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INFORTUNISTICA STRADALE www.dolosport.it ANNO XXXIV
Periodico del Club Biancogranata N. 13 - DOMENICA, 26 SETTEMBRE 2010
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TORNIAMO AD INFORMARVI
L’inizio dei campionati di calcio rappresenta per lo sport lo spartiacque fra la vecchia e la nuova stagione. Come ogni anno anche Dolo Sport si adegua a questo ‘calendario sportivo’ e riprende dopo la breve pausa estiva. Una pausa dovuta anche a qualche problema da risolvere. Quello più fastidioso e sgradito è toccato al nostro amato editore Stefano Trovò al quale auguriamo di proseguire nella ‘giusta strada’ che lo riporti in condizioni fisiche ideali per affrontare al meglio il duro impegno che lo attende da qui sino a maggio. C’è stato anche il cambio di ‘tipografia’, più formale che reale, e si sta lavorando per ampliare il giornale e renderlo sempre più ricco e pronto ad accogliere le tante, numerose e gradite, collaborazioni spontanee che giungono in redazione. A parte va anche segnalato che il nostro collaboratore Giancarlo Simionato è diventato... nonno ed ha brindato alla piacevole novità rientrando in sella. E’ ritornato ad essere il direttore sportivo del Casinò di Venezia di Rugby, formazione che disputa il campionato di Eccellenza, massima serie nazionale. Speriamo che l’impegno di altissimo profilo gli consenta di mantenere viva la sua preziosa e qualificata collaborazione con noi. Se il campionato del Dolo RdB e la sua positiva fase d’inizio della stagione saranno argomenti che seguiremo con attenzione, non tralasceremo anche tutto il resto. E per cominciare si darà uno sguardo al recente passato ed al futuro prossimo. In primis VeniceMarathon e Family Run con anticipazioni e programmi per una manifestazione che si preannuncia ancora una volta di grossissimo richiamo e con sorprese notevoli che nelle prossime settimane sveleremo. Il piatto è ricco, gli argomenti sono tanti e lo spazio resta poco, ma siamo felici di questo perché vuol dire che c’è tanto materiale e tanto interesse. Auguriamo a tutti gli sportivi di poter trascorrere un’altra stagione intensa e ricca di soddisfazioni, ringraziamo gli affezionati lettori oltre agli inserzionisti che con la loro passione e disponibilità ci consentono ancora di esistere e di restare una delle più longeve testate sportive. Grazie a tutti. Lino Perini
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QUINTA EDIZIONE DELLA FAMILY RUN Family Run 2009
Siamo giunti oramai a ridosso della quinta manifestazione della Family Run dolese. I tre istituti superiori di Dolo, in collaborazione con Venice Marathon e Comune di Dolo, stanno lavorando al fine di poter allestire una grande manifestazione. Un ringraziamento è sempre rivolto ai dirigenti scolastici del Liceo Galilei dottor Luigi Carretta ed alla professoressa Cecconi, Dirigente del Lazzari e quest’anno anche del Musatti. Novità anche per l’aspetto organizzativo dell’evento: a rendere il terzetto un
poker è stata l’entrata di Stefano Trovò, importante pedina per la riuscita della manifestazione. Borgo Stefano è il referente per le scuole, Ivano Sacchetto referente Venice Marathon e Simone Cercato referente per i testimonial. Nulla, comunque, si potrebbe fare se non ci fosse l’importante contributo del comune di Dolo. Fin dalle prime fasi organizzative il Sindaco Maddalena Gottardo, l’Assessore allo Sport Cecilia Canova ed il Presidente delle Commissioni Sabrina Bechet, che hanno dato un
segnale di collaborazione, presenziando costantemente a tutte le fasi organizzative. Attraverso l’operatività di queste persone, ci stiamo avvicinando al 23 ottobre lavorando in sinergia e con spirito di collaborazione. Le conoscenze e le capacità di ognuno di noi vengono messe disposizione degli altri. Spirito di gruppo alla base dei migliori risultati. In campo scenderà anche l’Atletica Riviera del Brenta, garantendo, con la propria esperienza specifica, un contributo indispensabile. (a pagina quattro)
Calcio a cinque
La New Team Dolo nata per stupire
Poter dire che Dolo abbia ancora la sua squadra di calcio a 5 ci riempie d’orgoglio: dirlo consci del fatto che una decina dei giocatori della rosa provengono dalle fila del Calcio Dolo ci conferma come la cultura sportiva di un paese possa plasmare ottimi giocatori, allenatori e dirigenti. Oggi vi raccontiamo della New Team Dolo conversando con la dirigenza dei progetti e della voglia di divertirsi in compagnia senza dimenticare di vincere Filippo Vido, Cristian Gallo, Enrico Vescovi, Federico Giovannetti e Pietro Martire le partite che contano. “Siamo partiti come una squadra di amici – ci racconta il presidente Enrico Vescovi, - poi i nuovi arrivi ci hanno permesso di creare una squadra competitiva che potrà farsi sentire in campionato.” Obiettivi? “Salvezza! – Esclama divertito mister Martire ed aggiunge – abbiamo aumentato il tasso tecnico ma la squadra aveva già una buona struttura rappresentata dagli ex Vittoria Dolo.” Una gloriosa squadra che ha chiuso la propria storia dopo 14 anni gloriosi. “Noi nasciamo da una costola del Vittoria Dolo – ci conferma Vescovi – e di quella squadra proseguiamo lo spirito.” “Purtroppo il Vittoria ha chiuso l’attività – ci spiega Federico Giovannetti – per la perdita degli stimoli ma siamo partiti noi con lo scopo di proseguire la filosofia di quella squadra. Dopo aver trovato la disponibilità di Pietro la squadra si è fatta da sola.” Il vostro sarà un campionato tranquillo? “Noi vogliamo fare un campionato di buon livello – spiega mister Martire – grazie ad allenamenti impegnativi fatti per dare alla squadra la consapevolezza delle proprie possibilità ed i giusti stimoli. Abbiamo lavorato bene nella fase di preparazione al campionato con due settimane intense. Ho potuto sfruttare bene questa fase – prosegue Pietro – poiché durante l’anno potremo contare su di un solo allenamento settimanale per motivi organizzativi ed economici. (Trovò - a pagina due)
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La New Team Dolo nata per stupire
