DISTRIBUZIONE GRATUITA SPEDIZIONE IN A.P. 45% Art.2 L.662/96 DCO/DC 111/2002 / I-Pavia - Anno XXI
Maggio esplosione di ‘Bellezza’
Fotografia di FRANCESCO FERRERA - Palermo - www.francescoferrera.it
Maggio 2012
Ben ritrovati amici di Pavia in Tasca! Eccoci di nuovo qui, con tante novità, pronti ad accompagnarvi per tutto il mese di maggio. In questo numero la nostra redazione ha raccolto per voi una serie di notizie fresche, tutte legate al nostro territorio e non vede l’ora di proporvi le tante occasioni di divertimento offerte dalla provincia di Pavia. Qua e là, in mezzo alle notizie legate ad eventi (come il Bambin Festival, il Maggio Pavese e tante altre), quelle relative alla nostra realtà politica ed i classici appuntamenti con le nostre rubriche di psicologia e storia dell’arte, troverete anche un bell’articolo di Pupi Perati, dedicato al significato che l’uomo ha attribuito alla rosa, la vera regina del mese di maggio, nel corso dei secoli, dai tempi dell’Antica Grecia fino ai giorni nostri. Riflettere sulla rosa in quanto simbolo semiotico che emana qualità di armonia e perfezione, non è stata impresa semplice essa è un fiore affascinante proprio perché sfugge ad una definizione univoca. “Buttate pure via ogni opera in versi e in prosa. Nessuno è mai riuscito a dire cos’è nella sua essenza una rosa” ci aveva avvisato il poeta Giorgio Caproni. Ma noi di Pavia in Tasca non ci fermiamo davanti a niente!
Claudia Balbi
Società del Gruppo ASM Pavia S.p.a.
ASM LAVORI s.r.l. Via Donegani, 21 – 27100 Pavia Tel. 0382/43.46.11 - 0382/43.46.05 Fax 0382/43.48.80
ASM LAVORI s.r.l. società soggetta a direzione e coordinamento di ASM PAVIA, ha per oggetto l’attività di scavo, reinterro, movimento terreno, lavori edili di difesa e di sistemazione terreni, opere di consolidamento dei terreni e opere speciali nel sottosuolo, lavori di impermeabilizzazione di terreni, realizzazione e manutenzione di campi sportivi. Costruzioni, manutenzioni, pavimentazioni e ripristini stradali; costruzioni, manutenzioni e ripristini di selciato in porfido; lavori stradali in genere.
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Dote lavoro e dote scuola Un piano di sviluppo pensato per sostenere le aziende La Chiesa di Santa Maria di Canepanova Lavori in corso, Vigevano si prepara per l’Expo 2015 Pavia in… rosa: maggio all’insegna dei colori e della bellezza Pienone al Circolo “Logudoro” per “Sa Die de sa Sardigna" Pavia: via libera alle certificazioni online Storia, immagini ed emozioni di Annabella Pavia Maggio esplosione di ‘Bellezza’ Al posto della Cascami Seta un centro per anziani? Expo 2015: Pavia, Lodi, Mantova, Cremona unite per rilanciare il turismo Vigevano bussa alla porta dell’Unesco Autismo. Una fiaccolata per abbattere il muro del silenzio Il giardino alpino di Pietra Corva La finestra sulla mente: lo stress e il lavoro Progetto Martina: a scuola di prevenzione Il Maggio Pavese suona bene Tra il 18 e il 27 maggio sbarca a Pavia il "Bambin Festival" "Mangio Bene Vivo Meglio"
DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO BEVIVINO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Chiara Antico, Claudia Balbi, Antonio Bobbio Pallavicini, Mario Fortunato, Marco Galandra, Gaia Vicenzi. REDAZIONE: Via San Giovannino, 4 - 27100 Pavia info@paviaintasca.it PUBBLICITÀ: VERBENA PUBBLICITÀ Tel. 328 3974690 – 0382 061235 verbenapubblicita@libero.it • www.verbenapubblicita.com SANDREFOTOAGENCY Cell. 345 0843809 - 393 4629753 project@sandrefotoagency.com • www.sandrefotoagency.com E-SOUL Tel. 0382 309937 info@e-soul.biz • www.e-soul.biz
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Dote lavoro e dote scuola Ciocca: un’opportunità per lavoratori e famiglie
Primo Piano
“In questo momento di generale difficoltà– spiega il consigliere regionale Angelo Ciocca - Regione Lombardia emana provvedimenti che possano sostenere i lavoratori e le famiglie. Pur non
Il consigliere regionale Angelo Ciocca 6
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avendo la disponibilità di risorse infinite, la Regione tende la mano con due provvedimenti: la Dote lavoro e la Dote scuola.” In particolare la Dote lavoro riguarda i lavoratori in difficoltà occupazionale e si divide in Dote riqualificazione, finalizzata all'accrescimento professionale e in Dote ricollocazione, finalizzata al reinserimento lavorativo attraverso un percorso guidato. La Dote scuola, invece, accompagna il percorso scolastico dei ragazzi dai 6 ai 21 anni. La Regione mette a disposizione: il sostegno al reddito, per chi ha un reddito isee inferiore a 15.448 euro; il buono scuola per chi frequenta le scuole paritarie e ha un isee inferiore a 30.000 euro; la dote disabilità per gli alunni portatori di handicap. Queste doti sono state chiuse nel mese di maggio, ma vengono riaperte annualmente. La dote
componente merito, invece, resta aperta fino al 1 ottobre. Possono essere beneficiari studenti che abbiano avuto una valutazione finale pari al 9 per la terza media, una media di almeno 8 per le classi I,II,III,IV della scuola secondaria superiore o una valutazione di 100 e lode alla maturità. Il requisito di reddito richiesto e' di massimo 20.000 euro di ISEE, ad eccezione degli studenti che hanno concluso la maturità per i quali non sono previsti limiti di reddito.
DOTE LAVORO
Primo Piano
Occorre presentare la domanda sul sito https: //gefo.servizirl.it/dote/ Chiarimenti e informazioni: sportello SpazioRegione a Pavia in Viale Cesare Battisti; operatori accreditati al lavoro di Regione Lombardia; Call Center dote: 800.318.318 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00); e-mail: doteammortizzatori@regione.lombardia.it. La dote scade ad esaurimento fondi.
DOTE SCUOLA La dote merito va presentata entro le ore 17.00 del 1 ottobre 2012. Informazioni sul sito www.cultura.regione.lombardia.it • Pavia in Tasca •
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Un piano di sviluppo pensato per sostenere le aziende ...che vogliono avviare la propria attività in Lombardia
Primo Piano
di Mario Fortunato
Un programma per due risultati: creare dei progetti industriali che partano da enti locali e imprenditoriali, e offrire tempi certi a chi vuole investire sul nostro territorio. Diciotto mesi di garanzia alle aziende interessate ad avviare attività in Lombardia per potersi collocare e iniziare la produzione, rientrando dall’investimento effettuato senza doversi scontrare con le lentezze burocratiche. In una sola parola Aster.
progetti all’avanguardia – ha affermato l’Assessore Regionale alla Casa e Presidente del Tavolo Territoriale Domenico Zambetti – e che quindi siano meritevoli di ottenere un’attenzione particolare anche attraverso i contributi di Regione Lombardia”.
Il progetto partirà con una prima fase esplorativa per raccogliere possibili interessamenti da aziende lombarde e per individuare opportunità di insediamento “Auspico che ci siano impren- di nuove attività di impresa. ditori capaci di sviluppare Un’occasione per la città che 8
segue la linea tracciata con l’inizio dei lavori all’interno del Polo Tecnologico. Sulla stessa lunghezza d’onda è il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo: “Il Bando Aster può essere una grandissima occasione anche per la città e per il nostro territorio in tema di innovazione tecnologica. Da questo punto di vista siamo una realtà unica: basti pensare all’Università e alle giovani imprese che vogliono crescere. Sono tutte dinamiche che offrono opportunità di lavoro e di sviluppo”. • Pavia in Tasca •
Ente capofila del progetto piazza Italia che si sta impegnando con altri enti nello sviluppo del Parco Tecnico Scientifico legato alle scienze della vita: biotecnologie, biomedica, agricoltura e tutto ciò che rappresenta economia per il nostro territorio.
Progetti come quello di Biomeris, realizzato in ambito universitario e divenuto azienda vera e propria grazie al contributo di ricerca-
tori e assegnisti, nonostante le immancabili difficoltà economiche. “Gli unici finanziamenti sono quelli che abbiamo autoprodotto – ha tenuto a specificare Davide Capozzi, Vice Presidente di Biomeris – ma grazie all’Università e al Polo Tecnologico abbiamo la possibilità di godere di spazi dotati di servizi che, con un affitto modesto, ci permette almeno di risparmiare sui costi”.
Primo Piano
“Se riusciamo a collegare il sistema dell’impresa a quello dell’Università, potremo dare attuazione pratica all’idea di
Parco Tecnico Scientifico. Progetto in grado di favorire il trasferimento tecnologico dall’ateneo alle aziende del territorio” ha voluto sottolineare il Presidente della Provincia Daniele Bosone. “Un sistema territoriale attrattivo anche per le imprese già consolidate”.
