LECTIO 6
Gli aggettivi della 1 classe • L’aggettivo sostantivato • Gli aggettivi pronominali •
Il nominativo e l’accusativo: funzione di predicativo del soggetto e dell’oggetto • Alcune preposizioni con l’accusativo e l’ablativo • I verbi in -io • Il genitivo: funzione di fine, qualità, partitiva
Incipio... thesaure pretiossse!
In profundis rivi, solum, vivebat monstrum tenebricosum: Gollum erat magnorum oculorum rotundorum, rarorum capillorum, buccae eduntulae; in scapha, per aquas torbidas, remigabat et oculis caeruleis sed semper intentis perscrutabat undas tranquillas. Ubi primum videbat praedas crassas, capiebat unguis longis. Multa alia nova et horrida agebat et medio in rivo habitabat.
Gollum longe cernebat Bilbonem, validum ac strenuum ex hobbitis, et ridebat cachinnis malis: hobbitum delicatum cupiebat edere! Sic Gollum ex rivo secedit, et defessus et gravatus Bilbo ad ripam pervenit. Subito Gollum propinquat et susurrat sinistro sibilo: «Thesaure pretiossse! Pulpam exquisitam!».
(J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit, trad. in latino A. Crotto)
Nelle profondità di un rivo, da solo, viveva un mostro tenebroso:
Gollum aveva grandi occhi rotondi, radi capelli e una bocca sdentata; remava su una barchetta attraverso acque torbide e con gli occhi cerulei ma sempre vigili scrutava le onde tranquille. Non appena vedeva grosse prede, le agguantava con i lunghi artigli. Commetteva molte altre azioni insolite e disgustose e abitava al centro del fiumiciattolo.
Da lontano intravedeva Bilbo, coraggioso e temerario tra gli hobbit, e sghignazzava con risate malvagie: desiderava mangiare quell’hobbit succulento! Così Gollum si allontana dal rivo, e Bilbo, stanco e affaticato, raggiunge la riva. All’improvviso Gollum si avvicina e sussurra con un sibilo sinistro: «Il mio tesssoro! Che ciccia prelibata!».
J.R.R. Tolkien (1892-1973), autore delle famose saghe Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, parlava correntemente numerose lingue ed era un grande estimatore del latino. Anche grazie alla conoscenza di questa lingua fu in grado di inventare ex novo perfetti sistemi linguistici (l’elfico, per esempio). Prova ora a cimentarti nella descrizione di alcuni dei personaggi che vivono nella Terra di Mezzo, ricorrendo a quanti più aggettivi puoi.
Soffermiamoci su alcuni termini che hai incontrato nel brano.
de profundis
dalle profondità
Sono le prime parole del Salmo 129, che si recita in suffragio dei defunti
L’espressione dà anche il titolo a una lunga lettera scritta da Oscar Wilde
(1854-1900), in cui l’intellettuale inglese si prefissava di indagare a fondo gli avvenimenti della sua vita e la propria interiorità.
novus
In latino, questo aggettivo non significa soltanto nuovo, ma ha spesso una connotazione negativa, perché indica tutto ciò che è insolito e anormale, tale da scatenare eventi pericolosi o addirittura disastrosi.
Ad esempio nel linguaggio astronomico esistono i termini nova e supernova che si riferiscono a esplosioni stellari di differente intensità e radioattività, ma comunque estremamente distruttive.
rideo
Soprattutto secondo l’etica antica, ridere troppo e smodatamente era considerato segno di ottusità.
Per questo motivo, nella latinità – e non solo – vi sono molti detti che disapprovano tale comportamento.
Esisteva infatti un’espressione proverbiale che ben sintetizzava questo pensiero: per multum risum stultus cognoscitur, ossia lo stolto si riconosce dal fatto che ride molto.
cerno
Il motto latino: amicus certus in re incerta cernitur significa che:
il vero amico si riconosce nei momenti difficili Chi di noi, infatti, non ha mai avuto bisogno di una spalla nelle situazioni di emergenza?
È il caso di dire, parafrasando le parole di Gollum, che questa frase ricorda un altro famoso proverbio:
chi trova un amico trova un tesssoro
Percorso
Videolezione
Gli aggettivi della 1a classe
caratteristiche
• Gli aggettivi della 1 classe hanno tre uscite: per il maschile per il femminile p. 62 per il neutro seguono la 2ª declin. seguono la 1ª declin. seguono la 2ª declin.
• Il nominativo singolare degli aggettivi della 1 classe presenta le seguenti terminazioni:
-us, -a, -um clarus, -a, -um
-er, -era, -erum liber, libera, liberum
-er, -ra, -rum sacer, sacra, sacrum
AGGETTIVI IN -us, -a, -um • clarus, -a, -um = famoso
Casi Singolare Plurale
maschilefemminileneutromaschilefemminileneutro
Nominativo clar-ŭs clar-ă clar-ŭm clar-ī clar-ae clar-ă
Genitivo clar-ī clar-ae clar-ī clar-ōrum clar-ārum clar-ōrum
Dativo clar-ō clar-ae clar-ō clar-īs clar-īs clar-īs
Accusativo clar-ŭm clar-ăm clar-ŭm clar-ōs clar-ās clar-ă
Vocativo clar-ĕ clar-ă clar-ŭm clar-ī clar-ae clar-ă
Ablativo clar-ō clar-ā clar-ō clar-īs clar-īs clar-īs
AGGETTIVI IN -er, -era, -erum • liber, libera, liberum = libero
Casi Singolare Plurale
maschilefemminileneutromaschilefemminileneutro
Nominativo libĕrliber-ă liber-ŭm liber-ī liber-ae liber-ă
Genitivo libĕr-ī liber-ae liber-ī liber-ōrum liber-ārum liber-ōrum
Dativo libĕr-ō liber-ae liber-ō liber-īs liber-īs liber-īs
Accusativo libĕr-ŭm liber-ăm liber-ŭm liber-ōs liber-ās liber-ă
Vocativo libĕrliber-ă liber-ŭm liber-ī liber-ae liber-ă
Ablativo libĕr-ō liber-ā liber-ō liber-īs liber-īs liber-īs
AGGETTIVI IN -er, -ra, -rum • sacer, sacra, sacrum = sacro
Casi Singolare Plurale maschilefemminileneutromaschilefemminileneutro
Nominativo sacĕrsacr-ă sacr-ŭm sacr-ī sacr-ae sacr-ă
Genitivo sacr-ī sacr-ae sacr-ī sacr-ōrum sacr-ārum sacr-ōrum
Dativo sacr-ō sacr-ae sacr-ō sacr-īs sacr-īs sacr-īs
Accusativo sacr-ŭm sacr-ăm sacr-ŭm sacr-ōs sacr-ās sacr-ă
Vocativo sacĕrsacr-ă sacr-ŭm sacr-ī sacr-ae sacr-ă
Ablativo sacr-ō sacr-ā sacr-ō sacr-īs sacr-īs sacr-īs
• Gli aggettivi con il nominativo maschile in -er si declinano come i nomi corrispondenti ( p. 110): alcuni mantengono la -e- davanti alla -r in tutta la flessione (come il nome gener, generi = genero), altri la conservano solo al nominativo e vocativo singolare (come il nome liber, libri = libro).
• Il nominativo femminile e neutro indicano se un aggettivo in -er mantiene o perde la -e-.
NOSCO
Gli aggettivi della 1 classe hanno tre uscite al nominativo singolare
maschili in femminili in neutri in che seguono
la 2 declinazione la declinazione la declinazione
METHODUS
Risalire al nominativo di un aggettivo della 1a classe
Il vocabolario riporta l’aggettivo al nominativo maschile singolare, seguito dalle terminazioni del femminile e del neutro. Dopo aver tolto la terminazione dei singoli casi e ottenuto il tema, dovrai quindi cercare sempre il nominativo maschile in -us o in -er Per risalire al nominativo ti sarà utile lo specchietto che trovi nella Lectio 5 a pagina 118.
- Castra tuta sunt. L’accampamento è sicuro. Con i nomi pluralia tantum anche gli aggettivi si declinano al plurale.
La concordanza dell’aggettivo .
agg. acc. f. sing sost. acc. f. sing.
1 Magister laudabat sedulam discipulam. Il maestro lodava l’allieva diligente
sost. acc. f. plur. agg. acc. f. plur.
2 In horto fagos proceras videmus. Nel giardino vediamo faggi slanciati.
agg. dat. m. sing. sost. dat. m. sing.
3 Magnam gloriam claro poëtae tribuimus Tributiamo grande gloria al famoso poeta.
L’aggettivo concorda con il nome cui si riferisce in genere, numero e caso. Il sostantivo e l’aggettivo, pur essendo dello stesso genere, possono appartenere a declinazioni diverse e avere perciò terminazioni differenti. Consideriamo le frasi di esempio.
• Nella frase 1 le terminazioni del sostantivo e dell’aggettivo sono uguali (sedulam discipulam), perché entrambi seguono la 1 declinazione (discipula, infatti, è un nome femminile della 1 declinazione e l’aggettivo femminile segue anch’esso la 1 declinazione).
• Nella frase 2 l’aggettivo proceras concorda in caso accusativo con il nome fagos in funzione di oggetto diretto; l’aggettivo e il sostantivo presentano però due terminazioni diverse, perché fagos è un nome della 2 declinazione di genere femminile, mentre l’aggettivo femminile proceras segue la 1 declinazione.
• Nella frase 3 l’aggettivo claro concorda in dativo con poëtae in funzione di termine; nome e aggettivo presentano terminazioni diverse, perché poëtae è un nome maschile della 1 declinazione, mentre l’aggettivo maschile clarus segue la 2 declinazione
Per riassumere, un aggettivo della 1 classe presenterà:
terminazioni della
2 declinazione se riferito a un nome maschile
- agnus timidus
- perfuga infidus
terminazioni della
1 declinazione se riferito a un nome femminile
- puella pulchra
- pomus frondosa
terminazioni della
2 declinazione se riferito a un nome neutro
- templum sacrum
La funzione attributiva
- Severus dominus pigros servos punit. Il padrone severo punisce i servi pigri
- Antiqui poëtae magnam Romae gloriam canunt. Gli antichi poeti cantano la grande gloria di Roma.
- Advenae Romae splendida templa visitant. Gli stranieri visitano gli splendidi templi di Roma. L’aggettivo latino può svolgere, come in italiano, la funzione logica di attributo (funzione attributiva). Esso concorda con il nome a cui si riferisce nel genere, nel numero e nel caso. Generalmente l’aggettivo in funzione attributiva si colloca prima del nome a cui si riferisce.
