciuto dai più come Mandi Mandi. Il pretesto era il coinvolgimento dei passanti nell’improbabile e divertentissimo “karaote”. Il comico richiedeva di improvvisare canzoni sorprendendo tutti con un microfono vegetale fuori ordinanza dalla foggia di una carota dalle proporzioni transgeniche. Fra i più divertiti Luca e Valter, in foto con il fuoriclasse della risata. Possiamo solo immaginare le incredibili evoluzioni culinarie alle quali il duo dolese lo avranno costretto. Fortunato lui. Marco Milano in questo periodo, oltre a preparare le riprese esterne dello spettacolo “karaote” di Canale Italia, ha portato al successo radiofonico “Il MandiComio”, trasmissione che ogni giorno diletta i numerosissimi radioascoltatori di Radio Sound dalle 12.30 in poi. Buona fortuna e “Mandi Mandi” Marco. Alberto Terribile
Sapori di casa ARRIVA L’AQUILA A DUE TESTE
Con il trattato di Campoformido, nel triste autunno, 1797 Napoleone vende Venezia all’Austria ed è la fine della Serenissima. I tempi non sono dei migliori, gli splendori e i fasti della Repubblica sono ormai scomparsi, il numero di persone che mangiano il bollito ogni giorno diminuisce vistosamente, mentre cresce quello di chi si nutre di polenta. Il territorio, che risente delle dilapidazioni dei francesi e delle rapine personali di Napoleone, con il passaggio degli eserciti modifica la sua cucina e si adegua allo stato di necessità del momento. Gli austriaci, pur essendo abbastanza illuminati, erano famosi per il loro rigore nell’applicazione delle leggi e nell’efficienza amministrativa, cosa che, tutto sommato, giovò al carattere dei veneziani e dei veneti, facendoli guarire da quel lassismo che li aveva portati alla disfatta. Il loro esercito era composto prevalentemente da austriaci, cecoslovacchi, oltre che da sloveni e croati; il loro modo di vivere cambiò completamente i costumi veneziani, ottenendone piena cittadinanza, tanto
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Domenica 20 giugno, con inizio alle ore 9, si terrà presso il prestigioso cento ippico Equinozio di Albarea di Pianiga il Primo Concorso Ippico su invito aperto ai soci e non solo. Le discipline tecniche che impegneranno gli atleti a due ed a quattro zampe daranno la possibilità di presentare le varie attività equestri, tra le quali: il Pony Games, il Dressage ed il Salto Ostacoli. Al termine della manifestazione verrà effettata la premiazione dei vincitori delle varie competizioni, premiazione che si terrà alla presenza di tutti gli iscritti alla Associazione, e verrà successivamente offerto un breve rinfresco. Serena Belli
che nel giro di due generazioni si integrò con la loro società, coniugandola, diventando bilingue e acquisendo usanze gastronomiche accettate dalla popolazione. Nelle birrerie cominciarono ad essere serviti crauti e salsicce viennesi, prosciutto di Praga e gulasch. Ecco alcuni cibi divenuti popolari a Venezia durante la dominazione austriaca:
Gulasch (Gulyas) Soffriggere 150 gr. di pancetta a dadini assieme ad un cucchiaio di paprika forte, aggiungere una cipolla tritata fine e, quando è ben dorata, un chilo di polpa di manzo tagliata a cubetti piuttosto grossi, unite un trito di aglio e semi di cumino, rosolata la carne, coprirla con vino rosso e un po’ di salsa di pomodoro sciolta in acqua, fino ad arrivare ad un litro di liquido, aromatizzare con maggiorana e alloro, lasciare bollire lentamente sino a che la carne non sia tenera e il sugo ristretto. A parte bollite alcune patate che, pelate e tagliate a pezzi andranno insaporite nel sugo. Si può servire con gnocchi di pane o di patate. Francesco Danieletto
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Domenica 23 maggio a Cazzago di Pianiga si è svolta la sesta edizione della “Marcia dei Tre Canai”, manifestazione podistica di carattere non competitivo che prevede tre percorsi di 7,14 e 21 Km e una marcia dedicata a tutti i bambini sulla distanza di 4 Km. Complice la fantastica giornata di sole e l’ottima organizzazione del Centro Parrocchiale ACLI di Cazzago la “Marcia dei Tre Canai” ha superato i mille partecipanti confermandosi un evento molto importante e apprezzato dai podisti e non solo. Importante sottolineare la nutrita presenza di bambini (250 circa) provenienti dalle scuole materne, elementari e medie che hanno partecipato al percorso dei 4 Km assieme a Gennaro di Napoli, ex campione del mondo dei 3000 mt e Meri Pellizzaro, ex campionessa degli 800 mt – entrambi in foto coi ragazzi. A tutti i bambini, entusiasti per la presenza dei due campioni, è stata omaggiata una maglietta con il logo della manifestazione disegnato per l’occasione da uno dei ragazzi delle scuole medie successivamente premiato per il concorso Grafico-Pittorico “Cambia Canae”. Alberto Zanetti