(da pagina uno) Per una serie D come la nostra un allenamento alla settimana ci permetterà di affrontare il campionato con una certa tranquillità.” Il campionato? “Sono 13 squadre di cui 6 trevigiane – spiega Giovannetti – oltre alle squadre del veneziano che già conosciamo per averle incontrate l’anno scorso con il Vittoria.” La rosa? “Siamo partiti con 14 elementi e poi abbiamo aggiunto due elementi. Poi Fabio Baldassa – spiega Pietro, - che era nella rosa, ora è partito per una missione in Afghanistan. A nome di tutta la squadra vogliamo augurare a Fabio le migliori fortune.” Ci uniamo anche noi di Dolo Sport ai saluti dei rossoneri dolesi per Fabio Baldassa che, ne siamo certi, saprà farsi onore anche nell’impegnativa missione afgana. Torniamo al calcio a 5. “Il campionato è lungo – prosegue Pietro – e le vicissitudini fisiche unite agli impegni lavorativi possono far venire meno le motivazioni. Per evitare tutto questo abbiamo costruito una squadra solida con un buon numero di effettivi. Io sono soddisfatto dei ragazzi che ho a disposizione.” Sponsor ed aiuti economici vari? “Siamo prossimi ad
iscriverci alle associazioni sportive del comune di Dolo – spiega il presidente Vescovi – per far si che la nostra presenza nel territorio dolese sia ufficiale. Possiamo contare sullo sponsor Doro Rappresentanze che ci sostiene al meglio. Dal punto di vista organizzativo dobbiamo ancora definire i rapporti con i gestori delle strutture sportive che utilizzeremo. Ora in palazzetto ci dovrebbero essere 3 squadre di calcio a 5: oltre a noi ed il Perarolo giocherà e sia allenerà il Real Campalto che milita in serie C2. Speriamo che la nostra dolesità venga presa nella giusta considerazione.” Siamo certi che i rossoneri della New Team Dolo potranno fare bene già da quest’anno e siamo altrettanto certi che questa squadra e questi ragazzi sapranno entrare nei cuori dell’esperto pubblico dolese: noi ci saremo e ve ne renderemo conto. Stefano Trovò La rosa a disposizione di Mister Pietro Martire: Alessio Fincato, Alessandro Moresca, Nicola Baldan, Gianni Biasiotto, Alessandro Celin, Cristian Gallo, Federico Giovannetti, Lorenzo Michelato, Manuel Nefele, Marco Orbolato, Francesco Ragazzo, Cristian Ruffato, Mauro Spinello, Alessandro Trevisan, Enrico Vescovi, Filippo Vido e Gabriele Semenzato, accompagnatore.
METAMORFOSI DEL BACCALA’
Adattare la vita di ogni giorno alla realtà, adeguarsi a tutto quello che viene offerto sapendo trarre godimento dall’equilibrio e dal gusto delle cose, consapevoli dei limiti concreti presenti, passati e futuri, di quella moderata voluttà, quasi confessionale, radicata in una morale cristiana largamente diffusa nei secoli scorsi. Sicuramente la cucina veneziana, più che altre, ha risentito di queste trasfigurazioni, sapendo comporre i suoi sapori e adeguandoli ai vari momenti, più o meno felici, della nostra esistenza. La più straordinaria di queste alchimie è senz’altro la cottura del nordico “baccalà” che giunto fino a noi stopposo, legnoso, repellente per odore e sapore, diventa uno dei piatti più prelibati della regione. Ovvio che il suo segreto sta nella preparazione preliminare; tralascio i modi tecnici di riconoscimento, le sfumature dell’odore, i segni che rivelano se sia stato stagionato all’aria fredda del nord o negli essiccatoi, una cosa è certa: la polpa deve essere chiara, di colore paglierino e la qualità più celebrata è il “ragno”. Un tempo veniva battuto fuori dal negozio da un giovane garzone di bottega che ne rompeva le fibre, aprendole e preparandole al bagno che ridona morbidezza, trasformando il legno in polpa. I tempi di permanenza in acqua variano a seconda della temperatura e della stagione, si calcolano comunque trentasei ore dopo di che il “baccalà” è pronto per essere utilizzato e trasformato a piacere: bollito e condito con olio di oliva, mantecato, alla vicentina, in umido. Il “baccalà” è il nome improprio dato dai veneziani allo stoccafisso, il “baccalà” vero e proprio è quello aperto e salato, conservato in barili e chiamato a Venezia “Bertagnin”, del quale non è mai stato fatto gran uso. Era considerato mangiare di magro, special modo dopo che il Concilio di Trento aveva ristabilito regole obbligatorie di astinenza e digiuno e comunque il consumo era tale da indurre i Norvegesi ad aprire nel 1827 un grande deposito a Venezia, utilissimo con le sue scorte ai tempi dell’assedio del1849. Insomma il nordico Stockfish nasceva e nasce protestante per morire cucinato da cattolico.
Baccalà alla vicentina in edizione veneziana Tagliare a pezzi regolari del “baccalà” ben ammollato e mondato, rosolarli in olio e burro con un trito di prezzemolo e aglio, sistemare di sale e pepe, coprirlo di latte e cospargerlo di cannella; aggiungere una bella cipolla tritata finemente, portare a bollore sul fuoco fino a che il latte non sia stato completamente assorbito, cospargete di parmigiano. Rivoltate i pezzi e cospargeteli di un nuovo trito di prezzemolo, aglio, qualche acciuga salata, irrorare con olio di oliva, passare al forno caldo per 10 minuti e servire con polenta. Dosi: per un chilo di “baccalà”, un litro di latte, due bicchieri di olio uno all’inizio e uno alla fine, 50 gr. di burro, una cipolla, 4 spicchi d’aglio tritati con prezzemolo, 50 gr. di filetti di acciuga, 100 gr, di parmigiano, farina tre cucchiai, cannella un pizzicone o due, sale e volendo pepe. Baccalà alla capucina, uno Ne esistono due versioni, la prima si tratta di semplice “baccalà” bollito condito con olio, aglio e prezzemolo o al più con una goccia di aceto e un pizzico di pepe. Baccalà alla capucina, due Mondare 500 gr. di “baccalà” ben ammollato e tagliarlo a pezzi che passerete alla farina salata. Fateli rosolare da ogni parte in mezzo bicchiere di olio, una noce di burro e una cipolla tritata. Coprite d’acqua, aggiungete due foglie di alloro, otto filetti di acciuga, 50 gr. di uva passa, altrettanti di pignoli, un pizzico di pepe e uno di cannella, tre cucchiai di zucchero. Sobbollire sino a che il liquido sia stato quasi assorbito, sistemando di sale e pepe, cospargere di pangrattato che irrorerete col fondo di cottura, passare il tutto in forno per una leggera gratinatura. Servire ben caldo. Francesco Danieletto Cenni storici tratti da: “la Cucina Veneziana” di Giuseppe Maffioli, Franco Muzzio editore.
