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Stock options
from retail&food 11 2022
by Edifis
ATRI rinnova il Consiglio Direttivo e si tinge di rosa
Il 21 ottobre si è riunita l’Assemblea di ATRI, l’Associazione di categoria che unisce molte delle aziende italiane attive nel settore del Travel Retail. Un momento di condivisione e confronto che ha visto anche la rielezione all’unanimità del Presidente Stefano Gardini. Qualche novità, invece, all’interno del Consiglio Direttivo: con l’ingresso di Alexandra Pintea di Heinemann e Francesca Soncini di Sagat -Aeroporto di Torino la squadra si tinge finalmente di rosa. New entry sono anche Giulio Brandi di Top Line e Alberto Niero di Lagardère, mentre risultano confermati i Consiglieri Sergio Gallorini di Gesac e Andrea Fiorletta di YexChange. Nel corso dell’incontro, il Presidente ha lanciato anche il nuovo progetto di “Bollino plastic free shop”, un percorso di certificazione per i retailer più virtuosi che si sono impegnati, concretamente per la riduzione/eliminazione nell’uso della plastica. I prossimi mesi saranno cruciali per entrare più nel dettaglio anche di questa nuova sfida. “Sostenibilità e Digital saranno i driver su cui fondare l’approccio strategico verso il passeggero con grande attenzione alle giuste priorità”, queste le parole conclusive della relazione del Presidente.
STOCK OPTIONS
BUY
UNIQLO
Fast Retailing, la holding giapponese che opera principalmente tramite il brand Uniqlo, ha chiuso il bilancio 2022 (terminato il 31 agosto 2022) in forte crescita. La società nipponica ha registrato ricavi in aumento a 2,3 trilioni di yen (circa 16 miliardi di euro, +7,9% anno su anno) e utile operativo a 297,3 miliardi di yen (+19,4% anno su anno).
LVMH
Il colosso francese chiude il terzo trimestre dell’anno superando le attese. Nei primi 9 mesi dell’anno i ricavi passano a 56,5 miliardi (crescita organica del 20%). Bene Usa, Giappone ed Europa. La Cina va più a rilento, ma con un’accelerazione nell’ultimo quarter.
HERMÈS
Nei nove mesi archiviati il 30 settembre, la maison chiude con un balzo del 30% dei ricavi, a 8,61 miliardi. Nel solo terzo trimestre, la crescita dei ricavi è stata del 32%, il doppio rispetto a quanto prospettato dagli analisti.
NEUTRAL
PIQUADRO
Incremento a doppia cifra per il gruppo Piquadro nel primo semestre 2022-23, chiuso al 30 settembre 2022. Il fatturato consolidato è pari a 80,2 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto allo stesso periodo precedente. Con riferimento al solo marchio Piquadro, i ricavi registrati nel periodo risultano pari a 35,2 milioni (+24,8%).
KERING
Momento fiacco per il titolo Kering, che dai 700 euro di inizio anno scivola fino a 450. I ricavi complessivi vanno bene. Ma pesa l’andamento di Gucci, che apporta circa la metà del fatturato. La maison cresce del 9% nei primi nove mesi, piuttosto indietro rispetto al resto del gruppo.
LEVI’S
Il calo della domanda e il dollaro forte frenano il leader mondiale dei jeans. Nei tre mesi chiusi il 28 agosto, ricavi stabili a 1,5 miliardi (+1%), ma profitti in calo da 193 a 173 milioni di dollari. Sul totale dei nove mesi, l’utile è a 419 milioni (+4%).
SELL
HELBIZ
La creatura di Giulio Profumo fa fatica. Dovrebbe chiudere il 2022 con ricavi per 25 milioni di dollari, ma ormai il titolo è una penny stock: vale meno di 30 cent. Niente rispetto ai 10 dollari con cui era sbarcato al Nasdaq. Fantasie della finanza.
ADIDAS
Il colosso dello sportswear lancia il profit warning. I margini per il 2022 si limiteranno al 4%, tre punti sotto le stime precedenti. L’azienda si aspetta un ulteriore deterioramento dell’andamento in Cina, un significativo accumulo di scorte, cui si aggiunge il peso dei costi.
VF CORP
Il gruppo che controlla marchi come Vans e The North Face ha annunciato il taglio delle stime dei profitti a fine anno, prevedendo risultati sotto la aspettative per il secondo trimestre. A pesare è stato il calo delle vendite di Vans legate al periodo “back to school”.
Kiko: Percassi acquista la quota di Peninsula e sale al 100%
Accordo fra Blooming e Alice Pizza per lo sviluppo in Piemonte
La famiglia Percassi ha annunciato di aver siglato un accordo tramite la capogruppo Odissea S.r.l., azionista di riferimento di Kiko, per acquistare il 38% del marchio di cosmetica detenuto dal 2018 dal fondo di private equity Peninsula Capital. Grazie a questo accordo, la famiglia Percassi consolida la sua partecipazione in Kiko che complessivamente, direttamente e tramite società controllate, sarà pari al 100%. Il closing dell’operazione è previsto entro la fine del 2022. “Siamo molto legati a questo brand, che abbiamo visto nascere e crescere a ritmi impressionanti. Ringrazio Peninsula per l’importante contributo ed il supporto che ha saputo darci nell’espansione del brand a livello internazionale, facendo conoscere questa realtà italiana in tutto il mondo”, ha dichiarato Antonio Percassi che ha fondato la catena nel 1997. Il brand di cosmetica è oggi una multinazionale italiana presente in 52 Paesi, con vendite per circa 750 milioni di euro.