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Come tutte le storie anche questa ha un inizio, nel novembre 2009, quando, a causa del freddo, gli iscritti più piccoli della nostra società hanno usufruito della palestra di Arino di Dolo. Il numero dei partecipanti nell’anno 2009 è aumentato di diverse unità per cui gli istruttori hanno avuto qualche difficoltà a gestire il normale corso di allenamenti pomeridiani. La vivacità, l’esuberanza, nonché il vociare dei piccoli atleti (c’era un bambino che faceva sentire la sua voce a 500 metri dalla palestra...) risultava difficile da gestire. Come i genitori potevano constatare le condizioni per lo svolgimento di un normale allenamento erano praticamente impossibili. Come fare allora? E se provassimo ad inventare un’alternativa? Bisognava creare una particolare attenzione nei bambini tale da stimolare la loro voglia di primeggiare,come ad una gara di atletica leggera. Parlando con i genitori e con i responsabili della società è nata la classifica del Miglior Voto. Il risultato raggiunto è andato oltre le migliori aspettative, i bambini sono stati premiati con un trofeo Uguale Per Tutti con lo scopo di sottolineare un elemento essenziale per la nostra vita che è il Valore Dell’amicizia. Speriamo che in futuro questa iniziativa possa essere esportata anche Michele Stellon con Cecilia Canova premiano in altre discipline sportive i giovani atleti coinvolgendo tutte le scuole di ogni ordine e grado con il patrocinio del Comune di Dolo. I responsabili dell’Atletica Riviera del Brenta sono entusiasti degli esiti della Seconda Edizione di questa iniziativa perché consapevoli di aver stimolato la crescita e la voglia di essere dei nostri iscritti. A voi tutti, in particolare ai genitori, vera anima della nostra società, alle autorità comunali, all’Assessore allo Sport Cecilia Canova, a tutte le insegnanti della scuola primaria, va da parte nostra un caloroso ringraziamento per tutto quello che è stato fatto e raggiunto. Grazie. Un ringraziamento particolare va a Billy Furlanetto della Pizzeria Al Cristo che gentilmente ha offerto un buono pizza per tutti i partecipanti al Trofeo. Al signor Franco Coltri, Presidente della squadra di calcio del Vigonovo che ha gentilmente offerto i trofei, al negozio Un Sesto Acca di Cazzago di Pianiga che offerto le magliette a tutti i partecipanti,al fotografo dell’evento Michele Giubilato di Cazzago di Pianiga e all’associazione di Qwan Ki Do Di Dolo Nuoc Lua. Michele Stellon
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Le “Stardust” di Do al Trofeo dell’Amici
Debutto di successo per il gruppo Minishow “Stardust” del Pattinaggio Artistico Dolo: al Primo Trofeo regionale ASI “Insieme per la vita”, svoltosi domenica 9 maggio a Padova; le 12 atlete della nuova formazione di pattinaggiospettacolo hanno portato a casa il primo posto nella categoria “gruppi baby”, che riunisce ragazzine dagli 8 ai 12 anni, esibendosi nel pezzo Pirati per passione sulla coinvolgente colonna sonora del film Pirati dei Caraibi. La manifestazione aveva scopo benefico, a sostegno dell’A.I.L. (Associazione Italiana Leucemie) ed è stata organizzata presso il Palazzetto dello Sport “Brentella” di Padova dall’ente di promozione sportiva A.S.I. (Alleanza Sportiva Italiana) e dall’ASD Pattinaggio Artistico Altichiero. Hanno partecipato 36 gruppi veneti, suddivisi in 11 categorie: piccoli gruppi e piccoli gruppi divisione nazionale; quartetti, quartetti baby, junior, cadetti e divisione nazionale; gruppi baby, cadetti e junior; grandi gruppi. Le piccole, emozionate per la loro prima gara in assoluto, ma molto concentrate e decise a dare il meglio, hanno regalato una bella prova, meritando 39 punti e 3 piazzamenti, con un ottimo vantaggio sul secondo classificato Royal Skating di Padova. Non nascondono la soddisfazione Laura Persico ed Elena Canato, le allenatrici che con fermezza ed entusiasmo hanno “costruito” il gruppo giorno dopo giorno, lavorando sulla tecnica, sulla coordinazione e, non da ultimo, sull’espressività, indispensabile componente di una prestazione artistica ben riuscita: “Quando penso che queste ragazzine pattinano insieme soltanto da settembre. La gara è stata la dimostrazione che investire su di loro è stato positivo, stanno facendo gruppo e si sono impegnate tantissimo.” Le parole di Laura sono un premio che gratifica quanto la coppa splendente o il bocciolo di rosa che qualcuno, al termine della prova, ha offerto alle lusingate pattinatrici e che loro,
