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_struttura________
Prospetto nord
La struttura è realizzata con pareti perimetrali a telaio, costituite da montanti e traversi in legno lamellare PEFC con isolamento in lana di roccia interposto nella struttura della parete e cappotto esterno in fibra di legno. Le pareti sono fissate a terra e tra loro tramite staffe in acciaio zincato e il telaio è controventato su entrambi i lati tramite pannelli in legno OSB privo di formaldeide. Il solaio interpiano è composto da pannelli maschiati in legno lamellare certificato PEFC larghi 600 mm con bisellatura a vista tra un elemento e l’altro, mentre la copertura piana ha un’ossatura in travi e travetti, isolata con lana di roccia ed EPS, e assito a vista. Opportune pendenze e impermeabilizzazioni garantiscono la tenuta all’acqua del tetto e delle terrazze. Le finestre sono dotate di schermature frangisole a pacchetto motorizzate.
La zona living, completamente aperta, si affaccia sulla piscina e sul giardino grazie alle finestre a tutta altezza.
_due parole con il costrutture________
Occupandosi di ogni progetto e curando nel dettaglio ogni fase, dalla progettazione alla prefabbricazione fino alla consegna chiavi in mano e ai servizi post-vendita, Marlegno costruisce grandi edifici e case in legno dal 2000. Ispirata da principi di economia circolare, l’azienda utilizza solo legno proveniente da foreste certificate PEFC, quale materia prima naturale riutilizzabile e riciclabile; la sua visione è condivisa da un team di oltre 100 esperti che in tutte le fasi produttive garantiscono standard qualitativi altissimi per prestazioni ottimali e che in differenti unità di business lavorano in sinergia per sviluppare progetti su misura dove sostenibilità, sicurezza e tecnologia sono sinonimi di un’innovazione attenta e responsabile.
Quali sono stati i punti più critici da ingegnerizzare e poi produrre in questa abitazione?
La criticità maggiore che abbiamo riscontrato durante la realizzazione di questa villa è stata la gestione degli sbalzi del solaio d’interpiano e della copertura. A causa della particolare struttura dell’abitazione, non ci è stato possibile adottare soluzioni strutturali con resistenza monodirezionale – come ad esempio i travetti - per la gestione degli sbalzi su più lati dell’edificio, e in direzioni trasversali tra loro. Pertanto, la nostra scelta è ricaduta su degli elementi che potessero offrire un comportamento bidirezionale; per il solaio d’interpiano abbiamo scelto di utilizzare dei pannelli in X-lam con larghezza di 2,5 m, mentre per la copertura abbiamo optato per dei moduli a telaio in legno prefabbricati. Queste soluzioni ci hanno dato la possibilità di realizzare degli sbalzi in perfetta sintonia con quanto previsto dal progetto architettonico.
_due parole con uno dei progettisti________
Abbiamo incontrato uno dei progettisti, l’arch. Roberto Pozzoli, al quale abbiamo rivolto alcune domande inerenti la villa bifamiliare oggetto di questo articolo.
Come e da dove nasce il concept progettuale di questa villa?
Questa villa è il risultato dell’incontro tra le esigenze del cliente, le rigide norme del piano attuativo e la nostra professionalità. Pensiamo infatti che la casa rappresenti il luogo più importante per chi la abita: dalle proprie abitudini ai propri sentimenti, essa deve essere considerata perfetta, quasi da sogno. Questa villa moderna senza dubbio colpisce l’attenzione proprio per l’impatto visivo piacevolissimo, ma non abbiamo tralasciato l’aspetto funzionale e il contenimento energetico, un maggior costo ma a lungo andare la spesa per i materiali utilizzati verrà ammortizzata grazie al risparmio nei consumi.
A proposito di contenimento energetico, ci può riassumere le soluzioni adottate?
L’edificio ha raggiunto la classe energetica A4 grazie all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili con i pannelli fotovoltaici, un maggior isolamento termico dell’involucro in legno che contribuisce a limitare la necessità di riscaldamento nel periodo invernale, un controllo del soleggiamento estivo per evitare il surriscaldamento e la conseguente ventilazione degli ambienti in maniera meccanica, la riduzione delle dispersioni termiche, l’alta prestazione dei serramenti, il recupero e il riutilizzo delle acque meteoriche e, infine, l’impiego di materiali ecosostenibili facilmente smaltibili e disseminabili.
