Spazi futuri

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Lorenzo Giudici

DALL’ITALIA ALL’EUROPA

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Capire un mondo in rapida trasformazione Imparare a interpretare i paesaggi in autonomia Raccontare una Geografia di emozioni ed esperienze Impegnarsi a proteggere gli equilibri del Pianeta

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PERCORSO

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IL CLIMA 4

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Presentazione I contenuti fondamentali del Percorso Video Il tempo meteorologico e il clima

Le conoscenze di base 1

Che cos’è il tempo meteorologico? È mattino e nel cielo splende il sole 1 . La temperatura è gradevole. Un ragazzo sta preparando lo zaino per passare una giornata all’aperto. Al momento le condizioni atmosferiche del luogo dove abita il ragazzo sono buone, ma lui vuole sapere che tempo farà nel pomeriggio per decidere se portare con sé l’ombrello 2 e il giubbotto 3 . Guarda perciò le previsioni meteorologiche 4 . Il ragazzo cerca informazioni sul tempo meteorologico, cioè sulle condizioni atmosferiche di un luogo in un momento preciso. Queste condizioni possono cambiare rapidamente, come nell’esempio: al mattino c’è il sole, mentre nel pomeriggio le previsioni indicano che pioverà 5 . IL TEMPO METEOROLOGICO

Che cos’è il clima? Una professoressa sta presentando alla classe alcune condizioni atmosferiche che si verificano frequentemente nel Regno Unito 6 , come la nebbia 7 e la pioggia 8 . Vuole rispondere alla domanda: «Qual è il clima del Regno Unito?». La domanda non si riferisce alle condizioni meteorologiche in un momento preciso, ma a una serie di caratteristiche costanti o frequenti in una determinata regione, che possono essere descritte da alcuni grafici 9 . Il clima, infatti, è l’insieme delle condizioni atmosferiche abituali di un luogo. Queste condizioni vengono rilevate in un lungo periodo di tempo, almeno 30 anni, in modo da ricavare valori medi. Il clima è esaminato in un tempo lungo, perciò cambia molto più lentamente del tempo meteorologico. OSSERVA E APPRENDI

IL CLIMA

• Cerchia nell’immagine in alto gli elementi che indicano che nel corso della giornata il tempo meteorologico cambierà. • Spiega oralmente se cambia più rapidamente il tempo meteorologico o il clima e il motivo.

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LEZIONE

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GLI ELEMENTI DEL CLIMA

Quali sono le scienze che studiano il tempo meteorologico e il clima? La scienza che studia il tempo meteorologico è la meteorologia. Si occupa dei fenomeni che avvengono nello strato più basso dell’atmosfera, che è l’involucro di gas che avvolge la Terra e che comunemente chiamiamo «aria». I meteorologi elaborano previsioni A che ci permettono di sapere in anticipo che tempo farà. La scienza che studia i vari climi delle diverse regioni della Terra è la climatologia. Il clima, infatti, non è lo stesso su tutta la superficie terrestre perché le condizioni atmosferiche abituali variano tra un luogo e l’altro. Per esempio, in alcuni luoghi fa caldo per buona parte dell’anno, in altri invece le temperature sono molto basse; in certe regioni piove molto spesso, mentre in altre raramente.

Video Gli elementi del clima

Quali sono gli elementi del clima? Per descrivere il tempo meteorologico e il clima di un luogo dobbiamo osservare alcune condizioni atmosferiche definite elementi del clima. Gli elementi del clima sono: • la temperatura atmosferica, che dipende dal calore prodotto dai raggi solari sulla superficie terrestre. La temperatura dell’aria si misura in gradi centigradi (°C) con il termometro; • le precipitazioni, cioè la pioggia (gocce di acqua), la grandine (piccole sfere di ghiaccio), la neve (acqua ghiacciata in cristalli), la rugiada (gocce di vapore condensato). Si formano quando le gocce d’acqua presenti nell’atmosfera diventano troppo pesanti per rimanere sospese nell’aria B ; • la pressione atmosferica, cioè il peso che l’atmosfera esercita sulla Terra. Si misura con lo strumento chia-

A LE PREVISIONI DEL TEMPO

Il primo passo per fare le previsioni del tempo è raccogliere informazioni sulle condizioni atmosferiche e sui fenomeni in corso. Questi dati provengono sia dalle stazioni meteorologiche presenti in tutto il mondo, sia da alcuni satelliti che ruotano attorno alla Terra. Le informazioni vengono poi elaborate attraverso modelli matematici che permettono di prevedere le possibili evoluzioni delle condizioni atmosferiche. Si realizzano poi carte e animazioni per visualizzare il tempo previsto. Le previsioni più affidabili sono quelle a breve termine (24-48 ore).

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LEGGI L’IMMAGINE • Rispondi alla domanda. – Quali sono le condizioni meteo previste in Lombardia, Liguria, Basilicata e Sicilia? ................................................ ............................................... ............................................... ............................................... ...............................................


mato barometro e può cambiare a causa dell’altitudine o della temperatura; • i venti, cioè gli spostamenti di aria dalle zone ad alta pressione a quelle a bassa pressione C . Hanno intensità variabile e direzioni diverse;

• l’umidità, cioè la quantità di vapore acqueo presente nell’aria per l’evaporazione dell’acqua dai fiumi, dai laghi, dai mari e dagli oceani. Quando il vapore acqueo sale verso l’alto e si raffredda, si condensa (cioè passa allo stato liquido) e forma le nuvole.

B COME SI FORMANO LE PRECIPITAZIONI

L’aria umida presente nell’atmosfera, quando è riscaldata dal sole, tende a salire verso l’alto perché è più leggera. Progressivamente quest’aria umida si raffredda fino a condensarsi, cioè a trasformarsi dallo stato gassoso a quello liquido. Forma così una nube (o nuvola) che è costituita da microscopiche goccioline d’acqua. Queste goccioline tendono a unirsi tra loro. Diventano così più grosse e pesanti fino a quando cadono verso terra sotto forma di pioggia, grandine, neve. La condensazione del vapore acqueo dà origine anche a nebbia, rugiada e brina.

C COME SI FORMANO I VENTI

I venti sono causati dalle differenze di pressione nell’atmosfera, cioè dal diverso peso che l’aria esercita sulla superficie terrestre in zone differenti. L’aria calda, che è più leggera, tende a salire verso l’alto e forma una colonna d’aria a bassa pressione, chiamata zona ciclonica. Invece l’aria fredda, che è più densa e perciò più pesante, scende verso il basso e determina un’area di alta pressione, che è detta zona anticiclonica. La differenza di pressione tra due zone vicine crea movimenti d’aria in senso orizzontale chiamati «venti», che servono per ristabilire l’equilibrio tra le zone di alta e di bassa pressione.

,

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: venti; climatologia; temperatura; elementi; umidità. viene studiato da una scienza chiamata

....................................

IL CLIMA

LA ............................ LE PRECIPITAZIONI viene descritto attraverso

GLI .................. DEL CLIMA

che sono

LA PRESSIONE I ............................ L’............................

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LEZIONE

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I FATTORI DEL CLIMA

Quali sono i fattori del clima? Gli elementi del clima (temperatura, precipitazioni, pressione, venti, umidità) cambiano secondo le caratteristiche geografiche di un luogo. Sono influenzati, in particolare, dalla posizione di quel luogo sulla Terra e dalle caratteristiche geografiche del suo territorio. Le condizioni che fanno variare gli elementi del clima si chiamano fattori del clima. I principiali fattori climatici sono: • la latitudine, cioè la distanza del luogo dall’Equatore; • l’altitudine del territorio, cioè l’altezza rispetto al livello del mare; • la vicinanza di rilievi e di masse d’acqua (oceani, mari, laghi, fiumi); • l’azione delle correnti marine, calde o fredde; • l’azione umana, che ha effetti sempre più importanti sul clima.

Video I fattori del clima

LEGGI L’IMMAGINE • Completa il testo. – L’inclinazione con la quale i raggi .................. arrivano sulla ....................... cambia con la .........................., cioè la distanza di un....................... dall’ ........................... Polo Nord

In che modo la latitudine influenza il clima? I raggi solari giungono sulla superficie terrestre con inclinazioni diverse a seconda della latitudine. All’Equatore i raggi solari arrivano quasi perpendicolarmente e determinano così alte temperature. Invece, via via che ci si allontana dall’Equatore, i raggi solari giungono al suolo sempre più inclinati. Distribuiscono perciò il loro calore su una superficie più ampia, che così viene riscaldata meno A . Se procediamo dall’Equatore verso i Poli le temperature, quindi, sono progressivamente più basse.

Equatore

Come si classificano i climi in base alla latitudine? Polo Sud La latitudine è il fattore più importante che determina il clima, perciò viene utilizzata come criterio per classificare i climi della Terra. A La variazione dell’inclinazione dei raggi solari In base alla latitudine possiamo individuare cinque fasce climatia seconda della latitudine B che : • una fascia tropicale o torrida compresa tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno, perciò a ridosso dell’Equatore. Prevalgono i climi caldi; • due fasce temperate, comprese tra i tropici e i circoli polari, in cui prevalgono i climi temperati. Una è a nord, cioè la fascia Fascia polare boreale Circolo Pol temperata boreale, l’altra è a sud, cioè la are Artico Fascia temperata fascia temperata australe; boreale • due fasce polari, situate oltre i due Tropico del Cancro circoli polari, dove sono presenti climi Fascia freddi. Una è a nord, cioè la fascia poEquatore tropicale lare boreale, l’altra è a sud, cioè la fao torrida scia polare australe. Tropico del Capricorno Ogni fascia climatica presenta un cliFascia ma prevalente, ma ha al proprio interno temperata australe lare Antartico anche molte variazioni. Questo accade Circolo Po perché la latitudine è un fattore fondaFascia polare australe mentale per determinare il clima ma, B Le cinque fasce climatiche della Terra come abbiamo visto, non è l’unico.

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In che modo l’altitudine e i rilievi influenzano il clima?

C LA CORRENTE DEL GOLFO

Anche l’altitudine del territorio è un fattore climatico molto importante. Infatti, più l’altitudine cresce, più diminuisce la pressione atmosferica, cioè il peso dell’aria. Si hanno inoltre temperature più fredde e una maggiore piovosità. Se saliamo su una montagna, ci accorgiamo infatti che la temperatura diminuisce ad altitudini elevate. Inoltre la presenza di rilievi ostacola la circolazione dei venti. Sui versanti montuosi dove i venti non arrivano, le precipitazioni sono più scarse.

La Corrente del Golfo prende il nome dal golfo dove nasce, cioè il Golfo del Messico, sulle coste americane dell’Oceano Atlantico. In quel tratto dell’oceano il calore delle radiazioni del sole determina un’elevata temperatura delle acque, perciò aumenta l’evaporazione. Di conseguenza cresce la quantità di sale presente in quel tratto di oceano e nasce una corrente superficiale di acqua calda in direzione delle coste europee. La larghezza della corrente raggiunge i 100 km, la profondità supera i 500 m. La temperatura delle acque è tra i 20 °C e i 28 °C. Le acque della Corrente del Golfo rendono più mite la temperatura delle coste del Mar del Nord.

In che modo la distanza dal mare e le correnti influenzano il clima? Anche la presenza di grandi masse d’acqua condiziona il clima perché queste assorbono e mantengono il calore dei raggi solari più a lungo rispetto al suolo terrestre. Le località vicine al mare e ai laghi, perciò, hanno di solito un clima mite: per questo motivo le aree costiere sono spesso ricche di insediamenti umani. Le aree più lontane dal mare, come l’Europa continentale, hanno invece un clima più freddo d’inverno e con alte escursioni termiche annuali. Le aree vicino al mare sono, in genere, anche più piovose e ventose a causa dell’umidità dell’aria, che è favorita dall’evaporazione delle grandi masse d’acqua. Il clima delle località costiere può essere influenzato dalle correnti marine, cioè dagli spostamenti di grandi masse d’acqua VEDI P. 222 . È il caso della Corrente del Golfo, che mitiga le temperature di una parte delle coste atlantiche dell’Europa C .

Groenlandia

AMERICA

Golfo del Messico

lG de e nt rre o C

o olf

Mar del Nord EUROPA

Oceano Atlantico AFRICA

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: latitudine; umana; elementi; fasce; altitudine. influenzano

GLI ..................... DEL CLIMA

LA ....................................

I FATTORI DEL CLIMA

che è usata per individuare

CINQUE ............... CLIMATICHE

L’....................................... sono

LA VICINANZA AL MARE E AI RILIEVI L’AZIONE DELLE CORRENTI MARINE L’AZIONE ........................

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LEZIONE

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IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Video Il cambiamento climatico

In che modo sta cambiando il clima? La Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico del 2022 (COP27) ha ribadito che oggi il clima sulla Terra sta cambiando a un ritmo mai visto prima, come mostrano tutti i principali centri di ricerca mondiali. L’effetto più evidente di questo cambiamento (climate change) è il «riscaldamento globale» (o global warming), cioè l’aumento delle temperature medie. Negli ultimi due secoli sono cresciute di circa 2 gradi e sono destinate ad aumentare ancora A . Questo fenomeno ha drammatiche conseguenze sul clima e sull’ambiente. Il riscaldamento globale ha avuto origine in Europa a partire dall’Ottocento, con la nascita delle industrie. Da allora le attività umane hanno sempre più prodotto emissioni di gas nell’atmosfera, in particolare anidride carbonica (CO2), derivate dall’uso di combustibili fossili (petrolio, gas naturale, carbone). L’accumulo di questi gas ha portato alla crescita di un fenomeno naturale definito «effetto serra» che viene considerato la principale causa dell’aumento delle temperature sulla Terra.

Che cos’è l’effetto serra? L’effetto serra è un fenomeno naturale che si verifica nell’atmosfera terrestre. Qui è presente un insieme di gas (detti «gas serra») che agiscono proprio come i vetri di una gigantesca serra. Infatti, prima lasciano passare i raggi solari in direzione del suolo terrestre, poi trattengono il calore dei raggi del sole nelle parti inferiori dell’atmosfera, impedendo così che si disperda B . Questo fenomeno ha un effetto benefico perché permette di mantenere sulla Terra temperature sufficientemente alte per lo sviluppo delle forme di vita. Oggi, però, l’effetto serra si è molto intensificato per

A L’aumento delle temperature terrestri a partire dal 1850 rilevato dai principali centri mondiali di ricerca sul clima

l’emissione nell’aria di enormi quantità di gas serra (anidride carbonica, vapore acqueo, azoto, metano) a causa di attività umane come la produzione di energia, la deforestazione, gli scarichi di auto, navi e industrie, gli impianti di riscaldamento e di condizionamento ecc. Quando questi gas invisibili si accumulano nell’atmosfera in quantità eccessiva, creano una barriera che trattiene il calore dei raggi solari e causano un aumento della temperatura sul nostro Pianeta. L’IPCC (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico), che è il principale organismo scientifico internazionale per la valutazione del cambiamento climatico, ritiene che le temperature potrebbero salire ancora di 3-4 gradi nei prossimi cento anni se le emissioni di gas serra continueranno ai ritmi di oggi.

B L’EFFETTO SERRA

3

IS OL

ATMOSFERA

I AR

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GAS SERRA 4

GG RA

1. I raggi solari diretti verso la Terra attraversano l’atmosfera. 2. L’energia dei raggi solari è assorbita dalla superficie terrestre. 3. L’energia solare è convertita in calore e viene riemessa dalla superficie terrestre sotto forma di raggi infrarossi. 4. Una parte dei raggi infrarossi riesce ad attraversare gli strati più bassi dell’atmosfera; un’altra parte è assorbita e riflessa nuovamente verso la superficie terrestre. 5. Se la quantità di gas serra nell’atmosfera è troppo alta, la percentuale dei raggi infrarossi riflessa verso la superficie terrestre sale e causa così un aumento di temperatura sulla Terra.

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Quali conseguenze produce il cambiamento climatico? Il riscaldamento della Terra ha effetti profondi sul clima e sull’ambiente, con conseguenze drammatiche come: • lo scioglimento dei ghiacciai, che costituiscono la principale riserva di acqua dolce del Pianeta; • l’innalzamento del livello dei mari, che rischia di sommergere le aree costiere; • l’aumento della siccità in territori con scarsità d’acqua e la desertificazione dove questo fenomeno è più grave; • l’intensificarsi di calamità e fenomeni meteorologici

estremi come cicloni, alluvioni e «bombe d’acqua»; • la tropicalizzazione di ambienti della fascia temperata, dove compaiono piante, animali di climi più caldi; • l’estinzione (cioè la scomparsa) di alcune specie animali e vegetali. Di fronte a questi drammatici scenari, è cresciuta sempre più la consapevolezza del cambiamento climatico e della necessità immediata di ridurre le emissioni dei gas serra. Si è sviluppato un movimento internazionale, fortemente voluto dalle giovani generazioni, con l’obiettivo di fermare il cambiamento climatico C .

C GRETA THUNBERG E IL MOVIMENTO FRIDAYS FOR FUTURE

Nell’agosto del 2018 la giovane attivista svedese Greta Thunberg (nella foto mentre regge un cartello) ha iniziato uno «sciopero» per il clima. Ogni venerdì si è seduta di fronte al parlamento della Svezia, manifestando perché venissero adottate misure per ridurre le emissioni di gas nell’atmosfera. La sua protesta ha attirato interesse in tutto il mondo: ha dato vita al movimento internazionale di giovani noto come «Fridays for Future» («Venerdì per il futuro»). Organizza manifestazioni e proteste pacifiche in tutto il mondo contro il cambiamento climatico.

LEGGI LE IMMAGINI • Osserva e rispondi. – Skolstrejk for Klimatet significa sciopero della scuola per il clima. In Italia ci sono manifestazioni simili? Tu che ne pensi?

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: siccità; serra; scomparsa; ghiacciai. è causato dall’

EFFETTO ................

che è intensificato dai

GAS INQUINANTI

LO SCIOGLIMENTO DEI ............................ IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

L’INNALZAMENTO DEI MARI provoca

L’AUMENTO DELLA ......................... L’INTENSIFICARSI DELLE ALLUVIONI LA TROPICALIZZAZIONE DELLA FASCIA TEMPERATA LA ............................. DI ALCUNE SPECIE VIVENTI

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LEZIONE

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DALLA SICCITÀ ALL’ALLUVIONE

A UNA LUNGA SICCITÀ

Il territorio raffigurato nell’illustrazione è stato colpito da un lungo periodo di siccità: per alcuni mesi non è piovuto. Di conseguenza, il fiume è così in secca che è possibile camminare sul suo letto.

Perché il cambiamento climatico produce l’alternanza di siccità e alluvioni? Uno degli effetti più visibili del cambiamento climatico, anche nel nostro Paese, è l’alterazione dell’equilibrio delle precipitazioni atomosferiche. Sempre più frequentemente si alternano lunghi periodi di siccità, durante i quali non piove, e alluvioni o «bombe d’acqua», che scaricano in poche ore enormi quantità di pioggia su piccoli territori. L’aumento delle temperature legato al cambiamento climatico richiede sempre più tempo per raggiungere le condizioni con cui si scatena la pioggia. Perciò le precipitazioni diventano più rare e si allungano i periodi di siccità. Possiamo osservare le conseguenze di questo fenomeno nell’illustrazione sopra A .