Udine, fuori classifi delle coccinelle, un effetto coreografico gruppi”. Le parole c dell’A.I.L. padovan festazione, richiam l’attenzione del pub che, in 35 anni di v termini di strut Oncoematologia P mediche, formazio borse di studio, cong assistenza – att Accoglienza e il so - alle famiglie dei p a lunghe trasferte e cologici che queste situazione, comport ro informarsi o co sezione di Padova, 666380; www.ai 14659353 Un appun per chi ama il pa seguendo la crescit dolese, è la manifes la prima volta, inf Dolo i Giochi Gio selettiva intercomu ranno nel corso del coledì 2 giugno, pre via Torre, con la pa delle società Pattinaggio Artistico Venezia, oltre alle p “giocano in casa”. applaudire fino alla va dei Giochi, in ott
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Diego Fascina: i Tutti Rotti si raccontano
da vera “ciurma”, condivideranno con le cinque compagne rimaste a casa. Nella classifica generale, al primo posto New Skate Bassano, seguita d a l l ’ A S D Sangiorgino e dalla veronese Artiskate per il terzo posto. Vincitori assoluti del Trofeo dell’amicizia, l’ASD Sangiorgino di fica, con Il magico mondo n’esibizione di particolare o per la categoria “grandi commosse del presidente na hanno chiuso la manimando la sensibilità e bblico su un’associazione vita, ha costruito molto in tture (un reparto di Pediatrica), attrezzature one del personale (con ngressi e aggiornamenti) e traverso le Case di ostegno anche economico piccoli pazienti, costrette e ai disagi materiali e psite, unite al dolore della rtano. Per quanti volesseontribuire: A.I.L. Veneto, via Gabelli 114; tel. 049 ilpadova.net; ccp n. untamento da non perdere, attinaggio artistico e sta ita della società sportiva stazione del 2 giugno: per fatti, verranno ospitati a ovanili Veneti, nella fase unale. Le gare si svolgeell’intera giornata di merresso la pista all’aperto di partecipazione di 60 atleti Polisportiva Spinea, co Zelarino, Hockey Club pattinatrici dell’ASD che . L’augurio è di poterle a fase regionale conclusittobre. Piera Lombardo
Diego nasce a Dolo il 16 novembre 1979 e sportivamente affina la sua passione sportiva nel Volley Mira dopo aver praticato anche altri sport. “Ho iniziato a 7 anni - spiega Diego, con il GS Mira con il quale ho militato nel suo fortissimo settore giovanile. Quella passione per la pallavolo mi ha entusiasmato e mi entusiasma ancora.”Arriviamo ai Tutti Rotti. Spieghiamo il perché di questo simpatico nome? “La squadra è nata nel 2003 da un gruppo di amici già inseriti nel mondo del volley rivierasco. Abbiamo scelto di chiamarci Tutti Rotti poiché tutti noi in quel periodo eravamo infortunati ed il nome è venuto di conseguenza.” Di anno in anno il vostro impegno muta: si va dal campionato UISP a quello del CSI.” Ci spieghi il motivo di queste scelte? “L’anno scorso avevamo un gruppo più numeroso e potevamo impegnarci su più fronti: femminile e misto. Quest’anno siamo impegnati su due fronti con il misto. In questi anni i risultati sono stati sempre brillanti dato che ci siamo imposti per tre anni consecutivi nel campionato CSI ed abbiamo ottenuto un ottimo quarto posto quest’anno nel UISP.” Che aria tira nei vostri incontri e nei vostri campionati? “Tutto è abbastanza disteso, negli allenamenti ci impegniamo per non sfigurare nelle partite che contano.” I risultati testimoniano del vostro impegno. Certi traguardi richiedono anche una struttura adeguata. “Abbiamo una struttura societaria con 3 componenti oltre a me che figuro come presidente: l’allenatore Mirco Livieri, la segretaria Maria Chiara Di Stefano ed il direttore generale Enrico Gandolfo.” Come vi sostenete economicamente? “Ogni nostro giocatore tassa per le spese correnti della società e, non potendo avere delle sponsorizzazioni in denaro dai privati, dobbiamo reperire degli sponsor che ci forniscano materiale sportivo.” Sul versante delle palestre: come siete messi? “Purtroppo le strutture che ci ospitano al Giacomo Leopardi di Mira non sono efficientissime e dobbiamo spesso sopperire alle lacune con l’inventiva tipica di noi amatori. Il Comune di Mira non ha la disponibilità di strutture atte ad ospitare partite col pubblico: a noi una palestra del genere faciliterebbe la ricerca di sponsor tanto da permetterci il salto di qualità e, perché no, iscriverci ad un campionato FIPAV. Poi abbiamo il problema dell’allagamento degli spogliatoi che in occasione di una partita di cam-
Calcio a cinque
