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Sorveglianza e prevenzione delle infezioni da Clostridium difficile nell’Azienda Sanitaria di Firenze
from GSA 4/2014
by edicomsrl
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APRILE 2014 L’Azienda Sanitaria di Firenze a partire dall’anno 2010 ha attivato un sistema di sorveglianza per la patologia da Clostridium difficile. L’attuazione di una serie di provvedimenti innovativi e l’adozione di vari strumenti operativi hanno favorito importanti miglioramenti nel controllo del rischio di tale patologia.
Introduzione
Negli ultimi anni la patologia da Clostridium difficile sta diventando motivo di seria preoccupazione nelle Strutture Sanitarie per la sua severità, per l’aumentata incidenza, per la morbosità associata alla difficoltà a contenerne la diffusione e per l’impatto significativo della mortalità ad essa associata. Attualmente l’infezione da Clostridium difficile (CDI) acquisita in ambito assistenziale, sia in ospedali per acuti che in strutture residenziali, rappresenta una tra le prime cause di infezioni correlate all’assistenza, come testimoniano gli interventi della letteratura internazionale che ne tracciano un quadro complesso e di crescente rilevanza. Dati recenti dell’Health Protection Agency riferiscono un aumento allarmante dell’incidenza nel Regno Unito con un numero di nuovi casi che passa da 1.000 nel 1990, a 43.672 nel 2004 e a 55.000 nel 2006, con un aumento del 38% in soli due anni. Il trend epidemiologico è in aumento anche a livello Europeo con un’incidenza che passa da 2.45 casi/ 100.000 giorni di ricovero del 2005, a 5.5 casi / 100.000 giorni di ricovero nel 2008. Significativo è lo studio condotto negli Stati Uniti dove le diagnosi di Clostridium difficile sono passate da 3,82/1000 dimissioni a 8,75/1000 dimissioni nel 2008 interessando nel 67% dei casi la popolazione più anziana. I certificati di morte con diagnosi di enterocolite da CDI sono nettamente aumentati di quasi dieci volte dal 1999 al 2008 con un numero di casi diagnosticati come principale causa di morte. I determinanti del nuovo quadro epidemiologico sono attribuibili alla diffusione di nuovi ceppi ipervirulenti, all’aumento di specifici fattori di rischio legati ai cambiamenti in procedure sanitarie (vedi l’esposizione frequente ad antibiotici) e al diverso profilo di rischio relativo alla popolazione anziana. Negli Stati Uniti sono stati osservati casi di infezioni gravi da Clostridium difficile in popolazioni tradizionalmente considerate a basso rischio (low risk populations) come preadolescenti non esposti a cure mediche e puerpere. Nonostante il rischio individuale di sviluppare CDI sia legato maggiormente all’esposizione a molteplici classi di antibiotici e/o a terapie prolungate, è emerso tuttavia, come l’esposizione ad una singola dose di antibiotico somministrato per profilassi perioperatoria sia associato ad un aumentato rischio di sviluppare CDI. La necessità di disporre di un sistema di sorveglianza è sottolineata anche dal fatto che l’ European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha recentemente avviato un progetto per migliorare la capacità dei paesi membri di condurre la sorveglianza delle CDI attraverso un’azione mirata a promuovere la capacità diagnostica di laboratorio e definire un protocollo comune europeo, rafforzando le raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea del 5 Giugno 2009. La sorveglianza deve consentire infatti il monitoraggio del trend epidemiologico della malattia e la caratterizzazione dei ribotipi prevalenti, già precedentemente descritti in altri paesi o non ancora identificati. Avere a disposizione dati epidemiologici sulla reale frequenza di CDI risulta necessario per aumentare la percezione di tale problema negli operatori sanitari e per attivare interventi per il miglioramento del livello di salute di una popolazione.
Materiali e metodi
Sebbene l’attuazione di numerose iniziative abbia comportato importanti miglioramenti nel controllo del rischio di tale patologia, si è ritenuto di dover approfondire la conoscenza del fenomeno garantendo un sistema di sorveglianza attiva. A fronte della rimodulazione dell’offerta assistenziale, la sorveglianza attiva deve coinvolgere tutto il processo assistenziale, dalla realtà ospedaliera ai nuovi contesti sanitari. La S.O.S. Vigilanza e Controllo Infezioni Correlate all’Assistenza della Azienda Sanitaria di Firenze ha avviato a partire da Gennaio 2010 un sistema di gestione e controllo del rischio infettivo completo nei suoi aspetti epidemiologici e strutturali, che consente oltre al monitoraggio costante del trend epidemiologico, l’analisi dei costi e benefici ad essa correlati. L’attività di sorveglianza è svolta grazie alla collaborazione delle Direzioni Sanitarie di Presidio Ospedaliero e della S.O.S. Epidemiologia. La popolazione inclusa nella sorveglianza è quella sottoposta a regime di ricovero ordinario nei cinque presidi ospedalieri dell’Azienda Sanitaria Fiorentina (P.O. San Giovanni di Dio, P.O. S. Maria Annunziata, P.O. del Mugello, P.O. S. Maria Nuova, P.O. Serristori). I cin-
di Anna Poli*
que presidi ospedalieri si configurano come “ospedali per acuti” con un totale di 970 posti letto di cui 828 a ciclo continuo e 142 in D. Hospital. La sorveglianza attiva viene regolamentata e resa operativa dalla Procedura Aziendale “Sorveglianza Prevenzione Diagnosi e Trattamento del Clostridium difficile in ambiente ospedaliero”. Tale Procedura si avvale di strumenti di riferimento come le schede di notifica, assunte come indicatore quantitativo di esito, e le schede di indagine epidemiologica, come strumento di rilevazione di indicatori di processo. L’indagine epidemiologica, condotta dall’infermiere addetto al controllo delle infezioni o dal medico di Direzione Sanitaria, consiste nella raccolta di tutte le informazioni utili a definire tempi, cause e modalità di insorgenza del caso. Permette di raccogliere le informazioni cliniche, i fattori di rischio che il paziente presenta, l’area di provenienza, la terapia antibiotica prescritta. Chiede di specificare se le misure di prevenzione e controllo sono adottate, il tipo di isolamento, l’utilizzo dei DPI e la predisposizione di uno strumentario dedicato; indaga la corretta adozione delle modalità di sanificazione ambientale e la comunicazione al personale incaricato. La scheda uniforme e standardizzata per tutti i presidi ospedalieri è stata costruita in modo tale da poter fornire informazioni su tutto il processo di prevenzione e controllo e come strumento per la raccolta dati per il presente studio. Sulla base di tale scheda è stato costruito un database utilizzando EpiInfo per la raccolta dei dati che vengono analizzati a cadenza mensile. Uno degli strumenti operativi che consente di monitorare l’adesione da parte degli