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Sanremo: una destinazione di fama mondiale

Destinazione del mese: Sanremo

Una destinazione di fama mondiale

di SILVIA FRAU

Sopra, l’iconico casinò di Sanremo, dall’elegante facciata Liberty Al solo nominare Sanremo, la cittadina del Ponente ligure a poca distanza dal confine francese – l’aeroporto di Nizza (il secondo di Francia) è a quarantacinque minuti di transfer –, vengono subito alla mente una serie di “cartoline”: l’entrata del Teatro Ariston nei giorni del Festival della Canzone Italiana, la sagoma del Casinò in stile Liberty, l’ampio lungomare con le palme che svettano, i giardini rigogliosi e le celebri coltivazioni di rose, mimose e ginestre che le regalano anche l’appellativo di Città dei Fiori. Perché una cosa è certa: come località turistica Sanremo è conosciuta in tutto il mondo, e (scommettiamo) a breve lo sarà anche per l’aspetto congressuale.

AFFIDARSI A PROFESSIONISTI DEL SETTORE

Le potenzialità per proporsi al settore Mice ci sono, e sono tante, così come quelle – a cui l’amministrazione comunale è molto sensibile – di poter destagionalizzare la destinazione portando flussi turistici di fascia alta. Lo ha evidenziato un approfondito studio di settore fatto da una società italiana di marketing, comunicazione e organizzazio-

Sanremo incarna la quintessenza del bien vivre, con il suo elegante palazzi Liberty, il clima mite tutto l’anno: è una meta leisure di fama consolidata, anche la meeting e incentive industry la troverà una destinazione perfetta e versatile per tutti i propri eventi

ne di congressi, nonché uno dei maggiori player a livello internazionale che ha scommesso sulla destinazione. Prima di farlo ha voluto valutare le potenzialità, non solo delle strutture cittadine che si prestano a ospitare eventi – il Palafiori, l’Ariston, il cinema Centrale – ma anche le possibilità date, per esempio, da luoghi quali il Forte di Santa Tecla o il Casinò Municipale che, oltre ad avere spazi utilizzabili per riunioni e seminari, rappresentano una unicità a livello di divertimento e svago per i delegati. Un fattore in più per l’azienda leader nel settore congressuale, che avrà la gestione delle strutture e il compito di metterle a sistema insieme all’offerta alberghiera – anch’essa di tutto rispetto –, creando pacchetti da proporre ai propri clienti, quali sono grandi aziende e associazioni nazionali e internazionali; questo grazie a una decisione collegiale presa al Tavolo del Turismo fra le associazioni alberghiere e l’assessorato competente.

UNA CITTÀ WALKING DISTANCE

«Volevamo dei partner che avessero una conoscenza approfondita del settore, a cui

© Esedigital Eomunedi Sanremo Giuliarussellofoto

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dare la disponibilità della città, che crediamo sia una destinazione perfetta per ospitare i congressi: il centro ha un’ampia isola pedonale, lunga un chilometro – spiega l’assessore al Turismo e allo Sport Giuseppe Faraldi – ed è come un salotto ricco di negozi, bar e ristoranti, piacevole in ogni stagione: godiamo infatti di un clima mite tutto l’anno. A poca distanza si trovano le principali strutture: il Palafiori, l’Ariston – che ha la sala più importante, per 1.900 persone –, e il Casinò Municipale con ingresso separato alle lussuose sale private e privatissime restaurate di recente, e poi c’è il Cinema Centrale e la sala Tabarin, tutti raggiungibili tra loro con una breve passeggiata. Pochi passi a piedi conducono anche nei principali alberghi, una quarantina quelli di classe superiore, tanto che potremmo definirla una destinazione congressuale dall’anima green». E aggiunge: «Crediamo che la destinazione possa ospitare eventi con un numero medio di quattrocento partecipanti e che offra soluzioni particolari anche per l’organizzazione di incentive e post congress».

