DISTRIBUZIONE GRATUITA SPEDIZIONE IN A.P. 45% Art.2 L.662/96 DCO/DC 111/2002 / I-Pavia - Anno XXII
Marzo - Aprile 2014
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ASM LAVORI s.r.l. società soggetta a direzione e coordinamento di ASM PAVIA, ha per oggetto l’attività di scavo, reinterro, movimento terreno, lavori edili di difesa e di sistemazione terreni, opere di consolidamento dei terreni e opere speciali nel sottosuolo, lavori di impermeabilizzazione di terreni, realizzazione e manutenzione di campi sportivi. Costruzioni, manutenzioni, pavimentazioni e ripristini stradali; costruzioni, manutenzioni e ripristini di selciato in porfido; lavori stradali in genere.
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EDITORIALE | MARZO - APRILE 2014
Marzo - Aprile 2014
DISTRIBUZIONE GRATUITA SPEDIZIONE IN A.P. 45% Art.2 L.662/96 DCO/DC 111/2002 / I-Pavia - Anno XXII
Pasqua tradizioni e sapori
Ci troviamo in questa edizione primaverile a parlare delle prossime elezioni comunali con le parole del sindaco Cattaneo, giunto al momento della verità per il suo mandato. In merito vi segnaliamo il nostro "Speciale Pavia in Tasca Elezioni" che uscirà a maggio. Troverete anche un’ampia intervista all’Assessore allo Sport Antonio Bobbio Pallavicini, che farà il punto sul futuro dello Sport pavese. E a proposito di futuro, parleremo di Expo 2015, con le opportunità e le occasioni che si presenteranno per il nostro territorio. Ma siamo ormai giunti a ridosso della Pasqua e in questo numero scopriremo le più antiche tradizioni del nostro territorio, come la processione del “crocione” di Tromello e la “Galeina Grisa” di Romagnese, oltre che, ovviamente, le ricette tipiche del pavese. Avremo un occhio anche per l’estero, perché si parlerà della prima “Giornata della donna africana” e del progetto Marco Polo dell’Università, due ponti che collegano Pavia al resto del mondo. E ancora nuove tecnologie, come la nuova app tutta pavese “Trip Planner”, il brand di “Turisti per Caso” ed il progetto #Twitteratura, che unisce Twitter ai grandi classici letterari. A tal proposito, in una conferenza Annamaria Testa ci parla della lettura in Italia e dei modi in cui lo Stato tenta di incentivarla, con scarso successo. A Pavia in Tasca i finalisti dell’ultima edizione di Stasera Chef, la competizione per cuochi dilettanti che si terrà per la terza volta il prossimo autunno a Pavia, ci hanno raccontato la loro esperienza.
La Redazione
INDICE | MARZO - APRILE 2014
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Cattaneo: "Pavia è cambiata, ora Il Cambiamento Continua!"
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Pavia sportiva
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Expo 2015 è alle porte!
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14 Amore e violenza 17 In aula del 400 testimonianze, colori, sapori, balli dal Continente Nero 21 Trip Planner, una nuova app interamente gratuita che cambierà la città 24 Turisti per Caso, un brand turistico di successo 27 Al via il progetto Marco Polo, il pinte tra Italia e Cina
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31 Verso StaseraChef parola ai finalisti della scorsa edizione 36 La Pasqua nel pavese, tra tradizioni e sapori secolari 38 Ricette pasquali 40 Come ti riscrivo Manzoni in 140 caratteri 42 Storia di un’Italia che non legge
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44 Aggressività al femminile 47 Parole dimenticate e curiosità linguistiche
36 DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO BEVIVINO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: paolo bravo, sabrina capelli, Maurizio maiocchi, gabriele medico, PAUL BAKOLO NGOI, CHIARA PELIZZA, Gaia Vicenzi REDAZIONE: Via San Giovannino, 4 27100 - Pavia info@paviaintasca.it PUBBLICITà: PER LE VOSTRE INSERZIONI LA CONCESSIONARIA ESCLUSIVA è FV SRL - VERBENA LUIGI verbenaluigi@gmail.com Tel. 347.2592659 E-SOUL Tel. 0382.309937 info@e-soul.biz www.creativesoul.it
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cattaneo: "pavia è cambiata, ora il cambiamento continua!" Da “Proviamo a cambiare” a “Il Cambiamento continua”. Due slogan elettorali che, raccontati uno dopo l’altro, sono il dna del lavoro del Sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo. Era l’inizio di giugno del 2009 e, all’età di 29 anni, Alessandro Cattaneo veniva eletto a palazzo Mezzabarba con il 54% dei voti, senza nemmeno il testa a testa del ballottaggio. E il 25 maggio, per Cattaneo, sarà il giorno della verità, quello in cui i cittadini pavesi saranno chiamati a giudicarne l’operato: “E su quello camminiamo a testa altissima – afferma Alessan-
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dro Cattaneo riferendosi al lavoro di questi 5 anni -. Questa legislatura è iniziata nel momento forse più difficile per gli enti locali negli ultimi trent’anni, ma fin da subito il nostro motto è stato “meno risorse, più idee”. Ecco, nella campagna elettorale di oggi è necessario confrontarsi sui contenuti, su ciò che si è fatto e su ciò che si vuole fare per Pavia. Dispiace che qualcuno si perda in attacchi personali e veleni, ma forse questo succede quando si hanno pochi argomenti”. La congiuntura economica sfavorevole, una costante instabilità per quanto riguar-
da il Governo, sfiducia generale verso la politica… ma amministrare sul territorio è altra cosa: “Fare il Sindaco significa essere l’avamposto istituzionale più vicino al cittadino – continua Cattaneo -: da una parte è faticoso, dall’altra è bellissimo”. Cinque anni di amministrazione e alcune parole chiave: “Il cambiamento, prima di tutto – commenta Cattaneo -. Per cambiare serve coraggio e tanto lavoro: Pavia in questi cinque anni è cambiata e a testimoniarlo sono i fatti. Rispetto a 5 anni fa sono successe tante cose importanti: la riapertura della Cattedrale, il nuovo Policlinico San Matteo, l’avvio della riqualificazione dell’ex Monastero di Santa Chiara, un nuovo impulso turistico e culturale con numeri che non si erano mai registrati, i collegamenti con Milano con la nuova S13... Insomma, nonostante tutte le difficoltà Pavia guarda al futuro con fiducia e, soprattutto, con il coraggio di innovarsi”. E dopo 5 anni Alessandro Cattaneo prova a tracciare un bilancio: “Dalla politica delle piccole cose alle grandi opere – continua il Sindaco di Pavia – l’impegno è stato massimo. Penso alle riqualificazioni dei manti stradali, con più di 100 interventi su strade e marciapiedi ogni estate, oppure al rifacimento di piazza Minerva, piazza Petrarca, piazza Emanuele Filiberto, luoghi sui quali non si interveniva da decenni. Ma penso anche ai nuovi spazi urbani come i percorsi ciclo-pedonali lungo il Ticino e al Castello Visconteo, luoghi quasi dimenticati che con opere importanti tornano ad essere gioielli vissuti dalla città”. Tutto questo in un percorso che, secondo il Sindaco Cattaneo, vuole portare Pavia a fare un vero e proprio salto di qualità: “Qualità è un’altra parola chiave – spiega Cattaneo – e Pavia deve essere sempre più città della qualità. Pavia è bella, accogliente, culla di cultura e tipicità che vanno sviluppate. Ma le eccellenze, da sole, non bastano: serve che le istituzioni met-
tano le eccellenze nelle condizioni di crescere. La concretizzazione di tutto questo è stato il Polo Tecnologico, di cui a Pavia si parlava da quasi trent’anni. Ebbene, insieme all’Università e con un partner privato coraggioso ce l’abbiamo fatta e oggi questa città ha un polo tecnologico in cui lavorano più di 150 giovani, con il secondo lotto in procinto di partire. Questa è buona politica, la buona politica che mi piace, quella dei risultati concreti. Meno risorse, più idee come nel caso delle mostre: la media di affluenza delle mostre a Pavia non superava i 30.000 visitatori, con Renoir e Monet siamo arrivati a 70.000 spendendo tra l’altro di meno con un’ottima sinergia tra pubblico e privato e con un indotto notevole per la città. Il “salvataggio” del cinema Politeama tramite una convenzione con il Comune, l’impegno con Pavia Clean City per la pulizia dei muri, i 670.000 euro solo nel 2013 come contributi alle fasce deboli della città in accordo con i sindacati, il riconoscimento di “Pavia Città Europea dello Sport 2014”... Non adoro gli elenchi, ma i risultati ottenuti sono tanti e meritano di essere ricordati. Ci siamo proposti dicendo “Proviamo a cambiare”, Pavia con coraggio è cambiata e sta cambiando: ora – conclude il Sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo – il cambiamento deve continuare”. MARZO • APRILE 2014
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Pavia sportiva Bilancio quinquennale dell’Assessorato allo Sport del Comune di Pavia Gabriele Medico intervista l'Assessore allo Sport di Pavia Antonio Bobbio Pallavicini
adeguate che ben utilizzate ed affiancate da passione, costanza e voglia di fare hanno permesso di riaffermare con vigore il ruolo dello sport nella Città di Pavia.
