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INDICE
Le more
Abbiamo utilizzato le more come colorante naturale per un tovagliolo, per poi ricamarci a mano un nome. Abbiamo usato una salsa di more per guarnire le meringhe e la marmellata per dei frollini a forma di fiore.
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Giardini d'autunno
Jagababa e Broškolinifini Due donne creative presentano le proprie meravigliose creazioni, realizzate a mano dal primo all'ultimo passo. Presentiamo le borse e la biancheria per la casa di Saša, e le spille e i cuscini di Maja. pagina 14
I giardini autunnali sono meravigliosi, nonostante ci sia ancora chi non riesce a immaginare che essi possano essere più belli rispetto all'estate. Un giardino progettato con cura infatti riesce a offrire immagini spettacolari durante l'intero arco dell'anno. pagina 66
Klavže 28 e Robidišče Cercando dei luoghi in cui far riposare corpo e anima abbiamo trovato due paesi che ormai erano destinati all'abbandono e sono stati riportati alla vita. pagina 34
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Fai da te:
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Ricette:
Intervista:
... con marmellata ai frutti di bosco pagina 31 Meringhe alle more 33 Marmellata di pomodori verdi 60 Yogurt 62
I Devetak sono uno dei ristoratori piĂš noti del Goriziano. Sara da anni prepara le marmellate per il ristorante di famiglia, mentre l'anno scorso ha fatto un ulteriore passo avanti aprendo la Casa dei sapori. pagina 56
Le zucche decorate Le margherite al cioccolato ... Invece di mettervi a intagliare le zucche potete decorarle con dei motivi tenebrosi pagina 50 L'orologio da parete 48 Decorare con le foglie autunnali 54 Il progetto verde: la sfera 64 Ingresso addobbato 74 Composizione floreale 78
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Sara Devetak
Le crĂŞpes
sono il classico comfort food, il cibo che ci consola sempre, dopo una giornata faticosa, un lavoro stressante o dopo un weekend scatenato. Le crĂŞpes senza glutine con la marmellata fatta in casa, alle castagne con la ricotta, con le noci caramellizzate, vegane con le pesche.
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EDITORIALE
Editoriale
Autori
foto: Klemen Brumec
Dopo questa lunga pausa devo proprio darvi il benvenuto, cara lettrice, caro lettore, e raccontarvi dove ci siamo nascosti, che cosa abbiamo fatto e perché non ci siamo fatti vivi. La risposta è semplice: tutti noi avevamo bisogno di raccogliere un po' di energia e cercare delle nuove idee. Com'è andata? Questo lo verificherete nella rivista Autunno e nell'edizione natalizia. Nella rivista autunnale presentiamo cinque bellissimi progetti e le persone che si celano dietro a loro. Abbiamo visitato il paese di Robidišče con Staša e Simon, Klavže28 con Steffan e Ben, poi Sara Devetak, che porta avanti la tradizione di famiglia, un'ottima locanda con delle ottime marmellate e confetture. Poi ci sono Jagababa e Broškolinifini, i brand ideati rispettivamente da Saša e Maja, con le loro bellissime creazioni. Non abbiamo tralasciato nemmeno le ricette e ci siamo dedicati alle crêpes e alle more, che con il loro incredibile colore scuro ci hanno ispirato tante idee per l'autunno. A seguire dei consigli per le decorazioni floreali, grazie ai quali forse risparmierete qualche euro. Siamo felici di essere tornati a farvi compagnia e siamo impazienti di sentire i vostri commenti, grazie ai quali possiamo crescere e migliorare. Ci vediamo col numero natalizio, a metà novembre. Petra Slapar, Redattore capo Redattore responsabile: Petra Slapar · Redattore dell'edizione italiana: Jasna Simoneta · Grafica: WOAF, Andraž Filač · Impaginazione: Sandra Pohole, K8 dizajn · Editore: PKDV d.o.o. www.casaetrend.it · info.it@casaetrend.it · ottobre 2015 · numero 13
Petra Slapar Le fredde mattinate autunnali, la nebbiolina sui campi e i pomeriggi assolati. La stagione in cui con un po' di abilità riesci a scattare foto per tutte le stagioni. Peccato sia così breve.
foto: Klemen Brumec
Jasna Simoneta La calda luce autunnale mi scalda il cuore e mi dà tutta l'energia per affrontare i progetti nuovi.
foto: Tanja Tuta
foto: Matic Podržaj
Tanja Tuta L'autunno e per me la stagione dei boschi, quando la pioggerellina riempie l'aria con l'odore del muschio, delle foglie secche e dei funghi freschi.
Kaja Podržaj Amo l'autunno. La natura cambia di colore e il bosco profuma in un modo diverso. E in autunno si sente il vento che soffia dalle montagne :)
foto: Klemen Brumec
foto: Mitja Maver
Mateja Dobravec La cosa di cui mi rallegro di più sono le lunghe serate autunnali in cui ho tanto tempo per creare ;)
Klemen Brumec I colori che preannunciano la vendemmia dalla nonna. Una giornata in cui le risate da sotto i filari, alla sera si spostano vicino al fuoco e alle caldarroste.
foto: Jerneja Podhostnik
Teja Pintarič La fresca brezza autunnale, i colori e l'odore delle foglie che cadono dagli alberi, l'inizio di qualcosa di nuovo … ecco perché l'autunno è la mia stagione preferita.
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SELEZIONE
Nina Štajner, arch. Nina Štajner è architetto e la sua passione sono l'interior design e la scenografia, oltre al proprio blog Kitchy World cura anche l'organizzazione del progetto Vintage Vikend.
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foto: Tilyen Mucik
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Gioielli da cucina
La cucina è l'ambiente della nostra casa che di solito arrediamo in un'ottica di uso prolungato. Perciò sarebbe consigliabile arredarla con elementi da cucina dalle linee semplici, usando colori di base e materiali di qualità, che ci accompagneranno per decenni. Per dare una nota personalizzata all'ambiente possiamo usare dei complementi d'arredo o delle decorazioni.
1. Lavello e miscelatore Alveus, il set 417,92 € In passato in cucina regnava una moltitudine di dettagli in acciaio, negli ultimi anni invece stanno tornando alla ribalta i metalli dalle sfumature piu calde come il rame e l’ottone. Questi materiali sono valorizzati appieno in una cucina bianca e lineare, ne ammorbidiscono il rigore e aggiungono un tocco speciale.
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2. Bollitore, Gorenje, 52,90 € Il bollitore in ceramica con la stampa a motivo floreale unisce l’estetica nostalgica alla tecnologia moderna. 3. Sedia Ghost, ca. 110,00 € Questa sedia trasparente sta bene in qualsiasi sala da pranzo, ha colori neutri pur attirando l’attenzione ed è comoda. 4. Lampada, Eglo, 44,95 € La lampada dalle forme gra-
fiche nelle nuances del rame, ora così in voga, illumina di luce calda tutto l'ambiente. La lampadina a vista le da un aspetto elegantemente vintage. 5. Pomoli decorativi, ca. 5,10 € Una cucina di cui ci stiamo stufando può essere ravvivata con un cambio di pomoli decorativi. I pomoli di porcellana con decorazione fatta a mano portano nella cucina
una ventata di mediterraneo. 6. Tappeto, Brita Sweden, ca 155,00 € Un pavimento monotono può essere ravvivato con un tappeto interessante. Il modello in foto è realizzato con fibre viniliche, perciò è molto resistente e di semplice manutenzione. E in più il suo motivo lo rende anche molto trendy.