operatori sanitari alle indicazioni dettate dalla Procedura è la “Check-list di verifica sulle misure da adottare per paziente con C. difficile”. Si tratta di uno strumento innovativo utilizzato come indicatore di esito e di processo. La sua compilazione, a cura del Coordinatore Infermieristico del reparto ospedaliero che ha in carico il paziente o di un suo delegato, e la successiva analisi, consente di verificare l’adesione alle misure di controllo ritenute necessarie per limitare la diffusione della patologia, permettendo delle verifiche immediate. Viene inserita nella cartella clinica, rispondendo in modo positivo alle eventuali implicazioni medico-legali. La sanificazione ambientale ha un ruolo cardine ai fini della prevenzione e controllo della diffusione della patologia, i riferimenti di letteratura internazionale ed europea ci indicano l’appropriatezza dei disinfettanti da utilizzare alle corrette concentrazioni e ai relativi tempi di contatto. La Procedura Aziendale si attiene alle indicazioni di letteratura scientifica e sottolinea l’importanza di garantire momenti formativi rivolti al personale addetto alla sanificazione perché possano recepire ed attenersi alle istruzioni operative. All’interno della ASL 10 la sanificazione ambientale è esternalizzata, pertanto diventa ancora più necessario approfondire le modalità di comunicazione tra la ditta in appalto e il coordinatore infermieristico. Il coordinatore infermieristico o suo delegato si avvale della “Check-list per il monitoraggio della sanificazione ambientale in corso di Clostridium difficile” come strumento di verifica e controllo dell’attività svolta dalla ditta in appalto. In presenza di una aumentata incidenza di casi, epidemie o cluster epidemici, uno strumento di osservazione e di approfondimento ulteriore diventa l’attivazione di un Team di controllo. Tale attività, che richiede una equipe multi professionale, si pone l’obiettivo fondamentale di monitorare l’adesione da parte di tutti gli operatori sanitari alle best-practices dettate dalla Procedura Aziendale e di rispondere alle criticità attraverso interventi di miglioramento. Adempie alle proprie finalità attraverso la compilazione della “Check-list per la verifica interna dell’applicazione delle misure di controllo per Clostridium Difficile” e della “Check-list per il monitoraggio della sanificazione ambientale in corso di Clostridium difficile”. E’ uno strumento pratico e veloce, ma che allo stesso tempo svolge il fondamentale compito di individuazione delle criticità nella procedura assistenziale fino a quel momento non evidenziate. Al termine del periodo di osservazione si procede all’elaborazione dei dati. Il Team di controllo lavorerà sugli aspetti di non conformità emersi dall’analisi delle schede. Tale processo permette la pianificazione di eventuali interventi correttivi, e non solo, ma anche la validità del Team come organismo per la gestione del rischio infettivo e l’efficacia delle
schede come strumento di rilevazione. I risultati saranno restituiti attraverso un feedback immediato agli operatori sanitari come implementazione al cambiamento.
Risultati
Il sistema di sorveglianza attiva per la gestione e il controllo della patologia da C. difficile è diventato operativo dall’anno 2010 ed è continuato negli anni successivi, presentando un quadro epidemiologico in linea con le altre realtà internazionali ed europee. L’obiettivo finale è costituito dall’utilizzo dei dati e dal monitoraggio dei programmi di attività intesi come continua valutazione della relazione intervento-cambiamento. Tale sorveglianza ci garantisce di seguire l’evoluzione della dimensione del fenomeno negli aspetti delle complicanze, dei fattori di rischio, delle recidive, dell’utilizzo della terapia antibiotica combinata e/o protratta, delle epidemie, e grazie al feedback dei risultati orientare le misure di prevenzione ad interventi efficaci di miglioramento. Nell’anno 2012 sono stati notificati 246 casi di C. difficile (Grafico 1), dei quali 132 femmine e 114 maschi. La popolazione è risultata così composta, 229 pazienti avevano un’età >65 anni (93,9%), mentre 15 pazienti erano adulti con meno di 65 anni (6,1%). Per quanto attiene la distribuzione per area clinica di provenienza, 207 pazienti provengono da reparti afferenti all’area medica, 18 dall’area chirurgica, 9 dall’area intensiva, e le rimanenti 12 notifiche provenivano da al-
Grafico 1: Distribuzione dei casi
di C. difficile per mese
di insorgenza.
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Grafico 2: Distribuzione dei casi
di C. difficile per area
clinica di provenienza
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APRILE 2014 tri reparti (Ortopedia, Ostetricia, Dea, Emodialisi) (Grafico 2). In relazione alla provenienza dei pazienti 174 casi sono pervenuti nel Presidio Ospedaliero direttamente dal domicilio (70,7%) e 72 casi da un altro luogo di cura (29,3%) (Grafico 3), di cui: 50 da Case di Cura, 12 da RSA, 8 da altro ospedale dell’Area Fiorentina, 2 da Presidi Ospedalieri extra Area Fiorentina. L’analisi dei fattori di rischio ha messo in evidenza che i fattori di rischio maggiormente implicati nello sviluppo della patologia sono stati per 152 pazienti almeno un ricovero nei tre mesi precedenti (61,8%), per 145 pazienti una terapia antibiotica in atto (58,9%), e l’età >65 anni (9,8%) (Grafico 4). Nel periodo in osservazione 34 pazienti
Grafico 3: Distribuzione dei casi di C. difficile per provenienza. hanno avuto episodi di recidiva, di cui 6 sono rappresentate da un secondo episodio di recidiva, confermando che il rischio aumenta esponenzialmente con il numero di episodi. Le misure di controllo. Le strategie di controllo hanno gli obiettivi di identificare, isolare e trattare in maniera efficace i casi di
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infezione da Clostridium difficile. Trattamento: la Procedura Aziendale, per il trattamento dei pazienti con CDI prevede l’utilizzo di Metronidazolo e Vancomicina utilizzati singolarmente oppure in combinazione; 93 pazienti sono stati trattati con Metronidazolo (37,8%), 69 con Vancomicina (28%), per 69 pazienti è stata adottata una terapia in combinazione (28%). Isolamento: per 117 pazienti è stato attuato un isolamento funzionale (47,6%), per 105 pazienti è stata assegnata una stanza singola con bagno dedicato (42,7%), per 15 pazienti è stato fatto un isolamento di coorte per la presenza all’interno del Presidio Ospedaliero di altri pazienti con infezione da C. difficile; in 3 casi si è ritenuto opportuno assegnare un servizio igienico dedicato al paziente deambulante e in 2 casi per le condizioni cliniche del paziente si è ritenuto trasferirlo all’U.O. di Malattie Infettive. In 50 casi vi è stata presenza contemporanea all’interno della stessa linea di degenza di un altro caso di C. difficile.