GLI SPAZI PER EVENTI

In effetti le location per ospitare eventi non mancano, iniziando dal Palafiori. Inaugurato nel 2006 è uno spazio congressuale con una sala plenaria con luce naturale da seicento persone e ampi spazi espositivi. Si trova in pieno centro e in questi anni ha ospitato differenti tipi di eventi, dai convegni alle convention, ma anche seminari, lanci di prodotto e mostre grazie alla struttura modulare delle sale alla quale si aggiunge l’offerta per la banchettistica e la possibilità di ospitare lunch, cene di gala e spettacoli privati. Il parcheggio interno, poi, e la presenza di montacarichi e scale mobili, nonché gli accessi per i soggetti diversamente abili, lo rendono una struttura up to date. Non lontano il Teatro Ariston, ospita il Festival della Canzone Italiana dal 1977, ed è uno dei luoghi più iconici di Sanremo: da qui sono passati i più grandi artisti nazionali e internazionali, applauditi dal pubblico ospitato nell’elegante sala con le poltroncine rosse che tutti conoscono e che può ospitare duemila persone. La prima casa del Festival fu, però, il Casinò (dal 1951 al 1976): l’ex edificio Kursal – anch’esso attualmente utilizzabile per ospitare eventi – fu progettato dall’architetto francese Eugène Ferret e inaugurato il 12 gennaio 1905 diventando un luogo di feste e gioco, anche se l’autorizzazione a quello d’azzardo arrivò solo alla vigilia del Natale del 1927 con decreto emesso da Mussolini. Negli anni i suoi eleganti saloni Liberty hanno ospitato tantissimi personaggi del jet set, tra questi il premio Oscar Vittorio De Sica, Re Gustavo Di Svezia, Re Leopoldo del Belgio, Ranieri e Grace della vicina Monaco.

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SERATE IN VILLA

Per dare un tocco glam a un evento e renderlo davvero speciale, si può pensare di utilizzare anche parte del patrimonio storico-artistico presente nel comune. Uno dei luoghi più affascinanti nella zona è Villa Ormond, oggi sede dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario. Il suo parco, uno dei “Grandi Giardini Italiani”, è stato recentemente riportato agli antichi splendori e comprende un palmeto, la zona dei ficus, i giardini all’italiana e giapponese. Al suo interno l’ex Villa Rambaldi, che venne acquistata dal dottor Ormond con la moglie, la poetessa francese Marie Margherite Rene, e che venne ricostruita dopo il terremoto del 1887 dall’architetto Emile Réverdin in stile classico: presenta interni con ampi soffitti a cassettoni policromi e un bel salone con camino, ed è in posizione dominante rispetto al giardino, che venne reso pubblico dopo l’acquisizione del Comune. E fa parte del patrimonio della Provincia di Imperia anche un altro luogo adatto a dibattiti scientifici e culturali, ma anche a ospitare una incantevole cena di gala: Villa Nobel. La casa appartenuta ad Alfred Nobel, che vi trascorse gli ultimi anni di vita, sempre impegnato nei suoi studi, venne da lui acquisita nel 1892 e affidata all’architetto Pio Soli per i lavori di ristrutturazione che la trasformarono lasciando pressoché immutate le linee esteriori dell’edificio, che risalivano al progetto di Filippo Grossi del 1873. Negli interni l’arredamento è ispirato all’esotismo e allo stile coloniale di moda alla fine del XIX secolo. Dopo la morte di Nobel la villa subì vari passaggi fino al 2002, quando dopo la completa ristrutturazione diventò museo e luogo di incontro culturale e dialogo, con alcune belle sale adibite a conferenze. E non sono da dimenticare, tra le unicità di Sanremo anche l’Auditorium Franco Alfano, recentemente restituito alla città dopo oltre vent’anni assieme al Parco Marsaglia, uno

SANREMO

Clima mite, location eleganti e versatili, alberghi iconici e atmosfera rilassata: Sanremo è perfetta per gli eventi del Mice, con il plus della walking distance

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dei luoghi più lussureggianti di Sanremo, e la presenza dell’Orchestra sinfonica, una delle più antiche e preziose realtà musicali italiane, per dare unicità a eventi e convention.

DOVE SOGGIORNARE

«Anche l’offerta alberghiera è un punto di forza di Sanremo. Abbiamo due hotel a cinque stelle e molti a quattro stelle», racconta ancora Faraldi, «per un totale di quaranta strutture che possono ospitare delegazioni, inoltre durante la pandemia chi ha potuto ha ristrutturato, ritrovandosi ora con alberghi in perfette condizioni». Un argomento che conosce bene anche Marco Sarlo, direttore del Royal Hotel, che lo ha preceduto nel ruolo di assessore al Turismo e ora è uno dei componenti del Tavolo del Turismo (che rappresenta Federturismo, Federalberghi e Assohotel). «Siamo il braccio operativo, quello che decide gli investimenti. In questo momento bisogna pensare a come investire i soldi che arriveranno dalla tassa di soggiorno, introdotta da due anni; secondo noi il settore congressuale rappresenta un’ottima opportunità per allungare la stagione, con una occupazione di livello». Oltre al Royal Hotel Sanremo, che quest’anno compie 150 anni dedicati all’ospitalità – ha sei sale per eventi privati, dai board meeting per otto persone a conferenze fino a trecento delegati – l’altro cinque stelle è il Miramare The Palace Sanremo, completamente trasformato nel 2018. Entrambi hanno interni di lusso e sono attorniati da lussureggianti giardini, location perfette per un aperitivo o una cena esclusiva. E si parla di un altro cinque stelle in arrivo, seppur più defilato, sempre fronte mare.