Il Sindaco Alessandro Cattaneo e l'Assessore allo Sport Antonio Bobbio Pallavicini sul traguardo della Corripavia
Assessore si ritiene soddisfatto di quanto realizzato in questi anni? Assolutamente si. Ritengo che insieme ad altri ambiti quello sportivo sia stato uno tra i più costruttivi e positivi dell’Amministrazione guidata da Alessandro Cattaneo. Ci può descrivere l’aspetto che ritiene più importante della sua azione amministrativa? Elemento centrale della rinascita della attività sportiva nella Città di Pavia è stato certamente l’aumento di risorse disponibili per contributi a società, voluto fortemente dall’amministrazione in sede di approvazione del bilancio 2010, primo bilancio dell’Amministrazione Cattaneo all’interno del quale i fondi destinati allo sport sono raddoppiati. Tale scelta politica ci ha fornito le risorse 8 |
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Assessore quando ci parla di sport si percepisce la sua grande emozione cosa le ha trasmesso la sua esperienza? E’ stata un’esperienza molto appagante, sono orgoglioso di aver avuto l’onore di contribuire alla buona amministrazione della mia Città e mi creda, da appassionato di sport, ricoprire la carica di Assessore dall’età di 28 anni con un sindaco neo eletto che ne aveva appena compiuti 30, ha contribuito a rendere tutto quasi magico. Sono stati anni molto faticosi ed intensi ma posso dire che ne è valsa la pena. Ho conosciuto tanti atleti, tanti tecnici, tante società ed altrettante famiglie. Con molti di loro è nato uno splendido rapporto di amicizia e sicuramente si tratta di un’esperienza altamente formativa che conserverò per tutta la vita. Passando alla tematica delle infrastrutture sportive, quali novità? Tante Novità. Ma soprattutto la certezza di concludere il mandato con azioni concrete. Quella delle infrastrutture sportive era forse la sfida più grande che oggi posso affermare di aver vinto. L’anno 2014 vedrà interventi
per manutenzioni straordinarie e nuove realizzazioni pari ad un milione e duecento mila euro. Erano circa 15 anni che non venivano investite cifre simili sull’impiantistica sportiva. Nel mese di settembre inaugureremo la nuova pista del Campo di atletica. Entro i primi mesi del 2015 sarà perfezionata la nuova tensostruttura polivalente nell’area del Palaravizza. Città Europea dello Sport 2014, un grande riconoscimento, ci racconti qualcosa? Un grande risultato colto grazie al sistema di grandi collaborazioni e sinergie che fanno unica la nostra Città. La Commissione Aces Europe, giudicatrice è rimasta entusiasta per numeri di società, discipline praticate e impiantistica sportiva. Il connubio tra sport, città degli studi e scienza, un modello virtuoso dove i giovani possono crescere praticando la loro disciplina amata e seguendo il proprio percorso formativo. Quindi un 2014 esplosivo. Una grande annata che ha avuto inizio il 29 gennaio 2014 con l’inaugurazione dell’Anno Sportivo presso la splendida cornice del Teatro Fraschini, con una serata unica nella storia della nostra Città. Ospite d’onore è stato il Presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha potuto visitare ed apprezzare Pavia per tutta la giornata restando favorevolmente colpito dall’universo sportivo cittadino. In un ritmo che ha visto incessantemente l’aumento
Sindaco e Assessore si cimentano nel Footgolf durante la manifestazione Pavia ExSport 2013
Pavia ExSport 2013
anno dopo anno a partire dal 2009 delle manifestazioni sportive, l’obiettivo per il 2014 è quello di superare quota 200 con almeno 25 eventi di carattere internazionale e 10 di carattere nazionale. Ha preferenze in ambito sportivo? Non casco in questo tranello! Abbiamo moltissimi campioni sia nello sport che nella vita, a volte li definisco quasi eroi e non riuscirei ad individuarne uno in particolare. L’emozione più grande è stata quella di poter spesso partecipare agli eventi dilettantistici nella nostra città, nelle più svariate discipline, faticando fianco a fianco con loro per cogliere tutta la passione e la tenacia che ci mettono. Quali le priorità per il futuro alla luce della sua evidente esperienza positiva? Poche, chiare ed efficaci: 1. Segnale concreto nell’approvazione del bilancio 2014 con incremento del budget contributivo come già fatto nel 2010. 2. Perseverare negli investimenti sulle infrastrutture sportive con attenzione nel cogliere le possibili collaborazioni tra pubblico e privato per poter dare ad ogni società sportiva della Città di Pavia una casa adeguata. 3. Sostegno, senza se e senza ma, alle attività rivolte ai giovani, ai giovanissimi ed agli atleti disabili, poiché rappresentano il futuro del nostro paese. Assessore la ringrazio e mi auguro che possa continuare a dare il suo contributo. Come cittadino pavese ed appassionato darò sempre il mio contributo allo sviluppo e alla tutela dello Sport nella Città di Pavia. Un saluto a tutti e sempre forza Pavia. MARZO • APRILE 2014
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Expo 2015 è alle porte! Una occasione da non perdere per il territorio pavese di Chiara Pelizza
L’Esposizione Universale di Milano sarà la grande kermesse internazionale del 2015. Il tempo stringe e fervono i preparativi, oltre alle usuali polemiche, che hanno accompagnato l’organizzazione del grande evento sin dall’inizio. Polemiche naturali dato che per la realizzazione dell’evento sono impiegate risorse pubbliche, ma spesso anche gratuite ed animate da chi vuole avanzare pretestuose diatribe, senza conoscere in profondità l’evento e lo stato di avanzamento del progetto. Cos’è Expo 2015 quindi? Porterà benefici o solo un’inutile spesa? E a che punto siamo con la sua organizzazione? Expo 2015 è una Esposizione Universale della durata di sei mesi assegnata ogni cinque anni dal Bureau International des Expositions (BIE), una organizzazione intergovernativa costituita a Parigi nel 1928 per coordinare l’organizzazione delle esposizioni internazionali. In realtà la prima Expo è stata tenuta a Londra nel 1851 su un’idea del Principe Alberto d’Inghilterra, marito della Regina Vittoria, e il suo successo è stato così grande da spingere altre nazioni a replicare l’iniziativa e a demandare la creazione del BIE, un ente preposto al presidio del marchio e del regolamento delle Esposizioni Universali. Expo, contraria-
mente a quanto si possa pensare, non è una fiera poiché non ha una natura commerciale ma è una pura mostra di esibizione e scambio di conoscenze, tecnologie e prodotti che fanno riferimento ad un determinato ambito di interesso scientifico e culturale. Oltre all’Esposizione Universale, il BIE assegna anche la qualifica di nazione organizzatrice di una Esposizione Internazionale, che si tiene nell’intervallo tra due Expo Universali ed ha una durata di soli tre mesi. Le numerose Expo che si sono succedute nel corso degli anni hanno sicuramente lasciato importanti tracce del loro passaggio. Molti eventi espositivi sono stati impreziositi dalla realizzazione di grandi ed alcune volte sbalorditive opere architettoniche di elevato valore simbolo ed icone dei tempi. La Tour Eiffel, realizzata in occasione dell’Exposition Universelle di Parigi del 1889, ne è la testimonianza più emblematica. Ma molti altri sono stati i lasciti degli Expo nel mondo: palazzi, edifici, strutture urbane in grado di modernizzare gli spazi ed innovare il tessuto urbano, oltre che rappresentare simboli di modernità. Proprio il primo Expo di Londra del 1851 lasciò in eredità il Crystal Palace, inizialmente pensato e costruito come edificio tempoMARZO • APRILE 2014
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raneo da vendere per poi recuperare parte dei costi dell’evento fu invece mantenuto come struttura permanente grazie all’enorme successo riscosso. Lo stesso quartiere dell’EUR di Roma venne progettato e costruito in previsione dell’Esposizione Universale di Roma del 1942, che non venne tenuta a causa della seconda guerra mondiale. L’acquario di Genova fu realizzato in occasione dell’Esposizione Internazionale genovese del 1992. Molti altri esempi di architetture e lasciti urbanistici di Expo si trovano in città quali Barcellona, Montreal, Vancouver, Seattle, Washington, Chicago e Osaka. Come sarà l’Espo 2015 di Milano? L’esposizione meneghina avrà connotati diversi rispetto alle edizioni del passato. Il progetto del sito espositivo è stato infatti pensato in assoluta coerenza con i temi della manifestazione. L’esposizione milanese tratterà infatti i temi dell’alimentazione e della sostenibilità ambientale. Per questo motivo il sito espositivo sarà realizzato nella zona a Nord Ovest di Milano, al confine con il comune di Rho, su un area dedicata che accoglierà i padiglioni espositivi delle nazioni partecipanti. I lavori sono già iniziati e sono a buon punto ed è possibile monitorare giorno per giorno lo stato di avanzamento accedendo al sito Expo2015.org. Al momento in cui si scrive già più di 140 nazioni hanno aderito ad Expo 2015. Non ci saranno grandi infrastrutture a sormontare l’area ma il sito dell’esposizione sarà un Parco tematico in cui sarà possibile muoversi tra le culture gastronomiche dei diversi territori del pianeta ed apprendere le innovazioni sul tema dell’alimentazione e delle coltivazioni eco-compatibili. Expo 2015 sarà quindi al tempo 12 |
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stesso una grande finestra sul mondo e una porta sul territorio italiano ed il suo sconfinato patrimonio di culture e tradizioni enogastronomiche. Per questo motivo Expo 2015 rappresenterà una grande opportunità per valorizzare e dare visibilità anche alle tradizioni alimentari locali. Le stime disponibili parlano di un totale di 20 milioni di visitatori attesi nei sei mesi dell’evento, in linea con i numeri registrati in precedenti Expo, che vuol dire più di 100 mila visitatori al giorno. Grazie alla sua vicinanza con Milano anche Pavia e tutto il territorio pavese potranno cogliere questa opportunità e catturare parte dell’afflusso turistico, facendolo transitare nei luoghi ricchi di storia, cultura e tradizione gastronomica della provincia. E’ anche evidente l’opportunità di valorizzare i prodotti alimentari locali, come il riso, il vino, i salumi nonché i prodotti dolciari attraverso il brand Expo 2015, incrementando così la loro riconoscibilità e diffusione presso una platea internazionale. Sicuramente come ogni opportunità anche quella di Expo 2015 può essere colta solo grazie ad un grande impegno e ad un’azione coordinata delle istituzioni locali e dei privati, lasciando cadere le sterili polemiche. Qualcosa si sta già muovendo sul territorio pavese, ma ora è il momento di accelerare, perché Expo è alle porte!
