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La riscossa del Mice

editoriale

Il ritorno a pieno ritmo agli eventi in presenza è un segnale inequivocabile della robustezza del settore Mice italiano, ma è anche la conferma che il bisogno di conoscenza e l’esigenza di coinvolgimento e di confronto possono prosperare solamente quando l’incontro tra le persone è fisico

MARCO BIAMONTI

direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

La riscossa del Mice

Mesi a prima vista curiosi, questi, in cui moltissime strutture congressuali stanno registrando richieste e occupazioni – almeno fino a ottobre – mai viste prima. E in più con tariffe particolarmente salate, a causa sia della forte domanda sia del fenomeno inflattivo. Ma andando a ben vedere, non si tratta che della naturale reazione di una molla troppo a lungo e drammaticamente compressa.

Il segnale è molto importante: si tratta infatti di una prova inequivocabile non solo della robustezza del mercato Mice italiano, ma anche della essenzialità degli incontri in presenza, a spero definitiva conferma che il bisogno di conoscenza e l’esigenza di coinvolgimento e di confronto – i due motori fondamentali che lo alimentano – possono fiorire e prosperare solamente quando l’incontro tra le persone è fisico, poiché viene attivato un numero di “sensori” – sia emotivi sia cerebrali – ben superiore a quelli funzionanti da remoto.

Tuttavia, l’evoluzione digitale che la pandemia ha favorito ci ha messo a disposizione strumenti – a questo punto irrinunciabili – per la partecipazione a distanza, che ormai viene correttamente utilizzata non tanto per sostituire la presenza quanto per allargare la platea a soggetti impossibilitati a recarsi presso il luogo dell’evento. E questo rappresenta un ulteriore apprezzabile ampliamento delle dimensioni del nostro mercato. E non va anche dimenticato di quanto superiore è la motivazione di coloro che si spostano per presenziare fisicamente, dato che in molti casi hanno deliberatamente scartato l’opzione della partecipazione da remoto.

Sebbene non dobbiamo farci indurre a fin troppo facili entusiasmi dall’esplosione che stiamo vivendo in questi giorni – ovviamente di breve durata – il nuovo movimento che si sta creando ci fa ben sperare in una ripresa della crescita anche con ritmi – nel medio termine – strutturalmente maggiori a quelli osservati nel passato, vuoi grazie all’ausilio della tecnologia, vuoi per la riscoperta dell’alto valore strategico del nostro settore.

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