E DOPO IL LAVORO?

Oltre alle scintillanti boutique di Via Matteotti, esiste un’area molto bella per lo shopping in Via Armea, con il nuovissimo mall che ospita firme del lusso, che può creare una alternativa per gli accompagnatori dei delegati. Tutto da vivere il nucleo antico di Sanremo, chiamato la Pigna: ha le case addossate l’una all’altra, e preserva anche luoghi storici, come la Cattedrale di San Siro l’Oratorio di Santa Brigida, da cui si raggiunge il Santuario Madonna della Costa; ed è splendida la chiesa Russa e la passeggiata su Corso Imperatrice. «In passato abbiamo usato anche l’area pedonale per eventi particolari, come una sfilata di auto storiche», ricorda Sarlo, che aggiunge: «Sanremo è una città versatile, anche grazie alle ridotte dimensioni, e questo dà la possibilità di organizzare anche attività ad hoc». E ricorda come anche il porto sia una risorsa per un eventuale post congress tour. «Siamo all’interno del Santuario dei Cetacei, una zona condivisa tra Italia, Francia e Principato di Monaco nella quale vivono un centinaio di queste splendide creature. Questo è un punto privilegiato per vederle, perché sono abbastanza numerose e le onde non sono mai alte; ci sono delle navi che organizzano gite con biologi che danno accurate spiegazioni scientifiche». Poi ovviamente al porto si possono organizzare anche uscite in barca o mini regate con lo Yacht Club.

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EVENTI SUL PORTO E MANIFESTAZIONI

E si trova al porto anche «Un’altra struttura importante – racconta l’attuale assessore – ovvero il Forte di Santa Tecla: parte dell’Ente museale di Genova, è stata fortezza e poi carcere, e ora si sta terminando la sua integrale ristrutturazione». Si tratta di una location situata sul porto vecchio di Sanremo, con pianta triangolare, protetta da grandi muri e bastioni che nascondono un cortile interno con copertura in vetro e acciaio “sotto le stelle”, e un camminamento panoramico da cui si gode una vista che abbraccia tutta la città (e dove si prevede l’apertura di un ristorante). È aperto per mostre e iniziative culturali, ma si presta anche a ospitare eventi scenografici o tematici. «La città inoltre ha un ricco calendario di manifestazioni, che si svolgono a Sanremo durante l’anno e sono di interesse nazionale e internazionale, penso alla corsa ciclistica Milano-Sanremo, al Rally di Sanremo, alla Giraglia, la competizione velica che si tiene ad anni alterni», tutte manifestazioni alle quali è possibile affiancare un evento per dare un plus ai congressisti.

DAL FOOTGOLF ALLA CITTÀ DELLE STREGHE, PASSANDO PER MONET

Vi sono poi le attività sportive, che non possono non includere la pista ciclopedonale che si estende tra i pini marittimi e le spiagge: costeggia il mare per 24 chilometri, tutti dotati di connessione wi-fi, anche da fare in sella a una bici elettrica. Inoltre due circoli di tennis, un campo ippico e un golf a 18 buche. «Qui hanno anche organizzato il foot-golf, una sorta di golf giocato calciando palloni», racconta Faraldi, che sottolinea anche le grandi possibilità dell’entroterra sia per le attività outdoor – oltre mille chilometri di sentieri, per esempio per attività di mountain bike, e-bike e orienteering – e di turismo esperienziale. A meno di mezz’ora di macchina poi c’è Triora, la città delle streghe, l’unica dove nel 1500 c’è stato un vero processo di stregoneria, oppure c’è il borgo di Dolceacqua con il castello dei Doria abbarbicato in posizione dominante, ritratto nel celebre quadro di Monet, che qui lo dipinse nel 1884.

PER I GOURMAND

E poi, non possono mancare, i tanti percorsi enogastronomici. Da quelli dell’olio di Taggiasca, con visita ai frantoi, alle piccole produzioni di formaggi, insaccati e vini. Alle immancabili cooking class dove imparare a fare il vero pesto alla ligure o la sfoglia con il formaggio; e ancora, più semplicemente un pranzo tipico in una trattoria dove assaggiare il Capponmagro o un ristorantino sul mare dove gustare il Gambero rosso di Sanremo crudo. E da assaggiare anche i prodotti De.Co (denominazione comunale, ndr): sardenaria, brandacujun e i Baci di Sanremo. E, una volta tornati a casa, Sanremo non sarà più “solo” la città del Festival della Canzone Italiana.

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