Vista dal soggiorno della cucina: la scelta dell’arredo scuro crea un contrasto moderno ed elegante con il bianco delle pareti e degli altri complementi e con il rivestimento ligneo del pavimento.
Copertura (A), dall’esterno
- doppia guaina impermeabile (4+4 mm)
- pannelli in EPS pendenzato (80-230 mm)
- pannello OSB (18 mm)
- telo traspirante
- pannelli in lana di roccia (60+60+60 mm) con interposizione di travetti
- barriera al vapore
- lastra di fibrogesso (12,5 mm)
- controsoffitto (lastra singola cartongesso e sottostruttura
Parete (B), dall’interno
- doppia lastra in cartongesso sp. 12.5 mm + 12.5 mm;
- vano impianti: struttura e interposizione lana di roccia (40 mm);
- pannello OSB (12 mm)
- schermo freno a vapore;
- traverse e pilastri (160 mm) in legno lamellare con interposizione isolante in lana di roccia
- pannello OSB (12 mm)
- isolamento a cappotto in fibra di legno (60 mm)
- rasatura ai silicati (6-8 mm)
Solaio interpiano (C), dall’estradosso
- pavimentazione interna (15 mm)
- riscaldamento radiante a pavimento + caldana (50+50 mm)
- isolante acustico da rumori da calpestio
- massetto copri impianti (120 mm)
- solaio in X-lam (200 mm)
- controsoffitto (lastra singola cartongesso e sottostruttura
Solaio contro terra (D), dall’estradosso
- pavimentazione interna (15 mm)
- riscaldamento radiante a pavimento + caldana (50+50 mm)
- massetto copri impianti (120 mm)
- pannelli il polistirene estruso (50+50 mm)
- vespaio aerato: igloo con cappa in cls (350+50 mm)
- magrone (100 mm)
1 lattoneria in alluminio preverniciato
2 rasatura ai silicati 6/8 mm)
3 rivestimento in ESS (60 mm)
4 nastro acrilico di tenuta all’aria
5 guarnizione autoespansiva precompressa
6 guarnizione di tenuta per connessione tra legno e altre strutture
7 doppia guaina impermeabile (4+4 mm)
8 pannello in XPS (50 mm)
9 protezione della rasatura con impermeabilizzante elastico
10 isolamento a cappotto in EPS (40 mm)
11 serramento triplo vetro
12 frangisole
13 soglia in pietra naturale (30 mm)
14 pannello XPS (60 mm)
15 impermeabilizzazione per tenuta all’acqua
16 guaina bituminosa adesiva
17 monoblocco coibentato sottobancale e taglio termico
18 aerazione vespaio con drenaggio acque meteoriche
Posa al piano terra delle pareti intelaiate, corredate di monoblocchi per le finestre, e del solaio in pannelli massicci.
Nastrature in corrispondenza delle giunzioni tra elementi lignei verticali e orizzontali, tra gli stessi pannelli orizzontali, tra parete e monoblocco coibentato dei serramenti e tra struttura e tubazioni degli impianti; installazione delle contropareti con struttura metallica per il passaggio impianti.
Il cappotto in fibra di legno con zoccolature in XPS a contatto con il solaio controterra, l’impianto radiante a pavimento e quello fotovoltaico in copertura.
Il rivestimento in doghe di larice dell’involucro e la staccionata in legno del fronte lungo la via pubblica.
L’angolo sud est dell’edificio si apre con la grande vetrata verso l’area verde e la piscina.