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Molte coltivazioni presenti in pianura, dove le temperature sono più alte, sono rovinate. Alcuni campi sono stati abbandonati per le difficoltà nell’approvvigionamento di acqua.

Però, il riscaldamento globale intensifica il processo naturale di evaporazione dell’acqua dei mari, dei fiumi e dei laghi. Di conseguenza, l’atmosfera risulta più carica di vapore acqueo e di energia. Quando piove, perciò, le precipitazioni sono particolarmente intense e producono spesso danni gravissimi sul territorio. Possiamo vedere un esempio nell’illustrazione della pagina a fianco B . Fenomeni come questi sono sempre più frequenti. Nel maggio 2023, per esempio, in Emilia Romagna VEDI P. 96 e nel novembre 2023 in Toscana si sono verificate alluvioni con piogge abbondantissime concentrate in poco tempo. Queste precipitazioni sono arrivate dopo un lungo periodo di siccità, che aveva reso i terreni sempre più secchi e quindi incapaci di assorbire una grande quantità di acqua.


PERCORSO 3 | Il clima

LEGGI LE IMMAGINI • Osserva e rifletti. – Quali considerazioni ti suscitano queste illustrazioni? – Hai esperienze dirette di situazioni simili? – Dove si sono verificati recentemente fenomeni del genere? B IMPROVVISAMENTE, UNA DRAMMATICA ALLUVIONE

Dopo mesi senza precipitazioni, improvvisamente si sono scatenate piogge molto intense, che hanno riversato una grande quantità di acqua tutta insieme sul territorio. Il fiume è straripato, fuoriuscendo dagli argini.

I campi coltivati sono stati sommersi dalle acque e le poche coltivazioni sopravvissute alla siccità sono andate perdute. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire con mezzi di soccorso per mettere in salvo gli abitanti del luogo.

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: alluvioni; precipitazioni; siccità.

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

influenza

Piove più raramente e si allungano i periodi di

..........................

Le piogge sono intense e sono più frequenti le

.......................

LE ..............................

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LEZIONE

23 DI ED. CIVICA

CONTRASTARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Che cos’è l’Antropocene? Gli studiosi dividono la storia della Terra in cinque ere geologiche. In ognuna di esse, grandi eventi naturali come gli spostamenti delle placche terrestri, le gigantesche eruzioni vulcaniche, la caduta di meteoriti e le trasformazioni climatiche hanno prodotto enormi sconvolgimenti, con nuovi equilibri nel Pianeta. Negli ultimi anni le velocissime trasformazioni che stanno caratterizzando la Terra hanno portato molti studiosi a ritenere aperta una nuova era geologica, che presenta una grande differenza con quelle passate. I cambiamenti attuali, infatti, sono dovuti principalmente all’azione degli esseri umani, che trasformano il Pianeta sia indirettamente, attraverso il cambiamento climatico, sia direttamente, attraverso le loro attiività. Per gli studiosi queste attività hanno un impatto sulla Terra simile ai grandi eventi naturali che in passato hanno determinato il passaggio da un’era a un’altra. Hanno perciò proposto di chiamare questa era «Antropocene», da antropos, «uomo» e kainos, «recente, nuovo».

In che modo l’uso dei combustibili fossili contribuisce al cambiamento climatico? Oggi, nell’era dell’Antropocene, larga parte delle attività umane si fonda sull’utilizzo dei cosiddetti «combustibili fossili» (petrolio, gas naturale, carbone). Questi materiali vengono estratti dal sottosuolo, impiegati per realizzare numerosi prodotti e bruciati per produrre energia. Come abbiamo visto, in questo modo vengono dispersi nell’atmosfera immense quantità di anidride carbonica, che è uno dei principali responsabili dell’effetto serra, da cui derivano il riscaldamento globale e il cambiamento climatico VEDI P. 84 . Per contrastare il cambiamento climatico i nostri comportamenti possono e devono orientarsi alla limitazione del consumo del petrolio e dei suoi derivati. Oltre il 55% del loro consumo annuo è destinato ai combustibili per i mezzi di trasporto. Quantità rilevanti sono usate per i prodotti chimici, a cominciare dalla plastica, per l’energia elettrica, per gli impianti di riscaldamento e di refrigerazione.

IL PETROLIO NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI

Fertilizzanti e diserbanti chimici

Carburante per gli aerei

Carburante per le auto

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Carburante per le barche e le navi

Giocattoli di plastica

Mobili in plastica

Vernici

Produzione di elettricità

Gasolio per il riscaldamento

Suole delle scarpe


IL CONSUMO DI PETROLIO NELLE ATTIVITÀ UMANE Fare il bagno per un anno

1180 litri di petrolio

Riscaldare un appartamento di 80 m2 per un anno

1180 litri di petrolio

Fare 15 mila km in auto

1600 litri di petrolio

Produrre un chilo di carne bovina

0,6 litri di petrolio

Produrre un chilo di pollo

2 litri di petrolio

Produrre un paio di scarpe

6 litri di petrolio

Produrre una risma di carta (500 fogli)

2,8 litri di petrolio

Una lavastoviglie

93 litri di petrolio

LE BUONE PRATICHE PER LOTTARE CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO Quali comportamenti possiamo adottare per contribuire a fermare il cambiamento climatico? Vediamo quali nostre azioni quotidiane possono fare la differenza. Risparmio energetico. Circa due terzi delle emissioni di gas serra nell’atmosfera sono legati all’utilizzo di combustibili fossili per produrre energia e per il riscaldamento. Perciò ridurre i consumi di energia è fondamentale per limitare l’impatto umano sul clima: • spengi le luci quando non le usiamo; • utilizza lampadine a LED; • riduci il consumo di aria condizionata; • limita la temperatura dei radiatori. Attenzione al cibo. La produzione, l’imballaggio e il trasporto degli alimenti

producono effetti inquinanti: • scegli prodotti locali («a chilometro zero») e di stagione; • limita il consumo di carne che necessita di grandi quantità di energia per i processi di lavorazione e causa notevoli emissioni di gas serra; • non utilizzare bottiglie di plastica, che richiedono molte risorse sia per la produzione sia per il riciclo; • acquista prodotti sfusi per ridurre gli imballaggi. Trasporti ecologici. I trasporti sono responsabili di circa un quarto delle emissioni di gas serra nell’atmosfera. Perciò promuovi una «mobilità green»: • muoviti il più possibile a piedi, in bici o con il monopattino; • usa i trasporti pubblici per ridurre il traffico.

LE COMPETENZE PER UN FUTURO SOSTENIBILE 1. Parti dalla tua esperienza Quali sono i mezzi di trasporto che usi più spesso? Sono mezzi molto inquinanti o no? Racconta la tua esperienza in forma scritta o orale.

Il sito mette a confronto le emissioni e i consumi prodotti a seconda del mezzo di trasporto impiegato. Qual è il mezzo che permette di ridurre maggiormente le emissioni?

2. Fai una ricerca in Rete Come cambiano le emissioni di gas inquinanti a seconda del mezzo di trasporto che utilizzi? Visita il sito ecopassenger.hafas.de, selezionando la lingua italiana. Inserisci nella finestra di ricerca le informazioni su un itinerario che fai spesso o che vorresti percorrere, per esempio tra la tua città e un luogo dove ti piacerebbe andare in vacanza.

3. discuti in classe In che modo possiamo passare a una mobilità green? Confrontati coi compagni e le compagne su come potete cambiare le vostre abitudini quotidiane di trasporto per ridurre le emissioni inquinanti. Quali sono le principali difficoltà che vedete? In che modo la società potrebbe favorire questa transizione ecologica?

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LEZIONE

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IL CLIMA IN EUROPA

Quale varietà di climi presenta l’Europa? L’Europa fa parte della fascia climatica temperata boreale, compresa tra il Tropico del Cancro e il Circolo Polare Artico. Il clima prevalente è temperato, ma le differenze di latitudine e gli altri fattori climatici determinano climi molto diversi. Per comodità di studio, possiamo dividere l’Europa in quattro regioni climatiche. Ciascuna di queste regioni climatiche ha un clima prevalente. All’interno di ciascuna regione, però, troviamo alcuni climi specifici in aree limitate. Le quattro regioni climatiche sono: • la regione climatica subartica; • la regione climatica continentale; • la regione climatica atlantica; • la regione climatica mediterranea.

Quali caratteristiche presenta la regione climatica subartica? La regione climatica subartica comprende l’Islanda, buona parte della Scandinavia e il Nord della Russia. In generale si registrano inverni lunghi, con temperature sotto lo zero: il suolo, perciò, è gelato per molti mesi l’anno. Le estati sono brevi, con temperature che non superano, di media, gli 8-10 °C. All’interno di questa regione si hanno variazioni notevoli. Troviamo:

Video Il clima in Europa

• il clima nivale (o polare) tipico delle aree al di là del Circolo Polare Artico; • il clima seminivale nella Scandinavia nord-occidentale, in Islanda e in un’ampia fascia settentrionale della Russia. Il terreno è ghiacciato durante i lunghi inverni e c’è un parziale scioglimento dei ghiacci durante le brevi estati; • il clima temperato freddo più a sud, nella Penisola Scandinava e in Russia, con inverni freddi ed estati brevi, ma più lunghe di quelle a clima seminivale.

Quali caratteristiche presenta la regione climatica continentale? La regione climatica continentale caratterizza larga parte dell’Europa da nord verso sud, escluse le fasce costiere atlantiche e quelle mediterranee. È largamente diffuso il clima continentale freddo, caratterizzato da inverni freddi con abbondanti nevicate ed estati calde. Nell’area a nord-ovest del Mar Caspio, il clima è definibile freddo-arido. Presenta temperature molto basse e scarsissime precipitazioni. All’interno di questa regione climatica troviamo sulle catene montuose dei Pirenei, delle Alpi e in parte dei Carpazi il clima alpino. Si caratterizza per forti differenze secondo l’altitudine e per la presenza di vari biomi.

LE REGIONI CLIMATICHE EUROPEE LEGENDA Regione climatica subartica Clima nivale Clima seminivale Clima temperato freddo Regione climatica continentale Clima continentale temperato freddo Mar del Nord

Clima continentale arido freddo Clima alpino Regione climatica atlantica Clima atlantico temperato fresco

OCEA N O ATLAN TICO

Regione climatica mediterranea M

Clima mediterraneo

LEGGI LA CARTA • Osserva la carta e rispondi: Quale clima prevale nell’Europa centrale? ............................................................................................. Quale clima prevale nell’Europa occidentale? .............................................................................................

Ma r Nero

Mar Mediterraneo

Carta interattiva Le regioni climatiche europee

ar

C

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A Il clima sulle coste occidentali dell’Irlanda è atlantico temperato fresco perchè mitigato dalla Corrente del Golfo

Quali caratteristiche presenta la regione climatica atlantica? La regione climatica atlantica comprende: le coste battute dalla Corrente del Golfo (in Irlanda A , Gran Bretagna e nel Mare del Nord); le coste occidentali di Francia e di Spagna; le coste del Portogallo. Il clima è temperato fresco, cioè è più mite di quello continentale. Le precipitazioni sono frequenti e non si registrano forti differenze tra inverno ed estate.

B Nell’Italia meridionale il clima è mediterraneo

Quali caratteristiche presenta la regione climatica mediterranea? La regione climatica mediterranea si estende in Europa Meridionale, lungo le coste del Mar Mediterraneo e quelle del Mar Nero. Il clima è mediterraneo B , caratterizzato da temperature medie elevate. Infatti, gli inverni sono miti e le estati calde, addirittura torride nella parte più meridionale come la Sicilia. Le precipitazioni si concentrano in inverno, mentre sono scarse in estate. FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: continentale; temperato; mediterranea; freddo.

o

LE REGIONI CLIMATICHE IN EUROPA

sono quattro:

SUBARTICA

che ha climi

NIVALE, SEMINIVALE, TEMPERATO ......................

.............................

che ha climi

CONTINENTALE FREDDO, FREDDO-ARIDO, ALPINO

ATLANTICA

che ha un clima

............................ FRESCO

.............................

che ha un clima

MEDITERRANEO

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LEZIONE

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IL CLIMA IN ITALIA

Com’è il clima in Italia? La maggior parte del territorio italiano fa parte della regione climatica mediterranea, che è al centro della fascia temperata boreale. Il clima prevalente, perciò, è temperato. Le temperature sono miti, anche se non mancano forti escursioni termiche. Infatti, le punte massime in estate possono anche superare i 40 °C, mentre le minime in inverno arrivano a -10 °C.

Video Il clima in Italia

LE REGIONI CLIMATICHE IN ITALIA LEGENDA Regione climatica alpina Regione climatica padana Regione climatica ligure-tirrenica Regione climatica adriatica Regione climatica appenninica Regione climatica meridionale e insulare

Mar Ligure

Quali sono le regioni climatiche italiane? Alcuni fattori climatici determinano notevoli varietà di clima all’interno del nostro Paese. I principali di questi fattori sono: • le differenze di latitudine dovute alla grande estensione del territorio da nord a sud; • la presenza dell’elevata catena montuosa delle Alpi a nord; • l’influsso dei mari che bagnano il lungo profilo costiero. In base a questi fattori climatici, in Italia possiamo distinguere sei regioni climatiche: • la regione climatica alpina; • la regione climatica padana; • la regione climatica ligure-tirrenica; • la regione climatica adriatica; • la regione climatica appenninica; • la regione climatica meridionale e insulare.

A Vigneti ricoperti dalla neve nella Pianura Padana

Mar Adriatic o

Mar Tirreno

Mar Ionio

LEGGI LA CARTA • Osserva e rispondi. – Quali territori sono compresi nella regione climatica meridionale e insulare?

Carta interattiva Le regioni climatiche italiane

Quali caratteristiche presenta la regione climatica alpina? La regione climatica alpina coincide con l’area delle Alpi. Come avviene nelle zone montuose, si registrano inverni lunghi e freddi con frequenti precipitazioni nevose, estati brevi e fresche con presenza di piogge. Il clima presenta differenze molto significative a seconda dell’altitudine.

Quali caratteristiche presenta la regione climatica padana? La regione climatica padana comprende la Pianura Padana e la Pianura Veneta. Il clima è continentale: in inverno le temperature sono rigide, con precipitazioni nevose A e frequenti banchi di nebbia. Le estati, invece, sono calde e spesso afose.

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Quali caratteristiche presentano la regione climatica ligure-tirrenica e quella adriatica? La regione climatica ligure-tirrenica comprende le coste del Mar Ligure e del Mar Tirreno fino alla Campania B . Presenta inverni miti ed estati calde. La regione climatica adriatica comprende le coste del Mar Adriatico da Trieste al Molise. Presenta inverni freddi, causati dai venti da nord-est, estati calde e una minore piovosità delle coste tirreniche.

Quali caratteristiche presentano la regione climatica appenninica e quella meridionale e insulare? La regione climatica appenninica comprende la lunga catena degli Appennini dalla Liguria alla Calabria. Il clima è più freddo a nord e alle alte quote e più mite a sud. La regione climatica meridionale e insulare comprende le coste dell’Italia meridionale, la Sicilia e la Sardegna. Gli inverni sono miti, le estati molto calde e asciutte. In varie zone si può parlare di clima torrido, caratteriz-

B La costa della Campania sul Mar Tirreno

zato da un’elevata siccità, da una crescente aridità del suolo e da una vera e propria desertificazione C . Questo fenomeno, insieme all’intensificarsi di eventi estremi come tempeste e nubrifagi, è il segnale che il cambiamento climatico sta interessando anche l’Italia.

C Un’area interna della Sicilia dove avanza la desertificazione

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: tirrenica; temperato; insulare; temperato. ......................... PADANA IL CLIMA IN ITALIA

è prevalentemente

.......................

Si distinguono sei regioni climatiche

LIGURE-..................... ADRIATICA APPENNINICA MERIDIONALE E ..................

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IMPARA A LEGGERE IL CLIMA 1. OSSERVA I GRAFICI I climatologi raccolgono costantemente i dati sulle temperature e sulle precipitazioni. I valori medi mensili, ottenuti con osservazioni che durano almeno trent’anni, possono essere raffigurati con grafici che consentono di valutare a colpo d’occhio il clima di un luogo. Ti presentiamo due località con climi molto diversi. Dopo aver osservato i grafici, completa le didascalie sotto le due foto con i seguenti termini: 10 • 25 • meridionale • centrale • continentale • freddi • miti • 0 • distribuite • mediterraneo • scarse • 30

BERLINO

Berlino, la capitale della Germania, si trova nell’Europa ........................ Gli inverni sono molto ...................., con temperature che scendono spesso sotto ......... °C. Le estati sono invece calde, con temperature massime intorno ai ......... ° C. Le precipitazioni sono .............................. per tutto l’anno, con neve in inverno e pioggia in estate. Il clima di Berlino è perciò di tipo ......................................

PALERMO

Palermo è una città italiana che si trova nell’Europa ................................. Gli inverni sono .................., con temperature minime che rimangono intorno ai ......... °C. Le estati sono torride, con temperature medie massime oltre i ........... °C. Le precipitazioni sono abbondanti in autunno e in inverno, ma molto ...................... durante l’estate. Il clima di Palermo è perciò di tipo ..........................................

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Verso le competenze 2. INDIVIDUA LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI Segna con un crocetta le caratteristiche del clima continentale: ❏ temperature medie elevate ❏ inverni freddi ed estati calde ❏ scarsità di precipitazioni durante l’estate ❏ temperature sotto 0 °C per tutto l’anno ❏ nevicate in inverno ❏ assenza di differenze stagionali Rispondi alle domande: • Come variano le temperature nel corso dell’anno nelle aree con un clima continentale? ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. • Quali aree europee sono caratterizzate da un clima di tipo continentale? ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................

Segna con un crocetta le caratteristiche del clima mediterraneo: ❏ temperature medie elevate ❏ inverni freddi ed estati calde ❏ scarsità di precipitazioni durante l’estate ❏ temperature sotto 0 °C per tutto l’anno ❏ nevicate in inverno ❏ assenza di differenze stagionali Rispondi alle domande: • Come sono distribuite le precipitazioni nel corso dell’anno nelle aree con un clima mediterraneo? ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... • Quali aree europee sono caratterizzate da un clima di tipo mediterraneo? .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... .......................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................

3. SINTETIZZA I CONCETTI Completa la mappa con i seguenti termini: mediterraneo • calde • continentale • scarse • meridionale

Nell’Europa

CENTRALE

.........................................

prevale il

prevale il

CLIMA .......................................

CLIMA .........................................

che presenta

che presenta

ESTATI ..................

INVERNI MITI

ESTATI TORRIDE

con

con

con

ABBONDANTI NEVICATE

PRECIPITAZIONI ABBONDANTI

PRECIPITAZIONI ....................................

INVERNI FREDDI

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ESPLORA IL TERRITORIO ITALIANO

Il climate change colpisce anche l’Italia?

Video d’autore Viaggio nel climate change in Italia

Ho incontrato e viaggiato con il reporter Michele Lapini, che utilizza la fotografia DOV'È per raccontare il mondo che lo circonda. Girando l’Italia ha scoperto e mi ha reso sempre più PIANA DI MARCESINA chiaro che il cambiamento climatico non riguarda soltanto le aree lontane del Pianeta FAENZA come i Poli, dove i ghiacci si sciolgono, e le aree tropicali si desertificano. Anche in Italia, infatti, il reporter si è trovato davanti a una serie di fenomeni disastrosi che, secondo molti studiosi, sono collegati alle trasformazioni del clima. Negli ultimi anni ha fotografato gli effetti del cambiamento climatico nel nostro Paese. Ecco le testimonianze di questi eventi sia nelle montagne del Veneto, sconvolte nel 2018 dalla tempesta Vaia, sia a Faenza, in Emilia-Romagna, colpita da un’alluvione nel maggio del 2023. VAIA: LA FORZA DEL VENTO • Osserva le foto e cancella l’alternativa sbagliata: Siamo nella piana di Marcesina, un altopiano veneto circondato dalle montagne. I pendii dei rilievi sono coperti da migliaia di [alberi spaccati] [tronchi accatastati] A . Sono gli effetti della Tempesta Vaia: le raffiche hanno soffiato per ore tra i 100 e i 200 km/h sradicando milioni di alberi. Nella foto B si possono riconoscere lungo la strada una serie di [rovine di abitazioni montane] [cataste di legname raccolto]. La foto C mostra un bosco composto [da un’unica specie vegetale] [da un’ampia varietà di specie vegetali]: si tratta dell’abete rosso. I boschi piantati con una sola specie sono meno in grado di resistere alle tempeste, mentre la presenza di più specie permette alle piante di sfruttare meglio le risorse del terreno e lo spazio a loro disposizione. La tempesta Vaia è un fenomeno naturale di straordinaria potenza, probabilmente legato alle trasformazioni del clima. La cura e l’attenta gestione del patrimonio forestale sono decisive per limitare le conseguenze del cambiamento climatico.

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A

C

B


Verso le competenze

FAENZA: UNA PREVENZIONE MANCATA

D

• Osserva le foto e cancella l’alternativa sbagliata: Faenza si è allagata dopo che ore e ore consecutive di piogge intense hanno provocato la rottura degli argini del fiume Lamone, che già in passato aveva provocato alluvioni. Come si può vedere dalle foto D e E , la zona intorno al fiume è [quasi completamente cementificata] [minimamente cementificata]: l’area residenziale [è separata] [non è separata] dal fiume da un’area in grado di fare da cuscinetto. Le case costruite in prossimità dell’argine sono edificate [più in alto] [allo stesso livello] rispetto alle acque del fiume. Un territorio a rischio che viene fortemente cementificato diventa ancora più vulnerabile agli eventi atmosferici.

E

LE SPERANZE PER IL FUTURO

F

• Osserva la foto e cancella l’alternativa sbagliata: Il reporter Michele Lapini ha documentato non solo le calamità naturali che negli ultimi anni hanno colpito Italia, ma anche le mobilitazioni a difesa del Pianeta. Nella foto F ha ritratto un corteo di Fridays for Future avvenuto a Bologna. I partecipanti sono [prevalentemente molto giovani] [in gran parte adulti]. I cartelli appaiono [molto colorati e creativi] [tutti simili] e vi sono scritti slogan [solo in italiano] [in diverse lingue]. Questo testimonia che c’è un movimento globale, cioè che riguarda tutta l’umanità, che lotta contro il climate change. Davanti al cambiamento climatico e alla crisi ambientale non c’è solo rassegnazione: in tutto il mondo sono soprattutto i più giovani a mobilitarsi per proteggere gli equilibri naturali.

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LEZIONE

26 SUL FUTURO

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO TRASFORMA L’AGRICOLTURA

I cambiamenti climatici non hanno dovunque le stesse conseguenze. Nel bacino del Mar Mediterraneo, di cui l’Italia fa parte, le temperature stanno aumentando più rapidamente che in altre parti del Pianeta. Soprattutto nel periodo estivo c’è una forte riduzione delle precipitazioni e questo fenomeno espone l’area al rischio di siccità. Per gli scienziati questa situazione causerà nei prossimi decenni molti rischi per l’agricoltura. I terreni nelle pianure, dove le coltivazioni sono oggi assai diffuse, diventeranno sempre più aridi: i fiumi si svuoteranno, la terra sarà meno fertile. A causa della siccità ci sarà meno acqua disponibile per l’irrigazione delle colture, con un effetto negativo sulla produzione agricola. Inoltre, questa situazione favorirà la diffusione di nuovi parassiti delle piante ed erbe infestanti. Secondo gli studiosi, per far fronte al problema i campi agricoli si sposteranno a quote sempre più alte perché diventerà più difficile coltivare in climi troppo aridi alcune specie vegetali come l’olivo, la vite, il mais, la patata. Un rimedio sarà sfruttare i rilievi collinari e montuosi per trovare luoghi più freschi e ricchi di acque. Questo fenomeno porterà significative trasformazioni nel paesaggio, nelle tecniche agricole, nella stagionalità e nella distibuzione dei prodotti.

Lo spostamento delle coltivazioni La coltivazione degli alberi da frutto e degli olivi si è spostata dalla pianura ai terreni collinari e montuosi. Qui, infatti, le temperature sono inferiori e c’è maggiore disponibilità di acqua. Per fare spazio alle coltivazioni, questi terreni sono stati intensamente disboscati. Inoltre, i campi sono stati realizzati su terreni accidentati, più difficili da lavorare e più a rischio di frane.

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La siccità in pianura In pianura la siccità ha portato a una riduzione delle coltivazioni e a un loro mutamento. Molti campi sono stati abbandonati a causa delle temperature troppo elevate e delle scarse precipitazioni. Inoltre, il caldo ha favorito la diffusione dei parassiti che colpiscono le piante. Rimangono solamente alcuni campi di cereali, che sopportano le alte temperature e hanno bisogno di una ridotta quantità di acqua.


La cementificazione della pianura Il «consumo del suolo» in pianura è sempre più elevato. Infatti, al posto dei terreni agricoli e di quelli coperti da una vegetazione spontanea sono stati costruiti numerosi edifici. Queste costruzioni trasformano il paesaggio, modificano gli equilibri naturali e contribuiscono all’aumento delle temperature perché trattengono il calore dei raggi solari, mentre le aree verde mitigano il clima.

LE COMPETENZE PER UN FUTURO SOSTENIBILE 1. Parti dalla tua esperienza Nel luogo in cui vivi la produzione agricola ha subito dei danni per la siccità? Hai visto e sentito parlare delle conseguenze che l’aumento delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni producono sulle coltivazioni e, di conseguenza, sulla nostra alimentazione? Racconta la tua esperienza in forma scritta o orale. 2. Fai una ricerca in Rete Conosci gli articoli 9, 32 e 41 della Costituzione Italiana che si occupano della tutela dell’ambiente e della salute? Trascrivi innanzitutto questi tre articoli. Poi, dopo averli letti con molta attenzione, scrivi un breve testo dove spieghi perché la tutela dell’ambiente e della salute sono tra i principi fondamentali della nostra Costituzione.

I cambiamenti nel lavoro agricolo L’asperità dei terreni coltivati in montagna porta a un cambiamento nel lavoro agricolo. Prima in pianura si estendevano vasti terreni con una sola coltivazione, lavorati in modo interamente meccanizzato. Ora troviamo campi di dimensioni più ridotte, che richiedono più lavoro manuale. Spesso sono coltivati con produzioni biologiche, più sostenibili per l’ambiente.

3. discuti in classe Come puoi impegnarti per contribuire a sensibilizzare i tuoi coetanei e le tue coetanee sulle gravi conseguenze del cambiamento climatico? Confronta le tue riflessioni col resto della classe, lavorando a gruppi. Poi preparate tre poster per illustrare le conseguenze delle temperature elevate e della siccità nel paesaggio e nella produzione agricola. L’obiettivo è esporre questi poster in una giornata organizzata dalla vostra scuola su questo tema, in modo da informare e aumentare la consapevolezza sulle conseguenze del cambiamento climatico in atto.

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IL CLIMA

Audio Ascolta la sintesi

• CHE COS’È IL TEMPO METEOROLOGICO? Il tempo meteorologico è l’insieme delle condizioni atmosferiche di un luogo in un momento preciso.

• CHE COS’È IL CLIMA? Il clima è l’insieme delle condizioni atmosferiche abituali di un luogo, rilevate in un lungo periodo di tempo, almeno 30 anni.

• QUALI SONO GLI ELEMENTI DEL CLIMA? Gli elementi del clima sono le condizioni atmosferiche che vanno esaminate per valutare il clima di un luogo. Sono: la temperatura, le precipitazioni, la pressione atmosferica, i venti e l’umidità.

• QUALI SONO I FATTORI DEL CLIMA? I fattori del clima sono le caratteristiche geografiche di un territorio che influiscono sul clima di quel luogo. Sono: la latitudine, l’altitudine, la vicinanza di rilievi e di masse d’acqua (mari, fiumi, laghi), l’azione delle correnti marine.

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO • IN CHE MODO IL CLIMA DELLA TERRA STA CAMBIANDO? Il principale effetto del cambiamento climatico che si sta verificando negli ultimi secoli è il riscaldamento globale. È l’aumento delle temperature sulla superficie terrestre.

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Una stazione di rilevamento dei fenomeni atmosferici

Sui rilievi il clima è freddo a causa dell’elevata altitudine


• CHE COS’È L’EFFETTO SERRA? L’effetto serra è un fenomeno naturale che avviene nell’atmosfera. Fa sì che il calore dei raggi solari rimanga intrappolato sulla Terra. Negli ultimi anni l’effetto serra si è intensificato a causa dell’immissione di gas nell’atmosfera. Questi gas sono prodotti da attività umane come: produzione di energia, deforestazione, scarichi industriali, impianti di riscaldamento ecc. L’aumento dei gas nell’atmosfera è la principale causa del riscaldamento globale.

IL CLIMA IN EUROPA

FASCIA POLARE BOREALE FASCIA TEMPERATA BOREALE

• IN QUALE FASCIA CLIMATICA SI TROVA L’EUROPA? L’Europa si trova nella fascia climatica temperata boreale. Il clima prevalente è temperato, ma nel continente ci sono grandi differenze climatiche.

• IN QUANTE REGIONI CLIMATICHE SI PUÒ SUDDIVIDERE L’EUROPA? L’Europa si può suddividere in quattro regioni climatiche: subartica, con clima nivale, seminivale e temperato freddo; continentale, con clima continentale freddo (inverni freddi ed estati calde); atlantica, con clima temperato fresco e umido; mediterranea, con clima mediterraneo (inverni miti ed estati calde).

FASCIA TROPICALE FASCIA TEMPERATA AUSTRALE FASCIA POLARE AUSTRALE

REGIONE SUBARTICA

REGIONE ATLANTICA

REGIONE CONTINENTALE

REGIONE MEDITERRANEA

IL CLIMA IN ITALIA • QUAL È IL CLIMA IN ITALIA? La maggior parte dell’Italia fa parte della regione climatica mediterranea. Il clima è prevalentemente temperato. All’interno del nostro Paese esiste però una notevole varietà climatica per le differenze di latitudine, la presenza delle catene montuose e l’influsso dei mari.

Sulle coste italiane il clima è mite grazie all’influsso del mare

101


RACCOGLI LE IDEE

Conoscenze e abilità

Esercizi digitali Svolgi le attività

VERIFICA LE CONOSCENZE 1. Indica se le affermazioni sono vere o false. A. L’Italia appartiene alla regione climatica atlantica. ❏V ❏F B. La latitudine è il più importante dei fattori climatici. ❏V ❏F C. Il tempo meteorologico si misura in un periodo di tempo molto lungo. ❏V ❏F D. Il cambiamento climatico provoca fenomeni meteorologici estremi. ❏V ❏F 2. Segna con una crocetta il completamento corretto. A. La temperatura atmosferica è ❏ un elemento climatico ❏ un fattore climatico ❏ un fenomeno che avviene nell’atmosfera B. Tra le conseguenze del cambiamento climatico c’è ❏ l’aumento della biodiversità ❏ l’abbassamento del livello dei mari ❏ la desertificazione C. All’aumentare dell’altitudine la temperatura ❏ aumenta ❏ rimane costante ❏ diminuisce 3. Inserisci in ciascuna frase i termini mancanti. A. L’Europa si trova nella fascia climatica ............................... boreale, che è compresa tra il Tropico del ........................... e il Circolo Polare Artico. B. La Corrente del Golfo mitiga le ................................ delle coste occidentali dell’Europa sull’Oceano ............................ C. L’effetto serra intrappola il calore dei raggi del ...................... sulla superficie .................................., causando così un aumento delle temperature. AMPLIA IL LESSICO 4. Completa la definizione. A. Il tempo meteorologico è l’insieme delle condizioni ................................ di un luogo in un momento .............................. B. L’umidità è la quantità di ......................... acqueo presente nell’aria. C. Il riscaldamento globale è l’aumento delle ............................... sulla superficie .............................. che si è verificato negli ultimi secoli.

102

5. Scrivi la definizione dei seguenti termini. A. Clima: ............................................................................................................... .................................................................................................................................... B. Fascia climatica: .......................................................................................... .................................................................................................................................... LAVORA CON I GRAFICI 6. Osserva il grafico sull’andamento delle emissioni di CO2 (fonte Global Carbon Project) e rispondi alle domande.

1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2021

A. Nell’ultimo secolo le emissioni di CO2 sono cresciute o diminuite? .................................................................................................................................... B. Quando è stato raggiunto il massimo delle emissioni? .................................................................................................................................... LAVORA CON LA CARTA 7. Scrivi il nome delle due regioni climatiche italiane colorate nella carta e indica le loro caratteristiche. Regione blu: ........................................................................................................ .................................................................................................................................... Regione rossa: .................................................................................................... ....................................................................................................................................


ESERCITA LE COMPETENZE CHE TEMPO FARÀ? Traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari: • Utilizzare conoscenze e abilità apprese per interpretare elaborazioni grafiche di informazioni spaziali. 1. Con le altre prime classi della scuola state preparando una visita alla vicina stazione per le osservazioni meteorologiche dell’Aeronautica Militare. Il vostro compito è realizzare un’intervista al responsabile del servizio, composta da circa 10 domande. 2. Cominciate leggendo il seguente articolo: Le previsioni rispetto al passato sono più attendibili: l’affidabilità è molto elevata nei primi due giorni (70-80%) sebbene scenda nei giorni successivi. Le previsioni a 4 giorni hanno un’affidabilità inferiore al 50%. Il concetto su cui si basa la meteorologia odierna è noto come «previsioni meteorologiche numeriche». Secondo questo metodo, i processi atmosferici possono essere descritti dalle leggi della fisica e simulate attraverso un complesso sistema di equazioni. La raccolta di dati avviene attraverso una fitta rete di punti di rilevamento sparsi ovunque dove si trovano strumenti di rilevazione specifici

COMBATTERE OGNI GIORNO CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO Traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari: • Maturare consapevolezza sul tema della cittadinanza ambientale e riconoscere comportamenti da adottare per la salvaguardia del Pianeta. 1. La tua scuola sta organizzando una giornata di sensibilizzazione sul tema del cambiamento climatico. Alla tua classe è stato assegnato il compito di realizzare un segnalibro che indichi una serie di buone pratiche da compiere nella vita di ogni giorno per dare il proprio contributo alla lotta contro il cambiamento climatico. 2. Inizia riflettendo su quali azioni quotidiane contribuiscono al riscaldamento globale e spiegà il perché. In particolare puoi soffermarti su temi come i consumi di energia e di acqua, i trasporti, i sistemi di riscaldamento e di condizionamento.

Compiti di realtà

come termometri, anemometri, igrometri, pluviometri ecc. Per quanto riguarda la raccolta dei dati in aria vengono utilizzati gli aerostati, o palloni-sonda, con la funzione di misurare le condizioni atmosferiche fino a 20 chilometri di altezza e trasmettere i dati a terra. L’elaborazione dei dati è affidata ai supercomputer più potenti del Pianeta. In Europa il cervellone si trova a Reading, in Inghilterra: è in grado di analizzare un modello con un milione di variabili e in sole sei ore tiene conto di 10 mila nuove osservazioni. (da Come nascono le previsioni del tempo, www.focus.it) 3. Discutete in classe su quali sono le principali informazioni che si ricavano dal testo. Confrontatevi su i punti che non vi sono ancora chiari sulle previsioni del tempo. Cercate insieme di chiarire i vostri dubbi, anche attraverso una ricerca online. Infine, preparate le 10 domande in previsione dell’intervista. COM’È ANDATA? Per valutare il tuo lavoro, rispondi alle seguenti domande: a. Quali aspetti del lavoro ho affrontato con facilità? b. Quali difficoltà ho incontrato? c. Come valuto complessivamente il mio lavoro?

3. Per ognuna delle azioni negative che hai individuato, proponi un comportamento alternativo che può contribuire a ridurre il cambiamento climatico. Per raccogliere informazioni sulle buone pratiche da attuare consulta il sito www.wwf.it/cosa-puoi-fare-tu/ecotips. 4. Sintetizza le buone pratiche in 10 slogan per comporre un decalogo da scrivere nel segnalibro. Per esempio: – Sprecare energia ferisce la Terra! – Usa sempre lampadine a risparmio energetico. – Quando esci da una stanza, ricorda di spegnere la luce. COM’È ANDATA? Per valutare il tuo lavoro, rispondi alle seguenti domande: a. Quali aspetti del lavoro ho affrontato con facilità? b. Quali difficoltà ho incontrato? c. Come valuto complessivamente il mio lavoro?

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PERCORSO

5

LA MONTAGNA 6

7

5

8 11

9

10


Presentazione I contenuti fondamentali del Percorso

Immagine interattiva Scopri il paesaggio di montagna

Le conoscenze di base 1

4

Che cos’è una montagna?

3

2

La montagna è un rilievo della superficie terrestre che supera i 600 metri di altitudine, cioè di altezza sul livello del mare (s.l.m.). Nell’illustrazione a fianco puoi riconoscere i vari elementi che caratterizzano il paesaggio di montagna.

Gli elementi naturali

12

Ad alta quota troviamo: la cima o vetta 1 , che è il punto più alto di una montagna; il ghiacciaio 2 , un accumulo di neve compatta, ghiacciata a causa delle basse temperature; il versante 3 , che è ciascuno dei due fianchi di una montagna; il crinale 4 , cioè il profilo delle vette che costituisce la linea di separazione tra due versanti di una montagna; il passo o valico 5 , che è il punto dove si può passare da un versante all’altro di una montagna. Una serie di montagne che si succedono allineate una dopo l’altra formano una catena montuosa 6 . Invece, quando le montagne costituiscono un blocco isolato di rilievi formano un massiccio 7 . Scendendo di quota troviamo il piede o falda 8 , che è la parte più bassa di una montagna. L’area pianeggiante tra due montagne è detta valle 9 , dove di solito si trovano i centri abitati. Nel paesaggio raffigurato possiamo riconoscere anche le foreste di conifere 10 (abeti, pini, larici), che si trovano a un’altitudine tra i 1000 e i 2400 metri.

Gli elementi antropici Sono presenti anche elementi antropici, cioè dovuti all’intervento umano. Tra questi ci sono i trafori 11, gallerie costruite sotto le montagne per creare vie di comunicazione rapide, e gli impianti sciistici 12 per il turismo invernale, con piste e impianti di risalita. OSSERVA E APPRENDI • Cerchia nell’illustrazione con una linea continua l’area utilizzata come pascolo per gli animali. • Cerchia con una linea tratteggiata gli edifici e gli insediamenti umani.

135


LEZIONE

31

LE MONTAGNE EUROPEE

Video Le montagne europee Galleria immagini Le principali vette europee

Quali sono le caratteristiche delle montagne europee? In Europa le montagne occupano circa il 12,6% del territorio. Si estendono perciò su una superficie più limitata rispetto alle colline (28,9%) e alle pianure (58,5%). I rilievi più antichi risalgono a circa 300-400 milioni di anni fa. Presentano forme arrotondate e non raggiungono quote molto elevate perché nel tempo sono stati erosi dagli agenti atmosferici (pioggia, vento ecc.). Si concentrano perlopiù nell’Europa settentrionale e ai confini orientali del continente. Alcune montagne antiche sono presenti anche nell’Europa centrale e meridionale. I rilievi più giovani del continente risalgono a circa 40 milioni di anni fa. Presentano versanti ripidi e cime elevate perché sono stati meno erosi dagli agenti atmosferici. Le montagne più giovani si concentrano nell’Europa meridionale.

Quali sono le montagne europee antiche? Le montagne antiche dell’Europa settentrionale sono: • le Alpi Scandinave, che si allungano da sud verso nord lungo la Penisola Scandinava. Sono i rilievi più antichi d’Europa. La vetta più alta è il Galdhøpiggen (2469 m). Le basse temperature di questa regione favoriscono la formazione di molti ghiacciai. Nel corso di tempi lunghissimi, il progressivo ritiro dei ghiacciai ha scavato lungo le coste profonde insenature: sono chiamate fiordi A ; • i Monti Cambrici, i Pennini, i Grampiani con la vetta del Monte Ben Nevis (1343 m) e le Highlands nelle Isole Britanniche. Si tratta di rilievi molto antichi, con versanti dolci e altitudini modeste; B I rilievi del Massiccio Centrale

A Le Alpi Scandinave e il fiordo Hjørund

• i Monti Urali, che si trovano all’estremità nord-orientale del continente e segnano il confine tra Europa e Asia. Sono anch’essi di formazione tanto antica, perciò hanno altitudini non molto elevate. La cima più alta è il Narodnaja (1894 m). Le montagne antiche che si trovano nell’Europa centrale e meridionale sono: • le sierras (cioè «catene montuose») del Sistema Centrale e i Monti Cantabrici, che si trovano nella Penisola Iberica; • il Massiccio Centrale B , di origine vulcanica, le Cevenne, il Giura e i Vosgi, che sono nella Regione Francese. Presentano vette inferiori ai 2000 metri; • la Selva Nera, la Selva di Turingia, i Sudeti e la Selva Boema, nell’Europa centrale. Non superano i 1000 metri di altitudine.

C Il Monte Mulhacén nella Cordigliera Betica


AV

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PERCORSO 5 | La montagna

AL

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PI

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LE MONTAGNE EUROPEE

N

AN

O

D

IN

2119 Öræfajökull

M

Kverkfjöll 1764 1666 Eyjafjöll

U

2469 Galdhøpiggen

R A

HIGHLANDS

MONTI PENNINI MONTI CAMBRICI

LEGENDA Montagne comprese tra 600 e 1500 metri Montagne più alte di 1500 metri

Mar B a lt ic o

Mar d el No rd

SELVA DI TURINGIA

Vette

P

E

N ALP AR I 2912 IC Corno HE

BA L CA NI RODOPI

O

Carta interattiva Dove sono le montagne europee?

Ma r Nero

ND

N Grande N IN 1281 Vesuvio I

3479 Mulhacén

CAUCASO

ZI

P

DI

PI

CORDIGLIERA BETICA

A

I

A

SISTEMA CENTRALE

M. Bianco

Gerlach

RP

3404 Pico de Aneto

A

PIRENEI

SUDETI

SELVA TATRA 2655 BOEMA

C

VOSGI SELVA NERA GIURA MASSICCIO A L P CENTRALE CEVENNE 4810

Vulcani

MONTI CANTABRICI

I

OCEANO ATLANTICO

L

1343 MONTI Ben Nevis GRAMPIANI

3357 Etna

M a r M ed it er r a neo

Quali sono le montagne europee giovani? Le montagne giovani dell’Europa meridionale sono: • la Cordigliera Betica, con il Monte Mulhacén (3479 m) C , nel Sud della Penisola Iberica; • i Pirenei ai confini tra la Penisola Iberica e la Regione Francese. La cima più alta è il Pico de Aneto (3404 m); • la catena delle Alpi, che si estende nell’Europa centro-meridionale. È formata dai rilievi geologicamente più giovani ed è la più elevata d’Europa. Vi si trova la vetta europea più alta, il Monte Bianco (4810 m);

Mar Cas p i o

5642 Elbrus

LEGGI LA CARTA • Cerchia sulla carta: – con una linea continua i sistemi montuosi raffigurati nelle foto della pagina a fianco; – con una linea tratteggiata le catene montuose al confine tra Europa e Asia.

• gli Appennini, che attraversano la Penisola Italiana da nord a sud. La vetta più alta è il Corno Grande (2912 m); • la catena dei Carpazi, che si estende nell’Europa orientale. Comprende i Monti Metalliferi, i Monti Tatra con il Monte Gerlach (2655 m) e le Alpi Transilvaniche; • le Alpi Dinariche, i Monti del Pindo, i Monti Rodopi e i Balcani, che si trovano nella Penisola Balcanica; • la catena del Caucaso, al confine meridionale tra Europa e Asia. Ne fa parte il Monte Elbrus (5642 m), considerato da molti geografi una vetta asiatica.

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: elevate; giovani; meridionale; non elevate. che hanno

CIME .........................

ANTICHE LE MONTAGNE EUROPEE

che si concentrano

sono di due tipi

che hanno

NELL’EUROPA SETTENTRIONALE CIME .........................

....................... che si concentrano

NELL’EUROPA .........................

137


LEZIONE

32

LE MONTAGNE ITALIANE

Quali sono le caratteristiche delle montagne italiane?

Galleria immagini Le principali vette italiane

Quali sono le caratteristiche degli Appennini?

In Italia le montagne occupano il 35,2% del territorio. Si estendono perciò su una superficie più ampia rispetto alle pianure (23,2%), ma inferiore rispetto alle colline (41,6%). La maggioranza delle montagne italiane fa parte di due catene montuose: le Alpi e gli Appennini. Esistono però anche una serie di rilievi isolati.

Quali sono le caratteristiche delle Alpi? Le Alpi italiane costituiscono un grande arco di 1200 chilometri all’estremo nord della Penisola. Segnano i confini dell’Italia con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. La catena alpina italiana si articola in tre gruppi: • le Alpi Occidentali, divise in Alpi Marittime, Alpi Cozie, Alpi Graie; • le Alpi Centrali, divise in Alpi Pennine, Alpi Lepontine, Alpi Retiche; • le Alpi Orientali, divise in Alpi Atesine, Alpi Dolomitiche o Dolomiti A , Alpi Carniche, Alpi Giulie. Le Alpi raggiungono quote molto alte, le più elevate in Europa. Numerose cime superano i 4000 metri: il Monte Bianco (4810 m), il Gran Paradiso (4061 m), il Monte Rosa (4635 m), il Cervino (4478 m) B , il Bernina (4050 m). Le Alpi costituiscono un passaggio obbligato tra l’Italia e i Paesi del Centro Europa. Fin dall’Antichità sono stati utilizzati i valichi per passare da un versante all’altro dei rilievi. A sud delle Alpi Centrali e Orientali sorgono le Prealpi (Prealpi Lombarde e Prealpi Venete). Sono una serie di rilievi sui 2000 metri, con forme più arrotondate rispetto ai rilievi alpini perché sono formati da rocce particolarmente soggette all’erosione. A Le Tre Cime di Lavaredo nelle Dolomiti

Video Le montagne italiane

Foto 360 Le Tre Cime di Lavaredo nelle Dolomiti

Gli Appennini costituiscono la «spina dorsale» della Penisola, che attraversano da nord a sud per circa 1350 chilometri. Sono articolati in: • l’Appennino Settentrionale, diviso in Ligure e Tosco-Emiliano; • l’Appennino Centrale, diviso in Umbro-Marchigiano, Laziale e Abruzzese C ; • l’Appennino Meridionale, diviso in Campano, Lucano e Calabro. Le cime appenniniche sono più basse di quelle alpine perché la roccia è più friabile e più soggetta all’erosione.

LEGGI LE IMMAGINI • Rispondi oralmente. – Quali differenze noti tra le cime delle montagne di questa pagina e quella del vulvano Vesuvio nella pagina accanto. B Il Monte Cervino (4478 m) nelle Alpi Pennine

C Il Corno Grande (2912 m) nell’Appennino Abruzzese


LE MONTAGNE ITALIANE

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LEGGI LA CARTA

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• Cerchia sulla carta: – con una linea continua le tre vette più elevate delle Alpi; – con una linea tratteggiata la vetta più elevata degli Appennini. • Sottolinea sulla carta: – il nome del vulcano più elevato d’Italia.

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Carta interattiva Dove sono le montagne italiane? Geographic novel Trekking sulle Dolomiti

Quali sono i rilievi isolati e i vulcani? Ai fianchi dei versanti appenninici si trovano piccole catene e rilievi isolati: le Alpi Apuane e il Monte Amiata in Toscana; i Cimini e i Lepini nel Lazio; il Monte Calvo sul promontorio del Gargano in Puglia; le Madonie, i Monti Nebrodi, i Monti Peloritani in Sicilia; i Monti del Gennargentu in Sardegna. Ci sono tre vulcani attivi: in Campania il Vesuvio D , in Sicilia l’Etna, il vulcano più alto d’Europa, e lo Stromboli. FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: Appennini; elevate; Alpi; più basse; 35,2. occupano il LE MONTAGNE ITALIANE

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139


LEZIONE 32 | Le montagne italiane

Quali insediamenti e attività caratterizzano le aree montane italiane?

E La raccolta e il taglio del legname

Spesso gli insediamenti umani in montagna sono limitati perché il clima è freddo e molte zone sono difficili da raggiungere a causa dei terreni ripidi e scoscesi. Le montagne italiane, però, sono state abitate fin dall’Antichità e sono state sfruttate tradizionalmente per la caccia, la raccolta del legname E , l’estrazione dei minerali, le attività agricole e il pascolo degli animali F . Per molti secoli queste attività sono state portate avanti senza che il paesaggio montano venisse trasformato in maniera radicale. Oggi, invece, le aree montane italiane sono interessate da profondi cambiamenti.

In che modo il turismo sta trasformando alcune aree montane italiane?

F Mucche al pascolo nelle Dolomiti

Alcune aree, soprattutto sull’arco alpino, sono diventate negli ultimi decenni importanti mete turistiche, affermandosi come luoghi di villeggiatura e di sport. In queste zone il turismo è diventato una risorsa economica fondamentale e si è sostituito in larga parte alle attività tradizionali. Il paesaggio di queste aree ha perciò subito grandi cambiamenti, con la costruzione di hotel, case per le vacanze, piste da sci G , strade, gallerie. Queste profonde trasformazioni legate al massiccio taglio dei boschi, realizzato per fare spazio a edifici e infrastrutture, e alla cementificazione H causano spesso grandi rischi ambientali: dissesto del suolo, frane, inquinamento ecc. G Una stazione sciistica sulle Alpi

LEGGI L’IMMAGINE • Descrivi oralmente. – I fattori naturali di questo paesaggio. – Gli elementi realizzati dall’intervento umano.

140


PERCORSO 5 | La montagna

H Un esempio di cementificazione in una località turistica sull’arco alpino

Cosa sta succedendo nelle aree montane interne? Molte altre aree montane, invece, sono rimaste più isolate e non sono state interessate da intensi flussi turistici. È il caso, per esempio, di buona parte dei territori appenninici e di alcuni alpini. Queste zone si stanno progressivamente spopolando I per le difficoltà di accedere ai servizi essenziali quali scuole, ospedali, stazioni ferroviarie ecc. e per le scarse opportunità di lavoro. Un numero crescente di persone, perciò, si trasferisce altrove. Le aree che presentano queste caratteristiche sono definite «aree interne». In queste zone cresce la superficie occupata dal bosco, che si sviluppa anche dove una volta c’erano insediamenti umani. Perciò, i boschi delle aree interne, in particolare nei territori degli Appennini, presentano gravi rischi ambientali perché l’assenza di manutenzione può provocare incendi, frane e smottamenti. L’espansione dei boschi nelle aree interne ha fatto raddoppiare negli ultimi 50 anni la superficie boschiva italiana, che ha raggiunto gli 11 milioni di ettari.

I Il borgo abbandonato di Senerchia, nell’Appennino Campano

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: spopolamento; hotel; bosco; turismo. in alcune zone si afferma LE AREE MONTANE

IL .....................

e si costruiscono

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e cresce la superficie del

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141


IMPARA A LEGGERE IL PAESAGGIO 1. OSSERVA IL PAESAGGIO Completa le didascalie dell’illustrazione con i seguenti termini: turismo • bosco • strada • disabitati • isolato • risalita • trasferita • raggiungere • sci

Molti edifici del paese di montagna sono ............................... perché la popolazione si è ............................... altrove.

Larga parte del ripido pendio che circonda il paese è occupato dal ............................, che è sempre più esteso.

Il paese di montagna è piuttosto ............................ Infatti, è raggiunto unicamente da una ......................... stretta e tortuosa.

2. INDIVIDUA LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI Segna con un crocetta i fenomeni che sono in corso nelle aree montane interne: ❏ lo sviluppo del turismo ❏ lo spopolamento ❏ il disboscamento ❏ la cementificazione ❏ la crescita della superficie dei boschi Rispondi alle domande: • Per quali ragioni sempre più persone abbandonano le aree montane interne e si trasferiscono altrove? ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................

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Segna con un crocetta gli edifici e le infrastrutture costruiti negli ultimi decenni nelle aree montane turistiche: ❏ hotel e case per le vacanze ❏ borghi medievali ❏ impianti sciistici ❏ miniere ❏ strade veloci Rispondi alle domande: • Quali sono i principali rischi ambientali che si verificano nelle aree montane dove è diffuso maggiormente il turismo? ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................


Verso le competenze Intorno a questi paesi si trovano piste da ...................... e impianti di .......................... per le attività in alta quota.

Una strada veloce permette di ................................... facilmente un’area montana che è meta di ...............................

3. SINTETIZZA I CONCETTI Completa la mappa con i seguenti termini: servizi • trasferisce • collegamenti • lavoro

Nelle aree montane interne ci sono

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ESPLORA IL TERRITORIO ITALIANO

I giardini delle Alpi Apuane

Video d’autore Viaggio sulle Alpi Apuane

Passo molto tempo sulle Alpi Apuane. Sono montagne relativamente basse, sotto i 2.000 metri, DOV'È ma salgono al cielo dritte come muri, scavando valli strette con fianchi ripidi, canaloni franosi, rocce bianche e instabili. Oggi si incontrano quasi solo alpinisti, scalatori, escursionisti ma un ALPI APUANE tempo questi territori erano densamente abitati da una popolazione che viveva di attività agricole, di pastorizia, di taglio del legname e di estrazione del marmo. Esplorare le Apuane prestando attenzione ai segni della secolare presenza umana porta alla luce delle scoperte che raccontano il nostro rapporto con la montagna. Dove, con uno sguardo meno attento, vediamo solo una natura selvaggia, ecco apparire giardini, orti, vialetti, vie di comunicazione ed edifici di cui è bello ricostruire origini e funzioni. LA TRASFORMAZIONE DEL PAESAGGIO • Osserva le foto e cancella l’alternativa sbagliata: La prima volta che sono salito sul monte Procinto mi sono fermato per riposare al vicino Rifugio Forte dei Marmi. Appesa a una parete del rifugio c’era una foto A del monte, risalente al 1891. A pochi metri, una finestra si apriva sullo stesso panorama ritratto in foto B : lo scenario è sorprendentemente [simile] [differente]. La montagna oggi è completamente ricoperta [dal bosco] [dagli ulivi] , tranne che nella parte rocciosa della cima. Un tempo, invece, il paesaggio era [più] [meno] spoglio di alberi e caratterizzato dai terrazzamenti dove gli abitanti praticavano l’agricoltura. Lo spopolamento delle montagne ha fatto quasi scomparire alcuni segni storici della presenza umana, come i pascoli e i terrazzamenti agricoli, mentre il bosco si espande in ogni direzione.

144

A

B


VERSO LE COMPETENZE C

UN PROFILO IRREGOLARE E SELVAGGIO • Osserva la foto e cancella l’alternativa sbagliata: Questa fotografia C è stata scattata dalla cresta che collega la Pania della Croce al Pizzo delle Saette . Si vedono alcune vette delle Apuane settentrionali, come il monte Sumbra, il Fiocca, il Sella e l’Altissimo. Per la forma [frastagliata] [morbida] delle creste, frutto dell’erosione delle rocce calcaree, le Apuane ricordano le Dolomiti. Sulla destra possiamo scorgere alcune vette dell’Appennino Tosco-Emiliano, con una forma ben più [rotonda] [aguzza]. Al centro dell’immagine, circondato dai boschi, si può osservare un antico terrazzamento [ancora coltivato] [abbandonato]. Le alpi apuane, come molti territori montani, presenta condizioni del terreno e del clima molto dure. Sono luoghi selvaggi, dove è più complicato che in pianura e collina coltivare la terra e popolare il territorio.

I SEGNI DELLA PRESENZA UMANA • Osserva le foto e cancella l’alternativa sbagliata: Inaspettatamente, camminando lungo gli stretti sentieri che conducono alle cime, circondati da rocce e fitti boschi, appaiono dei segnali di una passata presenza umana. Nella foto D vediamo una siepe di [bosso] [una pianta di more], che siamo abituati a vedere per usi [decorativi][agricoli] nei giardini all’italiana, come nel giardino di Boboli a Firenze E . Nella foto F appare un vero e proprio viale di montagna, con gli alberi disposti in modo [regolare][causale] ai margini del sentiero. Le radici delle piante, compattando il terreno, oltre a rendere più accogliente il luogo, servono a proteggere il passaggio dal rischio di frane. Anche in questo caso, c’è una somiglianza con il paesaggio di Boboli G . La presenza di siepi e alberi disposti in modo regolare lungo i sentieri rivela che quelle vie in passato erano molto trafficate. Spesso li troviamo vicino a fonti d’acqua, insediamenti montani, pascoli, baite e depositi.