Alice Pizza entra a far parte dei marchi sviluppati da Blooming Group. La partnership, appena firmata, prevede per ora un piano di sei aperture in due anni in Piemonte. Una di queste andrà in porto nel mese di novembre a Torino, con un punto vendita che si aggiungerà ai tre già presenti nel capoluogo. “L’accordo con un gruppo solido come Blooming è la dimostrazione che il brand Alice è attraente per gli imprenditori che vogliono diversificare e sviluppare business nel mondo del food retail” ha commentato Claudio Baitelli, amministratore delegato di Alice Pizza. Blooming Group è una realtà nata nel 2017 e oggi sviluppa punti vendita di Burger King, Befed, Il Barbiere, e controlla marchi propri come Lab, Il Barotto e Gallo’s. Il mese scorso, tramite Bkno, aveva acquisito Arilica Food diventando il primo franchisee italiano di Burger King. “Alice è un marchio di primaria importanza e in pieno sviluppo nel food” ha dichiarato Davide Canavesio, ceo di Blooming Group. “Per il gruppo rappresenta un altro tassello importante nel suo percorso di crescita”.
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Scannell Properties lancia un nuovo hub logistico
In arrivo un nuovo complesso logistico speculativo per Scannell Properties, la società privata di investimento e sviluppo immobiliare focalizzata sulla gestione di progetti industriali e logistici su larga scala. Il nuovo sviluppo prenderà vita su un’area di 54.868 mq a San Pietro Mosezzo (Novara), in una posizione strategica, a 52 km da Milano, a 2 km dall’autostrada A4/ E64 Torino-Milano-Trieste, a 40 minuti dall’aeroporto di Milano Malpensa e a meno di 2 ore dal porto di Genova. Partner del progetto è Techbau, società italiana nel settore Engineering&Construction, che ha fornito il supporto allo sviluppo del terreno e all’urbanizzazione e sarà responsabile di tutti i servizi di costruzione. Il complesso comprenderà due edifici. Entrambi sono progettati secondo gli standard di certificazione LEED GOLD e con un sistema di copertura fotovoltaico, punti di ricarica per veicoli elettrici e pompe di calore elettriche. La costruzione sarà completata all’inizio del 2023.
Liquidazione per Camaïeu, chiudono 508 negozi
Prelios e L22: ecco come sarà la nuova Galleria Alberto Sordi di Roma
Game over per Camaïeu: a due anni dall’acquisizione e a meno di due mesi dal collocamento in amministrazione controllata, mercoledì 28 settembre il marchio francese di prêt-à-porter è stato messo in liquidazione. I 508 negozi del brand chiuderanno e i 2.600 dipendenti saranno licenziati. Tutti gli asset (il marchio, la rete di negozi, le scort, il sito logistico) saranno messi in vendita. Sono risultati vani, quindi, i tentativi di Hermione People & Brands (proprietaria di Camaïeu e di altre insegne come Go Sport, Gap France, La Grand Récré) di tenere in vita la catena. HPB aveva chiesto allo Stato un sostegno finanziario urgente di 48 milioni di euro su un totale necessario stimato in 80 milioni di euro, ma il tribunale non ha recepito la richiesta e ha preferito mettere in liquidazione il marchio. Nato nel 1984, Camaïeu è stato creato a Roubaix da Jean-Pierre Torck, Eric Vandendriessche, Jean Duforest e Dominique Debruyne (ex Mulliez). Il brand è arrivato a contare fino a 1.000 negozi nel mondo, per 1 miliardo di euro di fatturato dichiarato nel 2015.
Presentato il progetto di restyling della Galleria Alberto Sordi di Roma, uno degli asset principali del Fondo Megas, gestito da Prelios SGR. Lo storico salotto della Capitale sarà restituito alla città rinnovato e con nuove funzioni. Per la riqualificazione è stata incaricata L22 Retail, business unit del Gruppo Lombardini22. Dal punto di vista commerciale, il progetto prevede l’accorpamento degli spazi commerciali, che da 27 diventano 15, per “permettere un restyling migliore delle vetrine e la creazione di spazi eleganti”, si legge nella nota stampa. Gli store, di metrature diverse (dall’esercizio di vicinato, alla media superficie), si sviluppano nei vari piani della galleria che sarà su quattro livelli, dal piano interrato al primo piano. “Puntiamo a ospitare storici negozi della Capitale e grandi marchi nazionali e internazionali di diverse categorie merceologiche, per dare vita al nuovo punto di riferimento dello shopping romano”, ha commentato Patrick Del Bigio, Amministratore Delegato di Prelios SGR. Per incrementare l’offerta food&beverage e rendere la Galleria ancora più attrattiva, il progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo dehor.
Scelta interna per Autogrill: Santoro nuovo ceo Europa, sale Luca D’Alba
Autogrill pubblica i conti dei primi otto mesi, conferma la Guidance 2022 e annuncia le nuove nomine ai vertici della business unit Europa. Massimiliano Santoro (in foto) è il nuovo Chief executive officer della Business Unit Europe. A suo riporto, Luca D’Alba diventa General Manager con responsabilità sulle attività commerciali Europa e sulle attività operative Italia. Autogrill, dunque, impiega pochissimo tempo a rioccupare la casella di Ceo Europa in precedenza appannaggio di Andrea Cipolloni, andato a guidare la nuova Eataly dopo l’ingresso di Investindustrial. Rispetto ai conti, l’estate ha fatto balzare i ricavi: Autogrill ha chiuso i primi otto mesi dell’anno con un fatturato pari a 2,6 miliardi di euro, in aumento del 63,6% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2021. Il margine ebit è di 112 milioni, mentre un anno fa era negativo per 28 milioni. Invariati la Guidance per il 2022, con ricavi attesi a 3,8 miliardi, e i target al 2024.