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Tina Demšar Vreš, paesaggista, Landscape d.o.o. Assieme al marito Gregor ha creato lo studio di progettazione Landscape d.o.o. che si cela dietro al restauro del Hotel Kempinski Palace di Portorose, al Garden Village Bled, al glamping di Ljubno e al brand Charming Slovenija. Oltre ai grandi progetti si dedicano anche a quelli minori, come ad esempio i giardini privati. foto: Grega Cokan
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03 Chicche da esterno
1 e 2 Mobili da giardino Landscape (prezzo su richiesta). Le poltrone della Landscape collection sono interamente realizzate in legno recuperato nei boschi dopo la ghiacciata del 2014. Alla poltrona {L'adirondak} abbiamo abbinato {L'štor} che funge da tavolino o da
seduta. (www.landscape. si, foto: Grega Cokan). 3. Plaid Tricot, Unopiù, 150,00 € Amo l'uncinetto fin da quando ero bambina, perciò sono rimasta affascinata dal plaid Tricot disegnato per Unopiù da Paola Navone. 4. Lampada Creta, Unopiù, 110,00 € La lampada da parete per esterni
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Creta, Unopiù, mi piace per il suo fresco colore beige. 5. Nanetto da giardino Attila, Kartell, 193,00 € Trovo che un nanetto da giardino sia il custode ideale di ogni giardino. Il grande nanetto Attila, disegnato dall'irriverente Philippe Starck, farà da appoggio alla vostra bibita anche nel-
la versione nero o oro. (foto: Tina Demšar Vreš) 6. Lampade decorative Solvinden, Ikea, da 10 a 15 € La collezione proposta da Ikea per l'illuminazione esterna di quest'anno è meravigliosamente semplice – della frutta luminosa da appendere o posizionare quasi ovunque in giardino.
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Le more maturano quando i frutti si colorano di nero e le loro bacche si gonfiano, allora basta sfiorarle per farle staccare dal picciolo.
ricette, realizzazione e styling: Mateja Dobravec foto: Mateja Dobravec
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Le more hanno la proprietĂ di rinforzare il sistema immunitario in quanto estremamente ricche di antiossidanti, carotene e vitamina C. Abbiamo utilizzato le more come colorante naturale per un tovagliolo, per poi ricamarci a mano un nome. Abbiamo usato una salsa di more per guarnire le meringhe e la marmellata per dei frollini a forma di fiore.
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CREATIVI:
SAŠA
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Jagababa testo: Petra Slapar foto: Klemen Brumec, Jagaba
Saša Drobnič Škrjanec è l’allegra creativa che ha fondato il brand Jagababa – borse, tessili per la casa, grembiuli, runner, canovacci, tutto interamente fatto a mano. A volte viene aiutata dai suoi Vid e Pia, soprattutto grazie alla loro infinita fantasia.
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CET: Che cos'è che vi ha spinto alla creatività? J: Ho incominciato dodici anni fa. A volte io e mio marito i pomeriggi ci annoiavamo e non trovando dei regali adatti per i nostri amici, ci siamo messi a crearne con le nostre mani. Io non ero capace di cucire, è stato mio marito Mitja a insegnarmelo. Lui ha imparato dalla nonna che andava a prendere il caffè dalla sarta del paese e tra una chiacchiera e l’altra l’aiutava con i modelli e il cucito. La prima macchina da cucito l’abbiamo recuperata dalla nostra vicina. Era un marchingegno antiquato, molto rumoroso. Abbiamo incominciato a cucire delle borse di tessuto. Dopo la chiusura di un’importante conceria qui vicino
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bbiamo trovato del cuoio molto fine a e lo abbiamo usato per realizzare una collezione di borsette. Più tardi, quando ho incominciato a occuparmi anche di food styling, ho avuto necessità di trovare degli accessori adatti. Negli ultimi anni ho impreziosito le mie creazioni con la serigrafia, una tecnica che rende riconoscibile il nostro design e gli dona un valore aggiunto. CET: Quando vi dedicate al lavoro creativo? Ogni giorno, nei weekend, quando sentite l'ispirazione? J: Jagababa è il mio lavoro, dunque lavoro ogni giorno e cerchiamo di attenerci ad un orario preciso – le mattinate sono dedicate al lavoro, i pomeriggi alla famiglia. I bimbi stanno per
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a rompere il ghiaccio per “prelevare” i pesci da una sorta di frigorifero naturale. Scelgo i colori seguendo il mio intuito, amo i toni accesi. Ovviamente seguiamo la moda e i trend, a volte ci soffermiamo anche a valutare se in passato ci abbiamo preso con le scelte che avevamo fatto. CET: Quali sono gli oggetti che più amate creare e quali sono le vostre creazioni preferite? J: Il cucito è la mia attività preferita. Sono molto felice quando posso stare dietro alla macchina e ascoltare la radio. Il tempo che passo nel mio studio è anche il tempo della riflessione, il tempo delle idee nuove. la maggior parte del tempo con me, nel mio studio. Presto dovremo acquistare un'altra macchina per cucire perché i bimbi spesso non hanno la possibilità di usare la mia. CET: Dove trovate l'ispirazione – nella natura, studiando, nei libri, nelle riviste, in famiglia? Seguite qualcuno che vi ispira nel vostro lavoro? J: Nel cibo e nella tradizione, sorride Saša. Ogni giorno mi occupo di cibo e abbiamo voluto mettere in tavola degli elementi di fondo. L’ispirazione arriva dal nostro microambiente. In questo cortile un tempo scorrazzavano delle galline, abbiamo una foto del 1956 in cui si vedono un arbusto di palle di neve e tre galline con un gallo. Noi abbiamo aggiunto i pois, dato che le nostre nonne portavano in casa dei fazzoletti a pois, mentre per andare a messa mettevano quelli a fiori. Ecco perché abbiamo scelto le peonie, i gigli e i fiori di ciliegio. Nemmeno i pesci sono troppo distanti: qui vicino c’è un lago dove i contadini andavano
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CET: Che direzione prenderĂ ? J: Ora sto per partire alla volta della fiera di Francoforte, per mettermi un po' in mostra. (ride) Ho in mente delle collezioni su ordinazione, per Âincominciare ne ho prodotto una per il Castello di Lubiana. Ovviamente una serie di tessili per la ristorazione dovrebbe rispondere anche a tutti i requisiti necessari per affrontare il lavaggio industriale. CET: Tre domande veloci: Il migliore acquisto degli ultimi tempi che utilizzate per lavoro? Gli ultimi scampoli del mio negozio preferito a Trieste. Il materiale preferito? Lino, cotone, seta. Il luogo preferito quando avete un po’ di tempo libero? Casa nostra.
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Broškolinifini testo: Petra Slapar foto: Klemen Brumec, Broškolinifini
Maja Mišon, Broškolinifini - se non avete ancora dato un'occhiata al suo profilo Instagram, allora è proprio arrivato il momento di farlo. In compagnia di simpatiche e colorate balene, gattini con i fiocchetti colorati e foto con moodboard in tinta, troverete spunti che rallegreranno la giornata e sono d'ispirazione per quanto riguarda la moda di ogni giorno.
