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“Nuove stelle all’orizzonte”, Avis e Iusve Venezia: progetto comune
“Nuove stelle all’orizzonte”, Avis-Scuola e Iusve di Venezia in un progetto comune
Il Progetto scuola di Avis Veneto, grazie a una collaborazione con l’Istituto Universitario Salesiano-Iusve di Venezia, ha partecipato al progetto di ricerca “Nuove Stelle all’Orizzonte”, durato tutto lo scorso anno scolastico, sui desideri dei bambini e dei ragazzi.
Coinvolti docenti universitari, operatori scuola e volontari coordinati da Laura Elia, referente scientifica del progetto scuola di Avis regionale Veneto e docente presso Iusve: tutti assieme, tra i banchi di scuola, con nuove attività di teatro e lettura animata sul desiderio.
Alla fine degli incontri, sono stati raccolti 512 questionari ora al vaglio dei docenti ricercatori. L’obiettivo? Capire come si muovono i desideri dei giovani, anche a fronte di un confronto con una ricerca affine, tenutasi oltre vent’anni fa, nel 1997.
Primo appuntamento per una restituzione parziale, ma profondamente significativa, dei risultati è il convegno/spettacolo “Stelle” che si svolge il 15 ottobre a Vicenza, presso il teatro Astra (14.30-18), in collaborazione con “La Piccionaia”. A seguire vi sarà una pubblicazione disponibile per chiunque voglia indagare i processi desideranti emersi e l’analisi degli stessi. Avis Veneto e ricerca scientifica: passi su passi per migliorare sempre di più e trovare sempre nuovi modi per dialogare con bambini e ragazzi. Dall’esperienza, infatti, son nate tre nuove attività già inserite nelle offerte formative presentate, per quest’anno scolastico, alle scuole. “Nuove stelle all’orizzonte”, quindi, per sempre nuove rotte, nuove direzioni, nuovi desideri.
Attraverso 512 questionari uno studio scientifico sul futuro secondo le aspettative dei giovani.
Un 60° di fondazione “giovanile” fra la gente
SAN BONIFACIO (VR). Parco dei Tigli ha ospitato il 16 luglio la serata giovani dell’Avis di San Bonifacio, che festeggia il suo il 60° di fondazione. L’evento ha visto la partecipazione di famiglie con bambini e giovani, coinvolti dai volontari dell’Avis comunale. Allo stand Avis distribuiti gadget, informazioni sulla donazione di sangue e illustrato come poter diventare degli aspiranti donatori. Durante la manifestazione è stato possibile gustare gelati, pizze, bibite e panini grazie alla partecipazione del foodtruck Allfood, mentre ad animare i più piccoli c’erano truccabimbi e lo spettacolo di bolle a cura di Franca Daga. Dalle 20.30 l’evento si è spostato sul palco dove c’è stata la presentazione della serata, il saluto delle autorità e l’esibizione dei tre gruppi musicali Acoustic Duo Carla e Matteo, M.A.P. e Ardesia. A intervallare le esibizioni sono state le testimonianze dei ragazzi della Squadra Giovani Avis provinciale Verona, i quali hanno sottolineato l’importanza del dono del sangue e dei suoi derivati attraverso filmati e slide, catturando l’attenzione del pubblico e sensibilizzando sulla particolare carenza di sangue nei mesi estivi. Ricordando, come recita il motto dell’Avis regionale Giovani di quest’anno: “Quest’estate non cambiare, stessa spiaggia stesso mare, ma prima andiamo tutti a donare”.
San Bonifacio (VR) un “bagno di folla” per l’Avis.
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Baseggio: metà maestranze a donare
Appello di Avis provinciale Treviso agli imprenditori: “Troviamo il modo di far donare i dipendenti-donatori” E una piccola azienda risponde: Presente!
Adriano Baseggio, i quattro collaboratori e Pontello T REVISO. L’Avis Provinciale di Treviso ha lanciato un appello a tutte le imprese del territorio, affinché sostengano la donazione dei loro dipendenti. L’invito non è caduto nel vuoto.
A farsi avanti l’imprenditore Adriano Baseggio, della B.F. Termoidraulica Srl di Ponzano (TV), che ha accompagnato quattro operai-donatori dei suoi otto collaboratori al Centro trasfusionale dell’ospedale Ca’ Foncello, come dimostrazione della possibilità di far convivere le necessità dell’azienda con il permesso riservato al dono. “Il senso della mia presenza accanto ai miei collaboratori è quello di sensibilizzare la categoria imprenditoriale alla donazione, quale atto di generosità verso il prossimo e investimento di responsabilità sociale verso chi sta male e ha bisogno”, ha sottolineato Baseggio accanto ai dipendenti Mirko Borsato, Simone Pivato, Alessandro Pizzolon, Nicola Baseggio.
Nonostante il periodo particolarmente delicato per le imprese, lo spazio per la solidarietà può essere trovato attraverso dialogo e buon senso. “Oggi più che mai la donazione di sangue e plasma deve essere sostenuta con assiduità. Per questo motivo, contando sulla grande sensibilità degli imprenditori della abbiamo rivolto loro un appello a favorire la donazione dei dipendenti, accordando a lavoratori e lavoratrici che sono anche donatori il permesso a potersi assentare per la giornata di donazione”, ha rimarcato Stefano Pontello, presidente dell’Avis Provinciale di Treviso.
