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L’UNESCO POTRÀ RIUNIRE DUE LUOGHI SEPARATI DALL’ULTIMA GUERRA

LA VISIONE EUROPEA DEL FORTE CHABERTON, IL PIÙ ALTO D’EUROPA, QUOTA 3.130. L’UNESCO POTRÀ RIUNIRE DUE LUOGHI SEPARATI DALL’ULTIMA GUERRA

di Pierpaolo Bo

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IL FASCINO DI UNO DEI CONFINI PIÙ CONTESI DELLA STORIA CHE È STATO QUELLO TRA LA FRANCIA DEI BORBONI E IL PIEMONTE DEI SAVOIA, RAPPRESENTATO DAL FORTE DI CHABERTON CHE VUOLE ESSERE TUTEL ATO DALL’UNESCO. LA BATTERIA DEL MONTE CHABERTON, UNA PAZZESCA SFIDA ALLA NATURA - E ALLA VICINA FRANCIA - CHE PER LA SUA COSTRUZIONE COSTÒ ENORMI FA TICHE A MILITARI E CIVILI. GLI ARTIGLIERI FRANCESI COLPIRONO, CON MATEMATICA PRECISIONE, SEI DELLE SUE OTTO TORRETTE CHE NON ERANO CORAZZATE, UTILIZZANDO OBICI E MORTAI.

IIl sistema di difesa sulla linea di confine con la Francia, alpini che in Piemonte vengono considerati un driver dal dopo la fine della seconda guerra mondiale e i trattati grande potenziale, per lo sviluppo delle Montagne Olimpi di Parigi del 1947, con l’intero monte, venne, assegna che e di tutte le Montagne Piemontesi (Alpi e Prealpi) (vedi to alla Francia. All’Italia venne concessa quella parte int ervista al vice Presidente della Regione Piemonte Fabio del f orte edificata sul versante compreso dopo la linea di Carosso pag.83). Sono comprese tutte le fortificazioni ab frontiera indicata dal displuvio secondo il principio che bandonate da intere milizie che si lasciarono alle spalle, attribuisce «a ogni stato le acque che vi scorrono». L’area dopo la seconda guer ra mondiale, sistemi militari d’altualpina venne così spartita secondo confini artificiosi detti ra, rimasti vulnerabili a lungo in balìa dei vandali e degli poi «naturali». Il forte di Chaberton, che fu eretto proprio ev en ti atmosferici, abbandonati definitivamente dall’esersulla cima del monte per la sua posizione strategica e la cito. Si trovano non soltanto nella Val Chisone (Fortezza sua inaccessibilità, potrebbe diventare un simbolo di pace di F enestr elle, la più lunga d’Europa) e Val Susa (il sistema transnazionale esaltando i valori dell’UNESCO, per eviden difensivo di Exilles e il Forte Bramafan a Bardonecchia, due ziare la visione europea del Forte ( vedi art. pag. 33). strutture che rispondono a logiche di difesa diverse) ma di Pr omedia, la Società a responsabilità limitata, di marketing tutta la Regione, fino al confine con la Liguria (Fortezza di territoriale che affianca EnerGeo Magazine nell’ideazione Gavi) e i fortini e le casematte che costeggiano le Vie del dei Progetti Speciali, ha avviato uno studio esplorativo Sale (Alpi Marittime), il Colle di Tenda e della Valle d’Aosta per una possibile candidatura dei sistemi di difesa militari (Forte di Bard).