Enrico Gandolfo, Diego Fascina, Maria Chiara Di Stefano e Mirco Livieri mostrano orgogliosi la coppa CSI dei vincitori del campionato open misto
pionato, abbiamo dovuto arrangiarci grazie anche alla comprensione della squadra ospite.” Una condizione poco invidiabile. “Inoltre: da cinque anni siamo senza doccia ed il riscaldamento molto spesso è affidato alla divina provvidenza. Tutto questo influisce negativamente sulla nostra preparazione.” E’ più facile trovare una palestra funzionale o vedere ridere il vostro allenatore? “Veder sorridere Mirco è più facile.” D’estate poi il vostro palmares s’arricchisce molto grazie ai tornei estivi. “Abbiamo vinto ad Arino, a Santo Stefano di Cadore ed a Nervesa della Battaglia e partecipando a tornei importanti di Green Volley della regione. Nelle ultime stagioni i premi si sono trasformati dalle solite coppe alle cibarie e altri regali che noi gradiamo molto.” La vostra bacheca profuma di vittoria… “e di salumi.” Il volley amatoriale in Riviera può contare su diverse squadre? “Non siamo poi in molti. Fra gli altri cito il Dolo, Borbiago ed il G8 Volley.” Per finire parliamo di futuro. A voi cosa serve? “Oltre a strutture adeguate cerchiamo di reperire atleti dai 16 anni in poi. Non poniamo limiti. Non è certo facile attirare nuovi atleti ma la nostra società è sana e pronta a migliorare con il contributo di tutti.” Com’è andata la semifinale di Coppa Veneto? “Abbiamo vinto contro il B&B Elettroservice di Saccolongo per 3 a 2: non senza difficoltà. Parziali: 25-20, 25-21, 20-25, 15-25, 15-5 al tie break. Finale a Treviso.”
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Da oggi la Corona offre agli amanti del pesce e non solo specialità tipiche della Riviera ma anche delle pietanze multietniche che spaziano dalla famosa Builla Baisse francese alla Paella e Sangria spagnola, dal vero Sushi e Sashimi alla cucina asiatica e birmana. Vi aspettiamo per soddisfare il vostro palato.
La rosa dei Tutti Rotti. Selena De Marchi, Anna e Maria Chiara Di Stefano, Diego Fascina, Giacomo Favari, Enrico Gandolfo, Emanuele e Mirco Livieri, Claudia Schivalocchi, Monica Stangalino, Samanta Stivanello, Ketty Stocco, Sanja Ukotic e Antonio Urgias.
Il Perarolo festeggia l’ottima annata
La tenuta del Presidente Tacchetto ci ha ospitato alla cena di commiato del Perarolo calcio a 5. Una festa che ha coinvolti giocatori, familiari e sostenitori nel segno della buona cucina e del buon calcio. Al barbecue l’equipe Tacchetto. Nel parlare dei progetti futuri il Presidente Tacchetto si dice propenso a continuare, migliorandolo, l’impegno sportivo che ha portato la squadra padovana a ben figurare nell’impegnativo campionato di serie C2. Le riconferme per il prossimo anno saranno moltissime a partire del Palazzetto di Dolo che ospiterà ancora le partite casalinghe della oramai conosciuta, anche in Riviera, squadra padovana. Grazie a tutti. Alberto Terribile
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“Li vedevo, ero steso a terra quasi privo di sensi e di vita, ma li vedevo. Sciacalli senza dignità, io stavo morendo e loro si interessavano alla marca di pasta che avevo appena comCorsivo di Matteo prato. Ma sono uomiBellomo ni questi? Ma come si è ridotto il nostro Paese?” Deve aver pensato queste cose l’uomo che la scorsa settimana è morto appena fuori dalla porta di un supermercato. Un malore, probabilmente un attacco di cuore, se lo è portato via. Le persone sul marciapiede anziché soccorrerlo immediatamente si sono dedicati alla sue borse della spesa, ai barattoli di conserva che rotolavano giù dal marciapiede. Mentre moriva, quando esalava l’ultimo respiro, lo hanno derubato di tutto quello che aveva. Non è successo in una favela brasiliana e neppure al rione Sanità di Napoli, giusto perché i qualunquisti di giornata non abbiano nulla da eccepire. Gli sciacalli hanno colpito nel centro della civilissima Padova, la città del Santo, la Capitale dell’Università e della Ricerca del Veneto e forse anche dell’evoluto Nord Est. Non sono stati zingari, albanesi, marocchini, senegalesi o rumeni; gli autori di questa barbarie sono italianissimi, anzi veneti. Ma come è possibile che l’Uomo si sia ridotto così? Come è possibile che di questa condizione di disperazione, certamente alla base di un atto così scellerato, non si sappia nulla? Come Dolphins Dolo