LATINE LOQUI
AGGETTIVI DELLA 1 CLASSE
aegĕr, aegra, aegrum = malato
aequus, -a, -um = giusto, equo
antiquus, -a, -um = antico
asper, -ĕra, -ĕrum = aspro
beatus, -a, -um = beato
bonus, -a, -um = buono
callĭdus, -a, -um = astuto
clarus, -a, -um = famoso
doctus, -a, -um = dotto
ferus, -a, -um = feroce, selvaggio
fidus, -a, -um = fedele
gratus, -a, -um = grato, gradito
ingratus, -a, -um = ingrato
iustus, -a, -um = giusto
Verba manent
LAETUS
laetus, -a, -um = lieto
libĕr, -ĕra, -ĕrum = libero
magnus, -a, -um = grande
malus, -a, -um = cattivo
misĕr, -ĕra, -ĕrum = misero
multus, -a, -um = molto
novus, -a, -um = nuovo
parvus, -a, -um = piccolo
pigĕr, pigra, pigrum = pigro
pulcher, pulchra, pulchrum = bello
sacĕr, sacra, sacrum = sacro
saevus, -a, -um = crudele, feroce
sedŭlus, -a, -um = laborioso
verus, -a, -um = vero
• In considerazione dell’origine contadina del popolo romano il primo significato di laetus ha a che fare con l’agricoltura ed è Quindi pabula laeta significa
• L’espressione laeti nuntii presenta un significato dell’aggettivo più vicino a quello italiano; tradurrai infatti
• Ricerca sul vocabolario un’espressione nella quale laetus significhi favorevole, propizio:
• In italiano ha prevalso il significato di
EXERCEO
LIVELLO BASE
1 templi sacri
2 pire frugifera
3 agricolarum vafrorum
4 servi improbi
5 fortunam prosperam
6 conviva laeto
7 pomo frondosa
8 gladiis acutis
3. Associa ai sostantivi della colonna di sinistra l’aggettivo corretto scegliendolo fra quelli elencati nella colonna di destra.
1 agros
2 verbis
3 incolae
4 praemium
5 populi
6 viro
7 nauta
8 exempla
A superbo
B procerae C miser D clara
4. Sottolinea nelle seguenti frasi in rosso gli aggettivi e in blu i nomi a cui si riferiscono.
1 Laurus et myrtus carae dis sunt; in terris temperatis crescunt. 2 Magna praemia a domino impigris servis ob studium dabuntur. 3 Graeci deorum templa pulchris tabulis ornabant. 4 Dominus parvam hastam filio, albas tunicas puellis, bonum vinum amicis dabit 5 Praeteritorum malorum memoria iucunda est 6 Mi care fili, semper bonorum puerorum amicitiam compara!
5. Traduci le seguenti frasi.
1 In templo deae Athenae sacro simulacrum aureum erigitur
2 Antiqui poëtae Graeci libri animos delectabunt.
3 Procerae fagi in aspero clivo erant.
4 Saevus aper impavidis agricolis necabatur.
5 Adversa fortuna viri strenui non vertet animum.
6 Alta populus alaudae tutum refugium praebet.
6. Associa alla porzione di testo della colonna di sinistra il suo completamento scegliendolo nella colonna di destra così da formare frasi di senso compiuto, quindi traduci.
1 Delubrum constat
2 Oppida constant
3 In foro
4 Parvum frumentum in horreo colligetur
5 Ex arida terra
6 Arva et pabula et sata laeta
7 Sacrae sunto dis Inferis
8 Pulchrae statuae
A multis columnis.
B propter aquae inopiam.
C multos amicos videbo.
D parva arbusta tantum crescunt.
E multis viis, vicis et insulis.
F victimae immolatae!
G deorum delubra ornant.
H a vagis capellis manducantur.
7. Traduci le frasi seguenti, quindi completa le osservazioni di carattere grammaticale.
1 Bonos viros non schola, sed vita creat.
w Il verbo creat ha due soggetti: e ; la contrapposizione tra non e sed forma una figura retorica che si chiama A _ T _ T _ SI
2 In ludo gladiatorio multi et intimi Catilinae amici erant.
w L’ablativo ludo preceduto dalla preposizione in svolge la funzione di ; erant ha funzione di copula o predicato verbale? .........................................................................
3 Memoramus claros viros, magna exempla parsimoniae et duritiae.
w Magna exempla, in caso ......................................., ha funzione di ....................................... rispetto a claros viros
4 Adsidua et cita opera copiae vallum satis spatiosum et tutum in dura terra fodiunt.
w Adsidua et cita opera si trova in caso ablativo e ha funzione di .......................................; satis è un ed è riferito sia a spatiosum sia a tutum.
5 Nautae per procellas animas in aperta pericula deducunt.
w Aperta pericula, in caso ................................., preceduto da in, ha funzione di ......................
VERSIONE 34 L’EGITTO, DONO DEL NILO
Nell’antico Egitto il fiume Nilo costituiva una ricchezza: grazie alle sue inondazioni ricorrenti sul terreno rimaneva il limo, che rendeva i campi fertili. Gli Egizi, inoltre, cacciavano gli animali e raccoglievano le piante che crescevano nelle acque o sulle rive del fiume per disparati usi. Aegyptus in Africa est. Terra Aegypti arida est ob aquae inopiam, quia pluviae rarae sunt. Sed in Aegypto fluvius Nilus est. Antiquitus Nilus copiosas aquas habebat; in Nili aquis vivebant feri crocodili et magni hyppopotami; Aegyptii hyppopotamos venabantur et dentibus parva simulacra et arma parabant.
In ripis multae herbae, praesertim papyri crescebant. Olim papyri adhibebantur ad multas operas: nam Aegypti incolae papyri truncum edebant, et papyro funes , cistas, crepidas, scaphas quoque parabant. Antiquitus Nili aquae saepe ripas superabant, vastos agros mergebant et casas vicorum inundabant. Fluvii aquae terram irrigabant et limo operiebant; postea fluvius in alveum recedebat et agricolae frumentum serebant. Antiqui Aegyptii Nilum ut deum colebant propter fluvii magna dona.
1 venabantur: cacciavano.
2 dentibus: con le zanne; abl. m. plur.
3 funes: corde; acc. m. plur.
4 ut: come.
L’aggettivo sostantivato
- Boni bonos amant.
I buoni amano i buoni.
- Philosophus verus veri amicus est.
Il vero filosofo è amico del vero (della verità).
- Improborum amicitiam vitate.
Evitate l’amicizia dei malvagi
- In templo sacra celebrantur. Nel tempio vengono celebrati i riti sacri
Come in italiano, anche in latino l’aggettivo può essere usato in funzione di sostantivo.
• L’aggettivo sostantivato maschile indica un’intera categoria di persone:
- antiqui, gli antichi - garrŭla, la chiacchierona
- boni, i buoni - iustus, il giusto
Da notare:
- dextra, la (mano) destra - sinistra, la (mano) sinistra
• L’aggettivo sostantivato neutro presenta differenti significati. Al singolare può assumere il valore di sostantivo astratto:
- bonum, il bene - malum, il male
- corruptum , la corruzione - pulchrum, il bello, la bellezza
- falsum, il falso, la falsità - verum, il vero, la verità
Al plurale, ma solo nei casi diretti, corrisponde alla parola italiana “cose” accompagnata dall’aggettivo in questione:
- bona, le cose buone, i beni - multa, molte cose
- iusta, le cose giuste - pauca, poche cose
- magna, le cose grandi - pulchra, le cose belle
Va tuttavia precisato che, traducendo dal latino gli aggettivi neutri sostantivati, è bene non abusare della parola “cosa” e scegliere invece un termine più appropriato suggerito dal contesto.
Gli aggettivi pronominali
caratteristiche
Gli aggettivi pronominali si declinano come gli aggettivi della 1 classe
Presentano per tutti e tre i generi (maschile, femminile e neutro) le terminazioni proprie dei pronomi, rispettivamente:
- al genitivo singolare -ius;
- al dativo singolare -i
AGGETTIVI PRONOMINALI • totus, tota, totum = tutto
Casi Singolare Plurale maschilefemminileneutromaschilefemminileneutro
Nominativo tot-ŭs tot-ă tot-ŭm tot-ī tot-ae tot-ă
Genitivo tot-īus tot-īus tot-īus tot-ōrum tot-ārum tot-ōrum
Dativo tot-ī tot-ī tot-ī tot-īs tot-īs tot-īs
Accusativo tot-ŭm tot-ăm tot-ŭm tot-ōs tot-ās tot-ă
Vocativo tot-ĕ tot-ă tot-ŭm tot-ī tot-ae tot-ă
Ablativo tot-ō tot-ā tot-ō tot-īs tot-īs tot-īs
Gli aggettivi pronominali sono:
• unus, una, unum, uno solo
• Gli aggettivi pronominali possono essere usati anche in correlazione tra
loro:
- alter alter, l’uno … l’altro
- alii alii, gli uni … gli altri
• solus, sola, solum, solo
• uter, utra, utrum, quale dei due?
• nullus, nulla, nullum, nessuno
• ullus, ulla, ullum, alcuno
• totus, tota, totum, tutto
• alter, altera, alterum, un altro (tra due)
• alius, alia, aliud, un altro (tra molti)
• uterque, utraque, utrumque, l’uno e l’altro, entrambi
• neuter, neutra, neutrum, nessuno dei due
EXERCEO
LIVELLO BASE
1. Sottolinea nelle seguenti frasi gli aggettivi sostantivati.
1 Fortuna timidos non adiuvat. 2 Ab antiquis multa et magna traduntur. 3 Philosophus verum et honestum investigat. 4 Dii malos et improbos punient. 5 Discipulus stulta dicebat 6 Philosophus numquam adversa timebit
2. Analizza in tutti i modi possibili le seguenti coppie nome + aggettivo, indicando caso, numero e funzione logica.
uni viro
• totius Romae • socero uno • solius belli • alia verba
• neutri loco
• nulli deo
• discordias solas
3. Individua nelle seguenti frasi gli aggettivi pronominali, quindi analizzali.
1 Audacia unius viri tantam adversariorum insolentiam superabit. 2 Agri hortique totius Siciliae frugiferi erant 3 Alia puerorum officia sunt, alia servorum 4 Nulli tyranno regnum tutum vel diuturnum est. 5 Uni feminae, Cloeliae, populus Romanus simulacrum dicat.
6 Ob vitia unius filii pater familias (= il padre di famiglia; nom. m. sing.) sua (= i suoi; agg. possessivo acc. n. plur.) bona saepe dissipat 7 Pigri discipuli nulli magistro oboediunt
LIVELLO INTERMEDIO
4. Traduci le seguenti frasi e indica se gli aggettivi in evidenza hanno valore di attributo (A), di sostantivo (S) o di nome del predicato (NP).