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Lente d’ingrandimento
i monumenti della nostra provincia
La Chiesa di Santa Maria di Canepanova di Marco Galandra cultore di storia locale
La costruzione della chiesa e santuario di Santa Maria di Canepanova risale ai primi anni del XVI secolo e deve il suo nome a un’immagine miracolosa della Vergine esi-
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stente in questa zona della città sul muro esterno di una casa appartenente all’antica famiglia dei Canepanova, che, tra l’altro, nel X secolo, aveva visto uno dei suoi membri
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Lente d’ingrandimento
i monumenti della nostra provincia
salire al soglio pontificio, con il nome di Giovanni XIV. Fu la Confraternita laica di Santa Maria Incoronata ad occuparsi della costruzione della chiesa, il cui progetto, a pianta centrale, fu affidato a Giovanni Antonio Amadeo. Nel 1557, la chiesa venne ceduta ai Barnabiti, che nel 1581 edificarono lì accanto il loro convento. In seguito alle soppressioni del 1810, • Pavia in Tasca •
i Barnabiti furono costretti ad abbandonare il convento e la chiesa, che divenne sussidiaria della parrocchiale di S. Francesco. Il 6 dicembre del 1915 il luogo di culto fu affidato ai Frati Minori; i quali presero dimora in alcuni locali adiacenti la chiesa. L’esigenza di una costruzione che fosse più idonea alla vita comuni-
taria portò, tra il 1935 - 37, alla costruzione dell’attuale convento, su progetto dell'Arch. Carlo Morandotti. La facciata di Santa Maria di Canepanova è incompleta ed è caratterizzata dalla doppia finestra centrale e da un basamento con decorazione di tondi a rilievo che prosegue sul fianco, in via Ada Negri. All’interno, 13
il 1558 e il 1561 e affrescate da Antonio Longone nel 1741. I dipinti dell’ottagono rappresentano un ciclo dedicato alle eroine bibliche e sono dovuti al Moncalvo, all’emiliano Alessandro Tiarini e a Giulio Cesare Procaccini. La zona dell’altar maggiore fu realizzata intorno al 1590,
l’altare stesso risale alla metà del ‘600 ed è opera di Tommaso Orsolino. Infine, ricordiamo che, alla sinistra della chiesa di Canepanova, l’antico convento dei Barnabiti, acquistato dal Comune di Pavia nel 1810, è oggi sede del Liceo Classico Ugo Foscolo.
Reportage
come abbiamo detto, la chiesa si presenta a pianta centrale, impostata su un ottagono, con tiburio ottagonale e quattro piccoli campanili. Lo spazio è scandito in altezza su due ordini di colonne dal capitello corinzio. La cupola e la galleria superiore furono realizzate tra
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Lavori in corso, Vigevano si prepara per l’Expo 2015 L’acqua come elemento distintivo del territorio di Chiara Antico valorizzare castelli e percorsi ciclo pedonali intorno alle vie d’acqua, saranno riqualificati punti strategici della
città ducale. La giunta ha approvato il progetto preliminare per il restauro delle ex prigioni interne al castello
Primo Piano
Vigevano si “fa bella” in vista di Expo 2015. Grazie al Por, il piano co-finanziato da Regione Lombardia per
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Sforzesco, dalle quali verrà ricavata una superficie comprendente sette vani che ospiteranno spazi espositivi. L’elemento acqua è poi il filo conduttore di un altro progetto che si svilupperà sulla via del fiume Ticino e si snoderà in tre diversi ambiti. L’acqua pensata come fattore distintivo del territorio e importante elemento di attrazione dello stesso.
L‘Ayala rappresenta inoltre punto di riferimento irrinunciabile per i “tisinat” vigevanesi. In questo caso gli interventi saranno mirati al
miglioramento dell’accessibilità dell’area, rafforzamento della componente forestale e riqualifica delle strutture per la fruizione, in particolare del capannone oggi adibito al ricovero di attrezzi e mezzi, in disuso, che diventerà una struttura predisposta all’utilizzo comune. Anche la scuola elementare della frazione Sforzesca, abbandonata da anni, sarà oggetto di interventi di valorizzazione e riqualifica, lavori mirati alla sistemazione degli spazi esterni per una fruizione ricreativa e didattica.
Primo Piano
Gli interventi riguardano la riqualifica di un ‘area posta a valle del ponte del Ticino, sfruttata negli anni passati come zona di svago e attrezzata soprattutto a beneficio delle scolaresche e dei centri
estivi. Nonostante il sito sia caduto in disuso, conserva ancora oggi un grande fascino per la sua posizione a stretto contatto con il fiume. Largo dunque a percorsi ciclabili e a nuove aree di sosta attrezzate. Altri lavori interesseranno la lanca Ayala, esempio virtuoso di come l’uomo abbia adattato le proprie esigenze alla natura, realizzando in passato una darsena per l’attracco delle barche.
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Pavia in… rosa: maggio all’insegna dei colori e della bellezza Maggio è il mese dedicato alla rosa. In questo periodo dell’anno la pianta odorosa sboccia in ogni giardino e ci lusinga con la sua bellezza, i colori dei petali e le loro sfumature nutrono gli occhi stanchi ormai del grigiore della nebbia e ci ricordano che la natura è la metafora della vita stessa di Claudia Balbi
Reportage
In occasione del mese della rosa, in vista del tradizionale appuntamento con la Festa del Roseto, prevista per domenica 13 maggio, abbiamo intervistato la Presidente dell’ l’Associazione Amici dell’Orto Botanico, la Dott. ssa Anna Maria Pellegrini Savarino. L’orto botanico di Pavia è un importante patrimonio storico-culturale della nostra Provincia ancora poco conosciuto dai cittadini, quali sono 18
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tutto il mondo. Le due serre scopoliane ospitano una collezione di piante delle zone desertiche (piante grasse) e di Cycadacee. Vi sono poi una serra che ospita le piante tipiche dell’area mediterranea e una per le piante tropicali. Nella parte antistante, di fianco alla facciata dell’Istituto, vi è anche una serra con una collezione di orchidee. Possiamo quindi affermare che i visitatori dell’Orto trovano qui una vasta esposizione di specie botaniche, dagli alberi ad alto fusto alle erbe che usiamo abitualmente nelle nostre cucine. Dietro le serre scopoliane vi è un arboreto ove fa bella mostra di sé un platano di età e di
dimensioni veramente inusuali. L’albero, che ha più di 230 anni e si innalza per ben 48 metri dal suolo, figura all’interno dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia. Infine da qualche anno, all’interno dell’Orto, è stata allestita una nuova struttura che ospita una banca del germoplasma con il compito di raccogliere e scambiare i semi delle piante in pericolo di estinzione. Tutto questo si colloca nel pieno centro cittadino ed è visitabile tutti i giorni feriali. Quando è nata e quali scopi si prefigge l’Associazione Amici Dell’Orto Botanico? L’Associazione è sorta nell’autunno del 1994. Ha lo scopo di collaborare con l’Orto Botanico dell’Università di Pavia nel promuovere e incentivare l’amore per le piante e l’ambiente attraverso la didattica (visite guidate, mostre, conferenze, corsi, gite e avvenimenti culturali), attraverso la conservazione e lo sviluppo delle collezioni botaniche esistenti in Orto. A tale scopo l’Associazione organizza nel corso dell’anno manifestazioni a tema botanico che consentono l’apertura dell’Orto al pubblico nei giorni 19
Reportage
i suoi tesori nascosti che lo rendono unico? La nascita ufficiale del nostro Orto Botanico si fa risalire al 1773 per decreto del Plenipotenziario di Casa d’Austria a Milano Conte Carlo Firmian. Dopo qualche anno vengono edificate le serre su progetto dell’arch. Piermarini, lo stesso che progettò il Teatro alla Scala di Milano. Grande impulso viene dato da Antonio Scopoli, che diresse l’Orto dal 1777 al 1778. Ci troviamo quindi in presenza di un antico complesso architettonico che nel corso degli anni si è arricchito di strutture adibite a serre che accolgono specie vegetali provenienti da
festivi facendosi carico di curare la parte amministrativa e promozionale. Segue inoltre il settore delle visite guidate per le scolaresche e i gruppi mettendo a disposizione personale qualificato per l’accompagnamento in Orto. […]
Reportage
Il mese di maggio è il mese delle rose, le duecento varietà di rose dell’orto ritornano a fiorire e ritorna anche il consueto appuntamento con la Festa del roseto, come si strutturerà l’edizione 2012? L’appuntamento del 13 maggio sarà dedicato alla tradizionale Festa del Roseto nel corso della quale organizzeremo una esposizione di rose portate dai nostri Soci tra le quali verrà eletta la rosa più bella. Nel pomeriggio vi sarà un momento musicale offerto dai “Giovani Musicisti di Pavia” diretti dal Prof. Massimo Putignano che eseguiranno musiche di Mozart e Bizet. Il gruppo dei “Pollicini Verdi” si cimenterà nel disegno dei fiori dell’Orto, sotto la guida della nota acquarellista Daniela Passuello. Inoltre si terrà come di consueto una visita guidata e nella piazzetta di 20
Sant’Epifanio vi sarà il mercatino delle rose. Insomma, una bella occasione per stare tutti insieme in mezzo alla natura pur rimanendo in città! Quali sono i prossimi appuntamenti in agenda organizzati dall’Associazione Amici Dell’Orto
Botanico? Avremo un appuntamento in tempi brevissimi, già domenica 20 maggio con le “Erbacee Perenni Selvatiche”. In quella data vi sarà la terza mostra mercato di Piante Spontanee per il giardino, l’orto e l’ambiente con il patrocinio della Società botanica della Lombardia. Proseguiremo an• Pavia in Tasca •
che in questa occasione il nostro impegno con il gruppo dei Pollicini Verdi. Il tema dell’incontro sarà: “Riconoscere i semi e seminare”. Prosegue per tutto l’anno la nostra attività volta a curare le visite guidate all’Orto per le scolaresche e per i gruppi. Un gioco per gli addetti • Pavia in Tasca •
ai lavori: se Pavia fosse una rosa, che rosa sarebbe? La nostra è una città ricca di storia e carica d’anni. La potremmo abbinare quindi a una rosa antica, la Rosa centifoglia Alba Muscosa, una rosa bianca che ricorda le cento torri che caratterizzavano la città di Pavia mentre l’anno
Un ultima domanda, una curiosità. Nell’ immaginario collettivo, la rosa è stata associata a significati e simboli molto vari e complessi, spesso in contrasto tra di loro. La rosa è stata vista come simbolo di purezza ma anche di vanità, di grazia e al contempo di energia vitale, di gioia e al contrario di dolore. Per gli Amici dell’orto botanico cosa potrebbe simboleggiare? Per noi la rosa è il simbolo stesso dell’Orto. Da sempre la manifestazione che più ci coinvolge è la Festa del Roseto e alla collezione che si trova lungo la via Scopoli abbiamo dedicato in più occasioni la nostra attenzione e le nostre risorse cercando di migliorarla con nuove piantumazioni. Contiamo di proseguire su questa strada, magari ottenendo maggiore attenzione da parte delle Istituzioni locali, per far sì che l’immagine del nostro Orto Botanico possa rimanere sempre all’altezza delle sue tradizioni. 21
Reportage
della sua creazione, il 1788, si avvicina di molto all’anno di fondazione del nostro Orto Botanico.