è possibile che una disgrazia umana del genere cada dentro al nostro quotidiano come un fulmine a ciel sereno? Cosa sta accadendo silenziosamente al nostro Paese? Chi sono quelle persone che arrivano a tanto? Sono i nostri vicini di casa, nostri amici, parenti. Sono quelli, e sono tantissimi, che si ritrovano schiacciati tra i modelli di successo facile proposti come attuali ed unici a reti televisive unificate ventiquattrore su ventiquattro – e le difficoltà di tutti i giorni. I giovani disoccupati in Italia, quelli che hanno finito di studiare e si ritrovano senza lavoro, sono oltre due milioni. Non una cifra da poco, tra l’altro destinata a crescere, di giovani donne ed uomini depressi, frustrati, senza prospettiva, senza diritti, costretti a passare le proprie giornate, tra gli sguardi inquieti e preoccupati di genitori e nonni, in ciabatte per casa. Si sta costruendo una società senza futuro abbagliata dalle luci catodiche della televisione cullata nell’illusione – o forse è l’ultima speranza – che un reality show ti cambi la vita, o sia l’unico modo perché la tua condizione possa modificarsi, perché la tua esistenza giunga, finalmente, ad una svolta. Ma ce ne rendiamo conto o pensiamo di continuare così ancora per tanto? La vera paura non è la Grecia, evocata quotidianamente in televisione per giustificare qualsiasi cosa, è la nostra indifferenza ed apatia. Non laviamoci la coscienza soltanto devolvendo il 5 per mille a qualche organizzazione non governativa che si occupa, che so? di Africa. Cominciamo ad inter-
Mazzetto, Gottardo, Play Off e Final Four: il periodo di “fuoco” del basket dolese
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1, 2, 3, pronti, via! Prende avvio la questa settimana la 24^ edizione del Torneo Nazionale di pallacanestro dedicato alla memoria di Massimo Mazzetto. Si disputeranno dal 29 maggio al 2 giugno partite su ben 12 campi di gioco sparsi in tutta la Provincia di Padova e Venezia, con ai nastri di partenza ben 22 formazioni, per oltre 400 ragazzi, provenienti da tutta Italia. Le squadre si contenderanno l’ambito trofeo di una manifestazione unica nel panorama cestistico veneto, inserita nel circuito nazionale dei Tornei PSG, e dotata di un website ufficiale www.torneomazzetto.org che seguirà in diretta la manifestazione e di www.ciaopadova.com che curerà anche la diretta via internet della finalissima. Altra conferma di rilievo è il premio Nazionale Psg Fairplay, intitolato a Manuela Gallicola, che andrà a premiare e valorizzare il comportamento corretto e la sportività dimostrata dalle formazioni, dagli istruttori, ed anche dai sostenitori in tribuna. Vero elemento che per tradizione caratterizza l’evento sportivo sarà sempre il gemellaggio tra le oltre 200 famiglie padovane, vicentine, trevigiane e veneziane e le formazioni loro ospiti per cinque fantastici ed indimenticabili giorni assieme. Infatti, come ogni anno, le formazioni locali ospiteranno una squadra proveniente da fuori regione, e, come l’anno scorso, Dolo ospiterà gli amici di Caserta. Il programma del girone dei Dolphins prevede per sabato 29 maggio la prima giornata di partite presso il palasport di Vigodarzere. Domenica 30 maggio va in scena nella palestra del liceo Galilei, la seconda giornata con il seguente programma: ore 9.15 Dolo – Varese, ore 10.30 Caserta – Vigodarzere, ore 11.45 Varese –
rogarci su quello che ci succede attorno, non ai casi limite che magari un trafiletto sui giornali se lo guadagnano, ma a quel silenzio che nasconde la vera disperazione. Pochi giorni fa ad un istituto superiore di Dolo sono stati fermati dai Carabinieri dei ragazzini che, nella pausa dopo un compito in classe, pensavano bene di farsi una canna, alla luce del sole nel cortile della scuola. Si è scoperto, poi, che uno di loro si dilettava come spacciatore. Lungi da me fare una tirata proibizionista, non è questo il punto. Il punto è che per loro era normale, non c’era nulla di male, non serviva nascondersi, non c’era autorità – genitori, insegnati, forze dell’ordine – da temere e rispettare. È il vuoto, il silenzio, quel luogo che ciascuno di noi contribuisce a costruire ogni giorno con la propria superficialità a far perdere tutto di significato. Siamo un popolo di contemporanei, si diceva un tempo, oggi non siamo più neppure quello. I cittadini albanesi del mitico film “L’America” di Gianni Amelio con Enrico Lo Verso e Michele Placido, guardavano “Non è la Rai” e si convincevano che valesse la pena tentare l’attraversata pur di arrivare in Italia. Un sogno tragico, sbagliato e che tanti drammi ha generato. Noi, oggi, continuiamo a guardare “Non è la Rai”, o meglio i discendenti di quel format televisivo, ma cosa sogniamo? Che speranze coltiviamo? Cosa rischiamo di nostro perché le cose possano andare meglio? Quel silenzio come lo rompiamo?