1 Improborum minae virum probum non terrebunt.
2 Pulchrum est vitam patriae donare.
3 Improbi viri semper miseri sunt
4 Philosophum nec secunda evehunt nec adversa demittunt.
5 Pigris numquam fortuna prospera est.
6 Magna a Superis curantur, parva non curantur
7 Silvarum umbra agricolis grata est.
8 Parvis rivis atque albis populis villae hortus ornabatur.
5. Traduci le seguenti frasi, quindi indica quali aggettivi sono usati in funzione di attributo e quali in funzione di sostantivo.
1 Viri honesti verum neque timent neque vituperant. 2 Ne (= non; con l’imperat.) repugnate vestro bono et libenter magna asciscite. 3 Non solum viri, sed etiam pueri verum audire debent. 4 Sardinia et Sicilia magnae insulae sunt, Melita et Pithecusa parvae insulae sunt. 5 Saepe etiam parva repentinam laetitiam commovent pueris. 6 Copiae Romanae copias Punicas Zamae profligabant et claram victoriam reportabant. 7 Interdum parva licet componere magnis. 8 A docto iră multis modis circumscribitur.
Verba manent
HONESTUS
• L’aggettivo sostantivato honestum al neutro singolare significa ; invece al maschile plurale honesti, -orum indica …………….
BONUS
• Alcuni significati dell’aggettivo sostantivato bonum (da bonus, -a, -um) rimandano a un concetto di bene morale, altri fanno riferimento a un bene materiale. Distingui i due valori, traducendo le espressioni seguenti:
- summum bonum w
- divitiae bonum non sunt w ................................................................................
- bona externa w
- bonum publicum w
VERUS
• L’aggettivo sostantivato verum significa non solo il vero, la verità, ma anche
Traduci le seguenti espressioni: verum et falsum w ……………..............; vera audire w
6. Traduci le frasi dell’esercizio 4.
7. Completa la traduzione delle seguenti frasi inserendo i termini in evidenza.
1 Mendacium est principium improbi animi, miseri ingenii, nullius consilii.
w La menzogna è ...................................................... di un animo disonesto, di un carattere infelice, ............................
2 Pompeiorum incolae nullius periculi conscientiam habebant.
w Gli abitanti ...................................................... non avevano consapevolezza ............................
3 Athenis multae statuae erant soli deo Mercurio, et Hermae appellabantur. c’erano molte statue , ed erano chiamate Erme.
4 Nulli viro est vita aeterna.
w una vita eterna.
5 Timeo, totus torpeo: ubi terrarum sum?
w Ho paura, ......................................................: in quale luogo ............................ mi trovo?
6 Alius causam tumultus (gen. sing.) quaerebat, alius castra iam capta putabat, alius
barbaros Romae proximos timebat.
w ............................ chiedeva il motivo dello scompiglio, ............................ riteneva gli accampamenti ormai conquistati, temeva i barbari vicini a Roma.
7 Si contumeliam alteri facis, alter non faciet tibi (pron. personale dat. sing.)?
w Se fai un torto , l’altro non lo a te?
8 Unius viri imperium monarchia dicitur.
w Si dice ...................................................... il comando ......................................................
9 Soli Domino et Deo Christiani credebant, multis deis pagani.
w I Cristiani credevano , i pagani
10 Utro oculo laboras?
w hai male?
LIVELLO AVANZATO
VERSIONE 35 LA RESA DI COLLAZIA
Al termine di una dura battaglia, il re Tarquinio riesce a sconfiggere la città sabina di Collazia, che si arrende. Lo storico Tito Livio (I sec. a.C. - I sec. d.C.) racconta come si svolse formalmente la resa della città.
Romani contra Sabinos cruentam pugnam pugnabant; Sabini clivos et elata loca petere temptabant, sed frustra et multae Sabinorum copiae a Romanis in fluvium agebantur. Tarquinius instabat et inimicos terrebat; praedam captivosque Romam mittebat, reliqua spolia accendebat (sic enim sacrum praebebat Vulcano), pergebat porro in agrum Sabinum copias inducere; ibi iterum Sabini fundebantur et indutias petebant. Legati Tarquinio mittebantur; sic Tarquinius interrogabat: «Estisne legati populi Collatiae? Mittimini a populo Collatino?». Respondebant: «Legati sumus; a populo Collatino mittimur». Pergebat Tarquinius: «Optatisne populum Collatinum, oppidum, agros, aquam, terminos, delubra, divina humanaque pretiosa tota, in populi Romani imperium dare?». Respondebant: «Optamus». «Promittitisne uni populo Romano oboedientiam?». «Promittimus». Sic Collatia in imperium populi Romani veniebat. (da Livio)
1 Estisne: traduci solo estis ignorando la particella enclitica -ne che introduce la prop. interrogativa. Analogamente, di seguito, anche optatisne = optatis e promittitisne = promittitis
DISCO
Il nominativo e l’accusativo: funzione di predicativo del soggetto e dell’oggetto
SINTASSI ITALIANA - Ripassa e verifica
Complemento predicativo del soggetto
è un aggettivo o un nome che completa il senso del predicato e si riferisce al soggetto
si può avere con:
è spesso preceduto dalle forme per, a, da, quale, come, in qualità di ecc.
• verbi transitivi passivi:
- appellativi (essere detto / chiamato ecc.)
- estimativi (essere stimato / ritenuto / giudicato ecc.)
- elettivi (essere eletto / nominato / scelto ecc.)
- effettivi (essere fatto / reso / ridotto ecc.)
• verbi intransitivi o riflessivi, di senso compiuto, che dal compl. predicativo ricevono una prescrizione, una modifica di significato; per esempio nascere, vivere, morire, partire, ritornare, rimanere, uscire ecc.
Complemento predicativo dell’oggetto
è un aggettivo o un nome che completa il senso del predicato e si riferisce all’oggetto diretto
si può avere con:
• gli stessi verbi che, al passivo, reggono il compl.
predicativo del soggetto: verbi appellativi, estimativi, elettivi, effettivi
• verbi copulativi attivi, come parere, sembrare, diventare ecc.
è spesso preceduto dalle forme per, a, da, quale, come, in qualità di ecc.
• verbi attivi (che abbiano l’oggetto diretto espresso)
> Indica se nelle seguenti frasi il termine in evidenza è un’apposizione (A), un complemento predicativo del soggetto (PS) o dell’oggetto (PO).
1 I Romani elessero Cincinnato dittatore.
2 Con molto allenamento anche tu diventerai un campione.
3 Enrico è stato convocato come testimone in tribunale.
4 Tutti noi abbiamo considerato inopportune le tue parole.
5 Mia sorella Claudia è molto apprezzata dall’allenatore di pallavolo per la sua potente schiacciata.
6 La professoressa interrogò con grande soddisfazione Arianna, una ragazza studiosissima.
7 Le feste organizzate da Anna mi sembrano sempre le migliori.
8 La presenza della nonna rende più lieta questa festa in famiglia.
9 I giornalisti sportivi lo hanno nominato giocatore dell’anno
10 Ho invitato il mio nuovo amico Paolo al picnic di domani.
11 Siete sempre stati trattati da amici.
12 L’avvocato Rossi è stato designato in qualità di rappresentante legale dell’azienda.
Il nominativo: la funzione predicativa del soggetto
- Consilium stultum apparet. Il consiglio appare stolto.
- Marcus laetus vivit Marco vive felice
- Alexander Magnus appellatur. Alessandro è chiamato il Grande.
- Cleopatra regina nominatur. Cleopatra viene nominata regina
- Cincinnatus vivit privatus in agris. Cincinnato vive da privato cittadino in campagna.
nominativo funzione predicativa del soggetto
La funzione predicativa del soggetto è espressa da un nome oppure da un aggettivo che completa il senso del verbo, esprimendo una qualità o un modo di essere del soggetto. Tale funzione si trova con:
• i verbi intransitivi come:
- appareo, appaio
- existo, risulto
- fio, divento
- maneo, permaneo, rimango
- vivo, vivo
• i verbi transitivi passivi che si è soliti raggruppare, a seconda del significato, nelle seguenti categorie:
- elettivi come creor, sono creato; eligor, sono eletto
- appellativi come appellor, sono chiamato; dicor, sono detto
- estimativi come existimor, putor, habeor, sono stimato; iudicor, sono giudicato
Quando sono usati nella forma attiva questi stessi verbi richiedono il predicativo dell’oggetto.
L’accusativo: la funzione predicativa dell’oggetto
- Caesar Labienum legatum mittit.
Cesare invia Labieno come ambasciatore
- Alexandrum antiqui Magnum appellabant.
Gli antichi chiamavano Alessandro il Grande
- Claudiam honestam putabam.
Consideravo Claudia onesta.
- Athenas doctrinae patriam putamus.
Riteniamo Atene patria del sapere.
accusativo funzione predicativa dell’oggetto
La funzione predicativa dell’oggetto è espressa da un nome o da un aggettivo che completa il senso del verbo, esprimendo una qualità o un modo di essere dell’oggetto.
Tale funzione si trova con:
• i verbi elettivi, appellativi, estimativi usati nella forma attiva;
• i verbi che significano fare, rendere (facio, reddo…), dare, prendere (do, accipio…) oppure mandare, lasciare, trovare (mitto, relinquo, accipio…).
NOSCO
• La funzione predicativa del soggetto è espressa da un nome o da un ………………………… al caso ; indica una qualità o del soggetto.
• La funzione predicativa dell’ è espressa al caso da un nome o da un aggettivo; indica una qualità o un modo di essere dell’oggetto.
Alcune preposizioni con l’accusativo e l’ablativo
La preposizione è una parte invariabile del discorso che, premessa a un nome, serve a precisare le diverse funzioni di alcuni casi, tra cui l’accusativo e l’ablativo. Oltre alle preposizioni già incontrate nello studio della funzione dei casi, ve ne sono altre che ricorrono con frequenza.
PREPOSIZIONI CHE REGGONO L’ACCUSATIVO
adversus, adversum contro, di fronte (luogo) contro (ostilità)
ante
davanti, dinanzi a (luogo) prima di (tempo)
apud
presso, vicino a, in casa di (luogo, senza idea di movimento)
Adversus insulam. Odium adversus tyrannos
Ante portam. Ante lucem.
Percorso
Videolezione
Di fronte all’isola. L’odio verso i tiranni.
Davanti alla porta. Prima dell’alba.
Apud focum sedebam Sedevo presso il focolare.
PREPOSIZIONI CHE REGGONO L’ACCUSATIVO
circa intorno a, vicino (luogo) circa (approssimazione)
Intorno alla casa. Circa dieci uomini. contra contro (ostilità) di fronte a (luogo)
erga
Circa casam Circa decem viros.