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AL PREMIO ALFIO MENEGAZZO, VINTO DA FEDERICO MURZIO, L’APPREZZAMENTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO
Grande successo per la settima edizione del premio giornalistico ‘ A l f i o Menegazzo’, oltre che per la sentita partecipazione di giovani giornalisti, anche per il formale apprezzamento espresso dal presidente della Repubblica G i o r g i o Napolitano. In particolare Napolitano, interessato dalla senatrice Cecilia Donaggio, ha inviato una missiva in cui esprime: “I sensi della sua considerazione per il premio e per le sue finalità”. Citando parte dell’intervento pronunciato recentemente a Verona, ha poi ricordato: “Ritengo che si possa senz’altro affermare che… il Veneto sia veramente il luogo della più profonda ed intensa trasformazione che vi sia stata in Italia negli ultimi decenni. Qui si è espressa una carica di operosità, di imprenditorialità e di straordinario dinamismo, cosa di cui siamo tutti orgogliosi”. La giuria, presieduta dal sociologo Enrico Finzi, è stata chiamata a valutare una cinquantina di articoli redatti da
LA GIORNATA DELLA SALUTE
DOLO. Grande successo domenica 19 settembre con ‘La giornata della salute’. La giornata organizzata dall’ULSS 13 con il patrocinio della conferenza dei sindaci ed in collaborazione del CROD di Dolo, di AVIS, di AVO, di FIAB, di AUSER Dolo, dell’Associazione Diabetici, della Protezione civile Riviera del Brenta, dell’Associazione Pro Sambruson, della Pro Loco di Dolo, del Gruppo ciclisti i Molini di Dolo, dello Sci Club di Fossò, del Gruppo Podisti Spotorni di Camponogara, del Circolo Trovemose di Sambruson, de I Sarmati, del Gruppo Podisti Dolesi, della Stra Alpe, dell’Associazione Librarsi, dell’Associazione Isola Bassa e di Carlo Meneghelli. Due le occasioni di ‘movimento’ andate in scena: la decima marcia non competitiva su tre distanze (5,6 14,7 e 28,8 chilometri) che ha visto l’attraversamento dei comuni di Dolo, Camponogara, Vigonovo, Stra e Fiesso, e la sesta biciclettata di 22 chilometri a cui hanno preso parte anche i pattinatori. La giornata ha lo scopo di sensibilizzare il movimento fisico quale contributo alla salute. A fronte di dati raccolti dall’Azienda ULSS n. 13 che ha stimato che il 22% delle persone del territorio, comprese fra i 18 ed i 69 anni siano sedentarie e che il 41% sia in sovrappeso od obesa. L’azienda cogli l’occasione per ricordare che ‘muoversi fa bene ed è pure divertente’. Bastano trenta minuti al giorno per almeno cinque giorni la settimana, almeno diecimila passi al giorno che corrispondono a circa cinque chilometri e non è necessario correre ma tenere un passo veloce in modo che lo sforzo produca una modesta accelerazione del battito cardiaco. Pochissimi consigli ma fondamentali per preservare il fisico dall’insorgere di numerose malattie oltre quale supporto al trattamento di patologie conclamate. Lino Perini
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21 giornalisti veneti. E’ risultato vincitore Federico Murzio, mentre una menzione speciale è andata alla veneziana Manuela Lamberti e al padovano Filippo Maragotto. “Anche la settima edizione del premio si è conclusa con buoni risultati – ha dichiarato il presidente della giuria Enrico Finzi – la significativa partecipazione, per di più proveniente spesso da quotidiani, periodici, emittenti televisive o radiofoniche, testimonia le persistenti vitalità dell’iniziativa”. “Sacrificio e studio continuo, entusiasmo, curiosità e passione, la forte motivazione sono alcuni degli elementi che spingono tanti giovani verso il giornalismo, condividendo i valori della lealtà e della buona fede, della correttezza e trasparenza dell’informazione – sottolinea Gianluca Amadori, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto – principi che il premio in memoria di Alfio Menegazzo si propone di valorizzare e difendere”.
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SI APRE L’ANNO ALL’UNIVERSITÀ DELLA RIVIERA
DOLO. Si sono aperte le iscrizioni per coloro che sono interessati a frequentare l’Università della ‘Riviera del Brenta’ che opera con il patrocinio della Direzione Istruzione della Regione Veneto, dell’Assessorato all’Educazione della Provincia di Venezia e dell’Assessorato ai servizi Sociali del Comune di Dolo. Le iscrizioni, che si chiuderanno il 9 ottobre, sono possibili presso la sede di via Manzoni il lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 15.30 alle ore 18.00 mentre il giovedì il venerdì ed il sabato l’accoglimento è fissato all 10.00 alle 12.00. La quota d’iscrizione è di 84 euro più 6 euro di assicurazione obbligatoria. L’iscrizione all’Università consente la partecipazione a lezioni di cultura generale ed alla partecipazione ad incontri, dibattiti, concerti e manifestazioni culturali organizzate dalla stessa Università. Fra i vari corsi, oltre a quelli tradizionali di Italiano, Lingua Inglese di Musica e Filosofia, quelli di Informatica, di Pittura, di Modellato, di Tai Chi Chuan, di tessitura, di Taglio e cucito, di Ricamo e di Ceramica. E’ già stato fissato un incontro culturale con argomento la storia dell’arte del secondo rinascimento, tenuto da Gabriella Niero, il 20 ottobre alle ore 15.30. L’inaugurazione dell’Anno Accademico avverrà domenica 10 ottobre alle ore 15.30 quando nell’Auditorium dell’Istituto Lazzari la Compagnia delle Smirne presenterà ‘Hecyra’ (La suocera) di Terenzio. Al termine dello spettacolo la presidente dell’Università Sonia Giacomello dichiarerà aperte le lezioni. Lino Perini