A MAGGIO non perdere lo speciale pavia in tasca elezioni 2014 134 comuni al voto
NOTIZIE INTERVISTE INFORMAZIONI e tanto altro ancora... sulle ELEZIONI COMUNALI di
PAVIA e PROVINCIA
Con l’arrivo delle imminenti elezioni comunali che vedranno i cittadini di ben 134 comuni in tutta la provincia di Pavia andare al voto, Pavia in Tasca uscirà a Maggio con un’edizione speciale totalmente dedicata alle elezioni. 48 pagine in cui si riporteranno tutte le informazioni necessarie, tra cui la modalità ed i giorni di voto, ma non solo: troverete tante interviste ai candidati e tutte le ultime notizie riguardo ai personaggi di spicco di queste elezioni, ai comuni in cui si andrà votare e altro ancora. Saranno tante le novità di questo numero speciale che troverete nei consueti punti di distribuzione di Pavia in Tasca.
Amore e violenza il legame silenzioso che uccide le donne di Chiara Pelizza Notizie di cronaca drammatiche e preoccupanti. Leggere il giornale, ascoltare la radio o la televisione e accorgersi che i numeri che passano sono sempre più gravi: 128 donne di età compresa tra i 15 e gli 89 anni sono state oggetto di femminicidio nel 2013. In aumento e in controtendenza rispetto agli omicidi, diminuiti negli ultimi due anni, gli assassini di donne sfiorano la media di uno ogni tre giorni. Solo la prima settimana di Marzo 2014, sono state 6 le donne uccise, nella maggior parte dei casi vittime della furia dei mariti e compagni. Telefono Rosa ha presentato i dati della ricerca ‘Le voci segrete della violenza 2013’, un’indagine effettuata su 1054 donne che hanno contattato l’associazione. I risultati hanno evidenziato uno spostamento dell’età media delle vittime, con un aumento della fascia di età tra i 45 e 54 14 |
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anni, passata dal 25% del 2012 al 28% del 2013, anche se per la prima volta in 7 anni si registrano 15 vittime di età inferiore ai 15 anni. Le donne straniere si imbattono nella violenza prima delle italiane: 2 donne su 3 hanno un’età compresa tra 25 e 44 anni (il 31% ha tra i 25 e i 34 anni e il 35% ha tra i 35 e i 44 anni). E’ aumentata anche l’età media dei carnefici: l'età superiore ai 55 anni (il 17% ha tra i 55 e i 64 anni e il 10% oltre i 65 anni) passa infatti dal 22% del 2012 al 27% di quest’anno. Il 58 %resta comunque concentrata nell’età di mezzo, tra i 35-44 anni (29%) e i 45-54 anni (29%). Il restante 15% di violenti ha un’eta’ inferiore a 34 anni. Tre i femminicidi dell’8 marzo 2014, proprio nel giorno della festa delle donne, non ultimi in ordine di tempo perché nel periodo tra la stesura e la pubblicazione di questo arti-
colo il numero sarà' già aumentato: Pavia, Perugia e Frosinone sono le tre province in cui il giorno della festa della donna è stato macchiato di sangue. ‘Il passaggio all'atto violento che ne ha determinato la morte avviene, solitamente, dopo mesi o anni di maltrattamenti e violenze’, spiega Maria Laura Bergamaschi, psicologa di Jonas Onlus. ‘Per spiegare questo dilagante fenomeno l'operazione che a livello culturale, sociale, mediatico si sta tentando di produrre è una focalizzazione sul maschile; sta acquisendo sempre più spazio nella campagne mediatiche la questione che potremmo racchiudere nello slogan "la violenza sulle donne è un problema degli uomini". Dalla prospettiva della psicoanalisi questo è pericoloso perché rischieremmo non solo di incentivare l'identificazione del carnefice al carnefice ma soprattutto della vittima alla
vittima, che nonostante sia implicata nella dinamica non ha ne' potere né voce. Il rischio è quello di rendere la vittima ancora più oggetto; se la violenza sulle donne è un problema degli uomini, la vittima allora non può fare altro che attendere inerme? Cosa si può fare per contrastare il fenomeno della violenza? Cosa si può fare prima che sia tardi? Credo che il punto di partenza imprescindibile sia parlare delle donne per cercare di affrontare il fenomeno della violenza a partire dalla posizione femminile. se ci può essere una prevenzione non si può prescindere dal dare la parola alle donne, dal dare voce ai loro vissuti alle loro paure e inquietudini, e soprattutto dall'interrogare la posizione che ogni donna occupa all'interno del legame d'amore. occorre ascoltare le donne nell'una per una, ognuna portatrice della propria eccezione, del proprio mistero ineffabile.
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In aula del 400 testimonianze, colori, sapori, balli dal continente nero Ospiti d’eccezione e pubblico delle grandi occasioni alla prima giornata pavese della donna africana. NaFriSy’Africa, una nuova realtà dell’associazionismo in città. di Paolo Bravo Il mese di marzo, dedicato alla donna con la tradizionale festa dell’8 marzo, si è concluso in città con una prima volta delle donne africane. Il 29 marzo scorso, un gruppo di ragazze africane, nell’aula del 400 dell’ateneo pavese, ha invitato la città intera a festeggiare la prima giornata pavese della donna africana. La manifestazione ha segnato anche la nascita di NaFriSy’Africa, un movimento per la promozione della donna e della cultura africana. Ospiti eccezionali dell’evento sono state Francine Micelle Ngonmo, direttrice di All-Tv, Nana Lukezo, cantante gospel e vincitrice degli AFRICA GOSPEL MUSIC AWARDS 2013, Dorcas Mpemba Ngalula, diaspora africana in Italia e Simona Cella, del Festival del cinema africano America latina e Asia di Milano. Le re-
latrici, ognuna a modo suo hanno illustrato il ruolo della donna africana in una società, quella italiana, dove hanno scelto di vivere portando sempre con loro i valori della propria terra d’origine cercando di partecipare alla vita della città dove vivono. Il comitato organizzatore ha dato anche la possibilità ad alcune associazioni che lavorano a favore dei bambini e delle donne africane di illustrare le proprie attività. Così a turno sono saliti sul palco Elena Simoni di Sos ospedale Bukavu, Roberta Cigolini dell’Agape, Ilaria di Progetto Con-tatto, Nelly Djibongo di ADEFE (Parigi) e a chiudere il cerchio, Viola Cappelletti, fotografa che ha illustrato al pubblico gli scatti esposti e il lavoro grafico effettuato in collaborazione con alcuni artisti pavesi. MARZO • APRILE 2014
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“Per noi, - ha sottolineato Frieda Ngo Mallet del comitato organizzatore - la risposta della gente è stata davvero una bella sorpresa, così come la presenza dell’ex-ministro Cecile Kyenge e dell’onorevole Chiara Scevera. Ci sarebbe una lunga lista di persone da ringraziare ma ora chiediamo davvero a tutti di continuare a sostenerci”. L’entusiasmo ha contaminato tutto il gruppo NaFrisy’Africa. “Per la prima volta, sono davvero contenta, - dice Christine Nathalie Ngo Mallet - ancora adesso ho le gambe che mi tremano pensando a come è andata e alle paure della vigilia. Un grazie davvero a tutti coloro che sono arrivati anche da fuori Pavia e che hanno voluto vedere con i propri occhi quello che abbiamo fatto”. Momenti importanti della manifestazione sono stati la sfilata delle bambine, i canti del Coro Bisso e l’esibizione di Nana Lukezo che ha fatto esplodere l’aula facendo sentire la sua voce e coinvolgendo il pubblico in balli del “Afro rumba cristiano”. Come ogni festa africana, non è mancata la degustazione della cucina africana. “Abbiamo dato un assaggio di quello che è la nostra cucina, - ha dichiarato Silvie Tanoh ma davvero è stato solo un assaggio. La nostra idea è quella di far conoscere i nostri sapori e la giornata della donna africana ci ha fatto capire che la nostra cucina è apprezzata. Ab18 |
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biamo molte idee e speriamo di essere capaci di replicare il successo del 29 marzo 2014 che segna anche la nascita ufficiale del nostro movimento”. Sul palco a presentare l’evento, il “concepteur culturel”, il direttore artistico di NaFriSy’Africa, Paul Bakolo Ngoi che ha lavorato con le ragazze nell’ideazione e nella realizzazione della manifestazione. “Il successo dell’iniziativa - ha sottolineato il DirArt, - ci ha fatto capire che siamo una squadra che ha saputo dare a ciascuno il proprio ruolo. NaFriSy’Africa vuole andare oltre e per noi questo è un punto di partenza. Il traguardo è lontano, ecco perché dobbiamo adesso lavorare più di prima”. Ricordiamo che la giornata pavese della donna africana è stata patrocinata dalla Provincia di Pavia, Assessorato alla Cultura, dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pavia, dal Centro Studi di genere “Master immigrazione e genere” Università degli Studi di Pavia e dalla Caritas diocesana.