Roncaglia, ore 15 Caserta – Varese e ore 16.15 Dolo – Caserta. Nei giorni successivi, le partite si disputeranno nei campi di Limena e la finalissima, martedì 2 giugno, nel nuovissimo palasport di San Lazzaro a Padova. Nel fine settimana del 5 e 6 giugno, si disputerà a Dolo il Torneo Gottardo, riservato ai bambini nati nel 2001 e 2002, che si disputerà il sabato negli impianti degli istituti scolastici Galilei e Lazzari e la mattina di domenica nella piazzetta antistante lo Squero, dove verrà allestito un campo per l’occasione. Sono 12 le squadre coinvolte, provenienti da tutto il Veneto e dalla provincia di Bologna. Gli atleti di quest’ultima saranno ospitati dalle famiglie di Dolo. Nell’occasione, verrà disputata una partita tra le squadre femminili della categoria Esordienti tra le nostre “delfine” e la Reyer Venezia. Al termine, un rinfresco allieterà i partecipanti. Non dimentichiamo, inoltre, che in questi giorni si stanno disputando i play off per la promozione in Prima divisione della squadra maschile, che è arrivata alle semifinali, dopo aver vinto il girone di qualificazione e la fase dei quarti di finale. Final four, invece, per la formazione degli under 14 elite, che si contenderanno il titolo regionale di categoria con la Benetton Treviso, Reyer Venezia e Virtus Padova, un risultato “storico” per la nostra società, che andrà a contendere ai “mostri sacri” della pallacanestro italiana il trono regionale. Con queste iniziative crediamo, come società, di percorrere la giusta strada per creare delle occasioni per lo sviluppo dello spirito sportivo, dell’amicizia, del senso dell’ospitalità, ci auguriamo che tutto ciò venga condiviso ed apprezzato e possa servire ai nostri ragazzi a crescere in modo sano. Per questo, un grande ringraziamento a tutte le persone e le famiglie che stanno collaborando a far crescere questo progetto. Ci trovate su www.basketdolodolphins.it Roberto Don
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Tornei estivi
Tutto pronto per la quinta edizione dell’Insieme Per Pietro
Si sta lavorando a pieno regime per la quinta edizione del Torneo Insieme Per Pietro che anche quest’anno andrà in scena allo stadio Gaetano Scirea di Cazzago. Il Torneo, nato da un’idea di Alessandro Trevisan, rappresenta la punta di diamante dell’offerta sportiva primaverile che ogni amante del calcio locale apprezza: “Qui gli amici si vedono sempre – ci spiega Pietro Martire – anche solo per la passeggiata serale e si trascorrono assieme ore di sano calcio e divertenti chiacchiere sportive e non solo.” Ci avete abituati ad un tasso tecnico notevole: nella quinta edizione che si vedrà in campo? “Essendo un torneo a otto squadre potremo ammirare giocatori di valore assoluto. Amici che daranno il massimo anche per contendere il primato a campioni della Lavanderia LSG che si sono aggiudicati tutte le precedenti edizioni. I campioni della Lavanderia LSG dovranno difendere il loro primato contro squadre già rodate negli anni passati e pronte a spodestarli. Ci sarà da divertirsi.” Appuntamento per il 3 giugno con l’apertura ufficiale del torneo che si chiuderà con le finali del 19 giugno, seguite dalla grande festa finale che grazie ad un menù curato fino nei minimi particolari dagli Amici di Pietro. Da segnalare la giornata del 12 giugno che sarà totalmente dedicata al memorial “Cecco e Teo” con un quadrangolare fra le squadre dei Pulcini del Dolo RdB, Arinese, Sambruson ed Oriago. Nella serata, con inizio alle ore 19.30, gli Amici di Pietro sfideranno sul campo da calcio gli Amici di Checco e Teo in una partita di beneficenza. Ora sveliamo il segreto che ha spinto gli organizzatori a limitare ad 8 le squadre ammesse al Torneo: Pietro ce ne parli? “Il 26 giugno mi sposo con Paola.” Nel congratularci con Pietro e Paola auguriamo loro l’immensa felicità che meritano. Stefano Trovò
Settimo Memorial “Piron – Sitato” a Sambruson per ricordate Paolo e Gabriele