Pugna contra Cimbros Contra portum.
La battaglia contro i Cimbri. Di fronte al porto.
verso, riguardo a (relazione) contro (ostilità)
Erga dominum. Odium erga Romanos.
Inter castra. Inter amicos. Inter cenam
Tra gli accampamenti. Tra gli amici. Durante la cena.
Verso il padrone. Odio contro i Romani. inter tra (luogo) tra (relazione) durante (tempo)
penes presso, in potere di Penes magistrum. In casa del maestro. post dietro (luogo) dopo (tempo)
prope presso, vicino (luogo) vicino a, in prossimità di (tempo)
sub circa, verso (tempo) sotto (luogo)
supra sopra (luogo) oltre, al di là di prima (tempo)
trans oltre, al di là di (luogo)
Post tergum Post multos annos.
Prope templum. Prope Kalendas.
Sub vesperum. Exercitum sub iugum mittere.
Supra terram Supra modum. Supra saeculum nostrum.
Dietro le spalle. Dopo molti anni.
Presso il tempio. In prossimità delle Calende.
Sul far della notte. Far passare l’esercito sotto il giogo.
Sulla superficie della terra. Oltre misura. Prima della nostra epoca.
Trans Rhodanum. Al di là del Rodano.
PREPOSIZIONI CHE REGGONO L’ABLATIVO
coram
dinanzi a, in presenza di Coram domino
pro davanti a (luogo) in favore di (vantaggio) invece di (sostituzione)
sine
Pro castris
Pro patria. Pro amico dicet.
Dinanzi al padrone.
Dinanzi all’accampamento. A favore della patria. Parlerà invece dell’amico.
senza Sine dubio Senza dubbio.
sub sotto (luogo)
Sub umbra All’ombra.
EXERCEO
LIVELLO BASE
1. Indica se nelle seguenti frasi i nominativi in evidenza svolgono la funzione di soggetto (S), nome del predicato (NP), predicativo del soggetto (PS).
1 Domina benigna existimatur
2 Imperia bonaque fortuita sunt.
3 Avaritia pigritiaque vitia putantur.
4 Paulus maestus ab amico reddebatur.
5 Agricolarum vita in campis tranquilla est, sed sedula.
6 Magnae insulae gloriae a poëta celebrantur
7 Amici nostri Marco grati existerunt.
2. Indica se nelle seguenti frasi se i termini in evidenza svolgono la funzione di predicativi del soggetto (PS) o dell’oggetto (PO).
1 Ancillae dominam benignam existimant.
2 Nautae periculosam iudicabant procellam.
3 Tribunus a proelio afflictus discedit.
4 Varus primus in bellum procedebat, ultimus excedebat.
5 Socii Fabium legatum eligunt.
6 Barbari Romanis truculenti apparebant.
7 Odium asperorum bellorum causam putamus.
LIVELLO INTERMEDIO
3. Sottolinea nelle seguenti frasi le preposizioni, indica se reggono l’accusativo (ACC) o l’ablativo (ABL), quindi traduci.
1 Post diuturnam discordiam tandem concordia inter adversarios fuit
2 Saepe etiam sub sordido palliolo sapientia est.
3 Ante Persas Medi in Asia imperium tenebant.
4 Crebrae erant rixae inter Germanos.
5 Ante pugnam Romani hostias Superis immolabant.
6 Antiquis Germanis trans Rhenum multi pagi erant.
4. Completa la traduzione delle seguenti frasi.
1 Ante auroram nautae ancoras tollent velaque ventis dabunt.
2 ................................................... i marinai leveranno le ancore e ....................................................
3 Poeni Romanas copias apud Trasumenum fugaverunt.
4 I Cartaginesi misero in fuga le truppe romane
5 Incolae strenue pro patria pugnaverunt.
6 Gli abitanti combatterono valorosamente
7 Convivae numquam pro vino aquam bibunt.
I commensali non bevono mai l’acqua ...................................................
5. Traduci le seguenti frasi.
1 Tyrannus non iratus sed severus imperare debet. 2 Horatius poëta plagosum dicebat magistrum Orbilium. 3 Discipulus, cum (= quando) a magistro laudatur, domum (= a casa; moto a luogo) laetus remeat. 4 Vergilius poëta beatos dicit agricolas quia vitam serenam et sine nimiis divitiis agunt. 5 Turba malum reddit etiam virum bonum. 6 Miser vivit qui (= colui il quale; nom. m. sing.) nimia semper desiderat. 7 Scaeva, tribunus Caesaris, solus contra multos strenue pugnat. 8 Per silvam anxius errabam, quia rectam viam nesciebam.
9 Galli putabantur feri et barbari, sed strenui et apti ad pugnam. 10 Noxium iudicas virum qui (= il quale; nom. m. sing.) parricidam necat?
VERSIONE 36 LE GUERRE CIVILI A ROMA
La storia di Roma è stata spesso costellata di guerre civili, talvolta anche molto feroci, che la indebolirono molto.
Romani saepe adversus Romanos pugnabant: Marius contra Sullam, Caesar (nom. sing.) contra Pompeium, Octavianus contra Antonium. Saepe milites non pro patria, sed pro pecunia et praemiis pugnabant.
Ante Portam Collinam Sullae veterani Marii socios profligabant. Porta Collina prope vias
Nomentanam et Salariam erat. Post pugnam agri rubri propter cruentam pugnam reddebantur. Etiam foeda historia, sed paene vera narratur: Marii amicus pro Bellonae , belli deae, ara necabatur et horridum sacrum conficiebatur. Sic Sullae copiae victoriae modum excedebant. Tum Roma penes domino et tyranno, non viro bono et patriae sollicito erat. Sub Sullae dictatura multi viri, saepe sine ulla culpa et coram populo, foede necabantur.
Quare odium Romanorum erga Romanos deflagrabat.
1 milites: i soldati; nom. m. plur.
2 Bellonae: Bellona era una antica divinità della guerra, affiancata al culto di Marte. I soldati di Silla, di ritorno dall’Oriente, avevano introdotto a Roma il culto di una simile divinità orientale e lo avevano sovrapposto al vecchio culto di Bellona, aggiungendo elementi molto sanguinari.
VERSIONE 37 IL COMBATTIMENTO TRA ORAZI E CURIAZI
Durante una guerra tra Roma e Alba Longa, i rispettivi sovrani, per evitare ulteriori spargimenti di sangue, decisero di affidare le sorti del conflitto a due gruppi di gemelli, i tre Orazi per Roma, i tre Curiazi per Alba Longa. Nel brano si raccontano lo svolgimento e la conclusione dello scontro.
Post Numam Pompilium, Tullus Hostilius, bellicosus dominus, regnum accipit. Quod a Romanis cum Albanis bellum geritur, duorum populorum reges paucis Albanis et Romanis fata committere constituunt. Erant apud Romanos trigemini Horatii, trigemini quoque
Curiatii apud Albanos: Curiatii pro Alba, Horatii pro Roma pugnare debebant. A Curiatiis duo Horatii interficiuntur; Albani laeti clamant, sed tertius Horatius integer erat: itaque fugam astute simulat et cum Curiatiis separatim contendit: sic Curiatios occidit et Albani vincuntur. Romani victoria laeti sunt et Horatio gratias agunt.
1 duorum: dei due.
2 reges: i sovrani; nom. m. plur.
3 duo: due; nom. m.
Guida alla traduzione
Analizzare
1 Post (r. 1) è una preposizione che regge l’accusativo e in questo contesto significa
................................
2 I due termini bellicosus dominus (r. 1) sono riferiti a Tullio Ostilio, di cui costituiscono ..............................................................
3 Il termine fata (r. 3) deriva da , sostantivo di genere neutro il cui primo significato è ; in questo caso, però, significa ed esprime la funzione di oggetto diretto. Non sempre il soggetto è la prima parola della frase; nel secondo periodo, infatti, il soggetto è
4 La preposizione pro (r. 4) con l’ablativo può assumere diversi significati; scegli l’alternativa adatta al contesto:
A davanti
B in difesa di
C in cambio di
5 Quali sono i due soggetti (attenzione! Uno è sottinteso) del periodo sic vincuntur (r. 6)?
.....................................................
6 L’aggettivo laeti (r. 7) in unione con il verbo sum, svolge la funzione di 7 victoria (r. 7) è un nome della 1 declinazione; la desinenza -a può essere quella del nominativo singolare (ma non in questa frase dove il verbo è al plurale); esprime quindi una funzione dell’ablativo; scegli la traduzione corretta:
A con la vittoria
B dalla vittoria
C per la vittoria
Comprendere
8 Chi regnava a Roma all’epoca della guerra contro Alba Longa?
9 In che modo l’Orazio sopravvissuto riesce a ingannare i Curiazi e a prevalere nel duello?
LIVELLO AVANZATO
6. Traduci le seguenti frasi, quindi rispondi alle domande di morfosintassi e di comprensione.
1 Catilina populo Romano infestus erat, quia Romani viri ingenium corruptum putabant. w Individua le due proposizioni di cui si compone il periodo: qual è la principale? .................
w La seconda proposizione è:
A una coordinata avversativa
B una subordinata causale
C una coordinata disgiuntiva ed è introdotta dalla congiunzione
w Il termine ingenium, in questo contesto, assume il significato di:
A ingegno
B indole
C talento
2 Punici perfidi a Romanis putabantur, et in T. Livii libris perfidia Punica dicitur.
w Nella frase l’aggettivo Punicus ricorre in casi e funzioni logiche differenti: quali? .....................................................................................................................................................................
w La figura retorica per la quale uno stesso termine viene usato in casi differenti si chiama P L PT O.
3 Antiquitus viri dispersi in agris et abditi in tectis vivebant; postea, vir ingeniosus, quia verborum potentiam intellegebat, verba ad concordiam adhibebat. (da Cicerone)
w Qual è la funzione degli aggettivi dispersi e abditi, al nominativo plurale? .........................
w Che funzione ha l’accusativo concordiam preceduto da ad? .....................................................................................................................................................................
w Il sostantivo tectum significa propriamente “tetto”, ma qui è usato con un significato leggermente diverso, quello di Quando si indica la parte per il tutto, si utilizza una figura retorica chiamata S N DD E.
4 Treveri, anxii et solliciti, nullum momentum intermittebant, trans Rhenum legatos mittebant, oppida sollicitabant, pecunias promittebant.
w Gli aggettivi anxii e solliciti hanno funzione di ...........................................................................
w Con quali azioni si dimostra la preoccupazione dei Treviri? .....................................................................................................................................................................