Frieda, Christiane, Nana e Sylvie
ASM PAVIA, TRE ANNI DI DIFFERENZIATA Dal 4 luglio 2011 il servizio porta porta nel Centro Storico
66,5% 37% 31%
Centro Storico e Borgo Ticino Totale Pavia oggi Totale Pavia pre-differenziata
27 comuni serviti da ASM con servizio porta a porta e misto*. Travacò Siccomario 77% | Marcignago 76% | Certosa di Pavia 68% | Sant’Alessio con Vialone 68% | Battuda 66% | Cura Carpignano 64% | Bereguardo 63% | Trovo 63% | Mezzana Rabattone 62% | Trivolzio 61% | San Martino Siccomario 60% | Borgarello 57% | Valle Salimbene 53% | Vellezzo Bellini 51% | Costa De’ Nobili 51% | Landriano 51% | Zerbo 47% | Monticelli Pavese 45% | San Zenone al Po 44% | Torre D’Isola 43% | Lardirago 40% | Pieve Porto Morone 40% | Ceranova 39% | Albuzzano 38% | Giussago 37% | Bornasco 36% | Badia Pavese 32%.
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Trip Planner,
una nuova app interamente gratuita che cambierà la città Su smartphone, in ogni lingua, tutti i servizi per muoversi in città, muoversi in università e viaggiare nell’area lombarda di Paul Bakolo Ngoi
Il Comune di Pavia e l’Università degli Studi aprono una nuova fase nella loro collaborazione e si lanciano in una avventura che cambierà il modo di vivere e di muoversi in città e in università. Dal binomio università e città nasce una nuova app interamente gratuita. Ideata per facilitare gli spostamenti degli studenti, ma anche del comune cittadino. Trip Planner, così si chiama la nuova applicazione, permette a chiunque di muoversi in città seguendo un itinerario multimediale e seguire in tempo reale lo spostamento degli autobus in città. Ricordiamo che Trip Planner nasce all'interno del progetto IRMA (Integrated Real-time Mobility Assistant), ed è frutto di quel tanto auspicato dialogo sinergico tra Università e
Comune di Pavia. Inoltre occorre sottolineare che il progetto ha come obiettivo quello di finalizzare la sperimentazione di piattaforme software a supporto del viaggiatore e del pendolare. A sviluppare il prototipo del progetto è stato Il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell'Informazione di cui il coordinamento scientifico fa capo al professore Gianmario Motta che si avvale della collaborazione di altri tre importanti docenti: A. Ferrara, T. Facchinetti, e il prof. T. Vecchi. Il Comune di Pavia collabora al progetto mettendo a disposizione i dati sui trasporti ed adeguando le proprio procedure alla collaborazione con i cittadini, di intesa con l'azienda di trasporti Line. MARZO • APRILE 2014
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Il municipio fa sapere che “una volta completato il progetto, la mobilità e di conseguenza la qualità della vita miglioreranno radicalmente sia nell'università sia in città”. L’idea guida è quella di far trovare agli studenti, soprattutto se stranieri, su smartphone, in ogni lingua, tutti i servizi per muoversi in città, viaggiare nell’area lombarda e muoversi in università. La città di Pavia si trasformerà in una città sostanzialmente pedonale. Il servizio “Trip Planner” è disponibile online: una app su smartphone e web attraverso cui definire un itinerario multimediale nell’area di Pavia, con l’indicazione della posizione in tempo reale degli autobus. Sono rilasciate le versioni web e Android. Le prime versioni della app “Trip planner” operano con dati statici, mentre la versione con dati real-time è prevista entro la primavera. Ma non è tutto. Il progetto prevede infatti una implementazione graduale di “Trip
planner” con servizi aggiuntivi sia individuali, che per la città e per disabili e anziani. Ricordiamo che l'Università degli Studi di Pavia è una delle più antiche e importanti università italiane ed europee, facente parte del gruppo di Coimbra. Per ulteriori informazioni su Trip planner e tutte le sue applicazioni: www. unipv.eu oppure www.comune.pv.it
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Da trasmissione televisiva a rivista patinata, da sito internet ad app per smartphone e tablet: il passo potrebbe sembrare breve, invece non è così! Per consacrare un successo che oramai dura da oltre vent’anni, ci sono volute le firme di Patrizio Roversi e Syusy Bladi: una coppia conosciuta dal grande pubblico che continua a far parlare di sé. Il fenomeno Turisti per caso, infatti, è sulla bocca di un crescente numero di viaggiatori. Il tutto nasce da una trasmissione televisiva di successo, andata in onda sulle reti RAI a partire dai primi anni ’90, con un titolo che il pubblico ha identificato con i viaggi low cost o fai da te. Originariamente l'idea era di rivedere i video delle vacanze insieme agli amici, presentando un modo spiritoso di trascorrere il tempo libero, con le sue trasgressioni ma anche mettendo in mostra bellezze inedite e poco note a chi sceglie un viaggio tradizionale. Così, anno dopo anno, la trasmissione ha assunto la forma di reportage, non troppo impegnato ma neanche frivolo, che propone chiavi di lettura diverse per ognuna delle località visitate. Col tempo sono nate anche imitazioni in vol24 |
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gare della trasmissione; nel 1998 il lancio del sito on line (turistipercaso.it), però, ha battuto la concorrenza. Il portale raccoglie diari e scritti che escono dalla penna dei viaggiatori in ogni parte del mondo. Centinaia di schede con informazioni essenziali per ogni meta e una community assai attiva, che rappresenta l’anima pulsante, hanno fatto del sito un punto di riferimento per chi ama viaggiare. Non mancano servizi qualificati, come ad esempio “TrovaViaggi”, dove gli operatori del settore (agenzie turistiche, tour operator e strutture ricettive) propongono ai visitatori le migliori offerte del momento. Fin da subito, il sito è diventato una
sorta di “supermercato del viaggiatore”: un luogo virtuale dove riunirsi per discutere di viaggi e raccontare esperienze vissute nei mondi lontani dalla grigia quotidianità. Dal 2008 è iniziata anche la pubblicazione del mensile Turisti per caso magazine. Lontana dalle riviste patinate di viaggi e turismo, oggi il magazine è uno strumento di lavoro ricco di notizie e suggerimenti, utile per chi vuole viaggiare informato e cimentarsi con il “turismo 3.0”. Costo ridotto, linguaggio semplice, grafica accattivante sono gli elementi, apparentemente scontati, che hanno decretato il successo di una rivista fatta da turisti e per i turisti. Negli ultimi mesi si è aggiunta l’applicazione: un prodotto tutto made in Italy, con un forte coinvolgimento della comunità virtuale, che offre la possibilità di leggere recensioni, vedere foto e diari di viaggio direttamente su smartphone, tablet, ipad. Sfruttando il sistema di geolocalizzazione, inoltre, si possono aggiungere i commenti relativi al luogo in cui ci si trova, anche visualizzando eventi di varia natura presenti nelle zone visitate. Nel 2013 turistipercaso.it è stato premiato come “Miglior sito italiano di viaggi e turismo” con il riconoscimento Macchianera Italian Awards. Il successo di questo brand turistico, nelle sue diverse declinazioni, co-
munque si deve soprattutto ai viaggiatori, alle emozionanti avventure di viaggio, alle storie di vita coraggiosa e alle foto travolgenti. Se i ricordi che ogni viaggio porta con sé e i consigli per costruirne un altro si intrecciano indissolubilmente, tutto questo lo si deve anche a turistipercaso.it.
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AL VIA IL PROGETTO MARCO POLO, IL PONTE TRA ITALIA E CINA
Grazie alle 200 domande d’iscrizione, l’Università di Pavia si conferma tra le prime in Italia come numero di studenti stranieri
di Maurizio Maiocchi
Lunedì 10 marzo è stata inaugurata la nuova edizione del Progetto Marco Polo, l’annuale programma di scambio organizzato dall’Università di Pavia che si pone l’obbiettivo di incrementare il numero di studenti cinesi presso le università italiane dando loro la possibilità di studiare la lingua italiana per sei mesi attraverso corsi propedeutici e facilitando l’ottenimento del visto di soggiorno per il periodo di studio. Il Programma nasce nel 2006 da un'inizia-
tiva della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) su sollecitazione della Presidenza della Repubblica. Il primo passo per la sua realizzazione risale alla firma del Protocollo di Intesa Sei Azioni per l'Università, la Ricerca e l'Innovazione sottoscritto da CRUI e Confindustria, riguardante il consolidamento dei rapporti di collaborazione tecnica e scientifica tra Italia ed Asia. Da allora alcuni tra i più prestigiosi Atenei italiani si sono mobilitati per organizzare un ProMARZO • APRILE 2014
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gramma Marco Polo presso le loro sedi e dal 2007 anche l'Università di Pavia aderisce annualmente all'iniziativa, offrendo agli studenti cinesi un corso di lingua e cultura italiana full immersion di alto livello. Dopo aver sottoscritto un learning agreement ed aver segnalato presso quale università convenzionata vogliano iscriversi, gli studenti cinesi frequentano lezioni di grammatica, fonetica, conversazione e cultura interamente in lingua, oltre ad un corso specifico rivolto alla preparazione degli esami finali. Alla fine gli studenti sostengono due prove d'esame: la certificazione CILS (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera) di livello B1, rilasciata dall'Università per Stranieri di Siena ed un esame interno Marco Polo Pavia, obbligatorio per coloro che decidono di fermarsi in Ateneo per i loro studi futuri. Parte integrante del Marco Polo sono anche diversi altri programmi organizzati dall’Università di Pavia, come il Tandem. Si tratta di un ciclo di incontri settimanali, della durata di quattro mesi, durante i quali gli studenti vengono affiancati da quelli italiani che hanno scelto di inserire insegnamenti di lingua e cultura cinese nei loro piani di studio, non solo a livello universitario ma anche durante la scuola secondaria di secondo grado. Il programma è stato di recente esteso anche agli studenti del Liceo Linguistico Cai-
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roli di Pavia che già studiano il cinese ed il principio regolatore è quello dello scambio reciproco di conoscenze; entrambi i gruppi di studenti hanno così l’opportunità di seguire un vero e proprio laboratorio di conversazione con dei propri coetanei e potranno esercitarsi nel parlare nella loro seconda lingua. Il successo del Tandem è stato incredibile, tanto che per il 2014 si stima che si passerà dai 143 studenti della passata edizione a quasi 300 (di cui 200 cinesi). Queste cifre fanno sì che per l’edizione 2014 Pavia sarà tra le prime cinque sedi universitarie Marco Polo in Italia. Deve essere sottolineato che un buon numero di studenti che hanno partecipato alle edizioni passate hanno deciso di fermarsi a Pavia dopo il corso intensivo ed hanno già concluso con successo i loro studi, o stanno per concluderli.
