L'ecosistema non è acqua • introduzione

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Mauro Lenzi / Stefano Cardoselli

L’ecosistema non è acqua DI LAGUNE, DISASTRI AMBIENTALI E FUTURO


PREMESSA DELL’EDITORE


Il libro che vi trovate fra le mani è una strana creatura. È il risultato di un esperimento editoriale piuttosto singolare, che muove dall’idea di affiancare un saggio di chiaro stampo scientifico a una graphic novel, forma finora quasi del tutto inesplorata nella nostra storia editoriale. Si trovano così a coesistere nello stesso volume la riflessione sulla realtà e l’immaginazione, l’analisi e il disegno, la descrizione e l’azione. Un tale affiancamento è tuttavia disgiunto, si tratta cioè di due libri che vivono di vita, autori e idee proprie. Perché non limitarsi al saggio o dedicarsi esclusivamente al fumetto? Ci sono molte ragioni dietro a questa decisione, ma una, su tutte, è determinante: un luogo, la laguna di Orbetello. Nell’estate del 2015 gli occhi dell’informazione si sono puntati sullo specchio d’acqua che aveva visto tonnellate e tonnellate di pesci morire sotto lo sguardo incredulo di abitanti e turisti. Nel riflettere su tale catastrofe, evidente a tutti e distintamente percepibile anche all’olfatto, gli spettatori sono stati presi da una duplice e opposta tendenza: da un lato rintracciare le cause dell’accaduto, possibilmente additando un colpevole meno ingombrante della forza della natura, dall’altro temere proprio quella forza naturale, e dunque aver paura per il proprio ambiente, improvvisamente così ostile, bizzarro e imprevedibile. Entrambe le tendenze hanno ancora oggi criteri su cui basarsi e semi di conoscenza a cui affidarsi per interpretare un’inattesa ecatombe: la fragilità dell’ecosistema acquatico e il cambiamento climatico in atto. Ed entrambi gli elementi portano lontano, tra timori per il futuro e frustrazione per l’incapacità di agire in modo preventivo, al fine di evitare un disastro. Ecco: i tempi cambiano, questa sembrerebbe essere la sintesi. Cambiano, peraltro, in peggio, e se i pesci, costanti e certi abitanti di un ecosistema come quello lagunare, muoiono senza preavviso, muoiono in tanti, in troppi, allora c’è da temere anche per la propria incolumità, pensare che l’uomo stesso è in pericolo, che si sta autodistruggendo. Detto ciò, perché eleggere Orbetello e la sua laguna a esempio di timore per il futuro e per il clima? Oltre che essere un luogo speciale dal punto di vista ambientale, e quindi traslabile facilmente nel campo del simbolico, Orbetello è il luogo di nascita e l’attuale luogo di lavoro di questa redazione. Benché la nostra realtà editoriale si dedichi a pubblicazioni di


carattere nazionale, come anche questa evidentemente è, l’esplorazione del nostro territorio (e l’amore per lo stesso) resta una strada importante da battere, che mai vogliamo abbandonare. Quale migliore occasione quindi per abbinare un tema planetario a un episodio avvenuto proprio a pochi passi dalla nostra sede? Pubblicare un saggio, che uscisse da una voce autorevole, esperta, scientifica, si è reso quasi necessario. Ma non sufficiente. C’era ancora spazio per non esaurire nell’analisi il racconto del nostro luogo e del nostro tempo. Da ciò la decisione della graphic novel, anch’essa prodotta da una mano acuta, conosciuta anche oltreoceano. E attenzione, particolare non da poco: entrambi gli autori sono proprio di Orbetello. Questo elemento più di ogni altro ha reso possibile quel che leggerete, giacché, sarà pur ovvio, è solo conoscendo intimamente un luogo che lo si può portare agli occhi degli altri come simbolo del proprio tempo. Sicché nelle pagine che seguono c’è il mondo, ma è un mondo che passa attraverso gli angoli di una zona specifica: chi conosce Orbetello, la sua storia, i suoi particolari, troverà a ogni pagina simboli familiari; chi non ha mai visto la zona sarà invece portato a immaginarla, e ciò può rappresentare perfino un vantaggio. D’altra parte ciò che si cerca è proprio una connessione tra un luogo e il mondo intero, con due polarità distinte e complementari: il reale e l’immaginario. Effequ




LIBRO PRIMO Mauro Lenzi

No sensible decision can be made any longer without taking into account not only the world as it is, but the world as it will be. Isaac Asimov, My Own View



INTRODUZIONE



L’idea di questo lavoro è probabilmente sorta sull’onda dei problemi occorsi alla laguna di Orbetello nel luglio e agosto del 2015, ma si è sviluppata ed è proseguita principalmente per la scelta editoriale di unire due modi di affrontare l’argomento, quello scientifico, serio e rigoroso, e quello più libero e fantasioso che è nello spirito dei comics. Ma non troppo fantasioso, dopotutto, perché gli eventi ambientali ormai sembrano superare la finzione cinematografica e fumettistica. Per questo è doveroso iniziare con un cappello introduttivo che inscriva i fatti di cui parlerò in un contesto globale, che non è per nulla allettante. Ho ritenuto poi necessario fornire un quadro teorico per comprendere appieno questi fatti. D’altra parte, per poter affrontare l’argomento laguna e intervenire fornendo suggerimenti, come di fatto molte persone stanno facendo, prospettando soluzioni più o meno fantasiose, talvolta fantascientifiche, o meglio, fantaeconomiche, sarebbe necessario, o quantomeno opportuno, avere conoscenza di come funzioni un ecosistema di stagno costiero. Solo così è possibile scegliere le soluzioni migliori, anche in termini di rapporto costi/benefici. Infine, ho accennato ad alcuni possibili scenari futuri per la laguna di Orbetello e per gli stagni costieri in genere. Scenari per lo più negativi, purtroppo, con i quali in un certo senso mi collegherò alla graphic novel che segue, il Persival di Stefano Cardoselli.

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