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Toddlers Bilingual School ZPZ Partners
Toddlers Bilingual School
Formigine
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Il fronte est all’imbrunire con i quattro padiglioni di differente altezza.
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A sud est la struttura dell’edificio si prolunga all’esterno, definendo nuove superfici destinate alle attività scolastiche in continuità con le aree interne.
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La piazza centrale si sviluppa attorno a un giardino vetrato che contribuisce all’illuminazione naturale dell’ambiente.
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Ubicazione: Casinalbo – Formigine (MO) Progetto architettonico e design: arch. Michele Zini, arch. Claudia Zoboli, arch. Sara Michelini, ing. Alice Gaddi, des. Sara Callioni, ZPZ Partners, Modena Strutture: ing. Pier Luigi Cigarini, ing. Matteo Pè Computi: geom. Maurizio Forghieri Impianti elettrici: Proget Studio Tecnico, Modena Impianti meccanici: Sintec, Modena Struttura legno: Ille Prefabbricati, Pieve Di Bono – Prezzo (TN) Lavori: 2020 Superficie verde: 4.000 m2 Superficie interna: 1.000 m2
Legno maestro di innovazione
Possono architettura e pedagogia dialogare assieme per dar vita a una scuola la cui costruzione sia ambientalmente sostenibile? La risposta è sì, se facciamo riferimento alla Toddlers Bilingual School di Casinalbo dove non sono stati adottati i consueti stilemi architettonici, fatti di corridoi, aule e lezioni frontali. In questo edificio, infatti, gli studenti non hanno a disposizione classi assegnate, tranne la sezione prima e quella ponte dei cinque anni, bensì una grande piazza, atelier, laboratori e zone per specifiche attività, il tutto pensato per favorire la creazione di un gruppo e l’ambientamento dei giovani alunni. Il complesso dunque non presenta corridoi e gli spazi si affacciano sulla grande piazza che è posta al centro dell’impianto planimetrico, diventandone il baricentro distributivo e il metronomo che ne scandisce l’impiego. Questo è il cuore pulsante della scuola, fungendo da luogo di accoglienza al mattino, da spazio di relazione tra i bambini – e con i genitori in occasione di eventi – e da area per lavori di piccoli gruppi o per occasionali assemblee. La stessa piazza, su cui si affaccia anche la cucina, si avvolge attorno a un giardino vetrato che porta luce naturale all’interno, sviluppandosi ulteriormente in una zona pranzo e in un atelier. Realizzata in pannelli di legno intelaiati, la struttura si articola in una serie di padiglioni accostati l’uno all’altro che all’interno generano una copertura di altezze differenti e all’esterno definiscono delle superfici, poste come continuazione dello spazio chiuso, a creare zone per attività all’aperto davanti a ogni volume e sui lati. In due casi dei portali segnano fisicamente tali aree individuandone i confini, con l’obiettivo che questi siano una membrana permeabile e utilizzabile, una connessione ininterrotta tra interno ed esterno. La costruzione è improntata su caratteristiche di sostenibilità, collocando non solo l’edificio in una classe energetica ottimale, ma inserendo un principio di indipendenza energetica e di controllo della filiera dei materiali al fine di ottenere un basso impatto ambientale.
Uno degli spazi educativi della scuola (laboratorio geostoria).
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Planimetria con gli arredi
Sezione trasversale 1 laboratorio lingue 2 laboratorio geostoria 3 laboratorio scienze 4 maker-lab 5 piazza 6 pranzo 7 uffici 8 staff 9 sale corsi 10 atelier 11 laboratorio musica 12 classe 1 13 infanzia 14 giardino interno
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Scorci della piazza centrale: la luce che rischiara la grande area è garantita in modo naturale dalle vetrate che si aprono sul giardino interno e dai lucernari in copertura, oltre che da apparecchi illuminanti.
Nella pagina accanto, in alto il laboratorio di scienze e in basso il maker-lab.
ZPZ Partners si occupa di progettazione architettonica, design e ricerca e si concentra sul progetto di strutture innovative, nel concept e nelle qualità formali, che segue dalla elaborazione metaprogettuale alla direzione lavori. Le principali realizzazioni, in Italia e all’estero (Tokyo, San Francisco, New York, Dubai, Washington), spaziano dall’architettura (scuole, ospedali, retail, hotel, residenze) all’interior design, ai sistemi di arredo, all’immagine coordinata, al vision design, all’allestimento. Lo studio ha svolto e svolge attività di ricerca con INDIRE, Domus Academy Research and Consulting, Design Department Politecnico di Milano e Reggio Children.
La Toddlers Bilingual School è una scuola dove colori e materiali diventano “insegnanti” dei piccoli alunni: da dove nasce questa scelta cromatica e materica?
Lo spazio interno è caratterizzato da una marcata polisensorialità, in empatia con la sinestesia dei processi cognitivi dei bambini: loro toccano la luce e vedono la temperatura e si meritano un ambiente vario e articolato da un punto di vista sensoriale. Un ambiente da vivere e percepire con tutti e cinque i sensi. Per questo motivo, all’interno della scuola troviamo una varietà di finiture e di materiali (legno a soffitto, ceramica effetto legno a pavimento, mosaici, grandi lastre in gres verticali, finitura a scagliola e intonachino); sorgenti luminose differenti, che generano ombre diafane e nette, tutte con ottima resa cromatica; una palette di colori lontana dalla semplificazione dei colori primari rosso-giallo-blu, in grado di offrire sfumature, saturazioni e brillantezza delle tinte che i bambini sanno apprezzare. La luce naturale proviene dai lati e dall’alto, dai lucernari e dal giardino centrale.
Anche gli arredi assumono una grande importanza nella scuola...
Gli arredi sono studiati insieme all’architettura, nella convinzione dell’importanza del loro ruolo: sono lo strumento che consente le attività, l’enzima che fa succedere le cose. Contribuiscono in modo determinante alla definizione materiale e cromatica dell’ambiente e a supportare e fornire una immagine di bambino competente, dotato di 100 linguaggi. Sono realizzati con materiali atossici, PVC free, corrispondenti alle normative di sicurezza europee. Provengono da una ricerca più che ventennale sviluppata con Reggio Children e Play+, testati nelle strutture scolastiche o di apprendimento dell’infanzia e sono oggetto di continua ricerca e sviluppo, come protagonisti nella creazione di un laboratorio per l’apprendimento.
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A
1
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Copertura dall’esterno (A) - lamiera grecata - stuoia antirombo per tetti in lamiera - barriera al vapore - tavolato di abete (25 mm) - listoni per camera di ventilazione (h 160 mm) - telo traspirante - pannello in lana minerale (densità 135-160 kg/m3, 100 mm) - telo freno vapore - tavolato di abete (25 mm) - arcarecci (sez. 140x440 mm) - telaio in legno lamellare (80x200 mm) - perlina trattata (20 mm)
Parete dall’interno (B) - pannello fibrogesso (12,5 mm) - telo freno vapore - montanti in legno con inteposta lana minerale (densità 18 kg/m3, 100 mm) - pannello in LVL (12,5 mm) - cappotto in EPS (60 mm) - graffiato esterno con rete, colla e intonachino colorato
Solaio controterra dall’estradosso (C) - pavimentazione - massetto - membrana antiradon - cappa in c.a. - riempimento in vetro cellulare - platea di fondazione
1 guaina in PVC 2 canale di gronda preassemblato 3 telaio legno lamellare (80x200 mm) 4 XPS 5 cordolo
INTERNO
INTERNO
C 3
3
5 B
ESTERNO
B
4
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