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CET: Che cos'è che vi ha spinto alla creatività? B: Ho realizzato le mie prime spillette per caso, dopo aver ricevuto in dono un libro in cui c’erano le istruzioni per un orsetto in pannolenci. Ho pensato che sarebbe stato carino avere una spilla di quel genere e così ho cominciato. I primi orsetti avevano ancora un certo margine di miglioramento, ma non ho mollato … E quando ci riesci e vedi che le tue creazioni piacciono alla gente, allora lavori con un entusiasmo ancora maggiore e trovi un’energia tutta nuova, con tante idee di cui poi alcune riescono ad arrivare al proprio compimento.
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CET: Quando vi dedicate al lavoro creativo? Ogni giorno, nei weekend, quando sentite l’ispirazione? B: Le mie creazioni stanno guadagnando in riconoscibilità, perciò il mio orario dedicato al lavoro creativo si è esteso a tutta la giornata, dato che preferisco dedicarmi agli schizzi per i miei nuovi lavori alla sera, quando cala il silenzio. CET: Dove trovate l'ispirazione – nella natura, studiando, nei libri, nelle riviste, in famiglia? Seguite qualcuno che vi ispira nel vostro lavoro? B: Non ho dei modelli in particolare. Di solito mi lascio ispirare dalla quotidianità.
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Il luogo preferito quando avete uno o due giorni di tempo? Al mare … Pirano (beh, a dire il vero non disdegno nemmeno l’Ikea). Il futuro per il momento non è al centro dei miei pensieri. Preferisco cogliere l’attimo e farmi trasportare. Tuttavia vorrei che Broškolinifini crescesse ancora e spero che certe idee avranno modo di realizzarsi. CET: Avete uno splendido profilo su Instagram. Quanto pesa nel vostro lavoro, nella vostra vita, e nella fase creativa l'influsso dei social media? B: Grazie dei complimenti. Mi fa piacere che piaccia e che si faccia notare. Preferisco non farmi condizionare troppo da questo tipo di media, tuttavia è vero che l'occhio viaggia e segue, perciò credo che un certo influsso, cosciente o meno, ci sia. Oltretutto i social media sono un mezzo perfetto per promuovere e presentare le proprie creazioni, anche il mio brand ne ha guadagnato da quando è presente su Instagram (grazie Eva per avermelo suggerito). CET: Tre domande veloci: B: Il migliore acquisto degli ultimi tempi che utilizzate nel vostro lavoro? Delle forbici affilate e un armadio grazie al quale ho ripreso un pieno controllo delle mie stoffe. Il materiale preferito? Feltro.
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Le crĂŞpes sono il classico comfort food, il cibo che ci consola sempre, dopo una giornata faticosa, un lavoro stressante o un weekend scatenato. Le crĂŞpes di solito si preparano a occhio, nel senso che le dosi dipendono dal tipo di farina utilizzato.
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L'impasto deve essere denso al punto giusto, in quanto un impasto troppo denso risulterà in crêpes secche e poco elastiche, mentre un impasto troppo liquido renderà difficile dar forma alle crêpes e ne causerà la rottura. La miglior maestra è l'esperienza e con qualche correzione imparerete a fare il vostro impasto ideale.
preparazione: Saša Drobnič Škrjanec foto: Klemen Brumec
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Crêpes di farro con castagne e ricotta
Ingredienti: 1 uovo 200 ml latte 2 cucchiai di farina 0 o 00 (oppure sostituitela con la farina di farro) 2 cucchiai di farina di farro 1 cucchiaino di zucchero di canna
Ripieno: Lessate le castagne e pelatele con cura, dato che la buccia tende a rendere amara la purea di castagne. Schiacciate le castagne, aggiungete il miele e la ricotta. Spalmate sulle crêpes ancora calde. Al posto delle castagne lesse potete utilizzare anche la purea di castagne che trovate nei negozi di alimentari. In questo caso non aggiungete miele in quanto di solito la purea è già dolcificata. Lavorate l'uovo e il latte con lo sbattitore e aggiungete la farina a cucchiaiate fino a ottenere un impasto non troppo denso. Versare in una padella e cuocere le crêpes su entrambi i lati finché diventano dorate.
Ripieno: 100 g ricotta 100 g purea di castagne 2 cucchiai di miele
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Ingredienti: 1 uovo 200 ml latte 1 cucchiaio di farina di cocco 4 cucchiai di farina di grano saraceno 1 cucchiaino di zucchero Ripieno: marmellata di prugne fatta in casa
CrĂŞpes senza glutine guarnite con la marmellata fatta in casa
In una padella fate cuocere a secco la farina di saraceno, solo fino a farla profumare. Lasciate raffredare. Dividete il tuorlo dall'albume. Al tuorlo aggiungete lo zucchero e il latte, quindi lavorate con lo sbattitore. Aggiungete la farina a cucchiaiate. Montate l'albume a neve e amalgamatelo all'impasto con delicatezza. L'impasto deve essere denso. La farina di cocco tende a gonfiarsi, perciò aggiungetela con cautela. Cuocete le crêpes versando un mestolo di impasto in una padella delle dimensioni che preferite e spalmatele con la marmellata.
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Ingredienti: 1 uovo 200 ml latte 3 cucchiai di farina bigia (tipo 1100) 2 cucchiai di farina bianca Ripieno: 100 g di gherigli di noci (potete anche usare una miscela di mandorle o nocciole) 4 cucchiai di zucchero 2 cucchiai d'acqua 1 cucchiaino di burro un pizzico di cannella panna o mascarpone
Crêpes con le noci caramellate In una padella fate sciogliere lo zucchero e aggiungete subito le noci e l'acqua. Fate tostare per 5 minuti a fuoco moderato mescolando con un mestolo, in modo che lo zucchero non si bruci. Infine aggiungete il cucchiaino di burro. Togliete dal fuoco e disponete sulla carta da forno per fare raffreddare e indurire. Quindi pestatele in un mortaio o sminuzzatele nel robot da cucina.
Spalmate le crêpes con il mascarpone o la panna, aggiungete una manciata di frutta secca caramellata e eventualmente un cucchiaino di miele o di sciroppo d'acero. Crêpes: Lavorate l'uovo e il latte con lo sbattitore e aggiungete la farina a cucchiaiate. Con l'impasto non troppo denso preparate le crêpes in una padella.
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Ingredienti: ½ banana 100 ml latte di cocco 100 ml latte di riso 5 cucchiai di farina (bianca o di farro) ½ cucchiaino di zucchero muscovado Ripieno: 4 pesche 3 cucchiai di zucchero grezzo 5 ml di vino dolce
Schiacciate la banana. Aggiungete il latte di cocco e di riso, aggiungete la farina a cucchiaiate. L'impasto deve essere più denso del solito. Ungete la padella con il burro di cocco e preparate le crêpes. Queste crêpes hanno un tempo di cottura più lungo rispetto a quelle con l'uovo. Pelate le pesche e tagliatele a spicchi. Caramellate lo zucchero e aggiungete il vino dolce, quindi le pesche e fate sobbollire per qualche minuto per farle ammorbidire. Servite calde con le crêpes fresche di cottura.