Ubicazione: Provincia di Brescia
Progetto: estudoquarto srl, San Giovanni Lupatoto (VR)
Strutture: ing. Diego Consolaro, Montichiari (BS)
Direzione Lavori: arch. Márcio Tolotti –estudoquarto srl, San Giovanni Lupatoto (VR)
Consulenti: Energethica srl, Brescia
Impianti: EXRG srl, Mareno di Piave (TV)
Struttura in legno: Abete project, Bolzano – C ˇ eladná (CZ)
Lavori: agosto 2018 – dicembre 2018
Superficie utile: 240 m2
Superficie verde: 600 m2
Passivamente lignea
Interamente realizzata con struttura in legno X-lam e a basso impatto energetico e ambientale, questa abitazione a due piani, si adagia sul piano campagna lievemente pendente, emergendo dal terreno quale vero e proprio compendio al paesaggio. Per sintetizzare tutto il programma architettonico e costruttivo, l’intento del progetto è stato quello di utilizzare un solo materiale naturale, il legno, che ben si integra nel verde circostante e che assume conformazioni, colorazioni, profumazioni diverse con il trascorrere del tempo.
La casa si sviluppa su due livelli terminando con una copertura piana; al piano terra sono disposte la zona giorno con la cucina, uno studio e i locali accessori, mentre al piano superiore si trovano le due camere con cabina armadio e il bagno di servizio. L’area living è uno spazio con ampie vetrate che si aprono a sud e a est e che consentono un ideale apporto solare nei mesi invernali; per ovviare al possibile surriscaldamento dell’ambiente nella stagione estiva sono stati previsti sistemi di ombreggiamento. Verso sud è collocata la piscina con il relativo locale impianti nel quale è collocato anche il serbatoio per la raccolta dell’acqua piovana. Data la volontà di non far sembrare una casa in legno qualcosa che non è, ovvero una casa in muratura, tutte le facciate, di tipo ventilato, sono interamente rivestite in listelli di larice termotrattato, così da assicurare durabilità e resistenza nel tempo e limitare al massimo le periodiche manutenzioni che il legno richiederebbe. All’interno, il legno di abete europeo utilizzato per la struttura rimane a vista, protetto da una vernice bianco opaca a base d’acqua che non ne altera le caratteristiche di risposta termo-igrometrica. Essendo una casa dalle prestazioni passive, le pareti sono altamente isolate e i serramenti sono a triplo vetro basso emissivo; la copertura piana è completata con una zavorra in calcestruzzo che permette un semplice ancoraggio dei pannelli fotovoltaici. Per quanto riguarda gli impianti, nell’edificio è stato installato un aggregato compatto con geotermia orizzontale, composto da un’unità aeraulica in pompa di calore e una ventilazione meccanica con recupero termodinamico e filtrazione elettronica.
A ovest la leggera pendenza del piano di campagna è colmata dal basamento di calcestruzzo sul quale si innalza l’involucro ligneo della villa.
_struttura________
La struttura della casa è stata realizzata in pannelli X-lam, a strati incrociati e incollati, tecnologia che ha permesso un grande risparmio di pesi che incidono sulle strutture e di ottenere nel medesimo spessore di una muratura tradizionale valori di isolamento termo-acustico molto più alti, incrementando le prestazioni energetiche dell’edificio e riducendo il suo impatto sull’ambiente. L’ossatura in legno multistrato lamellare di abete poggia su platea in cemento armato, realizzata su strato di XPS, da 20 cm e da 700 kPa di resistenza a compressione, previa realizzazione di magrone di allettamento con sottostante strato drenante in ghiaione/riciclato di varie granulometrie. La platea calda, così realizzata, consente di annullare le risalite di umidità e di migliorare la coibentazione dell’involucro evitando dispersioni di calore anche verso il terreno. L’isolamento di tutte le pareti e dei soffitti è realizzato in EPS additivato con grafite di diverse densità (110-150 kg/m 3) per uno spessore di 24 cm al fine di raggiungere una trasmittanza termica compresa tra 0,10-0,15 W/m 2K. La copertura piana è terminata con una zavorra in calcestruzzo dello spessore di 10 cm che riduce l’effetto isola di calore e sulla quale sono ancorati i pannelli fotovoltaici.
La cucina dal colore scuro crea un armonico contrasto con la tonalità chiara della struttura in legno di abete lasciata a vista. Le grandi finestre cielo-terra creano giochi di ombre differenti con lo scorrere del giorno.
Anche nelle camere da letto luce, materiali e trasparenze definiscono lo spazio del riposo, mettendo in risalto il legno della struttura e il paesaggio esterno che fa da sfondo alla stanza.