D

F

E

G

145


LEZIONE

33

I GHIACCIAI

Come nascono e come si muovono i ghiacciai? Un ghiacciaio è una grande massa di ghiaccio che si forma quando ad alta quota la neve si solidifica e si compatta per le costanti basse temperature. L’area montana dove avviene questo processo di trasformazione della neve in ghiaccio si chiama bacino collettore; di solito ha una forma concava. Quando il bacino si è riempito, il ghiaccio trabocca e scende a valle, come fanno i fiumi. Queste colate di ghiaccio sono chiamate lingue glaciali per la loro forma. I ghiacciai, spinti dal loro peso smisurato, scendono lungo i fianchi delle montagne ed esercitano una forza erosiva che è molto superiore a quella dei fiumi e dei torrenti. Così sbriciolano e trascinano con sé le rocce, lasciando numerose tracce: scavano infatti ampie valli a U e profonde insenature costiere, come i fiordi.

Galleria immagini I ghiacciai europei

.................................................

LEGGI L’ IMMAGINE •Scrivi le didascalie. – Indica qual è il bacino collettore e quale la lingua glaciale.

Dove si trovano i ghiacciai? Ci sono stati periodi molto freddi della storia della Terra nei quali una vasta parte della superficie era ghiacciata. Oggi i ghiacciai sono presenti ai Poli e sulle cime più alte delle montagne, dove il clima estremamente freddo rende la neve solida e dura quanto un blocco roccioso. In Europa i ghiacciai più estesi si trovano in Islanda A , nelle Alpi Scandinave, nelle Alpi e nel Caucaso. Sulle Alpi sono presenti circa 900 ghiacciai, tutti di piccole dimensioni. Il più esteso tra questi è quello dell’Adamello-Mandrone B , a cavallo tra Lombardia e Trentino-Alto Adige. Sugli Appennini si trova invece un solo ghiacciaio, quello del Calderone, situato sul Gran Sasso. B Il ghiacciaio dell’Adamello-Mandrone

146

..........................................................

A Il ghiacciaio Vatnajökull in Islanda


PERCORSO 5 | La montagna

Quali rischi corrono i ghiacciai? Oggi, a causa del cambiamento climatico, aumenta sempre più lo scioglimento dei ghiacciai VEDI P. 85 . Nell’arco alpino la sopravvivenza dei ghiacciai è a rischio negli ultimi anni perché sono diminuite le precipitazioni nevose in inverno e sono aumentate le temperature massime in estate. In Italia negli ultimi 50 anni i ghiacciai hanno perso circa un terzo della loro estensione C . Sono passati così da 527 km2 negli anni Settanta a meno di 370 km2 nell’estate del 2022. Complessivamente, secondo i dati del Comitato glaciologico italiano, in mezzo secolo sono scomparsi ben 478 ghiacciai.

La perdita dei ghiacciai avrà conseguenze non solo sul paesaggio montano, ma anche sul resto del territorio VEDI P. 148 . I ghiacciai, infatti, sono fondamentali riserve di acqua dolce perché nelle stagioni più calde una parte della neve ghiacciata si fonde e alimenta così le falde dei fiumi. Se il ghiacciaio sparisce, queste riserve di acqua dolce si prosciugheranno per sempre. Si ridurrà così la disponibilità di acqua per l’agricoltura, per il consumo della popolazione e per la produzione di energia idroelettrica. A causa del minor apporto idrico dovuto alla scomparsa dei ghiacciai, la portata dei fiumi europei diminuirà, peggiorerà la siccità e il territorio si desertificherà sempre più.

C LA RIDUZIONE DEI GHIACCIAI ITALIANI

Il Ghiacciaio della Tribolazione, nelle Alpi Graie, nel 1890

Il Ghiacciaio della Tribolazione nel 2022

Il Ghiacciaio di Scerscen, nelle Alpi Retiche, nel 1910

Il Ghiacciaio di Scerscen nel 2022

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: aumento; neve; temperature; climatico. Il Ghiacciaio di Scerscen, nelle Alpi Retiche, nel 1910 Il Ghiacciaio di Scerscen nel 2022 che si solidifica si formano per BASSE ............................. ................. per le l’accumulo di I GHIACCIAI si stanno sciogliendo per il

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147


LEZIONE

34 SUL FUTURO

LA SCOMPARSA DEI GHIACCIAI

La progressiva scomparsa dei ghiacciai è una delle manifestazioni più evidenti del surriscaldamento del Pianeta e ha effetti disastrosi su tutto il paesaggio montano. La tavola a fianco raffigura una prateria d’alta quota nelle Alpi Cozie. Nei prossimi decenni in quest’area sarà sempre più difficile praticare l’alpeggio, cioè il pascolo del bestiame. Infatti, a causa della crescita ulteriore della temperatura globale prevista dagli scienzati – da 1,5 a 3 gradi entro la fine del XXI secolo – non ci saranno risorse idriche sufficienti per abbeverare le mucche e sarà necessario portare l’acqua con gli elicotteri. Se l’aumento della temperatura non verrà interrotto, nella previsione più ottimistica l’arco alpino perderà circa il 70% dei suoi ghiacciai entro il 2100. Invece, secondo gli scenari più drammatici scomparirebbe il 90% della superficie totale. Gli studiosi stimano che i ghiacciai resisteranno solo oltre i 3500 m di quota, mentre oggi ce ne sono alcuni anche più in basso dei 3000 m. I boschi di conifere attualmente si trovano fino ai 2000 m perché più in alto fa troppo freddo. In futuro si svilupperano anche a 2500 m. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacciai aumenta il rischio idrogeologico: saranno sempre più frequenti frane, smottamenti rocciosi e valanghe. Gli ambienti montani oggi

3000 m

GHIACCIAI

2000 m

PRATERIE

800 m

FORESTE DI CONIFERE

Il pascolo è quasi secco Ci troviamo ai piedi di un ghiacciaio, in un’area dove sorge una prateria d’alta quota. A causa della siccità, l’erba della prateria che si sviluppa ai piedi del ghiacciaio è in parte secca. Quindi la prateria non può più essere utilizzata facilmente come pascolo d’alpeggio.

148

Gli ambienti montani nel futuro

3500 m

GHIACCIAI

2500 m

PRATERIE

1000 m

FORESTE DI CONIFERE

Sul ghiacciaio c’è poca neve Il cambiamento climatico ha causato un innalzamento delle temperature. Perciò l’estensione del ghiacciaio si è ridotta.


La sorgente del Po La sorgente del Po si trova ai piedi del ghiacciaio del Monviso, che è interessato da un progressivo scioglimento. Questo fenomeno mette fortemente a rischio il futuro del principale fiume italiano.

Il rifugio è chiuso La carenza d’acqua ha portato alla chiusura del rifugio ai piedi del ghiacciaio perché le riserve idriche a disposizione sono già esaurite all’inizio dell’estate. Anche le attività turistiche sono perciò in crisi: la funivia rimane ferma.

LE COMPETENZE PER UN FUTURO SOSTENIBILE 1. Parti dalla tua esperienza Hai mai visitato o conosci un’area montana dove si pratica l’alpeggio? Racconta in forma scritta la tua esperienza.

Un elicottero porta l’acqua verso il pascolo Lo scioglimento dei ghiacciai ha prodotto in quota una grande carenza d’acqua. Per portare avanti attività come l’allevamento, si è costretti a trasportare l’acqua da valle a monte con degli elicotteri. L’acqua viene conservata in appositi contenitori sotterranei.

2. Fai una ricerca in Rete Come si svolge la vita negli alpeggi? Raccogli informazioni sul funzionamento degli alpeggi: quando vengono portati ad alta quota le greggi e il bestiame? Qual è l’attività svolta dai pastori e dagli abitanti delle malghe? 3. discuti in classe Quali sono i vantaggi e i problemi dell’alpeggio? Rifletti in classe sulle ragioni per cui è praticato l’alpeggio e sui problemi ambientali che oggi deve affrontare.

149


RACCONTA LA TUA GEOGRAFIA PERSONALE

Le Alpi viste da Torino

LE EMOZIONI DELLA MONTAGNA Le montagne conquistano l’immaginazione

La letteratura italiana di montagna

Anticamente le montagne non esercitavano quasi nessun fascino. Erano viste come luoghi pericolosi, inospitali, selvaggi, popolati da animali ostili. La natura che veniva più apprezzata era quella familiare, legata ai prati, alle siepi, ai campi coltivati, alle vigne. Anche nella nostra letteratura ci sono pochi brani che collegano il paesaggio montano a emozioni o esperienze particolari. Un caso celebre è quello di una lettera del grande poeta medievale Francesco Petrarca (1304-1374), dove racconta la dura salita sul Monte Ventoso, in Francia, per far capire al lettore la fatica che si prova a lottare contro le proprie debolezze. Verso la fine del Settecento, però, le montagne iniziarono a essere esplorate dai primi alpinisti, a cominciare dalle nostre Alpi fino alle altre grandi catene montuose della Terra come il Caucaso, le Ande e l’Himalaya. Nell’immaginario i monti diventarono luoghi incontaminati, misteriosi e seducenti. Conquistando l’immaginazione umana, le montagne iniziarono a essere anche protagoniste della letteratura.

In Italia molti grandi autori hanno scritto sulla montagna. Tra questi troviamo Mario Rigoni Stern (1921-2008). Dopo aver partecipato alla Seconda guerra mondiale e aver vissuto la terribile ritirata dalla Russia, tornò a vivere nella sua terra, l’Altopiano di Asiago. Qui ha scritto racconti e romanzi sulla vita in montagna, la caccia, i lavori nei boschi. Il bosco degli urogalli, da cui è tratto il primo brano, è uscito nel 1962. Di Rigoni Stern era un appassionato lettore Primo Levi (1919-1987), autore del capolavoro Se questo è un uomo, dove narra la sua esperienza nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. Levi ha scritto un racconto autobiografico, intitolato Ferro, sul valore che ha avuto la montagna per la sua crescita e formazione. Paolo Cognetti (1978), ammiratore di entrambi, ha scritto Le otto montagne, un romanzo che racconta l’intensa amicizia nata tra due adolescenti, uno di città e l’altro di montagna, nei boschi e negli alpeggi dei monti della Val d’Aosta, sotto il ghiacciaio del Monte Rosa.

1. RIFLETTERE SULLA LINGUA E VARIARE LE SCELTE LESSICALI A. Leggi i brani proposti e sottolinea le espressioni usate dagli autori per esprimere le loro emozioni, poi cerchia il lessico specifico con cui descrivono i luoghi.

Da Mario Rigoni Stern: «Quelle mattine sul finire dell’autunno...» Quelle mattine sul finire dell’autunno sempre uguali e sempre nuove: le vette lontane con la neve e il sole, il bosco freddo e in ombra, la valle in basso con i pastori coperti di brina lucente, i larici gialli e contorti sulle rupi, lo scagnare dei segugi lontani e il canto frettoloso e breve degli uccelli di passo, il fumo della sigaretta e tutto il resto con lui lì in quel posto. E lui più padrone di tutti i padroni del mondo messi insieme; ché nessuno comandava e neanche lui, ma ogni cosa era più sua di ogni altro perché la terra, l’aria, l’acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato. Mario Rigoni Stern, Una lettera dall’Australia, in Il bosco degli Urogalli, Einaudi, Torino 1962

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Esercita le competenze interdisciplinari Da Primo Levi: «Alla prima luce funerea...» Alla prima luce funerea ci levammo con le membra intorpidite e gli occhi spiritati per la veglia, la fame e la durezza del giaciglio. Ma tornammo a valle con i nostri mezzi, e al locandiere, che ci chiedeva ridacchiando come ce la eravamo passata, e intanto sogguardava i nostri visi stralunati, rispondemmo sfrontatamente che avevamo fatto un’ottima gita, pagammo il conto e ce ne andammo con dignità. Era questa, la carne dell’orso: e ora che sono passati molti anni, rimpiango di averne mangiata poca, poiché, di tutto quanto la vita mi ha dato di buono, nulla ha avuto, neppure alla lontana, il sapore di quella carne, che è il sapore di essere forti e liberi, liberi anche di sbagliare, e padroni del proprio destino. Primo Levi, Ferro, in Il sistema periodico, Einaudi, Torino 1975

Da Paolo Cognetti: «L’alba, il ghiacciaio, le catene di cime...» L’alba, il ghiacciaio, le catene di cime intorno a noi, le nuvole che ci separavano dal mondo: tutta quella bellezza disumana mi era indifferente. Avrei voluto solo che qualcuno mi dicesse quanto dovevamo ancora camminare. Arrivai sul bordo del crepaccio mentre Bruno, davanti a me, si sporgeva per guardare giù. Mio padre gli disse di prendere un bel respiro e di saltare. Aspettando il mio turno mi voltai: sotto di noi, da una parte, la pendenza della montagna aumentava, e il ghiacciaio si spaccava in una ripida serraccata; oltre quel tormento di blocchi rotti, crollati, ammassati, il rifugio da cui eravamo partiti veniva inghiottito dalla nebbia. Allora mi sembrò che non saremmo più tornati indietro, guardai Bruno in cerca di sostegno e lo vidi già dall’altra parte del crepaccio. Mio padre gli batteva una mano sulla schiena complimentandosi per il salto. Io no, non ce l’avrei mai fatta a passare: il mio stomaco si arrese e vomitai la colazione nella neve. Fu così che il mio mal di montagna smise di essere un segreto. Paolo Cognetti, Le otto montagne, Einaudi, Torino 2017

2. RICONOSCERE LE EMOZIONI E SCRIVERE UN TESTO A. Nelle pagine di questi autori non troviamo solo precise descrizioni degli scenari montani, nate da una conoscenza diretta, ma soprattutto emozioni ed esperienze personali legate a quei luoghi. I loro libri ci offrono così un lessico soggettivo sulla montagna, parole più vicine a quelle con le quali tutti noi conosciamo un territorio. Rispondi alle domande: qual è l’emozione dominante nel brano di Rigoni Stern? In quello di Levi? E in quello di Cognetti? ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. B. Ricorda un episodio in cui ti sei trovato/a a esplorare un posto nuovo. Potrebbe essere avvenuto mentre giocavi con gli amici, durante un viaggio con i tuoi familiari o in qualche escursione solitaria. Descrivi in un breve testo (3 righe circa) le emozioni che hai provato mentre esploravi quello spazio nuovo. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ........................................................................................................................................... ............................................................................................................................................

C. Pensa allo stesso luogo che hai descritto mentre lo scoprivi per la prima volta. Adesso prova a darne una descrizione accurata. Elenca in 5 righe gli elementi che compongono il paesaggio usando le parole più precise possibili. ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ D. Rifletti se i due testi che hai prodotto sullo stesso luogo ti sembrano simili o diversi e se ci sono punti in comune fra di essi. Elenca le differenze fra i due testi. Poi spiega la ragione di queste differenze. ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ...........................................................................................................................................

151


LA MONTAGNA

Audio Ascolta la sintesi

• CHE COS’È UNA MONTAGNA? Una montagna è un rilievo della superficie terrestre con un’altitudine superiore a 600 metri sul livello del mare.

O

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Una montagna giovane

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Una montagna antica

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• QUALI SONO I SISTEMI MONTUOSI EUROPEI? Nell’Europa settentrionale la maggior parte delle montagne è di origine antica e presenta perciò cime non molto elevate. Le catene montuose più importanti sono le Alpi Scandinave a nord-ovest, e i Monti Urali a nord-est. Invece, nell’Europa centro-meridionale la maggior parte delle montagne è giovane, con cime molto elevate. Se procediamo da ovest a est, le catene montuose più importanti che incontriamo sono: i Pirenei, le Alpi, i Carpazi, il Caucaso.

Pianura 58,5%

SC

• QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLE MONTAGNE EUROPEE? Alcune montagne sono molto antiche. Non raggiungono quote elevate perché nel corso del tempo sono state erose dagli agenti atmosferici (vento, pioggia ecc.). Hanno perciò forme arrotondate. Altre montagne europee, invece, sono giovani. Hanno cime più elevate e versanti più ripidi.

Collina 28,9%

PI

• QUANTA PARTE DEL TERRITORIO EUROPEO È MONTUOSA? Le montagne occupano una superficie limitata del territorio europeo: il 12,6%.

Montagna 12,6%

AL

LE MONTAGNE EUROPEE

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C AU C AS O


PERCORSO 5 | La montagna

LE MONTAGNE ITALIANE • QUANTA PARTE DEL TERRITORIO ITALIANO È MONTUOSA? Le montagne italiane occupano oltre il 35% del territorio.

Pianura 23,2%

A

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P P E N N I N I

• CHE CARATTERISTICHE HANNO LE AREE MONTANE ITALIANE? Negli ultimi decenni alcune aree montane sono diventate meta di turismo. In queste zone il paesaggio ha subito grandi trasformazioni. Altre aree montane sono rimaste isolate. Queste aree si stanno progressivamente spopolando, cioè il numero dei loro abitanti sta diminuendo per la mancanza di servizi essenziali.

Montagna 35,2%

A

• QUALI SONO LE PRINCIPALI CATENE MONTUOSE ITALIANE? In Italia ci sono due grandi catene montuose: le Alpi, che si estendono all’estremo nord della Penisola; gli Appenini, che attraversano il nostro Paese da nord a sud. Le Alpi hanno cime più elevate, che superano i 4000 metri. La vetta più alta è il Monte Bianco (4810 m). Gli Appennini hanno cime meno elevate. La vetta più alta è il Corno Grande (2912 m). Oltre alle Alpi e agli Appenini, in Italia sono presenti anche alcune montagne isolate. Tra di esse ci sono alcuni vulcani attivi.

Collina 41,6%

Un’area montuosa turistica

Un’area montuosa isolata

I GHIACCIAI • CHE COSA SONO I GHIACCIAI? I ghiacciai sono grandi masse di neve ghiacciata. Si formano in montagna ad alta quota a causa delle temperature molto basse. Un ghiacciaio alpino

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LA SCOMPARSA DEI GHIACCIAI • QUALE EMERGENZA AMBIENTALE RIGUARDA I GHIACCIAI? Negli ultimi anni i ghiacciai montani si stanno sciogliendo. Sulle Alpi la loro superficie sta diminuendo molto rapidamente. All’origine di questo fenomeno c’è l’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico. I ghiacciai sono una delle principali riserve di acqua dolce presenti sulla Terra. Il loro scioglimento mette a rischio, perciò, le risorse idriche e fa aumentare la siccità.

