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Umbria: Lago Trasimeno
E' il piccolo mare dell’Umbria. Un immenso specchio d’acqua circondato da uno scenografico anfiteatro collinare. Quarto lago più esteso d’Italia dopo il Garda, il Maggiore e il lago di Como - nonché il più grande dell’Italia centrale -, non supera la profondità di sei metri, è sprovvisto di un emissario naturale ed è alimentato principalmente dalle piogge e da alcuni torrenti. Abitato sin dall’epoca preistorica, le sue rive sono state teatro della battaglia del
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lago Trasimeno che ha visto le forze cartaginesi di Annibale sconfiggere le legioni romane del console Gaio Flaminio. Alle tre isole del lago, la Polvese - la più grande -, la Maggiore e la Minore, si unisce una corona di pittoreschi borghi ricchi di storia e tradizioni. Tra gli eventi che animano la zona, spicca l’importante “Festival Trasimeno Blues”, uno dei più importanti festival europei del genere, occasione per apprezzare la ricca offerta culturale e naturalistica del bacino.
Carpe e gabbiani
Il grande bacino lacuale del Trasimeno unisce il patrimonio delle acque a quello della terra con una particolare varietà di specie: è infatti zona di sosta per l’avifauna migratoria nonché sede vitale di importanti specie ittiche. Le colline e le campagne che gli fanno da cornice sono un’alternanza di campi coltivati e zone boscose, punteggiati da borghi affacciati sulle acque e centri storici fortificati dal sapore medievale. Storicamente chiamato “il lago di Perugia”, è contraddistinto da
un ecosistema particolarmente fragile, con la fascia spondale popolata dalla cannuccia di palude. Le zone boscose sono invece contraddistinte da salici, olmi campestri e ontani neri. Tra i mammiferi, oltre alla volpe, al cinghiale e all’istrice, è presente il toporagno, mentre l’avifauna, regolata dalle migrazioni, è composta, tra gli altri, da folaghe, fagiani, fischioni, aironi, germani reali e gabbiani. Tra le specie ittiche indigene del lago vi sono tinche, cavedani, carassi, carpe e lucci.
Isole d’arte
Elementi importanti dello scenario naturalistico del Trasimeno sono sicuramente le sue tre isole. La più grande, la Polvese, appartiene al Parco Regionale del Trasimeno e regala suggestivi scorci e diversi punti d’interesse come la chiesa di San Giuliano, le rovine della Chiesa Olivetana di San Secondo e la Rocca. Delle tre isole l’unica abitata è la Maggiore, tra i luoghi cari di San Francesco d’Assisi, che qui sostò e meditò durante la Quaresima del 1211. Da vedere in quest’ultima sono gli edifici della zona d’attracco, poi la Chiesa
di San Salvatore, i ruderi della chiesetta monastero delle Suore di San Leonardo e quelli della Torre di epoca romana, la Chiesa di San Michele Arcangelo, la Cappella di San Francesco, dov’è custodito il giaciglio del Santo, lo Scoglio e la fonte di San Francesco, la Chiesa di San Francesco, il Castello Guglielmi e il mulino a vento. Chiamata fin dai primi del novecento “isoletta”, l’Isola Minore è privata e non visitabile. Parte del comune di Passignano sul Trasimeno, è disabitata anche se popolata da numerose famiglie fino al XV secolo.
Riflessi medievali
Da Castiglione del Lago a Città della Pieve, da Paciano a Magione, da Passignano a Piegaro, da Panicale a Tuoro, il piccolo mare dell’Umbria è costellato di pittoreschi borghi di lago e suggestivi centri medievali. Alle acque poco profonde ma ricche di fascino fanno da cornice una serie di paesi ricchi di storia e tradizioni, luoghi talvolta magici, altre volte espressione dell’essenza più vera di quest’angolo di centro Italia carico di suggestioni. Ben quattro centri del Trasimeno sono parte del club de “I
Borghi più belli d’Italia”: Passignano, dove partono i traghetti per le isole e dove visitare la Rocca Medievale; Castiglione del Lago, dove vedere la Rocca del Leone e il cinquecentesco Palazzo Ducale, dove soggiornarono Niccolò Macchiavelli e Leonardo Da Vinci, con le sale affrescate dal Pomarancio; Paciano, dall’intatto e bellissimo centro storico; e Panicale, quest’ultimo anche Bandiera Arancione del Touring Club, dall’antica struttura del castello medievale, tra antiche porte, vicoli e piazzette.
Fagiolina e brodo di pesce
La cucina del Trasimeno è il trionfo del pesce di lago. Dal riso preparato con il sugo bianco a base di filetti di persico e anguilla al brodo di pesce condito con l’olio dei colli del Trasimeno, dall’anguilla affumicata alla frittura di persico, la cucina locale celebra il pesce delle sue acque. Tra i prodotti tipici c’è sicuramente l’olio, ricavato dai vasti oliveti collinari che si affacciano sulle acque, il vino, frutto di una zona vitivinicola che affonda le sue radici in epoca etrusca, lo zafferano di
Città della Pieve, utilizzato in molti piatti serviti nei ristoranti della zona, e la fagiolina del Trasimeno, dal 2000 Presidio Slow Food, già coltivata da Greci e Etruschi, un legume di piccole dimensioni utilizzato per la preparazione di piatti della tradizione ma anche per nuove ricette. Al ricco patrimonio enogastronomico si unisce poi la forte vocazione artigianale di questa parte di Umbria, che propone i merletti dell’Isola Maggiore e oggetti in ferro e ceramiche.