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Crêpes vegane con le pesche
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Conserve per i biscotti Preparate: conserva con coperchio pomolo colori acrilici nastro di carta, pennello, trapano
realizzazione: Mateja Dobravec foto: Mateja Dobravec
Colorate il coperchio e il fondo della conserva con il colore acrilico, delineando il bordo con il nastro di carta per evitare di sbordare. Quando la vernice è asciutta, praticate un foro nel coperchio e avvitate il pomolo.
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Le tinta naturale Preparate: tessuto di fibre naturali (cotone, lino) filo rosso 300 g di more ago, forbici, pentola
Ritagliate un quadrato di tessuto delle dimensioni di 35 x 35 cm e lavatelo. In una pentola che non teme i colori mettete le more e 100 ml di acqua. Portate a bollitura le more e immergetevi il tessuto. Se volete un effetto ombre immergete solamente una parte del tessuto, mentre se desiderate un effetto uniforme immergete il tessuto intero e utilizzate una quantitĂ maggiore di more e di acqua. Lasciate bollire per mezz'ora, quindi spegnete e lasciate in ammollo per 8 ore. Quindi sciacquate velocemente il tessuto e mettetelo ad asciugare. Man mano il colore con i lavaggi tenderĂ a sbiadire e diverrĂ grigiastro. Orlate il tessuto e ricamate il nome con il filo rosso.
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IL BARATTOLO PORTACANDELE
realizzazione: Mateja Dobravec foto: Mateja Dobravec
Preparate: 1 conserva trapano (oppure chiodo e martello) colori acrilici filo di ferro (pennello, pennarello indelebile)
Sulla conserva pulita disegnate il motivo con il pennarello. Forate la conserva con il trapano. Per variare le dimensioni dei fori usate delle punte diverse tra di loro. Eventualmente potete realizzarli anche con chiodi e martello. Ai lati della conserva realizzate due fori per il manico. Colorate il portacandele con i colori acrilici e passate il filo di ferro attraverso i fori, in modo da poterlo appendere.
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Margherite di cioccolato con marmellata di frutti di bosco Ingredienti: 380 g farina 250 g burro 100 g zucchero a velo 1 cucchiaio di cacao in polvere 1 uovo 1 bustina di zucchero vanigliato sale q.b.
Marmellata di frutti di bosco zucchero a velo carta da forno, carta alluminio o pellicola, stampi per i biscotti, mattarello
Sbriciolate il burro in una ciotola, aggiungete la farina, lo zucchero, il cacao, l’uovo, lo zucchero vanigliato e il sale. Lavorate gli ingredienti fino a ottenere un impasto liscio. Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare nel frigorifero per mezz’ora. Accendete il forno a 180°C e rivestite una teglia con la carta da forno. Lavorate velocemente l’impasto raffreddato e stendetelo con il mattarello fino a ottenere uno spessore di mezzo centimetro. Ritagliate le margherite e lasciatene intere la metà, mentre sull’altra metà ritagliate un foro centrale. Mettete in forno per 10-15 minuti. Passate lo zucchero a velo sulle margherite con il buco e spalmate quelle intere con la marmellata, quindi unitele. Conservate le vostre margherite in una conserva di vetro o in una scatola di latta con il coperchio.
preparazione: Mateja Dobravec foto: Mateja Dobravec
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ricetta:: Mateja Dobravec foto: Mateja Dobravec
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Ingredienti: 2 albumi 110 g zucchero Salsa alle more: 100 g more 3 cucchiai di zucchero (carta da forno)
Meringhe alle more In un tegame portate a bollore le more con lo zucchero, schiacciandole. Continuate con la cottura fino a quando la salsa si sarà addensata. Lavorate a neve gli albumi aggiungendo lo zucchero a cucchiaiate. Lavorate fino a quando la neve diventa lucida e soda. Accendete il forno a 80-100°C. Rivestite la teglia con la carta da forno e adagiatevi la neve (potete utilizzare una tasca da pasticcere). Ogni meringa va spalmata con la salsa di more e spianata per creare una forma tondeggiante. Mettete nel forno per 3-4 ore circa, finché sono perfettamente secche. Conservatele in un recipiente di vetro, in modo da proteggerle dall'umidità.
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Un paradiso strappato ai rovi
testo: Petra Slapar foto: Klemen Brumec
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Vent'anni fa in quel di Robidišče (che tradotto dallo sloveno sarebbe »il luogo dove regnano i rovi«), un paesino nelle montagne che sovrastano la vallata del fiume Isonzo, a ridosso del confine tra l'Italia e la Slovenia, incominciarono a svolgersi dei campi di volontariato internazionali. Ad uno di questi campi, che si teneva nella casa dei genitori di Simon, prese parte anche Staša. I volontari aiutavano i pochi abitanti del paese, ormai per lo più anziani, a raccogliere del fieno, pulire il paese, documentare il patrimonio etnologico ecc. Per Staša si è trattato di un autentico colpo di fulmine – tanto per il paesino quanto per i valori della famiglia di Simon, la madre Vida e il padre Dante.
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Nonostante le speranze per il futuro del paesino fossero tutt’altro che rosee (al contrario si tendeva a definirlo un luogo in declino) la famiglia Škvor allo scoccare del nuovo millennio decise di restaurare la vecchia casa in pietra. Nello stesso periodo il loro vicino Igor fece ritorno in paese per riprendere in mano l’azienda agricola. Il restauro della casa si dimostrò difficile anche a causa della posizione del paese, che si trova a diversi chilometri di distanza di strada (sterrata e piuttosto tortuosa) dal primo negozio di materiale edile. Tuttavia la gente di montagna è abituata a tenere duro, unire le forze e avere tanta pazienza. Così i lavori progredirono. Gli ultimi lavori furono la sostituzione dei serramenti, quattro anni fa, grazie ai quali la casa del padre di Simon ora risplende in tutta la sua bellezza.
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Alla casa era annessa anche la stalla, ora trasformata in un’accogliente casa di vacanza. La famiglia quindi si sentì pronta a offrire accoglienza anche agli ospiti che desiderassero delle vacanze diverse dal solito, lontani dalla frenesia quotidiana. I volontari tornavano volentieri a visitare questo paesino nascosto, ma nessuno avrebbe immaginato che ci sarebbe stato un interesse così forte anche da parte di visitatori e turisti. Molti tornano regolarmente, ad esempio una famiglia tedesca quest’anno è tornata già per la nona volta. Oltre al cortile la famiglia Škvor condivide con i proprio ospiti anche l’orto, in cui possono cogliere i pomodori, i cetrioli e le altre verdure di stagione e prepararle in uno dei tre alloggi. Le uova invece vengono fornite dalle galline, che non hanno bisogno di attenzioni particolari.