LA MAPPA DEI CONCETTI Completa la mappa concettuale, inserendo le seguenti parole: isolati – Alpi – terzo – catene – vulcani LE MONTAGNE ITALIANE occupano poco più di UN ................. DEL TERRITORIO e si possono suddividere in

DUE ...................... MONTUOSE che sono

LE ....................

154

GLI APPENNINI

ALCUNI RILIEVI ................... tra cui ci sono

..................... ATTIVI


RACCOGLI LE IDEE

Conoscenze e abilità

VERIFICA LE CONOSCENZE 1. Indica se le affermazioni sono vere o false. A. Le vette più elevate degli Appennini superano i 3000 m. ❏V ❏F B. In Italia il 15% circa del territorio è montuoso. ❏V ❏F C. Le Alpi si trovano all’estremità settentrionale dell’Italia. ❏V ❏F D. Il Vesuvio è un vulcano attivo che si trova in Sicilia. ❏V ❏F 2. Segna con una crocetta il completamento corretto. A. I rilievi più antichi d’Europa hanno avuto origine ❏ circa 2000 anni fa ❏ circa 300-400 milioni di anni fa ❏ circa 40 milioni di anni fa B. In Europa le montagne giovani si concentrano ❏ nella parte meridionale del continente ❏ nella parte orientale del continente ❏ nella parte settentrionale del continente C. Le montagne di antica origine hanno ❏ cime elevate e forme ondulate ❏ cime non molto elevate e forme arrotondate ❏ cime elevate e forme arrotondate 3. Cancella l’alternativa sbagliata. A. Le Prealpi sono una serie di rilievi che si trovano a [nord] [sud] delle Alpi e hanno altitudini [inferiori] [superiori] a esse. B. Negli ultimi decenni alcune aree montane italiane sono diventate [meta di turismo] [centri industriali]. Questo fenomeno ha contribuito [all’industrializzazione] [alla trasformazione del paesaggio] di queste zone. C. Le cime appenniniche sono più [elevate] [basse] di quelle alpine perché [di origine più recente] [composte da rocce più friabili]. D. Le Alpi italiane segnano il confine del nostro Paese con la Francia, la [Germania] [Svizzera], l’Austria e [la Slovenia] [la Russia]. 4. Inserisci in ciascuna frase i termini mancanti. A. Le catene montuose più elevate dell’Europa meridionale sono i ......................... e le ....................... B. La vetta più elevata delle Alpi è il .............................................. (4810 m), che è anche la più alta dell’intero .................................... europeo.

Esercizi digitali Svolgi le attività

C. Il Massiccio ........................., il Giura e i ........................ sono catene montuose di ................... origine che si trovano nell’Europa .............................. D. L’area di un ghiacciaio dove la neve si accumula è detta ......................... collettore. Quando si è riempito, il ghiaccio scende verso ................. formando colate chiamate ....................... glaciali. AMPLIA IL TUO LESSICO 5. Completa la definizione delle seguenti parole. A. Una montagna è un ........................... della superficie terrestre con un’altitudine superiore ai ................ metri sul livello del ...................... B. Una catena montuosa è una serie di .............................. che si succedono allineate una dopo l’...................... C. La cima o ............................ è il punto più ............................ di una montagna. 6. Indica il termine di cui si fornisce la definizione. A. ..........................................: ciascuno dei due fianchi di una montagna. B. ..........................................: profilo delle vette che separa i due versanti di una catena montuosa. C. ..........................................: accumulo di neve ghiacciata presente ad alta quota. 7. Scrivi la definizione dei seguenti termini. A. Massiccio: ...................................................................................................... .................................................................................................................................... B. Valico: .............................................................................................................. .................................................................................................................................... C. Piede o falda: ................................................................................................ .................................................................................................................................... ESERCITATI PER L’ESPOSIZIONE ORALE 8. Rispondi oralmente alle seguenti domande A. Quali caratteristiche presentano le montagne più antiche d’Europa? Dove sono localizzate? B. Dove sono le montagne europee di formazione geologica più recente? Quale altitudine hanno? C. Come si articola la catena delle Alpi? D. Come vengono divisi gli Appennini? E. Quali conseguenze ha lo scioglimento dei ghiacciai? F. Perché alcune aree montane italiane si stanno spopolando?

155


RACCOGLI LE IDEE

Conoscenze e abilità

LAVORA CON LA CARTA 9. Svolgi le attività. A. Osserva la carta sotto e completa le didascalie inserendo i seguenti termini: Prealpi – Gennargentu – Corno – vulcano – elevate – settentrionale – Bianco B. Cerchia sulla carta con una linea continua i tre principali vulcani attivi presenti sul territorio italiano.

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Alpi Orie

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Atesine n t a Dolomitiche l Carniche BerninaRetiche Giulie 4050 Lepontine te

4635 Pennine P re a l p i Lom b a rd 4061 e Gran Paradiso

4478

4810 M. Bianco

LE ALPI Le Alpi si trovano all’estremità ........................................... dell’Italia. A sud di esse si trovano una serie di rilievi meno elevati chiamati ...........................

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i l p ACervino M. Rosa

C. Cerchia con una linea tratteggiata il gruppo montuoso delle Dolomiti. D. Rispondi alle seguenti domande. • Dove si concentrano le vette alpine superiori ai 4000 metri? .................................................................................................................................... • In quale parte dell’Appennino si trova la cima più elevata di questa catena? .................................................................................................................................... ....................................................................................................................................

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Graie

Alpi Apuane

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al 2165 e M.Cimone Tosco-Emiliano

GLI APPENNINI Gli Appennini attraversano la Penisola da nord a sud. Hanno cime meno ............................. rispetto a quelle alpine.

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LA VETTA PIÙ ALTA DEGLI APPENNINI La vetta più elevata degli Appenini è il ..................... Grande (2912 m).

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Monte Amiata Umbro-Marchigiano 2476 Monti M. Vettore Cimini Laziale 2912 Mar Corno Grande Tirreno

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LA VETTA PIÙ ALTA DELLE ALPI La cima più elevata delle Alpi è il Monte ......................... (4810 m), che si trova al confine tra Italia e Francia.

in penn o Sette p n A Ligure

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Abruzzese Monti

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2267 Serra Dolcedorme 924 Stromboli

L’ETNA L’Etna è un .............................. attivo che si trova nell’area orientale della Sicilia.

Nebrodi n i ita Madonie lor e P 3357 Etna

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156

1281 Vesuvio

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LEGENDA Montagne comprese tra 600 e 1500 metri Montagne più alte di 1500 metri

pp

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I MONTI DELLA SARDEGNA I principali rilievi montuosi della Sardegna sono quelli del ...................................

Monte A Calvo

Calabro 1956 Montalto

Mar Ionio


ESERCITA LE COMPETENZE UN TREKKING SULLE ALPI Traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari: • Riconoscere nei paesaggi italiani gli elementi fisici significativi, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. 1. Avete il compito di preparare, in gruppi composti da 5 alunnni/e, una proposta di trekking di tre giorni sulle Alpi per un viaggio di istruzione. 2. Per poter avere l’approvazione del Consiglio d’Istituto, è necessario allegare alla richiesta: – il motivo della scelta della località; – l’itinerario da seguire per raggiungere il luogo prescelto; – i percorsi delle escursioni, con l’indicazione precisa dell’altitudine e dei tempi di percorrenza; – le attività da realizzare durante l’escursione (osservazione e descrizione degli animali e delle piante, fotografie, disegni del paesaggio, orientamento sulla carta geografica, uso della bussola ecc.).

IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO

Compiti di realtà

3. Preparate anche un elenco dell’abbigliamento adatto, degli strumenti e dei vari accessori da mettere nello zaino. Non dimenticate gli oggetti utili per attività come disegno, fotografia, orientamento ecc. 4. Infine, fate una ricerca sulla flora e sulla fauna della località che il tuo gruppo propone per la gita. Evidenziate anche se nella zona ci sono specie vegetali e animali in pericolo di estinzione. Potete ricavare informazioni utili sui siti di: – WWF Italia (www.wwf.it); – Legambiente (www.legambiente.it); – Fondo Ambiente Italiano (www.fondoambiente.it). COM’È ANDATA? Per valutare il tuo lavoro, rispondi alle seguenti domande: a. Quali aspetti del lavoro ho affrontato con facilità? b. Quali difficoltà ho incontrato? c. Come valuto complessivamente il mio lavoro?

I laghi Serrù e Agnel nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

Traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari: • Riconoscere nei paesaggi italiani gli elementi fisici significativi come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. 1. Devi realizzare un depliant sul Parco Nazionale del Gran Paradiso, che contenga circa 800 battute di testo. 2. Raccogli le seguenti informazioni da inserire nel depliant: – dove si trova il Parco, che estensione ha, quali montagne e quali valli comprende; – quando è stato creato e con quale scopo; – qual è il suo animale simbolo e quale fauna vive al suo interno. COM’È ANDATA? 3. Raccogli anche una serie di immagini del Parco con le quali arricchire il depliant. 4. Utilizza lo strumento online Canva per organizzare i materiali raccolti e per progettare la grafica del depliant.

Per valutare il tuo lavoro, rispondi alle seguenti domande: a. Quali aspetti del lavoro ho affrontato con facilità? b. Quali difficoltà ho incontrato? c. Come valuto complessivamente il mio lavoro?

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PERCORSO

11

LA CITTÀ 14

13

11

12 10

3

1 2

4

5

9

288

6


Presentazione I contenuti fondamentali del Percorso Immagine interattiva Scopri il paesaggio di città

Le conoscenze di base Che cos’è una città? Una città o centro urbano è un insediamento stabile della popolazione in uno spazio densamente costruito e abitato da diverse migliaia di persone.

Le aree centrali e semi-centrali

7

L’area centrale di una città conserva di solito gli edifici più antichi ed è chiamata centro storico 1 . Generalmente nel centro storico si trovano: la sede del comune 2 , dove si riuniscono gli uomini e le donne eletti per governare la città; la cattedrale 3 e gli edifici religiosi più importanti. Man mano che ci si allontana dal centro, le strade sono più ampie e ci sono viali alberati. Incontriamo zone residenziali 4 , destinate di solito a uso abitativo, e quartieri con edifici alti detti grattacieli 5 . Spesso in queste aree semi-centrali della città si trovano: la stazione ferroviaria principale 6 , le scuole, gli uffici, i supermercati 7 , gli stadi 8 . I nuovi grandi ospedali 9 e le nuove università sono in genere costruiti lontano dal centro storico.

La periferia e l’agglomerato urbano

8

L’area più esterna di una città è chiamata periferia 10. Qui ci sono le zone industriali con fabbriche e magazzini 11, i quartieri residenziali popolari, i grandi centri commerciali 12. In questa zona si trovano anche i principali collegamenti del sistema dei trasporti e delle comunicazioni, come gli ingressi alle autostrade 13 e gli aeroporti 14. OSSERVA E APPRENDI • Cerchia con una linea continua le chiese presenti nel centro storico della città. • Cerchia con una linea tratteggiata i parchi presenti nell’area semi-centrale della città.

289


LEZIONE

67

LE CITTÀ EUROPEE

Galleria immagini Le principali città europee

Quali funzioni svolge una città?

Quanti europei vivono in città?

Una città svolge numerose funzioni indispensabili per la vita politica, economica e culturale della popolazione. Le principali funzioni sono: • la funzione residenziale (o abitativa), svolta dagli edifici destinati alle abitazioni delle persone; • la funzione economica, legata alle attività produttive (fabbriche), commerciali (negozi, supermercati, centri commerciali) e finanziarie (banche); • la funzione politica-amministrativa, che si svolge nelle sedi delle varie istituzioni (Comune, Regione, Parlamento, Governo ecc.); • la funzione legata ai servizi alle persone (scuole, ospedali, trasporti, uffici postali ecc.); • la funzione religiosa, che si svolge nei luoghi di culto (chiese, moschee, sinagoghe); • la funzione culturale, collegata a (musei, cinema, teatri, biblioteche ecc.). • la funzione ricreativo-sportiva per l’uso del tempo libero, legata agli impianti sportivi e ai locali per l’intrattenimento. L’insieme di queste funzioni spinge le persone all’inurbamento, cioè a trasferirsi in città per cercare lavoro e per godere di un’ampia disponibilità di servizi.

L’Europa è sempre stata un continente molto urbanizzato, cioè caratterizzato dalla presenza di numerose città. Questi insediamenti hanno spesso origini antiche perché molti furono costruiti dai Romani tra il III secolo a.C. e il IV secolo d.C. Tante città europee, come Parigi A , Londra B , Roma e Berlino C , sono famose nel mondo per la loro storia, per i tesori artistici che contengono, per l’importante ruolo economico e per il fascino che esercitano. Le città europee ospitano la maggior parte della popolazione del continente. Infatti, si stima che la popolazione urbana, cioè l’insieme delle persone che vivono in città, sia oggi circa il 75% del totale degli abitanti D . B Londra, nel Regno Unito

A Parigi, in Francia

C Berlino, in Germania

290

Video Le città europee


PERCORSO 11 | La città D LA POPOLAZIONE URBANA NEI PAESI EUROPEI

ISLANDA

SVEZIA

LEGENDA Oltre l’80% di popolazione urbana Tra il 65% e l’80% di popolazione urbana Tra il 50% e il 65% di popolazione urbana Meno del 50% di popolazione urbana

FINLANDIA

NORVEGIA

LEGGI LA CARTA

ESTONIA

• Osserva la carta e cancella l’alternativa sbagliata. Nell’Europa nord-occidentale la popolazione urbana è molto [bassa] [elevata]: in numerosi Paesi [supera l’] [è inferiore all’] 80% del totale degli abitanti. Invece, la popolazione urbana è inferiore nei Paesi dell’Europa [centro-settentrionale] [centro-orientale], dove in alcuni casi non raggiunge [la metà] [il 30%] del totale degli abitanti.

IRLANDA

RUSSIA

LETTONIA

DANIMARCA

LITUANIA REGNO PAESI BASSI BIELORUSSIA UNITO POLONIA GERMANIA BELGIO UCRAINA LUSSEMBURGO REP. CECA SLOVACCHIA LIECHTENSTEIN MOLDAVIA AUSTRIA UNGHERIA SVIZZERA SLOVENIA CROAZIA FRANCIA ROMANIA BOSNIA- SERBIA PORTOGALLO MONACO ERZEGOVINA ANDORRA BULGARIA KOSOVO MONTENEGRO SPAGNA MACEDONIA ALBANIA DEL NORD ITALIA

Carta interattiva La popolazione urbana nei Paesi europei

Che dimensioni hanno le città europee? Abbiamo visto che in Europa le città sono molto numerose. Un viaggiatore che arriva da un altro continente è colpito dal fatto di incontrare centri urbani con grande frequenza, mentre in Asia, Africa, America e Oceania si possono percorrere centinaia o migliaia di chilometri senza trovare una città.

GRECIA CIPRO

MALTA

La maggior parte delle città europee, però, non si sviluppa su dimensioni particolarmente ampie. Molti centri urbani sono di piccole dimensioni (tra 10.000 e 100.000 abitanti) e di medie dimensioni (da 100.000 a un milione di abitanti). Poche città superano il milione di abitanti: Mosca, con circa 12 milioni, è la più popolosa in Europa.

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: antiche; diverse; piccole; elevata; numerose.

LE CITTÀ EUROPEE

e hanno spesso

...................... ORIGINI

perciò

LA POPOLAZIONE URBANA È .....................

sono

MOLTO ......................

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FUNZIONI...................

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CIRCA IL 75% DELLA POPOLAZIONE

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...................... E MEDIE DIMENSIONI

291


LEZIONE

68

LO SVILUPPO DELLE CITTÀ

Video Lo sviluppo delle città

Come si sviluppano le grandi città? Le città non sono realtà immutabili, ma cambiano e si espandono in continuazione. La maggior parte delle città del continente europeo si è sviluppata a partire dal centro storico e si è estesa progressivamente in varie direzioni con nuovi edifici e strade, ampliando così i propri confini A . Per descrivere lo sviluppo delle grandi città utilizziamo due termini fondamentali: • metropoli (dal greco metròpolis = città madre) – è la città con oltre un milione di abitanti, che ha una forte influenza sulla vita economica, amministrativa e culturale di un vasto territorio circostante; • area metropolitana o agglomerato urbano – è l’insieme formato da una metropoli o una grande città e dai centri urbani vicini, legati alla città per le diverse attività economiche e per gli scambi. In Europa le aree metropolitane più popolose sono: - Mosca con circa 17 milioni di abitanti; - Parigi con 12 milioni circa; - Londra con 11 milioni circa; - Madrid con 6 milioni circa; - San Pietroburgo con 5 milioni circa.

In che modo le città si saldano tra loro? A mano a mano che i centri urbani si espamdono sempre più, le periferie delle città vicine si uniscono tra loro. Si crea così uno spazio urbano continuo dove, però, ogni città conserva la propria autonomia amministrativa. Questo spazio urbano ininterrotto è chiamato conurbazione (dal latino cum = con, insieme e urbs = città, cioè «unione di città»). Presenta un centro metropolitano che fa da polo rispetto a centri urbani minori. In Europa le principali conurbazioni sono quattro B : • la conurbazione britannica, che comprende la metropoli di Londra e molte città della Gran Bretagna; • la conurbazione atlantica, che è formata da città dei Paesi Bassi come Amsterdam e da centri urbani del Belgio come Anversa. Queste città sono disposte ad anello e ognuna di esse svolge una funzione diversa (amministrativa, economica, culturale); • la conurbazione renana, formata dalle numerose città che sorgono lungo il corso del fiume Reno, in Germania; • la conurbazione padana, che si estende sul territorio italiano e comprende, tra le varie città, Torino, Milano, Venezia e Bologna.

292

A Lo svilupppo ad anelli concentrici della città di Mosca

LEGGI L’ IMMAGINE • Indica la risposta corretta. – L’ anello rosso indica [il centro storico] [la metropoli] – L’ anello giallo indica la [metropoli] [area metropolitana] – L’ anello verde indica la [metropoli] [area metropolitana]

Che cosa sono le megalopoli? Quando più conurbazioni si avvicinano tra loro, formano un unico gigantesco sistema urbano. Si parla in questo caso di megalopoli (dal greco megas = grande e polis = città). La megalopoli, dunque, è un sistema urbano su una vasta superficie, che comprende città ben collegate tra loro da fitte vie di comunicazione. La popolazione può così lavorare anche in luoghi lontani dalle abitazione e utilizzare i servizi di ciascuna città della megalopoli. Ci sono geografi che sostengono che l’insieme delle quattro conurbazioni europee può essere vista come la megalopoli europea: è un ampia area dell’Europa Occidentale con maggior sviluppo economico e demografico.