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(da pagina uno) Qualche nota tecnica. Quest’ anno prevediamo di superara tutti i record e di raggiungere il numero di 5500 partecipanti. Nel territorio la sensibilità e l’interesse per la nostra manifestazione è cresciuta costantemente. La corsa che partirà il 23 ottobre dovrebbe vedere la partecipazione di circa 28 scuole, dalle materne alle superiori. Ricordiamo che il primo anno avevamo avuto la partecipazione di 12 scuole! Sarà una festa di colori, di studenti, di scuole e di famiglie. L’iscrizione costerà tre euro. Un euro sarà devoluto in beneficenza. Un euro andrà a coprire le spese organizzative ed un euro rimarrà alla scuola per acquisto di materiale didattico o per le esigenze che ogni singolo istituto prevedrà. Come si può notare, la manifestazione ha una valenza umanitaria importante. L’intento è di poter aiutare chi ne ha bisogno; di contribuire, anche in piccola parte, all’attività scolastica e di dare vita ad una festa per tutti i partecipanti. Anche quest’anno la famiglia Trovò metterà in palio, per la scuola elementare più numerosa, un computer portatile di ultima generazione. Un atto di geneFamily Run 2009
Volley amatoriale
Matteo Baldan: il volley di casa nostra Il Fiesso s’impone al torneo San Michele di Arino
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Si è appena concluso il torneo di volley amatoriale di Arino, svoltosi in concomitanza della festa del patrono. Torneo di buon livello che ha visto il Fiesso prevalere, dopo quasi due ore di gioco, sui miresi del G8. Ecco i numeri della finale indimenticabile: 21-25, 25-21, 26-24, 14-25 e 25-21. Così il Fiesso in campo: Fabio Ballin, Nicola Barina, Osvaldo Condon, Silvia Barison, Rosa Forte, Marco Carraro, Irene Cardo, Roberta Faggian, Claudio Baldan e Pasqualino Sasso. Completano il podio arinese i Mister X ottimi terzi e l’Airone Volley quarto. L’impeccabile organizzazione del torneo ha visto come protagonisti Matteo Baldan, Alessandro Puliero e Davide Tamiazzo quest’ultimo già noto ai dolesi per il suo impegno pongistico che lo ha fatto conoscere grazie alla celeberrimo team dell’associazione Don Milani all’epoca presieduta da Don Guerrino Ruffato. Oggi parliamo con Matteo Baldan, classe 1980, che ci racconterà del suo impegno a favore del volley locale. “Ho iniziato la mia avventura sportiva con il calcio, come del resto hanno fatto in molti, erano gli anni in cui il Cazzago metteva in campo un buon settore giovanile grazie a
Family Run 2009
mister Zampieri. Il volley lo abbracciai a 16 anni sempre Cazzago fra le fila della Polisportiva, allenato da Bru Fusciani.” A quali campionati hai preso parte? “In quegl’an il Cazzago militava nei campionati provinciali FIPAV ed quelli del CSI. I risultati furono discreti. Indimenticabile finale provinciale CSI persa, per 3 a 2, contro il voll Terraglio di Mestre. Vedemmo sfumare il titolo che ampiame te meritavamo.” Dato il tuo impegno nel volley a 360 gradi: preferisci arbitra organizzare o giocare? “Mi sento un giocatore al 100%, anc se organizzo da tempo con Davide dei tornei amatoriali di ot mo spessore tecnico. Le vesti di arbitro mi stanno un po’ str te. Ora mi impegnerò anche come dirigente.” Nell’Arin scommetto? “Certo! La squadra dell’Arino sta per tornare fasti di un tempo. Siamo tutti amici e collaboriamo ottimame te alla riuscita del progetto.” Come vedi il futuro del volley amatoriale? “ movimento pallavolistico locale sta crescendo vista d’occhio. Le squadre oltre a moltiplicarsi rafforzano negli organici e nelle qualità tec che. Il pubblico risponde bene nonostante spazi limitati negli impianti sportivi.” E il tuo futuro? “Mi sono laureato in Giurisprudenza Padova nel 2007 ma ancora non ho ricevuto chiamata giusta. Cerco un lavoro di qualità c mi possa gratificare. Sono certo che se la ch mata arriverà i primi ad esultare saran mamma Maria e papà Renzo; sarebbe come u vittoria del mondiale al quinto set.” Tutti noi di Dolo Sport siamo pronti a festegg re. Alberto Terrib
GRUPPO CICLISTICO MULINI DOLO DUE ATLETI IMPEGNATI NELLA 1001 MIGLIA
DOLO. Il presidente Gianfranco Carraro traccia un bilancio dell’attività svolta nel corso della corrente stagione dal G.C. Mulini Dolo con particolare riguardo alla partecipazione alla 1001 miglia 2010 di due ciclisti dolesi Maurizio Furlanetto e Adriano Gambato. “Maurizio Furlanetto ha tagliato il traguardo in 112 ore (tempo a disposizione 136 ore) assieme alla prima donna partecipante, fatica tanta, percorso assai più impegnativo dell’edizione 2008 (20.000 metri di dislivello) con tratti di sterrato e pendenze molto forti. Adriano Gambato già al secondo giorno
M AC E L L E R I A & R O S T I C C E R I A
DA M A S S I M O
L A Q UA L I T À È LA NO S TR A SP E CI A LI T À
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rosità non comune di questi tempi ed un aiuto importante n momento in cui i tagli ministeriali privano le scuole anche d materiali più basilari come carta igienica e carta per fotocop Un grazie di cuore alla famiglia Trovò per quello che fa n ricordo dell’indimenticabile Renzo al quale la manifestazio dolese verrà intitolata. Verranno allestiti stand sportivi, culturali e di associazionism nonché gruppi di volontariato. Inoltre sono previste sorprese per i piccoli partecipanti, tes monial d’eccezione ed altro, ma di tutto ciò parleremo nel pro simo numero di Dolo Sport. Stefano Borg Simone Cerca Ivano Sacchet e Stefano Tro
ha avuto problemi meccanici che si sono poi ampliati nonos te l’intervento di un meccanico, pertanto ha dovuto ritirars dintorni di Siena dopo 1.000 km.” Il percorso prevedeva la tenza da Nerviano, in provincia di Milano il 16 agosto l’ar nei dintorni di Roma e ritorno per un totale di km 1640. “Nonostante la sfortuna per Adriano Gambato – ha proseg il presidente - questi due Randonneurs meritano un grossiss applauso per l’impegno profuso ed uno particolare spetta, il risultato ottenuto, a Maurizio Furlanetto.” Lino Pe
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Pattinaggio Dopo 85 anni torna un Conton Artistico: alla maratona di Venezia al via con Marghera. La sequen- gioie e dolori La notizia è presto za di allenamenti è ben detta: Fabiano Conton Verso la Venicemarathon d’argento