Igiene delle mani e utilizzo dei dispo-
sitivi di protezione individuale: dall’analisi di tutte le inchieste epidemiologiche è emerso che in 232 casi (95,1%) nella stanza di degenza era presente sia un detergente antisettico (clorexidina al 4%) sia gel alcolico al letto del paziente; in 6 casi era presente unicamente il gel alcolico e in 6 casi solo il detergente antisettico al lavandino prossimale. E’ stato rilevato che nel 99,6% dei casi nelle immediate vicinanze del paziente erano disponibili i dispositivi di protezione individuale idonei. Sanificazione: nella quasi totalità dei casi, nel periodo preso in esame tutto il personale addetto agli interventi di igiene ambientale, sia il personale della ditta di pulizia che opera durante le ore diurne, sia il personale ausiliario dell’Azienda Sanitaria, ha effettuato la sanificazione con prodotti a base di ipoclorito di sodio, con l’utilizzo di panni monouso nel 94,3% e dispositivi di protezione individuale nel 93,5%. La comunicazione: l’indagine epidemiologica e la checklist per i coordinatori infermieristici ha evidenziato che in 224 casi la presenza di infezione è stata comunicata agli addetti alla sanificazione ambientale, agli operatori addetti al trasferimento del paziente e al personale volontario. Gli interventi di educazione sanitaria rivolti al paziente e ai familiari si svolgono grazie ad un colloquio informativo e alla consegna di una brochure esplicativa. I familiari sono stati informati nel 93,1% dei casi. Origine dell’infezione: la compilazione dell’inchiesta epidemiologica nella definizione di caso per la sorveglianza, permette di definire se si tratta di infezione correlata
all’assistenza (ICA), caso di ICA insorta in comunità, oppure infezione di origine comunitaria. Le infezioni sicuramente correlate all’assistenza sono state 113 (45,9%), le infezioni correlate all’assistenza insorte in comunità 79 (32,1%), mentre 28 casi sono di origine comunitaria, 26 casi sono stati di origine indeterminata.
Conclusioni
L’impegno degli operatori sanitari, attraverso l’attuazione di un progetto trasversale che ha coinvolto differenti responsabilità con competenze diverse, ci ha permesso di garantire una maggiore uniformità dei programmi di sorveglianza attiva che diventano, anche grazie al feedback dei risultati, un efficace strumento di implementazione al cambiamento. Una efficace comunicazione
e ritorno dei dati epidemiologici è diventato un aspetto cruciale per la corretta gestione dell’episodio infettivo. Nonostante i casi rispetto al 2011 sono aumentati, uno dei motivi è una maggiore sensibilità degli operatori sanitari e un miglioramento nella diagnosi microbiologica. Un altro motivo rilevante dell’incremento dei casi, conseguente alla rimodulazione dell’offerta assistenziale, è la provenienza da altri contesti sanitari, come RSA e assistenza domiciliare. Un obiettivo di miglioramento è stato favorire la comunicazione e la diffusione delle informazioni sanitarie tra i diversi professionisti che in-
tervengono nella cura del paziente a diversi livelli, pertanto l’Azienda Sanitaria di Firenze ha predisposto la sperimentazione di un software di dimissione ospedaliera, da compilare a cura del medico, dove è stato predisposto un campo obbligatorio con l’informativa sulla colonizzazione e/o infezione dell’agente infettivo nel paziente in dimissione. Gli strumenti operativi “Inchiesta epidemiologica”, “Check-list di verifica sulle misure da adottare per paziente con C. difficile”, “Check-list per il monitoraggio della sanificazione ambientale in corso di
Clostridium difficile”, “Team di controllo”, “Check-list per la verifica interna dell’applicazione delle misure di controllo per Clostridium Difficile”, sono stati strumenti utili e di riferimento per aumentare da una parte la percezione degli operatori sanitari per questa problematica, e dall’altra per rispondere, seguendo i criteri di qualità e di sicurezza del paziente, alle criticità emerse. La diffusione di una nuova cultura delle infezioni correlate all’assistenza passa attraverso la dettagliata compilazione delle schede epidemiologiche e delle check-list, che ci hanno fornito criteri, standard ed indicatori utili per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento. Inoltre è stato preso in esame l’impatto economico nei processi di sanificazione ambientale che hanno richiesto interventi aggiuntivi. L’impatto economico è stato regolamentato all’interno dei capitolati di aggiudicazione dove vengono presi in esame gli interventi di sanificazione aggiuntivi effettuati durante la degenza del paziente infetto e al momento della dimissione. Attualmente un problema gestionale complesso è rappresentato dalle recidive, che possono essere espressione sia di reinfezione da ceppi differenti, che di mancata eradicazione dello stipite di origine. La gestione delle recidive pone le Organizzazioni Sanitarie davanti a un impegno consistente sia dal punto di vista di interventi di prevenzione che di impatto economico e a problemi clinici che inducono a nuove opzioni terapeutiche. La letteratura internazionale ci conferma come l’adozione di un generalizzato uso prudente degli antibiotici (antimicrobial stewardship) determini una riduzione di questa patologia, un reale impatto sia sulle resistenze che sulla prevenzione di CDI. La politica antibiotica deve coinvolgere l’intera struttura ed essere affiancata da un attento monitoraggio e valutazione dell’impatto economico. Davanti a tali considerazioni il campo della sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza deve permeare tutti i livelli del processo assistenziale, dalla realtà ospedaliera ai nuovi contesti sanitari come l’assistenza domiciliare integrata e le residenze sanitarie assistite. La strategia di intervento attuata nell’ambito della ASL 10 ha puntato a catalizzare l’impegno di tutti i professionisti coinvolti ad ogni livello nell’assistenza al paziente intorno al principio della qualità e della sicurezza delle cure. Temi come la qualità e la sicurezza delle prestazioni non rappresentano più un valore aggiunto, ma costituiscono un elemento imprescindibile nella valutazione dell’organizzazione sanitaria, nonché un diritto consapevolmente acquisito da parte del cittadino-utente.