PERCORSO 11 | La città B LE CONURBAZIONI EUROPEE

REYKJAVÍK

LEGENDA

LEGGI LA CARTA

Conurbazione britannica

• Osserva la carta e cancella l’alternativa sbagliata. La conurbazione britannica comprende numerose città a nord di [Parigi] [Londra], capitale del Regno Unito. La conurbazione [padana] [atlantica] è formata da città dei Paesi Bassi e del Belgio. La conurbazione renana è composta da città tedesche come Colonia, Francoforte e [L’Aja] [Stoccarda]. La conurbazione padana si trova nell’Italia [centro-settentrionale] [meridionale]. Mosca ha la maggiore area metropolitana d’Europa ma non forma alcuna [capitale] [conurbazione] perché non ha vicino altre grandi città.

Conurbazione renana

Conurbazione atlantica

Conurbazione padana Megalopoli europea Capitali

HELSINKI

OSLO

Belfast

Glasgow Edimburgo

STOCCOLMA

San Pietroburgo

TALLINN

Kazan Niznij Novgorod

MOSCA RIGA Newcastle COPENAGHEN DUBLINO Liverpool Leeds VILNIUS Manchester Sheffield Birmingham MINSK Cardiff LONDRA AMSTERDAM Amburgo Bristol BERLINO VARSAVIA L’AJA Rotterdam Anversa Essen Dortmund Łódź BRUXELLES Düsseldorf Colonia Charkiv Bonn KIEV PRAGA PARIGI Cracovia Francoforte LUSSEMBURGO Dnipro Stoccarda BRATISLAVA Monaco Zurigo CHISINAU VIENNA BUDAPEST VADUZ BERNA Odessa ZAGABRIA Lione Tolosa Torino Milano BELGRADO Venezia LUBIANA ANDORRA Marsiglia BUCAREST Porto Saragozza LA VELLA Genova Bologna SARAJEVO MONACO PRISTINA Firenze SOFIA LISBONA MADRID Barcellona PODGORICA SKOPJE ROMA Valencia TIRANA Napoli Siviglia Malaga Palermo

Volgograd

Rostov

ATENE

LA VALLETTA

Carta interattiva Le conurbazioni europee

Samara

NICOSIA

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: cornubazione; città; metropoli; megalopoli. .................................

LO SVILUPPO DI UNA CITTÀ

viene descritta con i termini

AREA METROPOLITANA

la città con oltre un milione di abitanti DI UNA METROPOLI O UNA GRANDE CITTÀ l’insieme DELLE .............. VICINE

.................................

uno spazio urbano continuo formato da una serie di città

.................................

un vastissimo sistema urbano composto da città ben collegate tra loro

293


LEZIONE

69

LE CITTÀ ITALIANE

Qual è la storia delle città italiane? Molte città italiane hanno una storia lunghissima. Nell’Antichità, durante la prima metà del I millennio a.C., molte di esse vennero fondate dai Greci e dagli Etruschi. Ma furono poi i Romani a dare un contributo decisivo allo sviluppo dei centri urbani della Penisola. Nelle città italiane le testimonianze di queste antiche origini sono innumerevoli: dai templi greci ad Agrigento alle mura etrusche a Volterra, dai fori di Roma A all’Arena romana di Verona. Un’altra epoca d’oro delle città italiane fu quella dei Comuni, tra l’XI e il XIV secolo, quando nei centri più importanti furono costruite le cattedrali e i palazzi pubblici. In seguito molte città divennero capitali di piccoli regni e signorie. I sovrani, perciò, le abbellirono con palazzi ed edifici religiosi rinascimentali prima B e barocchi poi.

Video Le città italiane

Galleria immagini Le principali città italiane

sario, perciò, costruire nuove abitazioni. In diverse città furono abbattute le antiche mura per collegare il centro storico ai quartieri che dovevano sorgere. Al posto delle mura furono tracciati ampi viali alberati, che divennero le strade di scorrimento. I nuovi edifici presero così il posto dei campi coltivati e le città assorbirono progressivamente il territorio della campagna, ampliando molto la propria superficie.

A L’area archeologica del Foro Romano a Roma

Come si sono trasformate le città italiane tra l’Ottocento e oggi? Alla metà dell’Ottocento molte città italiane erano ancora racchiuse tra le mura costruite nel Medioevo. Al di fuori della cerchia muraria si estendeva la campagna, con campi coltivati e boschi. Dopo l’Unità d’Italia (1861) i centri urbani iniziarono a trasformarsi per l’aumento della popolazione. Infatti, nella seconda metà dell’Ottocento tante famiglie contadine si trasferirono in città per trovare lavoro nelle fabbriche e nelle altre numerose attività. Era nece B Il Castello Sforzesco di Milano (XV secolo) con sullo sfondo i moderni grattacieli della città

294

LEGGI LE IMMAGINI • Rifletti e rispondi. – A quali periodi storici risalgono le testimonianze del Foro Romano e del Castello Sforzesco? ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. .................................................


PERCORSO 11 | La città

Quali sono le principali città e conurbazioni italiane? Oggi circa il 71% della popolazione italiana vive nei centri urbani. Le città sono molto numerose e spesso si trovano a breve distanza l’una dall’altra. In prevalenza, però, hanno dimensioni medio-piccole. Le metropoli, cioè le città con una popolazione superiore a un milione di abitanti, sono soltanto due: Roma (2.761.632) e Milano (1.371.498). Due città, Napoli (914.758) e Torino (848.885), hanno una popolazione di poco inferiore a 1 milione. Nella seconda metà del Novecento anche in Italia si sono formate aree metropolitane intorno alle grandi città, grazie all’espansione delle periferie. Sono: Roma (3,7 milioni circa), Milano (4,3 milioni circa), Napoli (3,1 milioni circa), Torino (2,3 milioni circa). Nel vasto sistema urbano italiano troviamo tre conurbazioni: • la conurbazione padana, che si estende a nord tra Torino e Venezia; • la conurbazione ligure-toscana, che si estende dalla costa ligure a quella toscana e si inoltra nell’entroterra fino a Firenze; • la conurbazione adriatica, che si estende da Rimini fino a Pescara.

CITTÀ E CONURBAZIONI ITALIANE

Bolzano

LEGENDA Città sopra 2 milioni di abitanti Città sopra un milione di abitanti Città sopra 500.000 abitanti Città sopra 100.000 abitanti

Trento

Novara

Trieste Bergamo Vicenza Verona Venezia Milano Brescia Padova Piacenza Ferrara Parma Modena Reggio Emilia Bologna

Torino

Genova Prato Livorno

Conurbazione padana Conurbazione ligure-toscana

Ravenna

Cesena

Conurbazione adriatica Rimini

Firenze

Ancona Perugia

Terni

Pescara

ROMA Foggia

Latina Giugliano

Andria Bari Taranto

Napoli Sassari

Salerno

Cagliari

LEGGI LA CARTA

Messina

Palermo

• Cerchia sulla carta: – con una linea continua la città italiana più popolosa che non fa parte di una conurbazione; – con una linea tratteggiata le due maggiori città dell’Italia meridionale.

Reggio Calabria Catania Siracusa

Carta interattiva Le città e le conurbazioni italiane

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: conurbazioni; patrimonio; numerose; padana.

LE CITTÀ ITALIANE

hanno

ANTICHE ORIGINI

e un ricco

............................... ARTISTICO

sono

MOLTO ........................

ma hanno perlopiù

DIMENSIONI MEDIO-PICCOLE .............................

formano

TRE ................................

chiamate

LIGURE-TOSCANA ADRIATICA

295


IMPARA A LEGGERE IL PAESAGGIO 1. OSSERVA IL PAESAGGIO Osserva la foto e la carta. Poi cancella l’alternativa sbagliata nei testi.

Milano è una città italiana che si trova nell’Europa [nord-occidentale] [centro-meridionale]. Ha antiche origini e una lunga storia. Perciò gli edifici cittadini risalgono [tutti alla stessa epoca] [a epoche diverse]. In primo piano sulla destra osserviamo la [cattedrale] [stazione ferroviaria] della città, costruita dal XIV secolo. A sinistra vediamo l’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II, realizzata nella seconda metà del XIX secolo, che ospita negozi, ristoranti, librerie e svolge perciò una funzione [economica] [politico-amministrativa]. Sullo sfondo osserviamo numerosi [stadi] [grattacieli] costruiti [nell’Antichità] [negli ultimi decenni]; alcuni di essi ospitano abitazioni, cioè svolgono una funzione [residenziale] [culturale]; altri sono sede di banche e grandi aziende, cioè hanno una funzione [ricreativa] [economica].

2. INDIVIDUA LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI Segna con un crocetta quali tra i seguenti edifici cittadini svolgono una funzione economica: ❏ abitazioni ❏ negozi e centri commerciali ❏ chiese ❏ ospedali ❏ fabbriche Rispondi alla domanda: • Quali sono le principali funzioni svolte da una città? ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................

296

Segna con un crocetta quali tra le seguenti costruzioni sono state edificate nelle città italiane negli ultimi due secoli: ❏ cattedrali ❏ grattacieli ❏ mura cittadine ❏ supermercati e centri commerciali Rispondi alla domanda: • Quali sono le principali ragioni che spingono le persone all’inurbamento? ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................


Verso le competenze

MILANO

BERGAMO VENEZIA VICENZA

BRESCIA NOVARA

VERONA

PADOVA

PIACENZA TORINO

ALESSANDRIA

FERRARA PARMA REGGIO-EMILIA MODENA RAVENNA BOLOGNA

La città di Milano, la cui estensione è indicata con una linea rossa, ha una popolazione di oltre 1,3 milioni di abitanti. È perciò una [metropoli] [megalopoli]. La città [contiene] [fa parte di] una vasta area metropolitana o [centro inurbato] [agglomerato urbano], indicato in arancione, insieme ai centri [urbani vicini] [storici]. L’area metropolitana di Milano [contiene la] [fa parte della] conurbazione padana, indicata con una linea puntinata gialla. Questa conurbazione è così chiamata perché occupa il territorio della Pianura Padana, nell’Italia [meridionale] [settentrionale]. Si estende da [Torino] [Bologna] a ovest, fino a [Torino] [Venezia] a est.

3. SINTETIZZA I CONCETTI Completa la mappa con i seguenti termini: diverse • conurbazioni • numerose • storia

LE CITTÀ EUROPEE hanno

sono

UNA LUNGA ...............................................

............................................... E VICINE

perciò hanno

perciò formano

COSTRUZIONI CHE RISALGONO A EPOCHE ................................

VARIE ...............................................

297


LEZIONE

70

I PROBLEMI DELLE CITTÀ

Quali sono le conseguenze dell’espansione urbana?

Perché le aree urbane sono fortemente inquinate?

Abbiamo visto che le città sono realtà in continua espansione e trasformazione. Gli spazi urbani cambiano costantemente, così come gli stili di vita degli abitanti che li abitano. Per questa ragione nascono continuamente nuovi problemi e sfide di tipo ambientale, sociale, organizzativo ecc. L’espansione delle città è legata al consumo del suolo. Infatti, dove prima si trovavano prati, boschi, campi coltivati, sorgono nuovi edifici e strade, che vengono progressivamente assorbiti all’interno del tessuto urbano. Quando le città si sviluppano in modo incontrollato, cioè senza un’adeguata programmazione, può accadere che quasi tutta la superficie urbana viene edificata e gli spazi verdi scompaiono. L’assenza di alberi e di verde in città rappresenta un grave problema per varie ragioni: • il terreno risulta più fragile e maggiormente soggetto a frane, smottamenti, alluvioni. Questi fenomeni si stanno intensificando per gli effetti dovuti al cambiamento climatico. • diminuisce l’assorbimento dell’anidride carbonica, che è invece fondamentale per ridurre l’inquinamento delle aree urbane. La presenza in città di parchi A , perciò, è indispensabile sia dal punto di vista ambientale sia da quello della salute e della qualità della vita degli abitanti.

Nelle città si concentrano numerosi edifici, che impiegano impianti di condizionamento e di riscaldamento, e varie attività produttive e industriali. Tutto ciò provoca l’emissione nell’aria di grandi quantità di gas inquinanti. Per questa ragione, gli spazi urbani sono tra le aree dove l’inquinamento è più elevato. Il problema dell’inquinamento è legato anche al traffico stradale, in particolare all’uso di mezzi privati B come l’automobile a benzina. La maggior parte del traffico è prodotta dallo spostamento quotidiano di gran parte della popolazione all’interno dell’area urbana per raggiungere i luoghi di lavoro.

Quali conseguenze ha una scorretta gestione dei rifiuti? Abbiamo visto che nelle città c’è un’elevata concentrazione di popolazione e di attività produttive. Per questa ragione si genera un’enorme quantità di rifiuti. La loro gestione è una delle grandi sfide che oggi le città devono affrontare. Infatti l’accumulo dei rifiuti e il loro cattivo smaltimento ha conseguenze negative sia sulla salute dei cittadini sia sull’ambiente, con il rischio di inquinare il suolo e le acque. B Un ingorgo stradale nel traffico cittadino

A Il grande parco cittadino di Hyde Park a Londra

LEGGI L’MMAGINE • Rifletti e rispondi. – Quali pensieri ti suscita questo ingorgo stradale? Ti trovi spesso “imbottigliato” nel traffico?

298


PERCORSO 11 | La città

Quali sono le maggiori problematiche sociali delle città?

C I grandi edifici di un quartiere di periferia

Le questioni legate all’ambiente e alla salute non sono però gli unici problemi dei centri urbani. Infatti, in tutte le grandi città europee esistono quartieri caratterizzati da forti disagi sociali. Spesso si tratta di periferie lontane, mal collegate col resto della città e con una scarsità dei servizi essenziali (scuole, ospedali, farmacie, spazi verdi, ecc.). Molti abitanti vivono in una condizione di sovraffollamento in edifici in cattivo stato di manutenzione C , fanno fatica a trovare lavoro e devono affrontare situazioni economiche difficili.

Che cos’è la smart city? Per gestire le grandi sfide delle città, negli ultimi decenni è stato ideato il concetto di smart city, cioè «città intelligente». È un modello di città che impiega la tecnologia in vari settori: dai trasporti all’efficienza energetica, dall’approvvigionamento dell’acqua allo smaltimento dei rifiuti, dall’informazione al turismo, per soddisfare le esigenze degli abitanti e migliorare la loro qualità della vita. Nel campo della mobilità la smart city offre, oltre al potenziamento dei mezzi pubblici e servizi per un traffico scorrevole, anche la possibilità di condividere l’auto (car sharing), la bicicletta (bike sharing) D , il monopattino. Per localizzare e prenotare questi mezzi si usano applicazioni su smartphone. Per la gestione dell’energia, la smart city sfrutta strumenti di controllo, come telecamere e sensori, così da ridurre i consumi di elettricità e quelli di acqua. Una smart city deve essere perciò dotata di tecnologie digitali e costanti innovazioni tecnologiche, ma anche progettata tenendo conto dei reali bisogni della cittadinanza.

D Alcune biciclette e un’auto elettrica disponibili con i servizi cittadini di sharing

FISSA I CONCETTI CHIAVE Completa la mappa concettuale con le seguenti parole: traffico; servizi; inquinamento; rifiuti; verdi.

LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE DELLE CITTÀ

LA SCARSITÀ DI AREE .................

che è legata

AL CONSUMO DI SUOLO

L’.........................................

che è legato

ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E AL ................................

LA GESTIONE DEI ......................

che inquinano

IL SUOLO E LE ACQUE

sono

IL DISAGIO SOCIALE ED ECONOMICO DI ALCUNI QUARTIERI

dove c’è

UNA SCARSITÀ DEI ...................ESSENZIALI

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ESPLORA IL TERRITORIO ITALIANO

Il nuovo Skyline «smart» di Milano A volte per gioco faccio delle ricerche in Rete scrivendo «città del futuro» sui motori di ricerca. Le immagini che appaiono più spesso mostrano progetti con caratteristiche costanti: uno skyline (profilo urbano) di grattacieli e di grandi loft (unico grande spazio) rivestiti da materiali high-tech (alta tecnologia) e pannelli solari; giardini pieni di ogni varietà di piante. In strada pochissime automobili, grazie alla presenza di mezzi pubblici elettrici sotto e sopra la superficie, piste ciclabili e sistemi di mobilità condivisa (car sharing, bike sharing ecc.). Sono progetti pensati per grandi metropoli come Singapore, Dubai, o per città statunitensi e giapponesi. Abbiamo esempi simili in Italia? A Milano, in questi ultimi anni, alcuni quartieri si stanno trasformando, seguendo modelli internazionali di smart city verde e tecnologicamente integrata. UN’ARCHITETTURA GREEN • Osserva le foto e cancella l’alternativa sbagliata: A Milano nel quartiere Isola sorgono due grattacieli interamente ricoperti da [specie vegetali] [muri verdi] A . Ogni facciata degli edifici è caratterizzata da [grandi balconi][scale esterne], dove gli alberi trovano lo spazio necessario per crescere B . La forma [verticale][orizzontale] degli edifici permette diridurre il consumo di suolo, non aumentando il terreno edificato. L’opera, inaugurata nel 2014, è infatti denominata “il bosco verticale” C . Una eccezionale particolarità è data dalla presenza di biodiversità dentro un ambiente urbano: numerose specie di animali, tra cui oltre 1600 esemplari di uccelli e farfalle, vivono in questo bosco. La presenza di una fitta vegetazione abbassa le temperature, rilascia ossigeno e cattura c02, migliorando la qualità dell’ambiente circostante.

300

A

B

C

Video d’autore Il nuovo Skyline «smart» di Milano

DOV'È MILANO


Verso le competenze

PERCORSO 11 | La città D

E

L’AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA • Osserva le foto e cancella l’alternativa sbagliata: Nell’area dove un tempo sorgeva la Centrale del Latte, in disuso da più di quindici anni, è stato edificato il campus dell’Università Bocconi D . Gli edifici sono circondati da [diverse specie di alberi]/[parcheggi]. I tetti sono [in piccola parte]/[interamente] coperti da pannelli solari. Le pareti sono in vetro E , con una copertura microforata composta da tante piccole strisce ondulate di un materiale di colore [nero]/[bianco] che non trattiene i raggi solari e che dunque permette di abbassare la temperatura all’interno dell’edificio di circa 5°C. Queste scelte portano a una riduzione dei consumi energetici perché un edificio più fresco ha meno bisogno di aria condizionata. Sia la presenza dei pannelli solari sul tetto sia la riduzione dei consumi ottenuta dalla qualità dei materiali usati rendono autosufficienti gli edifici dal punto di vista energetico. F

G

LA PIÙ GRANDE AREA PEDONALE DI MILANO • Osserva le foto e cancella l’alternativa sbagliata: Nel quartiere di Portello un tempo sorgeva la Fiera di Milano e la fabbrica dell’Alfa Romeo. Quando queste attività si sono spostate, l’intera area è stata completamente ripensata. Tre spettacolari torri (foto F ) sono circondate da una vasta [area verde][piazza]. Poco lontano, un parco pubblico (foto G ) presenta forme [curve][spigolose], che creano armonia e movimento nel paesaggio. In entrambe le foto [sono][non sono] visibili automobili e altri mezzi di trasporto privati: le auto possono circolare e parcheggiare solo sottoterra. l’intera superficie è una grande area pedonale, la più grande di milano e una delle maggiori d’europa.