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VERSO STASERA CHEF PAROLA AI FINALISTI DELLA SCORSA EDIZIONE di Maurizio Maiocchi Sta per tornare Stasera Chef, la competizione per cuochi dilettanti organizzata presso la Locanda del Carmine e sponsorizzata dall’Electrolux che questo autunno giungerà alla sua terza edizione. Lo scopo dell’evento è quello di dare la possibilità a cuochi non professionisti di mettersi in gioco, lavorando in una cucina professionale per una serata e cucinando per un grande numero di clienti, proprio come nei ristoranti di alta classe. Le prime due edizioni hanno avuto un ottimo successo e, in vista della prossima, che si terrà in autunno, abbiamo contattato gli ultimi finalisti, che ci hanno raccontato le loro sensazioni, le loro emozioni ed i loro consigli per il futuro. Prima di tutto abbiamo chiesto loro cosa hanno provato durante la prima serata della competizione. Il punto in comune, enfatizzato soprattutto da Antonella Bernini
è stato sicuramente l’entusiasmo e l’eccitazione dovuti al poter cucinare in un ambiente professionale, ricco di attrezzature all’avanguardia e con degli aiuto-cuochi a dare una mano; Franco Calà invece, il terzo classificato, ha sottolineato la voglia di dimostrare di poter dire la sua nella competizione e di mettersi in gioco, così come Michele Petenzi, arrivato secondo insieme a Misal Giuseppe Memeo, che ha paragonato la sua prima esperienza in una cucina professionale alla prima lezione seguita in università. La sera della finale invece, a detta praticamente di tutti, regnava un’atmosfera molto tranquilla, fatta anche di collaborazione tra i concorrenti stessi, che si sono dati una mano a vicenda; solo Michele ha sottolineato che all’inizio c’era una certa freddezza nei loro confronti anche se poi, come affermato dal suo compagno Misal, si è finiti a ridere MARZO • APRILE 2014
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Le due sorelle Antonella e Marisa alle prese con l'antipasto durante la serata finale del concorso
e scherzare, non pensando minimamente al risultato finale, con la serata che si è conclusa con un brindisi di grande allegria. Una delle maggiori difficoltà è stato l’alto numero di commensali da servire, cosa non da poco per dei cuochi non professionisti, con Antonella che ci ha confidato che nella prima serata qualche antipasto è uscito freddo dalla cucina, ma anche Michele e Misal sono “arrivati un po’ corti” al momento di servire un così vasto numero di clienti. Molto più a suo agio Franco, che però ha avuto il suo bel da fare con il risotto. “Non
è stato facile cuocere il Riso Venere” ci racconta “ma la difficoltà vera sono state le modifiche al piatto. La prima sera abbiamo messo le cozze nel risotto, mentre nella seconda abbiamo amalgamato la zucca con dei gamberetti, poi sopra abbiamo messo dei calamaretti e una fetta di kiwi. C’è chi ha apprezzato il primo e chi il secondo, ma in generale erano tutti soddisfatti”. Interessante anche l’esperienza di Michele e Misal, che hanno notato come la cucina si interseca molto con il loro lavoro di chimici; infatti ci raccontano che “in entrambe si mi-
Franco durate la preparazione del Riso Venere, primo piatto della serata finale di StaseraChef
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Michele e Misal, i due giovani chimici hanno preparto il secondo piatto della serata finale di StaseraChef
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Rispettoso dell ambiente e degli investimenti ecco il fotovoltaico chiavi in mano di Linea Piu Il ricorso al fotovoltaico si conferma, anche nel 2014, una scelta che consente a privati e utenti commerciali ed industriali di risparmiare sulla bolletta o sul proprio conto energetico, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla tutela del territorio. Risparmi per famiglie e aziende, oltre alla produzione di energia pulita: un connubio vincente garantito da tecnologie all’avanguardia. Valori questi che sono alla base dell’operato anche di Linea Più, società del Gruppo LGH attiva nel settore energetico, che ha fatto della produzione da fonti rinnovabili uno dei propri punti di forza. Una strategia e una vision che trovano concretizzazione proprio nella progettazione ed installazione di impianti fotovoltaici. Linea Più oggi offre ai suoi clienti soluzioni “chiavi in mano”, affiancandoli in tutte le fasi di realizzazione dell’impianto, dal preventivo fino alla piena operatività dell’installato. Ogni progetto nasce su misura, viene definito in base alle specifiche esigenze del singolo cliente, così da
garantire la realizzazione di un sistema affidabile e collaudato, equipaggiato con il meglio della tecnologia disponibile – in termini di moduli e inverter - a livello mondiale. Questi accorgimenti assicurano elevate performance del sistema installato, con un investimento iniziale che si ripaga nel giro di qualche anno e genera poi un sostanziale risparmio sulla bolletta o sul conto energetico. Un impianto da 3 kWp, ad esempio, ha un costo che parte da 7.500 euro IVA inclusa (la spesa effettiva varia in relazione alle singole caratteristiche architettoniche e tecniche dell’edificio oggetto dell’intervento), quindi meno della metà di quanto era necessario investire solo pochi anni fa per un sistema con prestazioni inferiori. I vantaggi sono concreti sia per le utenze domestiche che per quelle industriali, che possono provvedere in autonomia al proprio fabbisogno energetico e ottenere un risparmio, attraverso lo scambio sul posto con la rete elettrica ma anche grazie ai nuovi sistemi di
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accumulo. Ciò consente alle famiglie non solo di produrre energia pulita, ma anche di venderla in rete, così da abbassare significativamente l’importo della propria bolletta e trasformare la propria abitazione in una vera e propria fonte di produzione. A questo si aggiunge una detrazione fiscale governativa del 50%, ottenibile in dieci anni, delle spese sostenute. Infine l’offerta Linea Più include un servizio aggiuntivo interessante: la copertura assicurativa e la gestione dello smaltimento dei moduli fotovoltaici una volta giunti a fine ciclo di vita.
Anche le imprese e le industrie che decidono di ricorrere al fotovoltaico per le proprie necessità energetiche hanno oggi a disposizione un nuovo strumento che ne incentiva l’adozione: i SEU, Sistemi Efficienti di Utenza, prevedono che un soggetto possa vendere l’energia prodotta tramite impianti fotovoltaici direttamente al consumatore finale, che si trova nello stesso luogo, senza ricorrere alla rete o a intermediari, con evidenti benefici per entrambe le parti.
“Linea Più crede fermamente nel giusto mix energetico e nell’energia prodotta da fonti rinnovabili e ne sostiene
Carlo Alberto Conti, Presidente di Linea Più SpA
info:
www.linea-piu.it fotovoltaico@linea-piu.it
Relazioni esterne e comunicazione LGH
Ph:sandrefotoagency.com
la diffusione e l’adozione nei nostri territori attraverso investimenti costanti e un’opera di educazione rispetto ai benefici che essa comporta. Seppur con un investimento iniziale necessario, è fondamentale sottolineare come il ricorso al fotovoltaico favorisca il duplice obiettivo di salvaguardare l’ambiente, diminuendo il ricorso a fonti più inquinanti, e di risparmiare sulla propria bolletta energetica, rappresentando in tal modo un investimento sempre interessante per tutte le famiglie e le imprese”, spiega Carlo Alberto Conti, Presidente di Linea Più SpA.