*[Direttore Rischio Infezioni Correlate all’Assistenza ASL 10 Firenze, P.O. Palagi]
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Oggi cleaner, domani leader
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“Oggi cleaner, domani Leader: dal Giappone il ritorno dei maestri del Management by Cleaning dopo il successo del 2013” è il titolo del convegno che si terrà il prossimo 29 maggio a partire dalle 14.30 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Brescia di via San Faustino 74, B. Il convegno, organizzato dall’Università degli Studi di Brescia e dal CSMT in collaborazione con l’Associazione culturale Fuji, prevede la partecipazione di Rosario Manisera, presidente dell’associazione e del prof. Marco Perona, Ordinario di Logistica Industriale dell’Università degli Studi di Brescia. Due relatori d’eccezione, Hidesabur Kagiyama, fondatore di Yellow Hat Corporation e dell’Associazione Learning by Cleaning e Tamiharu Kamei, presidente della società System Japan, porteranno un’importante testimonianza sui meriti economici, sociali e gestionali del Management by Cleaning per le aziende e la comunità e della sua evoluzione nel management partecipativo. Temi affrontati durante l’incontro saranno in particolare il Management by cleaning, il Management partecipativo, la riduzione degli sprechi e i benefici sociali delle filosofie Giapponesi. GSA è media partner dell’iniziativa. L’evento è aperto ad imprese, mondo del volontariato, studenti e cittadinanza. Per maggiori informazioni: e.mario@csmt.it 030/6595108.
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Scuola Nazionale Servizi organizza a Bologna, il 9 maggio, un seminario dal titolo: “Logistica farmaceutica e dei beni di consumo sanitari. Best practice e Strumenti tecnico-giuridici nella logistica di farmaci e beni di consumo nelle strutture sanitarie.” Il seminario è a numero chiuso per un massimo di 70 partecipanti. Termine ultimo per le iscrizioni: mercoledì 7 maggio. Destinatari: responsabili uffici gare,uffici legali, uffici commerciali, responsabili di area logistica e trasporti delle imprese di servizi. Farmacisti, direttori amministrativi, provveditori e responsabili acquisti delle Asl e Aziende Ospedaliere. GSA è media partner.
[www.scuolanazionaleservizi.it]
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Cartemani ceduta agli austriaci
La società Cartemani di Curno, attiva da 34 anni nel settore dell’igiene e del comfort della persona, viene ceduta alla multinazionale austriaca Hagleitner Hygiene International GmbH, presente in 12 Paesi europei. La cessione delle quote del 100% si è perfezionata con la firma dell’accordo a Bolzano, tra Donato Losa e il 54 enne Hans Georg Hagleitner. Losa era partito nel 1980 con pochi mezzi, in una piccola sede di Mozzo, e oltre a distribuire asciugamani di carta, in pochi anni ha costruito attorno al prodotto carta igienica, «un mercato che prima non esisteva», con 40 dipendenti, un fatturato che quest’anno ha toccato i 12,2 milioni di euro (stabile) e una gamma di prodotti esclusivi che sono diventati marchio di fabbrica, adottati dai più importanti locali alla moda e di tendenza di mezzo Stivale (in molti ricordano ancora i dispenser in oro a 24 carati che Cartemani creò per la Scala di Milano nel 2005 per i servizi igienici del palco reale).
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[www.cartemani.it]
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Presentato il Green Book 2014 di Federambiente
9,43 miliardi di euro: è questo il valore annuo della produzione del settore dell’igiene ambientale in Italia, un settore che contribuisce per lo 0,6% al PIL nazionale e per il 3,6% al valore aggiunto dell’intero comparto industriale. Sono questi alcuni dei moltissimi dati contenuti nell’edizione 2014 del Green Book – Aspetti economici della gestione dei rifiuti in Italia di Federambiente che è stato presentato a Roma, il 10 aprile
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scorso, nel corso di un convegno organizzato in concomitanza con la 59a Assemblea della Federazione. Gli approfondimenti contenuti nel Green Book, basati sull’analisi di norme e dati provenienti da diverse fonti (legislazione comunitaria, nazionale, regionale e altri provvedimenti normativi, certificati consuntivi dei conti di bilancio dei Comuni, Rapporto rifiuti ISPRA, bilanci consuntivi di aziende e bandi di gara), sono centrati in particolare sui Piani economico-finanziari di
Comuni, rappresentativi dell’intera realtà italiana, in cui vivono circa 15 milioni di abitanti e sull’analisi delle 581 gare che sono state bandite in tutto il Paese negli ultimi due anni. Alla presentazione del Green Book, illustrato da Leonardo Cioccolani, direttore di Utilitatis, ha partecipato fra gli altri il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti.