Pienone al Circolo “Logudoro” per “Sa Die de sa Sardigna" Celebrata a Pavia con un convegno storico (e con i relativi Atti già pubblicati in volume) di Paolo Pulina
to della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport), in collaborazione con la Federazione Associazione Sarde in
Italia (FASI), con il patrocinio del Comune di Pavia, in occasione della celebrazione de “Sa Die de sa Sardigna” (Festa del popolo sardo), ai
Reportage
Il Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia, sulla base di un finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna (Assessora-
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che hanno convinto le classi dirigenti sarde a chiedere la “Perfetta Fusione” con gli Stati di terraferma nel 1847, rinunciando così alle istituzioni del Regnum Sardiniae. 3) Le origini della “questione sarda” a cavallo tra Otto e Novecento e la successiva elaborazione delle istanze autonomistiche realizzatesi con l’approvazione dello Statuto Speciale nel 1948. La manifestazione è stata coronata da grande successo tanto che il quotidiano locale, “La Provincia Pavese”, ha titolato “Pienone per la festa al Logudoro” il servizio dedicato all’evento. Il sindaco Alessandro Cattaneo ha portato ai presenti
(soci del Circolo, dirigenti dei Circoli sardi di Bareggio-Cornaredo, Parabiago e Vigevano ma anche diversi cittadini pavesi) il saluto dell’Amministrazione comunale, ha elogiato il notevole spessore delle attività culturali del Circolo (per questo sempre incoraggiate dal Comune con la concessione del patrocinio e, qualche volta - laddove possibile -, del contributo) e il suo impegno nel valorizzare la propria identità senza autoghettizzarsi, anzi dimostrandosi aperto al confronto interculturale con i pavesi così come con i rappresentanti di altre culture regionali. Nell’occasione il sindaco ha 23
Reportage
sensi della L.R. 14 settembre 1993 n. 44 e successive modifiche e integrazioni annualità 2011, ha organizzato nel pomeriggio di sabato 31 marzo un Convegno storico dal titolo “Dalla cacciata dei Piemontesi (1794) alla ‘Perfetta Fusione’ (1847) e all’Autonomia Regionale (1948)”. Nella sostanza, gli organizzatori, utilizzando sia l’italiano sia la lingua sarda, hanno inteso approfondire la conoscenza di tre momenti cruciali della storia della Sardegna: 1) Le cause della sollevazione del 28 aprile 1794; i moti antifeudali e il ruolo di Giommaria Angioy. 2) Le motivazioni
Reportage
ricordato che la Città di Pavia persegue, giustappunto, l’obiettivo di “non annientare” le identità regionali ma quello di “sposarle”. Gesuino Piga, presidente del “Logudoro”, ha quindi letto il messaggio dell’on. Sergio Milia (Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna), che in italiano e in sardo ha inviato i saluti e gli auguri per il proficuo impegno del Circolo sardo di Pavia “a favore della nostra lingua sarda”. Il saluto della FASI è stato portato a voce dal presidente emerito Filippo Soggiu mentre Serafina Mascia ha inviato un testo scritto, di cui è stata data lettura. Sono quindi seguite le relazioni, ciascuna delle quali esposta succintamente parte in sardo e parte in italiano. 24
Gesuino Piga ha sviluppato un discorso che ha abbinato i riferimenti alle precedenti iniziative di studio su “Sa Die” organizzate dal Circolo ai sintetici cenni alle tre date fondamentali della storia della Sardegna indicate nel titolo del Convegno. Le altre relazioni sono state svolte da Paola Marcella Mereu (“Autonomia, fra consapevolezza e sentimento, nel 1794 in Sardegna”), da Teresina Serra (in sua assenza, per causa di forza maggiore, il suo scritto su “La Fusione Perfetta” è stato brevemente illustrato dalla Mereu), da Tonino Bussu (“Dall’Autonomia alla Riforma dello Statuto Speciale Sardo”), e da chi scrive (“Significato storico e valore culturale per gli emigrati de ‘Sa Die de sa Sardigna’, festa del popolo sardo”). A conclusione ci sono sta-
te letture in sardo: in particolare Costantino Bussu, originario di Bono, classe 1923, da decenni residente a Pavia, ha letto alcune delle sue ottave in lingua sarda (quasi cento) dedicate a “Sa Die”, pubblicate nel suo volume “Giovanni Maria Angioy vittima di patriottismo” (2005). Prima del buffet, tutti i partecipanti hanno avuto la lieta sorpresa di ricevere i testi sia del messaggio della presidente della FASI Serafina Mascia sia delle relazioni presentate sinteticamente al Convegno – nella versione in italiano e in quella in sardo – già bell’e stampati in un volume di 96 pagine, curato da chi scrive, che si apre con una foto dello striscione “ROSSELLA URRU LIBERA” calato dal balcone centrale della facciata del Palazzo Municipale di Pavia per iniziativa dell'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pavia e dell'Associazione Saharawi Pavia. Per il Convegno di Pavia e per il volume che ne riporta gli Atti integrali il poeta sardo-pavese (residente a Siziano) Cristoforo Puddu ha scritto una suggestiva poesia intitolata “Abrile” (“Aprile”). • Pavia in Tasca •
Pavia: via libera alle certificazioni online Grazie al progetto "Più tempo per tutti" potremo dire addio alle code interminabili di Mario Fortunato
no alleggerire, le code inter- siasi ora del giorno invece di minabili agli sportelli con un recarsi all’ufficio anagrafe. protocollo d’intesa. Meno file con i servizi online Documento che consente di non è dunque solo il nome avviare la certificazione onli- del progetto ma anche l’auLe firme in calce di ammini- ne: da casa, con il proprio spicio di comune e prefettustrazione e prefetto puntano pc, sarà ora possibile infatti ra: nell’ottica del risparmio, allora a risolvere, o perlome- stampare certificati a qual- o meglio dell’ottimizzazione Poco il tempo a disposizione, molte le commissioni da sbrigare: un problema comune alla stragrande maggioranza della popolazione.
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del proprio tempo, viene offerta la possibilità di consultare la propria situazione familiare comodamente da casa.
Non la sola novità offerta del Mezzabarba che, contestualmente all’introduzione del timbro digitale, ha deciso di implementare e riorganizzare le prestazioni ero-
gate dal comune nel nuovo sito chiamato epavia. “Si cerca di andare sempre più nelle direzione di facilitare la vita dei cittadini” ha sottolineato il Prefetto di Pavia Peg Strano Materia. “Verso un modello di pubblica amministrazione che, per usare un’espressione ormai forse troppo abusata, vuole semplificare le lungaggini burocratiche e diventare snella” ha poi aggiunto il Prefetto. “Perchè sia veramente al servizio dei cittadini e non vada a complicare loro la vita”.
Reportage
“Grazie a questa iniziativa si può consultare e stampare la propria situazione personale e quella della famiglia” ha evidenziato l’assessore con deleghe alle Politiche dei Tempi e degli Orari Cristina Niutta. “E’ possibile inoltre avere la certificazione di terzi laddove, ovviamente, la legge consente di averla allo sportello”.
L’iniziativa si inserisce nel progetto “Più tempo per tutti” portato avanti dall’amministrazione cittadina grazie al co-finanziamento di Regione Lombardia: un modo concreto per venire incontro alle esigenze quotidiane dei cittadini, agevolando accessibilità e fruizione dei servizi.