, e s e v a p l e n a u q s La Pa
Tra tradizioni e sapori secolari
Dal Crocione di Tromello alla Galeina Grisa. Gli usi e le ricorrenze del nostro territorio di M. M. Da sempre l’arrivo della Pasqua è accompagnato in tutta Italia da una serie di tradizioni, sagre e feste caratteristiche che si ripetono anno dopo anno. In questo senso la provincia di Pavia è davvero vasta, con una grande varietà di iniziative, culturali e non, che spaziano appunto dalla sagra culinaria con piatti tipici della gastronomia pavese in occasione della Pasqua, a curiosi appuntamenti artistici e, ovviamente, agli eventi che danno rilievo alla celebrazione e rievocazione religiosa. Da questo punto di vista, è da segnalare l’evento che venerdì 18 Aprile vedrà riproposte nella piazza di Zavattarello, nell’alta Val 36 |
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Tidone, le scene più significative della passione di Cristo, rappresentate dall'Associazione Culturale "Presepe e Passione". Una delle tradizioni più singolari, invece, si tiene a Tromello ed è chiamata la Processione del Crocione. Dopo la messa del giovedì un penitente incappucciato con indosso una tunica rossa e con un cappuccio che copre per intero il viso, cammina a piedi nudi lungo le strade del paese, con le caviglie in catene e con in spalla una pesante croce di legno di origine seicentesca, conservata nella Chiesa di San Rocco in Tromello. Il personaggio di questa manifestazione fu e sarà sempre misterioso, e mai negli anni la sua identità,
anche se solo sussurrata, ha riguardato un nome ed un cognome. Nel corso dell’annata il personaggio che intende proporsi come penitente si presenta al parroco e dichiara la sua intenzione. Spetta poi al sacerdote aderire alla richiesta, dopo aver ascoltato in tutta segretezza i motivi che hanno spinto lo sconosciuto alla scelta. Nella folla che osserva la processione è ovviamente tanta la curiosità, ed ogni anno si tenta di scoprire, senza esito, l'identità del penitente di turno osservandone, per quanto possibile, le caratteristiche fisiche. E' probabile che questa tradizione sia nata verso il 1630, quando in Lomellina si diffuse la terribile peste che portò ad una grande devozione per San Rocco, protettore degli appestati, e che la stessa sia stata poi tramandata di generazione in generazione fino ai giorni nostri. L’unico paese che ha conservato un ciclo pasquale completo è Romagnese, nell’alta Val Tidone. I riti della Pasqua hanno inizio il giovedì santo con la processione al seguito, anche in questo caso, di un penitente incappucciato e anonimo che porta una croce di legno, simboleggiando l'ascesa di Cristo al Calvario. Il venerdì santo fanno la loro comparsa i falò rituali che illuminano la valle quando la processione con il Cristo morto fa il giro del capoluogo. La sera e la notte del sabato santo due squadre di cantori accompagnati da piffero e fisarmonica portano per le frazioni l'annuncio della Pasqua (e quindi della primavera), passando di casa in cascina per cantare le strofe bene auguranti della “Galeina Grisa”; i padroni di casa offrono loro ogni genere di alimentari, tradizionalmente uova, che vengono gustati nella piazza di Romagnese dopo la mezzanotte, dove vengono realizzate frittate con i frutti della questua. In tutto ciò l'uovo ha certamente una valenza simbolica, simboleggia la rinascita sia per la resurrezione di Cristo che per la rinascita della natura. Nei tempi passati per le famiglie contadine e montanare era un bene
facilmente disponibile e rinnovabile, una delle poche cose che si poteva facilmente donare ai questuanti. Oltre che mezzo per una scorpacciata collettiva, trasformato in frittate e accompagnato da vino, salumi e dolci raccolti nella questua, l'uovo, nei piccoli paesi, era facilmente convertibile in denaro; i negozianti accettavano in pagamento uova al posto delle monete, che nelle mani dei contadini passavano raramente. Sono inoltre moltissime le sagre ed i mercatini primaverili spalmati su tutto il territorio tra il sabato ed il lunedì di Pasqua. Il 19 a Vigevano ed a Voghera si terranno rispettivamente un mercatino dell’antiquariato ed uno enogastronomico; la domenica di Pasqua invece, vedrà i due comuni ospitare un’iniziativa della Fondazione Campagna Amica, con la vendita di prodotti agricoli a chilometro zero, stagionali, garantiti e certificati dallo stesso produttore. Il lunedì di Pasqua invece si terrà la classica Fiera di Primavera ad Alagna ed il tipico mercatino a Certosa di Pavia.
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ALI U Q S A P E T T E C RI AGNELLO ARROSTO “Agnè arost” La sera precedente alla preparazione lavare e pulire i tocchi di agnello (2 kili) in acqua fredda corrente. Metterli in una terrina con una marinata di succo di due limoni, 3 cucchiai d’olio d’oliva, 4 spicchi d’aglio ed erbe aromatiche a piacere. Irrorare con l’olio il fondo di una pirofila e adagiare i tocchi di carne tolti dalla marinata. Aggiungere 2 spicchi d’aglio tagliati in quarti, 6 foglie di salvia, le foglioline di 3 rametti di rosmarino, una foglia d’alloro, sale e pepe. Infornare, far dorare la carne ed irrorare con mezzo bicchiere di vino bianco, farlo evaporare e coprire la pirofila con un foglio di alluminio. Cuocere per 30 minuti, poi togliere l’alluminio e far rosolare per 10 minuti. Si consiglia di servire con carciofi o patate saltate nel fondo di cottura dell’arrosto. 38 |
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CESTINO CON L'UOVO “Cavagn dl’ov” Mescolare 500 grammi di farina con 100 di zucchero, un pizzico di sale, la buccia di un limone grattugiato, 3 decilitri di latte, 2 uova, lievito sciolto in acqua calda, 120 grammi di burro e 130 di strutto, prepararla a fontana e mescolare fino ad ottenere una pasta consistente. Coprirla e lasciarla riposare. Dividere la pasta in tante palline che posso contenere un uovo, allineare sulla lastra del forno, deporvi sopra un uovo da guscio colorato, tagliare delle strisce e deporle sull’uovo come un manico. Cuocere nel forno a 180° per 20 minuti.
Fondazione Barbara “Fanny”Facchera onlus Progetto “Trasporto Cellule Staminali Emopoietiche” Ha brillantemente spento la seconda candelina il progetto, ideato e promosso dalla Fondazione Barbara “Fanny” Facchera Onlus nel dicembre 2011, denominato “Trasporto Cellule Staminali Emopoietiche” a supporto dei malati in attesa di trapianto di midollo osseo. Questa nuova e brillante iniziativa, avviata con il consueto entusiasmo e intraprendenza dalla famiglia Facchera insieme all’Associazione AEP onlus, consente di ospitare gratuitamente i Corrieri di cellule staminali (Corrieri di vita!), provenienti soprattutto da Centri Donatori Esteri, aiutandoli anche a raggiungere i Centri di consegna. Con il sostegno della Fondazione Banca del Monte, che ha donato l’Automedica, la Fondazione garantisce H24 uno staff di reperibilità pronto ad accogliere i Corrieri e ad accompagnarli direttamente presso i Centri Trapianto Midollo Osseo delle Cliniche Ematologica e Oncoematologia Pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia. I risultati del primo anno sono stati significativi. Grazie a questa iniziativa sono stati infatti supportati 71 trapianti di Midollo Osseo, di cui 39 per la Clinica Ematologica e 32 per la Cinica Oncoematologia Pediatrica. La Fondazione Barbara Fanny Facchera onlus, nata a Pavia nel 2008 con l’obiettivo di migliorare le possibilità di cura dei pazienti affetti da malattie oncoematologiche ospitandoli durante i periodi di cura, in day-Hospital, presso la propria struttura residenziale protetta “Residenza Fanny”, composta da 46 appartamenti completi di vari servizi. Dal 2009 al 2013 la Fondazione ha accolto 6.318 famiglie, assistito 14.750 persone, prestato circa 78.900 giornate di assistenza ed effettuato oltre 12.000 accompagnamenti protetti da e per ospedali e aeroporti con i propri bus navetta. Tutto senza alcun contributo pubblico ma solo grazie all’amore per il prossimo e alla dedizione della Famiglia Facchera.
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Come ti riscrivo Manzoni in 140 caratteri La Twitteratura, un progetto che opera anche a Pavia, unisce i grandi classici letterari ai social network di Maurizio Maiocchi
Molti lo considerano qualcosa per adolescenti, altri a malapena lo conoscono, e altri ancora lo confondono con il più celebre Facebook, tanto che solo il 15% degli italiani che usano internet ne ha un account, ma la verità è che Twitter è diventato molto di più di un social network (o social media, checchè se ne dica). La piattaforma lanciata nel 2006 da Jack Dorsey non è molto diffusa nel nostro paese, ma è proprio qui (e in particolare anche a Pavia) che è nata un’iniziativa di spicco: il progetto Twitteratura. Nata da un’ idea di Edoardo Montenegro, Pierluigi Vaccaneo e Paolo Costa, docente all’Università di Pavia, questa iniziativa si pone l’obiettivo di stimolare la lettura e l’interpretazione personale di grandi classici della letteratura italiana, sintetizzandone poi 40 |
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spezzoni o capitoli su Twitter, il tutto ovviamente nei canonici 140 caratteri che il social network mette a disposizione. Tanti gli autori presi già in esame dai membri di Twitteratura: si va da Pavese a Calvino, passando ovviamente per Manzoni. Una volta definita l’opera da analizzare i partecipanti hanno a disposizione qualche giorno per leggere la parte scelta e per pubblicare su Twitter la propria interpretazione, contrassegnandola con l’hastag (ovvero l’argomento del tweet, in questo caso il capitolo in esame, preceduto sempre dal #) corrispondente, in modo che possa essere ricercata facilmente da chiunque. Di solito si pongono delle condizioni o dei particolari stili da seguire per ogni spezzone, come ad esempio scrivere secondo il punto di vista di uno dei personaggi.
Detta così potrebbe sembrare quasi un giochino fine a se stesso, ma Twitteratura è molto di più, perché i suoi membri credono fortemente che il vero significato di un libro o di una qualsiasi altra opera non sia definito dall’autore, ma da chi la legge. Quindi ognuno di noi, grazie anche alle potenzialità di Twitter, può “dire la sua” su un’opera letteraria, creare interpretazioni, il tutto raccolto in una grande comunità. Ultimamente il progetto ha fatto il suo ingresso anche nell’Università di Pavia ed in alcune scuole. Proprio il professor Costa tiene un corso di Comunicazione Digitale e Multimediale all’interfacoltà di CIM, ai cui studenti sono proposti alcuni dei punti cardine del progetto Twitteratura e la possibilità di prendere parte ad alcune delle varie iniziative. A scuola invece questo approccio è stato affiancato allo studio de I Promessi Sposi con risultati davvero sorprendenti; non ce ne vogliano gli ammiratori di Manzoni, ma il più celebre romanzo della letteratura italiana è senza ombra di dubbio anche il più odiato dagli studenti, almeno quando si ritrovano a leggerlo tra i banchi di scuola. I ragazzi sottoposti a questo esperimento non solo hanno ottenuto buoni risultati, ma hanno addirittura apprezzato l’opera somma di Manzoni,
un fattore non scontato, data la cattiva fama che il romanzo ha tra i più giovani. Inoltre la comunità di Twitteratura ha rappresentato l’Italia al Twitter Fiction Festival, un’iniziativa che ha avuto origine negli Stati Uniti e che consiste in 5 giorni in cui vengono sperimentate diverse narrazioni di vari autori, tutte ovviamente in 140 caratteri. L’autore scelto è stato Cesare Pavese, soprattutto perché è molto conosciuto anche oltreoceano, facilitando il suo apprezzamento anche da parte della comunità statunitense. Sono state scelte cinque poesie chePavese ha scritto in lingua inglese, con questo calendario: per la prova generale del 12 marzo To C. from C, poi giovedì 13 marzo In the morning you always come back, venerdì 14 marzo, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, sabato 15 marzo, The cats will know e domenica 16 marzo, Last blues, to be read some day. Una grande opportunità per l’Italia e per Pavia di essere rappresentati in palcoscenici importanti anche all’estero.