[www.federambiente.it]
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Interchem Italia: sviluppo e innovazione ecosostenibile
Dal 1897 INTERCHEM ITALIA approccia al mercato con costante impegno, serietà e passione, progettando e realizzando prodotti in grado di risolvere i problemi di pulizia e igiene nelle comunità, nella ristorazione e nell’industria, rispettando le norme vigenti nei diversi ambiti e investendo sulla ricerca annualmente fra 8% e il 10% del proprio fatturato. Infatti nel laboratorio di Ricerca & Sviluppo, dotato delle più
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moderne apparecchiature, lavorano stabilmente quattro figure professionali, che si dedicano esclusivamente all’individuazione e creazione di nuovi formulati, nuove soluzioni e nuovi sistemi per il pulito professionale. Uno degli sforzi principali portati avanti negli ultimi anni riguarda le formulazioni di prodotti e sistemi ecosostenibili come superconcentrati e monodosi, che potrebbero rivelarsi anche un forte risparmio per l’utilizzatore finale. Il “fiore all’occhiello” è sicuramente rappresentato dalla linea VERDE ECO una gamma di ben 12 formulati certificati ECOLABEL efficaci, sicuri e competitivi. Tutto questo è frutto di una politica “consapevole che i futuri scenari economici e la maggior competitività dei mercati richiederanno un’attenzione sempre crescente alla qualità del prodotto, non solo in termini di prestazioni tecniche, ma anche in termini di sostenibilità ambientale”. L’innovazione è da considerarsi per uno sviluppo ecosostenibile e per supportare al meglio il lavoro di chi utilizza i prodotti e dei rivenditori, punto di riferimento per la distribuzione dei prodotti INTERCHEM ITALIA dove ricerca & sviluppo e i moderni impianti di produzione consentono di programmare a breve termine le preparazioni dei prodotti altamente performanti e avere tempi di produzione sempre più bassi.
Un assortimento completo e flessibile di mop a frangia piatta da Vileda Professional
Vileda Professional è protagonista assoluta nel mondo delle microfibre, lanciate nel mercato della pulizia professionale oltre vent’anni fa. L’esperienza conquistata in questo campo è stata utilizzata per sviluppare una completa gamma di mop per la pulizia dei pavimenti, combinando la tecnologia delle microfibre di ultima generazione con altri materiali. Il risultato si esplica in migliori performance, igiene al top e minor attrito possibile, rendendo la pulizia più semplice, efficace ed ergonomica. Vileda Professional offre tre tipologie di mop, disponibili con fascette codice colore e con tutti i sistemi di fissaggio sul mercato. Questo garantisce la massima versatilità di utilizzo perché i mop sono disponibili in esecuzione UltraSpeed (fissaggio a lembi), tasca, tasca/lembi (“combinato”) e velcro, garantendo inoltre la compatibilità con i telai standard presenti sul mercato. I mop con fissaggio a tasca e combinato sono disponibili in versione 40 e 50 cm., UltraSpeed e velcro soltanto 40 cm. I mop: MicroSpeed Plus: densa finitura a fibra rasata, microfibra in rilievo a strisce diagonali, lavabile a macchina più di 500 volte Trio: finitura a frange in microfibra, combinata con cotone e viscosa, lavabile a macchina più di 500 volte Microlite: fibra rasata con strisce abrasive longitudinali, lavabile a macchina più di 500 volte.
[www.vileda.com]
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aPRILE 2014
Due novità Medusa per il mondo della lavanderia
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aPRILE 2014 Medusa, azienda specializzata nella produzione di detergenti professionali ed industriali, si contraddistingue per la flessibilità con la quale riesce a soddisfare ogni richiesta dei propri clienti e per l’ampia gamma di referenze. Le linee di competenza comprendono i settori cucina, lavanderia, pulizia ambienti e pavimenti, HACCP, autolavaggi, piscine, zootecnia ed agroindustria, e tutta una serie di prodotti di nicchia, difficilmente classificabili. E’ di questi giorni l’inserimento di due nuovi prodotti all’interno della linea di prodotti per lavanderia. Conosciamoli: LAUNDRY B2: detergente alcalino per tovagliato, specifico per macchie grasse. Il formulato, a base di alcali, tensioattivi a bassa schiuma, disperdenti e sequestranti, si presta per essere utilizzato come prodotto unico nel bagno di lavaggio, o come rinforzante del normale detergente. AMMORBIDENTE M.I.: è un ammorbidente neutro di qualità professionale, che si differenzia per il profumo di nuova generazione (Micro Incaspulato). Il mix di essenze, scelte per la freschezza e la persistenza, è contenuto in speciali microcapsule di polimero inerte. Queste si depositano sui capi durante il risciacquo e conservano a lungo la fragranza. Quando si indossa il capo, le capsule via via si dischiudono, rilasciando gradualmente il profumo. Medusa concede i propri prodotti in esclusiva ai propri distributori specializzati, offrendo la possibilità di differenziarsi attraverso la personalizzazione di packaging ed etichettatura.
[www.medusasrl.com]
Dermomed Pharma: la nuova linea di prodotti per la pulizia della persona di Italchimica
Nasce una nuova linea di cosmetica professionale agli estratti di liquirizia con elevata attività idratante, emolliente, elasticizzante per rendere la pelle morbida, soffice ed elastica. Gli estratti di liquirizia contenuti, i cui benefici dei principi attivi (acido Glicirretinico) sono stati studiati presso la prestigiosa università di Padova e pubblicate su rinomate riviste scientifiche, hanno le seguenti proprietà: – antibatterico naturale – antivirale antifungino – effetto antiaging – effetto lenitivo – riduce l’acne – riduce i capelli grassi. Inoltre le nuove formulazioni prive di SLES, PEG e Parabeni sono concepite per il massimo rispetto di tutti i tipi di pelle e in particolare sono ideali anche per quelle più sensibili di bambini e anziani. La linea di Cosmetici Dermomed Pharma soddisfa tutte le esigenze; è composta da: crema di sapone, sapone sanificante, gel igienizzante mani, detergente intimo, dermo detergente tutto corpo, shampoo, bagnoschiuma, crema latte, crema barriera. Visitate il sito per scoprire tutta la linea.