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SICUREZZA? Guardiamoci in faccia e facciamo un po’ di chiarezza
Il mese scorso è stato pubblicato un articolo sulla sicurezza della nostra città. Sono stati toccati alcuni punti, a mio avviso, di particolare interesse: la riqualificazione di alcune aree della città semplicemente facendo rispettare alcune regole di normale educazione civica, l’aumento della prevenzione con l’aiuto delle forze dell’ordine o di società private di vigilanza. Soluzioni spesso vincenti ma non sempre sufficienti: è questo che spinge privati, aziende ed enti pubblici a dotarsi di sistemi di rilevazione sia di allarme che di videosorveglianza. In Italia tutti i sistemi anti intrusione si avvalgono di sirene da esterno per segnalare il tentativo di effrazione; questa rumorosa ap28
parecchiatura deve essere un deterrente per i malviventi. Purtroppo queste segnalazioni si sono rivelate molto spesso come falsi allarme e oramai siamo abituati ad essere svegliati nel cuore della notte da interminabili rumori di sirene impazzite. Spesso capita che i sistemi di sicurezza siano installati da personale non qualificato o non propriamente esperto nella configurazione di tutti i dispositivi abbinati all’impianto: imprecisione, inesperienza e talvolta apparecchiature di scarsa affidabilità causano l’aumento di falsi allarmi, vanificando lo scopo ultimo per cui il sistema era stato installato. Da diversi anni la nostra azienda si adopera per risolvere tale situazioni installando sistemi di sicurezza telegestibili. Il background informatico della Nai, infatti, ha creato quelle sinergie che ci hanno permesso di sviluppare un software specifico per migliorare sempre più la telegestione dei sistemi di sicurezza installati presso i nostri clienti. Questo significa che in qualsiasi momento i nostri tecnici sono in grado di analizzare tutte le funzionalità del sistema, verificare il corretto funzionamento di tutti gli accessori utilizzati e in alcuni casi di apportare tarature senza dover necessariamente recarsi sul posto. • Pavia in Tasca •
Ciò permette alla nostra azienda di non abbandonare il cliente a se stesso o di generare tempi di attesa e disagi spesso intollerabili. La nostra centrale tecnologica ci consente di ricevere in tempo reale tutte le segnalazioni di anomalia dei sistemi installati e, dopo autorizzazione del cliente, siamo in grado di accedere al sistema e apportare le dovute modifiche o correzioni. Grazie a questa nuova tecnologia siamo riusciti a ridurre gli interventi tecnici sul posto di circa il 60%, ottimizzando così il servizio e i costi di manutenzione degli impianti. Quotidianamente ci dedichiamo alla ricerca e sviluppo nell’utilizzo di nuove apparecchiature, sempre più affidabili e con il miglior rapporto qualità/ prezzo, al fine di essere sempre al passo con le innovazioni presenti sul mercato della sicurezza. Marco Morando Amministratore NAi Srl
Di fianco si può vedere la nostra Centrale Tecnologica per la ricezione dei segnali.
NAi Srl Via Mario Ponzio, 24 – 27100 Pavia (PV) Tel. 0382571405 – www.naisrl.com – info@naisrl.com
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Storia, immagini ed emozioni di un’Azienda protagonista del costume e della moda dell’ultimo mezzo secolo Un viaggio fotografico nella cronaca e tra i personaggi che hanno reso e rendono celebre un marchio diventato riferimento nella pellicceria
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moda Made-in-Italy. Un’avventura aziendale nata dall’intuizione imprenditoriale di chi l’ha creata e fortemente amata con passione e dedizione. Questa monografia é dedicata a lui, al Dott. Giuliano Ravizza.
Reportage
Creatore di sogni Giuliano Ravizza con intuito, fantasia, capacità imprenditoriale e spirito d’iniziativa, ha dato il via a un’avventura
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contemporanea che ha portato la griffe ANNABELLA
in tutto il mondo. Un’eredità importante raccolta con affetto dai figli, SIMONETTA, RUGGERO e RICCARDO. L’azienda ha le sue origini nel 1953: “Annabella” con “Ravizza”, “Casanova”, “Il Duomo” e la “Tex” era uno tra i cinque negozi di abbigliamento di Gilio Ravizza per la confezione di abiti su misura. Vi collaborava il figlio Giuliano dividendosi tra la sua professione di medico e la sua passione per il mondo della moda. La svolta avviene nel 1965: la morte di Gilio Ravizza impone una decisione esistenziale e Giuliano Ravizza sceglie la moda, punta su Annabella, chiude gli altri negozi e nel giro di pochi anni la
trasforma da boutique femminile
in pellicceria. Con una felice intuizione fa entrare la pelliccia nel mondo del pret-a-porter: non più un lusso per pochi, ma un capo da indossare subito, come un irrefrenabile colpo di fulmine.
La popolarità di
anni Sessanta la televisione con la nascita delle antenna private, imprime una nuova accelerazione al marchio che diventa punto di riferimento nel settore. Negli anni Ottanta ecco i testimonial, in primis Alain Delon che tiene anche a battesimo il marchio Simonetta Ravizza, una linea emergente che ha fatto e fa tendenza. Nel 1992 scompare Giuliano Ravizza, ma la sua eredità di Know-How, passione e ricerca, la sua capacità di guardare in avanti, sono raccolte dai figli, Simonetta, Ruggero e Riccardo che danno ad Annabella una spinta propulsiva. Nel 1997 apre a
Milano la boutique Simonetta Ravizza con vetrina su via Montenapoleone, il quadrilatero della moda. • Pavia in Tasca •
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Reportage
Annabella dilaga. Arrivano clienti dalle maggiori città italiana; negli
Un momento importante, ma solo una tappa per Annabella, un’avventura ancora oggi sempre in progress. Personaggi in backstage, debutti internazionali, il TEATRO ALLA SCALA di Milano e testimonial
d’eccezione da Sofia Loren a Alain
Reportage
Delon. La suggestione della PIAZZA ROSSA negli anni Settanta e l’avventura sportiva dalla Maison, dall’off-shore al basket, Ecco i successi di ANNABELLA.
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Un’èquipe affiatata, i tre fratelli RAVIZZA, Simonetta, Ruggero e Riccardo, reggono le redini della Maison Reportage
ANNABELLA. Pronti ad affrontare il terzo millennio e le sfide del mercato globale con l’entusiamo,
la passione e la competenza di sempre. • Pavia in Tasca •
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Maggio esplosione di ‘Bellezza’ Da sempre artisti e poeti si ispirano alla rosa come simbolo di bellezza e di femminilità di Pupi Perati
Reportage
La primavera sboccia anche a Pavia con i colori intensi e con il dolce profumo della rosa, che fiorisce festosa in ogni giardino, rallegrandoci con la sua bellezza. A lei si sono ispirati nei secoli gli artisti, di lei hanno scritto i poeti. Il primo é stato Omero, nell’Iliade, Canto XXIII, verso 186: Achille ha ucciso Ettore e minaccia di gettare il suo corpo in pasto ai cani, ma Afrodite lo salva dall’oltraggio e “di giorno e di notte lo ungeva con olio di rose, Ambrosio, affinché Achille non lo scorticasse, trascinandolo...”. Il più bello tra i fiori é legato al culto della più bella tra le dee. Secondo l’ideale greco che lega la bontà alla bellezza, capace di placare ogni tipo di turbamento, ricomponendolo in divina armonia. Anche nella Roma antica, prima che entrasse in contatto con la greca Afrodite fondendosi con essa, “Venus” era uno spirito che fecondava e proteggeva gli orti. 34
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Nel giardino che era al centro della domus romana, si piantava in suo onore un alloro, un profumato roseto, insieme alla menta e rosmarino. Si riteneva che tra queste piante profumate vivessero durante ilgiorno i “Lares Familiae”, che uscivano in giardino all’alba per rientrare nelle loro statue al tramonto. Anche quando Venere imperiale ereditò gli attributi della greca Afrodite, dea dell’amore, restò sempre legata più alla rosa coltivata nel giardino domestico e ai valori della fecondità familiare che alla passione amorosa, capace di scatenare le guerre (come appunto la guerra di Troia).
"Venere con specchio" di Tiziano Vecellio
A proposito di amore, passione, gelosia e sangue, una leggenda greca narra dell’amore di Afrodite per il giovane bell’Adone. Ares, geloso, gli aizzò contro un cinghiale. Afrodite fece sì che Adone si nascondesse in un cespuglio di candide rose di macchia, dove il sangue del giovane fece fiorire lo splendido rosso rubino della rosa dai cento petali.
Nicandro, nelle ‘Georgiche’ la dice originaria del monte Bermios, nel Caucaso orientale, sul quale le famiglie greche in primavera facevano scampagnate per procurarsi talee. "Rose" di Johan Laurentz Jensen • Pavia in Tasca •
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Reportage
Nel V secolo anche Erodoto parla della rosa rossa dai cento petali, dicendo come fosse coltivata in Macedonia nei giardini del mitico re Mida.
antichi fioroi sacri: il giglio ed il fiore di loto. Plinio per primo ci descrive la coiltivazione della rosa, con ricchezza di particolari, consigliando di ricorrere alla talea perché con la semina tradizionale occorre attendere troppo. La rosa era
coltivata non solo per la sua bellezza e per intrecciare corone in onore degli dei in occasione di feste, ma anche per le sue proprietà. Essa fornisce infatti un ottimo tonico ed astringente ed anche oggi é riconosciuto il suo valore nella cura
Reportage
In effetti ancora oggi nel Kurdistan questa rosa cresce spontanea. Di qui é penetrata in Asia Minore e in Grecia da un lato, in Mesopotamia, Siria e Palestina dall’altro, e ben presto fu apprezzata in tutto il bacino del Mediterraneo tanto da mettere in secondo piano gli altri più
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Nel Medio Evo la rosa continuò, la regina dei chiostri e dei giardini e la sua coltivazione si estese all’Inghilterra e alla Germania (nonostante i rigori del clima). Il suo rosso splendente che nel mito greco fu associato al sangue di Adone, nel Cristianesimo fu asscociato al sangue dei martiri, e al sangue di Cristo. La rosa candida divenne il simbolo della Vergine Maria, il fiore più bello, veicolo di salute non solo mistica, ma anche fisica perché dotato di proprietà curative, legò il suo nome a una delle preghiere più popolari, la corona del rosario.Grande fu l’apprezzamento per la rosa anche nel mondo arabo. Gli Arabi, i cui giardini traboccavano di rose, compirono passi da giganti nella farmacopea: inventarono lo sciroppo,
perfezionarono il processo di distillazione dell’essenza e procedettero alla fabbricazione dell’acqua di rose. Nel secolo XVII nasce il cosiddetto ‘linguaggio dei fiori’, che viene messo per la prima volta per scritto da Lorenzo Megalotti. La regina dei fiori, naturalmente, meritò una gamma intera di significati. A seconda del colore e della foggia. Per chi é esperto nel linguaggio dei fiori, é possibile -donando una rosa- esprimere la passione o lo sbocciare di un tenero amore romantico, il pungolo della gelosia o il sicuro affidabile affetto dell’amicizia. Per chi invece non é esperto, resta il fatto che la bellezza va sempre e comunque diritta al cuore...