5 Saepe a dominis servi liberi reddebantur propter diligentiam erga dominos et liberti appellabantur.
w In questa frase ci sono due termini con funzione predicativa del soggetto: il primo (un aggettivo) è ; il secondo (un sostantivo) è
w L’accusativo diligentiam, preceduto da propter, esprime la funzione di
VERSIONE 38 ESORTAZIONE ALLA PACE
Lo storico Curzio Rufo, autore di una storia sulle imprese di Alessandro Magno, riporta le parole piene di dignità che un barbaro Scita rivolse ad Alessandro, chiedendogli di rinunciare alla guerra contro popoli che, vivendo tranquillamente e pacificamente, non avevano fatto alcun torto a Greci e Macedoni.
Nimis avidus es, nimia desideras, terrae totae tuam avaritiam non retinent. Piri et mali diu crescunt, magnae sunt, sed unā horā exstirpantur. Stultus es, quia pira et mala spectas, sed altitudinem non times. In altum pervenire contendis, sed fortasse unā cum ramis decides.
Ferae quoque parvularum formicarum aliquando pabulum sunt, ferrum quoque consumitur.
Periculum etiam ab invalido nonnumquam evenit.
Nec servire ulli, nec imperare optamus.
Nonnulla deorum dona habemus: iugum, aratrum, sagittas, hastas, pateras. Dona deorum cum amicis et adversus inimicos adhibemus. Frumentum operā quaerimus et amicis damus, paterā cum amicis deis vinum libamus, sagittis et hastis inimicos petimus.
Lydiam, Syriam tenes, Bactrianos habes in imperio, Indos petis: iam etiam ad nostros miseros agros tuam avaritiam porrigis. Inter dominum et servum nulla amicitia est.
Impone Fortunae tuae frenos. Desine iustitiam spernere, bello populos tranquillos et quietos vastare, vitam tuam et amicorum tuorum in periculum deducere, rapinis odium augere: prosperam amicitiam et concordiam in populis olim inimicis, nunc fidis habebis.
(da Curzio Rufo)I verbi in -io
Alcuni verbi della 3 coniugazione presentano, nei tempi che si formano dal tema del presente, terminazioni della 4 coniugazione: hanno quindi una coniugazione mista. Vediamo la coniugazione del verbo capio
L’indicativo presente, imperfetto, futuro attivo e passivo
INDICATIVO • capio, -is, -ĕre = prendere
Presente Imperfetto attivo passivo attivo passivo
Singolare1 capĭ-o = io prendo capĭ-or = io sono preso capi-ē-ba-m = io prendevo capi-ē-ba-r = io ero preso
2 capĭ-s capĕ-ris capi-ē-ba-s capi-ē-bā-ris
3 capĭ-t capĭ-tur capi-ē-ba-t capi-ē-bā-tur
Plurale1 capĭ-mus capĭ-mur capi-ē-bā-mus capi-ē-bā-mur
2 capĭ-tis capi-mĭni capi-ē-bā-tis capi-ē-ba-mini
3 capĭ-u-nt capĭ-ū-ntur capi-ē-ba-nt capi-ē-bā-ntur
Futuro semplice attivo passivo
Singolare1 capĭ-a-m = io prenderò capĭ-a-r = io sarò preso
2 capĭ-e-s capi-ē-ris
3 capĭ-e-t capi-ē-tur
Plurale1 capi-ē-mus capi-ē-mur
2 capi-ē-tis capi-e-mĭni
3 capĭ-e-nt capi-ē-ntur
L’imperativo presente
IMPERATIVO PRESENTE attivo
Singolare2 cap-ĕ = prendi!
Plurale2 capĭ-te = prendete!
• La 2 persona singolare dell’imperfetto e del futuro semplice passivo presentano rispettivamente anche le forme capi-e-ba-re e capi-e-re
L’infinito presente
INFINITO PRESENTE attivo passivo
cap-ĕ-re = prendere cap-i = essere preso
• La flessione dei verbi in -io pur presentando analogie con la 4 coniugazione, ha la -ĭ del tema breve.
• La -i finale del tema si muta in -e quando è seguita da -r o si trova in fine di parola.
• I verbi in -io si coniugano come i verbi della 4 coniugazione, fatta eccezione per l’infinito presente attivo (capĕre), l’infinito presente passivo (capĭ), la 2 persona singolare dell’imperativo presente (cape) e dell’indicativo presente passivo (capĕris), che seguono la 3 coniugazione cui appartengono.
LATINE LOQUI
VERBI IN -IO
aspicio, -is, -ĕre = guardare
capio, -is, -ĕre = prendere
cupio, -is, -ĕre = desiderare
facio, -is, -ĕre = fare
fodio, -is, -ĕre = scavare
fugio, -is, -ĕre = fuggire
iacio, -is, -ĕre = gettare
pario, -is, -ĕre = generare
rapio, -is, -ĕre = rapire
sapio, -is, -ĕre = avere sapore o senno
EXERCEO
LIVELLO BASE
1. Analizza le seguenti voci verbali, quindi scrivi la 1 persona singolare dell’indicativo presente attivo. Segui l’esempio.
2. Scegli la traduzione corretta tra quelle proposte.
5 pariuntur A essi saranno generati B essi sono generati C essi generano
6 fugiebamus A noi fuggivamo B noi fuggiremo C voi fuggivate
7 capĕris A tu sei preso B tu sarai preso C voi sarete presi
8 fugiam A io fuggo B io fuggivo C io fuggirò
LIVELLO INTERMEDIO
3. Analizza le seguenti voci verbali, indica a quale coniugazione appartengono e quindi traduci.
1 inveniuntur w
2 iaciunt w
3 faciebant w ..................................................
4 rapieturw
5 vinciam w ....................................................
6 vincĭtur w
7 faciet w
8 vincĕris w
9 accipies w ....................................................
10 vincĕ w
11 accipi w ........................................................
12 vinci w
4. Individua nelle seguenti frasi i verbi in -io, analizzali e quindi traduci.
1 Arma obiciunt barbari in proelio et in silvam fugiunt. 2 Ex totis ripis in unum locum tela iaciebantur 3 Incolae totius Siciliae pacem cupiunt 4 Numidae inter legionarios iacula coniciebant. 5 Castra Hispanorum cum magna praeda capiuntur. 6 Post Tullum Hostilium ab Anco Marcio imperium suscipitur. 7 Divitiae animos inflant, superbiam pariunt, invidiam contrahunt 8 Superbiam et avaritiam despice, puella!
VERSIONE 39 IL RAPIMENTO DI PROSERPINA
Plutone, re degli Inferi, vede la bella Proserpina, figlia della dea Cerere, e decide di rapirla per farne la sua sposa e la regina del suo mondo.
Ceres (nom. sing.), agriculturae dea, benigna et benevola erga viros feminasque erat; filiam habebat, Proserpinam. Proserpina pulchra erat: sic Pluto (nom. sing.), maestus umbrarum dominus, puellam in Sicilia apud Hennam cum ancillis videt et rapit: Sicula terra enim dehiscit et funestum Plutonis (= di Plutone; gen. m. sing.) vehiculum cum quattuor nigris equis apparet. Vehiculum Proserpinam in Inferos tenebrosos ducit et puella Inferorum regina est. Ceres Proserpinae fortunam ignorat: per totas terras cum lacrimis errat et filiam quaerit; sed nusquam invenit. Natura infecunda est, quod dea aegra est. Tunc Iuppiter (nom. sing.) deam obsecrat, sed Ceres firma est et deorum domino dicit: «Filiam meam statim videre cupio!». Iuppiter respondet: «Proserpina sex menses in terra vivet, sex menses sub terra». Ceres laeta filiam invenit et natura reflorescit.
1 quattuor: quattro.
2 sex menses: per sei mesi.
Attiva le tue competenze
Morfologia e sintassi
1 Completa la seguente tabella con le espressioni presenti nel brano che corrispondono alle funzioni richieste:
Stato in luogo Moto a luogo Moto per luogo ………................................................. ………................................................. ……….................................................
2 Sottolinea gli aggettivi qualificativi presenti nel brano e di ognuno indica a quale sostantivo si riferisce.
3 Qual è l’unico nome neutro presente nel testo?
4 Precisa la diversa funzione logica dei seguenti termini, tutti al nominativo singolare: - dea (r. 1) - regina (r. 5) - natura (r. 7)
Lessico
5 Ricerca nel testo i sostantivi femminili della 1 declinazione a cui corrisponde un maschile di analogo significato della 2 declinazione (ad es. magistra / magister) ed elencali nelle due colonne seguenti.
Sostantivi femminili Sostantivi maschili .......................................................... .......................................................... .......................................................... ..........................................................
6 Con l’aiuto del vocabolario, precisa quale lieve differenza di significato esiste tra i termini benigna e benevola (r. 1). ......................................................................................................................
7 Perché, secondo te, i cavalli di Plutone sono neri (nigris, r. 4) e non di un altro colore? Ricerca nel brano altri aggettivi che connotano il re e il regno degli Inferi. ........................................................................................................................................................................
8 Il termine fortunam (r. 6) in questo caso non significa fortuna, ma Traduci le seguenti espressioni:
- fortunae rota w .......................................................................................................................................
- adversa fortuna w
- fortuna pugnae w
- prospera fortuna w ................................................................................................................................
- fortuna imperii w
Comprensione
9 Verifica ora se hai compreso esattamente il testo; indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false.
- Proserpina viene rapita grazie all’intervento di Giove.
- Il mondo naturale non produceva più i suoi frutti perché Cerere, dea dell’agricoltura, era triste per la scomparsa della figlia.
- Cerere si reca direttamente nel regno degli Inferi a richiedere la figlia.
- Il mito di Proserpina, con il suo soggiorno sulla Terra e negli Inferi, vuol rappresentare l’alternanza delle stagioni.
SINTASSI ITALIANA - Ripassa e verifica
Complemento di qualità
indica la qualità o la caratteristica di cui è fornito un essere animato o una cosa
risponde alle domande:
- con che qualità?
- con quali caratteristiche?
è costituito da un sostantivo, spesso accompagnato da un attributo, introdotto dalle preposizioni di, da, con, a, in
1. Indica se nelle seguenti frasi i termini in evidenza sono complementi di qualità oppure no.
1 Con quei suoi occhi azzurri Marco incanta tutte le ragazze.
2 Quella ragazza con gli occhi azzurri è la mia compagna di banco.
3 Tutti sanno che Cleopatra era una donna di singolare bellezza
4 I barbari del Nord erano uomini di alta statura.
5 Gianni e Massimo sono simpaticissimi.
6 La Sfinge dal misterioso sorriso domina il deserto egiziano.
7 La Sfinge, dalla sua straordinaria imponenza, domina il deserto egiziano.
8 Federica ha degli splendidi capelli biondi.
9 Sei davvero una persona di spirito
10 Lo spettacolo teatrale a cui abbiamo assistito ieri sera era di altissimo livello.
Complemento partitivo
indica il tutto di cui si prende in considerazione una parte
risponde alle domande:
- tra chi?