301


LEZIONE

71 SUL FUTURO

LE CITTÀ GREEN

Le aree urbane sono luoghi in cui si concentrano sia il consumo di energia sia l’inquinamento. Infatti, le città sono responsabili di una quota molto elevata delle emissioni di gas serra, che contribuiscono al cambiamento climatico. Sono prodotte dai trasporti, dalle attività produttive, dal riscaldamento, dal condizionamento degli edifici ecc. Le città di tutto il mondo si trovano perciò di fronte a una sfida enorme per il futuro: creare ambienti urbani sostenibili, riducendo le conseguenze delle attività umane sul clima. L’illustrazione sottostante mostra la piazza di una città europea oggi: è in larga parte occupata da auto private, cioè mezzi di trasporto molto inquinanti; mancano aree verdi. Questo luogo può diventare uno spazio urbano sostenibile, come puoi osservare accanto. Gli interventi realizzati sono: • la creazione di un orto urbano per ampliare gli spazi verdi e assorbire le emissioni di Co2; • il noleggio di bici elettriche per favorire la mobilità non inquinante; • l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici per produrre energia rinnovabile; • l’organizzazione della raccolta differenziata porta a porta.

OGGI

L’orto urbano Un orto urbano è uno spazio verde pubblico dove i cittadini possono coltivare ortaggi, fiori, frutta. Rappresenta un «polmone verde», è un luogo di socialità e mette prodotti freschi e sani a disposizione di coltivatori non professionisti.

302

L’uso di energia rinnovabile Poiché i consumi energetici in città sono molto elevati, bisogna promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici. In questo modo i cittadini hanno a disposizione energia rinnovabile senza inquinare.

DOMANI


La mobilità sostenibile In città l’uso di mezzi di trasporto inquinanti come l’automobile produce forte inquinamento e congestione del traffico. È necessario perciò aumentare l’uso di mezzi pubblici, di biciclette e monopattini elettrici e in generale favorire la mobilità sostenibile (piste ciclabili, car sharing, taxi elettrici, ecc.).

LE COMPETENZE PER UN FUTURO SOSTENIBILE 1. Parti dalla tua esperienza Hai mai visitato o partecipato alla coltivazione di un orto urbano? Racconta la tua esperienza in forma scritta o orale. 2. Fai una ricerca in Rete Quali orti urbani sono presenti nella città dove vivi o in una grande città vicino a te? Consulta il sito del Comune della tua città o del capoluogo della Regione dove vivi, o di una città che conosci. Individua gli orti urbani. Poi realizza una breve presentazione digitale per: illustrare dove sono questi orti; documentare con alcune foto questi spazi, spiegare la loro origine, la funzione e i vantaggi che offrono.

La raccolta dei rifiuti La raccolta differenziata dei rifiuti favorisce il riciclo, cioè la trasformazione in nuovi materiali, riduce così il consumo di materie prime e l’emissione di gas serra. In molte città i rifiuti differenziati sono prelevati «porta a porta», cioè casa per casa, con l’aiuto di piccoli mezzi elettrici, non inquinanti. E’ più costosa ma garantisce maggiormente la corretta selezione del materiale rispetto alla raccolta tradizionale nei cassonetti.

3. discuti in classe Quali iniziative possono contribuire a rendere le nostre città più green? La tua classe si divide a gruppi di 4-5 alunni/e. Ogni gruppo deve ideare una serie di proposte per rendere più «green» e sostenibile la propria città, in un preciso settore, come: – gli spazi verdi (per es. parchi, «tetti verdi», pareti vegetali, aiuole); – i luoghi di socialità (per es. mercati, spazi giochi, biblioteche di quartiere); – la mobilità (per es. potenziamento del trasporto pubblico, piste ciclabili, noleggio e condivisione di biciclette e monopattini, ); – la riduzione dei consumi energetici e l’uso di fonti energetiche rinnovabili.

303


RACCONTA LA TUA GEOGRAFIA PERSONALE

Vista notturna di Firenze

LE EMOZIONI DELLA CITTÀ La città non è solo un insieme di case

Scrittori italiani raccontano l’ambiente urbano

Il modo di abitare, di organizzare la vita collettiva e trascorrere il tempo libero hanno sempre influenzato la visione del mondo e la realtà quotidiana delle persone. In Europa nel Medioevo la vita era rimasta molto legata ai campi e agli immutabili cicli della natura. Con lo sviluppo degli agglomerati urbani, i ritmi di vita sono diventati più frenetici e si sono moltiplicate le esperienze che è possibile fare. A partire dall’Ottocento, nelle città si verificano sempre più cose su cui riflettere e scrivere, e la letteratura diventa sempre più cittadina. Il paesaggio urbano, per gli scrittori e le scrittrici, diventa lo sfondo naturale per ambientare vicende di ogni tipo: storie d’amore, scontri fra le generazioni, vizi è virtù della società, cambiamenti tecnologici e i loro effetti sulla vita quotidiana. Sono racconti che esprimono le più varie emozioni: gioia, dolore, paura e solitudine, ma anche amore e ironia.

Il primo brano che riportiamo è tratto da un racconto autobiografico di Saverio Strati (1924-2014). L’autore ci comunica la meraviglia e l’entusiamo che ha provato la prima volta che dal paese natale si era spostato in una città, in questo caso Reggio Calabria. Il secondo brano, da Il quartiere di Vasco Pratolini (1913-1991), esprime un diverso tipo di rapporto con un quartiere cittadino: un legame di amore e di confidenza. A differenza di come spesso succede nelle moderne metropoli, i ragazzi e le ragazze dei rioni fiorentini prima della Seconda guerra mondiale crescevano tutti insieme, e si sentivano parte di un’unica grande casa. L’ultimo brano, da Una vita violenta di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), narra la storia di alcuni ragazzi che crescono nelle borgate romane del dopoguerra. La descrizione dello scenario della città, in questo caso, esprime un senso di solitudine, ansia e tristezza.

1. RIFLETTERE SULLA LINGUA E VARIARE LE SCELTE LESSICALI A. Leggi i brani proposti e sottolinea le cose e gli oggetti che riesci a immaginare con chiarezza. Sottolinea le cose che ti sembrano collegate a esperienze felici o eccitanti, e cerchia quelle che ti sembrano raccontare una sensazione di tristezza o inquietudine.

Da Saverio Strati: «Mi pareva impossibile ritornare in campagna...» Mi pareva impossibile ritornare in campagna e stare sempre nello stesso campo, con le vacche e vedendo le stesse persone. No, per me avrei spiccato il volo. Non ci sarei mai più ritornato, mai più, pensavo; e guardavo l’Etna bianca e alta, il mare turchino, Reggio.[...] Uscii subito, contento. Rifeci la strada di prima e mi trovai in centro. Cominciai a girare a casaccio e tutto mi pareva straordinario, tutto mi stupiva. Anche il pianino che suonava nell’angolo di una strada deserta. Saverio Strati, Avventure in città, Mondadori, Milano 1962

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Esercita le competenze interdisciplinari Da Vasco Pratolini: «La nostra vita erano le strade e piazze del Quartiere...» La nostra vita erano le strade e piazze del Quartiere, fiorentini di antica razza, di “antico pelo” dicevamo scherzando. [...] Sulle antiche vestigia [antichi monumenti] si illuminava la rosticceria il cui banco spandeva attorno odore di polpette di patate, di coniglio arrostito, di verdura fritta. [...] Dalla soglia del caffè, ove la radio imperversava [martellava] inascoltata, guardavamo le ragazze passare, parlavamo, entravamo ai biliardi, ci muovevamo verso via Rosa dopo cena, o curiosi di una motocicletta facevamo a turno, col meccanico che la guidava, un giro per i viali di Circonvallazione. Divisi in più gruppi, secondo le amicizie, le affinità, le occasioni. Vasco Pratolini, Il quartiere, La Nuova Biblioteca, Milano 1944

Da Pier Paolo Pasolini: «Lì davanti c’era il cinema Apollo...» Lì davanti c’era il cinema Apollo, pure questo coi cartelloni, zuppi, dietro le reticelle di metallo, e, sopra la porta, scritto in lettere di mezzo metro, il titolo del film. [...] Lì c’era il sottopassaggio di Santa Bibiana, che gocciolava come un lavatore [acquaio]: una fila di fanali sulla volta scrostata, e le rotaie del tram che l’imboccavano, per San Lorenzo e il Verano. Non c’era nessuno proprio. Pareva che invece che farsi giorno si fosse fatta più notte: che tutti se ne fossero ritornati a letto, lasciando piazze, strade, viali, sottopassaggi a quel buio in cui brillava senza scopo l’illuminazione comunale, rischiarando a giorno i selciati lucidi d’acqua appiccicosa. Si sentiva solo fischiare qualche treno, sopra i terrapieni della stazione Termini, oltre il muraglione. Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta, Garzanti, Milano 1959

2. RICONOSCERE LE EMOZIONI E SCRIVERE UN TESTO A. Presentando questi brani, abbiamo già parlato di emozioni e sentimenti come meraviglia, felicità, amore, solitudine, ansia, tristezza. Scegli il brano che preferisci fra i tre e spiega, in 5 righe circa, le emozioni che secondo te l’autore ha voluto raccontare ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. B. Quando leggiamo possiamo ricevere stimoli e impressioni di vario genere, più o meno positive. Spiega che cosa ti ha colpito di più nel brano che hai preferito. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................

C. Alcune cose che ci capita di fare a scuola, a lavoro o nel tempo libero sono molto legate alla dimensione del posto in cui viviamo. Racconta in 5 righe circa una tua esperienza particolare legata al luogo in cui abiti e al rapporto con le altre persone che ci vivono. ............................................................................................................................................. ........................................................................................................................................... ............................................................................................................................................. ........................................................................................................................................... ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ D. L’ambiente urbano presenta aspetti molto contrastanti fra loro non solo nel paesaggio intorno, ma anche negli incontri che si possono fare e nelle sensazioni che lasciano. Descrivi un’esperienza che hai fatto nel luogo in cui abiti, prendendo spunto, se vuoi, anche dai brani presentati. ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................

305


LA CITTÀ

Audio Ascolta la sintesi

• CHE COS’È LA CITTÀ? La città è un insediamento stabile della popolazione in uno spazio che è densamente costruito e abitato. • QUALI FUNZIONI SVOLGONO LE CITTÀ? Le città svolgono tante funzioni: residenziale (abitazioni); economica (attività produttive e commerciali); politico-amministrativa (gestione del potere); legata ai servizi (scuole, ospedali ecc.); religiosa (chiese, moschee, sinagoghe ecc.); culturale (musei, biblioteche ecc.); ricreativa (attività per il tempo libero).

LE CITTÀ EUROPEE • QUANTI EUROPEI VIVONO IN CITTÀ? Circa il 75% della popolazione europea vive in città. • CHE CARATTERISTICHE HANNO LE CITTÀ EUROPEE? In Europa le città sono molto numerose. La maggior parte ha dimensioni piccole e medie.

Centro storico di Poznan, Polonia

LO SVILUPPO DELLE CITTÀ • CHE DIFFERENZA C’È TRA METROPOLI E AREA METROPOLITANA? Una metropoli è una città con più di 1 milione di abitanti. Un’area metropolitana è l’insieme di una metropoli o una grande città e altri centri urbani vicini. LONDRA

• QUALI SONO LE AREE METROPOLITANE PIÙ POPOLATE D’EUROPA? Si tratta di Mosca, con oltre 16 milioni di abitanti; Parigi, con 12 milioni circa; Londra, con 11 milioni circa.

PARIGI

• CHE COS’È UNA CONURBAZIONE? La conurbazione è un’area urbana continua formata da più città vicine con una propria autonomia amministrativa. • QUALI SONO LE PRINCIPALI CONURBAZIONI EUROPEE? Le principali conurbazioni europee sono 4: quella britannica, quella renana, quella atlantica e quella padana, in Italia.

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Le conurbazioni europee


PERCORSO 11 | La città • CHE COS’È UNA MEGALOPOLI? La megalopoli è un vasto sistema urbano che comprende città ben collegate fra loro.

LE CITTÀ ITALIANE • PERCHÉ MOLTE CITTÀ ITALIANE HANNO UN RICCO PATRIMONIO ARTISTIC0? Numerose città italiane hanno antiche origini. Per questo spesso conservano numerosi edifici storici, monumenti e testimonianze artistiche risalenti a epoche diverse.

L’area metropolitana di Parigi

• QUALI SONO LE METROPOLI E LE AREE METROPOLITANE IN ITALIA? Le metropoli italiane sono Roma e Milano. Le maggiori aree metropolitane sono quelle di Roma, Milano, Napoli e Torino. • QUALI SONO LE CONURBAZIONI IN ITALIA? Le 3 conurbazioni italiane sono: quella padana, quella ligure-toscana e quella adriatica.

Le torri Garisenda e Asinelli, Bologna

I PROBLEMI DELLE CITTÀ • QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELL’ESPANSIONE URBANA? Il bisogno di nuovi edifici produce un continuo consumo di suolo. Gli spazi urbani hanno sempre meno aree verdi, importanti per consolidare il terreno e assorbire gas inquinanti. • PERCHÉ LA CRESCITA DELLE CITTÀ È IMPORTANTE PER I PROBLEMI CAUSATI DALL’INQUINAMENTO? Le attività industriali, il traffico automobilistico e il consumo di elettricità causano molte emissioni inquinanti. Nelle città si produce una grande quantità di rifiuti, difficili da smaltire. • QUALI SONO I PRINCIPALI PROBLEMI SOCIALI DELLE CITTÀ? In molte periferie delle grandi città esistono problemi di sovraffollamento, mancanza di servizi e povertà. • CHE COSA SONO LE SMART CITY? Sono città che utilizzano le più moderne tecnologie per aumentare l’uso dei trasporti pubblici e ridurre i consumi.

Veduta di un’area industriale, Taranto

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RACCOGLI LE IDEE

Conoscenze e abilità

VERIFICA LE CONOSCENZE

AMPLIA IL TUO LESSICO

1. Indica se le affermazioni sono vere o false. A. In Europa le città sono molto numerose e sono abitate da una percentuale molto alta della popolazione. ❏V ❏F B. La maggior parte delle città europee ha grandi dimensioni. ❏V ❏F C. Roma ha una popolazione inferiore a un milione di abitanti. ❏V ❏F

5. Indica il termine di cui si fornisce la definizione. A. ..........................................: vastissimo sistema urbano composto da città ben collegate tra loro. B. ..........................................: città con oltre un milione di abitanti.

2. Segna con una crocetta il completamento corretto. A. Le uniche metropoli italiane sono ❏ Roma, Milano, Napoli ❏ Roma e Milano ❏ Roma, Napoli, Torino B. L’area metropolitana più popolata d’Europa è quella di ❏ Milano ❏ Londra ❏ Mosca C. Milano fa parte della conurbazione ❏ atlantica ❏ padana ❏ italiana 3. Cancella l’alternativa sbagliata. A. L’area metropolitana, detta anche [agglomerato urbano] [inurbamento], è l’insieme formato da una [megalopoli] [metropoli] e dai centri urbani vicini. B. La città svolge una funzione residenziale perché al suo interno si trovano [edifici] [parchi] usati come [abitazioni] [servizi] per la popolazione. C. Negli ultimi due secoli le città italiane hanno [ridotto] [ampliato] la propria estensione in seguito al fenomeno [dell’inurbamento] [del conurbamento]. 4. Inserisci in ciascuna frase i termini mancanti. A. La conurbazione atlantica è formata da un insieme di ........................... dei Paesi Bassi e del ......................... B. Il centro storico di una città è l’area, situata di solito in posizione ..............................., dove si conservano gli edifici più ................................ C. Le città svolgono un’importante funzione ................................. perché sono spesso sede di importanti ........................... produttive e commerciali. D. Le città italiane hanno spesso ........................... origini e conservano un ricco ................................ artistico.

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Esercizi digitali Svolgi le attività

6. Scrivi la definizione dei seguenti termini. A. Periferia: .......................................................................................................... .................................................................................................................................... B. Popolazione urbana: ................................................................................ .................................................................................................................................... ESERCITATI PER L’ESPOSIZIONE ORALE 7. Rispondi oralmente alle seguenti domande. A. Che cos’è una città? B. Che caratteristiche hanno le città europee? C. Quali sono le principali conurbazioni europee e italiane? D. Che cosa significa smart city e green city? LAVORA CON LA CARTA 8. Localizza sulla carta le seguenti città, scrivendo tra parentesi l’eventuale nome della conurbazione alla quale appartengono: Roma – Milano – Torino – Napoli – Palermo – Genova


ESERCITA LE COMPETENZE

Compito di realtà

LA STORIA DI UNA CITTÀ ITALIANA Traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari: • Utilizzare strumenti di vario tipo per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali. 1. Il tuo obiettivo è realizzare una ricerca sulla storia di una città italiana a tua scelta, dalla fondazione a oggi. A questo scopo puoi consultare enciclopedie cartacee e digitali (come www.sapere.it e www.treccani.it), portali tematici e guide turistiche.

6. Infine, raccogli 5 immagini della città che reputi particolarmente significative e scrivi per ciascuna di esse una didascalia di circa 200 battute. L’insieme del testo e delle immagini andrà a comporre un ritratto della città che, insieme a quelli realizzati dai compagni e dalle compagne, fomerà uno «schedario informativo» delle città italiane. Bologna

2. Il primo passo della tua ricerca è approfondire le origini della città. Cerca in particolare di individuare: A. quando la città è stata fondata e da chi; B. qual era in origine il suo nome; C. quali elementi hanno favorito il suo sviluppo (per esempio la presenza di acqua, legname, la facilità di collegamento con altre città, la presenza di difese naturali contro i nemici ecc.); 3. Poi concentra le tue ricerche sui periodi di maggiore splendore della città. Scopri: A. se la città è stata sede di un Comune medievale o è stata a capo di uno Stato regionale nei secoli successivi; B. quali sono i principali edifici e monumenti storici (chiese, palazzi ecc.) che conserva ancora oggi; C. qual è il patrimonio artistico conservato nei musei e negli spazi urbani e a quali secoli risale. 4. Prosegui approfondendo come la città si è sviluppata nel corso degli ultimi due secoli. In particolare individua: A. come si è trasformato il centro urbano; B. quali nuovi quartieri sono stati edificati e quali vie di comunicazione sono state realizzate; C. quali attività e servizi hanno contribuito maggiormente allo sviluppo e quali caratterizzano oggi l’identità cittadina. Per esempio: si tratta di una città a vocazione universitaria, turistica, finanziaria, industriale e produttiva, di un centro politico-amministrativo? 5. Riassumi le informazioni raccolte in un testo di circa 1500 battute, che ripercorre la storia della città e ne presenta in breve l’identità.

Napoli

COM’È ANDATA? Per valutare il tuo lavoro, rispondi alle seguenti domande: a. Quali aspetti del lavoro ho affrontato con facilità? b. Quali difficoltà ho incontrato? c. Come valuto complessivamente il mio lavoro?

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