Reportage
delle emorragie. Nell’antichità l’olio di rose era usato per imbalsamare i morti ed anche per lucidare il legno pregiato di cui erano fatti molti idoli. In cucina si preparavano il vino ed il miele alle rose e si usavano insalate di rose soprattutto come “intermezzo” fra una portata e l’altra, quando si beveva troppo.
"Cesto di rose" di Johan Laurentz Jensen • Pavia in Tasca •
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Al posto della Cascami Seta un centro per anziani? La proposta parte dal comune di Vigevano di Chiara Antico
Dalla Cascami Seta a un centro per anziani la strada è molto corta. Al posto della storica fabbrica tessile di Vigevano, potrebbe infatti sorgere un centro polifunzionale per la terza età.
Lo stabilimento, ormai dismesso, lascerebbe spazio a un quartiere interamente pensato in ottica assistenziale. Attività socio sanitarie e socio assistenziali, in particolare una residenza per
anziani che possa ospitare 40/60 posti letto, un centro diurno per 20 persone, oltre che una sessantina di mini alloggi. Una struttura di tutto rispetto comprensiva anche di spazi dedicati allo studio e la cura dell’ Alzheimer con due palestre fisiatrico riabilitative annesse e numerosi punti aggregativi. Un modo insomma per offrire maggiore sostegno ad una categoria tanto preziosa quanto delicata, ma anche una maniera per riqualificare il quartiere “Cascame” di Vigevano che negli anni ha visto sempre più spesso diminuire le sue attività.
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La storica fabbrica che ha regalato il nome al rione ducale, si occupava della lavorazione della seta. Negli anni ’70 i dipendenti erano oltre 700. Con la chiusura della filatura prima (nel 1983) e della pettinatura poi (nel 1986), i dipendenti diminuirono drasticamente: rimasero solo un centinaio di lavoratori, tutti addetti alla macerazione. Con l’arrivo di nuovi macchinari più moderni e capaci di sostituire decine e decine di operai, i dipendenti vennero ulteriormente ridotti a 35. Si susseguirono poi momenti di cassa integrazione e di contratti di soli-
darietà… finchè il primo ottobre del 2011 la Cascami Seta chiuse ufficialmente i battenti, dopo anni di battaglie con gli operai che avevano tentato di tenersi stretto il loro posto di lavoro. Sembra questo un copione già sentito, purtroppo sempre più attuale anche nei giorni nostri. L’idea di una riqualifica e quindi di realizzare un centro anziani al posto dello stabilimento arriva dall’amministrazione comunale che si mette a disposizione con la proprietà al fine di trovare un punto di incontro che possa far decollare il progetto.
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Expo 2015: Pavia, Lodi, Mantova, Cremona unite per rilanciare il turismo Una serie di incontri tra il sistema turistico Po di Lombardia e le sedi territoriali della Regione di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova di Mario Fortunato
Reportage
L’obiettivo è presentarsi all’Expo del 2015 con un programma di sviluppo territoriale condiviso, dove tutti i progetti che nascono dalle province possano trovare attuazione pratica. Per la prima volta, ha affermato l’assessore provinciale al turismo Emanuela Marchiafava, si sta cercando di realizzare e coordinare un’iniziativa territoriale turistica che nasca dagli assessorati delle quattro città coinvolte. Coordinamento che permetterà di accedere ai bandi di Regione Lombardia e Comunità Europea e realizzare quindi i progetti studiati dagli uffici di piazza Italia. 40
“Abbiamo sicuramente a cuore un paio di filoni “ ha affermato l’Assessore Provinciale al Turismo Emanuela Marchiafava. “La valorizzazione della cosiddetta mobilità dolce, del verde e del cicloturismo senza dimenticare il turismo enogatronomico: in quest’ottica il Sistema parteciperà al Salone del Gusto di fine ottobre”. Dopo aver firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Milano proprio in vista di Expo 2015, anche la Provincia di Lodi ha intenzione di attuare progetti specifici per la valorizzazione dell’enogastronomia e • Pavia in Tasca •
dei corsi fluviali del territorio provinciale.
ovviare a limiti economici tanto evidenti quanto limitanti. “Il tema di Expo 2015 ci permetterà di puntare con decisione sulle eccellenze del nostro agroalimentare e sarà la nostra progettualità principale” ha ribadito l’Assessore al
Reportage
“In particolare il PIAR (Progetti Integrati Aree Rurali) relativo all’acqua che è stato finanziato anche in Provincia di Pavia e che ha portato parecchi soldi” ha ricordato Fede Costa, Responsabile del Setto-
re Turismo per la Provincia di Lodi. “Proprio il PIAR – ha poi aggiunto – porterà grossi benefici a livello infrastrutturale, soprattutto nelle aree relative all’Adda e al Po”. Punta sul gioco di squadra anche la Provincia di Mantova nella speranza che, facendo sistema, si riesca ad
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Reportage 42
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Turismo della Provincia di Mantova Alberto Grandi. Navigazione fluviale e valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche delle province coinvolte sono i punti di contatto tra i terri-
tori che aderiscono al sistema anche se non mancano di certo problemi di sintesi tra le diverse province lombarde. “C’è sempre qualche difficoltà – secondo l’Provinciale al
Turismo di Cremona Federico Lena - quando si tratta di metter sul piatto le esigenze di territori diversi. Speriamo che le persone non pensino a coltivare unicamente il proprio orticello”.
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Inquadrami
Vigevano bussa alla porta dell’Unesco Piazza e Castello in corsa per il firmamento mondiale di Chiara Antico
Ha lo scopo di identificare quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale: si tratta del patrimonio dell’Unesco e Vigevano con la sua piazza e il suo castello Sforzesco potrebbe
entrare nella lista mondiale. Un ulteriore riconoscimento alle già prestigiose bellezze del centro ducale.
“Ho chiesto al professor Giorgio Chiottini, storico e professore onorario dell’università degli Studi di Milano e al professor Carlo Bertelli, studioso L’iter è già partito: ad an- del Medioevo, di redigere una nunciare l’intenzione di can- documentazione che evidenzi didarsi è stato il sindaco An- l’unicità del patrimonio della nostra città». drea Sala.
Reportage
ll potere delle risorse vigevanesi sembra essere chiaro a primo cittadino ed esperti interpellati: “Si tratta di uno degli unici esempi italiani di città creata per volere di un ducato” spiega il professore Chiottini. Il progetto degli Sforza è stato quello di costruire una città allo scopo di creare un’immagine splendida 44
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che simboleggiasse la loro dinastia.
Attualmente sono 936 i siti che fanno parte del patrimonio, l’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di presenze nella lista, ben quarantasette, seguita da Spagna e poi Cina. Nel 1993 fu proprio Mate-
ra, gemellata da poco con Vigevano, ad entrare nel firmamento. Magari sarà proprio il patto d’amicizia sancito con la città dei sassi a portare fortuna al comune ducale. “Vigevano deve volare alto – ha dichiarato il sindaco Andrea Sala – l’Unesco è la strada giusta per ottenere i finanziamenti e incentivare il turismo, città e i cittadini lo meritano”.
Reportage
Il primo passo è stato dunque compiuto, ora con la documentazione presentata si tenterà di entrare nella tentative list nazionale, nella quale tutti gli anni, ogni nazione propone uno o due luoghi che verranno poi esaminati dalla commissione. Dunque la sfida è iniziata, ora Vigevano spera solo di portare a casa i risultati. Vincere questa prova signifi-
ca ovviamente ottenere visibilità a livello internazionale ma anche poter accedere ai finanziamenti dell’Unesco per il recupero e la conservazione dei beni storici.
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Una fiaccolata per abbattere il muro del silenzio che circonda le famiglie dei malati È importante sensibilizzare istituzioni ed opinione pubblica sulle dinamiche della patologia
di Mario Fortunato
Una fiaccolata tra le vie del centro della città per “abbattere il muro del silenzio”. Questo lo slogan scelto dall’associazione dei genitori dell’Istituto Dosso Verde per coinvolgere i cittadini pavesi e tenere alta la soglia di attenzione sulle persone affette da autismo. L’iniziativa è stata organizzata in coincidenza con la quinta giornata mondiale di questa
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malattia con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni ed opinione pubblica sulle dinamiche della patologia. Una serata ben riuscita secondo gli organizzatori della fiaccolata che non raggiunge di certo i numeri di altre manifestazioni ma resta un segno di attenzione superiore alle attese. Il risultato
di chi ha lavorato negli anni creando terreno fertile per l’attività di oggi. Presente, tra le istituzioni del territorio, il Prefetto di Pavia Peg Strano Materia che non ha voluto far mancare il proprio appoggio. “L’ho detto e lo confermo. Voler partecipare alla vita di una città significa partecipare
a tutte le sue manifestazioni” ha affermato il Prefetto. “Non solo quelle più eclatanti ma anche queste silenziose che portano avanti delle esigenze così profonde”. Da piazza della Minerva a palazzo Mezzabarba: una lunga camminata tra le arterie principali del centro per avere attenzione da parte
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Reportage
della politica ma soprattutto risorse. Senza un sostegno economico adeguato risulta praticamente impossibile far crescere ogni minimo aspetto nella lotta contro questa malattia: dalla formazione di pediatri e neuro psichiatri al miglioramento dei servizi che possono aiutare a com48
pletare la diagnosi più velocemente possibile. E’ stato questo il messaggio che Marco Cairati, dell’Associazione “Genitori Dosso Verde”, ha voluto recapitare all’intera città. “Intervenire precocemente diventa fondamentale. Pensate che a sette anni la diagnosi si stabilizza e da questa non si esce”. La
diagnosi accompagna infatti tutta la vita del malato. “In alcune regioni – ha proseguito Cairati – dopo i diciotto anni la diagnosi di autismo ‘scompare’. Ciò ci fa drammaticamente pensare che non siano le persone a scomparire quanto i servizi. E’quindi necessario più che mai intervenire”. • Pavia in Tasca •
Il giardino alpino di Pietra Corva Intervista ad Adriano Bernini
Abbiamo chiesto ad Adriano Bernini una opinione sul Giardino di Pietra Corva. Adriano Bernini è stato per più di vent'anni direttore del Giardino Alpino di Pietra Corva ed ha ricoperto la carica di presidente dell'Associazione Internazionale dei giardini Botanici alpini (AiGBA), con sede a Torino, di cui attualmente è vicepresidente.