precisa: si va dai “giosi sta allenando per fare chi di andatura” la Venicemarathon per all’andatura lenta pasla prima volta. sando per un giorno di Pochissimi però fra i andatura veloce e chiunostri lettori si ricordedendo con il giorno di ranno la figura del riposo. Nei fine settimaratoneta Attilio mana poi facciamo gli Conton, prozio di allunghi con un perFabiano, che vinse il 13 corso di oltre trenta settembre 1925 (a soli chilometri nella nostra 23 anni) la maratona di benna Riviera del Venezia (con il tempo Brenta.” In aggiunta a di 2:45:44) indossando questo le gare? “Se la gloriosa maglia de capita partecipiamo a La Fenice e che, nel delle competizioni nel 1928, partecipò alle fine settimana sempre Olimpiadi di con l’intento di prepaAmsterdam abbandorarsi al meglio per la nando la maratona maratona. Ci alleniaolimpica a soli due chimo per i 4’ e 45’’ che si lometri dal traguardo. tradurrebbero in 3ore e Sarebbe sufficiente 20min un tempo che solo questo precedente Fabiano Conton con l’allenatore r a p p re s e n t e re b b e per rendere l’evento Claudio Negri un’impresa per un memorabile, ma la atleta alla prima espefamiglia Conton annovera altri sportivi di grande spessore: rienza. Abbiamo partecipato al bel Giro Ottavio Conton ciclista dalle ottime doti delle Chiuse di Mira.” e, soprattutto, Marino Conton che fu Perché tentare la maratona? “Non sono ciclista professionista nella mai riuscito a fare uno sport ad alto Jollyceramica capitanata da Giovanni livello. I motivi sono molti e tutti legati Battaglin. Memorabile l’ordine d’arrivo agli impegni famigliari anche se ho semdel Giro d’Italia 1973 che vide la vittoria pre corso fin da giovane; ora lo faccio di Eddy Merckx, seguito da Felice con maggiore assiduità. Quando inizi ad Gimondi e da Giovanni Battaglin, men- allenarti la corsa diventa una vera e protre Marino giunse al 109° posto. E’ evi- pria dipendenza: il tuo fisico chiama dente che non possiamo esimerci dall’af- all’allenamento. Tutto questo mi ha porfermare che i miresi Conton sono una tato a decidere di correre la famiglia di sportivi: vi racconteremo del Venicemarathon del venticinquesimo.” Fabiano maratoneta ma anche le nuove Hai uno sponsor che ti affianca nella tua generazioni si difendono bene grazie a avventura? “Alessandro Spolaor della Sebastiano che a cinque anni milita già RG Impianti di Salzano oltre ad occunel Calcio Borbiago. Fabiano, nella tua parsi di impianti elettrici si interessa a famiglia lo sport la fa da padrone? “E’ un noi fornendoci del materiale tecnico di ottimo modo per stare assieme e per prim’ordine. Alessandro è un amico.” stare bene. Vorrei che anche mia moglie Quale importanza ha l’amicizia per atleNicoletta mi seguisse nella corsa ma, per ta del tuo livello? “Fondamentale a tutti ora, non ne vuole sapere. Vedremo più i livelli. Per me vedere degli amici lungo avanti.” Una passione contagiosa dun- il percorso di gara mi stimola a miglioque. Ma quando trovi il tempo per prepa- rare. Per arrivare al meglio dovrei orgarare la Venicemarathon? “Durante la nizzarmi disseminando degli amici ogni pausa pranzo io e Claudio Negri, il mio 5 chilometri solo in questo modo riuscicollega che mi fa da allenatore, indos- rei a scendere anche al di sotto del mio siamo le scarpe da running e partiamo a obiettivo delle 3ore e 20minuti.” Stefano Trovò macinare chilometri fra le vie di
ostansi nei a pararrivo
guito ssimo , per Perini
Il gruppo ciclisti dolesi al gran completo
Settembre: molte attività sportive riprendono, dopo la pausa estiva… in realtà, nel caso degli atleti del Pattinaggio Artistico Dolo, veramente breve! La pista di via Torre non è mai stata tanto bollente, deserta solo per una parte del mese di agosto e, adesso, di nuovo a pieno regime, solcata da decine di ruote che inseguono la leggerezza. L’apertura ufficiale della stagione ha coinciso con una piccola esibizione serale quasi giocosa, ma non per questo meno coinvolgente, presentata dai diversi gruppi sabato 11 settembre; tra i molti progetti, in prima fila lo show natalizio, il cui successo degli ultimi tre anni stimola allenatrici e coreografi a sfide ambiziose: con una piccola anticipazione, quest’anno ci si misurerà con un tema tutto veneziano. E poi, naturalmente, ci sono le gare. Il 25 e 26 settembre, a Marcon, si svolgerà la fase provinciale dei Giochi Giovanili Veneti, che vedrà la partecipazione di alcune atlete dell’associazione sportiva dolese selezionate nella fase intercomunale, svoltasi a giugno e ospitata, per la prima volta, proprio a Dolo. Il 26 settembre, alla 4ª tappa del Gran Prix Giovani 2010 di Treviso, saranno Matilde Rossi, per la categoria giovanissimi, e Jenny Boato, per la categoria esordienti, a portare i colori della società. Nuove iscrizioni e interesse crescente anche da fuori zona confermano potenzialità e fascino di uno sport che attira i bambini, ma anche gli adolescenti, e che, purtroppo, nel caso di Dolo è penalizzato dall’inadeguatezza degli spazi pattinabili coperti a disposizione. La vivacità delle richieste e la carenza di situazioni adeguate per gli allenamenti ha indotto la società di pattinaggio artistico a utilizzare, oltre alla pista all’aperto e al Palazzetto dello Sport, situati in territorio comunale, anche la nuova palestra realizzata presso il Centro Parrocchiale di Camponogara, in attesa di soluzioni più appropriate. Piera Lombardo
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Da oggi la Corona offre agli amanti del pesce e non solo specialità tipiche della Riviera ma anche delle pietanze multietniche che spaziano dalla famosa Builla Baisse francese alla Paella e Sangria spagnola, dal vero Sushi e Sashimi alla cucina asiatica e birmana. Vi aspettiamo per soddisfare il vostro palato.
