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Lo sapevate che... curiosità lacustri

Altro che Loch Ness... anche il Lago di Como ha il suo mostro. Lo chiamano affettuosamente Larrie, il “Lariosauro del mistero” che dal 1946 fa parlare di sé lungo tutte le sponde del lago. Nel 1954 qualcuno disse di aver visto un essere lungo ben 80 metri con zampe palmate dal muso e dalla coda arrotondati. Nel 2003 c’è stato chi ha affermato di aver visto un’enorme anguilla di oltre 10 metri. Mistero? Realtà? Vi consiglio di visitare il Castello di Vezio per visionare una particolare testimonianza.

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A Pettenasco c’è una gigantesca fionda per lanciare uova di drago nel lago d’Orta. È l’installazione chiamata ”Vers l’autre côté” di Roselyne Erutti, comunemente chiamata “Fionda” e posta alla fine del tratto sud della passeggiata sul lago. C’è chi afferma che questa fionda serva per scagliare uova di drago nel lago per favorirne la “draghizzazione”...

Nuotare in un lago è ben diverso che nuotare in mare. È provato che a nuotare nelle acque lacustri si faccia più fatica che nelle acque marine. Nel mare, infatti, la maggiore densità dell’acqua salata favorisce il galleggiamento. Nuotare nei laghi, inoltre, è anche più difficoltoso - e potenzialmente pericoloso - a causa della presenza di mulinelli non visibili in superficie.

Il lago di Garda vanta delle “Marmitte dei Giganti”. Nei pressi di Torbole troviamo dei pozzi enormi, larghi circa 5 metri e profondi fino a 12: un’atmosfera simile a quella lunare. Il nome deriva dalla fantasia popolare che vuole spiegarsi la presenza di questi pozzi giganteschi formatisi durante la glaciazione oltre 130.000 anni fa: grazie a ritrovamenti di ceramiche e punte di freccia, infatti, possiamo affermare che le Marmitte dei Giganti erano abitate durante la preistoria.

Due laghi italiani anche su… Titano! Si tratta dei laghi di Bolsena e di Albano, due tra i più noti laghi dell’Italia centrale, che trovano i loro omonimi anche sul lontanissimo satellite di Saturno. Titano, infatti, è l’unico corpo del nostro sistema solare a vantare la presenza di bacini allo stato liquido ma, a causa delle temperature di circa 180 gradi sotto lo zero, questi bacini non hanno acqua bensì metano ed etano.

Il Fucino è l’”ex” terzo lago per estensione in Italia. Il Fucino era un lago nella conca della Marsica, in Abruzzo. Il lago venne fatto prosciugare nella seconda metà dell’’800 a opera del principe Alessandro Raffaele Torlonia in quanto l’irregolare livello dell’acqua provocava diverse inondazioni e secche malsane. Già ai tempi dell’imperatore Romano Claudio (52 d.C.) si era provata un’impresa simile. Oggi il Fucino è suddiviso in 46 strade ma c’è chi dice che la somma di queste strade contrapposte dia sempre, come numero, 50.

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