Voglie di mamma

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Vanessa Quinto

VOGLIE DI MAMMA RICETTARIO SEMISERIO PER LO STATO INTERESSANTE

illustrato da Cristiana Mottolese



PRIMO TRIMESTRE



1.

LA SCOPERTA “Domattina esco presto, devo accompagnare un mio amico a comprare un contrabbasso” sono state le ultime parole del venerdì sera, prima di andare a dormire. Da lì a poco il piano era fatto: aspettare che uscisse, infilarmi una tuta sul pigiama e correre nella farmacia più vicina per comprare un test di gravidanza, da fare prima del suo rientro. “Il ritardo è poco, aspettiamo di avere dei presupposti più solidi per non illuderci...” aveva detto lui: ingegnere nell’animo, oltre che sul certificato di laurea, ma io non avevo intenzioni di aspettare un minuto di più, quello successivo sarebbe stato il giorno perfetto: niente turni al lavoro, niente partenze del fine settimana, nessuna organizzazione per la serata. Quindi una giornata perfetta per festeggiare o da riempire, per non pensare. Alle 7 del sabato ero già sveglia, cosa mai successa dalla fine del liceo: all’università sceglievo i corsi in base agli orari, ovvero frequentavo solo quelli pomeridiani e avendo un lavoro su turni, cerco accuratamente di non entrare mai in ufficio prima delle 12 (cosa che per altro mi riesce molto facile, visto che la maggior parte dei miei PRIMO TRIMESTRE

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colleghi preferisce essere a casa per le 17 o dopo le 21.30). Dopo il suono della sua sveglia, per non destare sospetti, rimango immobile perché normalmente non la sento e inizio a contare i minuti. L’appuntamento al negozio di musica è per due ore dopo, così inizio a innervosirmi tanto che, al chiudersi della porta, sono già in piedi e, senza fare colazione, mi avvio verso il supermercato. Mentre rientro in casa penso di aver commesso un errore, mi dico che quello del supermercato non potrà mai essere attendibile come un test comprato in farmacia, che sarà negativo in ogni caso... mi assalgono l’ansia, l’emozione, il dispiacere di essere sola in quel momento misto alla convinzione di aver fatto la scelta giusta per non sentirmi poi dire “hai visto?”. “Hai visto?!” esclamano il mio stomaco-cervello-anima-fegato-polmone-ventricoli mentre il cuore impazza e il fiato diventa corto, nel vedere colorarsi la lineetta che conferma la gravidanza. Non mi commuovo, non urlo, semplicemente mi sento volare e corro al telefono. Ore 9.20: “Dove sei?”. “Al negozio di musica, lo sapevi, che succede?”. “Meglio se torni” e l’emozione nella voce mi tradisce. Se fossimo in un film, a questo punto si vedrebbe l’interno del negozio di musica, mio marito e il suo amico circondati da contrabbassi e vari commessi a disposizione. La macchina da presa insisterebbe sul primo piano stupito del futuro contrabbassista, mentre la voce emozionata di chi ha capito, da fuoricampo, esclamerebbe: “Prendi quello: solo duemila euro, suona bene ed è di un buon legno. Secondo la mia esperienza, è un ottimo affare. Ora devo andare, ciao”.

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Lo richiamo pregandolo di non correre, senza aggiungere altro, ma è già quasi arrivato a casa. Squilla il campanello, corro alla porta, la apro e non dico nulla. Ci guardiamo, mi commuovo sorridendo, anche lui. Ci abbracciamo come mai nei nostri quindici anni insieme. Non ricordo esattamente cosa sia successo dopo, ma in ordine sparso: mostro a mio marito il test di gravidanza, elegantemente riposto dentro l’astuccio rigido di una penna preziosa; telefono ai miei genitori (che abitano nel palazzo di fianco al nostro, ma che in quel week-end si trovavano in Sicilia) e balbetto qualcosa del tipo “Vorrei dirvelo di persona ma non resisto: sono incinta!”; telefono a mio fratello che risponde dal posto di lavoro e non può parlare; vado a guardarmi allo specchio per controllare se si veda già qualcosa. Mentre saltello come un elfo del bosco per il salone, vedo che mio marito è al telefono in terrazza, mi avvicino: sta dando la notizia al fratello e bevendo grappa. Bevendo grappa?! Alle 11 del mattino?! “Non abbiamo nulla con cui brindare” mi sento spiegare e comprendo la sua voglia di festeggiare e la sua scarsa propensione al salterello boschivo. Bene, a questo punto, stiamo per celebrare: i miei cognati stanno per arrivare e condivideremo, almeno con loro, la nostra gioia, visto che i miei sono lontani o al lavoro. Dopo un’ora circa, la scena che si presenta è la seguente: sul tavolino del salone troneggiano due bottiglie di spumante, circondate da circa venti tartine di vari gusti tra cui caviale, gamberetti, ostriche, salmone, prosciutto e formaggio, bresaola e ruchetta, pollo e insalata, pomo-

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doro e mozzarella. Mio marito, completamente ubriaco vista anche la grappa di cui sopra, mangia il salmone e racconta del contrabbasso, dei 150 Km/h per tornare a casa e della mia telefonata; i miei cognati brilli e felici, allegri piÚ per la notizia che non per le bollicine, brindano a suon di insalata di pollo e pomodoro e io... sorrido emozionata con in mano l’unica cosa adatta a una donna incinta: l’astuccio con il test di gravidanza. Lo stringo e ostento, sperando di non sporcare il banchetto, ma non potendo prenderne parte. Ebbra comunque, grazie alla notizia.