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PARTI COL PIEDE GIUSTO
Le Infiammazioni
Anche quest’anno le vacanze sono andate, poche o tante l’importante è aver passato dei bei momenti in serenità e tranquillità. Spero non vi sia passata la voglia di muovervi e di correre in libertà anche se l’ultima volta abbiamo parlato dei vari infortuni che possono capitare durante l’attività fisica. Continuiamo questa rubrica con l’idea che sempre meglio rischiare di subire qualche piccolo infortunio piuttosto che starsene sempre inattivi e che il nostro intento è sempre quello di far si che vengano utilizzati tutti i modi per prevenire qualsiasi tipo di inconveniente dal punto di vista fisico. Parliamo oggi di infiammazioni e tutti i termini che finiscono per “ite”: indicano uno stato infiammatorio; appartengono a questa serie le tendiniti, le borsiti, le sinoviti, le fasciti, etc. Possono essere provocati da una serie di cause: una cattiva posizione assunta durante la corsa – camminata, un terreno troppo duro, una scarpa non adatta o troppo consumata, una ripresa troppo intensa degli allenamenti, allenamenti sbagliati. Gli elementi del corpo umano interessati sono il piede, la caviglia, il ginocchio, le anche, la schiena, il collo. Nella caviglia e nel piede le infiammazioni sono dovute ad una struttura non perfetta del piede stesso o dell’alluce. Questo ci porta ad un appoggio sbagliato del piede durante la corsa – camminata per cui vengono sovraccaricate alcune strutture che a lungo andare reagiscono infiammandosi. Molte volte siamo noi stessi che, per abitudini sbagliate ci procuriamo seri inconvenienti: allacciandosi le scarpe troppo strette per “sentirle meglio”, non fare incrociare le stringhe nell’allacciatura delle scarpe, ci può provocare un’infiammazione dei tendini che passano sul dorso del
piede. Far passare i lacci sul retro della scarpa perché sono troppo lunghi fa si che sfreghiamo il tendine di Achille, che di certo non avrà una sollecitazione positiva. Infine controlliamo sempre lo stato delle nostre scarpe, non solo dal punto di vista estetico, ma soprattutto dal punto di vista della struttura: se la suola è troppo consumata, se la tomaia comincia a cedere e non sostiene più a dovere il piede, è il caso di sostituirle, anche se ci siamo particolarmente affezionati. La cura di dettagli apparentemente insignificanti come l’allacciatura delle stringhe, molte volte fa la differenze nell’opera di prevenzione dagli infortuni. Il suddetto metodo di allacciatura incrociata consente di infilare la scarpa in modo uniforme e di ridurre la pressione del piede. In caso contrario, nella parte anteriore del piede, la circolazione del sangue risulta ridotta. Questo metodo evita inoltre la fuoriuscita del piede dalla scarpa. Di fondamentale importanza è considerare il fatto che non siamo formati “a compartimenti stagni”, ma siamo un organismo le cui strutture interagiscono fra loro. Un problema al piede, infatti, può ripercuotersi e manifestarsi al ginocchio, o alla schiena, e viceversa. Questo vuol dire che se abbiamo un dolore in un certo punto, non ci dobbiamo fermare a considerare solo quella determinata zona, ma dobbiamo analizzare in generale anche i distretti vicini ed a volte lontani. Molto bene, ora possiamo proseguire i nostri programmi di allenamento, puntando molto sul fatto che il nostro “stato mentale” è sempre il motore che regola qualsiasi attività. Siamo fermamente convinti che il giusto atteggiamento mentale e lo stato di tranquillità e serenità nel fare le cose riduca in grossa percentuale gli infortuni, ma saranno argomenti trattati anche nelle prossime pubblicazioni, per ora non mi resta che salutarvi… evviva! Luca Damin
Grande Successo della XXI^ Edizione del Torneo Nazionale di Tennis DOLO. Si è conclusa, in contemporanea con la fine dei festeggiamenti, la XXI^ edizione del Torneo Nazionale di Tennis ‘San Rocco’ sui campi in terra rossa di via Arino. Partecipazione record di 135 concorrenti in campo maschile e di 40 in campo femminile. Al di là dei numeri ha colpito la qualità dei tennisti alcuni provenienti anche da Lombardia e Friuli Venezia Giulia, premiati con una numerosa presenza di pubblico nella giornata conclusiva. In campo maschile successo del ventiduenne rumeno, da tempo trapiantato in Veneto, Lucian Lazarenco del T.C. San Paolo che ha superato dopo tre tiratissimi set il quindicenne Barolo del T.C. Padova per 6/3-3/6-6/3. Da segnalare che Barolo in semifinale aveva superato la testa di serie n. 1 Todesco che a sua volta nei quarti aveva sconfitto il tredicenne padovano Giacomin a detta di tutti la grandissima rivelazione del torneo, un ragazzo che potrebbe diventare un giocatore di alto livello. In campo femminile finale tutta in famiglia fra le sorelle Zennaro del T.C. Lido. Ha vinto Stefania che si è imposta su Francesca per 6/3-7/5 dopo un match incerto e combattuto. Ottima l’organizzazione del T.C. Dolo. Lino Perini
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I protagonisti del Torneo Protagonista di questa edizione del torneo è stato Lucian Lazarenco (3.1) del TC San Paolo di Padova che ha battuto in finale la rivelazione del torneo, Giovanni Barolo (3.5) under16 del TC Padova per 6-3 3-6 6-3. Semifinalisti Marco Bergagnin bellunese tesserato per la società ST Bassano e Marco Schneiders di Varese, entrambi under18 e di classifica 3.1. Nel torneo femminile il titolo è andato a Stefania Zennaro (3.3) del TC Cà del Moro che in finale ha battuto la sorella Federica Zennaro (3.1), campionessa uscente, per 6-3 7-5. Giovani promesse Molti giovani atleti si sono messi in luce in questa edizione del torneo a cominciare dal finalista Giovanni Barolo
di soli 15 anni che si è dimostrato un giocatore di talento: nella sua strada verso la finale ha battuto Marco Bergagnin (3.1), in semifinale, e ai quarti la testa di serie numero 1 del torneo, Dino Todesco (3.1). E’ stata lunga la marcia di Luca Giacomini, atleta che ha stupito il pubblico per la giovane età e il bel gioco. Giacomini, under14 tesserato per la Canottieri Padova di classifica 4.1, che non ha ancora compiuto 13 anni, è stato fermato agli ottavi di finale da Dino Todesco. Ha impressionato il numeroso pubblico presente al TC Dolo l’ingresso in tabellone di Francesco Salviato under16 padovano che gioca per la società ST Bassano: il giovane atleta promosso 3.2 a metà stagione, lasciando presagire altre e alte mete raggiunte, si è sbarazzato dell’atleta di casa Andrea Ziterni ed è uscito di scena ai quarti ad opera di Lazarenco dopo una partita molto combattuta.
