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il cristo del XVI secolo torna al Tempio a inizio 2023. Video del restauro
Il Cristo del XVI secolo torna per inizio 2023. In un video il restauro
Procede il restauro del Crocefisso ligneo del XVI secolo. La cronaca della “cura” con due immagini. Dal FAI un video a restauro finito.
Continuano le attività di restauro del crocifisso ligneo di Scuola Veneziana del XVI secolo del Tempio internazionale del donatore di Pianezze di Valdobbiadene, iniziate lo scorso marzo grazie al sostegno del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e di Intesa Sanpaolo, con il sostegno delle quattro sigle del dono Avis, Fidas, Aido, Fratres a diversi livelli territoriali.
A seguito delle analisi chimiche e raggi rx, che hanno identificato una sovrapposizione di diversi strati di ridipinture e preparazioni, stese in epoche diverse da maestranze diverse, è iniziato il procedimento di pulitura e rimozione graduale per strati delle ridipinture sovrammesse, secondo le indicazioni della Soprintendenza di Venezia, Belluno, Treviso e Padova. Con l’operazione di pulitura è stato rimosso l’abbondante sporco depositatosi sulle superfici dipinte. Sono stati fatti due distinti passaggi, in sequenza: rimozione della polvere a secco con spugna cosmetica, poi con soluzione acquosa chelante a ph acido e conducibilità bassa isotonica paragonabile a quella della superficie. Successivamente, prima di procedere con la delicata fase di rimozione selettiva degli strati di ridipintura, sono stati realizzati test preliminari in diversi punti dell’incarnato e del perizoma con miscele a polarità diverse. Sono stati utilizzati solventi in forma gelificata per esercitare in tempi protratti l’azione pulente sulla superficie, limitando la diffusione del solvente negli strati pittorici sottostanti. In alcuni punti si è proceduto con rifinitura meccanica con bisturi. Al momento, la fase di pulitura è giunta alla rimozione dei primi due strati per quanto riguarda l’incarnato (il colore chiaro superficiale di ridipintura composto principalmente da bianco di zinco, entrato in uso dal 1828, e lo strato di preparazione, un impasto di terre naturali argillose in un legante organico di natura lipidica). Per il perizoma si sta arrivando per coerenza sullo stesso livello. Il prossimo passaggio sarà la valutazione dello stato di conservazione ulteriore della natura sottostante, prima di procedere con la sua rimozione, che dovrebbe permettere di arrivare al colore originale. L’affascinante fase di rimozione delle ridipinture è stata documentata dal Fai attraverso delle riprese video, realizzate presso lo studio di restauro incaricato dell’attività. La conclusione dell’importante opera di restauro è prevista per inizio dell’anno 2023, per poter restituire alla collettività l’amato crocefisso.