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Anche i paesani hanno accolto bene gli ospiti. Nel paese c’è oggi, a completare l’offerta, un altro agriturismo in cui vengono preparate numerose pietanze locali. In quella che un tempo fu la stalla, ha preso vita una galleria, mentre la cucina a fuoco aperto attende ancora di essere restaurata. “Anni fa usavo viaggiare molto, ma ho sempre desiderato avere un albergo tutto mio. Con l’arrivo dei bambini anche i viaggi diminuirono, ma sono riuscita a realizzare una parte del mio sogno. Passiamo tante sere estive in giardino, dove chiacchieriamo con i nostri ospiti, così ho la sensazione di viaggiare un po’ anch’io,” racconta Staša. “L’anno scorso abbiamo ospitato una famiglia di Novosibirsk, un vignaiolo di Chicago e una viaggiatrice dalla Slovenia. Grazie a loro abbiamo vissuto dei momenti davvero speciali, la maggior parte degli ospiti infatti arriva da tutta l’Europa.” La famiglia ha molte idee su come sviluppare il loro paese, attirare nuovi ospiti e soprattutto che cosa includere nell’offerta. Tante sono anche le proposte e i punti di vista su come sviluppare questo luogo e le attività, quindi il lavoro non manca mai. Il turismo sta diventando una delle attività trainanti dell’intera vallata e gli Škvor hanno incominciato a tessere legami con gli altri operatori della zona. Così è nato il sito che riunisce otto gestori con venti alloggi complessivi e ha come scopo una promozione unificata e lo scambio di ospiti. “Quando riceviamo una richiesta di prenotazione e non abbiamo più disponibilità, ci impegniamo a 01
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02 indirizzarli da un nostro aderente. In questo modo cerchiamo di trattenerlo nei nostri luoghi e di fornirgli qualcosa in più di una laconica risposta negativa. Questa collaborazione si è dimostrata un’ottima prassi che giova a tutti i componenti. In questo modo abbassiamo i costi di promozione, soprattutto alle fiere. Abbiamo ancora numerose idee su come migliorare la qualità dell’offerta. Impariamo l’uno dall’altro e cerchiamo di concordare i livelli minimi di trattamento standard offerti ai nostri ospiti. “
01 La cucina a camino aperto, ancora intatta. 02 A Robidišče è stato allestito un museo all'aperto che conduce i visitatori alla scoperta della storia e delle peculiarità delle varie case. Le foto sulle facciate raffigurano gli abitanti di un tempo, mentre le storie della piccola guida ci trasportano in un passato ormai lontano.
Il loro desiderio è quello di vedere in paese qualche altra casa restaurata da destinare al turismo in modo da implementare ulteriormente i legami. Sarebbe davvero bello che qualche altra famiglia trovasse casa e soprattutto un lavoro o un’attività con cui sostenersi. Il paese offre numerose possibilità di sviluppo, essendo circondato da una natura intatta e avendo i bambini la possibilità di crescere in armonia con la natura. Fuori stagione potrebbe rappresentare un luogo ideale per i campi e le visite scolastiche oppure essere il punto di partenza da cui incominciare a scoprire la regio- Il sito dell'albergo diffuso: ne della Benečija. www.soca-rentals.com
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INCONTRI
Riciclo creativo in mezzo alla natura
testo e foto: Klemen Brumec
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Il borgo di Klavže si è rivelato essere il posto giusto per ciò che volevano realizzare. Dopo aver visitato quattro borghi diversi, all'arrivo a Klavže hanno subito capito che stavano cercando proprio un posto come questo. Nonostante le condizioni della casa non permettessero di poterne visitare gli interni, Ben e Steffan la acquistarono senza nemmeno entrarci. Quella che ora è la loro casa era rimasta abbandonata per quattro decenni, la prima cosa che fu necessario sistemare pertanto era la strada di accesso. Una volta resa percorribile, poterono iniziare i lavori di ristrutturazione, che durarono ben tre anni e mezzo. I due inquilini vissero per un primo periodo tra Londra e Klavže, negli ultimi tempi invece trascorrono la maggior parte del tempo in Slovenia. Ben è australiano, Steffen invece è tedesco ed è cresciuto in Portogallo. Klavže28 funziona come bed & breakfast da ormai quattro anni. Nel frattempo sono riusciti ad acquistare anche la casa attigua, che funziona da aprile di quest'anno.
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01 Le idee fai da te di Ben e Steffan 01 Nell'angolo cucina si intravedono tra gli altri anche barattoli di latta original vintage 02 Le travi sono originali e sono state numerate prima di effettuare i lavori di muratura.
Dopo aver incominciato le loro ricerche in Italia, i prezzi troppo alti non permisero loro di fare il grande passo. Finché un conoscente che si recava ogni anno nella valle dell'Isonzo per pescare, propose loro di provare a cercare un immobile in Slovenia. Ben e Steffan raccontano di come tutti gli ospiti di Klavže28 siano entusiasti della regione. Molti di loro non hanno un’idea chiara di che cosa li attenda all’arrivo, spesso hanno qualche reminiscenza di una Jugoslavia in decadenza, perciò la loro sorpresa è ancora maggiore. Nonostante gli alloggi siano fruibili da appena qualche anno, Klavže28 hanno già numerosi ospiti fissi. Un gruppo di tedeschi che era stato ospitato il primo anno di attività, a lavori ancora in corso, torna annualmente per trovare sempre qualcosa di nuovo. La maggior parte degli ospiti arriva tramite il passaparola, il che dimostra la soddisfazione di chi ci è stato.
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03 Steffan e Ben hanno curato di persona le loro case e i dintorni. Generalmente hanno cercato ispirazione nelle riviste di settore e seguendo le esperienze maturate in anni di viaggi per il mondo. La maggior parte degli arredi è stata realizzata con il legno trovato in soffitta, il restante 40% è stato recuperato da mobili destinati alla discarica. Durante l’allestimento hanno voluto seguire i principi del recupero e del riciclo creativo. Per mano di Steffan infatti numerosi oggetti hanno trovato una nuova vita.
03 In attesa di ottenere il permesso per il servizio di ristorazione, l'offerta per ora include la sola colazione. In questa stanza sarà realizzata la sala da pranzo, ma i lavori non sono ancora ultimati. I paralume sono stati realizzati con il cemento, utilizzando come stampo delle bottiglie di plastica.
Ancora oggi, quando Ben e Steffan arrivano alla discarica di Tolmino per cercare qualche nuovo arredo, sono spesso oggetto di risate e sguardi divertiti da parte degli addetti. Loro non se ne curano minimamente, dedicandosi piuttosto alla ricerca di vecchi lavatoi, piatti, stoviglie e mobili che la gente butta per acquistare oggetti „migliori“. L’astuzia è indotta anche dai mezzi limitati di cui dispongono, perciò hanno dovuto ingegnarsi con numerosi materiali e oggetti 04 La parte superiore dell'attaccapanni è di recupero, dando origine a risultati molto originali. stata realizzata con un giogo per buoi o meglio, per le vacche.
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06 05 La testiera del letto è realizzata con una porta che aveva le stesse misure della base, mentre per i lati sono stati utilizzati gli stipiti. Al posto del comodino c'è una semplice cassetta di legno. La maggior parte dei tappeti proviene dai viaggi che i proprietari hanno fatto per il mondo, soprattutto in Marocco. 06 Nella camera da letto c'era bisogno di una panca, così ne hanno realizzata una con le gambe di un vecchio comò e con una tavola di legno trovata in casa. 07 Nella casa hanno trovato dei vecchi almanacchi e li hanno incorniciati.