Si è svolto giovedì 20 e sabato 22 maggio, al “Don Giovanni Guerra” di Sambruson, il 7° Memorial dedicato a Paolo Sitato e Gabriele Piron, due amici molto attivi nel mondo del sociale e dello sport locale. In campo si sono affrontate, con estremo fair-play e correttezza, le Categorie Pulcini 2000-2001 dell’FC Dolo RdB, della Pol. Boriago e dell’Ambrosiana Sambruson. Il torneo “Amatori”, invece, ha visto la partecipazione di 4 formazioni, due delle quali costituite dai numerosi amici di Paolo e Gabriele e, a dare ancor più lustro ed importanza alla manifestazione, le formazioni amatori della Daulica di Dolo e dei Carabinieri di Camponogara. La serata a tavola si è svolta in un clima di cordialità e di sano tifo calcistico, dio fronte al maxi schermo che ha consentito di seguire la finale di Champions League In ogni frangente e momento della manifestazione, ciò che ha prevalso su tutto è stata la volontà di ricordare Paolo e Gabriele e trascorrere con i loro famigliari una piacevole giornata di sport, trascorsa amichevolmente con tanta passione e tanto desiderio di stare insieme, solidali ed uniti in ricordo di chi ci ha voluto bene e ai quali si vuole dimostrare anno dopo anno il desiderio di ricordarli e di dimostrare loro che saranno sempre nei nostri cuori. Il calcio a Sambruson non è solo saper calciare un Pallone. Gli Amici di Paolo e Gabriele
Calcio Giovanile
Ai Giovanissimi dell’Ambrosiana la Targa Disciplina
Correva l’anno 1977 quando, dopo una stagione sportiva “così così”, la neo costituita squadra Giovanissimi dell’allora G.S. Ambrosiana vinse la Targa Disciplina. L’allenava Elio De Lazzari. Da allora, mai più la Targa Disciplina Giovanissimi è stata vinta da squadre ambrosiane. Fino ad oggi quando, dopo ben 33 anni e al termine di una stagione esemplare per la dedizione del gruppo nonostante i risultati sportivi, la neo costituita squadra Giovanissimi dell’A.S.D. Ambrosiana Sambruson riporta quel trofeo all’ombra del campanile di Sant’Ambrogio. Un primo posto raggiunto meritatamente, distanziando di un’inezia i cugini di Dolo (che hanno vinto il proprio girone provinciale), l’Unione Venezia e il Veternigo, a dimostrazione che non si tratta di vittoria dovuta a desistenza agonistica ma di una conquista di volontà: la volontà di testimoniare un calcio diverso, corretto, in cui contano tutti i risultati, anche quelli disciplinari. Una con-
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quista che, osservando la graduatoria, potremmo paradossalmente definire, con soddisfazione certo condivisa, “combattuta” e questo è un merito e un vanto per tutte le Società e Associazioni sportive che credono in un calcio vero e sano, a partire dai più giovani: complimenti a tutti! Tuttavia, un plauso particolare vada ai nostri ragazzi, ai loro mister, Alessandro Masato e Marco Chinello, ed ai dirigenti accompagnatori. Complimenti sentiti e corali e un grazie a caratteri cubitali, da parte di tutta l’A.S.D. Ambrosiana Sambruson, anche per aver tenuto duro fino alla fine di una stagione difficile che, tuttavia, ha finalmente suggellato il ritorno a Sambruson di questa categoria. Sempre per quanto riguarda la Coppa Disciplina, alla vittoria dei Giovanissimi si unisce l’ottimo secondo posto della Prima Squadra in Terza Categoria e il sesto posto degli Juniores provinciali: complimenti sinceri anche a questi ragazzi, ai loro dirigenti accompagnatori e ai mister Gianstefano Longhitano, Stefano Bressanin e Giuseppe Baessato, nella certezza che tutto ciò è frutto di una “politica” associativa che parte dalla costruzione del tessuto umano e regolamentare, oltre che tecnico e atletico, per creare i presupposti necessari al raggiungimento anche delle vittorie di gioco che, siamo certi, presto ci arrideranno molto più di quanto non facciano oggi. A.S.D. Ambrosiana Sambruson
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(da pagina uno) Sarebbe una situazione molto più a nostro svantaggio che favorevole.” Una sensazione? “Ho fiducia nella squadra, abbiamo un gruppo coeso , sano e convinto di farcela. Sarà una gara tosta, decisamente molto difficile ma non dobbiamo disperdere il vantaggio che il risultato d’andata ci concede.” Ed, aggiungiamo noi, sarà importantissimo l’apporto del pubblico che, speriamo, si presenterà numeroso al Walter Martire a sostenere i ragazzi biancogranata. Mai come stavolta dovrà essere il dodicesimo uomo in campo e spingere il Dolo RdB ancora avanti in questa storia che dura ormai da oltre cento anni. Lino Perini
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ANNO XXXIV - n. 9 DOMENICA 30 MAGGIO 2010 Editore STEFANO TROVÒ Direttore responsabile LINO PERINI Periodico del Club Biancogranata Ass. Culturale Senza Scopo di Lucro Iscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103 Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002 via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve) Tel. 041412598
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In Redazione: Matteo Bellomo, Mauro Poletto, Marino Salviato e Stefano Trovò Hanno collaborato: Fausto Scocco, Emiliano Saccon, Cecilia Canova, Anna Canova e Giorgio Scocco oltre a: Piera Lombardo, Alberto Terribile, Michele Stellon, Roberto Don, Francesco Danieletto, Luca Gasparato, Serena Belli e Alberto Zanetti Stampa Tip. Canova Dolo - Chiuso in redazione giovedì 27 maggio 2010
