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acquisizione gas medicinale

D9: Nell’ambito delle procedure di fornitura dei gas ed eventuali servizi annessi, è possibile prevedere anche una formazione specifica relativa al corretto utilizzo dei gas in sicurezza?

R9: I gas medicinali presentano, date le loro caratteristiche chimico/fisiche, dei rischi che devono essere noti agli operatori che operano all’interno delle strutture sanitarie. L’aggiudicatario dell’appalto relativo alla fornitura dei gas ed eventuali servizi connessi può su richiesta delle Strutture Sanitarie farsi carico della formazione degli operatori che operano in ambito sanitario e tecnico (i discenti potrebbero essere individuati tra il personale infermieristico, di farmacia, paramedico, tecnico e di laboratorio). Il corso potrebbe, in funzione della durata, essere articolato a partire dalle nozioni generali fino alle operazioni pratiche oltre a contenere tutti i riferimenti normativi in vigore in Italia ed in ambito Europeo.

Si evidenzia che l’aggiudicatario della procedura di gara, ossia il fornitore dei gas, non può fornire corsi accreditati ECM. L’Accordo sull’ECM “La formazione continua nel settore salute” (elaborato dalla Conferenza Stato –Regioni), stabilisce, infatti, che il soggetto che produce, commercializza, distribuisce o pubblicizza prodotti di interesse sanitario, non può fungere né da provider né da partner per l’erogazione di eventi / corsi ECM per la formazione continua nel settore di salute.

D10: Nell’ambito delle procedure di appalto relative alla fornitura dei gas ed eventuali servizi connessi, quale attività può essere prevista per consentire una maggiore conoscenza degli impianti, la loro conformità alle normative vigenti ed eventuali criticità legate alla loro consistenza?

R10: Nell’ambito di una procedura di fornitura e servizi, è possibile prevedere l’attività di rilievo degli impianti, la quale consenta di fornire una “fotografia” dell’impianto attraverso:

• l’indicazione, sulle planimetrie, dei reparti e dei locali in cui sono installate le prese dei gas, le valvole di sezionamento e i riduttori di II° stadio;

• le schede, sulle quali sono riportate le verifiche dei riduttori di II stadio dei singoli reparti, considerati i consumi specifici e la contemporaneità prevista;

• le schede sulle quali sono riportate le verifiche dimensionali delle centrali, considerati i consumi globali dei reparti;

• le schede sulle quali sono riportati i calcoli di autonomia delle centrali;

• i disegni assonometrici dell’impianto dei gas medicinali, con indicati tutti i riduttori e tutte le prese da loro alimentate;

• i disegni e schemi di tutte le centrali di compressione, di aspirazione, di miscela sterilizzante e quant’altro facente parte del presente Appalto;

• l’immissione in AUTOCAD di tutte le planimetrie degli impianti gas e loro trasferimento su supporto informatico.

È fortemente raccomandato prevedere, inoltre, un aggiornamento periodico dei documenti al fine di avere per tutta la durata dell’appalto una “fotografia” reale degli impianti. La recente esperienza legata alla gestione del COVID 19 e del conseguente aumento dei ricoveri di pazienti che necessitavano di ossigeno terapia, ha portato infatti alla luce, oltre all’inadeguatezza di alcuni impianti, anche la mancanza di rilievi aggiornati.

Il rilievo impianti deve essere effettuato in stretta collaborazione con i referenti tecnici della Struttura Sanitaria in quanto è necessario in primis che vengano messi a disposizione i rilievi esistenti degli impianti gas medicinali o, in mancanza, almeno i layout architettonici dei presidi oggetto dell’attività di rilievo. In secondo luogo, considerando che sono necessari dei sopralluoghi dettagliati finalizzati alla raccolta di tutte le informazioni necessarie (quali ad esempio la posizione delle unità terminali, dei quadri di riduzione etc.) la collaborazione con i referenti delle varie strutture sanitarie deve consentire la definizione di un calendario condiviso oltre a garantire l’accesso ai vari reparti.

D11: Quali controlli sulla qualità del farmaco devono essere garantiti dal farmacista?

R11: La qualità dei gas medicinali somministrati deve essere garantita fino al loro utilizzo da parte dei pazienti. Pertanto, è fondamentale effettuare controlli periodici alle unità terminali (prese) al letto dei pazienti. In questo caso il Responsabile della Farmacia dovrà definirne le modalità e la frequenza e di concerto con il Responsabile Tecnico Ospedaliero i relativi punti di controllo. Nel caso in cui il Responsabile della Farmacia non possa eseguire in proprio le analisi necessarie può avvalersi di laboratori esterni preferibilmente accreditati (come ad es. Accredia) per le prove previste per i singoli gas medicinali dalla Farmacopea. Anche nel caso di esternalizzazione del servizio il Responsabile della Farmacia rimane responsabile della qualità dei gas medicinali prodotti, della correttezza delle operazioni eseguite e della corrispondenza alle procedure stabilite. Inoltre, il Responsabile della Farmacia è responsabile dell’identità e della qualità del medicinale che viene prodotto in situ (aria medicinale); la frequenza dei controlli analitici sul gas medicinale preparato deve essere indicata in apposita procedura e può essere differente a seconda del tipo di produzione (tramite il sistema di miscelazione di ossigeno e azoto, oppure con centrali di produzione da compressione).

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