07 Un giorno Klavže28 dovrebbe diventare un agriturismo, dove poter servire anche pranzi e cene. Ben infatti proviene da una grande fattoria in Australia ed è pure un ottimo cuoco. Tuttavia la preparazione di cibi cotti richiede una notevole mole di pratiche burocratiche da disbrigare. Durante l’avviamento della loro attività la risposta che purtroppo si sono sentiti ripetere per la maggiore è stata „non so“. Un esempio è l’allacciamento alla rete internet, che stanno aspettando da un anno e mezzo. Ben vorrebbe organizzare degli eventi particolari, la natura della valle dell’Isonzo è pulita, tranquilla e intatta e rappresenta il luogo ideale per lasciare spazio alla fantasia.
Il motto principale è stato: rinnovare gli oggetti vecchi per poi riusarli in modi, grazie alla fantasia di Steffan, completamente diversi da quelli originali.
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10 A volte, quando stanno seduti sul magnifico terrazzo a osservare il paesaggio, si sorprendono in una sorte di incredulità di fronte alla riuscita dei lavori. Un acquirente qualunque avrebbe molto probabilmente demolito la casa per costruirne una moderna, mentre Ben e Steffan avevano fin dall’inizio l’intenzione di ristrutturare. Durante la loro ricerca di un angolo che rispondesse alle loro esigenze, hanno avuto delle curiose avventure con l’agente immobiliare italiano che ha proposto loro ruderi in condizioni talmente pietose da rendere più sensato l’acquisto di un mucchio di pietre. A Klavže invece vivono in armonia con gli abitanti, la natura e gli animali – le più divertenti sono le galline, che corrono per il cortile e i prati adiacenti, fornendo cibo agli ospiti (sotto forma di uova fresche) e pure ai rapaci e alle volpi dei dintorni.
08 Le tavelle che un tempo ricoprivano il tetto erano decorate a calce con motivi geometrici. 09 Il tavolino nella sala è stato realizzato con delle persiane in disuso. 10 Quando nella casa manca qualche arredo, Steffan e Ben lo costruiscono con il legno che trovano in soffitta.
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FAI
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L'orologio da parete con la tecnica dello stencil Nonostante tutti noi abbiamo un orologio su ogni dispositivo elettronico, un orologio da parete è ancora la soluzione piÚ pratica per non trovarsi a cercare in continuazione l'apparecchio di turno. Non curandoci della moltitudine di orologi da parete presenti sul mercato ne abbiamo realizzato uno con la tecnica dello stencil, adeguandolo ai colori della casa e spendendo pochi euro.
Preparate: un meccanismo da orologio con le lancette un pezzo di cartone per il tavolo un foglio di lucido o un cartoncino plastificato sottile un compasso con una lama da cutter (bisturi) o una taglierina (a seconda del motivo) nastro adesivo pennello tronco per stencil colore acrilico coprente in uno o piĂš tonalitĂ di colore realizzazione: Dejan Gruden foto: Jasna Simoneta
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Su un lucido disegnate il motivo che avete scelto. Nello stencil dovete fare attenzione a non ritagliare completamente la parte interna dei motivi. Noi abbiamo scelto un motivo molto semplice composto da tanti puntini di diverse dimensioni. In corrispondenza delle 2 abbiamo infittito i puntini, in modo da creare lo spazio per il numero 2. Con la lametta disegnate il motivo e realizzate lo stencil. Nel nostro caso abbiamo inserito una lametta da cutter nel compasso e abbiamo ritagliato i dischetti. Con del nastro di carta fissate lo stencil alla parete. Con un pennello tronco applicate il colore sul motivo, facendo attenzione a non eccedere nel colore, che andrebbe a sversarsi sotto lo stampo, creando sgradevoli sbavature.
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Montate il meccanismo dell'orologio al centro e eventualmente disegnate anche qualche numero. Ed ecco che l'orologio da parete è pronto.
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La terrificante zucca con i pipistrelli realizzazione: Teja Pintarič foto: Teja Pintarič, Klemen Brumec
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Preparate: zucca due pennarelli indelebili, uno fine e uno grosso cartoncino forbici nastro biadesivo
01 Invece di intagliare le zucche potete scegliere di decorarle con vari motivi a tema e lasciarvi trasportare dalla fantasia. Per facilitare il lavoro potete utilizzare degli stampi. Istruzioni nella pagina seguente.
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Innanzitutto preparate gli stampi con cui disegnerete i vostri motivi . Sul cartoncino disegnate due pipistrelli di dimensioni diverse, un cerchio e un fiore, quindi ritagliateli. Sulla parte inferiore della zucca ricopiate i cerchi e i fiori, poi colorateli con un pennarello con punta grossa. Decorateli poi con dei viticci, da cui prenderanno il volo i pipistrelli. Sulla parte superiore disegnate i pipistrelli e colorateli.
05 06 L'IDEA IN PIĂ™: Per addobbare la zucca potete utilizzare dei rami di edera colorati di nero.
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Il portacandele con le foglie Le foglie autunnali ci hanno ispirato dei portacandele con cui decorare la casa.
Preparate: foglie secche colla vinilica pennello un palloncino bicchiere
realizzazione e foto: Teja PintariÄ?
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Innanzitutto gonfiate il palloncino, mettetelo in un bicchiere e applicate la colla con il pennello sul palloncino. Quindi applicate le foglie. Incominciate con le foglie piĂš piccole, applicandovi la colla con cura. Passate quindi alle foglie grandi e fate attenzione a coprire gli spazi tra le foglie. Dopo aver applicato diversi strati di foglie, attendete che la colla asciughi bene. Sgonfiate lentamente il palloncino, facendo magari un piccolo buco con uno spillo. Applicate ancora una volta la colla. Nel caso della colla fosse rimasta sui bordi, tagliatela via con le forbici. Nel portacandele potete mettere un lumino oppure delle piccole roselline di cedro, ottenendo cosĂŹ una bellissima decorazione autunnale.
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Azienda agricola Kmetija »Devetak Sara«
(Punto vendita presso ristorante Lokanda Devetak)
Via Gornji Vrh, 3 San Michele del Carso 34070 Savogna d’Isonzo (GO) www.devetak.it
Sapori autentici a casa di Sara testo: Tanja Tuta foto: Klemen Brunec
La Casa dei Sapori, dove Sara Devetak produce le sue confetture di frutta e verdura, è un vero esempio di sostenibilità e amore per la natura. Parliamo di filiera corta, cortissima, perché è Sara stessa – con l’aiuto della sua famiglia – a coltivare, preparare, confezionare e a consegnare al cliente, dalle proprie mani, il prodotto della propria terra. Confetture, sciroppi, succhi e conserve preparati con il raccolto offerto dalle stagioni.
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S: Nella nostra famiglia crediamo che i doni della terra debbano esserle restituiti. Per questo applichiamo il metodo della rotazione biodinamica, facciamo il compostaggio selezionato e abbiamo perfino una cippatrice per riutilizzare la legna prodotta sui nostri terreni: il cippato serve per pacciamare ma soprattutto è destinato all’impianto di riscaldamento, progettato per essere a impatto zero. La nostra produzione è biologica, stagionale e a KM 0.
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CET: Perché il limone? S: Ha un’azione gelificante. Favorisce l’aggregazione delle pectine (contenute nell’albedo, la parte bianca del frutto) svolgendo un’azione analoga a quella della mela. Le nostre nonne lo sapevano bene, ecco perché durante la cottura delle confetture aggiungevano nel pentolone anche delle mele.