Devono essere portati in Ecocentro o eliminati con il servizio ingombranti Il modo corretto per eliminare i RAEE (rifiuti tecnologici) è la raccolta differenziata. I rifiuti tecnologici devono infatti essere consegnati negli Ecocentri autorizzati oppure eliminati con il servizio di Veritas di asporto a domicilio degli oggetti ingombranti (su prenotazione, numero verde 800-811333). Negli Ecocentri, i RAEE vengono divisi in cinque gruppi, stabiliti dalla normativa: R1 - freddo e clima (frigoriferi, condizionatori e scaldacqua); R2 - grandi bianchi (lavatrici, lavastoviglie, forni e piani cottura); R3 - tv e monitor; R4 - piccoli elettrodomestici ed elettronica, apparecchi di illuminazione; R5 - sorgenti luminose. Una volta divisi, i RAEE sono avviati al riciclo negli impianti di trattamento, dove vengono eliminate le componenti pericolose per l’ambiente. I gruppi più dannosi per l’ambiente sono R1, R3 e R5. Gruppo R1. Categoria che comprende gli elettrodomestici che contengono gas pericolosi quali CFC e HCFC (gas dannosi per l’ozono, considerati i principali responsabili dell’immissione di doro nell’atmosfera)
Oggi è possibile ricevere via mail le bollette di Veritas, rinunciando alla carta e quindi preservando la natura. Il servizio è su richiesta e previsto solo per chi ha la domiciliazione bancaria o postale delle bollette. Per ricevere le fatture via mail è sufficiente compilare uno stampato disponibile agli sportelli del Servizio Clienti Veritas oppure collegarsi al sito: www.gruppoveritas.it ed entrare prima nello Sportello fai da te e poi nella sezione Servizi on line. E’ anche possibile ricevere un sms di avviso contemporaneamente alla partenza della mail. La fattura arriverà in tempo reale, nello stesso giorno in cui viene emessa, senza possibilità di smarrimento o ritardi.
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che sono contenuti nei circuiti refrigeranti e nelle schiume isolanti degli apparecchi più vecchi. Per prima cosa dal circuito di raffreddamento vengono estratti gli olii e i gas CFC/HCFC, poi viene smontato il compressore. Solo dopo l’elettrodomestico viene triturato in un ambiente ermetico, per evitare la dispersione dei gas nocivi contenuti nelle schiume isolanti. Gruppo R3. La quasi totalità delle televisioni e dei monitor raccolti ha un tubo catodico che deve essere trattato per evitare di spargere polveri di metalli pesanti e per riciclare il vetro, che diventa nuovi monitor e tv. Oltre il 90% dei materiali di cui è composto un monitor a tubo catodico (rame, ferro, alluminio, vetro e plastica) viene riutilizzato. Gruppo R5. Dalle lampade fluorescenti è possibile riciclare il 99% delle componenti: metalli, vetro e materie plastiche. Viene recuperato anche il mercurio, con un processo di distillazione dalle polveri fluorescenti che lo contengono. Il riciclaggio degli altri elettrodomestici (lavatrici, lavastoviglie, cappe aspiranti) è più semplice, perché non hanno gas all’interno. Dopo la rimozione delle parti pericolose (come interruttori e condensatori) e dell’eventuale contrappeso di cemento, possono quindi essere triturati anche in ambiente non ermetico. Ogni abitante produce in un anno in Italia circa 14 kg di
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RAEE che spesso finiscono in discarica o in strada, con gravi danni per l’ecosistema. Infatti, vengono disperse nell’ambiente sostanze pericolose e non possono essere recuperate parecchie materie prime quali vetro, plastiche e metalli (ferro, rame, acciaio, ghisa e alluminio). Da un elettrodomestico è possibile ricavare 28 kg di ferro, 6 kg di plastica e oltre 3 kg tra rame e alluminio.
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dall’Arpav e dalle Usi competenti cui spetta - attraverso il Servizio igiene alimenti e nutrizione - il giudizio di potabilità. La qualità dell’acqua Veritas è apprezzata dai cittadini. L’annuale indagine sulla soddisfazione dei clienti mette infatti in luce che cresce costantemente (78,7% nel 2007, 80,7% nel 2008, 82,4% nel 2009) il numero di persone che beve l’acqua che esce dal rubinetto. Il dato è notevolmente superiore alla media nazionale. I cittadini, inoltre, apprezzano la velocità di intervento in caso di emergenza, le caratteristiche dell’acqua Veritas (soprattutto la limpidezza), lo sforzo e l’impegno della società per ridurre i consumi.
tratto da Veritas Notizie e www.gruppoveritas.it
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