tor ri di pietra sovrastate da cupole di acciaio di tipo navale,

erano corazzate, utilizzando obici e mortai. Anche la tele ferica e i collegamenti telefonici furono annientati, e così il deposito viv eri. Nove uomini erano rimasti uccisi, più di 50 feriti, ma nessuno abbandonò le postazioni. Ancora oggi, la Batteria dello Chaberton risulta essere la fortificazione più alta d’Europa. Il forte del monte Chaberton potrebbe diventare un luogo che simboleggerà un abbr ac cio ideale, in tempo di pace, con la nazione amica d’oltr’alpe, in particolare con la vicina Briancon, già sito UNESCO che potrà rappresentare il «fil rouge» del progetto di candidatura che racconta una storia fatta di guerre, con fini e leggende. In provincia di Cuneo, e più precisamente nel comune di Vinadio in Valle Stura di Demonte, si trova L’illustrazione aerea indica il territorio alpino di frontiera. il Forte di Vinadio, chiamato anche Forte Albertino poiché costruita nel 1834 per volere di Carlo Alberto di Savoia. Le LA SUA COSTRUZIONE FU UN’IMPRESA INCREDIBILE strutture difensive più importanti del Piemonte e d’Italia sono tra le più importanti delle Alpi. Una zona di passag Qual’ è il fascino di uno dei confini più contesi della storia gio obbligata per eserciti di ogni nazione che hanno perche è stato quello tra la Francia dei Borboni e il Piemonte corso le loro strade lasciandosi alle spalle tracce tuttora dei Savoia, rappresentato dal forte di Chaberton che vuole visibili c ome posti di guar dia, fortezze, trincee: strutture essere tutelato dall’UNESCO? che in molti casi sono sorte sugli stessi siti occupati in pre Era difatti impossibile colpirlo con le armi a disposizione delle for tificazioni racconta l’evolversi delle vicende polidegli eserciti di quel tempo. La sua costruzione fu un’im tiche e delle tecniche militari, l’attuale dismissione delle presa incredibile considerato i modesti mezzi a disposizioc ostruzioni belliche t estimonia l’epilogo pacifico di secoli ne a quel tempo. Su questa piattaforma, una fila di otto di scontri sulle montagne. cedenza da altre opere militari. Il succedersi nel tempo completamente girevoli, armate ognuna con un micidiale LE COSTRUZIONI BELLICHE TESTIMONIANO L’EPILOGO cannone da 140/39 mm. Questa era, dunque, la Batteria PACIFICO DI SECOLI DI SCONTRI SULLE MONTAGNE del monte Chaberton, una pazzesca sfida alla natura - e Le Alpi del Piemonte sono una zona di passaggio. Eserciti alla vicina Francia - che per la sua costruzione costò enor di ogni nazione hanno percorso le loro strade lasciandomi fatiche a militari e civili. Nelle vicende belliche dell’ultisi alle spalle tracce tuttora visibili come posti di guardia, mo conflitto mondiale gli artiglieri francesi colpirono, con f or tezze, trincee: strutture che in molti casi sono sorte ma t ematica precisione, sei delle sue otto torrette che non sugli stessi siti occupati in precedenza da altre opere mi litari. Il succedersi nel tempo delle fortificazioni racconta l’ evolversi delle vicende politiche e delle tecniche militari, l’attuale dismissione delle costruzioni belliche testimonia l’epilogo pacifico di secoli di scontri sulle montagne. Pur non essendo una barriera insormontabile, le Alpi, che pos sono essere ammirate dal capoluogo piemontese quando non c’ è la cappa di foschia che sovrasta Torino e cintura, si presentano come un grande argine naturale alle comuni cazioni con la Pianura Padana. L’attraversamento di questa barr iera naturale ha sempre costituito per gli eserciti un ostacolo impegnativo, ma anche la via più diretta e veloce per raggiungere le pianure del Po e del Rodano, che nei nuovi scenari geopolitici dell’epoca moderna acquisisco no un’importanza crescente. Senza contare che l’assenza di gr andi città nelle regioni alpine costituiva la possibilità di un passaggio più sicuro per gli uomini in armi. Proprio perché le Alpi erano nello stesso tempo permeabili e ma Questa era la Batteria del monte Chaberton, una pazzesca lagevoli, montagne da difendere e da attraversare, per sesfida alla natura - e alla vicina Francia - che nell’ultimo coli gli eserciti, le popolazioni hanno costruito lungo lo conflitto mondiale venne colpita dagli artiglieri francesi con matematica precisione, utilizzando obici e mortai. spartiac que numerose opere militari. n EnergeoMagazine | Fatti, Storie e Persone del Territorio 137 Gen-Lug 2020

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