CET: Quanti tipi di frutta e ortaggi coltivate? S: Vediamo… Diverse varietà di mele, CET: Semplicità e naturalezza, quindi. pere e uva, poi fichi, albicocchi, nespoS: Buona parte dei nostri prodotti con- li, amarene, nashi, ribes, gelsi, nocciotengono solo 3-4 ingredienti. Nel caso li, cachi, noci, peschi ... delle confetture ad esempio si ha l’ortaggio o il frutto principale, lo zucchero, utilizzato per le sue funzioni conservanti, e il limone.
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INTERVISTA:
SARA
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Attraverso un piccolo bosco arriviamo alle coltivazioni. I campi non sono estesi come ci si potrebbe aspettare, ma sono tenuti in modo esemplare conservando nel contempo un aspetto naturale.
Sara prosegue con un’infinità di piante e alberi da frutto dai più comuni a varietà ricercate. Quando comincia un elenco altrettanto lungo di ortaggi e sto per perdere il conto, ci invita a visitare le coltivazioni per dare un’occhiata, strada facendo, anche al nuovo Erbario. Anche qui si rimane stupiti per il numero di varietà presenti. Accanto alla santoreggia e alla menta (qui diffusissime anche in natura) troviamo così la Salvia Ananas e altre erbe esotiche che Sara seleziona in cerca di nuovi profumi per le sue creazioni. Giustamente, siamo nella Casa dei Sapori.
S: Non usiamo concimi né diserbanti. Contro le infestanti sfruttiamo i teli neri pacciamanti e prediligiamo varietà invernali per evitare di dover ricorrere a trattamenti non naturali. CET: Qual’é la tua preferita? S: Per me ha un significato particolare la confettura Julija (uva fragola, mele, cannella e chiodi di garofano) che ho dedicato a mia figlia. Ne sto ideando una anche per mio figlio Mihael.
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Al rientro, Sara ci accompagna nella saletta dedicata all’esposizione e alla vendita diretta. Accanto al vasetto con l’etichetta (sempre bilingue, la famiglia di Sara è slovena) con la semplice dicitura “Fichi”, troviamo così la “Confettura Extra di Melanzane e Vaniglia” e quella di “Mele, Pinoli e Lavanda”. Accostamenti originali presso questa “casa dei sapori nuovi”. D’altronde i Devetak sono famosi da tempo e a livello internazionale per gli abbinamenti innovativi nel segno dell’haute cuisine partendo da ingredienti comuni, semplici, e alterati il meno possibile.
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CET: E quella preferita da chi viene per una degustazione? S: Il mio cavallo di battaglia è la Confettura Extra di Cetrioli. Lo zucchero e il limone esaltano la naturale freschezza di questo ortaggio, che qui da noi cresce floridamente. Ha un effetto rinfrescante ed è ottima con i formaggi stagionati. Compare spesso anche nel menù del nostro ristorante, dove
Nato, che cura le coltivazioni e soprattutto ci trasmette il suo sapere e le tradizioni. Mio marito segue la produzione di miele (abbiamo circa 100 arnie per 5 tipi di miele), mio padre, mia madre e le mie sorelle gestiscono invece la locanda e gli alloggi, mentre Mihael e la piccola Julija ci aiutano … beh, perlopiù assaggiando e rendendo più vivace la nostra giornata. CET: Chi fa cosa in famiglia? S: Il pilastro della famiglia è mio nonno (ride) accompagna antipasti e altri piatti. Molti clienti sono incuriositi anche dalla Confettura Extra di Cachi e Arance. Ne produco di meno e anche per questo la esaurisco più in fretta. Attualmente produco circa 10.000 vasetti all’anno, anche se le cifre variano, ovviamente, in base al raccolto.
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SARA
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pomod ori verd i
01 Preparate: 1 kg pomodori verdi 400 g zucchero 1/2 limone (con la buccia)
ricetta e preparazione: Sara Devetak
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Pulire e tagliare i pomodori. Versare in un tegame e lasciare che perdano l’acqua. Eliminare l’acqua in eccesso, aggiungere lo zucchero e il mezzo limone ben frullato. Cuocere per circa mezz’ora, continuando a mescolare ed eliminando la schiuma che si forma in superficie. Passare al mixer e versare ancora bollente nei vasetti. Richiudere immediatamente.
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La confettura si conserva per tempi brevi in frigorifero. Per una conservazione più lunga, pastorizzare ulteriormente i vasetti ben chiusi in un forno a vapore per 20 minuti.
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preparazione: Monika Kos foto: Klemen Brumec
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Scaldate il latte e mescolando continuamente portatelo ad una temperatura di 92 °C, evitando di farlo bollire. Quindi toglietelo dal fuoco e lasciatelo raffredare a 45 °C. Potete accelerare il raffreddamento immergendo il tegame nell'acqua fredda oppure appoggiarlo sul ghiaccio. Quando il latte sarà raffreddato aggiungete dello yogurt probiotico.
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Ingredienti: 1 l latte fresco 30 ml yogurt probiotico termometro da cucina tegame per scaldare il latte
Scaldate il forno a 45 °C. Lo yogurt risulterà più sodo con una temperatura di qualche grado superiore, mentre con una temperatura
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di qualche grado inferiore resterà più liquido. Mescolate bene il latte a cui avete aggiunto lo yogurt probiotico e mettetelo nel forno, coprendolo con un coperchio. Lasciatelo nel forno per almeno 4 ore o anche per una notte intera. Al mattino mescolatelo nuovamente e versatelo nelle bottiglie ben pulite, che poi andrete a tappare subito. Lo yogurt preparato in questo modo avrà una durata di dieci giorni.
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La sfera di metallo
realizzazione: Dejan Gruden foto: Jasna Simoneta
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Ecco arrivata la stagione della vendemmia. In molti stanno già lavorando in cantina e coloro che vantano qualche decennio di attività probabilmente tengono accatastati da qualche parte i resti di quello che furono delle nobilissime botti di legno. Preparate: cerchi di metallo provenienti da vecchie botti, di dimensioni simili 2 barre filettate (ad esempio 0,5 cm di spessore per 5 – 10 cm di lunghezza) o 2 grosse viti 4 dadi per le barre filettate o per le viti un trapano
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Il legno infatti tende a essicare e le botti di conseguenza finiscono a pezzi, non potendo i cerchi mantenere le doghe nella loro posizione. I cerchi di metallo si possono utilizzare per creare un'interessante decorazione per il giardino o per la casa, così come anche un lampadario per un ambiente dai soffitti alti o per la cantina.
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Presentate la sfera mettendo in posizione i cerchi, segnando da entrambi i lati il punto di giuntura in ogni cerchio, quindi realizzate i i fori con il trapano. Riposizionate i cerchi e fissateli con le barre filettate o con le viti. In questo modo la sfera manterrà la propria forma senza richiudersi. Le sfere di metallo possono fare da decorazione in un angolo del giardino, magari abbinate alle graminacee e ai bossi potati. Possono essere appese sotto i porticati oppure utilizzate come decorazione rustic chic in casa. Nella sfera potete montare anche uno o diversi portalampade, realizzando così un lampadario originale.
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Giardini autunnali
Settembre è il mese in cui si incomincia a sentire l’odore dell’autunno. Le foglie che si adagiano sul selciato del cortile, l’erba che cresce sempre più lenta. I giardini autunnali sono meravigliosi, nonostante ci sia ancora chi non riesce a immaginare che possano essere più belli rispetto all’estate. Un giardino progettato con cura infatti riesce a offrire immagini spettacolari durante l’intero arco dell’anno.
schema d’impianto: Mitja Škrjanec, paesaggista foto: www.ureditevokolice.si
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LE REGINE DELL'AUTUNNO Le graminacee ornamentali possono senza dubbio aggiudicarsi il titolo di regine dell'autunno. Per assicurarvi che il vostro giardino offra uno spettacolo di colori anche in questa stagione, dovrete dedicare un'adeguata attenzione allo schema d'impianto. Le graminacee vanno posizionate accanto alle sempreverdi potate, alle perenni fiorite e alle arbustive. Il loro movimento nel vento e i giochi di luce tra le loro spighe risaltano al meglio proprio quando vengono poste in contrasto con la staticitĂ dell'arte topiaria. MAI AL SINGOLARE Il maggiore segreto delle graminacee (e delle perenni in genere) consiste nel fatto che riescono a rendere bene solamente quando impiantate in gruppi cospicui. Possiamo scegliere di piantarle in linea, formare dei cerchi oppure ricreare delle forme organiche. Bellissime quando si imperlano di gocce di rugiada, misteriose nel gelido abbraccio della prima brina. Il loro fascino risalta nel candore della neve, magari sfoggiando colorazioni e forme diverse. Amano farsi accarezzare dai raggi del sole, ondeggiano al soffiare del vento, fanno brillare i cristalli di ghiaccio. Bellissimi i primi fiocchi di neve incastonati nelle loro spighe. Un buon schema d'impianto vi permetterĂ di godere della bellezza delle graminacee durante il loro intero ciclo vitale.
CASA E TREND / Autunno 2015 UN RISULTATO VELOCE Le graminacee vanno piantate in autunno o ai primi tepori della primavera. In questo modo potrete ammirarle nella loro bellezza estiva, mentre nell'anno seguente di solito raggiungono la loro grandezza ottimale e la conformazione caratteristica per la loro specie. I colori vanno dai riflessi dorati e ambrati ai toni bluastri e grigi. Drammaticamente scure oppure sfarzosamente rosse. Rigorosamente verticali o sospese in nebbioline sognanti. Oltre alla loro bellezza le graminacee presentano il vantaggio di svernare in una sorta di letargo, perciò vanno potate in primavera e non in autunno. Durante l'inverno possono offrire oltre all'aspetto estetico anche un riparo per qualche riccio o altri animali che svolgono un ruolo importante nell'ecosistema del nostro giardino. Nella stagione fredda il loro aspetto le farà somigliare a delle bronzee sculture, pacate e tranquille in una scenografia quasi monocromatica del giardino invernale.
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SULLA SCARPATA Alcune varietà di graminacee sono molto indicate per gli impianti delle scarpate. Con le loro radici ramificate consolidano il terreno, non hanno difficoltà a prosperare o particolari esigenze riguardo al terriccio. Sulle scarpate assolate possiamo impiantare la Pennisetum alopecuroides 'Little Bunny' (nella foto), mentre per quelle in ombra è piu indicato il carice sempreverde (Carex morrowii 'Variegata').
ANCHE IL MARRONE È UN COLORE! „Anche il marrone è un colore,“ parola di Piet Oudolf, creatore di giardini magici, senza tempo, in cui fa largo uso di perenni e di graminacee ornamentali. „Il vero test di uno schema d'impianto non è rappresentato dalla sua abbondante fioritura, ma dalla bellezza della sua periodica decomposizione annuale!“
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ELEGANZA SENZA TEMPO. Una buona scelta di graminacee decorative e di perenni fiorite con un idoneo schema d'impianto è sempre una combinazione vincente. Le perenni con i loro fiori porteranno i colori, mentre la texture verrà ravvivata dalle graminacee decorative. Le graminacee decorative sono senza dubbio le regine dei giardini autunnali. Quando gli arbusti e le perenni fiorite sono ormai stanche, le graminacee diventano predominanti. La combinazione della leggerezza delle graminacee con la staticità dei sempreverdi potati è da togliere il fiato.
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Le graminacee sono all'apice della loro bellezza durante i pomeriggi, quando la luce calda del tramonto fa risaltare i movimenti del vento. Oppure quando ondeggiano sotto lo scrosciare di una tempesta estiva. Le graminacee decorative vanno piantate vicino alle zone in cui vi trattenete con piĂš frequenza, in modo da poter godere dei loro cambiamenti stagionali. Per la maggior parte delle varietĂ potete utilizzare come pacciamatura della sabbia o della ghiaia, prevedendo sempre uno strato di tessuto non tessuto tra il terriccio e la ghiaia, lasciando dei fori in modo che le graminacee possano crescere rigogliosamente.
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Decorazioni autunnali
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La parola d'ordine per le decorazioni autunnali e eleganza e semplicita. Questa volta abbiamo usato solo due famiglie di perenni, le bugole e i semprevivi. Abbiamo scelto dei semprevivi dalle sfumature violacee e li abbiamo abbinati alle bugole variegate e viola scuro. Le bugole sono disponibili in diverse colorazioni - scure o colorate - e tutte hanno dei riflessi violacei che ravviveranno le vostre decorazioni. Oltre alle perenni potete utilizzare anche le piante che di solito vengono trattate come infestanti, ma che forse hanno dei fiori interessanti. Nei secchi potete mettere dei fiori di menta piperita, mentre per ravvivare una composizione verde potete utilizzare dei fiori di cardo, delle zinnie o delle dalie.
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Le perenni possono essere ravvivate con dei fiori recisi, allium, dalie, ortensie o zinnie. In un vaso di coccio abbiamo aggiunto ai rami di cipresso due grandi alleati delle decorazioni autunnali, le cipolle e l’aglio.
Dei vecchi vasi di coccio possono essere utilizzati anche per le decorazioni esterne. Questa bugola è stata piantata in un vecchio vasetto smaltato verde. Dove il clima lo permette potete anche piantare un ulivo.
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AL POSTO DEI CRISANTEMI
La fine di ottobre è il periodo in cui per tradizione ci rechiamo in cimitero, mettiamo in ordine le tombe dei nostri cari e le ravviviamo. Qui vi presentiamo una composizione floreale che con pochi accorgimenti durerà fino a primavera. La base è composta da pezzi di legno e al suo interno è adagiata una spugna da fioraio. Infilate nella spugna dei rami d'edera, d'alloro (scegliete i rami più maturi, in modo che le foglie non
siano troppo tenere) e di cipresso. Noi abbiamo aggiunto della gipsofila, aster freschi e succulente. La composizione floreale è pronta per la ricorrenza di novembre. Dopo le prime gelate potrete sostituire i fiori con delle pigne, colorate o naturali, oppure con un fiore in legno. Con una composizione floreale avrete una decorazione in ricordo dei vostri cari che manterrà la sua bellezza per tutto il corso della stagione fredda.
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realizzazione: Kaja Podr탑aj foto: Klemen Brumec
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Ci vediamo a novembre!