L’anno delle due sorelle E’ stata una finale in casa per le due sorelle Zennaro del TC Cà del Moro, vinta da Stefania su Federica. Ma l’edizione 2010 del torneo presentava il curioso caso di ben tre coppie di sorelle presenti in gara: oltre alle Zennaro anche le padovane Anna Chiara (3.2) e Valentina Mariotto (4.3) e le vicentine Martina (3.2) e Alessia Stefani (4.2). Soddisfazione al TC Dolo per questa edizione del torneo con 170 atleti iscritti e una folta e costante presenza di pubblico, tra cui naturalmente numerosi affezionati. Alle premiazioni presente il sindaco di Dolo Mariamaddalena Gottardo e l’assessore allo sport Cecilia Canova. Singolare maschile finale (giudice di sedia Andrea Borghesan): Lazarenco (3.1) b. Barolo (3.5) 6-3 3-6 6-3. Singolare femminile finale: Zennaro S. (3.3) b. Zennaro F. (3.1) 6-3 7-5. Giudice arbitro del torneo: Rossana Favaro Baldi. Direttore di gara: Rino Ziterni. Alessandra Bessega
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Per gentile concessione del Dolo RdB
Siamo solo alla prima giornata di campionato ed appare fuori luogo e pericoloso trarre giudizi importanti solo dopo novanta minuti giocati. Di certo desta impressione il successo larghissimo della matricola Vittorio Veneto nei confronti del navigato Rossano. L’undici trevigiano è reduce da una cavalcata notevole in Promozione e dalla conquista della Coppa Italia fase regionale, trofeo che vedeva impegnate anche squadre di Eccellenza, come ben si sa, e che nella finale ha visto i rossoblù di mister Gava imporsi sui bianconeri di Mirano allora allenati da Sebastiano Romano. Questi dati inducono a far credere che non stiamo parlando di una matricola e basta ma di una potenziale candidata a giocarsi più di qualche carta importante nel discorso promozione. La verifica si può trarre già da questo secondo impegno che vede la capolista scendere a Ponzano contro una formazione che nella scorsa stagione iniziò molto bene il campionato. Sarà un derby indicativo. Il resto del primo turno è stato dominato dall’equilibrio con tre vittorie, tutte per 1-0, e quattro pareggi. Unico successo interno, dei tre ottenuti di misura, quello della Piovese contro il Favaro di mister Carpentieri. I biancoverdi sono stati malamente eliminati in Coppa in un girone con tre compagini di Promozione e paiono possedere un organico ancora insufficiente per la categoria. Dovessi scommettere ora direi che lotteranno per non retrocedere anche se il tecnico che li guida è un ottimo organiz-
Dolo RdB
Pasticceria Caffetteria IL PUNTO
di Lino Perini zatore a livello difensivo e la squadra non dovrebbe subire tantissimi goal anche se, per contro, farà molta fatica a segnarne. La seconda giornata vede il Favaro ospitare il Romano che è ancora a zero dopo la sconfitta interna ad opera dell’Adriese in una sorta di anticipo di scontro per la zona salvezza anche se parlarne dopo due giornate appare indubbiamente prematuro. Per contro a Mirano si gioca il match-clou della giornata quello fra i padroni di casa e la Piovese che sono già a punti tre in classifica. Per i bianconeri di mister Rossi, dopo un non brillante avvio di stagione con l’eliminazione dalla Coppa Italia, manifestazione tradizionalmente molto sentita a Mirano, la trasferta vittoriosa a Sottomarina nella prima di campionato, un’autentica impresa da corsari. Ma veniamo al Dolo. L’undici di Minto ha iniziato bene la stagione con il superamento della prima fase di Coppa Italia grazie a tre vittorie in altrettanti match. Nella prima di campionato è arrivata una bella prestazione a Feltre, terreno peraltro sempre rivelatosi amico, ed il punto ottenuto si deve ritenere stretto visto che il migliore in campo è risultato il portiere bellunese Sgrò. Pur con i dovuti scongiuri, sembra di poter dire che la formazione biancogranata appare decisamente più quadrata e solida di quella che nelle ultime due stagioni ha ottenuto la salvezza solo ai play-out e confidare in una
Cambio al vertice del Settore Giovanile dolese
Comunicato ufficiale del Presidente Volpe che riceviamo e pubblichiamo. La società informa tutti gli interessati che a far data dalla presente (20 agosto, N.d.R.), il Sig. Giorgio Chioatto assume la responsabilità e carica di Responsabile del nostro Settore Giovanile con particolare riferimento al settore agonistico dalle categorie Giovanissimi fino alla Juniores. La società, dopo una profonda valutazione, ha riposto la propria attenzione e fiducia in una persona che “vive il calcio” da oltre 35 anni, con una grande esperienza nei settori giovanili anche professionistici (Giorgio partecipò in modo sostanziale alla creazione del Settore Giovanile
stagione più tranquilla ed in un torneo di media-alta classifica è quello che si augurano il presidente Volpe, tutta la dirigenza, oltre a tecnici, giocatori e tifosi. Qualcosa di più? Vedremo strada facendo ma senza farsi prendere da facili ottimismi. Per oggi è necessario subito far valere la legge del Walter Martire contro un avversario ostico ma battibile come l’Ardita Moriago di mister Marchetto che è reduce da un buon pari interno contro il Liapiave, formazione che parte, come ogni anno, per fare bene. L’anno scorso è arrivata ad un passo dai play-off, sconfitta a Mirano nello spareggio dal Sottomarina, ma resta una seria candidata a lottare per i primi posti. Ed oggi ospita proprio i ‘giustizieri’ della scorsa stagione, quel Sottomarina che sembrava in grado di ripetere l’ottima stagione scorsa ma che la scivolata all’esordio contro la Miranese ha, in parte, ridimensionato. Sarà sicuramente uno dei match più interessanti di questo secondo turno che prevede anche Adriese-Giorgione (noblesse oblige), Delta 2000-Marosticense e RossanoFeltreseprealpi. Classifica marcatori dopo una giornata: 1 rete: Ronchin (Dolo Rdb), - Santagata (Miranese,1) – Urbinati (Piovese) – Favaro (Feltreseprealpi) – Boscolo (Adriese) – Nardi (Liapiave) – Moretti (Ardita Moriago) – Bavaresco (Ponzano) – Dissegna (Marosticense) – Pizziol R. – Martini – Bozzan – Santin (Vittorio Veneto)
del Calcio Mira negli anni 80-90, con risultati invidiati anche dalle più blasonate società del Nord Italia) ma anche con un passato di allenatore di prima squadra ed una profonda conoscenza della realtà calcistica della Riviera del Brenta. A Giorgio saranno inoltre affiancati Gianluca Vanin per la Scuola Calcio ed Angelo Buccigrossi per la gestione della segreteria. Con questi nuovi innesti e con questa nuova “configurazione”, la nostra società si presenta quale Leader in Riviera del Brenta, nell’ottica del divertimento calcistico , ma con l’ambizione ed il progetto di proporre sempre più giovani atleti locali in Prima Squadra. Con l’occasione la società saluta e ringrazia Giorgio Trevisani che per 5 anni ha rivestito il ruolo di Responsabile del Settore Giovanile e che ora si è “accasato” presso altra Società. Moreno Volpe Presidente Dolo RdB
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ANNO XXXIV - n. 13 DOMENICA 26 SETTEMBRE 2010 Editore STEFANO TROVÒ Direttore responsabile LINO PERINI Periodico del Club Biancogranata Ass. Culturale Senza Scopo di Lucro Iscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103 Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002 via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve) Tel. 041412598
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Una tonnellata di carta riciclata salva la vita a 15 alberi ad alto fusto Salvare la vita agli alberi-essenziali per il nostro benessere, perché assorbono l’anidride carbonica - è possibile: basta separare la carta e il cartone dai rifiuti e conferirli seguendo le indicazioni di Veritas. Per produrre una tonnellata di carta vergine servono infatti 15 alberi ad alto fusto, 440.000 litri d’acqua e 7.600 KWh. Realizzare lo stesso e salvare la vita di 15 alberi, risparmiare il 95% dell’acqua e oltre il 60% dell’energia elettrica. Riciclare la carta vuol anche dire diminuire la quantità di rifiuti da raccogliere e smaltire, e contenere i costi del servizio, che variano a seconda della qualità del materiale raccolto. Ecco perché è importante porre la massima attenzione nel dividere la carta e il cartone dagli altri rifiuti e non conferirli mai insieme ad altri materiali. Ogni anno nel nostro Paese vengono raccolte in maniera differenziata circa 2 milioni di tonnellate di carta. Ogni italiano utilizza in media 80 Kg di imballaggi di cellulosa all’anno, ma ne ricicla solo la metà.