[www.dermomedpharma.com]
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WE ITALIA, la soluzione strategica
Da alcuni anni il settore del cleaning sta cambiando. Il mercato, sia pubblico sia privato, si sta evolvendo attraverso un processo di concentrazione della domanda. Clienti sempre più ‘globali’ necessitano di soluzioni adatte alle loro esigenze di efficienza, tempestività e competitività. In questo scenario, We Italia rappresenta un modello organizzativo vincente. Dice il DG Eugenio Genise: “Lo sviluppo di aziende ‘globali’ nella distribuzione è un aspetto che ha motivi strutturali. Le funzioni d’impresa se centralizzate consentono di ottenere consistenti economie, da quelle negli acquisti, conseguenti a ovvie crescite del potere contrattuale e alla riduzione dei costi di transazione, a quelle nella finanza, nel marketing e nei servizi in genere. In We
Italia si lavora per costruire ogni giorno questa prospettiva. Gli imprenditori del settore trovano nel ‘fare gruppo’ il vantaggio di poter affrontare costi che se gestiti all’interno delle proprie aziende sarebbero insostenibili. We Italia si identifica nella concentrazione di alcune funzioni e processi che non generano valore per il cliente né tanto meno per lo stesso imprenditore come il magazzino, la fatturazione, il marketing, la finanza e, al tempo stesso, lo sviluppo di quelle caratteristiche vincenti a livello ‘locale’ come l’adattabilità, la stretta relazione con i clienti, la conoscenza del territorio, la sua cultura, le abitudini: un ‘sistema’ per affrontare con successo la globalizzazione dell’economia e delle conoscenze, l’evoluzione tecnologica, la significatività della finanza, le sfide della sostenibilità, ma anche le richieste dei clienti sempre più maturi, più preparati, più esigenti, più globali. We Italia si è strutturata e si sta sviluppando per fronteggiare le sfide che dovremo affrontare”.
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[www.we-italia.it]
Falpi, nel cuore dell’innovazione
Da sempre Falpi punta dritto al cuore dell’innovazione, e non perde occasione per dimostrarlo. L’ultimo successo, in ordine di tempo, è l’aggiudicazione dell’ambito Clean Green Award, assegnato a Forum Pulire 2014, per la speciale frangia in microfibra Ultrarapid Ecolabel. Il Clean Green Afidamp Award è un riconoscimento internazionale ideato da AfidampFab che viene attribuito, con cadenza biennale, ai prodotti, sistemi o servizi del settore della pulizia professionale e industriale a forte vocazione ambientale. L’azienda biellese, fin dal 2008, ha avviato il progetto per la certificazione Ecolabel dei suoi prodotti tessili. Ultrarapid è l’ultimo nato della gamma, ed è già disponibile presso i concessionari. La frangia si distingue per un particolare tessuto di aggancio brevettato e denominato “Honeycomb 3D”che risulta avere un ciclo di vita ben superiore alla media delle altre frange della stessa gamma. Per la certificazione è stato applicato il disciplinare dei prodotti tessili, che ha comportato un importante lavoro di verifica dell’applicabilità, per tutti i componenti del prodotto, dei criteri Ecolabel con il coinvolgimento della filiera di fornitura per i relativi processi di produzione. Tra le motivazioni della giuria, si segnala “il continuo impegno nella ricerca di prodotti con un sempre minore impatto sull’ambiente, l’attenzione dell’azienda al tema ambientale anche in relazione al complesso lavoro svolto per l’ottenimento della certificazione Ecolabel per i prodotti tessili, nuova nel settore”.
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[www.falpi.com]
Unger svela le sue innovazioni d’avanguardia a ISSA/Interclean Amsterdam
Unger continua a festeggiare il suo 50° anniversario in grande stile con un’altra apparizione di alto profilo a ISSA/Interclean Amsterdam il prossimo maggio. I clienti e i distributori sono invitati a partecipare alle celebrazioni allo stand 01.205, dove potranno vedere e provare i prodotti Unger con dimostrazioni dal vivo e collegamenti video. Avranno inoltre l’opportunità di saperne di più sui prodotti in vendita in edizione limitata per il 50° anniversario, sugli eventi commemorativi che si svolgeranno in tutto il mondo e sulle promozioni speciali. Il salone sarà anche l’occasione per il lancio di nuovi prodotti che vanno ad arricchire e ad ampliare le gamme e i sistemi esistenti. Saranno tutti presentati in anteprima al ISSA/Interclean Amsterdam. Se sei interessato alla sicurezza, alle normative e ad ottenere risultati eccellenti per i tuoi contratti di pulizia, allora lo stand 01.205 al salone ISSA/Interclean Amsterdam - RAI Convention Centre, 6-9 maggio - è il posto giusto dove trovarli. Ti aspettiamo!
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[www.ungerglobal.com]
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Sutter Professional a Interclean Amsterdam 2014
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aPRILE 2014 Dopo il lancio della nuova App per iPad di Sutter Professional, il gruppo punta ora alla ridefinizione del brand perché saper comunicare la propria immagine è importante. Sutter Professional ha pensato ad un nuovo pay-off e sta curando il restyling del sito web, presto on air: due azioni studiate per comunicare con più efficacia l’alta qualità dei propri prodotti. Nuovi simboli e nuove etichette in casa Sutter Professional. Questa volta non per rispondere a esigenze estetiche ma per rispettare le nuove regole europee in materia di classificazione, etichettatura e imballaggio di materiali e prodotti chimici. Le norme CLP entreranno in vigore il 1 giugno 2015 ma Sutter ha già iniziato ad adeguare i propri prodotti e le proprie confezioni. Il segreto di una pulizia efficace è il giusto dosaggio di prodotto. Per questo Sutter ha ideato RATIO, un sistema di dosaggio professionale innovativo e sostenibile. Grazie ai dispenser studiati per ogni esigenza operativa, infatti, si eliminano gli sprechi di prodotto assicurando risparmio e rispetto dell’ambiente. Dosare con precisione i prodotti di pulizia non significa solo ridurre le emissioni di Co2 ma anche lavorare con meno sprechi e in modo più efficace. La costante attività di ricerca permette a Sutter di ottenere prodotti sicuri ed efficaci. Il gruppo perfeziona le formule della propria gamma sostituendo l’utilizzo di elementi come l’EDTA (non accettato in alcuni Paesi del Nord-Europa) con l’MGDA. In questo modo il rispetto dell’ambiente e della salute sono assicurati senza ridurre il livello di performance dei prodotti: come per esempio per la gamma lavastoviglie Sutter. Ma il restyling non riguarda solo la sostanza. Anche i brand e le etichette presentano nuove formule grafiche e alcuni prodotti sono stati ribattezzati con nuove sigle per il mercato internazionale e un nuovo family name: CRISTAL.