Avis che annovera complessivamente 26.506 donatori attivi in età lavorativa (25-65 anni) su un totale di 30.052 donatori che hanno donato almeno una volta negli ultimi due anni, una componente cruciale per avere una raccolta di sangue ed emoderivati regolare e capace di soddisfare i fabbisogni clinici e terapeutici degli ammalati. V.C.
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Il Gruppo Avis Riello all’affollato “Family Day” aziendale
LEGNAGO (VR). Nell’anno del centenario dell’azienda Riello, che ha sede a Legnago ed è nata nel 1922, si è tenuto il “Family Day”. Una grande festa che ha visto circa 500 partecipanti tra familiari e dipendenti (provenienti anche dalle sedi più lontane, di tutta Italia) che si sono raccolte nel parco dello stabilimento per un pomeriggio ricco di ricordi, visite all’impianto, musica e cena a buffet. All’evento dell’8 luglio non poteva mancare il gruppo “Avis Riello per la vita”, fondato nel 1958 e che oggi conta circa un centinaio di donatori. Grazie all’aiuto di alcuni volontari è stato allestito un gazebo informativo ricco di gadget, allo scopo di far emergere la bellezza del dono, la necessità di donare sangue e diffondere le informazioni utili affinché altri lavoratori della Riello diventino avisini. La festa è riuscita al meglio e ha permesso all’attivo gruppo aziendale, con le parole e con i fatti, di farsi conoscere di più e di ben sperare per il futuro. Federica Marastoni, Capogruppo Avis Riello per la vita
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Poco più di due mesi dopo, il 13 settembre, Andrea Riello, imprenditore illuminato amatissimo da tutti i suoi dipendenti, è improvvisamente mancato. Era nella sua azienda, come sempre. Ci uniamo al lutto per una persona “aperta” e sicuramente sempre vicina anche al Gruppo Avis Riello. Il direttore
Avis entra in azienda e alla “Carraro” di Campodarsego in 45 dicono “Sì”!
La solidarietà non conosce confini ed è capace di arrivare ovunque, anche all’interno di un’azienda. Alla Carraro Spa è accaduto qualcosa di straordinario: il 7% dei dipendenti della sede di Campodarsego, nel Padovano, ha aderito volentieri alla proposta di candidarsi come donatore del sangue, in aggiunta a quanti già lo fanno oggi.
Un invito che all’interno dello stabilimento produttivo è stato reso possibile grazie alla sensibilità dell’azienda e al notevole impegno dell’Avis comunale di Campodarsego, con il coordinamento di Avis provinciale di Padova e Avis regionale del Veneto.
I volontari della Comunale hanno allestito un punto informativo per fornire ai lavoratori e alle lavoratrici tutte le indicazioni sull’accesso alla donazione di sangue e plasma.
“Abbiamo riscontrato un interesse che è andato ben oltre le nostre aspettative, con ben 45 adesioni alla donazione, un numero che nelle nostre manifestazioni mai è stato raggiunto - sottolinea Vanda Pradal, presidente dell’Avis regionale del Veneto.
“Quest’anno alla Carraro abbiamo scelto di coinvolgere ogni mese tutto il personale aziendale per sensibilizzare sui temi della Responsabilità Sociale di Impresa, come l’ambiente, salute e sicurezza, l’uguaglianza, in coerenza con un percorso orientato a un modello di business sostenibile, sotto la guida del Chief CSR Officer Tomaso Carraro - evidenzia l’azienda - per questo motivo, nella Giornata mondiale del donatore di sangue, celebrata lo scorso 14 giugno, abbiamo condotto un’iniziativa rivolta al beneficio della comunità in cui siamo, coinvolgendo in primis tutte le persone che lavorano in azienda”.
Un’impresa nell’impresa. Il core business di Carraro è la produzione di trattori e sistemi di trasmissione di potenza per mezzi pesanti, in questa occasione il tema del “trasferimento di energia” è stato declinato al fianco di Avis.
“Donare il sangue dopotutto è esattamente fare questo - spiegano dalla Carraro Spa - nella nostra sede principale a Campodarsego, abbiamo chiesto ad Avis di organizzare un info point, in cui degli esperti del settore fornissero a tutti i dipendenti informazioni sull’importanza di donare il sangue, raccogliendo le eventuali promesse di donazione. Il tutto è stato poi replicato nella nostra sede di Rovigo”.
Quindi negli altri siti aziendali italiani (a Maniago e Poggiofiorito) ed esteri (in Cina, India e Argentina). “Durante la giornata abbiamo capito che c’è molta disinformazione e che una semplice attività di comunicazione, fatta da volontari competenti, può cambiare l’impatto sul territorio. Inoltre, aprendosi al dialogo, si ottengono risultati rilevanti, che possono fare la differenza e portare a un beneficio condiviso, aggiungono dalla Carraro.
La soddisfazione è confermata dalla presidente Pradal: “Il brillante risultato è la dimostrazione di quanto sia importante per Avis essere presente e aperta verso tutte le realtà del territorio che si dimostrano ricettive e attente alla solidarietà. Ringraziamo l’azienda Carraro per l’opportunità che ci ha dato e tutti i suoi dipendenti. Per questo speriamo di poter ripetere anche nei prossimi anni questa esperienza virtuosa e di poterla estendere anche ad altre imprese della nostra realtà”.
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In alto. L’info-point organizzato dall’Avis dentro lo stabilimento-sede della Carraro Spa. Sotto. Dipendenti dell’azienda firmano la propria “promessa di idoneità” per diventare donatori di sangue Avis.
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