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Rubrica legale
from retail&food 11 2022
by Edifis
La Rubrica Legale
a cura di Cocuzza & Associati Studio Legale, Milano
di Giulia Comparini
Incremento del costo dell’energia ed eccessiva onerosità sopravvenuta: una recente giurisprudenza
Nel contesto giuridico attuale ci sembra utile commentare un’ordinanza emessa dal Tribunale di Arezzo il 22 giugno 2022, che ha ritenuto legittima la risoluzione di un contratto di servizi, per eccessiva onerosità sopravvenuta ex art. 1467 c.c., a seguito del forte incremento del prezzo dell’energia. Un argomento ampiamente dibattuto, alla luce delle circostanze emerse sia durante la pandemia, sia nella situazione attuale, caratterizzata da incremento del costo delle materie prime, in particolare dell’energia.
Il caso
Una società che fornisce servizi di deposito, movimentazione e custodia conto terzi di prodotti gelati, congelati e surgelati, a seguito della stipula di un contratto di fornitura di servizi, ricorreva in via d’urgenza al Tribunale di Arezzo con richiesta di emissione di un provvedimento cautelare ex art 700 c.p.c. affinché questo, accertata la sussistenza dei presupposti dell’eccessiva onerosità sopravvenuta determinata dall’incremento abnorme dei costi dell’energia elettrica, dichiarasse risolto il contratto di fornitura, ordinando alla società convenuta l’immediata liberazione dei locali.
In particolare, la ricorrente sottolineava come, in seguito a tale incremento, verificatosi a partire dal giugno 2021, i corrispettivi della prestazione dei servizi concordati fra le parti in tempi in cui il costo energetico era stabile, risultassero ad oggi del tutto inadeguati. La società fornitrice di servizi sottolineava inoltre di aver più volte proposto alla convenuta un adeguamento del canone in virtù di tale incremento dei costi, adeguamento che era stato sempre negato.
Le conclusioni del Tribunale di Arezzo
In data 22 giugno 2022 il Tribunale di Arezzo emetteva un’ordinanza con la quale riconosceva l’aumento dei costi dell’energia quale causa di eccessiva onerosità sopravvenuta del contratto e riteneva il ricorso fondato.
La Corte, nella sua argomentazione, ha rilevato come l’energia elettrica, avendo “raggiunto dei costi non prevedibili e superiori rispetto alle normali oscillazioni di mercato in ragione della crisi economica e finanziaria, alla quale si è aggiunto il conflitto bellico in atto in Europa”, abbia inevitabilmente fatto sorgere uno squilibrio nel rapporto contrattuale.
A supporto di questa tesi, poi, la Corte ha specificato come tale squilibrio non sembrasse avere carattere temporaneo, protraendosi ormai da mesi, e come nella vicenda esaminata la voce di costo dell’energia elettrica avesse una notevole rilevanza nell’ambito dell’attività della ricorrente, considerando che i prodotti congelati rappresentano l’oggetto dell’attività.
Il Tribunale di Arezzo accoglieva, quindi, la richiesta di risoluzione del contratto dopo aver riconosciuto una violazione del principio di buona fede da parte della resistente, che non si è resa disponibile ad una rinegoziazione, come sarebbe stato preferibile, data la situazione di aumento dei costi che non sembra risolversi con l’avanzare del tempo.
Alcune riflessioni Il tema dell’incremento dei costi legati al consumo dell’energia elettrica nell’ambito della contrattualistica sta assumendo sempre maggior rilevanza e la decisione del Tribunale di Arezzo rappresenta una prima pronuncia su questo argomento degna, a nostro avviso, di essere evidenziata. È inoltre interessante rilevare che il Tribunale di Arezzo, nelle motivazioni dell’ordinanza, ha preso spunto da alcune sentenze in materia di locazione, emesse nel periodo emergenziale e che hanno riconosciuto la pandemia quale causa di rinegoziazione del contratto di locazione.
Occorre tuttavia tenere presente che nella vicenda esaminata il prezzo dell’energia rappresentava un elemento essenziale nella determinazione del corrispettivo del contratto. Pertanto, allo stato, riteniamo poco probabile che l’incremento dei costi dell’energia possa tout court legittimare una richiesta di risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta di un contratto di locazione o di affitto, ove il consumo di energia non rappresenti l’elemento primario dell’attività svolta dal conduttore/affittuario. Occorrerà quindi di volta in volta valutare l’entità delle conseguenze che una tale sopravvenienza (aumento costo energia) possa avere sul singolo rapporto contrattuale anche in relazione al comportamento tenuto in concreto dalla parte gravata da tale sopravvenienza la quale -ove possibile- la l’onere di attivarsi per mitigarne gli effetti negativi.