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Storia di un’Italia che non legge Nella conferenza “Conversazioni Pavesi” Annamaria Testa mette a confronto la concezione di lettura che si ha in Italia con quella che si ha all’estero di Maurizio Maiocchi Come vivono gli italiani la lettura? Quanto leggono? E soprattutto, cosa fa lo stato per incentivare la lettura? E’ ciò di cui si è discusso il 27 Marzo nella sala Conferenze Broletto, in Piazza della Vittoria, nella conferenza tenuta da Annamaria Testa, pubblicitaria nonché titolare della società Progetti Nuovi, docente universitaria e scrittrice, e Paolo Costa, docente di Comunicazione Digitale e Multimediale all’Università di Pavia. Il tutto si è aperto con gli ultimi, deprimenti dati sulla lettura in Italia, dai quali risulta che solo il 63% degli italiani legge effettivamente più di un libro all’anno. Ci si aspetta quindi che lo stato cerchi di promuovere la lettura con campagne pubblicitarie e spot in televisione efficaci, ed è qui che interviene la Testa. Parte una carrellata di pubblicità, una più imbarazzante dell’altra, dalle quali emerge che la lettura sarebbe un modo per distinguersi dalla massa, per avere qualco42 |
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sa di cui parlare con gli amici e per sentirsi superiori. L’apice viene raggiunto in quella governativa del 2012: i lettori sono rappresentati come snob, tutti vestiti di bianco ed intenti a leggere in mezzo a un prato verde in una giornata di sole, mentre tra di loro si passano lo slogan “Leggere è il cibo della mente, passaparola”. In sostanza dei robot altezzosi, membri di un circolo privato, in cui nessuno potrà mai riconoscersi. Ed è qua che la Testa si arrabbia davvero, perché non si può incentivare la lettura con spot che rappresentano il tutto come una cosa noiosa e adatta a persone altezzose, nelle quali nessuno può immedesimarsi, tantomeno chi non legge e dovrebbe essere invogliato a farlo. C’è quindi, almeno in Italia, un completo fraintendimento dei motivi che potrebbero portare un non lettore a leggere. Ma la Testa sottolinea che il contrario di “noia” non è “divertimento”, ma “interes-
se”; quindi ciò di cui avremmo bisogno non sono questi spot noiosi, sentenziosi e “offensivi per i lettori”, ma di incentivi in cui il lettore possa riconoscersi, che possano suscitare interesse e che invoglino alla lettura; la stessa docente li definisce “fuorvianti per i non lettori, irritanti per i lettori e del tutto inefficaci, se non dannose, in relazione all’obiettivo”. Ma allora come funziona all’estero? La Testa fa partire un’altra carrellata di spot pubblicitari da vari paesi, non solo Germania e Inghilterra, ma anche Repubblica Ceca e Lituania, tutti assolutamente efficaci. Alcuni raccontano la lettura utilizzando l’humor, parodiando anche i lettori in modo simpatico, mettendoli in mezzo ai personaggi più conosciuti, mentre altri spiegano le infinite possibilità che leggere un libro può dare: viaggiare con la fantasia, vivere più vite. Basta comunicare il senso del leggere in modo amichevole, consistente, emozionante, semplice. Interessante anche un’iniziativa che prevede la messa in commercio di libri stampati con un inchiostro speciale che, dopo 2 mesi dal momento in cui viene aperto, comincia a sbiadire fino a sparire del tutto; un ottimo metodo per invogliare a leggere, confermato dal fatto che gli ordini sono schizzati alle stelle. Dalla conferenza sono emersi tanti problemi che sussistono qui in Italia, tra cui il fatto che quando si parla di lettura lo si fa
in modo impositivo, dall’alto verso il basso. Ma la colpa non è solo dei committenti, ma anche della scuola. Proprio così, perché anche qua si manifestano i pregiudizi italici, i quali poi si concretizzano in delle antologie che propongono delle analisi del testo che nulla lasciano agli studenti. La Testa fa l’esempio del figlio, appassionato lettore, a cui a 13 anni è stata propinata la lettura de “La lunga vita di Marianna Ucria”; come si può pretendere che i giovani scoprano il piacere di leggere se i libri che gli vengono proposti da ragazzini parlano di un’orfana sordomuta del 1700 che viene stuprata dallo zio? Secondo la Testa dovrebbero essere gli stessi ragazzi a scegliere i libri da leggere, secondo il motto "Falli cominciare con Harry Potter e finiranno con Dostoevskij". Serve dunque un radicale cambio di approccio e il superamento di questi pregiudizi che riguardano anche la demonizzazione del web, un atteggiamento definito “provinciale”, ma anche la scarsissima considerazione dei fumetti, un mezzo di lettura e un business dal quale paesi come Francia, Belgio, Stati Uniti e Giappone hanno ricavato molto. La conferenza si chiude con una considerazione sullo spirito della lettura, che si riassume nella frase “Ne voglio ancora”. Un intervento a tratti illuminante, che fa capire quanti pregiudizi ci sono in Italia e quanto l’idea che si ha della lettura sia sbagliata.
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La finestra sulla mente
AGGRESSIVITA’ AL FEMMINILE di Gaia Vicenzi Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
Sono recenti gli episodi di violenza perpetrati da una giovane adolescente nei confronti di una coetanea, sotto gli occhi attenti e immobili di una folla pronta ad immortalare tutto con lo smart phone. Un episodio tra questi ha preso forma a Pavia, l’altro non distante: a Bollate. Ma il web ridonda di video in cui una ragazza ne aggredisce un’altra, caricati da chi di quella violenza è stato spettatore immobile quando non, talvolta, fomentatore. Gli episodi non sono casi di bullismo. Le caratteristiche del bullismo sono l’intenzionalità (la volontà di arrecare danno), la persistenza nel tempo (le azioni sono continuative e di difficile cessazione) e l’asimmetria nella relazione (chi è vittima ha molto meno potere di chi aggredisce). Nel caso delle adolescenti violenti c’è solo intenzionalità. Molto spesso c’è una premeditazione espressa, con le modalità dell’antica sfida a duello. Una ragazza avverte l’altra della sua volontà di aggredirla, anticipando il luogo e l’ora; la minaccia ha già gli aspetti della decisione compiuta e irrevocabile. Non si tratta di reminiscenze dell’epoca dei cavalieri: la motivazione nella specificazione di luogo e ora risiede nella volontà di rendere il più possibile pubblico lo scontro. Più persone ci sono ad assiste44 |
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re, più video possono immortalare la scena, più riconoscimenti di notorietà vengono elargiti. Al di là delle cause che sottostanno all’espressione di comportamenti di tale natura, spesso rintracciabili in forme diverse di disagio psicologico, al di là delle motivazioni espresse che hanno portato chi aggredisce a scegliere chi aggredire (la gelosia per un ragazzo conteso, la calunnia nei confronti di un’amica…), il motore della violenza è il desiderio di fama. Vi è infatti l’idea che riuscire a colpire con calci, sberle, pugni, sia l’espressione di un atto di forza e coraggio che ottiene riconoscimenti di cui la gente parlerà per molto tempo. Da non sottostimare, inoltre, il potere deflagrante dei social network che, attraverso post e “mi piace”, irradiano in più contesti il potere dell’informazione. Più questa si allarga e più vi è sapore di successo. La vittima scompare per dar luce all’aggressore, su cui i riflettori della rete di contatti virtuali sono puntati. Generalmente chi aggredisce è una persona che ha già un seguito di persone che “parlano di lei”: non importa come parlino di lei, ciò che conta è che di lei si parli. Per questo motivo la somma in gioco per incrementare la propria fama è sempre al rialzo e lo scontro fisico non è che un modo per au-
La finestra sulla mente
mentare la posta. Il rischio è che, una volta calato il sipario, si senta la necessità di ulteriori sfide per provare la propria grandezza, ampliando i limiti da superare. Sottostante a questo tipo di adolescenti vi può essere sottesa una personalità in costante ricerca di sensazioni nuove e intense, unita alla disponibilità a correre rischi per ottenerle. Questi individui, chiamati “sensation seekers” non cercano il rischio di per sé, esso è però una conseguenza del fatto che le sensazioni più forti possono essere sperimentate, spesso, solo in situazioni estreme. Ciò che il seeker non sopporta è la noia e l’urgenza di eliminarla spesso porta ad ignorare e calpestare regole e diritti altrui. Oltre al bisogno di provare forti sensazioni, vi è spesso in queste adolescenti la difficoltà di esprimere le proprie emozioni con le parole, in una sorta di “analfabetismo” emotivo. Esso deriva sia dalla mancata conoscenza del proprio sé sia dalla paura che, ci fosse un’espressione del proprio mondo interno, questa non sarebbe ascoltata. Per questo
motivo si sceglie la violenza, un modo per gridare le proprie emozioni che trova realizzazione nella certezza che, così espresse, riceveranno sicuramente attenzione. Una considerazione finale merita la presenza del pubblico inerte, composto da adolescenti (e non solo) appartenenti all’uno o all’altro schieramento. Il loro ruolo è quello di osservare, filmare, commentare, senza intervenire. Rimangono immobili mentre la voce, incitata dal branco, esalta la lotta. Sottostante, un sorriso beffardo e nel contempo apatico tra chi sostiene l’aggressore. Smarrito e nel contempo indifferente tra chi della vittima è un caro amico. Cedesi quote societarie Dal 50 al 100xcento di attività di bar, ristò, disco. Caratteristico, direttamente affacciato sul fiume con locale estivo di 800/1000 mt più locale interno di 600 mt. Locale polivalente adibito a bar più ristorante più disco con palco x musica live da vedereeee. Tel. +39 3398021688
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parole dimenticate e curiosita’ linguistiche la più intima ricchezza della lingua italiana
PAROLE desuete ÁÁ Acantabolo (a-can-tà-bo-lo, anche
ÁÁ ÁÁ ÁÁ
ancantòbolo) sost. m. sec. XVIII et. dal gr. akanthobólos [ákantha, spina]. Tipo di pinza chirurgica per estrarre schegge, spini o simili, o per estirpare i peli di palpebre, narici e sopracciglia; è formata da due mollette le cui estremità sono dentellate Favellare [fa-vel-là-re] v.intr. (aus. avere; favèllo ecc.) [sogg-v] lett. parlare; raccontare, narrare Imbolsire [im-bol-sì-re] v. detto di un cavallo, diventare bolso; in senso figurato, di persona, ingrassare in modo malsano Orpello [or-pèl-lo] sost., m. ornamento inutile ed eccessivo propriamente: similoro, lamine adoperate come ornamento
ÁÁ Ortodromia (or-to-dro-mì-a; anche or-
ÁÁ ÁÁ
to-drò-mia) sost. f. sec. XVIII et. dal gr. orthodromêin, correre (ortós o orthós, diritto, e drómos, corsa) linea diritta percorsa da una nave con lo stesso vento; percorso di un vascello o nave seguendo un arco di cerchio, il più breve tra due punti dati; in geom. linea che congiunge due punti di una sfera secondo un arco di circolo Pletorico [ple-tò-ri-co] agg.fig. più numeroso del necessario, eccessivo Trafusola (tra-fù-so-la) sost. f. sec. XIX et. secondo Petr. da fuso. 1. piccole matasse di seta unite per pulirle, tingerle o avviarle alla torcitura; 2. più genericamente, qualsiasi matassa di seta (Pal. 1237).