- tra che cosa?
• dipende da:
- pronomi indefiniti (molti, qualcuno, nessuno)
- pronomi interrogativi (chi?, quale?, quanti?)
- superlativi relativi (il più ... tra / dei)
- aggettivi / pronomi numerali (uno, due, tre...; primo, secondo, terzo...)
• è introdotto dalle preposizioni di, tra / fra
Il genitivo: funzione di fine, qualità, partitiva
2. Indica nelle seguenti frasi se i termini in evidenza esprimono un complemento partitivo (FP), un soggetto partitivo (SP) o un oggetto diretto partitivo (OP).
1 Abbiamo ricevuto delle notizie incoraggianti sulla salute di Pietro.
2 Soltanto pochi dei marinai sono sopravvissuti al naufragio.
3 Nessuno di voi sa tradurre questa frase di latino?
4 A pranzo Anna mangia soltanto dei ricchi piatti di insalata.
5 Sono state avanzate delle proposte interessanti da parte di tutti i rappresentanti d’Istituto.
6 Quanti, tra i cittadini, avrebbero accettato la resa a quelle condizioni?
7 Tre dei miei amici sono partiti per un soggiorno-studio in Inghilterra.
8 Mi occorre ancora del tempo per valutare quella proposta.
9 Ho prenotato dei posti in quel locale che mi hai indicato.
10 Hanno partecipato al concerto anche dei gruppi musicali molto famosi.
- Vir summae audaciae erat. Era un uomo di grande coraggio.
- Caelum deorum causa creatur Il cielo è creato per gli dèi
- Marcus servorum magnum numerum habebat.
Marco aveva un gran numero di schiavi
genitivo funzione di qualità funzione di fine funzione di partitivo
Il genitivo può esprimere la funzione di:
• qualità, quando indica la qualità caratteristica di una persona o di una cosa. In questo caso è sempre accompagnato da un attributo;
• fine, quando indica il fine a cui tendono l’azione o la situazione espressa dal verbo. In questo caso è sempre seguito dagli ablativi causā o gratiā;
• partitivo, quando indica il tutto di cui si prende in considerazione solo una parte.
Il punto sulle funzioni dei casi
Riepiloghiamo schematicamente le funzioni dei casi affrontate finora.
CASO FUNZIONE
- soggetto
nominativo
- nome del predicato
- predicativo del soggetto
- specificazione
- qualità (qualità morali permanenti di una persona )
genitivo
- partitiva
- fine (sempre seguito da causā o gratiā)
CASO FUNZIONE
- oggetto diretto
accusativo semplice
ad + accusativo
- predicativo dell’oggetto
- tempo continuato
- moto a luogo (con i nomi di città, villaggio, piccola isola, con i nomi domus e rus)
- moto a luogo (avvicinamento)
- fine
in + accusativo - moto a luogo (ingresso o penetrazione)
ob, propter + accusativo
- causa esterna per + accusativo
- moto per luogo
- tempo continuato
- mezzo (quando si riferisce alla persona per mezzo della quale si compie l’azione)
- mezzo
- causa interna
- modo (se è presente un attributo)
ablativo semplice
- causa efficiente
- stato in luogo (con i nomi di città, villaggio, piccola isola plurali della 1 e della 2 declinazione e con quelli sia singolari sia plurali delle altre declinazioni)
- moto da luogo (con i nomi di città, villaggio, piccola isola, con i nomi domus e rus).
a, ab + ablativo - agente
- moto da luogo (da un luogo aperto)
de + ablativo - moto da luogo (all’alto verso il basso)
e, ex + ablativo - moto da luogo (da un luogo chiuso)
EXERCEO
LIVELLO BASE
1. Individua nelle seguenti frasi le funzioni espresse dal genitivo (qualità, Q; fine, F; partitivo, P).
1 Marius multos amicitiae causā adiuvabit
2 Turba cervorum sub frondosis ramis altae fagi quiescebat.
3 C.Volsenus, vir consilii magni, ad Galbam accurrit.
4 Imperii et divitiarum causā bella eveniunt
5 L.Sergius Catilina ingenii pravi erat.
6 Magister exempli causā multa dicet.
7 Magnum numerum caprarum, haedorum et equorum habemus.
8 Tullia, puella summae pudicitiae, honeste vivit.
LIVELLO INTERMEDIO
2. Traduci le seguenti frasi.
1 Paucos amicorum in numerum verorum amicorum ponam. 2 In cruenta pugna nonnulli etiam tribunorum cadebant. 3 Ante pugnam apud Arginusas Athenis multi etiam servorum conscribebantur. 4 Respondes pauca; me (= mi; acc. sing.) revocas in amicorum numerum. (da Orazio) 5 Magni momenti nostra verba ad patriam erant. 6 Magnae sapientiae vir suam sententiam aperit. 7 Gaius Volusenus vir et consilii magni et magnae peritiae erat.
8 Iuba belli gratiā in castellum frumentum comportabat. 9 Si vir in pancratio alium virum occidit, gloriae, non iniuriae causā damnum datur. (da Giustiniano) 10 Philosophus Pythagora magni ingenii vir erat.
Verba manent
MAGNUS
• Questo aggettivo si traduce in italiano con grande. Nella nostra lingua è tuttavia presente anche la forma magno, utilizzata ad esempio nell’espressione aula magna oppure come appellativo di famosi personaggi: ne conosci qualcuno?
• IN GRECO L’aggettivo greco μέγας, μεγάλη, μέγα (mégas, megále, méga) ha anche l’accezione di forte, potente e in senso negativo significa superbo, orgoglioso. Dal greco derivano tutte le parole italiane composte dal prefissoide mega- con il significato di grande, grosso, come megalite, ossia o megafono, cioè Anteposto a un’unità di misura, l’elemento mega- ne moltiplica il valore per 10 come in megabyte, megahertz, megawatt ecc. Alcuni termini italiani presentano il sufisso megalo-:
- megalomania w
- megalopoli w .............................................................................................................
VERSIONE 40 TERRE E POPOLI D’ITALIA NEXUS
Marziano Capella, grammatico del IV-V secolo d.C., descrive l'Italia e alcuni suoi popoli. Post Alpium montes inchoat et descendit Italia, terra praeclara. Principium Italiae Ligures (= Liguri; nom. plur.) tenent; dehinc est Etruria, opima quoniam solum fecundum est. Umbri mox sunt Latiumque et ostia Tiberina, dehinc regina populorum Roma; Roma a maritimis oris sedecim passuum milibus abest . Mox sunt Campania, incolae Piceni ac Lucanus ager et promunturium Bruttii. Alia Italiae loca boream et Epirum spectant et a Salentinis, Apulis, Paelignis, Histris et multis populis fere ignotis habitantur. Circuitus autem Italiae tenditur vicies centena quadraginta novem milia .
Italia etiam Pado flumine clara est; Padus a Graecis Eridanus appellabatur et propter mensuram superat alios, triginta recepit fluvios et Adriatico magnā cum copiā miscetur. (da Marziano Capella)
1 post Alpium montes: dopo le Alpi
2 a maritimis ... abest: dista sedicimila passi dalla costa; un passo corrispondeva all’incirca a 70 cm.
3 vicies ... milia: 2049 miglia
4 Pado flumine: per il fiume Po.
5 triginta: trenta
e Storia
La penisola italica e i suoi abitanti
Come si evince dalle parole di Marziano Capella, già nel V secolo d.C. le Alpi costituivano il naturale confine settentrionale dell’Italia. In precedenza, però, non era stato così. Alla fine del III secolo a.C. l’Italia era delimitata a nord dai territori provinciali di Pisa e Rimini, mentre la vasta regione compresa tra questi e le Alpi, poi romanizzata con la fondazione di colonie, costituiva la Gallia Cisalpina, che divenne romana quando Cesare nel 49 a.C. concesse la cittadinanza ai suoi abitanti. È probabile, però, che già dalla fine del II secolo a.C., la denominazione di Italia si fosse estesa a tutta la penisola. Anche se al tempo di Marziano Capella non era più la capitale dell’impero romano (ormai frantumato nella parte orientale e occidentale), Roma conservava ancora intatto il suo fascino. Capella celebra il suo ruolo di regina populorum e ne ricorda anche la posizione non lontana dal mare. Si tratta di un’osservazione non secondaria: infatti, considerazioni di carattere geografico erano spesso decisive nella scelta del luogo di fondazione per qualunque città antica. In particolare, i vantaggi della posizione fluviale e poco distante dal mare di Roma erano già stati messi in luce da Cicerone, nel I secolo a.C.:
E avrebbe forse Romolo potuto più divinamente assicurarsi i vantaggi della città marittima ed evitarne, nello stesso tempo, le debolezze, di quel che fece quando pose la città sulla riva d’un fiume perenne e senza cascate e versantesi nel mare con una larga foce? E questo fece perché la città potesse ricevere dal mare tutto quel che le bisognasse e rendere al mare tutto il sovrabbondante; e in modo che il fiume non solo servisse per l’importazione delle cose necessarie alla vita e alla civiltà dal mare, ma ricevesse anche le cose trasportate per terra.
(Cicerone, De re publica, II, 5; trad. E. Giovannetti)
Capella, nel descrivere l’Italia, si cimenta anche in qualche calcolo: alcuni sorprendono per la loro relativa esattezza, mentre altri rivelano l’imperfezione delle tecniche di misurazione antica. Ad esempio, Capella colloca Roma a 16 000 passi dal mare, ossia a 23,6 chilometri da esso, avvicinandosi molto alla reale distanza tra la città e Ostia, la località litoranea più prossima alla capitale (26 km in linea d’aria).
È invece meno preciso nel calcolo del perimetro costiero dell’Italia peninsulare che valuta di 2049 miglia (cioè circa 3000 km), mentre oggi sappiamo che è di 4400 chilometri.
Il Tevere attraversa Roma per sfociare nel Tirreno. La via fluviale che collega la città al mare ha costituito la fortuna di Roma perché ne ha favorito l'espansione economica e territoriale. Al flumen Tiberis, infatti, erano associati una divinità e un culto.