Reportage
Il giardino
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scenza della flora spontanea, per l'educazione ambientale e per lo sviuppo turistico del territorio oltrepadano. Le oltre 1.000 entità floristiche distribuite nelle aiuole e roccere del giardino dimostrano la ricchezza di biodiversità che è possibile osservare. Inoltre l'habitat naturale in cui è collocato il giardino (faggeta appenninica) consente di spiegare l'evoluzione vegetale del territorio appenninico.
Fritillaria montana, simbolo del giardino
Reportage
Innanzitutto proprio a Pietra Corva fu approvata nel 1984 la costituzione della nostra associazione (AIGBA) che attualmente è composta da 40 giardini associati presenti in Italia, Francia, Svizzera, Austria e Slovenia e che ha come scopi principali lo studio, la difesa e la conservazione della flora alpina di ogni continente.
L'importanza di questa struttura è confermata dalle numerose presenze di visitatori, scolarasche, appassioanti e studiosi di flora che in tanti anni hanno frequentato il giardino. D'altro canto, la funzione educativa e didattica che il giardino alpino di Pietra Corva ha svolto, insieme agli altri giardini alpini associati, è stata riconosciuta anche durante il "2° Congresso Internazionale dei giardini alpini ed Artici" tenutosi a Monaco di Baviera nell'anno 2009.
Premetto che il mio compito all'interno dell'associazione è quello di tenere i contatti con i giardini associati e di monitorare le attività che vengono svolte.
Mi piace spesso ricordare che la storia dei giardini alpini, a partire da colui che è considerato il capostipite dei creatori di giardini, alla fine del 1800, Henry Correvon, botanico e floricoltore, ginevrino, sino ai giorni nostri è sempre dipesa dalla passione, dall'impegno e dalla costanza di uomini e donne che hanno voluto trasmettere al prossimo la propria sensibilità ambientale.
Un'opinione sul giardino non è semplice esprimerla sinteticamente in quanto andrebbe analizzata la storia del giardino; mi limito quindi ad alcune considerazioni. Non vi è dubbio che il giardino di Pietra Corva, fondato quasi mezzo secolo fa, per l'esattezza nel 1967 riveste una funzione rilevante per la diffusione della cono-
Fondamentale per la valorizzazione del giardino di Pietra Corva rimane comunque il contributo degli Enti gestori, la Provincia, il comune di Romagnese e la Comunità Montana dell'Oltrepo pavese che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno finanziario negli anni trascorsi ed anche della Regione Lombardia, della Fon-
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dazione Cariplo e del GAL Alto Oltrepo che hanno consentito al giardino un idoneo ampliamento strutturale e un notevole potenziamento floristico. Vorremo chiederle di consigliare ai nostri lettori, naturalmente oltre al giardino alpino di Pietra Corva, altri due giardini che secondo lei meritano di essere visitati. Io credo che tutti i nostri giardini associati meritino di essere visti perchè ognuno ha una sua storia interessante da consoscere e delle peculiarità ambientali e floristiche da scoprire. Se dovessi proprio scegliere consiglierei il giardino botanico alpino Chanousia del Piccolo San Bernardo al confine tra la Valle d'Aosta e la Francia e il giardino Juliana sulle Alpi Giulie in Slovenia. La scelta è motivata dal fatto che affascina la storia della creazione di questi due giardini e l'ambiente in cui sono collocati. L'esistenza di questi due stupendi giardini si deve all'abate valdostano Pierre Chanoux (1828-1909) e al ginevrino divenuto in seguito triestino Albert Bois de Chesne
Paeonia officinalis, scorcio del giardino
(1871-1953), consigliato da Julius Kugy (18581944), inseparabile amico alpinista e cantore delle Alpi Giulie.
Reportage
Un gruppo di congressisti dell'AIGBA
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La finestra sulla mente
Lo stress e il lavoro di Gaia Vicenzi Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
In Europa, lo stress è il secondo problema di salute più comune nel mondo del lavoro, che colpisce quasi un lavoratore su tre, indipendentemente dalla professione e il ruolo che ricopre all’interno di essa. Si definisce stress uno stato di tensione fisica e mentale, dovuto a fattori esterni all'organismo. Lo stress serve a reagire alle richieste provenienti dall’ambiente in cui viviamo, perché porta ad attivare le risorse per far fronte alle stesse. Quando però o le cause esterne sono ad alto impatto emotivo (es. grossi cambiamenti nelle abitudini, improvvisi cambiamenti…) o l’energia per reagire non è 52
sufficiente (es. vi è un affaticamento fisico, le abitudini di vita non sono corrette…), la percezione di “non farcela più” diventa prevalente. Sul lavoro le cause che inducono allo stress possono essere molteplici. Possono essere dovute all’ambiente in cui si opera: rumore eccessivo, temperatura dell’ambiente di lavoro, umidità, esposizione costante al rischio…; possono essere relative al contesto relazionale: incomprensioni con i colleghi, inadeguata distribuzione di responsabilità e compiti, scadenze da rispettare troppo ravvicinate, insicurezza della propria posizione…; o possono essere relative alla tipologia di lavoro: lavoro pericoloso, monotono, ripetitivo,
competitivo…. Una variabile importante che incide sulla percezione che ogni lavoratore ha del proprio stress è la valutazione che lui stesso dà delle sue capacità di poterlo gestire ed affrontare. Infatti, se una persona ritiene di poter disporre delle risorse per risolvere un problema, lo ha già per metà risolto. Questo perché non è il lavoro in sé a creare stress, ma è piuttosto l’atteggiamento verso di esso. A volte non ci rendiamo conto che siamo i peggiori nemici di noi stessi e che basta cambiare alcuni comportamenti e atteggiamenti per risolvere molti problemi. E’ importante creare degli spazi di benessere sia sul posto di lavoro sia nel tempo libero. Gli “spazi di benes• Pavia in Tasca •
La finestra sulla mente superare i limiti di orario lavorativo… Occorre saper dire di no a sé stessi, concedendosi di non fare tutto e tutto subito; ed è importante riuscire a dire di no agli altri, quando questi si propongono con piccole richieste che, però, aggiungono ulteriore peso alla lista delle nostre incombenze.
sere” sono in tutte quelle situazioni in cui ognuno di noi riesce a stare nel momento presente, in modo consapevole, calato in quanto sta facendo, senza rincorrere tutti i pensieri che spesso distolgono e portano altrove (e spesso in un “altrove” negativo e catastrofico). Riuscire a bere il caffè gustandone il profumo, fermarsi a guardare con attenzione una fotografia alla parete, ascoltare con interesse il racconto di un collega, ordinare le proprie carte con • Pavia in Tasca •
lenta attenzione sono possibili strumenti per creare cuscinetti di distensione con cui proteggersi dagli eventuali attacchi di contingenze esterne e stressanti. Un’altra importante capacità che occorre sviluppare per reagire allo stress con competenza è quella che consiste nel “saper dire di no”. Infatti, concorrono allo stress i troppo impegni (di cui non tutti importanti ed urgenti), l’assenza di pause, la difficoltà a chiedere aiuto o a delegare, la tendenza a
Inoltre, occorre ricordare che il lavoro non è tutto e che prima e dopo l’orario lavorativo ci sono altre cose che incidono nel determinare la qualità della vita complessiva. Dedicarsi ai propri interessi, fare attività fisica, curare le relazioni sociali, leggere, passeggiare sono tutti modi che aiutano il benessere. Infine, la percezione di avere uno scopo da raggiungere e la sensazione di riuscire ad avvicinarsi sempre di più può essere di per sé un fattore che conferisce significato alle azioni e alla vita in generale. Lo scopo che una persona si può dare, dunque, è di controllare il proprio stress e di riuscire, visto che è possibile, in questo obiettivo. 53
Progetto Martina: a scuola di prevenzione ... tra i banchi di scuola si parla di tumori di Chiara Antico
Reportage
Le malattie, anche quelle peggiori, non guardano in faccia a nessuno, non importa se sei vecchio o giovanissimo….è quindi necessario cominciare a sensibilizzare e se possibile prevenire fin dai primi anni di età. L’argomento “tumore” a Vigevano arriva addirittura nelle
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scuole. Le classi quarte dell’istituto superiore Luigi Casale partecipano ad alcune lezioni informative tenute da un’equipe di medici specializzati per far conoscere le patologie tumorali.
come tumori alla mammella, utero, testicolo e melanoma. Logicamente non si entra nel merito dell’argomento tecnico ma si parla ai giovani semplicemente trattandoli come giovani.
Un progetto questo che prende il nome dalla sua ideatrice, Martina: giovane donna scomparsa prematuramente dopo una bruttissima malattia.
Senza troppi giri di parole, senza termini puramente medici ma unicamente spiegando loro quale stile di vita dovrebbero seguire, quanto sia importante l’attività fisica, come controllarsi e come tenere a bada anche piccoli, apparentemente insignificanti e insospettabile indizi maligni, come per esempio i nei. Un’edizione zero per Vigevano: il progetto verrà certamente replicato.