Secondo trimestre positivo per Takko Fashion, vendite in forte crescita
La catena tedesca di abbigliamento a prezzi accessibili Takko Fashion ha annunciato i risultati finanziari del secondo trimestre 2022/2023, registrando risultati positivi e un solido incremento delle vendite, corrispondenti a una crescita dell’EBITDA rettificato del 3% rispetto ai livelli pre-pandemia. Nel periodo in questione, il Gruppo (che possiede e gestisce circa 2.000 negozi in 17 paesi europei, di cui circa 70 in Italia) ha generato un fatturato netto di 344 milioni di euro, con una crescita di circa il 12% rispetto ai livelli pre-pandemia. La redditività rimane forte con un EBITDA rettificato di 59,1 milioni di euro e un corrispondente margine EBITDA rettificato del 17%. L’EBITDA rettificato per il periodo di dodici mesi è stato di 129 milioni di euro. “Mentre il primo trimestre è stato fortemente influenzato dalla guerra in Ucraina e da altri fattori macroeconomici che hanno portato a una notevole riluttanza all’acquisto, la nostra attività si è ripresa notevolmente nel secondo trimestre”, ha dichiarato Kurt Rosen, CFO del Gruppo.
Aedes passa a Hines-Apollo
Dopo l’annuncio della trattativa riservata, ora è arrivata l’ufficialità: il controllo di Aedes passa ad Hines. Tecnicamente, la società Domus (partecipata da Hines, Apollo Asset Management e VI-BA, società della famiglia Amenduni) acquista il 51,166% del capitale da Augusto (in liquidazione) e il 3,69% da Palladio Holding. La società arriverà quindi a detenere il 54,86% pagando 44,975 milioni, di cui 41,95 milioni ad Augusto e 3 a Palladio. Domus, specifica una nota, finanzierà l’operazione mediante risorse proprie. Terminata questa fase, scatterà l’Opa obbligatoria sui restanti titoli di Aedes Siiq. Mario Abbadessa, country head di Hines Italy, ha commentato: “Questa operazione riveste per noi una rilevanza strategica per diversi motivi: la prima operazione su una società quotata e perché il patrimonio immobiliare di Aedes presenta importanti potenzialità”. Bisognerà vedere, però, quale sarà la sorte del portafoglio retail posseduto da Aedes.
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Autogrill, nuovi concept e layout in tutti i canali di viaggio
Autogrill, primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia, monitora costantemente i trend del mercato per rispondere al meglio alle richieste dei consumatori, anticipandone gusti ed esigenze. Oggi chi viaggia ha maggiore consapevolezza del valore del proprio tempo e la pausa fuori casa è sempre più una vera e propria esperienza di benessere. Autogrill ha quindi elaborato nei canali in cui opera - autostradale, aeroportuale e ferroviario - un’offerta dedicata a ogni tipologia di sosta, con una proposta gastronomica capace di raccontare la varietà del nostro Paese: dalla pasta ai burger, dalla pizza alle insalate, fino ai panini Autogrill per una sosta più casual, ma sempre con ingredienti e ricette gourmet. Sono state inoltre avviate anche proficue collaborazioni con figure d’eccellenza del panorama culinario italiano, come i maestri pasticceri Sal De Riso e Luca Montersino, lo chef di alta cucina vegetale Simone Salvini, lo chef pizza-ricercatore Renato Bosco per il concept Saporè e lo chef Andrea Ribaldone per il concept Pastaria, dedicato alla tradizione italiana della pasta. Al crescere dell’attenzione per un’alimentazione sana e bilanciata, è aumentata anche la richiesta di alternative healthy e plant-based da parte del consumatore. Per soddisfare queste richieste, Autogrill ha introdotto anche alternative veg, in particolare il WowBurger vegano e il Pokè Rainbow vegetale, firmati dallo chef di cucina vegetale Simone Salvini. Autogrill vola in aeroporto
A Milano, Autogrill e l’aeroporto di Linate sono legati da molto tempo, grazie a spazi divenuti iconici come il Motta e a caffetterie improntate alla contemporaneità come Puro Gusto. Oggi, la presenza di Autogrill si fa ancora più importante grazie a nuovi punti vendita che si inseriscono in modo coerente nel restyling dello scalo, avviato nel 2019 e caratterizzato dalla massima attenzione verso il design, l’eco sostenibilità e la tecnologia intelligente. La nuova Food Court, inaugurata nel 2021, include il Motta Milano 1928 , di recente rinnovato nel design e nell’offerta, Saporè, il paradiso della pizza dello chef “pizza-ricercatore” Renato Bosco, e le specialità nippo-brasiliane di Temakinho. All’aeroporto di Roma Fiumicino, il più grande d’Italia, si consolida l’alleanza per il gusto tra Autogrill e Eataly, attraverso l’apertura del primo Eataly in aeroporto, pensato per offrire un servizio di ristorazione dedicato a chi desidera autentiche esperienze gourmet, pur nel poco tempo di cui si dispone normalmente quando si è in viaggio. Il punto vendita offre proposte gastronomiche per ogni ora del giorno e per ogni esigenza di consumo: si può scegliere la produzione in loco di pizza alla pala con servizio al banco o i chioschi tematici dedicati a Orto, Fritto, Pasta e Griglia, con menù che comprendono rispettivamente verdure di stagione, insalate, vellutate o zuppe; fritti ti-
pici come baccalà in pastella, supplì o arancini. Ci sono poi le grandi ricette regionali di pasta, fresca e di Gragnano, e una selezione di carni tra cui quelle de La Granda Presidio Slow Food cucinate alla griglia. In caffetteria, dove il caffè è Lavazza e la proposta dei dolci è firmata Golosi di Salute, si può fare colazione o mangiare toast e tramezzini, panini e focacce. La gelateria è firmata dal pluripremiato gelatiere Eugenio Morrone. Per prendere un aperitivo c’è lo scenografico bar Vini e Aperitivi con un’ampia selezione di vini al calice o bottiglia, birre artigianali o alla spina, cocktail e piatti veloci da gustare in accompagnamento.
