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POMEZIA-NOTIZIE

Dicembre 2021

D. Defelice: Il microfono (1960)

NOTIZIE L’architetto-artista Giovanni Ronzoni e dodici poetesse alla XIII Florence Biennale 2021 - Il 23 ottobre 2021 a Firenze è stata inaugurata la XIII edizione Florence Biennale, Mostra internazionale di Arte contemporanea e Design, presso Fortezza da Basso. La Biennale, aperta al pubblico fino al 31 ottobre, ha ospitato al Padiglione Cavaniglia lo special concept curato da Fortunato D’Amico con le installazioni di oltre sessanta artisti, selezionati in chiave interdisciplinare e multiculturale con opere individuali e collettive, sul tema della mostra: Eternal Feminine - Eternal Change. Concepts of Femininity in Contemporay Art and Design. “Il Femminino è stato inteso come concetto

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trasversale – dice D’Amico – interpretato per dare volto a indagini artistiche sensibili alle tematiche sociali, ambientali, economiche, esplorato da punti di vista differenti, rilevati nel largo panorama espressivo delle arti. Riflessioni urgenti sulla condizione contemporanea della Grande Madre, un pianeta Terra collassato sotto la pressione dell’inquinamento e della cattiva gestione delle risorse, oltre che di una democrazia decadente, in epoca caratterizzata da economie ed epidemie globalizzate – aggiunge il curatore. Tra le proposte trattate da performer, fotografi, pittori, scultori, designer, architetti, musicisti, poeti, video maker emergono le problematiche legate all’universo femminile alle soglie del terzo millennio, alle differenze culturali e di genere e alla questione LGBTQ. Ospiti d’onore anche Sara Conforti, Fabio Novembre, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Max Casacci dei Subsonica e Alfredo Rapetti Mogol. Tra i progetti speciali, la performance dell’architetto Giovanni Ronzoni “Voi… prigioniere nel bosco delle innocenze” – uno spazio circolare sulla platea di circa nove metri di diametro, dove sono stati collocati dodici “massi” che riportano altrettante poesie di dodici poetesse, a tema. I massi sono realizzati con carta da pacco bianca da circa cm. 150 x 100 cad., scritti a mano dall’artista con colore rosso, posizionati in modo circolare, come fossero ore che scandiscono il tempo. Nella centralità, nucleo connettivo/visivo e quinta dialogante con i “massi” è posta l’installazione dal titolo “Il bosco delle innocenze” (270 x 300 x 60 cm). Tale manufatto è composto da varie essenze lignee con cento tronchi/rami di dimensioni 5/6 cm di raggio, contaminati di vernice lucida rosso sangue, alle estremità superiori, lasciandola percolare. Una sorta di rimando alla “violenza” contro deturpamenti boschivi e forestali nel mondo, patrimonio ineluttabile dell’umanità. Durante la performance le poetesse, vestite di un “vello” bianco con “strappo” in corrispondenza della bocca, a piedi nudi, dopo una


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