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In Redazione: Matteo Bellomo, Mauro Poletto, Marino Salviato e Stefano Trovò Hanno collaborato: Francesco Danieletto, Luca Damin, Alberto Terribile, Piera Lombardo, Alessandra Bessega Stampa GRAFICHE 2 ESSE snc Chiuso in redazione mercoledì 22 settembre 2010
COME DIFFERENZIARE LA CARTA E IL CARTONE
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Per aumentare la differenziata del 15%, basterebbe separare ogni mese dai rifiuti 4 scatole per la pasta, 3 sacchetti di carta, 2 portauova e uno scatolone. Carta e cartone possono vivere praticamente all’infinito. Basta separarli, non gettarli insieme ai rifiuti e rispettare alcune semplici regole: - non inserirli mai nei sacchetti di plastica o legarli con il nastro adesivo, ma con lo spago; - non abbandonare mai carta e cartone fuori dalle campane e dai contenitori per la differenziata ; - rispettare il calendario di raccolta, dove il servizio è porta a porta; - il cartone deve essere sempre ridotto di volume. Dopo la raccolta differenziata, negli impianti di recupero dalla carta e dal cartone vengono eliminati gli elementi non cellulosici (metallo, legno e plastica) che renderebbero impossibile la trasformazione in carta riciclata. Il materiale viene poi pressato, imballato e portato nelle cartiere dove la carta da macero, mescolata a una
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piccola quantità di fibre vergini, viene gettata nel pulper (lo spappolatore) una grande caldaia dove l’acqua calda separa le fibre e crea una poltiglia. Filtri e depuratori eliminano ulteriori impurità dalla pasta di carta che poi le macchine pressano, essiccano, avvolgono in grandi bobine, creando così la carta riciclata. E il Tetra Pak? Le moderne tecnologie sono in grado di separare anche le componenti del Tetra Pak (carta, alluminio e plastica), con il quale si producono buona parte dei contenitori alimentari per liquidi (latte, succhi di frutta, vino, passata di pomodoro). Il Tetra Pak finisce nel pulper, dove gli elementi diversi dalla carta (ad esempio plastica o alluminio) galleggiano o affondano e possono essere quindi recuperati. La carta separata dal Tetra Pak diventa Cartafrutta per imballaggi, scatole e sacchetti. Il film di polietilene e alluminio (il 20% dei totale) viene invece lavato e trasformato in Ecoallene, per produrre oggetti per la casa, da ufficio e gadget.
Pagare le bollette di Veritas senza code. Veritas e Lottomatica hanno infatti sottoscritto una convenzione che consente di utilizzare la rete di ricevitorie Lottomatica (440 nella sola provincia di Venezia) e di ridurre quindi i tempi di attesa davanti agli sportelli postali o della banca. Ridurre le code è semplice. Basta presentarsi con il bollettino allegato alla bolletta in una delle ricevitorie Lottomatica che espongono l’adesivo (in foto). Del resto si occuperà il gestore che alla fine dell’operazione rilascerà una ricevuta. Il pagamento è possibile in contanti o con il Bancomat. Il costo dell’operazione è di 1 euro.
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domiciliazione bancaria o postale delle bollette. Per ricevere le fatture via mail è sufficiente compilare uno stampato disponibile agli sportelli del Servizio Clienti Veritas oppure collegarsi al sito www.gruppoveritas.it ed entrare prima nello Sportello fai da te e poi nella sezione Servizi on line. E’ anche possibile ricevere un sms di avviso contemporaneamente alla partenza della mail. La fattura arriverà in tempo reale, nello stesso giorno in cui viene emessa, senza possibilità di smarrimento o ritardi.
Equo12, per evitare bollette troppo salate Ricevere (e quindi pagare) ogni mese le bollette di Tia, Servizio idrico integrato, gas ed energia elettrica (per chi è cliente di Veritas Energia) è facile. Basta chiedere l’attivazione di Equo12, la formula che consente ai cittadini di rateizzare l’importo, evitando quindi di pagare somme - anche importanti - in un’unica soluzione. Equo12 è riservato esclusivamente a chi riceve le bollette di Veritas via mail (le modalità per attivare il servizio sono riportate qui sopra) e può essere applicato a una o più fatture. Chi fosse interessato non deve far altro che presentarsi agli sportelli e compilare un modulo, che può essere anche scaricato dal sito www.gruppoveritas.it oppure richiesto per telefono al numero verde 800466466. Chi attiva Equo12 riceverà via mail una bolletta al mese e pagherà mensilmente una somma costante: il consumo previsto per l’anno diviso per 11. Il dodicesimo mese sarà invece emessa una fattura di conguaglio, calcolata sulla base dei consumi effettivi. E’ quindi importante che i cittadini comunichino periodicamente l’autolettura dei consumi idrici e del gas, telefonando al numero verde 800212742.
tratto da Veritas Notizie e www.gruppoveritas.it
Elimina le code con le ricevitorie LE BOLLETTE DI VERITAS Salva la vita agli alberi, richiedi la fattura via mail. E’ possibile ricevere via mail le bollette di Veritas e Veritas della Lottomatica Energia, rinunciando alla carta e salvando quindi la vita agli alberi. Il servizio è su richiesta, solo per chi ha la