[www.sutter.it/professional]
L’unione fa “il tuo” carrello
Integrazione è il concetto più attuale e moderno e può essere coniugato secondo i più diversi ambiti di applicazione. Per IPC Euromop e IPC Ready System, che già integrano i propri valori nella comune visione del gruppo IPC, nella direzione di offrire alla clientela e non solo prodotti ma vere e proprie soluzioni, attraverso la realizzazione di sistemi onnicomprensivi, integrazione è oggi una ulteriore realtà. Le due aziende leader nel segmento delle attrezzature manuali hanno realizzato “insieme” quella che si annuncia essere una piccola grande rivoluzione nel campo della carrellistica. Il patrimonio di competenze e di eccellenze tecniche dei rispettivi reparti ricerca e sviluppo unito all’esperienza accumulata in decenni di attenzione alle reali esigenze del mercato, visto in tutte le sue articolazioni, ha maturato “il” carrello dalla “multiforme” ingegneria, che sarà presentato, in anteprima assoluta, a ISSA Interclean 2014. Per l’occasione le due aziende allestiranno uno stand comune interamente dedicato alla loro novità, che hanno battezzato, non a caso, Brix, in quanto il nome, per assonanza, evoca il concetto di mattone (Brick in inglese), ossia il primo, indispensabile, imprescindibile tassello, sul quale potere edificare qualsiasi costruzione. E Brix, in effetti, vuole essere il primo, indispensabile, imprescindibile elemento, già completo in sé, sul quale costruire, modificandolo all’occorrenza, il “proprio” carrello, qualunque sia l’ambito di utilizzo, qualunque sia il grado di variabilità che si può presentare. Brix, infatti, è la modularità e la versatilità fatte carrello. Con Brix non ci saranno più alibi. Niente più errori a fronte di cantieri imprevisti. Brix è concepito per essere il carrello giusto nel posto giusto al momento giusto. Carrello classico, carrello mini, carrello maxi; carrello per hotel, per ambienti sanitari, per uffici; traffico importante o traffico limitato; esigenze diverse rispetto alla stagionalità delle operazioni: non ci sono imprevisti che tengano. Brix è pronto, in pochi istanti, e variabile al variare delle esigenze. Come? È questo il segreto che IPC Euromop e IPC Ready System sveleranno ad Amsterdam.
[www.ipceuromop.com - www.ipcreadysystem.com]
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Nuova spugna Convert 80 di Arix Professional con capacità batteriostatiche
La CONVERT 80 è, da sempre, la spugna di punta della gamma ARIX Professional: la qualità della fibra e la lunga durata l’hanno resa uno delle spugne più vendute del mercato dell’HO.RE.CA. Il laboratorio di Ricerca e Sviluppo ARIX ha progettato una nuova spugna con un agente antibatterico che rallenta sensibilmente la formazione di batteri e funghi all’interno della spugna stessa migliorando ulteriormente le prestazioni prodotto. Le spugne, sempre a contatto con sporco di origine organica, possono rimanere umide a lungo e sviluppano cariche batteriche anche significative e quindi possono arrivare a contaminare il lavello ed altri piani di lavoro spesso destinati a venire in contatto con i cibi. Identificato un agente antibatterico che potesse integrarsi perfettamente nella produzione della spugna, oltre che resistere a diversi cicli di lavaggio, Arix ha confrontato la proliferazione batterica su una spugna non trattata e sulla nuova Spugna Convert 80 con antibatterico: inoculando diverse tipologie di muffe e batteri (Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa, Aspergillus niger). La spugna è stata testata in condizioni che riproducono un uso di diversi giorni, con continui lavaggi in acqua calda e detergente specifico. È possibile dunque affermare, con test di laboratorio, che la nuova Spugna CONVERT 80 presenta ottime capacità di inibizione della crescita microbica e quindi proprietà batteriostatiche nei confronti dei microoganismi di prova. La nuova spugna di ARIX Professional, denominata CONVERT 80 art. 156, garantisce, oltre che una lunga durata, una notevole igiene.
[www.arix.it/it/professional]
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Nettuno: qualità e innovazione, sempre!
Fin dalla fondazione, avvenuta ben 44 anni fa, Nettuno ha privilegiato la qualità della propria offerta. Nel vasto catalogo rientrano più di trenta tipi di prodotti per la cura, la pulizia e la protezione della pelle, in particolare per le mani, diversi a seconda delle esigenze degli utilizzatori. Ci fanno sapere da Nettuno che: “Dietro ognuno di essi ci sono uno studio e una ricerca mirati ad offrire qualche rispetto a ciò che esiste sul mercato; la filosofia è la continua ricerca dell’eccellenza, che distingua in un mercato appiattito dalla crisi e dal basso prezzo a tutti i costi. Siamo certi che la qualità paghi sempre, anche durante una crisi come questa, che non a caso viene definita quella più lunga e cruenta degli ultimi 90 anni. Non è un caso se due anni fa, e quindi in piena crisi, la nostra azienda ha intrapreso una serie di investimenti importanti per rafforzare la proposta con una serie di sistemi (T-Big e T-Small) atti a erogare in modo pratico e funzionale i nostri prodotti di punta; siamo gli unici nel panorama mondiale ad aver creato al proprio interno un team dedicato alla progettazione ed alla realizzazione di sistemi di alta qualità e spiccatamente innovativi, che sposino l’eccellenza dei nostri prodotti più qualificati. Oggi siamo in grado di poter dire che la nostra offerta in termini di qualità, prezzo e servizio può competere con i nostri concorrenti internazionali, nonostante questi ultimi abbiano dimensioni e mezzi immensamente più grandi. Siamo certi che sia sempre l’altissima qualità che fa la differenza, che ci consente di fidelizzare il cliente, che ci permette di capitalizzare il nostro brand. E’ grazie a questa nostra visione che i nostri prodotti vengono esportati in mezzo mondo: le Sendy Wipes in Giappone, il Macrocream in Canada, in USA ed in Australia – solo per citare i Paesi più lontani – ma anche in Europa, Medio Oriente ed è in fase conclusiva l’accordo con un partner Cinese per distribuire i nostri prodotti nel più grande e popoloso Paese del mondo”.