curiosità linguistiche ÁÁ Fare di tutta l'erba un fascio Questa frase fatta indica l'atteggiamento di chi, trattando un determinato argomento, generalizza eccessivamente, non considerando (volontariamente o involontariamente) le differenze tra i vari tipi di "erba" che pretende di riunire in un unico "fascio". L'origine è incerta, si può pensare che risalga a molti secoli fa, dove i contadini avevano capito che, in alcuni casi, unire tutti i tipi di erba insieme avrebbe portato a dissidi e confusioni.
ÁÁ Menare il can per l'aia Chi mena il can per l'aia continua a parlare di un argomento senza mai arrivare al dunque, oppure cerca di cambiare discorso per evitare un argomento sgradito. Si tratta di un'espressione di origine abbastanza antica, come dimostra l'uso di due termini ormai scomparsi nell'italiano contemporaneo: menare nel senso di condurre e l’aia, il cortile interno delle fattorie; tuttavia è adoperata ancor oggi con una certa frequenza. Forse l'immagine è metaforica dell'atto locutorio: come il cane si aggira per l'aia senza mai trovare ciò che gli serve, così la lingua di chi parla si muove a vuoto senza mai arrivare al punto. Secondo un'altra interpretazione, chi mena il can per l'aia cerca di creare confusione (liberando, appunto, il cane nell'aia, in mezzo alle galline) per evitare di focalizzare l'attenzione su ciò che è sgradito. MARZO • APRILE 2014
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I PUNTI DI DISTRIBUZIONE PAVIA BAR LANTERNA VIA SAN GIOVANNINO 23/25 BierHaus VIA SAN GIOVANNINO 9 BAR VIER VIA SAN PAOLO 19/21 PASTICCERIA BORDONI VIA SAN PAOLO 5 BAR LA DOLCE SOSTA VIA PARCO VECCHIO 19 CARREFOUR LA TORRETTA VIA TORRETTA 1 PALESTRA L’ARTE DEL MOVIME VIA CASSANI 7 BAR FORTE VIA VIGENTINA 20 BUFFETTI VIA VIGENTINA 14/f PUB OLD WILD WEST VIA VIGENTINA 1 BENZINAIO ENI VIA TASSO 4 HAYASHI Via Bandello, 4 BAR GIALLO VIA GILARDELLI BAR LO SPUNTINO VIA OLEVANO 2 BAR TRATTORIA IOLANDA VIA RISMONDO 56 BAR BIJLIA COFFEE AND FOOD VIA BRAMBILLA 70 C PIZZA LEGGERA VIA BRAMBILLA 70 BAR MAXI VIA DAMIANO CHIESA INPS V.LE CESARE BATTISTI 25 BAR MINERVA P.LE MINERVA BAR GRAN CAFFE’ V.LE CESARE BATTISTI 1 MINERVA PANETTERIA PANE E RISO VIA MANZONI BAR LIBERTY V.LE LIBERTA’ 51 BENZINAIO IP VIA BRAMANTE BAR MORETTI VIA DEI MILLE 214 BAR TABACCHI DABBENE VIA DEI MILLE 36 BAR LA CREMERIA P.LE PONTE TICINO-PONTE COP. BAR IL PONTE P.LE PONTE TICINO-PONTE COP. GELATERIA PANNA E CIOCCOLATO P.LE PONTE TICINO-PONTE COP. BAR ARTE E CAFFE’ S. PIETRO IN VERZOLO 19 BAR HARRY’S V.LE CREMONA 142 BAR CAMPARI V.LE CAMPARI 44
BAR PAUSA CAFFE’ P.ZZA EMANUELE FILIBERTO FARMACIA DEL BO’ P.ZZA EMANUELE FILIBERTO BAR PANE E SALAME C.SO CARLO ALBERTO 72 LA TIGELLERIA C.SO CARLO ALBERTO 28 CAFFE’ ANNABELLA STRADA NUOVA 2 BAR GUSMAROLI STRADA NUOVA 128 NEW STREET BAR STRADA NUOVA 29 CAFFE’ DEL TEATRO STRADA NUOVA 75 TAVERNA ABBIGLIAMENTO STRADA NUOVA VIGONI PASTICCERIA STRADA NUOVA BAR CRISTAL VIA XX SETTEMBRE 50 F.LLI CARRARA VIA XX SETTEMBRE 52 CINEMA POLITEAMA C.SO CAVOUR Caffè Milani C.SO CAVOUR 30/G BAR CAFFE’ KOBAN P.ZZA DUOMO 9 CAFFè DUBLINO C.SO CAIROLI 24/A BAR BORDONI VIA BORDONI 26 CAFFE’ TRE TORRI VIA SPALLANZANI 1/3 BAR L’ALTRO VERSO C.SO MAZZINI 20 BAR AUGUSTUS P.ZZA DEL MUNICIPIO BAR GERRY P.ZZA DEL MUNICIPIO 1 ASL C.SO GARIBALDI BAR SAN SIRO C.SO GARIBALDI TABACCHI 72 C.SO GARIBALDI 72 BAR ITALIA C.SO GARIBALDI 31 BAR AMBARABAR C.SO GARIBALDI 70 GEOTECNICA C.SO GARIBALDI 40 ASL V.LE INDIPENDENZA 3 BAR SOPHIE V.LE INDIPENDENZA BAR CASTELLO P.ZZA EMANUELE FILIBERTO CAFFE’ PETRARCA VIA MATTEOTTI 28 F.LLI CARRARA VIA XX SETTEMBRE 42/A CLINICA MONDINO VIA MONDINO 2 FONDAZIONE MAUGERI VIA MAUGERI 4 MC Donald’s VIA BRAMBILLA CASAVIVA VIA GIUSEPPE PIERMARINI
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SAN GENESIO ED UNITI F.LLI CARRARA VIA PORTA PESCARINA 62 HOLLYWOOD CAFè Via enrico fermi 5
SAN MARTINO SICCOMARIO BAR SPORT VIA GRAVELLONE 41 COMUNE VIA ROMA 1 BAR Q8 E BENZINAIO VIA TURATI 31 BAR LA PIAZZETTA CENTRO COMM. OTTAGONI CENTRO LE CASCATE VIA DELLA STAZIONE MC DONALD’S C/O CENTRO COMM.LE BENNET DUCA’S PARRUCCHIERI C/O CENTRO COMM.LE BENNET GRILLANDIA VIA TURATI 30 BRICO OK VIA PIEMONTE 14
CAVA MANARA PIZZERIA IL BUUS DEL RAT VIA GARIBALDI 2 BAR CAMPANA VIA GRAMSCI 38 ACI VIA XXV APRILE 22
BRONI BAR COMMERCIO VIA EMILIA BAR L’INCONTRO VIA EMILIA 352 PISCINA COMUNALE VIA CONTARDO FERRINI CAFFE’ MARCONI VIA MARCONI 20/B
STRADELLA CAFFE’ GARIBALDI P.ZZA TRIESTE 13 BAR GRAPHI’ P.ZZA TRIESTE 21 BAR CASA DEL CAFFE’ P.ZZA TRIESTE BAR CONCORDIA P.ZZA TRIESTE 6
BAR GOLDEN BLACK VIA TRENTO DRINK PUB VIA C. BATTISTI BAR ALTERNATIVE VIA C. BATTISTI 24 CAFFE’ AI GIARDINI VIA C. BATTISTI 1 BAR CAFFE’ TEATRO C.SO XXVI APRILE 5 MB P.zza V. Veneto 24
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MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA BENZINAIO SHELL VIA CASTEEGGIO 42
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