L’indagine di Capella tiene conto anche del fiume più importante, il Po, e dei suoi 30 affluenti. Oggi l’Autorità di bacino del fiume Po riconosce, dando ragione allo studioso romano, 29 affluenti principali; tuttavia se ne possono contare più di un centinaio se si considerano anche i fiumi di minore portata e i torrenti, che a Capella erano evidentemente sfuggiti. Passando infine ai popoli che occupavano l’Italia, Capella li cita seguendo un criterio prevalentemente geografico (da nord a sud) e seguendo, quando possibile, il profilo della costa. È interessante notare il fatto che Capella ne parli al presente, anche se si tratta di popolazioni assoggettate dai Romani da lungo tempo e per le quali il processo di integrazione si era concluso tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C., con la concessione della cittadinanza romana e la suddivisione del territorio della penisola in regioni ad opera di Augusto.
COMPITO DI REALTÀ
L’Ufficio regionale del Turismo di uno dei territori citati nel brano di Capella (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Marche, Abruzzo, Calabria, Puglia) intende assumere personale per promuovere la conoscenza della regione e incrementare il turismo. Agli aspiranti si chiede di presentare e valorizzare un luogo (ambiente naturale, città o paese, monumento o sito archeologico) o aspetti di vita quotidiana (usi e costumi, prodotti tipici, sagre e feste), scegliendo le forme di comunicazione ritenute più efficaci (video, flyer...).
Dopo aver scelto la regione e il tema, lavorate in coppia e presentate alla classe il prodotto finito.
VERSIONE 41 LUCREZIA, LA MOGLIE MIGLIORE
Lo storico di età augustea Tito Livio racconta che durante l’assedio di Ardea, alcuni comandanti romani si ritrovarono a banchetto ed elogiarono le proprie mogli. Qualcuno, quindi, propose di andare a verificare di persona come esse si comportassero in assenza dei mariti. Solo Lucrezia, moglie di Collatino, fu trovata a filare la lana in casa, ma questa vittoria nella “contesa per la moglie migliore” le fu fatale.
Rutuli Ardeam, oppidum clarum magnis divitiis, habebant. Ob excelsas divitias, Tarquinius Superbus Ardeae incolis bellum indicebat. Dum Ardea obsidetur , viri interdum conviviis otium terebant. Olim apud Sextum Tarquinium, Tarquinii Superbi filium, cenabat Collatinus, vir Lucretiae, matronae clarae pudicitiae. Forte convivae disserebant de mulieribus et unaquaeque femina laudabatur a viro suo; praesertim Collatinus Lucretiam miris modis laudabat. Sic viri equos conscendere statuebant et primum Romam, deinde Collatiam avolabant: nam dominas oculis invisere cupiebant. Romae dominae regiae inveniebantur in conviviis cum amicis, Collatiae autem Lucretia dedita lanae cum ancillis inveniebatur. Lucretiă gloriā ceteras dominas antecedebat, sed Sextus Tarquinius Lucretiam violare statuebat ob castae matronae formam et pudicitiam. Viri interim a nocturno ludo in castra remeabant. (da Livio)
1 Dum: mentre.
2 obsidetur: traduci con l’imperfetto.
3 mulieribus: delle mogli; compl. di argomento.
4 unaquaeque: ciascuna; nom. f. sing.
5 gloriā: in gloria; compl. di limitazione
VERSIONE 42 VIRGINIA
Appio, un nobile e potente Romano, corteggia Virginia, cercando di vincerne le resistenze in un crescendo di lusinghe, che la ragazza sempre respinge. L’uomo, allora, per vendetta, dichiara Virginia schiava di un suo cliente, Marco Claudio, condannandola così a una penosa condizione di degradazione. Ma, quando Marco Claudio si accinge a prendere con sé la ragazza, accade l’imponderabile...
Populus Romanus, quoniam seditiosos magistratus non tolerabat, decemviros creat, qui totam iustitiam ordinant in duodecim tabulis. At post laetum initium, luxuriare incipiunt. Unus ex decemviris Appius Claudius Verginiam, centurionis Verginii filiam, puellam eximiae formae, doctam et castam, adamat. Appius pretio ac illecebris Verginiam inretire cupiebat sed puella non cedebat: tunc Appius ad violentiam superbum animum convertit. Dolo Verginiam in iudicium denuntiat et vindicias secundum servitutem decernit . Verginius ultimum colloquium impetrat et filiam in secretum abducit: ibi cultrum arripit et Verginiam interficit. Ferro viam facit et ad portam urbanam pergit. Matronae et viri iniuriam vindicare cupiunt: tunc Aventinum occupant, decemviros corripiunt et in custodiam coniciunt aut exilio puniunt. Appius Claudius exitio poenam dat.
1 magistratus: magistrati; acc. m. plur.
2 qui: che; pron. relativo, nom. m. plur.
3 centurionis: del centurione; gen. m. sing.
4 vindicias ... decernit: decreta la schiavitù provvisoria.
VERSIONE 43 ALESSANDRO UCCIDE L’AMICO CLITO
In un attacco d’ira Alessandro Magno uccise l’amico Clito perché, durante un banchetto, aveva esaltato le imprese di Filippo più di quelle di Alessandro. Il giorno dopo se ne pentì, ma era ormai troppo tardi.
Interdum Alexander Magnus, Philippi filius, ad convivium amicos convocabat; amici in Alexandrum gratos animos habebant, sed Alexandri iram timebant. Olim in convivio Philippi eximia facta multis celebrabant verbis :«Philippus et Alexander in Macedonia regnant; alter armis totam Graeciam subigit, alter toti Persarum regno imperat». Repente Alexander ebrius exiguam factorum suorum famam iudicat; controversiam cum ebriis amicis habet et amicos incusat: «Parva mea gloria est, si Alexandrum cum Philippo comparatis». Quod Clitus, Alexandri amicus, vir magni animi in bello et in amicitia fidus, Philippi memoriam probe renovat, filii iracundiam inscius excitat. Subito Alexander hasta Clitum necat. Postridie Alexander desperatus est, nec enim peccati conscientia nec magna delicti molestia misero Clito vitam dat.
1 in Alexandrum: nei confronti di Alessandro.
2 suorum: dei suoi.
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Morfologia e sintassi
1 Indica con se i seguenti aggettivi svolgono la funzione di attributo o di predicativo.
- gratos (r. 2)
- eximia (r. 3)
- ebrius (r. 4) ………..............….
- exigua (r. 5)
- ebriis (r. 5)
2 Alle righe 3-4 sono stati utilizzati i pronomi alter ... alter e non alius ... alius perché
3 Toti regno (r. 4): l’aggettivo, in caso , presenta una terminazione un po’ particolare perché .....................................................................................................................................
4 Individua la funzione logica dell’ablativo semplice e con preposizione nelle seguenti espressioni:
- in convivio (r. 2) ...................................................................................................................................
- armis (r. 4)
- cum ebriis amicis (r. 5) .......................................................................................................................
5 Magni animi (r. 7): il genitivo in questo caso esprime la funzione di
6 Qual è l’unica proposizione subordinata presente nel testo?
7 Sottolinea le apposizioni contenute nel brano.
Lessico
8 Con l’aiuto del vocabolario ricerca i significati principali del termine conscientia (r. 9), che otterrai completando le seguenti parole:
- C C I N A - C V I Z I E
- C S C Z A
- C S P V O Z A
9 Quali sono i termini utilizzati dall’autore nelle righe conclusive per indicare l’atto efferato di Alessandro? ............................................................................................................................................
CONCLUDO
VERSIONE 44 ALESSANDRO NELLA BATTAGLIA DI GAZA
Nonostante le proposte di pace avanzate dal re persiano Dario, Alessandro decise di attaccare la città di Gaza in Palestina, per aprirsi la via verso l’Egitto; tuttavia, come racconta Curzio Rufo, autore delle Historiae Alexandri Magni, il condottiero macedone incontrò alcune difficoltà e rimase ferito.
Dareus quod indutias per litteras legatosque non obtinebat, statuebat renovare inpigre bellum. Magnae copiae Babyloniam conveniebant; interea Alexander oppidum Gazam obsidebat. Oppidum magnis muris modicoque praesidio defendebatur. Primo Alexander oppidum tormentis et aliis machinis expugnare temptabat, sed terrae natura obstabat. Postea patriis institutis pro castris dis sacrificabat et infaustis portentis periti procrastinare pugnam monebant.
Ergo oppidanis animus crescebat, quia Alexandrum et Graecos fessos pavidosque putabant, quare bellum acriter redintegrabant. Alexander, quoniam celeriter oppidum capere cupiebat, periculum neglegebat, loricam induebat et ad prima signa perveniebat. Ibi sagitta sauciabatur: sic portentum potentiam suam ostendebat.
(da Curzio Rufo)
1 Babyloniam: una delle principali città dell’impero persiano.
Attiva le tue competenze
Morfologia e sintassi
1 Individua le proposizioni causali presenti nel brano, ricopiandone la congiunzione causale, il soggetto e il verbo.
2 Quali aggettivi e quali sostantivi sono usati nel testo in funzione di predicativo del soggetto e dell’oggetto?
3 L’ablativo patriis institutis (rr. 4-5) ha funzione di:
A causa C moto da luogo
B mezzo D qualità
Lessico
4 In questo contesto la parola tormentis (r. 4) indica:
A macchine da guerra per il lancio di proiettili
B torture usate per i disertori
C armi da lancio in dotazione a ciascun soldato
5 Il termine periti (r. 5) indica:
A i morti
B uomini saggi e dotti
C gli esperti di qualche arte
Comprensione
6 Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
- Dareus bellum renovare non optabat.
- Oppidum Gaza modico praesidio defendebatur.
- Alexandro animus pavidus et timidus erat.
- Alexander primo dubitabat proelium committere, deinde fortiter pugnabat.
Lezioni 1-6 VERIFICA
1.
2.
3.
4. Indica la funzione svolta dai casi in evidenza nelle seguenti frasi. Punti / 16
1 Multa patientia magister grammaticam docebit. w
2 Livia ob superbiam puniebatur w .......................................................................................................
3 Minervae simulacrum ab incolis colebatur. w .................................................................................
4 Misero agricolae parvum tugurium erat. w
5 Legati cum paucis copiis ad castra properabant w ....................................................................... w ........................................................................
6 Brennus cum insolentia Romanos provocat. w
7 Saepe nautae multos annos navigabant w
8 Nautae ab insula recedebant. w ............................................................................................................
9 Glauco antiquum hospitium cum Diomede erat. w w
10 Pyrrus ab Italia cum copiis recedebat in Graeciam. w .................................................................. w w
11 Milites (= i soldati; nom.) arma ad proelium parant. w ...............................................................
12 Marcus per silvam ad villam perveniet. w
5. Indica la funzione logica (attributo, nome del predicato, predicativo del soggetto, predicativo dell’oggetto) degli aggettivi in evidenza nelle seguenti frasi. Punti / 8
1 Multae platani in horto erant. w
2 Discipulus piger putabatur. w
3 Livia, sedula et laboriosa es! w ..............................................................................................................