Una bellissima ragazza dai capelli color grano e dagli occhi azzurri che troppo presto si accorge che qualcosa nel suo corpo non va come dovrebbe. Un rigonfiamento all’inguine destro: un tumore chiamato melanoma che nel giro di un anno e mezzo si porta via la vita di Martina. Aveva solo 22 anni quando se ne andò. Una vita tanto corta quanto intensa. Martina durante la sua malattia ha pensato agli altri: valeva la pena lasciare un “qualcosa” da trasmettere ai coetanei. Valeva la pena gridare al mondo quanto la vita fosse speciale. Ecco che allora scrisse una sorta di testamento: il progetto Martina, da tramandare di bocca in bocca con il quale, ancora oggi, vuole ricordare l’importanza di informare prima di tutto i giovani sulla prevenzione.
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Reportage
A farsi portavoce i Lions che hanno preso a cuore l’iniziativa, e anche grazie a loro Progetto Martina sta decollando in Italia e nel mondo. A occuparsi della sperimentazione nelle scuole di Vigevano è il Leo club che informa i giovani riguardo a temi 55
Il Maggio Pavese suona bene Quest’anno a Pavia ritorna l’appuntamento con il festival organizzato da e per i giovani. La quarta edizione del Maggio Pavese è sempre più ricca di occasioni di aggregazione e divertimento
ficina Multimediale Pavese), anche quest’anno Pavia ospiterà il festival del Maggio Pavese. La rassegna, giunta alla sua quarta edizione, nasce dalla volontà di dedicare uno spazio di divertimento e confronto ai giovani che vivono la città di Pavia ed offre una moltitudine di eventi artistico-culturali completamente
gratuiti in grado di soddisfare l’interesse e la voglia di divertimento di molti. Il programma dell’evento quest’anno è davvero ricco, si potrebbe dire che ”ce n’è per tutti i gusti”, gli enti organizzatori hanno infatti pensato di proporre all’interno della manifestazione ben cinque percorsi: Music, Culture, Film, Fun e Poetry. Si parte il 3 maggio, il primo
Reportage
Grazie all’impegno di organizzazioni pavesi quali l’UDU (Coordinamento universitario per il diritto allo studio), l’associazione GIP.P.A (Giovani Protagonisti Pavesi), l’associazione culturale CARTASPINA, il Circolo ARCI RADIOAUT e la collaborazione di altre realtà cittadine come l’Osteria letteraria Sottovento e l’associazione OMP (Of-
di Claudia Balbi
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appuntamento sarà dedicato al cinema, con la presentazione cineforum dal titolo “Ciclo Antieroi”, la proiezione della prima pellicola (ad oggi non è ancora stato presentato il programma definitivo della rassegna pertanto non sappiamo qual è il titolo del film) si terrà come di consueto nella storica cornice dell’Aula del ‘4oo alle ore 21.00.
Nuove sfide e nuove tutele”, al quale parteciperà in veste di relatore il deputato al Parlamento europeo Sergio Cofferati. Un’occasione unica per riflettere sulle sfide che ogni giorno minacciano il nostro futuro! Se siete interessati l’appuntamento con il dibattito è fissato alle 11.00 presso l’Aula grande della facoltà di scienze politiche. Lo stesso giorno alle 22.30 il festival inaugurerà l’appuntamento con la buona musica con il • Pavia in Tasca •
concerto dell’icona del rap italiano Frankie-HI NRG. Quest’anno gli enti organizzatori, in seguito ad un sondaggio online, hanno scelto di riconfermare come location dei concerti del Maggio Pavese l’area Ticinello, che a differenza del parco del Castello, permette ai musicisti di suonare più a lungo senza vincoli limitanti di orario. Ma questo è solo un assaggio degli innumerevoli appuntamenti proposti dal Maggio Pavese! Qualche esempio? Per gli amanti del karaoke ritorna all’Osteria Sottovento lo “squadraoche”, tre serate di puro divertimento durante le quali squadre di karaoke si affron-
teranno in un girone ad eliminazione per contendersi il titolo di vincitore davanti ad una giuria di esperti, al motto di “canta che ti passa!” Per chi ama la poesia da non perdere l’appuntamento con il poeta e narratore Vincenzo Costantino, in arte Cinaski, ed il cantautore Folco Orselli fissato il 13 maggio alle 22.30! Per saperne di più ed essere aggiornati in tempo reale sugli eventi, gli ospiti e le varie occasioni di incontro e divertimento del festival cliccate sul sito www.maggiopavese.org e sentirete come suona bene la IV edizione del Maggio Pavese! 57
Reportage
Il giorno dopo sarà la volta dell’appuntamento con la sezione Culture del festival, più precisamente con il primo di una lunga serie di convegni organizzati dall’UDU, dal titolo “La crisi, l’Europa e il lavoro.
Tra il 18 e il 27 maggio sbarca a Pavia il "Bambin Festival" Più di 80 iniziative per una città a misura di bambino di L. C.
Cristina Niutta, avvocato, prima degli eletti del Pdl ricopre un assessorato con delicate e svariate competenze che vanno dalla semplificazione amministrativa al decentramento, alle pari opportunità. Argomenti diversi che si sintetizzano, insieme all’attuazione del programma, nell’obbiettivo di rendere più semplice e agevole l’impatto del cittadino con la pubblica amministrazione. Ma vogliamo sentirla in questa occasione su una iniziativa importante per il prossimo mese.
Reportage
"Si tratta del “Bambin Festival” che si svolgerà a Pavia tra il 18 e il 27 maggio. Si tratta del primo Festival dedicato a bambini e bambine con lo scopo di consentire loro di appropriarsi dei luoghi della città, organizzato dal Centro servizi volontariato con la collaborazione di numerose associazioni. Si tratta di una impegnativa manifestazione che si svilupperà attraverso più di 80 58
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Ci parla di questi eventi? "I più importanti sono tre. Il 19 maggio prenderà il via “Pavia lattea” si tratta di una iniziativa veramente innovativa che coinvolgerà ora 15 negozi del Centro Storico e che speriamo si allarghi." Di che si tratta? "Questi negozi allestiranno spazi interni provvisti di quanto serve per accudire i bambini di 0/3 anni. Fasciatoio, scalda biberon, sedie per allattare. Quanto può consentire alle mamme di poter uscire con il bambino e trovare la possibilità di accudirlo." • Pavia in Tasca •
Le altre iniziative? "Nel cortile del Vittadini si terranno incontri di “IN-SEGNO – DI-SEGNO” . Si tratta di un laboratorio per fornire ai bambini ( e agli adulti) nozioni della lingua italiana dei segni, favorendo la comunicazione con i non udenti." E poi Strapedibus "Certo. L’esperienza positiva di pedibus ci ha indotti ad allargare il raggio." Prima ci parli di pedibus "Pedibus sta per 'autobus a piedi' durante l’anno scolastico coinvolge 6 scuole primarie e 150 bambini che, guidati da 60 accompagnatori ( genitori, nonni, volontari) si recano insieme a scuola a piedi imparando a conoscere parti della 59
Reportage
eventi. Tra essi alcuni con un impegno diretto del Comune con altri partners."
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città lungo il percorso. Strapedibus si propone di portare i bambini lungo un percorso che si snoda per il centro storico. L’obbiettivo resta quello di conoscere direttamente i luoghi significativi del Centro Storico di Pavia." Quale il percorso? "Si parte da piazza Vittoria e si realizzano tre tappe: piazza Duomo, S. Michele, piazza del Lino- cupola Arnaboldi. Qui, oltre ad illustrare storia e caratteristiche dei luoghi, durante la sosta gli “amici del dialetto” racconteranno aneddoti e storie della città ed insieme a Lega Ambiente organizzeranno i “giochi di una volta” ( mondo, bandiera, asino…); quindi ritorno a piazza Vittoria dove verrà premiato un concorso di disegno tra i bambini delle elementari. Disegno e slogan teso a sensibilizzare i cittadini sulla pulizia della città ( e a non lasciare rifiuti in fianco ai cassonetti…). In piazza Vittoria, 60
oltre alla mostra dei disegni ci sarà un gazebo di ASM con strumenti e illustrazioni di iniziative importanti per la pulizia della città. Che vanno da “Pavia città pulita” alla differenziata in Centro e da poco anche in Borgo Ticino, al nuovo servizio di raccolta degli oli esausti privati. Iniziativa questa davvero importante. Credo che un ringraziamento vada per questo al Cda di
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Asm ed in particolare al presidente Giampaolo Chirichelli."
Altri settori di intervento? "Uno importante quale la verifica della realizzazione del programma elettorale e dei suoi obbiettivi strategici che avviene di concerto con il Sindaco Cattaneo ed uno che elimina una carenza oggettiva: la realizzazioni dietro il cimitero di un “cimitero per animali” una esigenza sentita da parte consistente della popolazione che da tempo lamentava questa carenza"
Reportage
Ma l’assessore Cristina Niutta non si occupa solo di bambin festival "Certo no. Il mio assessorato sta lavorando su alcuni obbiettivi importanti circa il raporto tra cittadino e amministrazione. Uno degli interventi è la razionalizzazione della apertura degli uffici nelle ex sedi di Quartiere dove i cittadini si possono recare per ottenere documenti relativi ad anagrafe etc.; poi i certificati on line che consentono un servizio immediato e a domicilio; ed ancora la “giornata del cittadino” che consiste
nella individuazione di una giornata nella quale tutti gli uffici pubblici aderenti tengono aperto il servizio al pubblico con orario continuato per favorire l’accesso."
