4 minute read

Pulizie ospedaliere, partono i lavori per i CAM

24

APRILE 2014

pulizie ospedaliere, partono i lavori per i CAM

Partono i lavori per i Cam – Criteri Ambientali Minimi per i servizi di pulizia in ambito ospedaliero: in marzo si è riunito a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, un tavolo di lavoro con AfidampFab, Anmdo, Anip-Fise, Legacoop Servizi, Federsanità e Consip tra i partecipanti. Ne parliamo in anteprima con Riccardo Rifici, del Ministero dell’Ambiente.

A due anni dalla pubblicazione dei Criteri Ambientali minimi per l’affidamento dei servizi di pulizia e la fornitura di prodotti per l’igiene, adottati con Decreto Ministeriale del 24 maggio 2012 e pubblicati in Gazzetta Ufficiale un mese più tardi, torniamo a parlare di Cam per un’importante novità: sta infatti per partire un tavolo di lavoro finalizzato alla formulazione dei Cam per i servizi di pulizia ospedalieri. Un tassello in più nel mosaico del Piano d’Azione Nazionale per gli Acquisti Verdi (Pan-Gpp).

Riunione preliminare: parte un tavolo di lavoro

In particolare, nella giornata di martedì 11 marzo, si è tenuta a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, una riunione preliminare per la formazione di un tavolo di lavoro finalizzato proprio alla stesura dei Cam ospedalieri. Presenti, fra gli altri, AfidampFab, Anmdo, Anip-Fise, Legacoop Servizi, Federsanità e Consip. Si va dunque verso la definizione dei criteri ambientali minimi per le pulizie ospedaliere, e anche se ad oggi i lavori sono proprio all’inizio, la strada sembra quella giusta.

Perché l’ospedale?

La prima domanda è: perché Criteri specifici proprio per l’ambiente ospedaliero? Spiega Riccardo Rifici, del Ministero dell’Ambiente, che come due anni fa coordinerà i lavori: “Riteniamo che l’ospedale sia un luogo particolarmente a rischio, in cui l’igiene gioca un ruolo centrale.

di Antonio Bagnati

i

I Cam finora esistenti

I Cam – Criteri Ambientali Minimi, sono documenti del Ministero dell’Ambiente, distinti per settore, adottati attraverso decreti ministeriali, come previsto dal Piano d’Azione Nazionale (Pan) per gli acquisti “verdi” (Gpp, Green Public Procurement). Fino ad oggi ce ne sono 13. Ultimissimi, i Cam per la gestione dei rifiuti urbani, approvati il 13 febbraio e usciti in GU l’11 marzo scorso. Eccoli nel dettaglio:

Criteri ambientali minimi affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani Criteri ambientali minimi forniture di cartucce toner e a getto d’inchiostro e affidamento del servizio di ritiro e fornitura di cartucce toner e a getto di inchiostro Criteri ambientali minimi affidamento del servizio di gestione del verde pubblico Criteri ambientali minimi IT (computer, stampanti, apparecchi multifunzione, fotocopiatrici) Criteri ambientali minimi apparati per l’illuminazione pubblica Criteri Ambientali Minimi per l’acquisto di carta per copia e carta grafica Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento dei servizi di pulizia e la fornitura di prodotti per l’igiene Criteri Ambientali Minimi per l’acquisto di veicoli adibiti a trasporto su strada Criteri Ambientali Minimi per l’acquisto di servizi energetici per gli edifici Criteri ambientali minimi ristorazione collettiva e derrate alimentari Criteri ambientali minimi serramenti esterni Criteri ambientali minimi prodotti tessili Criteri ambientali minimi arredi per ufficio

E’ dunque importante dedicare un’attenzione specifica all’ambiente ospedaliero, formulando criteri ambientali ad hoc”.

Pulizie in ospedale e tagli lineari

Dopo la pubblicazione, nel 2012, dei Cam per i servizi di pulizia, il Ministero ha dunque deciso di elaborare criteri specifici per l’ambiente ospedaliero, da considerare giustamente con grande attenzione, a maggior ragione in tempi, come questi, di razionalizzazione della spesa pubblica e centralizzazione degli acquisti. Circostanze, queste ultime, che non devono in nessun modo inficiare la qualità e la sostenibilità ambientale del servizio: al contrario, dovranno rappresentare un’occasione per una svolta proprio in tal senso. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito a una progressiva riduzione delle spese per i servizi di pulizia in sanità, con tagli lineari prima del 5, poi portati al 10%, sugli appalti già in essere, centralizzazione degli acquisti e via discorrendo. Tutto questo mentre una clamorosa ricerca della Fondazione per la Sussidiarietà presieduta da Giorgio Vittadini, in collaborazione con l’Università di Bergamo (presentata ufficialmente il 27 marzo a Milano, in un workshop a completamento di Forum Pulire, vedi pagina XX), dimostra il nesso tra aumento delle infezioni nosocomiali e riduzione delle spese per la pulizia. In uno scenario come questo, è significativo che, da parte ministeriale, si torni a parlare di ospedale, e di pulizie in ospedale, con un’iniziativa volta ad innalzare la sostenibilità e la qualità del servizio. Ed è importante, in ospedale a maggior ragione, che non si vada nella direzione del mero ribasso.

La posizione del Ministero

Senz’altro, nella stesura dei Cam per i servizi di pulizia, il Ministero dell’Ambiente ha sempre dimostrato apertura nei confronti dei tecnici e dei portatori di interesse del settore, ascoltandone i suggerimenti con grande disponibilità. Conclude Rifici: “La volontà di formulare criteri ambientali specifici per l’ospedale, area altamente critica dal punto di vista igienico, si inserisce in un più ampio approfondimento sul tema della sanità. Abbiamo così deciso di riunire un tavolo di lavoro composto da soggetti competenti e portatori di interesse, per arrivare, come già due anni fa, a una collaborazione fattiva e aperta. Il lavoro è appena partito, quindi ancora non si può dire molto. Da parte nostra ci sarà, ripeto, la massima disponibilità e attenzione”.

25

APRILE 2014

This article is from: