Artemedica n.25

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Primavera 2012 - Numero 25 - Periodico Trimestrale

POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE DL 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004N.46) ART.1, COMMA I, DCB MILANO

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ARTEMEDICA

NEWSLETTER ANTROPOSOFIA OGGI

Educare alla diversità In questo

numero

Chi è l’autore del Vangelo di Giovanni?

Il problema del male

La nuova Agricoltura

UN FILM IN I retroscena spirituali e occulti della situazione mondiale attuale

O MAG G I O

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I temi della Newsletter di primavera sono una sorta di stimolazione per riflettere su dei problemi di grande attualità. A cominciare dall’articolo di Michel Joseph, redattore della rivista francese “Tournant” nonché geniale studioso di questioni geopolitiche, di cui abbiamo pubblicato nell’ultimo numero la prima parte di “I retroscena spirituali e occulti della situazione mondiale attuale”. In questa seconda parte viene messo l’accento sul ruolo spirituale e mediatore dell’Europa fra le due polarità Asia - America. Si teme che questo compito potrebbe essere già fallito. I giochi occulti a cui si riferisce Michel Joseph erano già chiaramente identificati da Rudolf Steiner più di 80 anni fa, e che oggi sembrano agire liberaDIREZIONE CULTURALE mente indisturbati quasi alla luce del sole. Tutti parlano delle PAULETTE PROUSE lobbies sul retroscena dell’andamento geopolitico ed economico. Esse non solo guidano le azioni politiche con una certa lungimiranza per fini egoistici, ma anche con un uso dei numeri con qualità e conoscenze occulte. Possiamo solo sperare che l’Europa diventi più desta e cosciente del suo ruolo. Un segnale incoraggiante potrebbe essere la creazione di un’agenzia di rating europea di cui si comincia a parlare seriamente. Il disagio dei giovani quale espressione o specchio del malessere della società, ossia delle difficoltà legate alla mancanza dei valori della generazione dei loro genitori. Il rapporto fra uomo e donna , di cui il primo esempio è quello del padre e della madre. Si è senz’altro creato un’ immagine di rapporti sessuali di tipo consumistico, di sesso disgiunto da tenerezza, amore e stima del partner; una rappresentazione di una sessualità pornografica come viene proposta via internet. Perché non dovrebbe essere così, dato che ogni giovane naviga liberamente e la tentazione è troppo grande! Possiamo immaginare la spaventosa delusione e disperazione in cui devono vivere e nascondersi i ragazzi, anche se sono poi i principali consumatori. In base a che principio funziona il mondo degli adulti così difficile da capire per i giovani. Per loro è un mondo chiuso in cui non si può più cambiare nulla. E’ il mondo in cui si lavora, in cui ognuno pensa al proprio vantaggio. Non c’è tempo per le utopie e i sogni. Si può naturalmente anche considerare che tutti questi travagli siano ostacoli che lastricano la via verso un nuovo livello di coscienza, di un cambiamento delle parti costitutivi dell’essere umano, non nel senso di un percorso iniziatico con esercizi e discipline praticate regolarmente, ma piuttosto di un certo cambiamento che avviene spontaneamente nel rapporto delle corporeità spirituale- animico – fisico dell’uomo per sviluppare nuove facoltà di natura spirituale che riguardano però l’umanità intera. Steiner parla spesso dell’umanità alla Soglia, e per soglia intende il passaggio dal mondo fisico sensibile a quello soprasensibile o spirituale con nuove facoltà e nuove percezioni di natura spirituale. Un nostro carissimo amico Umberto Lucarelli si dedica con amore a quei figli che appartengono solo parzialmente alla terra, poichè con l’altra parte del loro essere non hanno voluto scendere e prendere possesso interamente del loro corpo fisico. Questi figli, che danno l’impressione di essere scesi sulla terra con un solo piede e l’altro rimasto nel mondo spirituale, sono spesso ammirevoli per il coraggio e la forza con i quali affrontano la vita. Un grande esempio per tutti noi. Il DVD, che Umberto Lucarelli ha generosamente voluto aggiungere alla nostra rivista, e’ un grande dono che sara’ certamente apprezzato dai nostri lettori. Il campo della pedagogia curativa, ossia della cura dei ragazzi cosiddetti diversamente abili, e’ un aspetto della vita sociale a cui Rudolf Steiner ha dato molta importanza per l’evoluzione futura dell’umanità intera grazie ad una sua esperienza diretta con il fratello anch’egli diversamente abile. Umberto Lucarelli ha scritto vari libri sull’argomento, tra cui l’ultimo “RIVOTRILL” che è nel catalogo dell’Editrice Novalis.

ARTEMEDICA Primavera 2012 - Numero 25

Editoriale

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NEWSLETTER ANTROPOSOFIA OGGI n. 25 - Primavera iscritta al tribunale di Milano al n. 773 registro stampa, il 12.10.2005 Direttore Responsabile Lucia Abbà Direzione Culturale Paulette Prouse Redazione Cristina Vergna Grafica e Copertina Joint Design sas Traduzioni Paulette Prouse In copertina Immagine da Fotolia Stampatore Mediaprint S.r.l. via Mecenate, 76 - 20138 Milano

LA PUBBLICITÀ SU ARTEMEDICA È ECONOMICA E EFFICACE unico concessionario per la pubblicità EDITRICE NOVALIS via Angera, 3 - 20125 Milano tel. 02 67116249 fax 02 67116222 www.librerianovalis.it INFORMAZIONI info@librerianovalis.it


Chi è l’autore del Vangelo di Giovanni?

pag.

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SOMMARIO

3

La nuova Agricoltura

pag.

12

Educare alla diversità

pag.

20

I retroscena spirituali e occulti della situazione mondiale attuale

pag.

24

Il problema del male

pag.

32

“ll prossimo passo deve essere la liberazione verso un nuovo modo di essere”

pag.

36

Noi siamo i rivoluzionari silenziosi

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40

Le donne insegnano

pag.

44

Libri

pag.

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LA NUOVA AGRICOLTURA L'UOMO HA INVECE BISOGNO DI CIELO, DI VENTO, DI NEVE, DI SOLE, DI PROFUMI, TERRA E PIANTE. HA BISOGNO DI RAPPORTARSI CON LA PIANTA

Di Stefano Bellotti


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Stefano Bellotti è il propietario della Cascina degli ulivi, un’azienda agricola biodinamica situata sulle colline di Novi Ligure in provincia di Alessandria. La cascina è conosciuta soprattutto per i vini, ma il progetto ha un respiro più ampio: una variegata produzione agricola, allevamento, un agriturismo dove è possibile pranzare e cenare con cibi e vini provenienti dalla produzione aziendale biodinamica e soggiornare per periodi più o meno lunghi nella campagna piemontese.


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redo sia importante rendersi conto che oggi in Europa dovremmo considerare l'agricoltura assolutamente morta. Finita. Nel giro di un paio di generazioni abbiamo assistito ad un'autentica “deportazione” di massa: la popolazione agricola in Italia, per esempio, è passata dal 70% degli anni del dopoguerra al 3% di oggi e la popolazione rurale dal 90% allo 0%. Oggi infatti non si può più parlare di vita né di società, né di cultura rurale. Chi vive in campagna non è “rurale” ma dipende completamente dalla cultura urbana e metropolitana. La megamacchina della megalopoli divora e controlla tutto diffusamente. E dall'altra parte chi ancora lavora nei campi non è più certamente un contadino ma un “addetto agricolo”, una sorta di operaio ibrido e sottopagato generalmente ignorante e ottuso alle totali dipendenze dell'industria chimica e meccanica che applica nei suoi campi dei protocolli demenziali decisi a migliaia di chilometri dai suoi luoghi senza capirli né discuterli e che serviranno a produrre tonnellate di “merce” di cui non conosce né lo scopo, né l'utilizzo, né la destinazione. E nemmeno se saranno distrutte o se diventeranno cibo o cos'altro. È quindi un alienato che né ama e né conosce quello che produce. La Valle degli orti o il Mulino Bianco sopravvivono solo sullo schermo televisivo o nel nostro immaginario. Non esistono luoghi reali neanche vagamente simili. Questa è oggi la situazione con quel che ne segue, lasciando evidenti considerazioni sulle lacerazioni sociali che un tale drastico

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cambiamento ha portato. Vorrei concentrarmi di più sull'aspetto indissolubilmente collegato che riguarda la pianta, il cibo e il nutrimento.

La pianta, l’interprete del macrocosmo Oggi i pochissimi contadini rimasti sono contadini per scelta chiara e determinata, direi quasi militante, siano essi contadini di ritorno o lo siano perché nati sul luogo. Nel mio caso sono un contadino di ritorno. Non sono nato in campagna e non sono figlio di contadini. La genesi della mia scelta si perde però molto indietro, nelle nebbie dell'infanzia o forse ancora prima, chissà. Sto parlando quindi di motivazioni che non sono né intellettuali né razionali ma intuitive. L'uomo non può trovare la sua profonda essenza intrappolato fra muri, mattoni, cemento e asfalto. Quello che troverà lì saranno soltanto logoranti palliativi. L'uomo ha invece bisogno di cielo, di vento, di neve, di sole, di profumi, terra e piante. Ha bisogno di rapportarsi con la pianta. La pianta è grande maestra al cui insegnamento l'uomo accede con la sua volontà. Sulla Terra è la pianta che sa raccogliere la luce. L'animo umano anela alla luce racchiusa in un involucro di tenebra. Il corpo animale non è recettivo nei confronti della luce. L'anima e il corpo accedono alla luce grazie alla pianta e questa è la vera essenza del


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nutrimento. Abbiamo un profondo bisogno di immergerci negli elementi di cui la pianta è interprete e conseguenza per capire noi stessi, prendere coscienza di noi stessi e riconoscere l'amore universale di cui siamo figli. La pianta è il recettore per eccellenza della matrice universale della vita; è lo specchio e l'interprete del macrocosmo che si riproduce nel microcosmo senza soluzione di continuità; è il mezzo per cui ciò che è sopra diventa uguale a ciò che è sotto e che rende uguale e unico il miracolo della vita biologica al miracolo della vita universale. Le piante coltivate con il metodo chimico-industriale possono perdere fino all'80% della loro capacità fotosintetica, ossia la loro capacità di catturare la luce e di conseguenza di fissare carbonio e azoto. Di cosa ci nutriamo allora? Cibandoci dei frutti di queste piante perdiamo il gusto e col gusto la gioia di vivere ma soprattutto interrompiamo il flusso che ci lega e ci rende partecipi della vita cosmica e del divino.

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La terra desidera l’Agricoltura L'uomo non può pensare al proprio futuro, alla propria evoluzione e a quella del pianeta intesa come un essere senziente senza passare dall'Agricoltura. I frutti dell'Agricoltura sono frutti della natura che ha accettato di dialogare con la creatività e il lavoro umano. Ci nutrono materialmente ma soprattutto spiritualmente e senza che i due aspetti si scindano. Alla sostanza fatta di elementi e di luce si unisce il piacere del gusto e della convivialità e la gioia di collegare tutto questo a un paesaggio agrario a cui di buon grado la terra ha accettato di farsi modellare. La terra accetta, anzi desidera l'Agricoltura perché ne esce anch'essa spiritualmente migliorata. La natura selvaggia ha i suoi tempi e i suoi modi che appartengono ad un'epoca evolutiva che non è più quella di oggi. La collaborazione e il dialogo tra la natura e la creatività, il cuore umano mediato anche dall'intelligenza, migliora e ingentilisce la terra che non può che gioirne. Una buona Agricoltura è come una musica portatrice di armonia, melodia e acustica. Non può che essere una buona alleanza fra la natura e l'uomo; tra l'uomo e il suo pianeta. Un'alleanza d'amore vicendevole e profondo. L'abbandono del territorio che abbiamo sotto gli occhi in tutte le zone cosiddette “marginali” o la sua devastazione e cementificazione nelle zone cosiddette sviluppate creano invece squallore, disarmonia e cacofonia di cui risente la terra e pure la nostra salute fisica e psichica. Tutto questo ha a che fare con la libertà. Questo grandioso incontro tra l'uomo e il suo pianeta, che si chiama Agricoltura deve essere un incontro tra liberi. Non si può imbrigliare la terra con un'agricoltura arrogante, come non si può con l'arroganza imbrigliare l'uomo. E qui è “cascato l'asino”: arroganza figlia della supponenza, figlia a mio parere di un disastro iniziato 10.000 anni fa chiamato patriarcato. In natura contrariamente a ciò che ci hanno insegnato, non c'è prevaricazione. Non c'è la lotta in cui vince il più forte e soccombe il più debole. C'è un flusso unico di collaborazione e cooperazione. Tutto si aiuta a crescere in un unico canto di gioia di vivere. Da bam-

LA TERRA ACCETTA, ANZI DESIDERA L’AGRICOLTURA PERCHÉ NE ESCE ANCH'ESSA SPIRITUALMENTE MIGLIORATA


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bini lo sappiamo molto bene, poi gli insegnanti intellettuali ci fanno scordare tutto e facciamo una fatica improba a riappropriarci di quella coscienza e consapevolezza dell'amore e della collaborazione universale. Questa è altresì la coscienza della libertà. Ci si sente liberi se si è fedeli a quello che si è e al luogo (Terra) dove viviamo. Non siamo liberi nella sopraffazione né del prossimo né della vita della terra, né dell'acqua o dell'aria. Quando inquiniamo un fiume inquiniamo noi stessi, quando uccidiamo la terra coi veleni o col cemento sono semi di morte che introduciamo nel nostro essere totale. Ogni atteggiamento arrogante è cattiveria che acquisiamo e che non è la nostra, che ci logora, ci fa soffrire, ci toglie libertà.

Una nuova Agricoltura Siamo liberi quando ci riconosciamo. Nasciamo come esseri di amore. Il vero seme che è nel cuore umano è quello. Soverchiati di idee, di bugie, di paure, ci dimentichiamo e diventiamo sordi a ciò che ci dice il cuore e finiamo per rinnegarlo, generando sofferenza; prima su noi stessi e inevitabilmente sugli altri. Siamo vittime di migliaia di anni di pregiudizi, di violenza, di paure, che ci fanno corrosi e bacati. Credo che siamo di fronte a un momento positivamente critico dell'evoluzione umana in cui esistono le condizioni per liberarci via via di queste assurde catene di violenza e umiliazione. Siamo pronti a riconoscere con semplicità la nostra luce interiore, il nostro dio interiore, che è partecipe, anzi, cosa unica con il dio universale e lasciarsi finalmente andare a questa nostra natura dolce e amorevole. Una liberazione dell'agricoltura, una nuova Agricoltura è

GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA PIANTA SONO AL 95% COSTRUITI A PARTIRE DALL'ENERGIA SOLARE E DALL’ATMOSFERA LA PIANTA NON SI NUTRE DALLA TERRA MA DAL CIELO senz'altro lo strumento fondamentale di questo passaggio nel quale concepire il lavoro dell'uomo come servizio al prossimo e nel contempo alla natura e alla terra. Il lavoro umano non è merce, è amorevole servizio. La terra non è nemico a cui strappare i frutti con arroganza e violenza ma è madre generosa e amica da accudire e rispettare. Un gesto agricolo scellerato può distruggere in breve ciò che la terra/natura ha creato in migliaia di anni. Un gesto agricolo sano può creare un suolo vivo e unico in pochi anni, far entrare molta più luce nel cuore della terra, può moltiplicare infinite volte la sua fertilità e la sua forza vitale. Questo è il vero libero rapporto d'amore; quello in cui ci si migliora reciprocamente e non ci si usa o ci si sfrutta. Senza calcolo ma come dono gratuito. Come una quercia che lascia cadere migliaia e migliaia di ghiande di cui solo alcune saranno semi. Sappiamo tutti che una pianta per stare bene ha bisogno di un terreno umido e vitale. Nessuna persona di buon senso seminerebbe sul cemento, però i nostri campi sono ridotti, a forza di pratiche agricole scellerate, in condizioni di vitalità non molto differenti da quelle di una spianata di cemento. La pianta non si nutre dalla terra ma dal cielo. Gli elementi costitutivi della pianta sono al 95% costruiti a partire dall'energia solare e dall'atmosfera.


Benché si utilizzino i trattori per i trattamenti e le lavorazioni, essendo queste ultime molto ridotte, i consumi di carburante per ettaro di vigna lavorata sono circa la metà rispetto ad un'azienda convenzionale.

Grazie all'energia solare, planetaria e astrale la pianta costruisce e produce amminoacidi e proteine per costruire se stessa e il suolo: dona al suolo l'enorme surplus che produce. Di questo surplus gode tutta l'incredibile massa della vita ipogea, si calcola sia 10 volte superiore a quella della vita epigea, e questo mondo vitale perfettamente organizzato e intelligentemente coordinato collabora con le piante diventando indispensabile alleato del suo sviluppo e del suo metabolismo. Sono i micro-organismi che guidano le radici nella profondità della terra a trovare i minerali di cui necessitano, a renderli solubili e compatibili con la linfa e infine a introdurli nel sistema ricettivo della radice e quindi nella linfa. Una pianta che si trovasse in un suolo con scarsa vitalità è una pianta disorientata che non sa più trovare ciò di cui ha bisogno e che per forza dovrà essere dopata e sostenuta con bombe chimiche. Non sarà più una pianta ma un simulacro di pianta. Pensiamo che una pianta di grano coltivata in agricoltura sana e pulita in un suolo vivo penetra fino a 12 metri nel suolo producendo 5 km di filamenti radicali. Una pianta di grano chimico-industriale non supera i 5-10 centimetri di penetrazione radicale con poche centinaia di metri di filamenti radicali. La sua maturazione, al contrario di come dovrebbe fare una pianta di grano, inizia dalla spiga che quando sarà matura avrà ancora la parte basale verde. Il frumento, pianta solare per eccellenza, deve maturare esattamente al contrario; non in modo discendente ma ascendente, come sarebbe nella sua natura. E' ovvio che non potremo essere né sani né equilibrati né tantomeno liberi se ci nutriamo di un tal genere di piante: quale rapporto col mondo minerale? Giocoforza dovremo ricorrere a integratori alimentari. Quale rapporto col mondo della luce? Giocoforza avremo costantemente tenden-

ze depressive, castrazione creativa e così via. La biodinamica è senza dubbio un metodo agronomico geniale e “funziona” molto bene. Con estrema semplicità riesce a far confluire e catalizzare sulla terra e nella pianta tutto il mondo energetico che riguarda l'agricoltura e il rapporto tra uomo e piante e viceversa, i risultati sono spesso mirabili, entusiasmanti e buoni, ma tutto questo non ci può portare granché lontano senza rivedere nel suo complesso il rapporto dell'uomo con la terra, con la pianta, e tra uomo e uomo.

La crescita armonica Nel passato vi erano saperi spirituali e profondi di tipo istintivo che abbiamo perso quasi completamente. Tuttavia un atteggiamento nostalgico non serve a nulla. Dovremmo avere il coraggio di ricostruire quei saperi con la coscienza, ma in una dimensione del tutto nuova. Il passato è andato e non è più riproponibile e oserei dire “grazie a dio” perché insieme a quei saperi c'era anche un tal carico di orrori di cui personalmente faccio a meno volentieri. La crescita armonica e fluida non può che essere garantita dal giusto equilibrio tra il principio femminino creativo-ricettivo che dovrebbe essere leggermente preponderante, da logica, su quello mascolino attivo-esecutivo. Dovremmo guardare all'agricoltura del futuro nonché all'uomo del futuro in quest'ottica e sarà una grande fatica perché questo equilibrio è stato rotto più di diecimila anni or sono e li portiamo tutti sulle spalle. Fatica che merita e ritengo indispensabile per ritrovare appieno quella gioia di vivere che è intrinseca alla vita stessa. Basta guardare un bambino. ■

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Per migliorarne ulteriormente le qualità organolettiche e nutrizionali viene effettuata la mietitura con raccolta manuale, dopodiché le spighe legate in covoni vengono lasciate maturare almeno 2 mesi sotto i portici e poi trebbiate con trebbia da fermo.

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l mondo islamico, che dall’Indonesia si estende fino all’Africa occidentale, ospita più di un miliardo di persone. Non è un mondo unitario, né da un punto di vista religioso, né culturale o politico. Questo libro non si propone di offrire una trattazione esaustiva sull’Islam e sulle sue ripercussioni culturali e politiche, ma di illuminare piuttosto alcune interessanti tessere di un mosaico proveniente da un mondo spesso sconosciuto ed estraneo all'Occidente. Invece di alimentare il tanto evocato scontro tra civiltà, gli autori intendono risvegliare comprensione ed interesse per il mondo araboislamico, per avvicinare Oriente e Occidente. Studiosi dell'Islam, politici, giornalisti, musicisti e teologi prenderanno la parola per introdurci alla religione islamica, alla sharia, alla filosofia araba, al Sufismo, all'Islam politico e alla politica odierna. Il tutto ruota intorno ad un viaggio in Egitto, che ci ha fornito l'occasione per dialogare con personalità di rilievo. Impressioni dall'affascinante mondo dell'Egitto e dell'Islam.

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IMPRESSIONI SULL'ISLAM EDITRICE NOVALIS ISBN 9788888444048 248 pagine - 19,00 euro in promozione a 7,00 euro

osa si nasconde dietro il numero 666? Si aprono con esso gli abissi del male? Per svelare il mistero di questo numero, intraprendiamo con questo Quaderno di Flensburg un viaggio nell'antichità e seguiamo il cammino del patrimonio spirituale ellenistico e della medicina greca attraverso l'Oriente fin nell'Europa medievale. Andiamo a conoscere l'età dell'oro delle scienze del regno islamico a Baghdad e nella Spagna moresca ed analizziamo ciò che accadde intorno all'anno 666 d.C. in relazione all'Accademia persiana di Gondishapur. Chi voglia comprendere che cosa avvenne in quell'anno deve confrontarsi con l'essere spirituale Sorath e ripercorrere ciò che egli intendeva fare dell'umanità nel VII secolo ed intende nuovamente fare ora, alla fine del millennio. Occorre per questo anche una comprensione delle tre facoltà occulte che gli uomini conseguiranno in futuro. In questo libro cerchiamo di mettere in luce la differenza fra Arabismo e Islam, indicando alcuni pregiudizi e unilateralità di autori antroposofici sul tema, ed illustriamo processi soprasensibili collegati alla nascita delle scienze naturali materialistiche e dell'Antroposofia. A completamento del tema, mostriamo come siano correlate al 666 la cosiddetta ottava sfera, la magia nera e la menzogna.

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l mondo è in fiamme. L'attentato terroristico agli USA. La guerra in Afghanistan. La minaccia di guerra atomica fra il Pakistan e l'India. Due popoli in conflitto sanguinoso in Palestina. Guerra in Iraq? L'Africa nera continua a morire. Il mondo si sta sfasciando? Incombe la minaccia delle guerre di religione: Musulmani contro Cristiani, Induisti contro Musulmani, Musulmani contro Ebrei? E' tempo di ripensare tutta la politica europea degli ultimi secoli e l'attuale politica degli Usa, per mettere a nudo l'unilateralità della tanto decantata globalizzazione nei confronti dei paesi poveri. In questo volume desideriamo, attraverso le interviste a vari esponenti della politica, della cultura e dell'attivismo civile, avvicinare il lettore agli attuali conflitti mondiali (Afghanistan, Kashmir, Palestina, Iraq, Africa nera, paesi poveri e paesi ricchi, terrorismo internazionale). Vorremmo manifestare con forza la convinzione che non possiamo rimanere impotenti davanti a tutte queste catastrofi. Cambiare si può.

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a disabilità di un bambino costituisce sempre un fatto determinante nella vita dei suoi genitori. in questo libro Dieter Schulz, pedagogo curativo con ulteriore formazione in chirofonetica e in lavoro biografico, dà dei consigli su come si possa cercare una via per sé e per il proprio bambino, una vita insieme nella famiglia. Porre chiaramente delle domande serve a fare il primo passo dal semplice agire per necessità esteriori alla cosciente gestione personale della quotidianità, a trovare soluzioni per i problemi pratici, a conquistare la fiducia nel proprio sentire e nel giudizio su ciò che è la cosa giusta per il bambino e per se stessi. E' un libro che, senza minimizzare le difficoltà da affrontare, può dare coraggio e forza per accettare e imparare a capire il proprio destino legato a quello particolare del proprio bambino.

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PERCORSI SPECIALI EDITRICE NOVALIS ISBN 9788888444529 120 pagine - 14,00 euro

SCONTRO TRA CULTURE? UN MONDO DIVERSO È POSSIBILE EDITRICE NOVALIS - QF 6 ISBN 788888444055 216 pagine - 19,00 euro in promozione a 7,00 euro

I RETROSCENA DEL 666 EDITRICE NOVALIS - QF 1 ISBN 9788888444253 205 pagine - 19,00 euro in promozione a 7,00 euro

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