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"Mangio Bene Vivo Meglio" Comune ed Università danno il via ad un nuovo progetto di prevenzione alimentare di Mario Fortunato ragazzi delle scuole primarie cosa e quanto mangino, ma anche se effettuino attività del capoluogo. fisica. Obiettivo dell’iniziativa, suddivisa in due annualità, L’iniziativa si inserisce in un è di ottenere una fotogra- discorso più ampio, vale a fia chiara delle abitudini ali- dire il Tavolo permanente mentari dei ragazzi: capire “Prevenzione e Dipendeze”.
Reportage
Educare i ragazzi delle scuole ad una sana alimentazione e ad un corretto stile di vita. “Mangio Bene Vivo Meglio” è il nuovo progetto di prevenzione attivato dal comune di Pavia, in collaborazione con l’università, destinato ai
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“Un’attenzione particolare all’alimentazione e non solo” ha ribadito l’Assessore Comunale all’Istruzione Rodolfo Faldini. “All’interno del progetto trovano spazio questionari ed una ricerca scientifica condotta insieme all’Università di Pavia che durerà due anni. Non meno importante è la possibilità di fornire direttive precise ai bimbi e alle loro famiglie rispetto ad una corretta alimentazione ed un sano stile di vita”. Le più recenti statistiche rivelano che il 15% della
popolazione giovanile è in sovrappeso o addirittura obesa, fattori che rendono concreti rischi di malattie cardiovascolari e diabete. I dati raccolti dall’università serviranno poi a stilare proposte rivolte non solo agli alunni, ma anche a insegnanti e genitori, con incontri di formazione sulle corrette pratiche alimentari. “Occorre che i genitori educhino i bimbi a non guardare troppa televisione o a giocare con i videogame in modo esagerato” ha sottolineato Carla Roggi, Docente di Scienze dell’Ali-
mentazione dell’Università di Pavia. “I figli vanno invogliati a praticare attività sportive e a mangiare in modo sano e corretto. Insomma, un’alimentazione adeguata al loro sviluppo”. Un progetto legato a doppio filo con l’esposizione mondiale che si svolgerà a Milano nel 2015. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” il titolo – tema scelto per il prossimo Expo. Argomenti, rivisti alla luce di una prospettiva globale, quantomai attuali anche sul nostro territorio.
Punti di distribuzione PAVIA BAR LANTERNA VIA S. GIOVANNINO 23/25 BAR VIER VIA SAN PAOLO 19/21 BAR LA DOLCE SOSTA VIA PARCO VECCHIO 19 CARREFOUR LA TORRETTA VIA TORRETTA 1 BAR FORTE VIA VIGENTINA 27/29 STAZIONE SERVIZIO TOTAL BENZINAIO FINA VIA VIGENTINA 20 OLD WILD WEST VIA VIGENTINA 1 GELATERIA LA PERLA V.LE LUDOVICO IL MORO 39 LOOK CENTER VIA GOLGI 76 ENI SPA DISTRIBUTORE VIA TASSO 75 BAR CITTÀ’ GIARDINO VIA TASSO 22 BAR LO SPUNTINO VIA OLEVANO 2 BAR/TABACCHI SCALA VIA SCALA 10/A BAR TRATTORIA IOLANDA VIA RiSMONDO 56 BAR BILJIA COFFEE AND FOOD VIA BRAMBILLA 70 C PIZZA LEGGERA VIA BRAMBILLA 70 BAR MAXI VIA DAMIANO CHIESA 10 INPS INPS V.le CESARE BATTISTI 25 L'ARTE DEL MOVIMENTO VIA CASSANI 7 (Zona Carrefour) BAR MINERVA P.LE MINERVA GRAN CAFFE' V.le C. Battisti 1 - Minerva PANE E RISO C.SO MANZONI BAR LIBERTY V.le LIBERTA’ 51 FARMACIA DEL BO' P.ZZA EMANUELE FILIBERTO REMISENFORME CENTER V. Montebello 4 IP BENZINAIO VIA BRAMANTE MORETTI BAR VIA DEI MILLE 214 BAR-TABACCHI DABBENE VIA DEI MILLE 36 LA CREMERIA P.LE PONTE TICINO PONTE COPERTO BAR IL PONTE P.LE PONTE TICINO PONTE COPERTO PANNA E CIOCCOLATO P.LE PONTE TICINO PONTE COPERTO ARTE E CAFFE Via S. Pietro In Verzolo 19 HARRY’S BAR V.LE CREMONA 142
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STAZIONE ERG VIALE CREMONA 215 EDICOLA VIA PASTRENGO BAR CAMPARI V.LE CAMPARI 44 BAR GIALLO VIA GILARDELLI PAUSA CAFFE' P.ZZA E. FILIBERTO BAR GORIZIA V.LE GORIZIA 38 PANE E SALAME CORSO CARLO ALBERTO BAR DEL TURISTA CORSO CARLO ALBERTO BAR GUSMAROLI S.da NUOVA 128 BAR SOPHIE V.LE INDIPENDENZA 34 LOOK CENTER VIA GOLGI BAR CRISTAL Via XX SETTEMBRE 50 CINEMA POLITEAMA C.SO CAVOUR CINEMA CORALLO VIA BOSSOLARO 15 BAR CIMA VIA BOSSOLARO 12 CAFFE' KOBAN 32 P.ZZA DUOMO 9 NUOVO MERCATO SOTTERRANEO P.ZZA VITTORIA (la rivista viene consegnata al bar Victoria Lunch) COLLEGIO CAIROLI P.ZZA CAIROLI 1 BAR BORDONI VIA BORDONI 26 CAFFE' TRE TORRI VIA SPALLANZANI 1/3 L'ALTRO VERSO BAR C.SO MAZZINI 20 BAR AGUSTUS P.ZZA MUNICIPIO BAR GERRY P.ZZA DEL MUNICIPIO 1 BAR SAN SIRO C.SO GARIBALDI BAR TABACCHI 72 C.SO GARIBALDI 72 BAR AMBARABA' C.SO GARIBALDI 70 GEOTECNICA C.SO GARIBALDI 40 VETERINARIO RIBOLDI VIA BREVENTANO 36 FIORE VERBENA VIA VINCENZO MONTI 8/A
SAN MARTINO SICCOMARIO FARMACIA S.GIOVANNI VIA GRAVELLONE 1 BAR SPORT VIA GRAVELLONE 41 COMUNE MUNICIPIO BAR Q8 Via Turati 31 BAR LA PIAZZETTA CENTR. COMM. OTTAGONI MCDONALD'S C/O CENTRO COMM.LE BENNET
DUCA'S C/O CENTRO COMM.LE BENNET GRILLANDIA RISTORANTE PIZZERIA VIA FILIPPO TURATI 30 CENTRO SERVIZI "LE CASCATE" VIA DELLA STAZIONE
BELGIOIOSO LATTERIA SAN GIORGIO VIA GARIBALDI 42 MUNICIPIO VIA GARIBALDI 64 BAR BABYLON VIA UGO DOZZIO 5/7 ESSO BENZINA VIALE DANTE 38 SILVY BAR PIAZZA VITT. VENETO 8
BRONI Bar COMMERCIO VIA EMILIA PISCINA COMUNALE Via Contardo Ferrini BAR L’INCONTRO VIA EMILIA 352 BAR CAFFE’ FENICE STAT.10 VIA MARCONI 20 B
REDAVALLE BAR HAPPY DAYS VIA EMILIA 66
STRADELLA GOLDENBLACK VIA TRENTO CAFFE' TEATRO C.SO XXVI APRILE, 5 CASA DEL CAFFE' Piazzale Trieste BAR CONCORDIA P.ZZA TRIESTE, 6 DRINK PUB V. C. BATTISTI BAR ALTERNATIVE VIA C. BATTISTI 24 CAFFE’ AI GIARDINI VIA C. BATTISTI 1
BAR BON BON C.SO XXVI MARZO COMUNE MUNICIPIO C.so Rosselli ASM UFFICI PUBBLICI C.so Rosselli BLUE BAR VIA XX SETTEMBRE 7 CAFFE’ DEPRETIS VIA DEPRETIS 23 BAR ALEXBAR RONDO' CARDUCCI 15 1 BAR CERVINIA PIAZZA MEARDI ANG.V.EMILIA INVIDIA CAFFE' P.ZZA F.LLI BANDIERA BAR LIGURE CORSO 27 MARZO BAR CRISTALLO VIA GABETTA (piazzetta vicino al Duomo) P.ZZA DUOMO ESPOSITORE P.ZZA DUOMO 7 CREMERIA P.ZZA DUOMO 38 GALLO RISTORANTE PIZZERIA P.ZZA DUOMO CARTOLERIA ZOLLA C.SO CAVOUR 23 ILE' CAFE' VIA EMILIA 176 BAR MATTEOTTI VIA MATTEOTTI 61 BAR ROMA VIA DELLA STAZIONE ESPRESSO ITALIANO TABACCHI VIA CARLO EMANUELE GELATERIA IL CAPRICCIO VIA XX SETTEMBRE 52 LOCANDA DELLE FATE VIA RINO BALLADORE 23
TABACCHERIA REGGIANI P.ZZA CORNAGGIA BAR ALBERTINI P.ZZA PRINCIPALE CAFFE' DE LA TOUR P.ZZA PRINCIPALE
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MORTARA MUNICIPIO PIAZZA MONS. DUGHERA CAFFE’ GARIBALDI C.SO GARIBALDI 2 CAFFE' SANTI C.SO GARIBALDI 116
GARLASCO EDICOLA PAZZI GIANFRANCO VIA BOZZOLA 13 COMUNE DI GARLASCO Piazza Della Repubblica BAR COMMERCIO P.ZZA REPUBBLICA 2 BAR PIAZZETTA PIAZZA EUROPA BAR BLU CAFE' C.SO CAVOUR 38
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