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Casa dei Grilli Dario Castellino

Casa dei Grilli

Vignolo

I due blocchi che formano l’abitazione: a sinistra il volume aperto e leggero della zona giorno, a destra il corpo dell’area notte.

Ubicazione: Vignolo (CN) Progetto: arch. Dario Castellino – Dario Castellino Architetto, Cuneo Costruttore struttura legno: Rubner Haus, Chienes (BZ) Lavori: 2017-2018 Superficie utile: 225 m2 Superficie fondiaria: 225 m2

La natura entra in casa

Il suo nome – la Casa dei Grilli – deriva da uno dei primi sopralluoghi dei committenti e del progettista sul sito, durante il quale un piccolo concerto di grilli diede loro il benvenuto. Il lotto su cui è sorta l’abitazione si trova, infatti, in mezzo a un bosco, in parte su un terreno pianeggiante e in parte su un pendio assolato, con una splendida vista sulla pianura sottostante e con il centro di Cuneo a pochi chilometri di distanza: un luogo ideale per una giovane coppia con bambini. Per la casa, la principale richiesta della famiglia era avere la maggior parte delle funzioni abitative su un unico ampio piano, comodo per tutte le necessità ma rischioso dal punto di vista volumetrico, in quanto il fabbricato risultante avrebbe potuto essere troppo grande e sproporzionato rispetto alle preesistenze adiacenti, costituite da quattro proprietà dai tratti costruttivi molto semplici e con tetto a due falde. Riprendendo la tipologia architettonica di questi immobili confinanti e la forma degli essiccatoi di foglie e castagne (strutture palificate appoggiate a un albero o a un pendio tipiche della zona), gli spazi desiderati hanno trovato posto in due lunghi blocchi che hanno sostituito due degli edifici esistenti. Il corpo che ospita l’ampia area giorno è rivolto a sud, mentre l’altro, posto più a nord, accoglie le camere da letto; una sezione intermedia, dove si collocano i servizi accessori, collega i due volumi. La diversificazione tra le destinazioni d’uso, inoltre, è sottolineata dalle finestre che, nella zona della vita quotidiana diurna, garantiscono permeabilità visiva con la loro dimensione a tutta altezza mentre, nella zona notte, punteggiano i prospetti con aperture quadrate di dimensioni più ridotte che incorniciano il paesaggio. Un lungo pergolato unisce infine la nuova residenza a un terzo blocco abitativo, frutto del recupero di una volumetria esistente, creando una corte separata dalla strada di accesso ma dischiusa verso il panorama. La casa, realizzata con tre sistemi costruttivi in legno, è volutamente posata in modo dolce sulla linea naturale di pendenza del terreno, senza necessità di muri di contenimento, scalini od opere invasive.

Le luci dell’imbrunire mettono in evidenza la leggera struttura in legno a telaio appoggiata sul terreno.

Pianta piano terra

_la struttura________

Sezione longitudinale

L’abitazione è stata costruita, su disegno del progettista e in strettissima sinergia con la ditta di prefabbricazione degli elementi in legno, con l’impiego di tre sistemi costruttivi che concorrono a creare la struttura portante. Il piano parzialmente interrato è stato realizzato in pannelli massicci per assicurare le necessarie prestazioni statiche al piano superiore, costruito, invece, con sistema blockhaus e a telaio sul solaio con travi strutturali di qualità a vista e fondazione a platea in c.a. L’adozione del triplo sistema tecnologico è dovuta sia alle funzioni abitative dell’edificio, sia alle scelte architettoniche e compositive. Nella zona notte, infatti, il blockhaus è stato preferito per lasciare a vista il legno privo di trattamenti, mantenendo dunque il suo colore naturale, mentre l’area giorno è caratterizzata dal sistema a telaio colorato di scuro, considerato che tale spazio, completamente aperto, doveva garantire la vista del paesaggio grazie alle aperture trasparenti cielo-terra. Per rispondere ai carichi orizzontali della struttura a telaio e non potendo utilizzare controventamenti che avrebbero impedito la libertà visiva voluta dal progettista, la ditta costruttrice, in collaborazione con l’architetto, ha ideato una piastra a U, della larghezza del montante in legno del telaio, inserita tra ogni vetrata così da eliminare il controventamento e garantire la sicurezza dell’ossatura lignea. Le capriate della zona living, anch’esse a vista e trattate con colore scuro, sono prive di catene in legno, sostituite da tiranti in acciaio così da lasciare il più possibile libero lo sguardo sul del panorama, senza il disturbo che sarebbe stato arrecato da una struttura più invasiva del tetto e dei montanti. A sottolineare la differente destinazione d’uso dei due blocchi dell’abitazione, infine, il corpo della zona notte è rivestito esternamente da doghe in legno posate fittamente in senso orizzontale, mentre le piccole parti opache del leggero volume dell’area giorno hanno doghe disposte verticalmente; le doghe sono impregnate di colore scuro per meglio integrarsi nell’ambiente naturale circostante.

Lo spazio living con vista sulla valle sottostante caratterizzato da aperture vetrate cielo-terra su tre lati.

_due parole con il costruttore________

Risponde alle domande Rubner Haus che, con oltre 25.000 case in legno costruite e più di 55 anni d’esperienza, è sinonimo di soluzioni su misura per realizzare abitazioni in legno nel pieno rispetto della sostenibilità e con i più alti standard produttivi e tecnologici.