RICETTE

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Bere Ecco dunque tre cocktail che amo molto e che preparavo quando qualcuno veniva a trovarmi. Facili, buonissimi e adatti alle donne in gravidanza, perché composti con ingredienti che aiutano a contrastare la nausea (come la menta, lo zenzero e le bevande gassate) e rigorosamente analcolici. Sì: alcol free! Sebbene qualche futura mamma non si privi di qualche raro bicchiere di alcol, le linee guida del Mistero della Salute, studiate e divulgate in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e la Società Italiana di Alcologia, indicano che anche un consumo minimo di alcol, durante la maternità, può pregiudicare la salute e lo sviluppo del feto, specialmente se assunto durante i primi e gli ultimi 3 mesi di gravidanza.

• SHIRLEY TEMPLE Questo cocktail nasce negli anni Trenta del secolo scorso, all’Hotel Royal Hawaien di Waikiki, in onore della giovane attrice che gli dà il nome. Pensato per una bambina, è naturalmente senza alcol. Ha effetti tonici e stimolanti. La preparazione è estremamente semplice e veloce, ed è quindi adatto alle ‘improvvisate’. INGREDIENTI una parte di sciroppo di granatina due parti di ginger ale due parti di acqua aromatizzata gassata (gazzosa, limonata, soda) fetta di limone o ciliegia candita

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Il cocktail di ‘riccioli d’oro’ si ottiene miscelando due parti di ginger ale con una parte di sciroppo di granatina e aggiungendo un’acqua aromatizzata gassata. Basta mescolare accuratamente i tre ingredienti in un bicchiere alto e la bevanda è pronta per essere servita fresca, con del ghiaccio o liscia. La fetta di limone, tradizionalmente suggerita in alternativa a una ciliegia candita come guarnizione, io consiglio di aggiungerla ben sbucciata per poterla poi mangiare, come ulteriore alleato contro la nausea. •

GRAPEFRUIT MINT COOLER Qui si trovano ben tre alimenti che vengono normalmente indicati come rimedi naturali contro la nausea: menta, limone e pompelmo. Però è un cocktail che richiede una preparazione lunga, sia per l’ottenimento dello sciroppo, sia perché le foglie di menta, come tutta la frutta e la verdura che si intendono mangiare crude, è opportuno che siano state precedentemente lasciate in ammollo con il disinfettante alimentare. ingredienti (quantità per 6 persone) 125 g di zucchero 125 ml di acqua una manciata di foglie di menta succo di 4 limoni grandi 450 ml di succo di pompelmo ghiaccio spezzettato 250 ml di soda

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Mettere lo zucchero e l’acqua in una pentola e mescolare a fuoco lento finché lo zucchero non si scioglie completamente. Lasciar raffreddare. In questo sciroppo, aggiungere le foglie di menta schiacciate, mescolare e lasciare riposare per circa 12 ore. Dopo aver poi filtrato il composto in una caraffa, aggiungere il succo di limone e quello di pompelmo. Versare il tutto nei bicchieri, meglio se bassi, e qui aggiungere la soda. •

CRANBERRY CRUSH La gravidanza, si sa, dura nove mesi e quindi attraversa tutte le stagioni, o quasi. Ecco allora che propongo un cocktail ottimo anche caldo, in alternativa al più tradizionale tea o all’alcolico ponce. È composto con lo zenzero, rimedio antinausea per antonomasia, e il succo di mirtilli, frutto conosciuto per le sue proprietà benefiche e che anche la Direzione generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero della Salute indica come utile nella prevenzione dei problemi venosi e ricco di vitamine A, C, E e del gruppo B, tra cui l’acido folico. ingredienti (quantità per 10 persone) 600 ml di succo di mirtilli 600 ml di spremuta di arance (o succo non zuccherato) 150 ml di acqua 1/2 cucchiaino di zenzero macinato 1/2 cucchiaino di cannella in polvere zucchero di canna a gradimento

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Mettere il succo di mirtilli, quello di arancia, l’acqua, lo zenzero e la cannella in una pentola e portare lentamente all’ebollizione, aggiungendovi, mescolando, lo zucchero. Far bollire lentamente il composto per 5 minuti e poi versare in coppe. In alternativa, per la stagione estiva, è buono anche ghiacciato.

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