7 minute read
Villa unifamiliare MCM Arch
Villa unifamiliare
Provincia di Grosseto
Vista da nord: a sinistra, la scala di accesso alla casa e il ponte che collega l’ingresso della proprietà alla copertura/terrazzo.
Da sud ovest emerge l’articolazione dei semplici volumi dell’abitazione che con il suo colore bianco, tipicamente mediterraneo, spicca tra pini marittimi, cipressi e ulivi.
La dimora si nasconde tra le vegetazione seguendo il dislivello del terreno. L’ingresso alla casa avviene dall’alto ed è sottolineata dal ponte che porta al tetto piano con terrazzo.
Ubicazione: Provincia di Grosseto Progetto architettonico: arch.tti Federico Cellini, Maria Eugenia Muratori, Brigida Paolillo – MCM Arch, Roma Direzione dei lavori opere edili: geom. Dario Picchianti, Porto Ercole (GR) Direzione dei lavori strutture: arch. Alberto La Tegola per HBS Appaltatori struttura in legno: HBS Holzbau Sud, Calitri (AV) Impianti: HBS Holzbau Sud, Calitri (AV) Lavori: giugno 2021-aprile 2022 Superficie utile: 170 m2
Verso l’Isola del Giglio
In uno dei luoghi più spettacolari d’Italia, una preesistenza di cui era necessario mantenere forma e dimensioni e la forte pendenza del sito hanno rappresentato i punti invalicabili su cui si è stato fondato il progetto di questa abitazione unifamiliare, trasformando i limiti in opportunità. La spettacolarità del luogo e il declivio del terreno hanno portato a enfatizzare la vista panoramica; la casa si acquatta nella collina tra i cipressi e le querce da sughero vincolando l’arrivo alla quota del terrazzo a cui si accede grazie a un ponte; un balcone in aggetto fa da terminale al percorso di copertura, quasi un trampolino verso la valle e il mare. Tramite una scala o una rampa pedonale che si snoda tra gli ulivi, si giunge al livello del piano abitato dove si ripete il percorso sovrastante e dove grandi vetrate scorrevoli si aprono verso la costa della Feniglia. Compatibilmente con le norme locali che imponevano il rispetto della sagoma e delle altezze e usufruendo di un incremento di superficie del 20% circa, concesso dal PRG, i progettisti dello studio MCM Arch hanno esaudito le richieste dei committenti disegnando una dimora con tre camere doppie, ognuna con il proprio bagno, un’ampia zona living/pranzo e una cucina separata. Partendo quindi da una superficie utile di 145 m2, grazie agli spessori contenuti delle pareti portanti interne realizzate in X-lam come anche l’intera struttura della casa, è stata sviluppata un’area master con bagno e cabina armadio nella zona più calma e ombreggiata dell’edificio come voluto dalla committenza. Definiti i punti precedenti, la “carrozzeria” dell’abitazione non poteva non tener conto del contesto; tra tamerici, ulivi, cipressi e sughere e sotto l’ombrello di alti pini marittimi, i semplici e chiari volumi del fabbricato, tipici del Mediterraneo, si leggono nitidi e geometrici, quasi scolpiti dalla luce. Aggetti, passaggi, pergole, solidi, vuoti e pieni si alternano e si bilanciano nella composizione pur semplice della dimora bianca, in contrasto con i muri di contenimento in pietra locale ricca delle sfumature del ferro. Una nave pronta al varo e protesa verso l’isola del Giglio.
Armonizzandosi con i muri di pietra locale, i bianchi volumi della casa si aprono verso la valle e il mare con ampie vetrate protette dagli aggetti e con pergole che espandono la zona living all’esterno.
Verso ovest, lato su cui si sviluppa la zona notte, l’abitazione appare quasi chiusa, affacciata con un’unica apertura verso il giardino e la natura circostante, così da garantire la necessaria privacy.
Programma
Percorsi
Veduta da sud Forma
Struttura
Le piante individuano il concept progettuale, dal programma planimetrico in sostituzione dell’esistenza evidenziata in rosso alla forma dell’abitazione, dai percorsi che si ripetono sulla copertura e all’interno della casa allo schema strutturale.
Vista da nord
_struttura________
L’area di progetto presentava problemi logistici di cantiere, inclusa la mancanza di rete idrica e del gas. La possibilità inoltre di guadagnare superficie calpestabile, riducendo lo spessore delle pareti portanti dove possibile, ha visto vincente la scelta del legno. Un cantiere snello e pulito, in cui i carichi permettevano uso di gru e di macchine di dimensioni contenute, ha portato alla drastica eliminazione dei tempi morti e quindi a una grande velocità di costruzione (l’assemblaggio della “scatola” è avvenuto in soli quattro giorni). I pannelli X-lam sono stati tagliati in fabbrica con la precisione del decimo di millimetro da macchine a controllo numerico direttamente dagli elaborati in dxf forniti dai progettisti, trasportati su bilici e trasferiti poi, data la difficile accessibilità del cantiere, su motrici di medie dimensioni. A quel punto, messi in posizione da una gru cingolata, la squadra di montatori ha fissato i pannelli alla fondazione (una platea in calcestruzzo) e assemblato fisicamente la casa in circa 150 ore lavorative. Le pareti sono state rivestite con un cappotto in coibente traspirante e finite a intonaco. Grazie alle caratteristiche termiche dell’involucro e all’uso del fotovoltaico, l’edificio è pressoché energeticamente autonomo, considerando anche la scelta di un sistema riscaldamento/raffrescamento a pavimento radiante.
MCM Arch è uno studio di architettura di Roma che nasce tra i banchi dell’Università con gli architetti Eugenia Muratori e Federico Cellini, a cui si unisce nel 2015 l’architetto Brigida Paolillo. Avendo approfondito diverse discipline nel panorama dell’architettura, dalla progettazione di edifici su larga scala all’interior design, decidono di unire le singole competenze per ottenere un unico e originale prodotto finale, in cui l’alta qualità e la soddisfazione della committenza passano attraverso precise scelte stilistiche e la razionale distribuzione degli spazi architettonici.
Cosa significa per voi progettare un edificio in legno vista la vostra esperienza nel settore? E quale secondo voi sarà il futuro dell’edilizia in legno nel nostro paese?
Semplicemente realizzare la nostra idea di Architettura con un sistema costruttivo che ha veramente pochi vincoli: aggetti, volumi, aperture, piani inclinati sono realizzabili senza forzature e nel pieno rispetto delle normative tecniche. Spingiamo da anni le costruzioni in legno con progetti e pubblicazioni proponendole anche in concorsi di grandi strutture e, nonostante tanti dubbi di natura “culturale” da parte della committenza italiana, sempre più vediamo interesse e convinzione nel mercato immobiliare. In un momento in cui il panorama internazionale spinge verso l’autonomia energetica e il basso consumo, la nostra esperienza porta verso tecnologie leggere ad alte prestazioni ma con costi di costruzione credibili: il legno è, in quanto a questo, decisamente in vantaggio su tutto! Anche gli enti pubblici e gli uffici tecnici di controllo (leggi Genio Civile) hanno acquisito dimestichezza con la materia e non guardano più con diffidenza i diagrammi di calcolo di strutture in legno arrivando, in più di un caso, a caldeggiarle. Al momento abbiamo sullo schermo del computer diversi progetti in legno richiestici in nord e centro Italia, segno che nonostante la difficile congiuntura la cultura sta cambiando.