Quale è stato l’aspetto più impegnativo dal punto di vista realizzativo di questa abitazione?

Sicuramente quello di unire le esigenze dei clienti e del progettista a livello estetico e architettonico con quelle costruttive. Partendo proprio da un seminterrato in legno fino ad arrivare al piano superiore con delle larghe vetrate, tutto è stato realizzato con tre sistemi costruttivi in legno diversi, inseriti sia per questioni tecniche ma anche proprio per soddisfare l’estetica voluta dai committenti e dal progettista.

Come lavorano strutturalmente i tre sistemi in legno? Ci sono state delle difficoltà nel far collaborare i pannelli massicci e il Blockhaus con l’ossatura più leggera a telaio?

Unire tre sistemi costruttivi in legno è una cosa che anche a noi capita raramente. Però alla fine questa necessità di dover unire tre sistemi non ha creato grande difficoltà, né nella progettazione tecnica, né nella produzione e nemmeno in fase di cantiere. Questo perché Rubner Haus / Gruppo Rubner ha linee di produzione proprie dove si fabbricano i tre sistemi costruttivi utilizzati nella casa e l’azienda al suo interno ha quindi tutto il know how tecnico/produttivo, dalla progettazione alla produzione, fino al montaggio.

Rivolgiamo alcune domande all’arch. Dario Castellino che, nel suo studio a Cuneo, si occupa di progettazione architettonica, restauro, riqualificazione urbana e recupero di edifici residenziali e terziari per committenti pubblici e privati.

Perché questa abitazione è stata costruita in legno?

La scelta del legno è stata condivisa fin dal primo momento con i committenti in quanto interpretava in modo ottimale una serie di esigenze e obiettivi che ci eravamo prefissati per il progetto, tra i quali: la leggerezza delle forme, la discontinuità con la casa esistente, la flessibilità e facilità di montaggio in qualsiasi condizione meteorologica, la possibilità di approfondimento progettuale dei vari dettagli prima della messa in cantiere e l’opportunità di sperimentare nuove forme architettoniche supportate da un’azienda leader nel settore.

Lei, architetto, ha già utilizzato il legno in altri progetti: a suo parere, cosa offre in più questo materiale rispetto ad altre tecniche costruttive?

Uso molto il legno; mi piace come materiale, è onesto e immediato. Ma è anche complesso e solo apparentemente facile, mi obbliga a ragionare più nel dettaglio e a trovare gli accorgimenti giusti per proteggerlo dagli agenti atmosferici esterni. Rispetto agli altri materiali da costruzione è leggero, facile da movimentare, non crea ponti termici, si lavora a secco e comporta maestranze specializzate – ma non iper specializzate – per il montaggio.

L’ampio living, con la zona pranzo e cucina. Le grandi vetrate offrono continuità visiva con l’esterno, in particolare sulla corte delimitata sul lato opposto dal fabbricato esistente recuperato.

Prospetto est Prospetto nord

Copertura a falde, dall’esterno - tegole - listelli portategola (5x5 cm) - controlistelli - guaina traspirante - pannello fibra di legno esterna e particelle di legno agglomerate interne (1,8 cm) - perlinatura in abete (2x13,5 cm) - fibra di legno flessibile (8+8+6 cm) - controlistelli (6x12 cm + 8x10 cm) - carta catramata (0,15 cm) - pannello fibra di legno esterna e particelle di legno agglomerate interne (1,8 cm) - perlinatura in abete (2x13,5 cm) - puntoni BSH (12x28 cm) - Copertura piana, dall’esterno - ghiaia (5 cm) - guaina resistente al sole - pannello fibra di legno esterna e particelle di legno agglomerate interne (1,8 cm) - pannello EPS tagliato in pendenza (20-35 cm) - lastre di lavato (4 cm) - carta catramata (0,15 cm) - perlinatura (3,2 cm) - puntoni (12x16 cm) Parete Blockhaus, dall’esterno - doghe orizzontali in larice (2x12,5 cm) - listelli di ventilazione verticale (3,5x6 cm) - guaina traspirante - fibra di legno flessibile (14+6 cm) - listelli (6 cm) - listelli di assestamento (16 cm) - freno vapore - travi parete Duo LAM (8x19 cm)

Solaio interpiano zona notte, dall’estradosso - parquet (1,5 cm) - lastre fibra di gesso (2,5 cm) - lastre fibra di legno (6+4+4 cm) - carta catramata (0,15 cm) - pannello irrigidimento solaio (1,8 cm) - perlinatura in abete, parziale, (3,2 cm) - travi BSH, parziale, (12x20 cm)

Parete in pannelli massicci, dall’esterno - doghe orizzontali in larice (3x7 cm) - listelli di ventilazione verticale (3,5x6 cm) - guaina traspirante - fibra di legno flessibile (14+6 cm) - listelli di assestamento (22 cm) - freno vapore - pannello massiccio (8 cm) - perlinato in abete (1,8 cm)

La struttura a telaio della zona giorno.

A sinistra, particolare del sistema Blockhaus, utilizzato nella zona notte, lasciato a vista.

A destra, trattamento con colore scuro delle capriate dell’area giorno. Le catene in legno delle capriate sono state sostituite da tiranti in acciaio.

A sinistra, posa del manto di tegole sulla camera ventilata della copertura.

A destra, vista della lunga navata della zona giorno.

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