Autogrill gestisce un ristorante Temakinho all’aeroporto di Linate
La presenza nel canale ferroviario
Sul canale ferroviario Autogrill è presente, in modo importante anche in Stazione Centrale a Milano, crocevia per i viaggiatori di tutta Italia, con concept quali Bistrot Milano Centrale, Caffè Napoli, Caffè Motta, Spizzico, Pastaria e WASCOFFEE Lab, realizzato con materiali di recupero a basso impatto ambientale. A questi locali si aggiunge KFC Milano Stazione Centrale, aperto ad aprile 2022 per garantire a tutti i viaggiatori una pausa dal sapore internazionale. Anche nella Food Court della Stazione Centrale di Napoli, settima in Italia per flusso di passeggeri, Autogrill è protagonista. I viaggiatori di passaggio nel capoluogo partenopeo hanno accesso alle eccellenze italiane di Bottega Prosecco Bar, un wine bar ispirato al bacaro veneziano, dove è possibile gustare un ensemble di piatti della tradizione accompagnati dal perfetto abbinamento di vino, e possono immergersi nel mondo del Beers&Bar Heineken, dove protagonisti sono attenzione al servizio e passione per la birra. Il percorso di sviluppo dell’offerta di Autogrill non si ferma qui: nel 2023 sono previste nuove aperture, nuovi concept di ristorazione e format pensati per continuare a soddisfare al meglio i bisogni di chi viaggia e offrire un’esperienza di sosta di qualità.
AMORE Do Eat Better, il nuovo ristorante Autogrill sulle autostrade
AMORE Do Eat Better (vedi foto in apertura di servizio) è il nuovo concept di cucina fast casual all’italiana e il primo ristorante con servizio al tavolo sviluppato da Autogrill per il canale autostradale. I primi due punti vendita sono stati inaugurati nella primavera 2022 nelle aree di servizio di Montepulciano Est e Badia al Pino Ovest, sulla A1. Il concept si rivolge ai consumatori di oggi, alla continua ricerca di esperienze di qualità e di una pausa piacevole e rilassante, anche in viaggio. In Amore Do Eat Better tutto parla di Italia, dall’offerta gastronomica all’atmosfera: l’ospitalità all’italiana è la vera protagonista del format, che coniuga un servizio al tavolo informale ed accogliente con la celebrazione della tradizione culinaria e delle eccellenze gastronomiche della nostra Penisola. Il design del locale è estremamente caratteristico e curato nel dettaglio: la sala tavoli è suddivisa in tre ambienti che raccontano la varietà del Belpaese - Nord, Centro e Sud – accompagnando
Wascoffee Lab è il format di caffetteria in cui gli arredi sono tutti ricavati dal riciclo dei fondi di caffè, grazie a un brevetto Autogrill
i clienti in un viaggio alla scoperta delle atmosfere e dei sapori tipici del nostro Paese. Il menu si apre con antipasti caldi e freddi, tra cui spiccano gli affettati e i fritti della tradizione. Seguono i primi piatti gourmet firmati dallo chef Andrea Ribaldone, con le mezze maniche alla carbonara e le pappardelle alla bolognese. Tra i secondi, oltre alle tipiche
pietanze come la cotoletta alla milanese e il tonno scottato, spiccano anche proposte per i clienti più attenti al benessere. Ampia scelta anche per chi preferisce la pizza: Renato Bosco firma la sua “pizza contemporanea” caratterizzata dall’impasto digeribile e gustoso. Tra i dolci trovano spazio il famoso Babà dello Chef Sal De Riso e il tiramisù dello Chef Luca Montersino, classici irresistibili con cui i viaggiatori possono coronare la propria sosta on the road.