4 Viri strenui a poetis celebrabuntur. w
5 Antiqui sanctos poetas appellabant. w
6 Legati in patriam laeti remeabunt. w ..................................................................................................
7 Fortuna caeca est. w ..................................................................................................................................
8 Discipuli a magistro seduli putantur. w
6. Traduci le frasi seguenti. Punti / 10
1 Propter frumenti penuriam multi inedia mortem occumbunt. 2 Strenuae Romanorum copiae magnum imperium asperis bellis patriae comparabant 3 Ab industriis agricolis deis beneficis nigri tauri et agnae candidae immolabantur. 4 Defendebamur a strenuis viris et iam certa victoria erat. 5 Pigros discipulos magister reprehendet atque ad studium diligentiamque asperis verbis incitabit
Punteggio ≥ 17 < 17
Livello raggiunto non raggiunto
Se non hai raggiunto il livello intermedio, esercitati ancora con il Recupero, esercizi 6-10 p. 174
LIVELLO AVANZATO
VERSIONE 45 LA MIA VILLETTA DI CAMPAGNA Punti / 5
Il proprietario descrive stanze, arredamento e giardino della sua villetta di campagna, che sorge in prossimità di un fitto bosco.
Villula suburbana mea in via Nomentana vehementer amatur quod aedificavi pecunia mea. Villula otium gratum domino et locum idoneum puerorum ludis praebet. Villula haud magna est: vestibulum, duo cubicula, parvum triclinium, culinam continet. In vestibulo, umbrarum pleno, cum Phoebus in caelo radiis igneis terrae imminet, saepe lectito; filioli autem, ludis fessi, in cubiculo quiescunt. In triclinio mensa marmorea et cathedrae sunt. Coquinae cella penaria et cella vinaria adiacent. Domuncula horto modico circumdatur. In horto non plantas proceras cum ramis frondosis, sed arbusculas et viridaria vides. At propinqua est densa silva: si in silvam intras, cicadas, merulas, luscinias audis.
1 aedificavi: l’ho costruita.
2 duo: due; acc.
3 cum: quando.
4 si: se.
Attiva le tue competenze (0,5 punti per ogni quesito) Punti / 5
Morfologia e sintassi
1 Villula (r. 1) è un diminutivo di villa, -ae. Ricerca nel testo altri esempi di diminutivi. ........................................................................................................................................................................
2 La congiunzione quod (r. 1) introduce una proposizione
3 Completa dove richiesto. Ablativo semplice: pecunia mea (r. 1) w funzione di .........................................; horto modico (r. 6) w funzione di Ablativo con preposizione: cum ramis frondosis (r. 7) w funzione di ; ........................................ (r. ...) w funzione di stato in luogo
4 Quale funzione esprime l’aggettivo marmorea (r. 5)?
Lessico
5 Presso i Romani il termine otium (r. 2) non aveva necessariamente una connotazione negativa: esso infatti poteva significare (consulta il vocabolario) ...............................................
6 Qual è il contrario di otium (r. 2)? Ti aiutiamo dicendo che la parola significa lavoro, attività, affare, faccenda: è il termine N _ G _ T _ _ M.
7 Il termine lectito (r. 4) deriva dalla stessa radice del verbo lego: non significa però leggere, ma più precisamente
8 In latino la parola cathedra (r. 5) indicava Quale significato ha invece assunto in italiano? ................................................................................
9 In latino il termine cella (r. 6) significava in italiano invece vuole dire
Figure retoriche
10 Nell’espressione haud magna (r. 2) è stata utilizzata la figura retorica della L _ T _ _ E.
PUNTEGGIO TOTALE / 10
Punteggio ≥ 5 < 5
Livello raggiunto non raggiunto
Se hai raggiunto il livello avanzato, passa alla sezione Potenziamento p. 175
Lezioni 1-6 RECUPERO
1. Indica la formazione delle seguenti voci verbali attive (tema, voc. tematica, suff. temporale, desinenza), quindi traduci.
dabat • punimus • geres • debete • parabitis • inveniam • mittite • tradent • facies • servabis
2. Individua la formazione delle seguenti voci verbali passive (tema, voc. tematica, suff. temporale, desinenza), quindi traduci.
diceris • laudabor • aguntur • vocabaris • audiemur
• relinquimini • mittuntur • dari • putaberis • duci
3. Analizza (caso/i, genere, numero, funzione logica) e traduci in tutti i modi possibili i seguenti nomi della 1 e della 2 declinazione.
proelio • poëtarum • lupum • piros • piratae • exempla • viris
• procellarum • animi • ludos • domine • equo
4. Analizza (caso, genere, numero, funzione logica) e traduci in tutti i modi possibili le seguenti coppie nome-aggettivo.
gladiis acutis • poëtae Graeci • conviva laeto • pomus frondosa • gladio acuto
• pomo frondosa • perfugae infidi • oppidorum opulentorum
5. Indica la funzione espressa dall’ablativo in evidenza nelle seguenti frasi, quindi traduci.
1 Agricola magna industria terram colebat. funzione ..........................
2 Perfuga, audacia tua patriae ruina eris! funzione
3 Prae iaculorum sagittarumque numero caelum non videbitis. funzione
4 In fluviorum ripis saepe populi et ulmi sunt. funzione ..........................
5 Matrona splendidis epulis filiae nuptias celebrabat funzione
6 Ab avia puellis cicadae et formicae fabula saepe narrabatur. funzione
7 Magister non solum praeceptis sed exemplis quoque pueros educabat. funzione
8 Alexander Magnus in arca cum thesauris Homeri poetae libros servabat funzione ..........................
6. Indica la funzione espressa dall’accusativo in evidenza nelle seguenti frasi, quindi traduci.
1 Ob asperam virorum puerorumque disciplinam Lacedaemoni semper inimicas copias vincent. funzione
2 Fabius per nuntium litteras amico mittit. funzione
3 Scribam cotidie epistulas amicis funzione ..........................
4 In exsilium et in loca ignota mittemini. funzione
5 Discipuli in ludum veniunt et linguam latinam discunt. funzione
6 Multi insularum incolae ad Graeciae oras perveniut cum sociis funzione ..........................
7 Divitiae luxuriae causa sunt propter incolarum immodestiam. funzione
8 Philosophia ad animi morbos medicinam comparat. funzione ..........................
7. Scegli la traduzione corretta tra quelle proposte.
1 In amoenis Liguriae et Campaniae oris villas magnificas et hortos pulchros videbamus
A Sulle piacevoli coste della Liguria e della Campania vedevamo magnifiche ville e bei giardini.
B In Liguria e in Campania, sulle piacevoli coste, vedevamo magnifiche ville e bei giardini.
2 Vergilius, clarus poëta Romanus, serenam et iucundam agricolarum vitam laudabat
A Virgilio, famoso poeta romano, lodava i contadini per la loro vita serena e lieta.
B Virgilio, famoso poeta romano, lodava la vita serena e lieta dei contadini.
3 Beluae ab Orpheo molliebantur citharae sono
A Le bestie feroci erano placate da Orfeo con il suono della cetra.
B Le bestie feroci erano placate dal suono della cetra di Orfeo.
8. Indica se nelle seguenti frasi gli aggettivi sono attributi (A), predicativi del soggetto (PS) o predicativi dell’oggetto (PO), quindi traduci.
1 Timidos cervos agricolae fugant.
2 Luna in caelo candida fulget.
3 Avaritia caecos animos reddit
4 Fortunam dicunt caecam.
5 Lucium avarum existimant.
6 Tranquillus puer iurgia non amat.
7 Pueri in horto tranquilli dormiebant.
9. Traduci le seguenti frasi.
1 Seneca philosophus in adversa fortuna semper beatus erat.
2 Nautae fessi ob longam procellam in Campaniae oram appetunt
3 Populus diis templum aedificabat in foro.
4 Magnis assiduisque pluviis turbidos videmus fluvios.
5 Romani cum sociis Syracusas, Siciliae oppidum, obsidebunt
6 Numquam ab amicis in periculo relinquemur.
7 In Sicilia frumentum colebatur et ad Italiae oppida mittebatur.
8 Ob discordias atque iurgia barbari victoriam non reportabunt
Lezioni 1-6 POTENZIAMENTO
VERSIONE 46 IL CAVALLO MALACCORTO
Un cavallo per avere soddisfazione contro un cinghiale prepotente, chiama in soccorso un uomo e così si ritrova a dover obbedire a un padrone. L’ira è sempre una cattiva consigliera e molti, accecati dal desiderio di vendicarsi, arrivano addirittura a perdere la libertà. Equus sedabat sitim quo solitus erat ire . Sed, quoniam aper, in aquā volūtans , vadum turbabat, iurgium exardescit inter equum et aprum. Tum equus viri auxilium contra aprum petit: socium in dorso ponit et ad adversarium remeat. Vir telis aprum interficit et sic equo dicit: «Laetus sum, quia auxilium tibi portavi : praedam necavi et nunc scio quam sis utilis ». Itaque equum cogit frenos pati . Tum equus cogitat: «Vindictam parvae iniuriae quaerebam et nunc viri servus sum!». Fabulă admonet eos qui irā flagrant et inconsiderate consilia capiunt. (da Fedro)
1 sitim: la sete; acc. f. sing.
2 quo solitus erat ire: dove era solito andare.
3 volūtans: rivoltandosi.
4 tibi portavi: ti ho recato.
5 necavi: ho ucciso.
6 quam sis utilis: quanto tu sia utile.
7 pati: a sopportare.
8 eos qui: coloro che.
VERSIONE 47 IL PRIVILEGIO DI ESSERE SCRIBA
Così un antico scriba elogiava la vita degli scribi ai propri figli.
Antiquus scriba scribarum vitam filiis ita laudat: «Ego scriba sum; vos quoque, pueri, scribae eritis. Certe beati eritis: agricolae, enim, aut nautae aut athletae aut poetae non tam beati sunt quam scribae. Nam agricolae aridam humum arant: non semper poma legunt, quod interdum multis pluviis fluvii agros inundant. Magnam praeterea frumenti copiam agricolae domino semper dare debent. Rare in pulchrarum ficorum umbra sedent. Nautae ad longinquam Aegyptum navigant et adversus saevos piratas armis pugnant. Athletis numquam otium est. Claris poëtis multae lauri sunt, sed lauri cibum non dant. Vos, pueri, scribae este; pecuniam et dona habebitis».
1 Ego: io; pron. personale nom.
2 vos: voi; pron. personale nom.
3 tam … quam: tanto … quanto.