[www.nettuno.net]
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Con Hygan la salute passa per il pulito
Hygan è un’azienda con sede produttiva a Bolzano, dotata di personale qualificato e competente, che grazie all’esperienza acquisita “sul campo” nel tempo è in grado di risolvere ogni specifica esigenza di pulizia e manutenzione professionale. La risposta professionale dei nostri prodotti nasce da 50 anni di esperienza al fianco degli utilizzatori per capirne a fondo le esigenze in: alberghi, ambienti alimentari e sanitari, uffici e comunità. Hygan lancia ora Sanirain Professional,detergente disinfettante concentrato. La sua formula, autorizzata dal Ministero della Salute, è stata sottoposta a severi controlli di qualità per garantirne l’efficacia battericida, virucida e fungicida, nonché la più rigorosa protezione della salute dei consumatori. Sanirain ha un alto potere detergente, anche nel caso di sporco di origine grassa; può essere utilizzato per la pulizia di tutte le superfici lavabili e laddove è richiesto un potere disinfettante ad ampio spettro. Di seguito una panoramica dei test a cui è stato sottoposto il prodotto: – attività fungicida testata secondo le norme UNI EN 1650:2008 e UNI EN 13697:2001 (ceppi Candida albicans e Aspergillus niger) – attività battericida testata secondo le norme EN 1276:2009 e UNI EN 13697:2001 (ceppi batterici Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus, Enterococcus hirae, Escherichia coli) – attività virucida testata secondo la norma UNI EN 14476:2007 (ceppi virali Adenovirus Type 5 strain Adenoid 75, ATCC VR-5 e Poliovirus type 1, LSc-2ab).
[www.hygan.it]
Equodose, la soluzione innovativa per ambienti sanitari
Nel 2014 Filmop presenta sul mercato Equodose, un innovativo dosatore meccanico sviluppato per impregnare al momento i panni necessari al servizio di pulizia, direttamente sul posto e regolando al momento la dose di soluzione necessaria. Il sistema è ideale per ambienti ospedalieri poiché costituisce un ottimo strumento per combattere i rischi legati alla contaminazione crociata, rendendo finalmente semplici le operazioni di pulizia ad alto standard igienico che prevedono l’utilizzo per ogni stanza di un panno diverso, sempre pulito. Con Equodose impregni solo i panni necessari senza preparare in anticipo scorte che potrebbero restare inutilizzate; puoi regolare al momento la quantità di soluzione per ogni panno senza programmare “a monte” un dosaggio non sempre idoneo; elimini gli sprechi del lavaggio dei panni di scorta e non consumi energia elettrica grazie al sistema completamente meccanico. Infine, scegli un prodotto al 100% riciclabile, composto di materiali di prima qualità Made in Italy. Si tratta quindi di un sistema che riduce al minimo l’impatto sull’ambiente rivoluzionando i metodi tradizionali in uso, legati all’impregnazione preventiva dei panni in appositi locali. L’utilizzo quotidiano di Equodose, oltre a importanti vantaggi in termini logistici e di contenimento dei costi, garantisce un notevole risparmio di acqua potabile, di detergente, di energia, assicura una grande flessibilità e favorisce il recupero dei materiali grazie alla totale riciclabilità dei componenti. Equodose è una soluzione ideale per le strutture sanitarie, dove ottenere un alto standard d’igiene semplificando ed economizzando le procedure con un occhio di riguardo per l’ambiente non è solamente un obiettivo di valore, ma una necessità fondamentale.
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[www.filmop.com]
In questi momenti in cui sempre di più si sente parlare di riduzione degli sprechi e di razionalizzazione dei costi, soprattutto nel settore pubblico e in particolar modo in ambito sanitario, è fondamentale poter contare su partner qualificati e pronti ad affrontare il futuro cogliendo le reali opportunità del settore. Infatti la razionalizzazione dei costi in ambito sanitario per molti può rappresentare una minaccia, ma per Sorma ed i suoi professionisti invece è una reale opportunità. Da decenni a stretto contatto con gli operatori del settore, un team di esperti qualificati capaci di proporre soluzioni per la pulizia create su misura per ospedali, case di riposo e strutture sanitarie dove è ormai dimostrato che esiste una stretta relazione tra il livello di pulizia e l’insorgere di infezioni che determinano così un’impennata dei costi generali per la
spesa sanitaria nazionale; tutto ciò si traduce nel Metodo Sorma, che permette di unire l’esperienza alla competenza, la professionalità alla qualità. Ed ecco che se da un lato gli operatori del settore ricevono sempre più pressanti richieste di contenimento dei costi e vedono così minacciata la loro redditività, dall’altro lato possono contare su Sorma, vero partner d’impresa ed interlocutore specializzato nel proporre solo “ciò che serve realmente con standard di qualità indiscutibili”…ed ecco che un problema quotidiano si può tradurre in opportunità future.
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Werner & Mertz presenta al mercato un’importante novità che amplia ulteriormente la gamma green care, marchio ecologico dell’azienda. Si tratta di SANET perfect, il nuovo detergente disincrostante per la pulizia delle aree sanitarie certificato Ecolabel. Bisogna subito sottolineare che SANET perfect ha pH 0,6 ma non riporta alcuna etichettatura di pericolo: un beneficio molto importante che fa sì che salute e sicurezza dell’utilizzatore siano maggiormente tutelate. Grazie alla sua innovativa combinazione di acidi e tensioattivi, SANET perfect è forte contro grasso, calcare, residui di sapone e tutti gli altri tipi di sporco. Combina la forza pulente di un detergente con quella disincrostante di un forte anti-calcare. Genera poca schiuma e quindi può esser utilizzato in macchina lavasciuga, mentre, quando lo si adopera manualmente, si risciacqua facilmente rendendo veloci tutte le operazioni di pulizia. Insomma, un nuovo prodotto di punta per green care con una formula così esclusiva che è stata già brevettata dall’azienda.
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[it.wmprof.com/it]
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pagina intera
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terza cop
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